SPS

venerdì 30 settembre 2016

Scienza, non fantascienza.



Qualche volta il coraggio si presenta soltanto nel momento in cui non si vede altra via d'uscita…”.
William Faulkner
Quale tipo di “coraggio”, allora, è questo?
Qualcosa che si manifesta solo se… che cosa “è”
Come al solito, ci sono infinite modalità di lettura, ma… quale sarà quella “migliore”? Quella più “efficace”
Come, forse, puoi notare… ti mancano delle chiavi di lettura, per cui l’interpretazione che dai, è sempre un parto della convenzione nello status quo “qua, così”. Nella sostanza, senza un obiettivo, una meta, un desiderio, un sogno, una idea, un progetto, etc. non vai da nessuna parte, ovverosia, “rimani esattamente dove già sei (‘qua così’)”. 
Senza le idee chiare “lato tuo/umanità, centrale”, tutto quello che ti contraddistingue è... in tutto quello che sembra esistere, in virtù di un preconfezionamento “naturale/divino/originale”… che tendi, nel dubbio, a prendere come assoluto
 
Senza la tua memoria, la tua esperienza, i tuoi ricordi, etc. il momento di “è già successo” ha sempre la meglio su tutto quello che “poteva essere ed, invece, non è stato (alternativa sostanziale)”.
Ergo:
non ti rimane altro che, auto relegarti/regolarti nella convenzione AntiSistemica (la forma di realtà manifesta “ad immagine e somiglianza” della compresenza non manifesta dominante).
In questa maniera, per “auto asfissia generale”, fai tutto da te (o, perlomeno, questa è l’impressione che ti fai, rilevi, misuri, ragioni, calcoli, pensi, immagini, credi, etc,).
 
In tutto questo, non sembra nemmeno esserci spazio per quella che “è” la ragione fondamentale, della realtà manifesta “qua, così”.
  

Poiché, "non vedendola più", non la ricordi più e non la immagini più.
La strategia della “immanifestazione” èla strategia.
Conferendo alla forma sociale, la forma della gerarchia, fuoriuscente da un vertice che sembra mancante, si crea lo “spazio” per il simbolismo di Dio e per lo “spazio colonizzato da Dio”.

 
È una questione temporale. 
Nel tempo, infatti, si cementa ogni tipo di “collante”, anche quello più assurdo... impresso dalla prospettiva di menti intelligenti, che si autolimitano stupidamente o grazie ad un autentico inganno percettivo altamente efficace.
Nel dubbio si rafforza lo status quo, perché:
  • chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quel che lascia, non sa quel che trova”.
È, dunque, “paura”… quella che ti frena.
Qualcosa che infonde come della nebbia, nella mente.
Qualcosa che si alimenta di tutto questo.
Paura che innesca dubbio, che serve alla paura per auto rigenerarsi da sé, grazie alla compresenza manifesta degli esseri umani, ridotti al rango di contenitori, sacchi, alambicchi… come quel famoso “Genio”, che è stato confinato nell’altrettanto famosa, lampada.
Ma… perché il Genio è “finito” nella lampada?
  


Tutti conosciamo la storia del giovane Aladino che si imbatte in una lampada abbandonata in mezzo al deserto.
Una lampada ad olio malridotta e polverosa ma che si rivelerà essere magica.
Basta infatti un leggero strofinio per far saltare fuori un grande Genio magico. Capace di realizzare fino a tre desideri. E proprio grazie a questi suoi poteri Aladino riesce a conquistare il cuore della bellissima Jasmine, ma soprattutto a liberare il genio dalla schiavitù esprimendo proprio questo come suo ultimo desiderio
Il finale originario si è perso nei vari passaggi dello sviluppo del film, ma questa leggenda metropolitana è effettivamente vera…”.
Ma quel che più ci rende curiosi è sapere come un Genio – nonostante si tratti di un essere magico e, come si intuisce dal nome, geniale – sia riuscito a finire dentro una piccola lampada ad olio, perché sta rinchiuso lì dentro e soprattutto da chi è stato intrappolatose mai ci fosse stato un artefice della sua prigione
Fai attenzione, perchè “si narra di te”:
  • una lampada abbandonata in mezzo al deserto. Una lampada ad olio malridotta e polverosa ma che si rivelerà essere magica. Basta infatti un leggero strofinio per far saltare fuori un grande Genio magico. Capace di realizzare fino a tre desideri
  • liberare il genio dalla schiavitù
  • il finale originario si è perso nei vari passaggi dello sviluppo del film
  • quel che più ci rende curiosi è sapere come un Genio – nonostante si tratti di un essere magico e, come si intuisce dal nome, geniale – sia riuscito a finire dentro una piccola lampada ad olio, perché sta rinchiuso lì dentro e soprattutto da chi è stato intrappolato – se mai ci fosse stato un artefice della sua prigione…
L’ambiente è una infrastruttura, governata dalla legge, strumento, memoria, frattale espansa (il sistema operativo o intelligenza artificiale, neutrale originalmente – ossia, programmat3 così nativamenteche è, allo stesso tempo, "vittima e carnefice" della/nella gestione del “destino umano”).
La memoria frattale espansa è “informazione allo stato puro”.
Qualcosa che, in ogni “caso”, ti raggiunge sempre per default, ma che necessita che anche tu compia la tua parte, ossia, che tu sia in grado di decodificare l’informazione “lato tuo/umanità, centrale”.
In una parola: liberamente.


