SPS

mercoledì 8 giugno 2016

L'incredibile totale semplicità.


Dimensione "ottica" aggiuntiva...
Per mezzo, soprattutto, di un film (o di una musica, un suono, uno scritto, un videogame, etc.), entri in una “parte”; in una lente più sensibile… per mezzo della quale, poi, puoi meglio osservare – con “occhi” diversi – quello che ti accade tutto attorno e dentro.
Ovvio, non è tutto oro, quello che riluce, poiché, questa “ottica” ti viene conferita proprio per auto convincerti del “qua, così”, assumendo tutte le possibilitàalla sola “luce” della dominante.
Così, la differenza la fa il tuo essere, ed utilizzarti, in chiave “lato tuo, centrale”, come il programmatore, piuttosto che ilprogramma.
In maniera tale da “cogliere l’opportunità”, piuttosto che:
  • sprecarla, ogni volta (visto che la “finestra è… temporale, ad effetto limitato, ogni volta”).
È come… “mangiare, bere, respirare, lavorare, studiare, divertirsi, etc. ‘qua così’”, solo che un film ha una capacità complessiva, più avvolgente:
  • come una droga
  • come un dogma
  • come una solida illusione
  • come la paura 
  • allo stesso tempo.
Partiti, al via esame legge per "trasparenza e democrazia".
È iniziato alla Camera l'esame della riforma dei partiti che mira a introdurre trasparenza e democrazia sia nell'organizzazione interna che nella pubblicità esterna
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Un “film” ti lascia addosso una sorta di “seconda pelle”; ti fa entrare in un livello di sensibilità altra, non ordinaria.
   

Quando assisti alla sua "proiezione", assumi la prospettiva dell’attore o dell'attrice principale, soprattutto. Sei spinto/a a “tifare” per qualcuno/a, che un attimo primaignoravi, completamente.
Le vicende narrate sono come degli esempi di ciò che ti potrebbe succedere, se non è ancora successo. Per cui, in qualche modo, la trama “ti prende”. Ma, se ti fermi a questo, compi un atto di peccato nei confronti della tua “intelligenza (presenza centrale, con te al tuo centro, centralmente)”.
Tu, infatti, puoi “fare/essere (sei)” molto… di più.
 
Puoi, ad esempio, sfruttare l’onda corta che ti lascia il film, al fine di proiettarti, da te in te, in maniera tale da inquadrare il reale manifesto attraverso altri “occhi (prospettiva)”.
Cosa, questa, che non ti viene mai così… “facilmente”.

