“La campagna pubblicitaria fu incentrata sulla assoluta sicurezza del nuovo sedativo, col quale era impossibile suicidarsi.
Di come funzionasse la Talidomide non si aveva però alcuna idea.
Il lancio della Talidomide fu coronato da successo, le vendite in Germania andarono a gonfie vele e il farmaco fu registrato in 47 Paesi di cui 11 europei, tra cui l'Italia…”.
Senato della Repubblica XVII Legislatura - Fascicolo Iter DDL S. 647 - Modifica all'articolo 31 del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n. 14, concernente l'indennizzo in favore delle persone affette da sindrome da Talidomide (02/05/2017)
Nota bene: si "tratta" della tua salute.
Per cui, renditi conto di “come sei trattat3 ‘qua così’”.
Quali sono i “termini” utilizzati? Questi:
campagna pubblicitaria (la “tua” salute rientra, dunque, nell'ambito commerciale)
assoluta sicurezza (la “sicurezza” che cosa riguarda?)
era impossibile suicidarsi (questo aspetto. Che ti aspettavi?)
di come funzionasse la Talidomide non si aveva però alcuna idea (di bene in meglio)
le vendite… andarono a gonfie vele (repetita iuvant: la “tua” salute viene trattata a livello commerciale. È un asset. Un “bene” che riguarda l’interesse altrui).
Talidomide… venne ritirato dal commercio alla fine del 1961, dopo essere stato diffuso in 50 paesi sotto quaranta nomi commerciali diversi, fra cui il Contergan…
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È una strategia, con la “tua” salute di/nel mezzo. Perché “Tu vali”.
Che siano 47 o 50 Paesi, non è questo il problema:
diffuso in… (ics) paesi sotto quaranta nomi commerciali diversi (questa è la strategia. La lottizzazione dell’interesse sotto-dominante. Qualcosa che ti fa solo “girare la testa”).
Nel settembre 2012 il capo della Grünenthal, invitato a parlare all'inaugurazione di un monumento alle vittime della Talidomide a Stolberg, ha chiesto ufficialmente scusa, giustificando un silenzio durato cinquant'anni con lo “shock” che aveva colpito l'azienda…
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Così è come vieni trattat3 usualmente.
E, questo, è il modo di fare di tutt3 coloro che, poi, “chiedono scusa” per qualcosa che l3 riguarda, come un baro è interessato alla questione morale.
Se ti trovassi tra un simile “dialogo”, in quanto s-oggetto del desiderio comune, come potresti auto orientarti?
“Non abbiamo dispute con il tuo popolo.
Una formica e uno stivale hanno dispute?
Il tuo piano è di calpestarci?
Giungo a voi con la lieta notizia di un mondo reso libero.
Libero da cosa?
Dalla libertà: la più grande menzogna della vita…
Sì, parli di pace, ma tu intendi il suo contrario…”.
The Avengers
Riconosci gli “estremi” di una “tratta (commerciale)”, piuttosto che di un ambito che riguarda la “tua” salute?
Probabilmente, potresti pensare che “lo sanno anche i sassi, che funziona in questo modo”, però, ciò non toglie nulla al fatto centrale e portante che, in ogni “caso”, è della “tua” salute che si “tratta”.
Se lo sanno anche i sassi, allora, che cosa “è” che sanno?
E tu, che cosa sai? Sei forse un “sasso”? O sei rimasto come “di sasso”? Di fronte a cosa (chi)?
Una massiccia campagna pubblicitaria in Europa e nel mondo portò ad un rapido successo del farmaco, che si poteva anche acquistare in farmacia senza ricetta medica.
Nel pubblicizzare la Talidomide la ditta sottolineava in modo particolare la sua completa atossicità, raccomandandone l’uso anche per i neonati e i bambini.
Il Contergan veniva anche descritto come il miglior farmaco da somministrare alle gestanti e alle madri che allattano poiché “non danneggia né la madre né il bambino”.
Queste affermazioni si basavano essenzialmente sulla mancanza di tossicità acuta negli animali di laboratorio. Ma la tossicità cronica?
In ogni caso il farmaco venne largamente utilizzato da molte donne gravide per trattare soprattutto fenomeni d’insonnia. Nel 1959 cominciarono ad arrivare alla ditta le prime segnalazioni di effetti avversi da Talidomide, di particolare gravità erano le osservazioni di un neurologo tedesco, Ralf Voss, concernenti la possibilità di polineuriti periferiche. Simili osservazioni vennero fatte in seguito anche da altri neurologi, quali Laubenthal e Raffauf.