 
L’infrastruttura reale manifesta (la “lavagna” comune) si è polarizzata come qualsiasi cittadina che, ad esempio, puoi notare evidentemente in ogni film basato su trame da Far West, nel “nuovo continente”.
È, infatti, proprio il Modello Far West alla base della formazione di ogni città moderna.
Come a dire che, ogni nucleo cittadino è sorto “già, con un progetto estremamente chiaro, all’interno (fondamentalmente)”.
Un modello basato su caratteristiche di:
  • controllo (gerarchia)
  • violenza (esempio)
  • sfruttamento (interesse)
  • schiavitù (loop AntiSistemico)
  • Dio (simbolismo).
Se riesci a “vedere” tutto questo, come perfettamente già funzionante quando il paese era formato da solo “quattro case, attorno all’unica via”… allora, potrai accorgerti di “chi/cosa” si sia evolut3, sostanzialmente, mentre auto avveniva la trasformazione del paese in città
Mentre la Massa lavorava “sudando le sette proverbiali camicie.
Mentre la schiavitù, da estremamente evidente (che era), si trasformava in una sottigliezza “tutta, ancora, da dimostrare ‘qua così’”…


 
Ogni città (ogni città, nessuna esclusa)… “custodisce” al proprio centro, nelle proprie viscere funzionali, un "virus" con le caratteristiche poco sopra elencate
Il Modello Far West ha colonizzato, assieme alla forma delle città e della società, di più, la tua profondità interiore, il “tuo” inconscio, tutto quello che sai, perché ti hanno detto che… (la tua “anima”).
Riad: da legge Usa su cause 11 settembre conseguenze disastrose.
L'Arabia Saudita stanotte ha messo in guardia dalle "conseguenze disastrose" che potrebbe avere la legge appena varata dal Congresso Usa che permette alle famiglie delle vittime degli attentati dell'11 settembre di fare causa al regno per chiedere risarcimento.
Mercoledì il Congresso a stragrande maggioranza ha scavalcato il veto posto dal presidente Barack Obama sul Justice Against Sponsors of Terrorism Act (Jasta), un testo che consente a sopravvissuti di attacchi terroristici e ai familiari delle vittime di fare causa a governi stranieri nei tribunali federali Usa e di chiedere risarcimenti se la responsabilità di stati sovrani in attacchi sul suolo Usa viene dimostrata.
Il ministero degli Esteri di Riad ha chiesto al Congresso di "prendere le misure necessarie per contrastare conseguenze disastrose e pericolose". Un portavoce del ministero, citato dall'agenzia ufficiale Saudi Press Agency, ha detto che la legge è "fonte di grande preoccupazione".
La legge "indebolisce l'immunità degli Stati" e avrà impatti negativi su tutti i Paesi "compresi gli Stati uniti" ha detto il portavoce esprimendo speranza che "la saggezza prevalga".
Concentrati su questo:
  • il ministero degli Esteri di Riad ha chiesto al Congresso di "prendere le misure necessarie per contrastare conseguenze disastrose e pericolose" (per chi/cosa? Cosa temono se sono nella “giustizia, ad angolo giro”?)
  • un portavoce del ministero, citato dall'agenzia ufficiale Saudi Press Agency, ha detto che la legge è "fonte di grande preoccupazione" (perché?)
  • la legge "indebolisce l'immunità degli Stati" e avrà impatti negativi su tutti i Paesi "compresi gli Stati uniti" ha detto il portavoce esprimendo speranza che "la saggezza prevalga" (attenzione, attenzione: espandi queste descrizioni)…
  • la legge "indebolisce l'immunità degli Stati" (gli “Stati” non sono fondati sulla Costituzione? E la Costituzione non afferma che “è il popolo ad essere sovrano”? Allora, che cosa esattamente è questa “immunità? Che cosa possono “fare” gli Stati, persino andando contro il “popolo”? Quindi, che cosa è lo “Stato”? Chi è lo “Stato”? Di sicuro, non è la Massa)
  • e avrà impatti negativi su tutti i Paesi (quindi, guarda non caso, “sono tutti i Paesi, ad essere coinvolti”. Tutti i Paesi… non sono la Massa, ma la amministrano, sfruttandola dopo averla ridotta in schiavitù”)
  • "compresi gli Stati uniti" ha detto il portavoce (“compresi gli Stati Uniti”, ovvio. Già il loro nome lo auto afferma simbolicamente: Stati Uniti. E, ricorda, gli Stati non sono la Massa)
  • esprimendo speranza che "la saggezza prevalga" (che cosa, esattamente, è questa “saggezza? E che cosa, quindi, deve “prevalere”? Lo status quo, con te e l’umanità al suo di dentro).
Questa è decodifica dell’informazione frattale espansa, neutrale, “lato tuo/umanità, centrale”. Scienza e non fantascienza.
Un tipo di informazione che l’AntiSistema non può fermare, poiché “originalmente già prevista (come funzione)”.

