È "strano" che l'Isis batta una propria moneta? Oppure, sarebbe "strano" se non lo facesse, visto che lo fanno tutti gli Stati? |
Cosa è... normale?
“Se dalla terra nascerà,
la forza che ci attaccherà
noi restiamo tutti con te,
perchè tu... tu sei Jeeg.
Quando il domani verrà, il tuo domani sarà
coi tuoi poteri tu salvi il futuro dell’umanità…”.
Jeeg Robot
Citando il testo di Jeeg - il popolare “eroe immaginario di fine anni ’70, del secolo scorso” – ti puoi accorgere di una chiave di lettura, di quello che 1) “è già successo” e, per questo 2) “continua a succedere”, poiché 3) “non ricordato e non ‘visto’”.
Quanto, di interpretabile dalla “forma” di qualsiasi “cosa/evento/persona”, ricorda 1) quello che “è già successo” e 2) quello che “continua a succedere (ad ‘immagine e somiglianza’)”?
Quanto, di quello che “fai/sei”, ricorda – poi – quello che “ti accade”? Quanto di tutto ciò è casuale e/o causale? Quanto, di conseguenza, “puoi giungere a controllare”?
E, altresì, quanto “ti controlla”?
Termini alla moda, come “caso, fato, destino, fortuna, forza, impotenza, etc.” che cosa decretano – sostanzialmente/concretamente – mentre li “emetti (usi)”? E… in quale percentuale “li usi” e/o “vieni usat3”?
Non lo sai, poiché “non sembra tanto importante”. Vero?
Ma è proprio nella particella “sembrare”, che si sviscera l’incanto:
- ciò che ti sembra
- non corrisponde
- a ciò che “è”
e che continua a succedere
- nonostante il “tuo” giudizio di parte, dominat3.
Ciò che “ti sembra di sapere”, da dove giunge?
Facile:
dall’educazione ricevuta “qua, così”.
Ma, non solo attraverso la scuola. Piuttosto, attraverso l’intera “atmosfera sociale, ambientale, naturale”, facente parte della realtà manifesta ed auto convenzionalmente accettata, per “cause (non evidenti) di forza maggiore”.
In moltissime zone del pianeta, la vita è (e, soprattutto, “era”) diversa da quella scolpita, nel tempo, dal ritmo battente di stampo “occidentale (un modo per definire una aggregazione di potere, che usa parte della Massa, a sua insaputa, ‘arruolandola a livello di stile di vita, da difendere – poi – ad ogni "costo").
Questa “diversità originale”, permette di cogliere trasversalmente, l’idea auto esistente di “alternativa (sostanziale)”.
Qualcosa di diametralmente opposto, a ciò che “oggi” tu chiami “scelta”…
Le “campagne militari” in atto, da sempre, “qua, così”… servono per piallare il mondo, da ogni “asperità, rugosità, diversità, etc.” rispetto ad un modello (dima) sociale, gerarchicamente auto sottomesso al vertice della forma (piramidale).
Un vertice distaccato, che in questa maniera… non vedi e, dunque, hai già dimenticato.
Ora, senza la manifestazione diretta del vertice (dominante), che cosa ti rimane?
Di vivere nelle conseguenze, frattali espanse, di ciò. Ossia:
di conseguire, senza nemmeno sapere (ricordarne) il perché.
E, sempre ciò, è la ragione fondamentale delle varie “risposte mancanti” alle varie “domande esistenziali ricorrenti” che, come degli anelli sempre aperti, sono di più delle infrastrutture di “comando e controllo” del segnale portante AntiSistemico by dominante.
Auto mantenerti in un certo “stato”, equivale a credere che tu viva in libertà e democrazia e che il “tuo” stile di vita sia quello migliore, poiché sempre più “l’unico praticabile e ritrovabile sull’intero pianeta (per 'selezione della specie')”.
Ergo:
- senza nessuna ombra di dubbio
- è in corso una “pulizia etnica (mascherata)” su massima scala planetaria
- che scambi costantemente per… altro.
Qualcosa che ti fai andare bene, visto che – comunque – sei e rimani un essere intelligente e “sensibile”.
Ti è venuta, progressivamente, a mancare “la forza”.
Sì. La forza per… “fare qualcosa in maniera non convenzionale”, poiché la paura dell’incertezza delle tue azioni, possibili ed immaginabili, è troppo forte – ormai – per avere la meglio sulla certezza, che il modello “sempreverde” del paradigma “qua, così”, è in grado di conferirti (nonostante tutto il carico d’ingiustizia che “vive e regna nei secoli dei secoli”).