La Chemie Grünenthal, anche in considerazione del fatto che le vendite di talidomide rappresentavano il 46% dell’intero fatturato, cercò in tutte le maniere di nascondere e minimizzare questi gravi eventi avversi…
Contestualmente in Germania il farmaco veniva ritirato dal commercio.
Purtroppo in alcuni paesi, tra cui l’Italia, il farmaco venne “inspiegabilmente” ritirato dal commercio con un anno di ritardo, causando la nascita di ulteriori bambini malformati…Ricordare la storia della Talidomide è importante nel momento in cui questo farmaco viene riproposto in terapia per la lebbra, per le gravi ulcere aftose della bocca, in pazienti con infezione da Hiv, e per alcune forme tumorali tra cui il mieloma multiplo.La tragedia della talidomide, inoltre, ha suscitato un ampio dibattito su diverse importanti questioni, quali ad esempio:
l’affidabilità dei test sugli animali, il comportamento dell’industria farmaceutica, la necessità di sorvegliare i farmaci dopo la loro commercializzazione…
Come arrivano i farmaci in farmacia? Quali danni possono provocare i farmaci?
una massiccia campagna pubblicitaria in Europa e nel mondo portò ad un rapido successo del farmaco
si poteva anche acquistare in farmacia senza ricetta medica
il miglior farmaco da somministrare alle gestanti e alle madri che allattano poiché “non danneggia né la madre né il bambino”
la Chemie Grünenthal, anche in considerazione del fatto che le vendite di talidomide rappresentavano il 46% dell’intero fatturato, cercò in tutte le maniere di nascondere e minimizzare questi gravi eventi avversi
“Ora”… esistono, anche, “persone affette da sindrome da Talidomide…”. Tale “sindrome” è – nella sostanza – un artifizio, di parte. Cioè, esiste una parte umana, che ha interesse sulla rimanenza. Non è una malattia, è - di più - una truffa, un tentato omicidio, un abominio, etc.
Cos'è la Talidomide?
La talidomide è un farmaco che fu venduto negli anni cinquanta e sessanta come sedativo, anti-nausea e ipnotico, rivolto in particolar modo alle donne in gravidanza.
Si trattava di un farmaco che aveva un bilancio rischi/benefici estremamente favorevole rispetto agli altri medicinali disponibili all'epoca per lo stesso scopo (i barbiturici).
Venne ritirato dal commercio alla fine del 1961…
Prodotto in forma di racemo, fu ritirato dal commercio in seguito alla scoperta della teratogenicità di uno dei suoi enantiomeri:
le donne trattate con talidomide davano alla luce neonati con gravi alterazioni congenite dello sviluppo degli arti, ovvero amelia (assenza degli arti) o vari gradi di focomelia (riduzione delle ossa lunghe degli arti), generalmente più a carico degli arti superiori che quelli inferiori, più spesso bilateralmente, pur con gradi differenti.
La legge n. 244/2007 all'art. 2 comma 363 prevede l’indennizzo per i danni patiti a seguito di vaccino. Tale indennizzo è stato ora esteso anche per coloro i quali sono affetti da amelia, emimelia, focomelia e macromelia, gravi patologie causate dalla somministrazione del farmaco Talidomide.
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Si eseguono “esperimenti” su di te “qua, così”.
E la “legge” lo permette sempre tra le righe, intervenendo “puntualmente, dopo”.
Il “ritardo”, tuttavia, fa parte del giogo.
Era nato come farmaco antinausea, e come blando sonnifero oppure antinfluenzale, alla fine degli anni '50, ma il Talidomide aveva poi provocato un autentico disastro, "inducendo" la nascita di migliaia di neonati focomelici in tutto il mondo.
Lo psicofarmaco sedativo, infatti, inventato da Heinrich Mukter, che già lavorava nei lager nazisti, e prodotto con il nome di Contergan dalla tedesca Chemie Gruenenthal di Solberg, fu consumato anche da decine di migliaia di donne in stato di gravidanza che partorirono poi bambini con le braccia e le gambe malformate e con un tasso di mortalità elevatissimo:
pari al 40%.
Se gli Stati Uniti lo rifiutarono, in Europa la commercializzazione del Contergan causò tra gli 8.000 e i 10.000 malformati di cui la maggior parte, 6.000 nella Germania ovest, 400 in Gran Bretagna e circa 200 in Italia.
Un'aspra campagna condotta da medici, avvocati e giornalisti portò al suo ritiro dal commercio. Ora, mezzo secolo dopo, l'Italia risarcisce i bambini di allora…
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C’è così poco da dire.
