“Io ho un vuoto…”.
A dark song
Se non ricordi, allora, “hai un vuoto (dentro)”.
L’avere dimenticato, non significa che non sia “già successo”.Quindi, la dimenticanza è causale, ossia, auto procurata.
Laddove, la particella “auto”… descrive a livello di simbolismo sostanziale frattale espanso, proprio l’effetto (strategia in-diretta) di ciò che “è già successo”.
Un fatto che si traveste d’altro, in maniera tale da non risultare più, nel corso del tempo (alias: nell'interesse stesso della ragione fondamentale “a monte” dell’accaduto).
“Una mezza verità è menzogna…”.
A dark song
“Tutto è vero”
Prima legge di SPS
La “menzogna” è, comunque, un feedback (memoria frattale espansa).
Ergo:
è sempre “vera (informazione)”.
Ma, come decodificarla? Come accorgerti che si tratta di una menzogna? Come ricavare sempre (sempre) verità (relativa all’assoluto che è menzogna/dominante), in maniera tale da non subire mai nessun tipo di “interferenza”?
“Qui ogni cosa ha una conseguenza… ci deve essere purezza. Non solo nelle tue intenzioni, ma anche nell'iniziativa…”.
A dark song
È qualcosa che occorre sviluppare dentro.
Una “rete di sensori”, che è sempre in grado di convertire, decodificare e ricavare “verità”.
Un nucleo stabile, di pulsante intenzione.Il “segno” che ci sei e che sei in te con te al tuo centro, centralmente.
Il tuo “segno”, da replicare anche esteriormente.
Una “rete di sensori”, che è sempre in grado di convertire, decodificare e ricavare “verità”.
Ovvio, la tua verità... che, quando sei in una configurazione/atteggiamento “formulare”, allora, di conseguenza… è anche la verità.
Certo, perché derivazione della più vasta “significatività, dei valori universali (giusti ad angolo giro)”.
Qualcosa che, scelta dopo scelta... non vai mai a ledere alcun diritto (sostanziale) altrui.
Qualcosa che, in una certa localizzazione orientale, si spingeva sino ad includere la vita e la compresenza animale. Qualcosa che “qua, così” si è disperso, ossia, è già stat3 dimenticat3.
Tale "non ricordare" è una traccia (frattale espansa), ossia è “verità”.
È un dato di fatto che non necessita di alcuna dimostrazione.
È qualcosa che dovresti semplicemente riconoscere ed, allo stesso modo e tempo, dovrebbe fare chiunque, anche se “qua, così”.
Motivo (questo), anche solo di per sé, in grado di permettere la fuori uscita dal “qua, così”, ma (ma) non per come te lo potresti immaginare (seguendo l’onda AntiSistemica).
No. Di più, tale fuori uscita riguarda più il “qua, così” che te. Quindi, non sei tu che “te ne vai (ascendi, fuggi, scappi, migri, etc.)”, bensì, è il “qua, così” che si dissolve nel proprio “vuoto”:
in qualcosa che si crea quando è il momento
ossia
quando il tempo, dettato dalla preferenza sociale/ambientale, “scade”
giunge al termine, dal momento in cui, “il vento è cambiato”.
La grande concentrazione di massa, giurisdizionale, umana… è l’ago della bilancia.
È in grado sia di cadere nel vuoto, che di creare il vuoto attorno a qualsiasi s-oggetto (credo).
Dipende dal livello di giurisdizione portante.
Dalla coerenza. Dalla “qualità” di detto “stato”.
La dispersione della condizione massiva, decade in “singolarismo”. In Ego fine a se stess3. In un vicolo cieco, che acceca.
In auto smarrimento, che fatichi a credere... smarrimento.
Non scorgendo alcuna motivazione valida, attorno a te, in grado di fungere da grande concentrazione di massa, compresente ed immanifesta ma (ma) a livello di giurisdizione planetari3.
Decadendo di livello, il potenziale rimane comunque sempre lo stesso, ma l’ambito diventa personale (singolare).
Per cui “si apre la stagione della individualità”.
La cui proiezione massima diventa quella di incarnare la grande concentrazione di massa, giurisdizionale…
Una sorta di isolamento dalla Massa, dall'assieme… pur rimanendo, all'apparenza, tutto identico al “prima (che nemmeno riesci a delineare, non avendo nemmeno intuito che “è già cambiato/successo qualcosa”).
La "via" per il Dominio (e la conferma della possessione dominante).
La storia deviata è “lì”, proprio a narrarti questa vicenda, della “decadenza massiva, nella singolarità”.
