SPS

venerdì 3 novembre 2017

La Terza e Quarta legge di SPS.



Significare… da “signum (segno)”… e “ficare per facere (fare)”… far conoscere altrui alcuna cosa con segni, ma nell’uso questi segni sono per lo più le parole.
Dimostrare, esprimere, palesare, fare intendere, mandare a dire…
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Segnare, fare segno, etc. che cosa significa
Cosa/chi viene chiamat3 in causa? 
“Qua (così)” sei abituat3 ad una certa linearità della/nella “tua” logica, che a sua volta dipende dallo schema fisso (paradigma) ambientale (usi e costumi, tradizione, convenzione, legge, etc.). 
Il che, tradott3, ti porta come a ricircolare in un modello, del/nel quale non hai nemmeno l’idea di esser e far parte; ciò che ha sempre (sempre) comportato la guerra e il coinvolgimento della Massa per poterla chiamare tale (guerra). 
Pensa a quella guerra, dichiarata fra due Stati (il lignaggio che è al rispettivo comando), che non può verificarsi poiché la Massa non vi partecipa, lasciandola confinata al livello che l’ha immaginata (intesa). 

Perché “tu” devi partecipare alla guerra, quando lo Stato l3 decide (e ti comanda) di fare?
Perché è un “obbligo” quello di difendere il “tuo” Paese, la “tua” Patria, la “tua” famiglia, il “tuo” futuro, etc.  
Anche quando la storia (seppure deviata) è una chiara indicatrice di direzione, relativamente al fatto che 1) morto un Re se ne fa un altr3 e 2) la guerra è un fattore di trasformazione che nulla cambia (seppure puoi usare il termine cambiamento, quando – dopo la guerra – sparisce una certa “squadra” poiché se ne avvicenda un’altra, in maniera tale che, sostanzialmente, sei sempre e solamente “qua, così”). 
Le guerre “vecchia maniera” esistono ancora? 
Dipende a quale area geografica fai riferimento. 
L’obbligo è “morale, sociale, civile, economico, filosofico, politico, etc.” ossia è una forma di “valore” che ti attacca a livello di “credo”, a prescindere da quale sia l’ambito nel quale sei più “sensibile (cioè, più corruttibile)”. 

Il “rullo compressore” è la vecchia maniera:
il conflitto in campo aperto, con tutto ciò che ne consegue. 
La fase utile a piallare il territorio dalla componente altra del “carattere locale (nativ3)”, con tutta la tradizione capace di riconnettere al luogo comune (punto) di ancoraggio alla memoria “è già success3 (esperienza, saggezza, lungimiranza, contrasto)”. 
La prima fase di terra riformazione del territorio è l’estirpazione della fertilità di una simile forma di memoria comune.  
Qualcosa/qualcun3 che prevede l’utilizzo della forza, senza alcuna riserva. 
Questa fase fa tabula rasa e si cela immancabilmente nel lavaggio storico (deviat3) dei “fatti (già successi)”, in maniera tale da essere tramandat3 per ciò che esattamente non sono e non “è”.
La seconda fase è quella che, ad esempio, il cosiddetto “occidente” sta vivendo attualmente
laddove una certa “capacità” è stata già ridotta al rango di mosca bianca, assolutamente isolat3 in un assieme (Massa) che ormai si rende efficace nel mantenere il “qua (così)” come conseguenza dell’effetto gregge, post “vaccinazione” collettiva:
ciò che puoi accorgerti avvenire, decodificando il significato dell’espressione poco sopra appena letta. 