Quindi, l’unica “incarnazione mascherata” in corso d’opera, è la “pulizia etnica”… e non è, per nulla affatto, la sottotraccia di un super eroe.
Non è la difesa della razza ariana o la supremazia dell’occidente, bensì, è una “tabula rasa elettrificata” di tutto ciò che “offrivano le versioni umane, cosparse sul pianeta”.
Non che queste fossero necessariamente “migliori”. Più semplicemente, esse costituivano “prospettive diverse”, grazie alle quali poter... "immaginare (ricordare)".
Un modo molto utile per non decadere nell’assolutismo dominante, senza più – nel tempo – nemmeno saperlo. È logico che qualcosa “è già successo”.
E le altre “versioni” dell’umanità, testimoniano… come le rovine - illeggibili e solo interpretabili - degli antichi imperi… che “una volta, la vita sulla Terra aveva conosciuto ben altra infiorescenza”.
SPS(Io) non sto annuendo solamente ai ritrovamenti archeologici, risalenti alle antiche forme d’imperi convenzionali (Egitto, Grecia, Roma, etc.), piuttosto, a tutto quello che devia e che risale a periodi ancora più lontani dalla memoria attuale:
- nemmeno ad Atlantide, che affondò non solo sotto al livello delle acque ma, di più, sotto ad un altro tipo di "peso".
Ancora più indietro. In un’epoca che oggi puoi intuire, “osservando attraverso le immagini di quelle porzioni d’umanità, che costituiscono – a livello di base – qualcosa di maldigerito dalle forze convenzionali”.
Bada bene che, “detta umanità” non è diversa da quella che la combatte, poiché ormai AntiSistemica.
La diversità è “ereditata attraverso la caratteristica funzionale di memoria frattale espansa”, ed è riferita ad un’epoca dimenticata e solamente conoscibile “attraverso la decodifica del segnale frattale espanso, che la realtà manifesta, comunque, riporta ancora… come una impronta digitale, microscopica”.
Così, “non si butta mai via, niente” di ogni situazione, che ti succede, poiché... “c’è sempre molto da scoprire, decodificandola opportunamente ‘lato tuo/umanità, centrale’”.
Ossia, se ti auto mantieni “al centro, di te”, costringendo la realtà manifesta a “vorticarti tutt’attorno”, ma… con te, sempre, come “pilota”.
La grande concentrazione di massa, obbliga "tutto il resto", giurisdizionalmente, a propria “immagine e somiglianza”… così… come per “noblesse oblige”:
“nobiltà fa obbligo”... motto che si ripete spesso per alludere ai doveri imposti dal titolo nobiliare o anche dalla propria personalità; spesso, anche in senso antifrastico…
Nota bene:
- motto che si ripete spesso per alludere ai doveri imposti dal titolo nobiliare o anche dalla propria personalità (la “propria personalità” = grande concentrazione di massa).
I “doveri” sono solo la punta dell’iceberg, così come il sistema operativo frattale espanso è “neutrale” ma, al contempo e di più – permette alla dominante (grande concentrazione di massa) di espandersi viralmente, con le qualità attribuite a Dio, ovunque “qua, così”.
I “diritti” derivanti dall’essere grande concentrazione di massa, superano di gran lunga ogni “dovere” presunto.
Infatti, se i diritti sono dovuti, per cause di “forza maggiore” (l’intelligenza frattale espansa governa l’emersione di realtà manifestabile ed è governata dalla dominante), i doveri sono facilmente raggirabili, agendo sullo “stato” della Massa, dimentica progressivamente di sé e, dunque, alla completa mercé della dominante o, meglio, della sua rappresentazione simbolica frattale espansa, che amministra l’intera evidenza, non evidentemente, “lato tuo/umanità, dominat3” o “lato dominante, centrale”.
L'antìfrasi… è una figura retorica per cui il significato di una parola, di un sintagma o di una frase risulta opposto a quello che assume normalmente…
Con l'antifrasi, chi parla o scrive intende il contrario di quello che dice.
"È la forma più scoperta, aggressiva e ingenua di ironia"…La disambiguazione della frase "Bella giornata!" in senso antifrastico è data dal contesto (piove a dirotto)…
La disambiguazione... in senso antifrastico è data dal contesto ("piove a dirotto" = ingiustizia)… Ma, nel paradosso di Moore:
- "piove ma non ci credo".
Ok? Non te ne accorgi più. Alias: "è già successo" e "hai già dimenticato".
Con l'antifrasi, chi parla o scrive intende il contrario di quello che dice (ergo: i “doveri” sono tutti “diritti”, dalla prospettiva dominante).
