SPS

mercoledì 13 gennaio 2016

Sperare e disperare, fissa lo status quo.


 
Ci sono “aspetti storici”, appartenenti ad un passato già disinnescato (vista la estrema lontananza dal presente, nel quale lo status quo ha sufficientemente camuffato se stesso da “nuovo”, per risultare ormai apparentemente altra cosa, rispetto a ciò che l’analisi logica del passato denuncia apertamente) e che, proprio per questo, possono emergere per passare in rassegna (pubblica sfilata) al “tuo” giudizio, previo passaggio e trattamento per “mano critica, censoria e preventiva, altrui”.
Questi “aspetti storici” ti sembrano sempre legati ad “altri tempi”, ormai superati da quell’onda di “progresso, sviluppo e civiltà”, che riconosci al presente (la stessa cosa che è sempre accaduta, anche quando – un esempio – venne adottata la modalità della tortura e della morte violenta in pubblico, durante l’intero periodo della “santa inquisizione”).
E questo tuo gongolare, relativamente allo “stato dell’attualità che ti amministra perché ci sei completamente dentro, poiché riverso/a dentro”, non è altro che il poter osservare – finalmente libero/a da ostacoli, molto spesso, “ufficiali (segreto di stato)” – qualcosa che regolarmente si è abbattuto sulla società intera, per diverse decine se noncentinaia di anni, senza che la Massa potesse esprimersi sulla relativa liceità (giustizia sostanziale), visto che non è mai stata, la Massa, a decidere di “propria sponte”.
Finalmente, quando non può più “fare male allo status quo”, emerge un intero processo storico deviato (sempre senza apparato “radicale”, ovvio. Come l’erba gramigna, strappata bruscamente dalla terra, senza accorgersi che “l’erba non finisce con l’erba apparente stessa, ma prosegue non vista sotto alla coltre della terra”). 
 
Ormai va di moda. No? Ti dicono “tutto” relativamente a… E te lo dicono in grande e sfrontata differita, quando ormai non esiste più la generazione che ha vissuto quella “esperienza”. Un “ritardo” che sta diventando sempre più “piccolo”, tuttavia, visto che di tanto in tanto emergono “scandali abbastanza recenti (come quello relativo al Vaticano, ad esempio)”.
Una svolta nella prassi, che non nega quella principale (il grande ritardo post disinnesco/reset: ciò che è già successo), che rientra nel più generico ambito del “grande numero di frecce al proprio arco”. Una strategia o, meglio, una variazione sul tema
Una sfumatura. L’ennesimo dubbio instillato dentro, visto che agli scandali "ti ci puoi addirittura… abituare (altra strategia)".
   
Sulle cause dell’ultimo grande conflitto mondiale, ormai, pensi di sapere tutto. Vero? Ti hanno raccontato “un sacco di cose”, utilizzando persino le uscite settimanali che vanno a ricomporre intere enciclopedie del pensiero manifestato.
Ma... non sei ancora a “debita distanza temporale di sicurezza (lato Dominio o status quo)”, per poterti proprio dire tutto.
Ti possono dire tutto... relativamente all’impero romano, ad esempio (tranne che “non si è mai estinto”). Ma non ti possono dire tutto, per quanto riguarda gli ambiti che sono ancora attuali, visto che “il dopo guerra dipende 1) dal pre guerra e 2) dalle ragioni che non ti possono dire perché ancora troppo attuali”.
La “liberazione” non può essere trattata come una “messa in scena per…”, perché, da essa dipende lo “stato di occupazione attuale”.
Ci penseranno i mezzi di auto intrattenimento (cinema, letteratura, etc.) a farti compiere un certo percorso interiore, per mezzo del quale sarai pungolato/a a…
Ma a cosa servirà (serve) in realtà? A far affiorare il vero aspetto della verità fondamentale? No.
Servirà a renderti ancora più dubbioso/a, impelagato/a "qua, così", a dividerti e a suddividerti, auto isolandoti dalla Massa nella Massa.
 
