Quando la "free energy" è... l'effetto. |
Se leggi SPS da tempo sufficiente, ti sarai accorto/a di alcuni aspetti fondamentali della realtà manifesta, nella quale sopravvivi. Ad esempio:
- la bio/diversità? Non esiste, sostanzialmente
- la ciclicità? È solo una conseguenza
- la free energy (il moto perpetuo)? Una diatriba che lascia il tempo che ritrova. Essa esiste e non esiste, allo stesso tempo. Da cosa dipende? Dalla tua prospettiva. Nel senso che “non sei tu a decidere se esiste o meno, ma sei tu a decidere se includerla nella tua vita o meno”. La “tua” decisione dipende, a sua volta, dall’intento dominante. Ergo: esiste la free energy? Sì, se ti è permesso di crederci. Ma, in fin dei conti, che cosa è? È... energia da movimento (quindi, teoricamente, infinita, soprattutto se sei alle prese con enormi grandezze in "scorrimento", che generano effetti collaterali, alias, la free energy).
Che senso ha, per te (a questo “tuo” livello di consapevolezza) se – 1) all’universo serve un innesco, per dare inizio al “movimento”, 2) l’universo “lavora” in perdita energetica e, dunque, 3) l’universo deve rimpinguare la fornitura di energia, visto che costituisce un insieme che disperde/consuma, in luogo di… mantenere/conservare/generare di più, rispetto a quello che “brucia”?
Che senso ha? Se per te, ad esempio, la rotazione della Terra costituisce un fattore sfruttabile per i prossimi 4 miliardi di anni, che senso ha – ora, vivendo tu meno di un secolo – fossilizzarti su tematiche fini a se stesse e sostanzialmente auto immobilizzanti?
Perché riesci (non direttamente, tu) a ricavare energia elettrica dal movimento delle acque (cascate, maree, opere d’ingegneria d’ogni tipo, etc.) e non da quello della Terra?
Tutto è in movimento. Per cui?
Dal Sole ricavi energia, per mezzo dei dispositivi tecnologici che, in continuazione, si “evolvono”. Lo fai e non stai – senza fare nulla – a chiederti:
“ma... fra qualche miliardo di anni, che cosa succederà?”.
Ecco. Per il discorso free energy, invece, succede proprio questo:
- la scienza deviata, s’interroga “filosoficamente” se possa o non possa esistere, decretando – alfine, da “sempre” ufficialmente – che “non esiste”, per tutta una seria di considerazioni proprie, altamente efficaci nell’addomesticare la Massa.
Interrogandosi in questa maniera, passa sempre in secondo piano, il discorso relativo all’accorgersi di un tal fenomeno… a partire dai relativi “sotto esempi” frattali espansi. Un po’ il metodo che, ti dicono, utilizzasse Leonardo, allorquando “si limitava” ad osservare la natura, al fine di trarre ispirazione, da trasferire e convertire in “idee e lavoro meccanico artificialmente riprodotto 'ad immagine e somiglianza'”.
Immagina, dunque:
- com’è la prospettiva dal punto di vista di una… formica (tu lo sei, dall'ottica dell'universo)?
- che cosa rappresenta, per lei, ad esempio, il passaggio continuo di autovetture sull’autostrada
se
- la formica “vive proprio sul fianco della carreggiata”?
Il movimento delle auto (che bruciano/consumano energia, rifornita in maniera tradizionale, ossia, grazie all’apporto di un motore che consuma sempre e non genera nulla di analogo a quanto richiesto in “input/benzina”, oltre a lavoro trasmesso alle quattro gomme, che “rotolando per strada”, spingono la vettura verso la direzione impressa lungo la strada stessa) va continuamente perduto, se non lo si sfrutta in maniera opportuna.
Ma, per una formica, quel movimento continuo corrisponde a “free energy”. Ok?
Se la "scienza deviata", delle formiche, dovesse interrogarsi – analogamente a quella umana – sulle motivazioni teoriche relative alla free energy, ebbene, decreterebbe che “non può esistere”, omettendo di sfruttare quell’energia che continua ad essere sprigionata da una dimensione “infinita”, rispetto al mondo ed alla consapevolezza delle formiche.
Magari, potrebbero mettere a punto un marchingegno che sfrutta, così, quel “vento”, senza riconoscere ufficialmente che si tratta di “free energy”. Energia infinita? No. Energia che dipende dalla continuazione di quel mondo, che la genera, liberandola dal consumo in perdita che, per le formiche “non esiste”.