La vicenda umana, allora, diventa una vicenda di “grandi personalità”, che si auto susseguono e si auto succedono, attraverso la progressiva eliminazione e sopraffazione di ogni altro “caso” isolato, in grado di mettersi sulla loro strada.
La condizione d’umanità diventa, nel tempo storico deviato “qua, così”, lo sfondo di una trama del tutto personale.
La perdita di Oltre Ogni Orizzonte è sempre più devastante. E la decadenza della trama umana, scivola sempre più a fondo sullo sfondo, divenendo sempre più sfondo (per le trame singolari altrui).
Il “valore universale” si inaridisce (si dimentica) al Sole di una simile prospettiva individuale. Sino al punto che te lo ricordano al solo (e sempre più “distante”) aggancio antico, epico, leggendario.
Qualcosa che “qua, così” ti giunge attraverso una sorta di annichilimento del significato simbolico sostanziale frattale espanso (il “che cosa significa”).
“Il cerchio è un paradosso. Senza inizio né fine, ma delimitato…”.
A dark song
Questo è un concetto basilare.
La “madre” di tutti i… “vuoti”, gli incanti, le terre di mezzo, gli artifizi, etc.
Un loop. Un Nastro di Mobius, un labirinto, etc.
Qualcosa che non ricordi come ci sei entrat3. Nel quale non sei nat3 ma (ma) ti ci sei manifestat3 dentro. Qualcosa che fa la differenza e che, nella convenzione, la convinzione di…
La “delimitazione” diventa ancora più totale, quando riassume le vesti dell’auto delimitazione. Quando “ti sembra (desumi)” che non esista ragione fondamentale per la “forma” reale manifesta conseguente (il “qua, così”), ergo:
credi che dipenda solo ed esclusivamente da te.
“Mea culpa. Mea culpa. Mea grandissima culpa…”.
Ma, in un “reame” nel quale “Tutto è vero”, allora:
è vero che la “forma” dipende da te
nel senso che
a livello di reale potenziale
nulla ti è precluso.
La “piccola (sostanziale)” differenza è che, tuttavia, nel “qua, così” è “già successo” che:
la grande concentrazione di massa, giurisdizionale (planetaria, d'assieme)
sia divenuta la compresenza immanifesta dominante (singolarità).
La ragione fondamentale per lo sgretolamento massivo e per la, conseguente, diaspora della singolarità nella globalità, auto avvolgente e caratterizzante la “forma”.
Qualcosa che “è”, divenut3 una convinzione “che era”, credendo in un principio “che sfugge (Dio)”, il quale (simbolo) narra proprio (sempre) della ragione fondamentale stessa:
l’informazione che ricircola, riporta, caratterizza (anche se non lo riesci ad ammettere, ma, non incidendo su ciò che continua a succedere ugualmente, poiché valore universale di memoria frattale espansa).
“Cosa fa quella frase?
È di transizione
Sì, e che trasferisce?
Oggetto al soggetto o soggetto al predicato…”.
A dark song
È una condizione per la manifestazione, per l’investitura, per la forma, per l’aggregazione e/o la disgregazione causale “a monte” (strategia, interesse, intenzione, etc.).
Se tutt3 è nella “purezza (portanza centrale)”, figurati dove sei – allora – “qua, così”.
“La sincronicità è segno che sta iniziando…
La scienza descrive il minimo delle cose. Il minimo di ciò che ‘qualcosa’ è…”.
A dark song
Qualcosa ti sfugge. Vero?
Ed il “vuoto”, nel quale ti affacci (e non ti riconosci), ne è la risultante. Un vuoto, riempito d’altro. Altro che non sei più tu.
Del resto, questa realtà manifesta ti “soddisfa”?
Con grande probabilità, no. Che cosa significa. Significa proprio quello che significa, e che tu rifiuti di “rielaborare”.
“Egli darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutti i tuoi passi…”.
Salmo 90/91 Sotto le ali dell'Onnipotente
“Egli” è, di più, il sistema operativo frattale espanso (il “Genio” operativo). Gli “Angeli” sono la memoria frattale espansa. Il “custodirti” significa il non venir mai meno, l’esserti sempre vicin3. “In tutti i tuoi passi” è il “a qualsiasi livello tu sia”.
L’informazione che non viene mai (mai) meno, nemmeno (anche) se nel “qua, così”.
La tua possibilità (potenzialità) sempre vera, di… accorgerti, ricordare, Fare…
“Per vivere al di fuori della legge devi essere onesto…”.
