Un momento.
Non “chi” ha proferito per prim3 tale “concetto”. Di più:
chi l’ha detto che è… così.Tu sei al singolare:
esisti al compresente (“ora”).Eppure, basi la “tua” esistenza su ciò che “è già success3”.
Quindi, ti basi su un certo... successo (moda, tendenza, credo).
Certo. L’esistenza è “tua”, e non… tua, proprio per questo motivo.Perché, succedi sempre “poi”:
automaticamente.Cioè, sei (in) una conseguenza “misteriosa (nel senso che risulta insondabile, dato che non ricordi)”, che scambi per la tua vita, dato che l’alternativa sostanziale non sembra per nulla attirare la “tua” attenzione “qua (così)”.
Qualcun3 (chi?) e non “gli eventi passati”, ti hanno preparato il terreno calpestabile.Tuttavia, assumi il passato come “storia (maestra)”, nonostante ogni libro di storia risenta della medesima “Regia (inconfessata)”.
Dunque, da cosa (chi) es-trai il “tuo” insegnamento?
Credi (prendi atto), forse, nei paradossi ma (ma) non ne afferri il significato (nemmeno in singoli “casi” molto, molto, auto descriventi la situazione generale).
Un esempio, in tal senso, è proprio la famosa citazione:
“il lavoro rende liberi…”
impressa all’ingresso del campo di sterminio più “famoso”.
Se non è un paradosso, è perlomeno un “colmo”.
Il significato che s’emana, da una simile situazione ristagnante (seppure in movimento), sta nell'odore di “cenere e fumo” che puoi ancora immaginare provenire dall3 torr3 del crematorio:
“cenere sei e cenere ritornerai…”.
Come per... Pompei.
Certo. Non è un buon auspicio. Soprattutto se dopo una vita intera a “dover” lavorare (per meritarti… che cosa? La pensione ed il pensionamento: la messa da parte, l’esclusione da quel mondo che, una volta, ti richiedeva facendoti sentire importante)…
Da un campo di sterminio non ne uscivi viv3 (ti doveva andare proprio di lusso, il riuscirvi san3 e salv3).
Mentre, da un campo di concentramento (prigionier3 che lavoravano forzatamente e gratuitamente), molto probabilmente, sì.La “selezione della specie”, in un simile contesto, funzionava in maniera molto efficace (come del resto funziona sempre anche la “natura”, di riflesso, e la caccia alle streghe... da sempre).
Ora, puoi “ricordare” quei tempi, ma (ma) certamente li puoi comprendere sempre di meno, alias:
li ricordi sempre meno, esattamente
nonostante il tormentone “per non dimenticare (giornata della memoria)”.
Il che significa:
svuotare di significato ciò che “è già success3” (da cui, deriva anche il “tuo” svuotamento conseguente).
E quando ti s-vuoti, diventi pien3 di attesa per il “futuro”.
Il che si ritraduce e ti trasforma in un libro aperto, alla pagina che esattamente è stata già scelta per “andare regolarmente in onda”, ovvero, nell’AntiSistema (dove nulla è lasciat3 al caso).
Dunque, quale è il più grande esempio sopravvivente del mix tra campo di sterminio e di concentramento?
È, esattamente, “qua (così)”:
e corrisponde sensatamente alla “tua” vita.
Nella fattispecie, per chi “e-legge” dall’Italia:
“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro….”.
Articolo 1 della Costituzione della Repubblica Italiana
“Tutto il mondo (però) è paese”.
Quindi, anche dalle altre parti la musica non cambia, sostanzialmente, dato che l’AntiSistema “è” App-licazione planetari3.
E, di conseguenza, ciò significa che deve esistere anche e soprattutto… una sola Autorità sferica terrestre:
il Dominio (al/nel punto di sospensione).
Ciò che “è già success3” ha reso dipendente l’interezza.
E ogni fase successiva (ad opera dei sottodominio = chiunque “qua, così”) – che studi a scuola obbligatoriamente, in quanto “storia dell’umanità” e materia d'esame – è sempre stat3 una sorta di esperimento collettivo parzializzato:
in una certa zona, quest3
in un’altra zona, quell3
da un’altra parte, altr3…
Così, la nascita di ogni “teoria”, da cui sono nati tutti i “movimenti”, è stata ispirata a titolo esperimentale, in maniera tale da mantenere auto suddivisa la Massa e, contemporaneamente, osservare gli effetti migliori in termini di “risposta”, segnatamente relativ3 al “controllo wireless (remoto)” attuato dal Dominio, attraverso ogni possibilità potenziale di comandare da perfettamente im-manifest3:
non più ricordat3.