La traduzione dal francese di "noblesse oblige" è:
"la nobiltà comporta obblighi"…
Il Dictionnaire de l'Académie française lo definisce in questo modo:Secondo l'Oxford English Dictionary il termine "suggerisce che un lignaggio nobile costringa ad un comportamento onorevole; un privilegio imponga responsabilità".
- chiunque dichiara di essere nobile deve comportarsi in modo nobile
- (figurativamente) si deve agire in modo da conformarsi alla posizione e alla reputazione che ci si è guadagnati.
Essere nobili significa avere delle responsabilità da osservare, da portare avanti e così via. Non si deve semplicemente trascorrere il proprio tempo in occupazioni oziose…
Certamente. Infatti, “molto nobilmente”, la nobiltà si è sempre “’qua, così’… fatta solo ed esclusivamente ‘gli affari propri’, conferendo le briciole alla comunità sociale, al contempo fatta precipitare al livello di ‘questuante’”:
- non a caso
- attorno/davanti ad ogni castello
- si radunava sempre la popolazione
- in cerca di “protezione (lavoro, servizio, direzione)”
- così, potendo continuare a sperare di sopravvivere.
Scambiare il “locale Signore” per “Dio” o per l’unica possibilità che hai, è come “vendergli la tua anima”.
Nel tempo, che cosa succede? Che cosa? Quello che “è già successo”. Ciò che, oggi, è diventato il vivere in una società che dipende in tutto e per tutto, dalla “qualità dei servizi”, che incarnano ancora una volta il “darti le briciole, mentre strisci a terra, senza forza né alcuna speranza sostanziale”…
"Qua, così", cosa avviene sempre sullo "sfondo"? |
“Se dalla terra nascerà,
la forza che ci attaccherà
noi restiamo tutti con te,
perchè tu... tu sei Jeeg…
È dalla “terra” che “nasce la forza che ti attacca (caratterizza, nel tempo dell’auto identificazione)”.
La dominante, infatti, a Filtro di Semplificazione attivo, si risolve nel Dominio, che è completamente umano.
Per cui, deve per forza di cose dover essere collocato sul o nel pianeta, ma al tuo stesso livello fisico. Ritrova il Dominio e ritroverai anche la tua memoria, poiché esso conserva (è) il backup di quanto “è già successo”.
Per ritrovarlo, occorre iniziare, comunque, a ricordarlo… potendo così immaginarlo e renderlo “a te più vicino (evocazione e manifestazione)”…
“Quando il domani verrà,
il tuo domani sarà
coi tuoi poteri tu salvi il futuro dell’umanità…”.
Un simile “eroe (grande concentrazione di massa)” nel tempo diventa il Dominio, ossia nuovo “spazio colonizzabile, per la dominante”.
Se “qua, così”… l’eroe diventa Dominio.
E solo nella “fantasia”, rimane… eroe.
Qualcosa di utile per vendere fumetti, fiction, film ed apparenza (in ogni tipologia d’uso e versione), ossia, status quo.
Tra la “strumentazione” che, via via, sta emergendo grazie alla “fermezza” di SPS (Mia), annotati anche questa:
- controlla il pensiero. Sii coerente, sempre (sai che cosa significa “sempre”? Sempre è… sempre, in ogni caso, comunque, ovunque, quantunque. Qualcosa che sembra impossibile “qua, così”. Vero? Tanto che ci rinunci già in partenza. Tanto che dimentichi, ogni volta, dopo qualche… minuto? No. Dopo qualche secondo).
Controlla il pensiero = che cosa ci metti “dentro” a/di te?
Secondo quale “obiettivo”, ti muoverai di conseguenza?
Quale chiarezza d’idee, alimenterai e ti alimenterà?
Tu sei il tuo “pilota”. Tu sei al tuo centro, centralmente.
Ricordalo… dove per ricordo non s’intende solo la memoria antica, bensì, anche quella prossima, che disintegra ad ogni istante tutto quello che “sembra non servire alla propria causa”.
Quale è, allora, la tua causa? Per cosa vivi? Per sopravvivere?
Per chiedere le briciole a qualcosa che ti ha rincitrullit3, causalmente, “qua, così”?
Controlla… il… tuo… pensiero… e che sia sempre e solo il tuo, dove tuo “sta ad indicare ‘lato tuo/umanità, centrale’” con la giustizia ad angolo giro (una prospettiva ottica & frattale espansa lente).
Sii coerente = ricordati sempre nella tua versione migliore, dove tu sei sovran3 di te stess3. Dove il diritto ed il dovere sono descritti, e descrivono, una equazione perfettamente sovrapposta che, nella sostanza, significa… “giustizia”.