Infatti, è già tutto nella notizia.
Tutta la tristezza del mondo.
Nella realtà manifesta “qua, così”, dove nei tribunali capeggia la scritta “la giustizia è uguale per tutti”.
E dove, sopra a tutto, la mercificazione è globale e totale.
Tanto da avere dimenticato il “è già successo”, data l’imponenza di una simile ed ingestibile verità. Qualcosa che la “mente”, dopo un forte trauma, cancella per impedirti di collassare ed, in seguito, morire prima del “tuo” tempo.
Al Senato è “andato in onda” questo discorso…
Nel lontano 1954, nei laboratori della Chemie Grünenthal veniva sintetizzava per la prima volta la N-ftalimido-glutarimide, battezzata con il nome di Talidomide.
Nei primi test effettuati sulle cavie si vide che la nuova sostanza era estremamente ben tollerata, ma come antibiotico (che era quello che si stava cercando di produrre) non aveva alcun effetto.
Tuttavia, sembrava essere utile per quasi tutto il resto.
Qualche anno dopo, quando si iniziò a commercializzarla, la Talidomide aveva accumulato una straordinaria gamma di indicazioni d'uso:
contro l'insonnia, i sintomi influenzali, le crisi epilettiche, ma il mercato più interessante era certamente quello dei calmanti-sonniferi, già abbastanza ricco in quegli anni e dominato da una classe di sostanze dette barbiturici.
Questi funzionavano anche abbastanza bene, ma avevano tra gli effetti collaterali più spiacevoli la morte per overdose, e non erano perciò i farmaci ideali da prescrivere a persone ansiose, spesso depresse e con aspirazioni suicide.
La Talidomide era tutt'altra cosa. Anche in dosi massicce non provocava morte o danni particolari negli animali da laboratorio.
La campagna pubblicitaria fu incentrata sulla assoluta sicurezza del nuovo sedativo, col quale era impossibile suicidarsi.
Di come funzionasse la Talidomide non si aveva però alcuna idea.
Il lancio della Talidomide fu coronato da successo, le vendite in Germania andarono a gonfie vele e il farmaco fu registrato in 47 Paesi di cui 11 europei, tra cui l'Italia.
Inoltre il farmaco fu registrato in 7 Paesi africani, 17 asiatici, 11 tra Nord e Sud America.
Nel 1956 un dipendente della Grünenthal portò alla moglie incinta un campione della nuova sostanza, per fargliela provare. Lei si pronunciò presumibilmente con toni entusiastici sul nuovo farmaco. Meno, forse, la sua bambina, che venne alla luce qualche mese dopo priva di orecchie.
Era la prima vittima della Talidomide.
Nel 1957 la Grünenthal lanciò finalmente sul mercato della Germania Ovest la sua promettente medicina con il nome commerciale di Contergan.
Negli Stati Uniti invece la Food and Drug Administration, incaricata di controllare i nuovi farmaci, bloccò inaspettatamente l'approvazione della Talidomide per la non trascurabile ragione che provocava gravi danni al sistema nervoso.
Nella Germania Ovest non c'era ancora neanche un ministero della salute (che venne fondato solo nel 1961), quindi non vi era alcun sistema di controllo dei farmaci.
Qui il Contergan venne venduto come farmaco da banco, senza bisogno di ricetta medica.
Intanto si scoprivano usi della Talidomide sempre più sorprendenti. Oltre che come calmante, sedativo e sonnifero, il Contergan era molto efficace anche contro il vomito e la nausea. In tutto il paese molte donne incinte, spesso consigliate da medici inebetiti dalla pubblicità della Grünenthal, presero il Contergan per trattare in un colpo solo sbalzi d'umore, insonnia e nausee mattutine.
Ogni volta che una donna incinta prendeva una dose di Talidomide, questa entrava nel circolo sanguigno, passava senza problemi al feto e lì si distribuiva a suo piacimento.
Quando arrivava agli abbozzi di braccia e gambe, la Talidomide bloccava la creazione dei vasi sanguigni che avrebbero dovuto portare cibo e ossigeno alle cellule.
Rimasti senza risorse, i cantieri di costruzione venivano abbandonati e gli arti rimanevano incompiuti. I bambini nascevano con spaventose malformazioni a gambe e braccia (spesso del tutto assenti) e agli organi interni.
Circa quattromila neonati morirono nella sola Germania Ovest. Tremila invece sopravvissero e molti di loro vivono ancora, supportati da pensioni pagate a metà dallo stato tedesco e dalla Grünenthal.