Allo stesso tempo (condizione di "riuscita, varco")...
Hai potuto prendere atto, nel Bollettino SPS di ieri che le dimensioni che "conosci, perchè ti hanno detto che..." sono governate da una dimensione ottica, in prospettiva (dominante).
La dimensione aggiuntiva è quella che mette ordine (comando) tra le altre, che puoi riassumere in:
  1. dimensione spaziale - 1) lunghezza, 2) altezza, 3) profondità
  2. dimensione temporale - tempo
  3. dimensione ottica – prospettiva aumentata (aggiuntiva, espansa, dominante).
Se conferisci, unitamente, il numero 4) alla dimensione temporale, allora la dimensione 5) è quella della “prospettiva”
Da una simile “posizione”, non ti limiti solo ad osservare il/un panorama, bensì, lo vai a rimodellare a “tua immagine e somiglianza”, dato che è previsto, dalla modalità di funzionamento dell'infrastruttura a caratteristica frattale espansa.
Questa è, di fatto, la prospettiva dominante, che:
  • vede (osserva)
  • ordisce
  • trama
  • intesse
  • intreccia
  • fila, etc.
Qualcosa che, nella meccanica quantistica, ad esempio, è riemerso… in termini di riverbero, di ciò che è una caratteristica nativa e dimenticata (a livello di consapevolezza). Qualcosa che ti viene rammentato, anche quando senti parlare di “legge d’attrazione (offerta in volumetti, che compri al supermercato, tra una offerta speciale e l’altra)”.
Qualcosa che “ti viene detto, ma…”.
I “segreti” lo sono sempre meno, poiché, il miglior modo per “metterli in banca” è quello di renderli pubblici ma… “senza chiave di accesso”. Ok?
Questo è il nascondere qualcosa, alla luce del sole.
La “chiave mancante”, che cosa esattamente è?
Sei tu, quando riesci ad essere presente “lato tuo, centrale”.
Certo:
esiste anche una "chiave", più o meno fisica, da introdurre nel “meccanismo”, però… tu - quando risiedi in una certa posizione/prospettiva - fungi da passe-partout.
Normalmente, tutto quello che puoi apprendere “qua, così”, è sempre limitato, proprio dalla mancanza della chiave di accesso (disinnesco).
Una situazione causale, che dipende dalla situazione frattale espansa ambientale, by dominante (la quale inforca ed incarna la dimensione aggiuntiva, l’ottica monodirezionale ed unitaria, in grado di mantenere lo status quo, esattamente, all’interno della prospettiva dell’interesse di parte, dominante).
Ora, è per te arduo ricomprendere che “tutto questo vale anche per te”. Che “tutto questo agisce in leva giurisdizionale”. Che “tutto questo… non è, tutto”…
Le fasi lunari non ci condizionano
Una ricerca ha dimostrato che le diverse fasi lunari non condizionano il nostro comportamento andando a sfatare un vero e proprio mito
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  • una ricerca ha dimostrato che...
  • andando a sfatare un vero e proprio mito…
Basta davvero e solo, questa “ricerca”?
Come leggi lenotizie, che ti vengono “date in pasto”?
Partiti, al via esame legge per "trasparenza e democrazia"che mira a introdurre trasparenza e democrazia sia nell'organizzazione interna che nella pubblicità esterna
  • mira a introdurre trasparenza e democrazia = sino ad ora, com’è stato, allora?
Eppure, quante volte hai sentito sventolare, dai vari politicanti, termini sempre alla moda, come:
trasparenza e democrazia?
  • sia nell'organizzazione interna
  • che nella pubblicità esterna (“pubblicità”?)…
   
 
SPS crede che “certe cose” non vadano più nemmeno dettagliate. No? 
Quando la prospettiva collima, si sovrappone diventando una.
Se sei sulle frequenze di/in SPS, da tempo sufficiente, non avrai nessuna difficoltà a comprendere cosa esattamente s’intende “qua”, dalla prospettiva aumentata “lato umano, centrale”.
Da una simile prospettiva, è semplice – anche prendendo atto di quelle sole notizie, che rimangono come impigliate nella rete dell’attenzione consapevole, causale, by SPS – ritrovare sempre il medesimo “giro/chiave di Do”:
il ritornello AntiSistemico, by dominante (la relativa strategia, che nulla lascia al caso. Nemmeno le notizie che ti confondono, se “non ci sei ‘lato tuo, centrale’”).
Ad esempio.
Problemi di memoria? Con il cibo la puoi migliorare.
Non ricordare le cose è un problema comune a molte persone. Esistono però dei cibi che possono aiutarci a ricordare meglio e di più. Alcuni consigli, sui cibi in questione, ci vengono forniti da Elisabetta Menna, ricercatrice dell'Istituto di Neuroscienze del Cnr e dell'Istituto Humanitas di Rozzano…
I benefici della dieta ipocalorica.
Anche la dieta ipocalorica ci può dare una mano per contrastare la perdita di memoria. Chi la segue, infatti, secondo uno studio tedesco, può vedere migliorare la propria memoria anche del 20%.
Una dieta ipocalorica serve inoltre anche per prevenire o ritardare malattie neurodegenerative come l'Alzheimer o altre forme di demenza senile…
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Se... “problemi di memoria? Con il cibo la puoi migliorare...”.
Allora... “con il cibo la puoi, anche, peggiorare”. No?
Quindi... “ecco perché ‘qua così’ mangi tanto ‘male’”.
Perché l’ospedalizzazione è un asset (“bene”) dalla prospettiva dell’interesse dello Stato, di quello privato e di quello dominante.
Con te, che fungi da… “bene”.