"Dimensioni"... |
Insomma, da qualche parte l’energia viene perlomeno “innescata”.
Talmente a monte di te, che ora ti conviene lasciar perdere ogni tentativo di “comprendere”. Però, ti rimane sempre la possibilità di utilizzarla. No?
No… se la scienza deviata, impedita/permessa dai poteri interessati al mantenere lo status quo “qua, così”, non lo prevede e “non lo ha nella lista delle cose da fare”.
L’essere umano sfrutta il vento, dove c’è… per un numero di giorni consistente, ogni anno. Effettua degli studi (“una volta”, bastava rendersi conto, abitandoci direttamente, che “c’è sempre vento”), dei calcoli di “fattibilità (convenienza, interesse)”, chiede dei permessi (controllo) e dei finanziamenti (perché il "denaro proprio"... sembra non esserci mai, anche se è una strategia molto conveniente… in caso di “fallimento o bancarotta”)… cioè:
- non sei più tu, ad effettuare l’opera
- non è più la gente, che abita in loco
ma, è
- una azienda o, spesso, una multinazionale
- che “lavora in loco”.
Per questo servono tante “tappe forzate”, prima di addivenire alla sostanza dei lavori. Ormai, non si tratta più di “costruire qualcosa per il paese dove abiti, per mezzo dei paesani che vi abitano”. Ormai, si tratta di costruire per “interesse non locale”, distaccando l’utilità dell’opera... dallo sfruttamento (senso economico, utile) dell’opera.
"Deviazione"... |
C’è, dunque, sempre “un terzo incomodo”, di mezzo.
È come... comprare, in Italia, uno spazzolino da denti che viene lavorato in Birmania. Chi se ne frega, in Birmania, se quello spazzolino da denti è “idoneo”? Chi se ne frega, in Italia, se quello spazzolino da denti è “costruito a norma, rispettando una certa etica”?
Il “chi se ne frega”, impera… quando gli eventi – che costituiscono l’assieme – non rientrano più nella diretta prospettiva, sia del costruttore che del consumatore finale.
Così, ti giochi la “tua” consapevolezza, perché “occhio non vede, cuor non duole”.
Controllo e compresenza... |
Una perfetta strategia dominante e/o sotto dominante (la musica non cambia, perché c’è sempre “trasmissione di valore”).
E così, passi il “tuo” tempo mentre il tempo passa, con te dentro, mentre “litighi con il mondo intero” sulla questione:
“sono io che passo, oppure è il tempo che passa”?
Quando osservi un film, vedi immagini in scorrimento veloce (tanto veloce da ingannare l’occhio umano). La fluidità del movimento è una “frequenza”, calcolata sulla velocitò di scansione del tuo apparato visivo.
Non un numero casuale.
Un numero esatto, elaborato per alimentare l’illusione del movimento. Ma, “al di sotto” cosa c’è?
Una serie di fermo immagine…
Janet Yellen o... Platinette? Un fermo immagine... |
Ecco:
al di sotto... c’è uno scenario che passa
al di “sopra”... c’è una velocità di scorrimento artificiale
“in mezzo”... c’è il tuo “recitare, qua, così”.
È il tempo che passa, mentre tu sei fermo (sopravvivi) nel fermo immagine.
La frequenza è “vento, che ti ‘strufola’ fisicamente i capelli”.
Qualcosa di artificiale. Qualcosa di infrastrutturale…
È… legge, strumento, memoria, frattale espansa, ad esempio. No?
La frattalità espansa è sia causa che effetto:
è ragione fondamentale neutra poiché neutrale, ma… prestata al “miglior offerente (la grande concentrazione di massa, che la “obbliga” per delegazione frattale espansa)”.
Il vento è, ad esempio, frattalità espansa riflessa “qua, così” (free energy).
Da dove e come si rigenera? Da movimenti d’insieme “infiniti”, rispetto a te. Ora, se ciò serve per bloccare la tua “immaginazione”, allora… ti consumerai nel “qua, così” conseguendo. Se, altrimenti, ciò ti servirà per “spingerti Oltre Orizzonte”, allora ben venga.
Dipende da te, sino ad un certo punto. Visto che, ormai, “dipendi dalla dominante”.
È logico che, nella sostanza, “dipende sempre da te” ma… “qua, così” è diventato perlomeno “più complesso”, fare a meno del “terzo incomodo (Dominio)”.