  
Una volta giunto ad un simile livello di “democrazia e modernità”, ti possono dire di tutto (tanto…).
Ma tu non sarai più in te, nel tuo centro al tuo centro. Perché sarai nel frattempo stato sbalzato via, da te, rimanendo in una versione sbiadita e centrifugata, di te, al di là di te.
Così, ora, puoi – se ti va e ti pare –analizzare “tutto” della Vita di Napoleone, ad esempio. Oppure, puoi rileggerti le cronache leggendarie di Atene, Carlo Magno o… George Washington (grande lavaggio), etc. senza per questo venire a capo di nulla, se non per farti un’idea preconcetta descritta dall’opera dei “vincitori”…
È questa la verità sostanziale? Oppure, questo è solo lo strisciare ordinato del velo AntiSistemico, che mantiene il Dominio perfettamente occulto, perché occultato ad hoc?

Senza accorgerti dell’attore dominante, è come se procedessi di notte, senza luce, lungo un percorso che credi solo di riconoscere.
Ma in realtà sei sempre e solo… disperso/a, raccolto/a lungo la via e guidato/a da qualcosa che si guarda bene dal dimostrarsi per intero.
Il “lupo” fa una “fine migliore (continua a vivere)” non apparendo, piuttosto che… travestirsi stupidamente da “nonna”. Egli può addirittura, se si gioca bene le proprie carte, sembrare tutt’altro, rispetto a quello che è, nel buio della propria “sostanza”.



Il lupo perde il pelo, ma non il vizio…”.
Il lupo è cattivo? Può essere, ma… diventa “buono”, quando 1) può contare sul vantaggio di diventare, egli stesso, a controllare il flusso delle informazioni che ti raggiungono, 2) può contare su un grande patrimonio/potere, frutto delle angherie mai del tutto passate, 3) può contare, quindi, sulla tua parte 4) senza memoria, visto che 5) non vedi più il lupo da moltissimo tempo
Quando è il lupo a decidere anche per te.
Quando è sempre lui a ordinare “domanda ed offerta (scelta preconfezionata e mancanza di alternativa sostanziale”.
Quando non c’è differenza tra gli estremi di ogni “scala”Allora, il lupo diventa addirittura un benefattore (colui che dona del denaro per costruire un ospedale, ad esempio).
Ma del lupo, tu, non stai più vedendo nulla... che il lupo non abbia deciso, a priori, che tu potessi vedere.
Il processo è interamente sotto al controllo del lupo, che domina di conseguenza. Un inizio c’è sempre da qualche parte, in qualche punto, da cui la società umana fuori esce senza, in realtà, mai potersi liberare (modello “galline felici”).

Cosa? Ecco cosa comprendi "qua, così"... A meno che, non ricordi la "lingua" frattale espansa.
Allora, la ciclicità che cosa esattamente è?
Una strategia dominante, incisa persino nella “natura (che è anch’essa una… conseguenza).
In questo ambito radicale, come ti puoi inserire seosservi con fare frattale espanso?