Quindi, sopravvivere “qua (così)”... rientra nel medesimo livello che puoi desumere, ad esempio, prendendo in considerazione il “ciclo del prodotto finito, la sua distribuzione globale, la vendita ed il relativo acquisto (consumismo), con tanto di data di scadenza (obsolescenza programmata)”.I campi di prigionia hanno decretato il risultato “migliore (per la parte interessata a…)”.
Tuttavia, l’esperimento dei campi di sterminio non è stato gettato alle ortiche.
Infatti, dopo avere sfruttato l3 singolarità – nel pieno del loro massimo lavorativo (generativo) – le stesse vengono progressivamente sospinte, inerzialmente, verso la strutturale s-terminazione (morte “naturale”).
Il tutt3, senza che nessun3 se ne accorga minimamente, se non in termini indiretti (ad immagine e somiglianza del “ritardo - tara/zavorra/parassita”, che caratterizza “qua, così” la Massa).
“Dover” lavorare, equivale a… schiavitù legalizzata (dove la legge tutela soprattutto l’interesse delle parti più gerarchicamente coinvolte, sino al vertice distaccato d3lla piramide che, al contrario, non è coinvolt3 bensì “è”… ragione fondamentale).
Il lavoro prevede che sia e-seguito per motivi venali:
guadagnare quel denaro sufficiente per continuare a sopravvivere sempre “qua (così)”.
Denaro che è stato res3 “necessario” al fine di comprare cibo, senza il quale – purtroppo – muori.
Qualcosa di talmente portante da essere divenut3 “dipendenza”.
Per cui, sei passat3 dalla schiavitù evidente... a quella “di fatto (lavoro dipendente)”, con la possibilità di “emergere” in vari modi. Ad esempio:
facendo carriera
diventando, a tua volta, datore di lavoro.
Quindi? Riesci ad intravedere gli estremi del ricorrere a ciò che sembra (“è”) sostanzialmente una vera e propria… “infezione”?
Una malattia virale, trasmessa ovunque, comunque e quantunque… che la vaccinazione (almeno al 95 per cento), ricorda in termini sostanziali (guarda non caso).
“Qua (così)” ogni persona che “viene al mondo (si manifesta)”, è immediatamente s-oggett3 al “credo (vaccinazione)” AntiSistemico:
senza denaro non sopravvivi (muori)
per cui
“devi” lavorare (o muori).
Quindi, l’intera “tua” vita diventa all’insegna di un simile “motto”, anche se poi t’illudi che “mal comune mezzo gaudio”.
L’errore più madornale che i sottodominio possono “fare”, è quello di lasciare la Massa senza il “pane quotidiano (che viene ricordato ed impresso a fondo mentalmente, anche nella famosa preghiera)”.Infatti, nel passato è stata la mancanza di denaro per comprare il pane (aumentato di prezzo, nel frattempo, a dismisura), a far scattare il segnale per l3 “rivoluzion3”.
Il che significa che la rivoluzione è qualcosa di automaticamente controllabile e che quando accade, lo fa per un certo motivo che non è quello che sembra, osservando la situazione in maniera monocorde (senza accorgerti).
Allora, la storia umana è perfettamente artificiale. Che altro…
Il fatto è che “ti abitui”, se (se) non assumi alternativa sostanziale tutt’attorno a “te”, per cui puoi tranquillamente desumere ed auto ricavare ambientalmente, che:
“qua (così)” è... mancanza apparente di alternativa sostanziale.
Altro che bio-diversità. No?
Agganciare l’intero genere umano alla “necessità” alimentazione (mangiare, bere, dormire), ha significato esporl3 alla “necessità” denaro, lavoro. Da cui ogni derivazione auto susseguente, casa, famiglia, eredità, etc.
Un tipo di controllo sempre più rarefatto (sottile), ha reso il Dominio sempre più in-dimostrabile e, dunque, im-manifest3.
Ovvero, il “a monte” si è integralmente eclissat3, dimenticato nella sua consistenza, sussistenza ed insistenza AntiSistemica.
Tanto che… “non esiste; c’è”.
Laddove, la Massa si ferma al “non esiste”, seppure “c’è”.
Anzi, per la verità, la Massa “è” ferma al “non ci penso proprio”:
l’immaginazione, così come l’intelligenza, la cultura, la tradizione, il credo, la fantasia, etc.
sono completamente ritagliat3 fuori dalla possibilità (potenziale) di una tale forma d’esistenza “superiore”
che “è” agganciata, però, attraverso la simbologia – ad esempio – divina (ossia, assolutamente inarrivabile).