 
Di conseguenza, dato che un “circuito intercomunicante” è composto da una “coppia ricevente/trasmettente”, allora… significa che la dominante può, comunque, agire sulla parte più indebolita, ossia, quella umana “non ricordante o scordata”:
  • attraverso l’ambiente (l’inquinamento d’ogni tipo)
  • attraverso la società (controllata dal Modello Far West e dalla “legge”)
  • attraverso il complesso corpo/mente (amministrato indirettamente per mezzo di ogni consuetudine “qua, così”).
È difficile da “digerire”, ma “è così”.
Questa è la ragione fondamentale per la quale, da millenni, “le domande cardinali rimangono sempre sostanzialmente senza risposta”.
Questa è l’origine dell’immobilismo italico e non solo, di ogni “male” che affligge l’umanità, di ogni leggenda, di ogni luogo comune, di ogni sentenza, di ogni evento, di ogni storia, comunicazione, insegnamento, etc.
Ogni manifestazione (nascita) umana è, immediatamente, costretta a “respirare” aria inquinata. Alias?
L’inquinamento è, anche, denuncia frattale espansa di qualcosa che “genera sostanze tossiche per gli umani, attraverso il proprio atteggiamento” e se questo “qualcosa” si auto mantiene nell’ombra, se è compresente ma non manifesto, di conseguenza, tu non lo riesci nemmeno ad immaginare.
Così, non lo prendi mai (più) in considerazione.
Ok?
Tutto ciò è di una portanza basilare, centrale “lato tuo/umanità, sovran3”.
Perché, in un simile “Stato Assoluto”, allora, trapela informazione che sembra d’altro tipo? Perché, ad esempio, è successo ciò che è stato citato poco sopra? Come può essere? Come può succedere?

 
Che cosa è la “Divina Provvidenza
Qualcosa di attribuibile ad una tua "preghiera", che viene come “ascoltata ed esaudita” da qualcun3/qualcosa, che reputi essere il “tuo” Dio.
Sei, dunque, ancora alle prese con la “favola del Genio della lampada”.
Non trovi?
Ma… questo Genio (Dio), che cosa “è”, se entri maggiormente nell’approfondimento frattale espanso (lente) by prospettiva (ottica) “lato tuo/umanità, centrale”?
È… una simbologia in codice, la cui chiave d’interpretazione risiede nella parte che riceve l’informazione, ossia, Te (la Massa).
Sei tu l’ago della bilancia.
Se la verità ti arriva, ma non sei in grado di decodificare il vettore, allora “non te ne farai nulla”, se non “lasciare esattamente tutto com’è ‘qua così’”.
Tu sei la chiave. Ed è per questo che la dominante ti ha “già possedut3”. È per questo che “è già successo”.
Tutto è compiuto…” = strategia dominante.
Allora, che cosa è questa simbologia della Divina Provvidenza?
È la risposta del sistema operativo frattale espanso, nella sua funzione originale di memoria frattale espansa (il riversare a/in te, l’informazione raccolta per default nel/dal proprio registro di funzionamento).