Diciamo:
in altro modo, rispetto al solito.
In un modo che, ormai, non ti sembra più nemmeno ipotizzabile.
“Leggendo tutto il reale” come se… fossi al cinema ad assistere alla proiezione di un film. Ossia? In maniera sufficientemente estrapolata dal contesto emozionale e fisico/interdipendente, nel quale ordinariamente ed ordinatamente sei sempre.
"Nel Mondo ma non... del Mondo"...
Uno dei segni caratteristici delle bolle è il rapido aumento della complessità e dei tassi di frode. Tu lo sai che stanno aumentando?… E lo sapevi che stanno aumentando i più alti tassi di frode, dagli anni trenta?...”.
La grande scommessa
Che cosa “vive in te (da trapiantato)” derivante dallo stanziamento nel tempo convenzionale?
Il primo autodafé di cui si ha notizia si svolse a Parigi nel 1242, durante il regno di Luigi IX…
La maggior parte di questi cerimoniali fu officiata nella Penisola Iberica. La tradizione fu inaugurata dal grande inquisitore Tomás de Torquemada nel 1481 a Siviglia… e fu mantenuta fino al XVIII secolo.
L'ultimo autodafé pubblico dell'Inquisizione spagnola del quale si ha notizia risale al 1781. In realtà l'ultimo autodafé venne celebrato in Messico nel 1850
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Quanti anni sono trascorsi, sempre in simile “ordinamento mentale (paura)”? Sono tanti. Tanti da risultare, infine, estremamente funzionali nell’opera della “implantologia del timore di/per…”.
Una paura sempre viva e presente. Qualcosa che condiziona e rende schiavi di…
Storicamente, l'Inquisizione si può considerare stabilita già nel Concilio presieduto a Verona nel 1184 da papa Lucio III e dall'imperatore Federico Barbarossa, con la costituzione Ad abolendam diversarum haeresum pravitatem e fu perfezionata da Innocenzo III e dai successivi papi Onorio III e Gregorio IX, con l'occorrenza di reprimere il movimento cataro, diffuso nella Francia meridionale e nell'Italia settentrionale, e di controllare i diversi e attivi movimenti spirituali e pauperistici.
Nel 1252, con la bolla Ad extirpanda, Innocenzo IV autorizzò l'uso della tortura e Giovanni XXII estese i poteri dell'Inquisizione nella lotta contro la stregoneria.
Tale Inquisizione medievale si distingue dall'Inquisizione spagnola, istituita da Sisto IV nel 1478 su richiesta dei sovrani Ferdinando e Isabella, che fu estesa nelle colonie dell'America centro-meridionale e nel Regno di Sicilia (ma non nel Regno di Napoli per la fiera opposizione popolare), e dall'Inquisizione portoghese, istituita nel 1536 da Paolo III su richiesta del re Giovanni III, che si estese dal Brasile, alle Isole di Capo Verde e a Goa, in India.
Allo scopo di combattere più efficacemente la Riforma protestante, il 21 luglio 1542 Paolo III emanò la bolla Licet ab initio, con la quale si costituiva l'Inquisizione romana, ossia la "Congregazione della sacra, romana ed universale Inquisizione del santo Offizio".
Mentre nel XIX secolo gli Stati europei soppressero i tribunali dell'Inquisizione, questa fu mantenuta dallo Stato pontificio e assunse nel 1908, regnante Pio X, il nome di "Sacra Congregazione del santo Offizio", finché con il Concilio Vaticano II, durante il pontificato di Paolo VI, in un clima profondamente mutato dopo il papato di Giovanni XXIII, assunse nel 1965 l'attuale nome di "Congregazione per la dottrina della fede".
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  • con il Concilio Vaticano II, durante il pontificato di Paolo VI, in un clima profondamente mutato dopo il papato di Giovanni XXIII, assunse nel 1965 l'attuale nome di "Congregazione per la dottrina della fede"
La Congregazione per la dottrina della fede (Cdf) (in latino Congregatio pro doctrina fidei) un tempo conosciuta come Santa Inquisizione, è l'organismo della Curia romana incaricato di vigilare sulla purezza della dottrina della Chiesa cattolica…
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  • la Congregazione per la dottrina della fede
  • un tempo
  • conosciuta come Santa Inquisizione
  • è
  • l'organismo della Curia romana incaricato di vigilare sulla purezza della dottrina della Chiesa cattolica…
Ok? Non si è estinta la “santa inquisizione”. Ha solo cambiato di nome.
Allo stesso modo del come cambia denominazione e logo, una banca coinvolta in un grande scandalo, che “serve” sempre la stessa causa.
Il risultato, nel tempo, è che “tutto si rovescia, rispetto a…”. Rispetto a cosa?
Rispetto a quel gradiente di giustizia, che ti aspetti sempre, nonostante tutto…
Tutto è rovesciato. All’opposto (Anti Sistema).