In Germania, alcuni dirigenti della Grünenthal vennero indagati per strage colposa e venne fuori che i danni causati dalla Talidomide al sistema nervoso erano stati in qualche modo insabbiati dall'azienda, ma dell'effetto sui feti nessuno sapeva niente.
Il pubblico ministero chiese l'archiviazione del caso.
In Italia, attualmente, si calcola che le vittime del farmaco, oggi cinquantenni, siano circa 200.
Nel settembre 2012 il capo della Grünenthal, invitato a parlare all'inaugurazione di un monumento alle vittime della Talidomide a Stolberg, ha chiesto ufficialmente scusa, giustificando un silenzio durato cinquant'anni con lo “shock” che aveva colpito l'azienda.
Nel nostro Paese la patologia ottenne il riconoscimento giuridico solo nel 2006, con il decreto-legge 5 dicembre 2005, n. 250…
LinkCome giustifichi:
il pubblico ministero chiese l'archiviazione del caso.
La relatrice Granaiola… nell'introdurre l'esame congiunto dei disegni di legge in titolo, ricorda che il farmaco Talidomide, somministrato alla fine degli anni cinquanta ed all'inizio degli anni sessanta, recava, se assunto da donne incinte, gravi danni ai feti…
A tal proposito, la relatrice ricorda che il farmaco in oggetto è stato ritirato dal commercio in Italia nel 1962, ma è stato di fatto possibile il successivo uso di dosi già acquistate; ogni confezione di tale medicinale aveva una scadenza di 36 mesi, ragion per cui gli effetti dell'impiego di dosi acquistate in precedenza (e non ancora scadute) possono concernere i soggetti nati entro il suddetto anno 1966.
Riguardo all'anno 1958, il medicinale non era ancora in commercio in Italia, ma - come osserva la documentazione del Ministero della salute allegata al resoconto sommario della Commissione Bilancio, tesoro e programmazione della Camera del 9 aprile 2015 - un certo numero di donne in gravidanza può averlo reperito sul "mercato parallelo" (quest'ultima ipotesi - rileva la relatrice - può riguardare anche figli nati nel 1957, anno in cui è iniziata, all'estero, la distribuzione commerciale del farmaco)…
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Tutto questo, mentre ti continuano a trattare come un’ebete.
Banche, Vegas: da 2011 a oggi sanzioni per oltre 22 milioni.
Nell'ambito della disciplina del market abuse, le sanzioni comminate alle sole banche dal 2011 a oggi ammontano a oltre 22 milioni di euro, di cui più di 9 milioni nei primi quattro mesi del 2017.
Lo ha sottolineato il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, nel corso del suo ultimo intervento all'incontro annuale con il mercato finanziario, essendo il suo mandato settennale in scadenza a fine anno.
"Altri procedimenti sono tuttora in corso e potranno portare a nuove sanzioni", ha osservato.
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22 milioni di euro? Sono una sciocchezza. E pensa che 13 milioni sono stati comminati dal 2011 al 2016. Alias:
poco più di due milioni all'anno.
Fatti un favore:
guardati quali cifre sono in ballo, solamente a livello di bilanci trimestrali delle banche.
Il tutto, confuso tra utile, utile netto, utile lordo, utile adjusted, ricavi, profitti, fatturato, giro di affari, etc.
Il bilancio d'esercizio, in economia aziendale, è l'insieme dei documenti contabili che un'impresa deve redigere periodicamente, ai sensi di legge, allo scopo di perseguire il principio di verità ed accertare in modo chiaro, veritiero e corretto la propria situazione patrimoniale e finanziaria, al termine del periodo amministrativo di riferimento, nonché il risultato economico dell'esercizio stesso…
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ai sensi di legge
perseguire il principio di verità
accertare in modo chiaro, veritiero e corretto la propria situazione patrimoniale e finanziaria…
Ti prendono in giro, illudendoti del contrario.
Lo sai, poiché lo “senti”, che è così.
Ma non lo riesci mai a comprovare, né a dimostrare.
Anzi, qualcun3 ci è riuscit3 e sai, ora, che lavoro fa?
Il commercialista, oppure, il Ministro delle Finanze (l’espert3).
Questo Bollettino è poco ortodosso, per quanto riguarda la "linea" di/in questo spazio (potenziale), ma tant'è.
Del resto: a caval donato…
E nell'indifferenza, al 99 per cento, è già tanto.
Che te lo dico a fare?
Non importa:
“Fai…”.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2017
Bollettino numero 2061
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"Fai..." un po' Te.