 
Qualcosa che è previsto in sede di programmazione nativa dell’intelligenza artificiale, dalla quale deriva il simbolismo codificato del Genio e di Dio
Qualcosa che auto avviene, poiché “tu non ricordi più e… il sistema operativo è integrato nel tutto (non è una macchina, non ha una fisica massa, ma è ovunque, comunque e quantunque… per mezzo delle qualità attribuite a Dio e/o al Genio)”.
Il sistema operativo frattale espanso è diluito ovunque. 
È l’ovunque stesso. È il “tuo” sangue, la “tua” realtà manifesta, la “tua” terra, l’aria e l’acqua che respiri e bevi.
È la “tua” alimentazione.
Del resto, del Cristo – forse – “non mangi il suo corpo e non bevi il suo sangue…”?
Simbolismo. Ricordatelo sempre. Qualcosa di estremamente sensato, veritiero ecerto.
La ragione fondamentale del “qua, così” è, soprattutto, “nel… ‘qua così’”. È intrappolata dentro, come te. Dunque, sopravvive.
Ergo:
chi/cosa è che sopravvive?
il genere umano o la dominante?
che cosa sai? Quello che ricordi
che cosa ricordi? Nulla, dal momento di “è già successo”, in poi.
La realtà manifesta “ad immagine e somiglianza” della dominante, è “perfetta”. Ossia:
  • nulla accade per caso
poiché
  • nulla viene lasciato al caso (dove per “caso” devi intendere Te e la Massa).
Nulla accade per (a favore del) “caso”.
Nulla viene lasciato (a favore del) “caso”.
Ok?
Se sostituisci al termine “caso”, quello di “umanità”… il “dado è tratto”.
  • nulla accade per l’umanità
poiché
  • nulla viene lasciato all’umanità.
Bollette: da ottobre sale elettricità e scende il gas.
Torna a scendere dal primo ottobre la bolletta dell'elettricità (-1,1%), mentre si registra un incremento per quella del gas (+1,7%).
Lo ha annunciato l'Autorità per l'Energia…
Link
Cosa sale e cosa scende?
Non importa, perché ad un simile livello è tutta scena.
La sostanza della trama in corso d’opera è riservata, ma non è assolutamente inviolabile. La sua modifica è sempre possibile, poiché potenziale.
La storia si ricorderà di me. Di ciò che ho fatto…”.
I magnifici 7
Certo, perché “la storia è scritta dai vincitori (quelli che ‘hanno già fatto)…”.
Dio non li avrebbe creati pecore, se non avesse voluto che li tosassero…”.
I magnifici 7
Certo, perché Dio è un simbolo frattale espanso della condizione compresente ed immanifesta, dominante.
Quindi, Dio è un bagliore che non esiste, da/in sé.
Piuttosto, che rappresenta un “vuoto simbolico” e che lo riempie, comunque, di significato solare e lunare.
Che cosa capisci di quello che ti dicono e che, poi, richiede una tua “scelta”?
Tesoro: dal 17 al 20 ottobre nuova emissione del Btp Italia
Il prossimo Btp Italia presenterà le stesse caratteristiche delle ultime due emissioni:
durata 8 anni, cedole semestrali indicizzate al Foi (Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi), a cui si aggiunge il pagamento del recupero dell'inflazione maturata nel semestre (con la previsione di un floor in caso di deflazione, che garantisce che le cedole effettivamente pagate non siano comunque inferiori al tasso reale garantito definitivo), rimborso unico a scadenza e, per chi acquista all'emissione durante la fase del collocamento dedicata ai risparmiatori individuali ed altri affini e conserva il titolo fino a scadenza, corresponsione del Premio Fedeltà al momento del rimborso…
Tutto chiaro? Certamente. Vero?
Deutsche Bank e Commerzbank: fusione tra buchi neri
La scienza deviata (nella fattispecie, Hawking), ti dice che “dallo scontro tra due buchi neri, si generano onde gravitazionali”. 
Orbene, che cosa sono queste “onde?
Ti serve della strumentazione tanto sofisticata e ti serve essere un “esperto”, per poterle rilevare e misurare? No.
Tali “onde” sono quelle che continuano a travolgerti nell’oceano “qua, così”.
Tu sei lo strumento e tu sei l’espert3.