Il difficile, dopo avere perso la memoria (reset post trauma “è già successo”), è l'accorgersi del grado di totalità, nel quale “sei”.
Non ci puoi, infatti, credere… (altrimenti, perchè hai "perduto la memoria?").
E “qua, così”lo status quo è totale, perché totalmente dipendente dalla quinta dimensione della prospettiva ottica, aumentata, dominante.
Ergo: 
tutto è perfetto, se orienti la prospettiva (come la parabola satellitare, che hai montato sul tetto di casa tua) alla coordinata d’assieme della dominante.
La perfezione è di questo mondo, anche se non lo sembra affatto.

Te ne devi accorgere. E lo puoi fare, ad esempio, osservando come lo status quo sia sempre esattamente identico, nella sostanza, nonostante la favola della “diversità”, che ti raccontano dalla notte dei tempi, da quando hai preso “sonno”.

Tu dipendi. Non ne sei conscio/a?
Ebbene… osservalo ed osservati a livello frattale espanso (per “contrasto”).
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Mentre “si prendono decisioni (anche per te)”… tu dove sei, che cosa fai?
Eppure, vivi in una repubblica democratica, “libera e sovrana”.
C’è la Costituzione a sancire i tuoi diritti e doveri. E coloro che eleggi, ti rappresentano al Governo. Vero?
Le leggi vengono proposte e ratificate da “meccanismi”, piuttosto che da “esseri umani”. Ora, in un siffatto modello di realtà manifesta, quale differenza sostanziale esiste, veramente, tra oggi e ieri?
  
"Evoluzione"...
Tra le epoche storiche, che studi a scuola (che ti sembrano tanto “vecchie”, poiché, “superate”) e quella odierna, in cosa consiste la differenza?
In una trasformazione del contesto. Non nel relativo cambiamento integrale.
Ecco che, di conseguenza, la schiavitù esiste ancora (sempre), ma si è come “adattata” al “nuovo e moderno, contesto attuale”. È, insomma, cambiata solo nella forma apparente. Ed è stata “cancellata”, solo a livello di… “carta politica”.
Il fatto che sempre più umani, si mettano gli occhiali (non solo da vista) e che molti si facciano operare agli occhi… che cosa significa a livello frattale espanso, by quinta dimensione “lato centrale, tuo”?
Significa, forse, che la tecnologia è andata avanti, migliorando le condizioni di vita, degli umani?
Sì, ma ad un livello secondario. Mentre, la memoria frattale espansa, ti ricorda sempre che:
  • hai inforcato l’ottica artificiale
  • che la dominante ha forgiato per te.
Ossia: 
che vedi, attraverso una prospettiva altrui, che non è “tua”, ma solo… tua. Qualcosa che non è solo un... "sogno".
La correzione ottica è una deviazione sostanziale.
Ora, se ritorni ad esserne conscio/a, puoi utilizzare la focale dominante, ma con te “lato tuo, centrale”:
  • il “panorama” non sarà lo stesso che si manifesta, allorquando utilizzi la “lente AntiSistemica di auto contenimento usuale, ‘qua così’”. Ok?
SPS è in una simile prospettiva e tutto quello che “osserva (e condivide)” è… girato a 180 gradi, rispetto alla relativa valenza abitudinaria.
Se “raggiungi” SPS, il segnale portante – modulato in dominanza – si attenua?
Sì, ma solo se cambia la grande concentrazione di massa, altrimenti… ti sei solo mosso/a di posizione (e questo, in ogni caso, è già un centrale “lato tuo” passo in avanti, in termini di consapevolezza).
La fase successiva è quella di disciogliere reale potenziale, portandolo ad emersione nel reale manifesto:
a tua immagine e somiglianza”.
  