È persino logico e se non ne prendi atto è “solo” perché:
- sei sotto ad incanto e, quindi, sei posseduto/a.
Crisi, Visco: ricchi sempre più ricchi, redistribuire ricchezza.I ricchi diventano sempre più ricchi e la redistribuzione della ricchezza sarà la vera sfida del futuro.
Lo ha affermato il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, secondo cui "c'è un problema di distribuzione del reddito. Se molto sarà prodotto da Google, Apple o Amazon, chi possiede queste aziende diventerà sempre più ricco.
Questi ricchi diventeranno sempre più ricchi e le implicazioni sono come redistribuire la ricchezza sul reddito:
"Redistribuire la ricchezza sul reddito..."? Certo. Infatti, è risaputo che "i ricchi, da sempre, hanno accettato di 'disperdere al vento, parte dei propri risparmi/averi/fortuna'".è la sfida della politica economica di lungo periodo"."Il problema - ha aggiunto Visco in una lezione al liceo romano Tasso - non è solo redistribuire il reddito, ma anche come far sì che ci siano posti di lavoro retribuiti. Bisogna guardare alla storia e la storia insegna che tutti i movimenti contro le macchine sono stati spazzati via".
Link
Bisogna guardare alla storia e la storia insegna che tutti i movimenti contro le macchine sono stati spazzati via…
Cosa sono “le macchine”? Sei, forse, nella trama di Matrix? Sei in guerra e non lo sai?
Una macchina, stanne pur certo/a, è qualcosa che “segue un programma”. Può essere complessa quanto vuoi/credi, ma... c'è sempre un programma al "suo" cuore operativo...
E, di una macchina ti puoi fidare, perché non conosce altro modo di “vivere”, conseguendo. Se la macchina “pensa diversamente” è solo perché è permesso a livello di algoritmo.
Se, allo stesso modo, la realtà manifesta è “qua, così… ingiusta (non è in equilibrio, lato tuo)” è perché è programmata per esserlo.
La risultanza (ciò a cui assisti, vedendo) è… il risultato.
Se non ti accorgi, è perché il Dominio si mantiene in una condizione di non manifestazione, ossia:
- essendo fisico quanto te
- non è invisibile
- ma, solamente
- “non lo prendi in considerazione”
per cui
- non ti sembra nemmeno esistere.
Come la free energy.
Non esiste Dominio “qua, così”? Guarda meglio:
- se esiste il Sole, allora, esiste anche il Dominio.
Non perché è “Dio”, bensì, perché “è logico”.
SPS ha utilizzato il termine Dominio, in luogo di “Nucleo Primo”, perché così è più “immaginabile”, visto che in qualsiasi situazione esiste chi incarna il principio dominante.
In qualsiasi situazione. Che cosa significa anche e soprattutto a livello frattale espanso?
Che... esiste il Dominio.
La batteria alimenta il motore o viceversa? Fa la differenza, sai? |
Cina come Minority Report, arriva il programma per prevenire i reati.Un imponente programma di controllo e prevenzione del crimine sarebbe in corso di svolgimento in questi mesi in Cina. Il governo di Pechino avrebbe messo in atto una serie di iniziative atte a prevedere comportamenti anomali o pericolosi.Si parte dall’incrociare i principali dati sul reddito dei cittadini, fino ad arrivare all’acquisizione di dati decisamente privati.
“Si tratta di un programma senza precedenti - spiega Lokman Tsui, professore presso la Scuola di giornalismo e comunicazione dell’Università cinese a Hong-Kong - in quanto non c’è salvaguardia della privacy neanche nelle sue forme basilari”.
Il Partito Comunista cinese, dunque, mira a prevenire eventuali comportamenti delinquenziali con un controllo preventivo, che ricorda il mondo dispotico di Philip K. Dick e tracciato anche nella nota pellicola Minority Report.In quel caso, erano tre figure (i Precog) a prevedere atti contrari alla legge e omicidi, mentre in questo caso si tratta di una capillare rete in grado di raccogliere informazioni e comunicare, ad esempio, se un cittadino ha un inusuale flusso di denaro rispetto al suo normale saldo.