Obama cita papa Francesco: sbagliato insultare i musulmani.
Nel pantheon del presidente Barack Obama c'è papa Francesco, che ha citato il Pontefice più volte nel suo ultimo discorso sullo stato dell'Unione.
Obama in un passaggio molto importante del suo intervento, quello sul terrorismo e sul sentimento di paura, ha citato una frase pronunciata dal Papa davanti al Congresso americano.
"Imitare l'odio e la violenza dei tiranni e degli assassini è il modo migliore per prendere il loro posto".
Così "quando i politici insultano i musulmani questo non ci rende più sicuri. È solamente sbagliato. Ci sminuisce agli occhi del mondo e rende più difficile raggiungere i nostri obiettivi. E tradisce quello che siamo come Paese".
Al Papa, Obama ha chiesto di rimproverare chi fomenta il sentimento anti-musulmano. Un sentimento, ha concluso il presidente, perché non fa altro che il gioco dei terroristi...
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La politica Usa (una “dima”) è volta a preservare, in primis, “i propri interessi e la propria sicurezza”. Ergo? Che cosa diamine significa, in soldoni?
Che tutto ciò che succede non è mai per caso (l'intero Pianeta è, ormai, rientrante nei loro interessi nazionali). Perché i musulmani si comportano “così”?
Perché vengono “stuzzicati” in maniere più o meno sottili, a…
Ciò non “tradisce nulla”, perché gli Usa sono quello che sono, ossia:
  • estremamente intenzionati a rimanere al vertice
  • in qualsiasi maniera e modalità.
Tradisce quello che siamo come Paese”:
che cosa “sono, come Paese”?
Il “paesano” è il Paese? Oppure, il paesano nasce nel Paese… già precostituito e si adegua solamente al Paese? Il Paese su cosa si fonda? Su chi/cosa, se… non tutto l’impianto radicale è emerso?

Se il Dominio è “Il Paese” che, nella fattispecie, “è il Mondo intero”, che cosa sono gli Usa?
Pur non essendo il Dominio, sono il riflesso frattale espanso del Dominio.
Un po’ la “differenza” che esiste tra Gesù ed il... Padre, il Signore.
Quale differenza esiste? Uno è un simbolo e l’altro è diventato, anch’esso, un simbolo… agendo in un certo modo singolare.
E, anche se non fosse vero, è vero allo stesso modo frattale espanso. Perché ogni singolo costrutto umano, fisico o meno fisico, serve interamente alla stessa causa imperante ed, allo stesso tempo, contiene la traccia di memoria frattale espansa, che esprime sempre “verità fondamentale solo da accorgersi e decodificare”.

Nel film “La grande scommessa”, si parla di un gruppo di investitori Usa, che hanno guadagnato "una enormità"... cavalcando al ribasso l’onda della crisi dei mutui subprime.
Cioè, credi che le banche siano state alla finestra?
Tu pensi che coloro che sono al centro dell’informazione, perché l’informazione parte dalle azioni che le banche compiono, non siano al corrente di quello che… succederà?
Per certi versi, è vero che coloro che lavorano nelle banche, non sono consapevoli di quello che stanno andando a... scatenare.
Ma SPS quando parla di banca, intende non il dipendente (scambiato un tanto al kg, al mercato del lavoro), bensì si riferisce alla istituzione bancaria (al mezzo vettore che rappresenta e che usa la banca per trasmettere impulsi al mercato, all’economia e, così, alla Massa ed al reale manifesto “qua, così”).
Da questa prospettiva “ci sta” che al borsino non ti sappiano dire nulla di diverso da quello che ti devono dire e/o “consigliare”.
E ci sta, anche, che gli stessi dipendenti delle banche, cadano vittima della relativa “casata lavorativa”. Ma… “non ci sta affatto” che la banca (istituzione centrale, frammezzata apparentemente “nelle banche”) non sia al corrente di che cosa, da lì a poco, si scatenerà sulla società passando dal mercato.
La banca sa sempre tutto, in anticipo, perché “nulla avviene per caso (c'è una ragione, a monte). E perché... è la banca stessa ad agire in tal senso, organizzando tutto in maniera tale di/da…
Ok?
Il film in questione, non fa luce completa sull’operato della “banca”.
Goldman Sachs (& Co.), ad esempio, “non è” il singolo dipendente o i singoli lavoratori. È qualcosa che si avvale dell’operato dei propri dipendenti e che "non si ferma lì".
Lo scommettere al ribasso sulla crisi (procurata artificialmente), non è l’opera di qualche individuo particolarmente dotato di perspicacia, logica, lungimiranza. Bensì, è l’opera di ispirazione della banca su qualche persona, ad hoc, che permetterà poi di avere a disposizione il mezzo praticabile dalla banca stessa, per puntare guadagnando sempre, anche al ribasso:
è il creare l'esigenza, sotto forma di... opportunità (il mercato è costruito sulle opportunità, create in funzione di una esigenza superiore, che usa il mercato per usare tutto e tutti. Auto referenza).
Tanto:
la banca viene salvata per mezzo di bail-out e/o bail-in.
Quindi:
può inscenare qualsiasi livello di trama.
Essendo centrale, essenziale come un collo di bottiglia artificiale (lungo il fiume, usi la barca, poi, scendi, torni indietro e la abbandoni, in maniera tale che te la riportino gli altri, superando la corrente, in maniera tale da ridiscendere nuovamente per il fiume. Sembra un meccanismo alla Leonardo...).
La banca non è solo la banca, ma è anche un insieme che sfrutta la legge (ispirata a suo uso e consumo), in maniera tale da essere sempre la banca, senza darlo a vedere.
Così, da guadagnare in ogni senso del percorso reso ciclico ad hoc, per la banca