Osserva tutto, riordinandolo alla luce della tua compresenza centrale. È possibile, ma… “qua, così”, non è previsto (dalla dominante). E, questo, non significa nulla in termini di potenziale “lato tuo, centrale”.
Ma... questo fa la differenza.
Una nave con 1000 passeggeri sta affondando, e c’è posto solo per 50.
E gli altri 950?...”.
Suskind – Le ali dell’innocenza
Gli umani sono, d’assieme, utilizzati e messi, da sempre “qua, così”, gli uni contro gli altri.

Non lo ricordi e non lo comprendi, perché il “dispositivo è totale”
Non credi a qualcosa che è “ovunque e comunque”. Non credi a qualcosa a cui “non è permesso” credere. Non credi a qualcosa che “non vedi”. Non credi, infatti, alla compresenza totale, non manifesta, dominante. Credi, solamente... a "Dio", però. O nella luce della scienza (che è deviata).
E… i “conti tornano”
Se accetto di diventare un burattino dei nazisti…” avrai dei privilegi, rispetto agli altri tuoi simili. Altrimenti… “ce ne sono altri dieci, pronti ad accettare…”. Ok?
In base a cosa, "scegli"?





La storia è sempre quella, sia tra i nazisti che tra gli ebrei (anche i nazisti sono composti da “Massa”, obbligata… a vari livelli e stati di possessione).
Gli ebrei sono amministrati e “sacrificati” dai loro stessi “governanti”:
è per un “futuro” migliore.
Del resto, nelle Sacre Scritture, è stato fatto ampio utilizzo e ricorso, del più che immaginario “sacrificio o olocausto”, da compiersi nel “nome di/del…” tal principio di osservazione superiore, compresente ma non manifesto.
Curioso come, ormai, al termine “sacrificio” si affianchino sinonimi del calibro di “sterminio, strage, eccidio, martirio, etc.”.
Quanti martiri si registrano nelle più varie e disparate forme di religione?
Tantissimi. Tanto che, ancora oggi, sono “di moda (funziona la strategia)”.
La “tradizione” ha preparato le popolazioni d’ogni epoca, ad un simile “voto”.
A qualcosa che, allo stesso modo di ciò che non cambia mai, si è trasformato in forme analoghe di efficacia, ma secondo un’ottica più “moderna”.

In ogni “azienda” si vive, da sempre ed ancora oggi, una simile situazione.
È la strategia più superficiale che è cambiata, non la sostanza di quello che succede, poiché ha funzionato allorquando “è già successo”.
Anche laddove “non è così”, lo è potenzialmente… a discrezione dei “capitani d’industria; gerarchicamente a discendere”…
Veloce, ordinato, accurato…”.
Suskind – Le ali dell’innocenza
Senza mezzi di comunicazione istantanei, come “oggi”, che cosa sai, relativamente a quello che succede, distante da te o che ti attende, da qualche parte? Sai quello che devi sapere.
E “oggi”? C’è differenza?
Tutti i canali di comunicazione sono controllati e possono essere sempre chiusi, da un momento all’altro (all’occorrenza).
Oppure, le informazioni possono essere deviate.
Dato che tu non ti puoi sdoppiare (fidandoti ciecamente), chi ti trasmette informazioni, sul posto, fornendoti la “giusta” prospettiva?
Dove ti “deportano, oggi” se tutto il mondo è un campo di concentramento? Nel... mondo stesso.
La strategia è cambiata? No. Si è solo trasformata.
Le tue forze sono utilizzate in maniera altra, ma finiscono sempre per alimentare il “qua, così”.

È stata presa una scelta. Qualcosa che non è esattamente uguale in tutto il mondo. Vero?

Il mondo è “rastrellato”, ad ogni istante.
Le persone “diverse”, vengono disinnescate. La “caccia alle streghe” è sempre attiva, nonostante ogni mezzo di informazione real-time, a cui puoi accedere e fare riferimento.
E, ciò, avviene secondo metodologie apparentemente diverse, ma tutte convergenti verso l’annichilimento della Massa, uno per uno, una per una.
  
Quanti “esperimenti” sono stati già compiuti? Tutti quelli che servivano e servono, poiché il governo planetario è uno ed unico, dal momento che “è già successo”.