Da Pechino parlano di misure necessarie per prevenire il terrorismo e, soprattutto, la corruzione, vera piaga. Si calcola che siano stati 1500 i casi di corruzione conclamati all’interno del Partito Comunista e, dunque, si rendono necessarie misure di emergenza.Il Politburo non inizierà proprio da zero, in quanto in Cina, sin dai tempi di Mao, il governo del primo ministro Li Keqiang ha raccolto su quasi ogni cittadino un documento segreto, chiamato dang’an, che raccoglie tutte le informazioni:
dalle pagelle scolastiche allo stato di salute, passando dai permessi lavorativi, profili delle personalità, notizie che in altri paesi sarebbero considerate quantomeno confidenziali.Link
- un imponente programma di controllo e prevenzione del crimine
- da Pechino parlano di misure necessarie per prevenire il terrorismo e, soprattutto, la corruzione, vera piaga
- si tratta di un programma senza precedenti
- il Politburo non inizierà proprio da zero, in quanto in Cina, sin dai tempi di Mao, il governo del primo ministro Li Keqiang ha raccolto su quasi ogni cittadino un documento segreto, chiamato dang’an, che raccoglie tutte le informazioni
- non c’è salvaguardia della privacy neanche nelle sue forme basilari.
“Di cosa stai parlando”?
Con chi/cosa sei “alle prese”?
Te ne vuoi accorgere, sì o no? No… a quanto pare.
La tua “lampadina” rimane spenta o, meglio, si accede quando viene... alimentata. Ma, in assenza di una tua “free alimentazione”, non ti rimane che dipendere da quella artificiale, rigenerata a partire da te (inconsciamente, facendoti “lavorare e consumare ‘qua così’”), “grazie al Dominio”.
Ergo: "tu pensi" quello che sei programmato/a a… dover pensare.
A proposito di “lampadina”, viene alla mente Edison.
Era "ancora" il 1800. Era quel genere di “passato”, che ha percorso un tratto di via (destino) caratterizzata dal “dover manifestare eventi cardinali (nonché programmati e necessari affinché il reale manifesto “piegasse lungo l’unico percorso possibile, per via dell’inclinazione del reale manifesto by dominante, in maniera tale da rimanere plausibile agli occhi della Massa”)”.
Gli inizi di qualsiasi evento epocale sono, usualmente, diversi da come “oggi” potresti immaginarli. Perché?
Perché, per far “digerire qualcosa alla Massa”, va innanzitutto “sedotta (convinta)”. Ergo, all’inizio... la “cosa” deve essere senz’altro “presa bene”. Quindi, deve promettere un futuro “migliore” (ciò che succede, da sempre, coi discorsi elettorali della politica, ad esempio. Con "le promesse da marinaio").
Direzione unica, permessa, e controllo... |
E anche da questo capisci come il presente serva sempre, in leva, per “far passare di tutto (è sufficiente che l’effetto visivo/percettivo, sia sufficientemente auto suggestivo. Da “qua” l’importanza dei Media e dell’educazione in toto)”.
Avvenimenti che, ad un certo punto, daranno il “via” alla maturazione dell’impianto dell’interesse dominante, che muterà l’apparenza in solida “legge”, approvata coi giusti numeri al Governo (e, lo sai, al Governo non ci sei tu ma, solo, dei “tuoi” rappresentanti che, rispondono ad una serie di “stimoli” che non sono, esattamente, i tuoi).
Un evento particolare, ad un certo punto (quasi sempre “una crisi o la guerra o un attentato”) spinge in una certa direzione.
Il che deve farti capire che, se al Governo siedono rappresentanti inconsci del Dominio, allora anche questi ciclici “eventi particolari”, non costituiscono nessuna differenza sostanziale, rispetto allo status quo corrente tempo.
Nel 1882 (Edison) attivò il primo sistema di distribuzione dell’energia al mondo, dando 110 volt di corrente continua (dc) a 59 utenti di Manhattan…
Nello stesso anno creò la prima centrale elettrica trasformando l’energia creata dalle cascate del Niagara in elettricità…
Nei primi anni della distribuzione dell’energia elettrica la corrente di Edison era lo standard per gli Stati Untiti e Edison era intenzionato a rimanere il punto di riferimento…
Edison e Nikola Tesla divennero avversari:
Edison difendeva il sistema dc contro la più efficiente corrente alternata ac di Tesla. Edison per restare al primo posto costruì la prima sedia elettrica con il brevetto di Tesla e per far credere che la corrente alternata fosse mortale. In realtà la sedia elettrica fu opera di alcuni suoi dipendenti che lavoravano a Menlo Park con la sorveglianza di Edison. Egli iniziò a compiere molte esecuzioni di animali per dimostrare la sua teoria. Alla fine Edison perse la battaglia con Tesla…Link
Alla fine Edison perse la battaglia con Tesla (perse la “battaglia” ma, a quanto pare, non perse la “guerra”, perché la “guerra non l’ha vinta né Edison, né Tesla, bensì… la dominante, che usa tutto, in maniera tale da usare tutti “qua, così”).