Sempre = la particella “sempre” ha bisogno di essere specificata oltremodo, dopo che hai fatto tuoi i precedenti punti? Sì. Perché “qua, così”, tendi ad auto disinnescarti in continuazione.
Anche se non sei tu, ma è l’ambiente in toto, a demandartelo.
Sempre è… sempre, per sempre, innanzitutto.
È come tatuarti un simbolo, in volto:
quel simbolo è sempre compresente in te, esposto direttamente alla luce solare. Sempre… anche se dimentichi.
È una programmazione. Un memo. Un “nota bene”. Una sveglia. Il monito cardinale. Sai che tenderai a dimenticare, quindi… ti tatui il "simbolo" che ti manterrà sempre sulla tua rotta.
A livello simbolico frattale espanso, la memoria frattale espansa esegue lo stesso tipo di operazione. Solo che hai dimenticato la decodifica dell’informazione ricevuta, in ogni caso. Come decodifichi? Mettendo te stess3 al tuo centro “lato tuo/umanità, centrale”. È un esercizio, all’inizio che, in seguito, diventa la riedificazione del tuo complesso, al di sopra di ogni tipo di “nube dominante pregressa”.
Una via di riuscita c’è sempre…
Ma... fai attenzione alla strategia dominante che, se intravede in te la possibilità di “traslocarsi dentro”, lo farà senza ombra di dubbio:
- in questa maniera si sono succeduti tutti gli imperi, che la storia deviata ti ricorda “qua, così”
- ogni impero era già minato dall’interno, proprio dalla strategia dominante, che prevedeva di dimorare in esso - nel superiore Dominio - per il tempo sufficiente; sino al momento ciclico di non ritorno, incarnato dal superamento della stasi massiva, per opera della Massa stessa (una forma di gabbia trasparente, che via via si auto adatta al “corpo”, che s’intende mantenere nello “stato di cattività”).
Quando l’Egitto era “superato”, era già sorta la Grecia, poi, Roma ed “alla via così”. Ma, tutto (tutto) era servito (e serve) per il tuo imbrigliamento nella complessità della forma derivante…
Come si attua una gerarchia, a livello massivo?
Perché una persona (e tutte, d’assieme) si “prostra” d’innanzi a qualcuno/qualcosa, che egli reputa come “superiore”?
Come succede? Come è possibile, dal momento in cui ogni persona è dotata di “amor proprio, orgoglio, carattere, nerbo, forza, sovranità, centro, etc.”?
Cosa col-lega le persone, ad un principio che le “rac-coglie” tutte, lungo la… “strada”? La necessità di qualcosa che non trovano più, in/da sé.
Monsanto ha reso le sementi, sterili (“usa e getta”), così come la natura stessa futuribile… E questo è – allo stesso tempo – 1) la denuncia frattale espansa che la natura è, prima di tutto, un artifizio, 2) la denuncia indiretta della compresenza non manifesta dominante, 3) la denuncia di tutto quello che, non convenzionalmente, temporalmente si ritrova come fuori luogo…
La forma gerarchica è dipendenza da… è conseguenza, piano inclinato, differenza di potenziale, intensità e resistenza (ossia, è la corrente elettrica che scorre ovunque, “qua, così”, e che caratterizza – quindi – tutto conseguentemente e causalmente).
È il denaro, ossia:
- il superamento dell’anticamera del baratto
e
- l’annichilimento della Massa In Comunione…
Come “battevano moneta” i Re, anticamente? La nascita dell’intermediario è il concetto incarnato nella banca, che si è radicat3 ovunque, by passando persino i Re…
Una curiosa analogia causale:
- il business, che alla “fine di un/ogni ciclo” crea rifiuti tossici, da coprire (nascondere, smaltire) in qualche modo, poiché radioattivi
e
- il business, che alla “fine di un/ogni ciclo” crea sofferenze, da coprire (nascondere, smaltire) in qualche modo, poiché radioattive.
Speculazione. Qualcosa di altamente infettivo, che deriva da una “infezione virale (dominante)”.
“Il pesce puzza dalla testa…”.
La Bce, ad esempio, aspira in sé (un sè, infinitamente, capiente) “scorie tossiche” e se le mette in pancia; mentre i rifiuti tossici vengono sepolti sotto al mare, sotto alla terra, nella pancia di qualche coperta di cemento.
Ad un certo punto, entrambe le "cose" vengono dimenticate, intanto che la ciclicità continua a vorticare.
La banca centrale riporta in sé, quello che ha indirettamente procurato socialmente.