Il tempo è convenzionale ed hanno preferito farlo partire da date cardinali (indizione), che distolgono l’attenzione dal momento zero (Big Bang) e conferiscono l’idea di ciclicità.
La memoria è stata come offuscata, da interferenze continue, che hanno generato “amnesia (reset ciclici)”. Ogni volta, riparti da capo, ma sempre con meno coerenza, vigore, ricordo esatto.
Sempre più secondo “tradizione”:
ma, hai mai provato a fare il gioco del “passaparola (parlando all’orecchio di chi ti sta attorno)”?
Che cosa diventa, “è”, latradizione, dopo qualche tempo?
Reinhard Heydrich, nella sua ordinanza (Schnellbrief) sull'istituzione dei ghetti del 1939, richiede anche la formazione degli Judenräte (Consigli ebraici) come strumento amministrativo:
gli stessi ebrei sono quindi obbligati a rendersi responsabili dell'esecuzione di tutti gli ordini imposti dai tedeschi.
Tra i principali compiti rientrano le registrazioni, la costruzione delle mura dei ghetti, la distribuzione degli spazi abitativi e dei viveri, l'assistenza sociale e medica, l'impiego della Polizia ebraica e il reperimento dei lavoratori forzati.
In totale, vengono istituiti sul territorio polacco circa 400 Judenräte. A Varsavia diventa presidente Adam Czerniaków, a Litzmannstadt (Łódź) Mordechai Chaim Rumkowski. Per i ghetti dell'Alta Slesia viene istituita una sede centrale diretta da Moshe Merin.
I Consigli ebraici mettono in piedi interi apparati burocratici per amministrare il ghetto:
a Varsavia vi lavorano fino a 6.000 persone, mentre a Łódź, nel marzo 1942, circa 12.000.
Poiché la popolazione del ghetto non viene spesso a contatto con i tedeschi, quanto piuttosto con chi svolge il compito di "mediatore", la rabbia, l'odio e il risentimento della gente sono spesso rivolti verso il presidente dello Judenrat, i suoi poliziotti e collaboratori.
Alcuni membri della Polizia ebraica, in effetti, si distinguono per la loro avidità e il loro egoismo, a scapito della parte più debole della popolazione; ancor più in alcuni casi, durante le razzie per la deportazione, poliziotti ebrei, nella vana speranza di salvare se stessi e le proprie famiglie, partecipano attivamente all'arresto delle persone da inserire nei convogli.
Gli Judenräte non possono tuttavia essere considerati organismi di collaborazione, perché, al contrario dell'occupante tedesco e della popolazione locale non ebraica, non hanno grande margine d'azione:
quando non eseguono gli ordini imposti dalla polizia o dall'amministrazione tedesca, vengono arrestati, deportati e uccisi
Link
In ogni tipo diverso di guerra (sempre… guerra)”, gli umani – non importa come siano classificati – sono sempre divisi e messi gli uni contro gli altri
Questo è il massimo comune divisore, alimentato dal “valore, in modulo” della dominante, che “non ha segno alcuno ma, solo, sostanza relativa al proprio tipo di interesse”.
Non esiste nessuna differenza sostanziale tra “questo e/o quello”.
Nazisti ed ebrei “pari son”, anche se “così non ti pare”.
È la quinta dimensione, dominante (la realtà aumentata, in siffatto modo), che predetermina tutto questo e, anche, molto di più.
Quanto “di più”?
Tutto “qua, così”.
E... la sfera del tutto, non sei disposto/a a prenderla in esame, poiché, “non ti sembra possibile e, dunque, non ti sembravera”.
Non può essere, del resto, tanto… “semplice”. Vero?
Tu preferisci la complessità. In maniera tale da… obbedire al comando post ipnotico dominante.

"Semplicità"...
Il loop perfetto:
il buco con la menta attorno…”.
Accorgiti.
   
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro 2016/Prospettivavita@gmail.com
Bollettino SPS numero 1836
    
  

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