Un piano (strategia) perfetto. Non c’è che dire. Touché…
Scomparendo dalla situazione (da ogni situazione), tale compresenza ha potuto entrare in-direttamente “in ogni situazione”, facendo da inestinguibile “collo di bottiglia fantasma”:
come l’isola che non c’è (che, al contrario, eccome se c’è).
Se (se) il tuo nemico si fa chiamare “Nessuno”, quando i tuoi amici ti chiederanno – al momento del bisogno – “chi dobbiamo aiutarti a combattere?” e tu risponderai “Nessuno”… sai già esattamente a cosa (chi) andrai incontro.
Vero?
Ad una solitudine forzata, verso qualcun3 che “non esiste; c’è”.
Essere nobili significa essere superiori, significa avere un maggiore prestigio.
In sostanza se qualcosa ci rende nobili, ci rende migliori, ci fa diventare migliori.
Il lavoro è talmente importante che grazie al lavoro siamo persone migliori.Questo è il significato della frase “il lavoro nobilita l’uomo“.
L’importanza del lavoro è talmente elevata che è universalmente riconosciuto, il lavoro, come fondamentale, come un diritto fondamentale dell’uomo.Il lavoro è un diritto fondamentale, cioè tra tutti i diritti, tra tutte le cose che spettano all’uomo, di cui l’uomo ha diritto, il lavoro è una delle cose più importanti, fondamentali.
Fondamentale significa che senza il lavoro non c’è nulla. Il lavoro è fondamentale, cioè necessario, indispensabile…Link
Lavorando... a cosa (chi) sei “superiore/migliore”?
Sapete dirmi chi ha detto la celebre frase “Il lavoro nobilita l'uomo e lo rende libero”?
Si tratta in realtà di due frasi.
La prima frase famosa, Il lavoro nobilita l'uomo, viene spesso attribuita a Charles Darwin, colui che postulò la teoria dell'evoluzione, ma non è documentato che sia stato lui a dirla per primo.
Una versione simile, è il lavoro a rendere tale l'uomo viene detta da Marx nel suo libro, Il Capitale.
Mentre Il lavoro rende liberi era la frase scritta sopra il campo di concentramento di Auschwitz:
"Arbeit macht frei" in tedesco.
Si trattava del titolo di un romanzo tedesco, di Lorenz Diefenbach.
Link
Sapete dirmi chi ha detto la celebre frase “Il lavoro nobilita l'uomo e lo rende libero”?
Di sicuro è stat3 qualcun3 dotato di mente “imprenditoriale”... ovvero, interessat3 a...
Qualcun3 che è ricorso anche a Marx, per...
“Chiesero un giorno a Sigmund Freud di sintetizzare la sua ‘ricetta’ per difendere l’uomo dai mali oscuri che affiorano dal profondo. ‘Lieben und arbeiten’, ‘amare e lavorare’ fu la risposta del fondatore della psicoanalisi.
È, guarda caso, la stessa formula proposta all’uomo dal Nuovo Testamento, che pone al centro del suo messaggio amore e lavoro…”.
Vittorio Messori
“Non è il benessere né lo splendore, ma la tranquillità e il lavoro, che danno la felicità…”.
Thomas Jefferson
“In fin dei conti il lavoro è ancora il mezzo migliore di far passare la vita…”.
Gustave Flaubert
Link
Se permetti, la degna conclusione – dopo aver preso atto di tale “saggezza (da lobotomia totale ed ereditaria)” – è questa.
“Certamente. Come non crederci”.
Infatti, la Massa ci crede nella misura in cui… è già stata preparata a dovere, anzitempo, sempre “qua (così)”.
Sai, prima o poi, quando un potere unico insiste perfettamente indisturbat3, non può che ottenere esattamente ciò che si attende da “te”:
la realtà manifesta che desidera per “te”.
Quindi, “tutto è lavoro” nell’AntiSistema.
Le origini di Holmes non vengono rivelate da Doyle, che fa soltanto brevi accenni al passato dell'investigatore nel racconto L'ultimo saluto.
Un epilogo, ambientato nel 1914 (racconto compreso nella raccolta L'ultimo saluto di Sherlock Holmes), si dice che Holmes ha circa 60 anni, quindi si deduce che sia nato nel 1854.