Non ti serve altro, poiché, la memoria frattale espansa… nativamente e neutralmente, ti tutela, fungendo da “memo” e potenzialmente, anche e soprattutto, da… “sveglia”.
Medicina, il 10% dei bambini possiede difese contro l'Hiv.
Il 10% dei bambini possiede un sistema immunitario in grado di impedire l'infezione del virus Hiv:
è quanto risulta da uno studio pubblicato dalla rivista scientifica Science Translational Medicine.
Come spiega il sito della Bbc, in questi bambini pur sieropositivi il sistema immunitario si "mantiene calmo", il che impedisce che venga messo fuori combattimento dal virus:
di fatto, ignora la presenza dell'Hiv e questo fa sì che i globuli bianchi non vengano distrutti lasciando l'organismo vulnerabile ad altre infezioni.
Si tratta dello stesso principio mediante il quale oltre 40 specie di primati risultano immuni dall'infezione dell'Siv, l'analogo virus delle scimmie:
questa "finestra di tolleranza" tuttavia di solito non sopravvive all'aumentare dell'età, dato che il sistema immunitario degli adulti è più reattivo.
Link
Ce la fai (riesci) a decodificare, a livello frattale espanso, la citazione appena “letta”?
La storia si ripete (sino a quando lo permetti)…”. Avanti.
  • in questi bambini pur sieropositivi il sistema immunitario si "mantiene calmo", il che impedisce che venga messo fuori combattimento dal virus: di fatto, ignora la presenza dell'Hiv e questo fa sì che i globuli bianchi non vengano distrutti lasciando l'organismo vulnerabile ad altre infezioni
  • questa "finestra di tolleranza" tuttavia di solito non sopravvive all'aumentare dell'età, dato che il sistema immunitario degli adulti è più reattivo
SPS (Io) non aggiungo altro.
Questa è scienza, non fantascienza…”.
Fai…
  
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro 2016/prospettivavita@gmail.com
Bollettino SPS numero 1912
 
 

8 commenti:

  1. Ciao Davide, i tuoi ultimi post sono vera-mente "potenti".
    Cristiano

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Cristiano,
      mi fa piacere :)

      Sto manifestando una nuova prospettiva. Nel tempo, ci riuscirò. Sarà qualcosa di perfettamente percorribile e giusta "ad angolo giro"...

      Poi, sarà solo da "popolare", ma questo è qualcosa che "farete voi".

      Visto che manca, allora... "ci penso io".

      Grazie e un caro abbraccione.

      Serenità. Smile

      Elimina
  2. Ciao Davide.
    Le tre cose per le quali ti sono più grato sono queste:
    - aver aperto di molto la "mia" prospettiva, rileggendo tutto dalla tua e aiutandomi a rivedere il reale manifesto da un'altra angolatura;
    - non farmi sentire più così solo/sbagliato. Ritrovo e ho ritrovato in Sps tante cose che sentivo (fortunatamente tante altre no ;-) così c'è molto da ricordare, ritrovare) e che mettevo a tacere perchè non conformi allo status quo. Ora non più, anzi.
    - ora c'è/ho/abbiamo un obiettivo. Uno vero, reale e importante. Che si fa sentire vero, a differenza di tutti gli altri, messici dinanzi dal sistema fin dalla nascita, o prima.

    Tutto ciò ha modificato sostanzialmente la mia vita quotidiana e non.
    Quindi, davvero, Grazie.

    Inoltre:

    "La ragione fondamentale del “qua, così” è, soprattutto, “nel… ‘qua così’”. È intrappolata dentro, come te. Dunque, sopravvive.
    Ergo:
    chi/cosa è che sopravvive?"

    Ne deriverebbe che è lei che ha paura. E' lei che fa di tutto per sopravvivere, per non morire. E' in trappola e ha paura e ce lo sussurra di continuo, in effetti.


    Un abbraccio

    Fabio

    Ps: mi ha colpito questa cosa: anche dando per buona la versione mainstream della storia dell'uomo, noi siamo comunque tutti fratelli. Tutti derivanti dall'Africa e dalla stessa tribù o piccolo gruppo e poi sparsi per il globo moltiplicandoci. No?