StartUp
Ma (ma) “qua, così”… la legge è utilizzata, in leva, per farti credere di “non essere onest3”, divenendo – essa – insostituibile, come la più che perfetta eggregora che, una volta evocata e stabilita (stabilizzata), non ne vuole più sapere di “doversene ad un certo punto, andare”.
“Credevo fossi migliore.
Pure io…”.
StartUp
Tu “sei”, ma “diventi (persino altr3)” se, sempre, “qua, così”.
E, ciò, non può ricadere e “valere” solo per quanto riguarda il discorso dell’esperienza e del “conosci te stess3”.
No. Davvero. C’è molto molto di più (altr3).
Decodifica, giustappunto, la forma reale manifesta, che ti sembra di ri-conoscere da sempre (poiché, senza alternativa sostanziale manifesta percorribile). In che modo?
Attraverso la portante, centrale, by la “formula”, ad esempio.
“Un valido argomento…”.
Pena il continuare a “rigirare sullo spiedo, mentre a fuoco lento, vieni preparat3, in quanto – però – pietanza da servire alla tavola della dominante”.
“Comprensibilmente c’è molta confusione tra i clienti, sulla direzione da prendere. E purtroppo non ci sono risposte chiare per via della instabile liquidità del dollaro…”.
StartUp
Ma quale diavoleria è mai questa "spiegazione"?
Analizzala a fondo (perché non si tratta solo di una frase di circostanza, annotata vedendo uno "squallido" telefilm):
comprensibilmente (davvero?)
c’è molta confusione tra i clienti (il “comprensibilmente” è, quindi, solo l’ammettere che le condizioni ambientali favoriscono tale “confusione” generalizzata; quindi, strategica)
sulla direzione da prendere (non a caso il “cliente” si affida al “gestore”, mettendosi nelle sue “mani”. È voluto. È pianificato. È interesse di parte, che sfrutta il “tuo” vuoto, creatosi in/di conseguenza e centrale per quanto riguarda ogni, successiva, “pratica di abbordaggio” che scambi per normalità)
e purtroppo non ci sono risposte chiare (certamente, poiché così “serve”)
per via della instabile liquidità del dollaro (è in questo ambito del discorso, che ritrovi la “leva”: una verità di parte, che corrisponde ad una complessità concepita proprio per lasciarti nella esatta condizione, che l’intera espressione racchiude esaurientemente “se hai occhi per vedere”).
La “instabile liquidità del dollaro” è:
finzione
artifizio
complessità
paratia stagna
strategia
segnale portante AntiSistemico “qua, così”.
Ossia, “non è vero”, laddove, la verità è un valore universale.
Ma “è vero”, laddove puoi sempre e comunque ricavarla, anche per inversione della polarità (apparenza). Allora, ti puoi accorgere ed auto constatare da te, che “Tutto è vero”.
Tutt3 è “informazione ambientale simbolica sostanziale (memoria frattale espansa)”…
Regno (biologia)…
Il regno è il gruppo tassonomico di livello gerarchico più elevato condiviso da ogni classificazione scientifica, e fu introdotto già da Linneo.
Il livello gerarchicamente superiore, successivamente introdotto, è il dominio…Oltre a questi (sette regni), è riconosciuto in biologia, con valore controverso in quanto non appartenente ai biota... un ottavo regno, quello dei Virus, che comprende tutti gli organismi privi di struttura cellulare, ma biochimicamente e quindi riproduttivamente completamente dipendenti da un organismo ospite…
Link
Biota:
l'insieme della vita vegetale e animale che caratterizzano una certa regione o area (ad esempio biota europeo).
Il biota della Terra, nel suo insieme, occupa lo spazio definito biosfera…
Link
Fai attenzione:
il regno = livello gerarchico più elevato condiviso da ogni classificazione scientifica
il livello gerarchicamente superiore, successivamente introdotto, è il dominio…
Questa è la “dima”, attraverso la quale viene poi classificato (vedut3) tutt3.
Di più:
oltre a questi (sette regni), è riconosciuto in biologia (“oltre”)
con valore controverso (compresente ma immanifesto)
un ottavo regno, quello dei Virus (il “virus” = il principio dominante)
che comprende tutti gli organismi privi di struttura cellulare, ma biochimicamente e quindi riproduttivamente completamente dipendenti da un organismo ospite (“dipendenti da un organismo ospite”? La frase, come al solito, confonde. L’”organismo ospite” è tratto in inganno. Qualcosa che assomiglia al credersi proprietari di un terreno + casa, in realtà, solo affittati e "posseduti").