Perché è da oltre un secolo che le auto vanno a benzina/diesel?
Perché la corrente che alimenta tutto è "alternata"?
Perché nelle case, la corrente può anche uccidere “se non stai attento”?
Tra i tanti brevetti del genio americano, oltre alla lampadina, c'è anche quello relativo ad un veicolo elettrico, che era stato realizzato in forma di prototipo ma rimase abbandonato in un garage di Londra per quasi 100 anni (solo recentemente è stato restaurato e rimesso in funzione).
Lo studio portò alla realizzazione della prima auto elettrica spinta da un motore da 30 watt e capace di raggiungere i 40 km/h, con un'autonomia di circa 170 km.
Gli ambiziosi piani di Edison prevedevano la realizzazione di batterie che avessero una vita di oltre 30 anni, montate su carrozze elettriche che venivano messe a punto in laboratorio insieme ad alcuni scienziati europei.Il progetto non vide mai un futuro industriale per via dei grossi costi di produzione troppo elevati e per uno strano incontro avvenuto niente di meno con Henry Ford, l'inventore dell'automobile moderna. Il giovane Ford convinse Edison di avere tra le mani "una cosa vincente da portare avanti"; si trattava del motore a scoppio, caratterizzato da costi molto più contenuti, oltre ad essere più leggero ed efficiente del propulsore elettrico di Edison.
Ford parlando di Edison disse:
"Nel leggere il disegno del progetto del mio motore, Edison diede un botto sul tavolo che sembrava di essere fuori di sé, l'uomo che sapeva più di elettricità nel mondo aveva detto che per lo scopo il mio motore a gas era meglio di qualsiasi motore elettrico che si sarebbe mai potuto costruire per un utilizzo nella lunga distanza"…Link
- gli ambiziosi piani di Edison prevedevano la realizzazione di batterie che avessero una vita di oltre 30 anni, montate su carrozze elettriche che venivano messe a punto in laboratorio insieme ad alcuni scienziati europei
- il giovane Ford convinse Edison di avere tra le mani "una cosa vincente da portare avanti"…
Il risultato? Il 1900 e la sua continuazione negli anni 2000: la continuazione dello status quo.
Quella “cosa vincente” ha impedito a tutto il resto, di emergere e manifestarsi. Ok?
Cioè:
anche la free energy, che Tesla (vincendo solo “battaglie di Pirro”) non riuscì a “far passare”, non convincendo il potere dominante, incarnato dalla facciata finanziaria bancaria e dalla “legge”, nonché, dalla dimensione scientifica deviata e, persino, dalla Massa utilizzata sempre “contro se stessa”.
Se “molto non si è potuto manifestare”, allora, tutto l’impianto accademico… “su cosa studia (poggia)”, che cosa studia, a partire da quali apparenze… studia ed accampa nuove teorie (in base al relativo bias di conferma)?
Lo capisci anche da solo/a.
- il non emerso non è… impossibile/sbagliato
- il non emerso è… ancora non emerso, ossia:
Sostenere che questo non esiste, quello non è possibile, etc. è solo un esercizio di “ignoranza (selezione inconscia)”.
Lo dimostra a pieno, persino, la storia deviata, che è piena zeppa di periodi “oscuri”, a cui ne sono seguiti altri “pieni di luce”, che in seguito si sono rivelati solo “nuova oscurità per i posteri”. Ok?
Necessiti sempre di esempi? Ritrovali da te… Ad esempio, SPS è pieno, pieno, di tali esempi.
Le auto che hanno fatto storia e la rivincita del motore elettrico.Pensate che le auto elettriche siano una novità? A inizio Novecento erano più diffuse di quelle a "petrolio".1910: l'automobile elettrica.
Agli inizi del Novecento per l'inventore Thomas Edison le auto elettriche rappresentavano il futuro dei mezzi di trasporto.
Anche se meglio conosciuto per invenzioni come la lampadina e in campo cinematografico, Edison ha progettato anche tre auto elettriche utilizzando accumulatori da lui realizzati composti da nichel e ferro.