Leslie Klinger, studioso di Sherlock Holmes, ha addirittura immaginato che il detective potesse essere nato il 6 gennaio…
Link
Doyle lavorava ai propri romanzi. E Klinger lavorava ancora di fantasia, dovendo forzatamente crearsi una propria “nicchia”:
immaginando che…
e scrivendoci “sopra” dei libri da vendere all’interno della sfera lavorativa (da cui l’interesse delle persone).
La “novità”, dunque, rende “liber3”.
Ogni novità è sempre stata ben accolta proprio in termini di “moda”.
Anche i moti rivoluzionari, quando erano destinati ad avere successo. Un tipo di successo particolare, tuttavia. Che sa premiare in maniera alquanto strana e procedente quasi a singhiozzo ma unilateralmente (vedi, ad esempio, la Rivoluzione Francese, a cui segue la Restaurazione, a cui segue la nascita di tutt3 ciò a cui “ora” tendi a credere, anche senza esserti spostat3 di un solo “millimetro” rispetto al “qua, così”).
Il “progresso”, quindi, va a coincidere con la presenza virale di “lavoro” per la stragrande maggioranza della Massa.
Lavoro è, infatti, un diritto fondamentale dell’uomo:
è per questo che, inizialmente, le donne stavano in casa a “non lavorare”?
Ed è per questo che, in seguito, il movimento d’emancipazione femminile ha lottato duramente per ottenere anche per sé un simile trattamento di “favore”.
Ossia, anche il genere femminile ha “preferito” schierarsi apertamente “a favor di vento”.
Da cui si sono evidenziate, e non sono ancora finite, le vicissitudini relative alla “parità di trattamento” uomo/donna “qua (così)”.
Qualcosa che “serve” unicamente per mantenere perfettamente la “tensione” sociale, quindi, la “differenza di potenziale”… che alimenta ogni altr3 meccanismo AntiSistemico.
Ad esempio:
proclamazione del Regno d’Italia (Savoia autorizzati da Francia, Inghilterra, etc.), stato d’assedio al Sud (brigantaggio), emigrazione negli Usa (Americhe), rimesse (denaro guadagnato all’estero) indirizzate in Italia, al Sud
con qualche soldo in più, si genera l’emigrazione al Nord (triangolo Milano, Torino, Genova), che si sviluppa industrialmente
realtà, allora, locali - come la Fiat (Torino) - assorbono manodopera a basso costo, etc.
“Ora” ti chiedi:
“perché il Sud rimane indietro?”. Bah… è un piano, una strategia della tensione (alimentazione, flusso, cine dinamica, etc.).
E i flussi di migranti (profugh3) odierni? Non è cambiato niente...
Allo stesso modo, perché sono autorizzati gli scioperi nell’Italia di inizio ‘900?
Perché altrimenti il rischio era la guerra civile (il male peggiore, per la nascente Italia e, dunque, per l’interesse che andava per la maggiore).
Per cui, trattasi sempre di una strategia, che viene scambiata per lotta di classe, lotta per i propri diritti, etc.
Una noia assoluta, insomma.
Qualcosa che ancora “oggi” la Massa non capisce (ha dimenticato).
La Festa del lavoro o Festa dei lavoratori viene celebrata il primo maggio di ogni anno in molti Paesi del mondo e ricorda i gravi incidenti avvenuti accaduti nei primi giorni di maggio del 1886 a Chicago e quelli successivi del 1887 quando 4 operai, 4 sindacalisti e 4 anarchici furono impiccati per aver organizzato il 1 maggio uno sciopero per ottenere 8 ore di lavoro…
Link
La “Festa del lavoro” ricorda il tentativo - andato male - di scioperare:
molto significativ3 del grado di dispersione cosmica che ti caratterizza nell'AntiSistema
ossia
che ti hanno già fatto la... “Festa”.
La Regia (ti) sfugge, costantemente. La storia sembra, ma non “è”. Il Dominio “non esiste; c’è”.
E… un Blog scorre sempre via.I riferimenti portanti devono essere esternalizzati, ma non è la stessa cosa dell’averli cristallizzati dentro di sé, mentre si legge e si elabora.
Un sito Web è più statico, tuttavia, risente del medesimo problema che è, di più, relativo all’essere umano... decentralizzato rispetto a “chi” è originalmente.La soluzione è interiorizzare la sostanza e poi arricchirla con il nuovo esterno ed interno.