In “natura” puoi osservare e decodificare il pieno riflesso, frattale espanso, della esistente compresenza immanifesta dominante, dato che tutt3 è a sua “immagine e somiglianza”…
Vai (sempre ) Oltre Ogni Orizzonte.
Gli eucarioti (Eukaryota; dal greco εὖ eu “vero” e κάρυον káryon “nucleo”…) sono uno dei due domini della classificazione tassonomica degli esseri viventi.
Costituiscono il dominio più complesso e includono cinque regni:
animali, funghi, piante, protisti e cromisti.Il criterio per la distinzione dall'altro dominio, i procarioti, è la presenza di un nucleo cellulare ben definito e isolato dal resto della cellula tramite una membrana, contenente la maggior parte del materiale genetico rappresentato dal Dna (una parte minore è contenuta nei mitocondri)…
Origine degli eucarioti.
Attualmente, la teoria più accreditata sull'origine eucariota ipotizza la fusione biologica tra almeno due organismi procarioti:
un archaea ed un batterio…La transizione dai procarioti agli eucarioti ha rappresentato uno dei passaggi evolutivi più importanti; questa transizione, secondo molti studiosi, è seconda solo a quella dell'evoluzione delle cellule fotosintetiche.
Il problema di come possa essere avvenuto questo passaggio è stato argomento di accese discussioni.Secondo l'ipotesi più diffusa, per circa 2 miliardi di anni, quindi per un tempo maggiore alla metà di quello trascorso dall'inizio della vita, sono esistite solo cellule prokaryota…
L'origine della cellula eucariota, secondo la teoria attuale e unica accettata per questo salto evoluzionistico, risalirebbe secondo le stime all'incirca 1,5 miliardi di anni fa, in pieno precambriano, quando alcuni procarioti si stabilirono all'interno di altri organismi in una sorta di simbiosi interna permanente.
Ci sono attualmente sufficienti prove, analisi e osservazioni per affermare che gli eucarioti derivano dai procarioti, attraverso il meccanismo di endosimbiosi…
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L'endosimbiosi (dal greco: ἔνδον = dentro; συν = insieme; βιος = vita) è la relazione biologica definita dalla teoria endosimbiotica… (anche chiamata teoria endosimbiontica o teoria dell'endosimbionte) che riguarda le origini di alcuni organismi.
L'ipotesi è che alcuni organismi biologici furono ingeriti da altri organismi e poiché ne trassero un vantaggio evoluzionistico di sopravvivenza reciproco, svilupparono una relazione simbiotica permanente che nelle generazioni è divenuta indissolubile e imprescindibile;
come esempio viene postulato che, nel passato remoto del precambriano, un batterio aerobico (che richiede ossigeno) fu ingerito da un batterio anaerobio (possibilmente avvelenato da ossigeno) acquisendo un vantaggio reciproco e che continuando la loro relazione mutualistica abbiano superato evoluzionisticamente gli altri organismi in quell'ambiente;
nel tempo il batterio interno ha perso o spostato materiale genetico nel nucleo dell'ospitante, per la codifica di tutto ciò che non era più necessario o superfluo.
Questa teoria è stabilizzata su estese sperimentazioni, osservazioni scientifiche ed analisi genetiche, attualmente è generalmente accettata come fatto verificato dalla comunità scientifica…
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Nel tempo il batterio interno ha perso o spostato materiale genetico nel nucleo dell'ospitante, per la codifica di tutto ciò che non era più necessario o superfluo...
Il “è già successo” – avvento della dominante (una “formazione”) – è riprodotto, in quanto 1) fatto e 2) informazione ambientale, ad ogni livello.
Ovviamente, potevi pensare che non esistesse al livello cellulare?
Qua sopra, hai potuto “prendere atto (questa teoria è stabilizzata su estese sperimentazioni, osservazioni scientifiche ed analisi genetiche, attualmente è generalmente accettata come fatto verificato dalla comunità scientifica...)”:
della traccia simbolica sostanziale “materiale”
di quanto – questo spazio (potenziale)- ti va ricordando da tempo.
Ossia che “non sei sol3” e che l’umanità è “governata” da… molto, molto, tempo.
Vi sono “tracce” ovunque nel “qua, così”.
Del resto, non potrebbe essere altrimenti.
Non solo i dinosauri le hanno lasciate.
Loro che “hanno lasciato questo piano”, sono sempre ricordati.
Infatti, la loro presenza è stata ricostruita.
Ma, della compresenza immanifesta dominante, all'inverso, sembra che nulla abbia quella valenza sufficiente per “riportarla a galla, a quel livello tale per il quale ‘diventa un problema da affrontare sensatamente’”.
Perché?