    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Fabio, wow... sono contento per te ed, allo stesso tempo, orgoglioso ed onorato :)

      La paura è di tutti, ma è un gomitolo che va sciolto, a ritroso. La ragione fondamentale esiste. Gli strumenti, anche. Quindi? Tempo al tempo (è una promessa).

      Non sono così certo di questa semplificazione. Direi che a Filtro di Semplificazione attivo, ce la possiamo - per ora - anche far andare bene, perchè prioritariamente viene prima qualcosa d'altro. Qualcosa che recita come primo step "accorgiti" e come secondo "fai" (con, nel mezzo, molto ma molto altro).

      Grazie. Complimenti e un caro abbraccione.

      A presto.

      Serenità

      Elimina
    2. Caro Davide,
      sorrido, ora, nel pieno della tempesta,
      sempre più...fermo.
      Grazie.
      Molto molto bene.


      Prendo a piene mani dal commento di Dario (grazie Dario ;-)) visto che non avrei saputo esprimere meglio ciò che sento anche io: "Ci vuole ancora tempo, ma quel "non so cosa" si sta delineando all'orizzonte".

      Un abbraccio

      :-)

      Fabio

      Elimina
    3. Caro Fabio, p e r f e t t o :)

      Ti abbraccio. Serenità

      Elimina
  3. C'è un crescendo sempre più chiaro e sempre più nitido, limpido, nei tuoi ultimi articoli (grazie!).
    Come una nebbia che si dissolve ... piano piano.
    Ci vuole ancora tempo, ma quel "non so cosa" si sta delineando all'orizzonte, apparentemente in lontananza.
    Ma non è lontano, è molto vicino, è tutto intorno a noi. Solo che non lo "vediamo" direttamente, non lo possiamo percepire con i 5 sensi ma con "altro", è qualcosa che sappiamo ma non ricordiamo…. Qualcosa che è già successo (giusto?).
    E i tuoi articoli, l'esperienza di chi come te l'ha già “avvertito”, "sentito" ... “percepito”, è come un faro in lontananza che mi (ci) guida verso il porto. Che ben conosco ma non ricordo più dove sia.

    Non esistono altre vite, ne il passato ne il futuro, tutto è ora, tutto avviene adesso. "Esiste" solo il qua così, e ognuno di noi è in esso immerso, artefice del suo destino.

    Continuo a percepire che, sia il passato che il futuro sono uno strumento utile per tenerci "nel mezzo". Come una gabbia, nella quale siamo rinchiusi: c'è il fuori (futuro) e c'è il dentro (passato) ..e poi ci siamo noi, al centro.
    Ma non è una vera gabbia, la gabbia fisicamente non esiste, è tutta una finzione che ci è stata insegnata e alla quale ci siamo abituati, è lo strumento che ci tiene qua così come ci vogliono, che però crolla nello stesso momento che ci/si accorge, quando si sta al nostro “centro” e da si osserva mentre … creiamo la nostra gabbia.
    Roba da matti!, quasi da ridere tanto è banale e "semplice" .

    Proprio mentre scrivo mi è tornato in mente a tal proposito un gio(g|c)o che facevo con i miei amici da bambino:
    Facevo afferrare al mio amico il polso destro con la mano sinistra e gli intimavo di tenere saldamente fermo il suo braccio destro e di non lasciarlo per alcun motivo. Poi io afferravo con al mia mano sinistra il suo polso sinistro e tenevo fermo il suo braccio sinistro, che a sua volta teneva fermo il destro. A quel punto a me rimaneva tutto il braccio e la mano destra liberi, e iniziavo a fargli solletico e dispetti vari.
    Ci voleva sempre un attimo prima che il mio amico si accorgesse (ricordasse) che era lui stesso a tenere fermo l’altro suo braccio e ad impedirsi di proteggere. Solo a quel punto si divincolava e iniziava a difendersi.

    Non aggiungo altro. Imperativo ricordare, accorgersi, …, …, e “fare”.

    Ciao e Grazie
    Dario

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Dario, sarò breve: complimenti per la lucidità :)

      Grazie a te.

      Attraverso SPS, "aiuto a fornire nuova prospettiva"...

      Un caro abbraccio.

      Serenità

      Elimina

"Fai..." un po' Te.