Vanno bene i “commenti (brevi ricordi, informazione)”, che si evidenziano non appena si passa con il mouse sopra ad una parola o ad un concetto (riferimenti lampo)…
Ci vorrebbe una App che automaticamente esegue le connessioni logiche, come da desiderata…
“Volere è potere…” ma (ma) di più “qua (così)”… non è in “tuo” potere, volere.
“Fai… di accorgerti. La situazione è ricolma di informazione portante frattale espansa = verità, memoria, ambiente, “è già success3” e continua a succedere, etc.”.
Come mai non ti abitui anche a questa “versione delle cose”? Non è un mistero:
è… intenzione del Dominio (interferenza e deviazione).
Non a caso, la propaganda elettorale passa soprattutto dal luogo comune “lavoro”, approfittandosi di “te”, ogni volta. Tanto da ritenere il reddito da cittadinanza, ingiusto, perché a vantaggio di coloro che non hanno voglia di lavorare:
renditi conto dell’ancoraggio e della prospettiva.
L’economia e la finanza (speculazione) nascono per difendere a spada tratta il concetto di “lavoro”, rendendolo centrale, portante e distribuito (anche laddove sembra mancare).
La legge e le regole “scientifiche” economiche hanno cementato tale cardine alle fondamenta di “te ‘qua così’”.
Non da meno si è prestato a “fare” il potere religioso, politico e persino filosofico (storia). Qualcosa che si è introdott3 e ritradott3 persino nei proverbi e nella tradizione massiva, di/in ogni parte del mondo AntiSistemico.
Il welfare prevede ammortizzatori sociali che scattano tutelando chi perde il lavoro, mentre si mette in fila per cercarne un altro.
Per chi la pensa diversamente “non c’è spazio”, ossia:
non ha voglia di lavorare…
La Massa, dunque, la pena così (come da legge del taglione democratica).
La delinquenza è persino logica, se (se) all’interno di un simile contesto “mafioso”, che serve come bacino inesauribile di killer e di f-attori indiretti.
Dunque, fa comodo ed “è” prevista, anche se non si tratta di Dominio.
Tale “tolleranza” la puoi più che intuire allorquando il Regno d’Italia mise il Sud sotto assedio (per brigantaggio) e, più tardi, gli “alleati” chiesero la collaborazione della Mafia, ai tempi della preparazione dello sbarco in Sicilia:
in cambio di… che, se non della promessa della sostanziale tenuta dello status quo, nel quale e dal quale la “Mafia (che è un riflesso del Dominio, essendo sottodominio)” aveva sempre es-tratto il proprio interesse.
Così come, più recentemente, è stato creato l’Isis, per avere un fine comune apparente e ricollegante indirettamente.
Per poi avere il movente per dire “è stato distrutto”.
Allo stesso modo tale “creazione” è sempre (stata) all’opera.
Non importa. Suvvia. Non è successo niente.
Fai la ninna, Fai la nanna…
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2018
Bollettino numero 2253
Ciao Davide.
RispondiEliminaIn questo s.p.s. finalmente vedo soluzioni/intenzioni concrete a problemi che vengono sempre(sempre) rimandati/ignorati/dimenticati/sottovalutati. Una sorta di melma che ci circonda/ricopre a cui fino a "ieri" non ho mai prestato attenzione perché ritenevo parte di questo mondo(normalità). Grazie L'atteggiamento giusto puoi vedere(accorgerti di) ogni piccolo ingranaggio di questa grande macchina che è il dominio. Non accorgendoti tendi a dare la colpa allo stato/istituzioni/siamofatticosi mantenendo lo status quo.
Vista l'elevata quantità sommersa di frustrazione/no sense/dolore/insoddisfazione/smarrimento/rabbia che dimora nelle persone , basterebbe incanalarla nella direzione giusta e si potrebbero fare grandi passi ...
Ho un sogno Davide... Hai presente il pianeta del film il 'Il pianeta verde' ? Ecco lo evoco tutti i giorni dentro di me.
Un abbraccio
Francesco
Caro Francesco, "basterebbe incanalarla nella direzione giusta e si potrebbero fare grandi passi...". Esattamente. E' il potenziale che ognun3 ha, ancora (sempre).
EliminaHo presente quel film. Sì. Sulla Terra non vuole venire nessun3, purtroppo. Il sogno è di molt3, ma (ma) le mosche bianche sono senza organizzazione (guarda non caso).
Non si intende accettare che c'è la "figura" Dominio. Per cui, sembra tutt3 ciò che non "è".
Bel sogno, comunque :) Complimenti. Ti fa onore.
Un abbraccione. Grazie e sincerità