Qui lo vediamo in piedi accanto a un modello partito da New York per il tour promozionale realizzato nel settembre del 1910 nel quale viaggiò per 1.600 chilometri facendo rifornimento lungo il percorso, che si concluse con la salita del Mount Washington, nel New Hampshire.
Quando la batteria di Edison (più leggera e con una maggiore durata rispetto alle precedenti batterie di piombo) fu pronta per questo viaggio promozionale, le auto elettriche erano in circolazione già da più di 15 anni.
Negli Stati Uniti tra il 1899 e il 1900 le automobili elettriche furono vendute più di qualsiasi altro tipo di veicolo.
Nel 1903, Londra si vantava di avere più macchine elettriche che motori a combustione interna.Il periodo di splendore delle auto elettriche fu però breve, superate dal più economico Modello T prodotto da Ford.Nonostante ciò, Edison e lo stesso Henry Ford pianificarono la realizzazione di una macchina elettrica di basso costo, da terminare entro il 1914. Nel gennaio dello stesso anno, Ford dichiarò ai giornalisti di New York:
"Il problema, finora, è stato quello di costruire un accumulatore leggero, che funzioni per lunghe distanze senza la necessità di rifornire il veicolo". I due avevano immaginato una macchina di 500 kg. (con una batteria di circa 180 kg.) dal costo di 600 dollari.Il progetto base del sistema a propulsione elettrica, con una batteria ricaricabile che alimenta un motore elettrico, offre vantaggi di efficienza rispetto al motore a combustione interna.
Secondo il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti, i motori elettrici riescono a convertire il 75% dell'energia chimica delle batterie per spingere l'auto (un po' di energia si perde sotto forma di calore), mentre i motori a combustione interna impiegano solo il 20% dell'energia del carburante per muovere il veicolo.
Tesla Motors, la casa automobilistica che ha realizzato la Roadster Tesla elettrica e la successiva berlina elettrica modello S, rivendica l'88% di efficienza per il suo modello.
Il progetto di Ford e di Edison alla fine fallì a causa dei problemi connessi alla batteria.
Secondo quanto riportato nella Storia dell'auto elettrica pubblicata dall'Institution of Electrical Engineers e dalla Society of Automotive Engineers, l'ultima macchina elettrica americana costruita ai tempi di Edison fu un modello del 1921, la Automatic, capace di raggiungere quasi i 40 chilometri all'ora e un'autonomia di 90 chilometri con un solo rifornimento. Fu venduto a 1.200 dollari, più di quattro volte il prezzo del Modello T, in vendita negli stessi anni.Link
- agli inizi del Novecento per l'inventore Thomas Edison le auto elettriche rappresentavano il futuro dei mezzi di trasporto
- quando la batteria di Edison (più leggera e con una maggiore durata rispetto alle precedenti batterie di piombo) fu pronta per questo viaggio promozionale, le auto elettriche erano in circolazione già da più di 15 anni
- il problema, finora, è stato quello di costruire un accumulatore leggero, che funzioni per lunghe distanze senza la necessità di rifornire il veicolo
- secondo il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti, i motori elettrici riescono a convertire il 75% dell'energia chimica delle batterie per spingere l'auto (un po' di energia si perde sotto forma di calore), mentre i motori a combustione interna impiegano solo il 20% dell'energia del carburante per muovere il veicolo. Tesla Motors, la casa automobilistica che ha realizzato la Roadster Tesla elettrica e la successiva berlina elettrica modello S, rivendica l'88% di efficienza per il suo modello
- il progetto di Ford e di Edison alla fine fallì a causa dei problemi connessi alla batteria (quel progetto fallì, perché non era previsto dalla dominante).
La “cosa vincente” era altro. Il cavallo vincente era un altro.
Ma “vincente, da quale prospettiva”?
Com’è diventato il mondo, sotto a questa “spinta vincente”?
Chi/cosa ha ricavato “utili infiniti”?
Ed, ora, chi/cosa spingerà per “evolvere” il proprio business, che corrisponde in toto alla “tua” realtà manifesta “qua, così”?
Nella sostanza non è mai cambiato nulla…
Accorgiti.
Dinamo che sfrutta il tuo movimento. Il principio che può trasformare tutto anche se "qua, così"... |
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro 2016/Prospettivavita@gmail.com
Bollettino SPS numero 1779
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