Perché si tratta di una strategia e perché si tratta di una compresenza ancora attuale (viva e vegeta), a differenza dei dinosauri che si sono trasformati in altro, ma la quale “valenza maggiore” ricorda sempre molto da vicino la predazione, la potenza, la feroce tirannia sulle altre specie.
Per concludere, per oggi, nota bene cosa ti succede quando “aderisci” a qualsiasi “movimento”:
lo puoi comprendere, ad esempio, “più tardi”
quando sono passati anni, e ricordi – spesso - con affetto e nostalgia, i tempi che avevi dedicato alla passione per qualcosa.
In che modo, ricordi e riavvicini quell'ambito?
Facendo “mente locale” e trovando il modo di sviluppare la stessa “atmosfera” che caratterizzava quel tempo:
è solo a quel punto
quando ti sei “fatto sensibil3”
che agganci questa verità
ossia
qualcosa di relativo ad una sorta di “domanda (interna)”
“che cosa rende questa ‘cosa’, quell3 che è, e che l’ha res3 tanto famosa/apprezzata nel mondo?”.
Aprendoti a quel livello, il livello stesso ti aggancia. È come una tipologia di “auto possessione”.
Pensa ai fumetti che, probabilmente, hai letto “da piccol3 (per molto tempo)”.
Da “grande”, ad un certo punto, ti viene nostalgia di quei tempi e del come ti “prendevano” quei disegni (storie).
Allora, fai il “vuoto” e ti lasci andare. Te lo concedi e ti concedi. E cosa emerge, poco dopo (se sei completamente dentro alla cosa)?
Che ti rendi conto di “avere aperto una porta, a quel tempo” e che “qualcosa ti è entrat3 dentro”.
Qualcosa che, poi, si è ritradotto in “passione per…”.
Una apparenza. Un effetto collaterale. Come mettere dello zucchero, per addolcire qualcosa che, altrimenti, sarebbe troppo amaro.
Un abbordaggio, tuttavia, in piena regola ma (ma) divenuto sottile, per via dell’avere dimenticato che sei nel “qua, così”.
Se “oggi” (da grande) non capisci perché certe “cose”, quando eri piccol3 – invece – ti appassionavano così tanto, come ricordi senz'altro… allora (allora) da “oggi” hai la possibilità di accorgerti che, nella sostanza, sei “già stat3” possedut3.
Il fatto di non provare più quello che provavi a quel tempo, significa solo che “sei passato ad altra forma di auto possessione”, dato che “tutto si trasforma (‘qua così’)”.
E quel “momento” è ancora (sempre) dentro a te, nel “tuo” vuoto, riempibile sempre con altra sostanza.
Da “lì”, tutta l’apparenza del mondo.
Ora, se un fumetto – ad esempio - non ti sembra avere tutta questa “pericolosità” è perché non ne scorgi il “principio (valenza)”.
In effetti, non è “pericoloso”:
la discriminante è, semmai
nella centralità portante che “cedi”, da te in “te ‘qua così’”.
La “pericolosità” è un simbolo, la traccia frattale espansa, del “pericolo” che corri, continuando nella “centrifuga” AntiSistemica by dominante.
Qualcosa che non c’è ma esiste. Qualcosa che non esiste ma c’è.
“È uno ‘sporco lavoro’, ma qualcuno lo deve pur… Fare…”.
Il Grillo Parlante è (in) questo spazio (potenziale):
uno spazio di possibile che certamente è, a sua volta, “portatore sano” del virus dominante
ma che
per qualche motivo (memoria frattale espansa)
“vale” comunque in quanto “testimone”.
Sei in “democrazia”. Vero? Per cui, “sei liber3 di crederci o meno”.
Alias:
questa forma di democrazia (ma lo stesso discorso vale per qualsiasi altra “teoria”)
ti offusca nella percezione.
Per questo hai l’assoluta necessità portante dei “valori universali”, che non hanno alcuna necessità di orientamento ambientale…
Nel “dubbio”, lasci perdere. Ossia, rimani esattamente “qua, così”.
“Comprensibilmente c’è molta confusione tra i clienti, sulla direzione da prendere. E purtroppo non ci sono risposte chiare per via della instabile liquidità del dollaro…”.
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L’alternativa non era dunque tra mettere altri soldi del contribuente in Alitalia o non farlo, bensì tra metterli per rimediare provvisoriamente al dissesto aziendale oppure per rimediare alle conseguenze sociali del dissesto aziendale.
Più o meno come scegliere tra la padella e la brace…
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“Fai…”.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2017
Bollettino numero 2065
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"Fai..." un po' Te.