Il film segue le storie simultanee di tre gruppi di persone che hanno scoperto le basi per la crisi finanziaria del 2007-2010 e riescono a ricavarne enormi profitti.
Nel 2005, l’eccentrico manager di un hedge fund Michael Burry (Christian Bale), scopre che il mercato immobiliare statunitense è estremamente instabile, essendo basato su mutui subprime ad alto rischio e fornendo sempre meno ritorni.
Predicendo che il mercato crollerà probabilmente nel secondo trimestre del 2007, si rende conto che si possono trarre profitti da questa situazione con la creazione di un mercato di credit default swap, che gli permette di scommettere contro il mercato immobiliare; egli visita numerose banche con questa idea, e le banche, nella convinzione che il mercato immobiliare sia sicuro, accettano la sua proposta…
Link
La “grande scommessa” che, nel film, è quella di Burry/Bale… è qualcosa che puoi paragonare a ciò che sostiene SPS, da tempo, ma… non proprio in termini di scommessa, quanto di:
denuncia (senza volontà di guadagnarci nulla, se non ciò "che non ha prezzo, perchè nativo e dunque già proprio").
Qualcosa che, sempre nel film, viene espresso da Burry/Bale, allorquando chiede rassicurazione agli esperti funzionari della banca, in merito al fatto che la banca sia in grado di “pagare quanto dovuto, quando succederà il crollo del mercato immobiliare”.
Capisci?
Non ci sono soldi sufficienti per “pagare una simile scommessa”.
O, meglio, ci sono ma non compaiono nei registri ufficiali della banca, visto che il guadagno di Burry/Bale è una briciola rispetto a quello della banca stessa (che agisce nella stessa maniera, essendo allo stesso tempo su entrambi i fronti della ciclicità)…
Ergo:
  • il guadagno della banca, ad un certo livello, non è più in termini di “denaro”
bensì
  • di “status quo” (di regole che non cambiano mai e che – anche quando cambiano – non cambiano mai nella sostanza).
Il guadagno in termini di status quo (cosa che avviene solo ad un certo livello della gerarchia), rappresenta il frattale espanso più vicino a quello della compresenza causale fondamentale “qua, così” del Dominio.
La sua nitida, precisa, esatta, “intagliata nel marmo”rappresentazione, nonché, prova provata della sua esistenza non manifesta (denuncia).
La grande scommessa (The Big Short) = "il grande scoperto"…
Perché, credi, che sia stato inventato/autorizzato il mezzo vettore della “vendita allo scoperto”?
Per far guadagnare Burry/Bale & Co.? No…
Per far sussistere sempre e comunquela banca.
La grande scommessa sulla crisi finanziaria del 2008: finzione (e un pò di realtà).
“La grande scommessa” non è solo il titolo di un film, è “uno stile di vita” lo stile di vita di chi passa il tempo a scommettere, più o meno produttivamente, dove Re è colui che indovina o che bluffa, o semplicemente comprende i meccanismi.
“La grande scommessa” è un film e chi ha svolto professionalmente la professione di Agente di Cambio (oggi si chiamano Negoziatori, o broker, ai bei tempi quando ogni cosa era al suo posto i broker erano solo quelli assicurativi) probabilmente non andrà neanche a vederlo come un campione di box non andrebbe mai a vedere un film sul pugilato.
È liberamente tratto dalla storia ipotizzata o romanzata di una persona realmente esistita, Michael Burry, che come tutti i “giocatori” ora gioca a fare il personaggio, ma chi è veramente Michael Burry?
Michael Burry è stato un hedge fund manager, in sostanza è stato un gestore di fondi fra quelli più rischiosi, e quindi  molto dentro alle dinamiche bancarie e dell’alta finanza giacché la Finanza è delle banche e solo a volte il contrario.
Quindi Michael Burry non è affatto un geniale guru della finanza, piuttosto è un giocatore di poker un pò baro, quindi un antieroe nella realtà.
È come un pugile professionista che si picchia con l’uomo della strada a mani nude senza dichiararsi. Ebbene, su quest’uomo è stata costruita la trama del film “La grande scommessa”, una scommessa della quale già si sapeva l’esito finale ma non lo dicono.