Significare = fare segno, (di) segnare, (di)mostrare, valere, etc.
Tutt3 ciò che succede “qua”, anche “così”, ha sempre (sempre) un significato cardinale, portante e centrale e (e) una infinità di sfumature (molte delle quali ti sembrano cardinali, portanti e centrali). 
“Ora”, il problema è come mettere ordine tra tutte queste coordinate di ciò che succede, continua a succedere ed “è già success3”… 
Ad esempio, a livello di credo religioso, come ti spieghi che, al mondo, esiste un oceano di culti “diversi”?
“Dio” non dovrebbe essere “un3”? 
Il fatto stesso che ammette l’esistenza di tutt3 queste forme di religione, contemporaneamente, indica (significa) che 1) esiste sostanzialmente un sol3 “Dio” (dato che ogni religione ne indica l’esistenza) e  che 2) quest3 unic3 “Dio” è un simbolo di ciò che succede, continua a succedere ed “è già success3”… 
Allo stesso modo, indica (significa) che 3) un certo livello della singolarità umana ha inteso approfittarsi della situazione, 4) andando a sovrascrivere il simbolo “Dio”, a propria “immagine e somiglianza”, ossia, valorizzandone il significato per ciò che va a rappresentare in termini di 5) servizio privato applicato alla/sulla/nella collettività (Massa).
Ergo, il significato di tutt3 ciò “è” che 6) esiste un livello sottodominante (potenzialmente chiunque se “qua, così”), un livello sotto - alla - dominante (la sottodominante eletta a Dominio, sede del principio dominante) e un livello dominante (il “principio” che auto mantiene sempre in auge il momento di “è già success3”, nella convenzione temporale... che la trasformazione chimica provvede funzionalmente ad inscenare, dando luogo alla manifestazione ideale dello scorrimento del tempo)…
Esistono livelli facilmente auto decodificabili, per quanto riguarda il “significato” incarnato nell’espressione di quello che succede nel tal ambito. 
Ad esempio, nel Giuoco del Calcio
Allorquando, dopo aver assistito alla partita, giungi a determinare il “perché” della sconfitta della “tua” squadra del cuore.
Se (se) i tuoi preferiti non sono riusciti a tirare nemmeno una volta in porta, che cosa significa (non serve il punto interrogativo). 
Significa tante “cose” ma (ma) nella sostanza, il risultato è la dimostrazione pratica di una insufficiente capacità di coprire ed attaccare lo spazio, correndo meglio ed arrivando prima sulla palla. 
In campo c’è anche la squadra avversaria, vero; tuttavia, quando la “tua” squadra – che, sai, capace di esprimersi ad altissimo livello – gioca da “grande squadra”, allora, non ce n’è per nessun3
Questo potenziale è sempre (sempre) disponibile, ma (ma) non sempre la squadra riesce ad interagire d’assieme, connettendol3 col/nel “qua (così)”. 
E… senza tiri nella porta avversaria, non si vince la partita. A meno di autogol... Vero? 
Tu sai, anche nel durante, che cosa/chi c’è che non va, ma (ma) non sei l’allenatore della “tua” squadra (per questo motivo non è la tua squadra ma solamente la “tua”), per cui… nessun3 ti ascolta e (di)pende dalle tue labbra. 
E, anche questo, è molto significativo. Perché? 
Perché indica precisamente la situazione nella quale sei “qua (così)”: 
ossia, completamente inascoltat3. 
E indica, anche, molti altri aspetti significativi, sostanziali ed esatti. 
Il “che cosa significa” è l’indicatore di marcia:
la “spia” che ti si deve sempre (sempre) accendere nella tua “mente”, non appena succede qualcosa (che non è necessariamente un fattore lineare o ricollegabile all’idea di azione). 
Sì perché… qualsiasi evento (anche il silenzio prolungato, il dormire, l’attendere in un ambulatorio, etc.) indica precisamente - anche - la sua ragione fondamentale (il “perché”). 
Questo “livello” è stato totalmente drenato via dalla/nella prima fase (rullo compressore) instillando (lasciando di rimando) il senso della paura.
Un riempitivo alternativo, capace di sostituire il “vuoto post operatorio”… qualcosa che ha sempre il significato appena descritto, nonostante, in seguito, non venga minimamente sfiorato in termini di accortezza, ricordo e senso.
Del resto, una simile “operazione” viene portata a termine proprio per impedire questo genere di accortezza, ricordo e senso (significato)
Oltre che “Tutto si trasforma”… “Tutto significa”. 
La questione è talmente portante e centrale, da richiedere di fissare in una “legge”, tale espressione.
Dopo che:
Tutto è vero
 Tutto è uno nel terzo stato
 Tutto significa” (Terza legge di SPS)


Giungendo, nuovamente, ad una tri-unità… è possibile cogliere l’analogia che collega tutt3 d’assieme:
data l’esistenza di dette “leggi”
deve per forza di cose, dunque, esistere uno schema di processo (potenziale)
attraverso cui
si rendono possibili dette “leggi”
e
dette “leggi” funzionanoe implicano un funzionare.



Se (se) cogli l’analogia sostanziale, significa che ti accorgi anche del “funzionare”.
Un dato di fatto che prevede, come poco sopra riportato, uno schema di processo (potenziale), ossia:
il sistema operativo frattale espanso
la tri-unità funzionale
legge
strumento
memoria.
Il fattore portante e centrale (elaborazione):
neutr3
neutrale
neutralizzante
L’esistenza di “leggi (universali ‘formulari’)” necessita del senso e del significato; del “perché” esistono e, dunque, servono
Alias:
funzionano e funziona.
Ciò che riguarda, causalmente, la “Quarta legge di SPS”:
Tutto funziona…”.
Questo Bollettino è portante e centrale e “merita” di sostare, ora, senza oltremodo dilungarsi.
Ne va della tua capacità di attenzione e concentrazione.
“Fai… di accorgerti del significato (sempre), dato che ‘è’ la questione principale (sempre) in un ideale modello di gerarchia ‘formulare’, con a cuore (sempre) te/‘te’”.


Quando (dove) “tutt3 stanno bene”, la realtà manifesta è “formulare”…
    
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2017
Bollettino numero 2175

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