Agendo da “eroe”, ossia, aspettandosi la richiesta sociale stessa, non tanto lucida da ricordare quello che “è già successo”. È sempre come la “liberazione (25 aprile 1945)”, perché continua a succedere quello che è già successo, se… non gli viene impedito di funzionare tanto perfettamente, come un motore perfetto che auto rigenera da/in sé, tutto quello che gli serve per continuare a funzionare perpetuamente.
“Squadra che vince, non si cambia…”.
Osserva a livello frattale espanso la prossima citazione.
Ometti i nomi e la situazione specifica. Riassumi in te, il tutto a livello di chiave d’interpretazione (passe-partout) superiore, codificata anche in questa ricorrenza.
In questo “c’è posta per te”. Sei tu il/la destinatari3.
- non tutto è stato semplice nella carriera di
- un3 che è partito dal basso
- from Nowhere (dal nulla)… dove si ritrova ancora la Massa "qua, così".
Il “nulla” era la condizione in cui si ritrovava. In qualcosa che non era più semplice ricomprendere, né tantomeno, quindi, risolvere (riuscire). Una situazione comune, anzi, globalmente massificata…
Vardy e la vodka: "Non mi faceva guarire dagli infortuni".Nella propria autobiografia, Jamie Vardy racconta di quando a casa beveva vodka "perché mi annoiavo".
E rivela: "in questo modo non recuperavo mai...".Oggi è campione d'Inghilterra in carica e attaccante tra i più temuti in Inghilterra, ma non tutto è stato semplice nella carriera di Jamie Vardy. Uno che è partito dal basso, come noto, e che nel percorso verso il vertice è incappato pure in qualche problema con l'alcol.
In particolare, come racconta l'attaccante del Leicester nella propria autobiografia "From Nowhere" ("Dal nulla"), la passione per la vodka gli ha impedito di guarire velocemente da un infortunio patito qualche anno fa, quando Vardy vestiva già la maglia delle Foxes."Un infortunio al polpaccio, di routine, ma ci ho messo secoli a star meglio - si legge nel libro - Il problema è che ero a casa senza far nulla, mi annoiavo e allora prendevo un bicchiere, mi sedevo e mi rilassavo. La vodka era buona, però non mi faceva granché bene per recuperare dal mio guaio fisico...".
"Dave Rennie, il fisioterapista, mi diceva che non capiva come mai non riuscissi a migliorare - prosegue l'autobiografia di Vardy - Di solito da questi infortuni si guarisce in fretta... E allora mi chiese:
"'Che diavolo stai facendo"?
"Niente di strano", replicai.
Poi gli spiegai che per me 'niente di strano' significava bere vodka".Un disastro, secondo Rennie:
"era scioccato. Quel giorno si mise a spiegarmi tutto il processo scientifico legato agli infortuni e all'alcol, e come quest'ultimo danneggiasse gravemente la guarigione di un calciatore".
Da lì, niente più vodka per Vardy. E i risultati si sono visti.
Per me "niente di strano" significava bere vodka:
- la vodka era buona, però non mi faceva granché bene per recuperare dal mio guaio fisico
- di solito da questi infortuni si guarisce in fretta
- "che diavolo stai facendo"? "Niente di strano", replicai. Poi gli spiegai che per me "niente di strano" significava bere vodka...
Cosa è “normale, per te”?
- e, per “te”, che cosa significa “niente di strano”, se sempre “qua, così”?
Normale = in matematica, una normale a una superficie piana è un vettore tridimensionale perpendicolare a quella superficie…
La parola normale è adoperata anche come aggettivo e come nome con questo significato:
una retta normale ad un piano, la componente normale di una forza, il vettore normale, ecc. … LinkLa componente normale di una forza (normale significa “perpendicolare”, ad angolo retto… come una derivazione dal piano dal quale viene proiettata).
Ma, il piano cela sempre un “sotto” che, nel momento in cui ha il “vantaggio” di non essere manifesto direttamente, può divenire sede di quel principio dominante che intende costruire, attorno a questo “vantaggio”, il proprio impero (bi-sogno).
Il futuro dell'architettura? Costruire sottoterra.
I grattacieli di domani potrebbero cambiare direzione e puntare dritti al centro della Terra…
Questa è memoria frattale espansa. Quella neutralità, che ti raggiunge sempre e comunque e che, anche in questo caso, ti fornisce le indicazioni simboliche, frattali espanse, per…
“Fai…”.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro 2016/prospettivavita@gmail.com
Bollettino SPS numero 1910
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"Fai..." un po' Te.