Si è battuto inventando (?) il "credit default swap" uno strumento che scommetteva sulla più grossa crisi finanziaria del 2008, in realtà lui è stato uno di quelli che l’ha montata, quindi conosceva benissimo l’algoritmo che seguiva dopo il picco
Le storie per creare il mito:
per entrare nel personaggio Bale ha passato ore con il vero Michael Burry...
"Nove ore consecutive di conversazione intensa. Sono commosso ed emozionato per avere avuto l'onore di entrare in qualche modo nella sua incredibile psiche.
Quell'uomo ha un cervello che poche persone hanno. Lui è stato l'unico ad essere in grado di capire cosa esattamente stava succedendo, e con vari anni d'anticipo.
Aveva capito chiaramente che avrebbe fatto un sacco di soldi puntando sulla caduta libera dell'economia mondiale e questo era qualcosa che non gli piaceva per niente".
Film divertente, ma solamente una storia suggestiva, non esistono palle di vetro e non esistono veggenti di cose future, esistono i bari però, e sono tutt’altro che eroi.
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Non esistono palle di vetro e non esistono veggenti di cose future, esistono i bari però, e sono tutt’altro che eroi (il più grande “baro” è il Dominio, che possiede anche la “palla di vetro, essendo il veggente… autorizzato dal fato centrale di essere l’ideatore delfuturo).
Tutto si forma e procede "così, nel 'qua, così'"...
McDonald's, la denuncia di Associazioni italiane ad antitrust Ue.
Tre associazioni di consumatori italiane... hanno depositato ieri una denuncia formale alla Commissione europea contro la multinazionale americana del fast food McDonald's per abuso di posizione dominante sul mercato Ue, con pratiche distorsive della concorrenza che danneggiano sia i concessionari dei franchising sia i consumatori
Secondo la denuncia gli accordi di franchising stipulati da McDonald's violerebbero gli articoli 101 e 102 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea (Tfue) sul divieto di intese anticoncorrenziali e di abuso della posizione dominante sul mercato.
Le associazioni sostengono che McDonald's abuserebbe della propria posizione dominante sul mercato del fast food, imponendo clausole vessatorie agli operatori che entrano nella sua rete di franchising, con il risultato di limitare la libertà di scelta, aumentare i prezzi e diminuire la qualità dei servizi ai consumatori e del cibo che viene loro venduto.
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Le accuse delle associazioni riguardano in particolare tre punti:
  1. innanzitutto l'obbligo a cui sono sottoposti i concessionari dei franchising di affittare con canoni spesso altissimi i locali di proprietà della stessa multinazionale americana
  2. poi l'imposizione agli stessi concessionari di contratti di lungo termine (vent'anni) con forti penalità in caso di recesso, incluso l'obbligo di non stipulare nuovi contratti con la concorrenza per almeno due anni
  3. infine la mancanza di clausole di esclusività, per cui McDOnald's si riserva il diritto di aprire propri ristoranti, gestiti direttamente, nella stessa area in cui operano quelli in franchising, facendo loro concorrenza con i prezzi più bassi che possono permettersi.
Le associazioni hanno sottolineato che McDonald's è il principale licenziatario di franchising e il più grande proprietario immobiliare del mondo, e che gran parte dei suoi profitti in Europa è generata dai canoni di locazione, fino a dieci volte superiori a quelli di mercato, imposti agli operatori in franchising:
il 66% degli utili ricevuti dai concessionari deriva proprio dagli affitti.
In Francia, per esempio, i licenziatari di McDonald's pagano l'84% in più rispetto a quanto versato da Quick, l'altra grande catena di fast food. I margini derivanti dal settore immobiliare varierebbero tra il 63 e il 77 per cento in Francia, tra il 61 e il 77 per cento in Italia e tra il 65 e il 74 per cento nel Regno Unito.
Link
Secondo un'indagine delle tre associazioni, la maggior parte dei prodotti nei locali in franchising è più cara rispetto a quelli dei ristoranti direttamente gestiti dalla multinazionale.
A Bologna, per esempio, il 97% dei prodotti nei menù dei locali in franchising ha un prezzo più alto rispetto agli stessi prodotti nei ristoranti gestiti da McDonald's, mentre a Roma è il 68%, e a Marsiglia il 79%.
In Europa, inoltre, i ristoranti in franchising sono costretti, per non erodere utlerioremente i propri margini, ad avere un persnale più ridotto e quindi tempi di attesa più lunghi e un servizio di minore qualità.
Le associazioni hanno osservato che, se la Commissione accogliesse tutte le accuse e condannasse McDonald's per abuso di posizione dominante, la multinazionale americana potrebbe vedersi imporre la rimozione di tutti i vincoli che impediscono la libera concorrenza e comminare una sanzione che potrebbe arrivare al 10% del suo fatturato globale, quindi, sulla base dei dati del 2014, fino a 9 miliardi di dollari.
McDonald's è una delle multinazionali più grandi al mondo, e nella sola Europa ha una rete di 8.000 ristoranti con 15,7 milioni di clienti e un volume di vendite di quasi 20 miliardi di dollari, il doppio rispetto ai principali concorrenti (Quick/Burger King).
Secondo le associazioni dei consumatori, con questi numeri McDonald's è la catena di fast food dominante nella maggior parte dei paesi in cui opera.
Alcune fonti della Commissione europea, tuttavia, oggi a Bruxelles hanno accolto con cautela la denuncia.
"È troppo presto per dire se apriremo o no un'inchiesta, ma comunque siamo obbligati a esaminare le motivazioni presentate", hanno osservato le fonti, avvertendo poi che "non è affatto ovvio che McDonald's abbia una posizione dominante sul mercato Ue. Potrebbe averla magari in uno o più Stati membri, ma allora bisognerebbe esaminare innanzitutto se la competenza non sia delle autorità antitrust nazionali", visto che la Commissione entra in campo solo se esiste una dimensione tranfrontaliera.
Un altro problema, hanno aggiunto le fonti, è "la definizione del mercato rilevante" per individuare la posizione dominante.
Non è detto, in altri termini, che la Commissione accetti di restringere la definizione del mercato rilevante al solo segmento del fast food in franchising.
Va ricordato, inoltre, che secondo i criteri applicati dalla Commissione, perché vi sia posizione dominante "l'operatore deve essere in grado di influenzare i prezzi", e questo dovrà essere dimostrato dall'inchiesta.
"Il punto, insomma - hanno concluso le fonti della Commissione - non è se siano giusti o no i comportamenti di McDonald's oggetto della denuncia, ma se l'inchiesta per abuso di posizione dominante sul mercato Ue sia la strada giusta" per farli cessare ed eventualmente sanzionarli.
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C'è "tutto, anche in una sola notizia (memoria frattale espansa)"...
E... questo "tutto", è rovesciato 1) non a caso e 2) rispetto a ciò che consideri “giusto (nella sua più assoluta significanza, al di là di ogni tipo di prospettiva diversa)”, per cui 3) anche tu “funzioni al contrario”.
E, infatti, contrariamente a quello che “ti aspetti (speri)”... la “tua” Vita funziona in maniera inversamente proporzionale relativamente, proprio, a quello che “ti aspetti (sperando)”.
Più speri e più vivi sperando, mentre consumi consumandoti “qua, così” (nel fiume “status quo”, che scorre sempre e porta via tutto ogni volta, senza mai smettere di scorrere... da "fermo/in loop").
Accorgiti. No?
Se la speranza è l'ultima a morire, chi visse di speranza, morì non si può dire...”.
Gioconda – Litfiba
 
      
Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2016/Prospettivavita@gmail.com

2 commenti:

  1. Nel 2015,(cioè ora\sempre) hanno ricominiciato a vendere nuovi CDO. Così si conclude il film...
    Nulla cambia, nel loop. E se cambia, cambia in meglio per l'attore non manifesto. L'elefante nella stanza che fingiamo di non vedere perchè ci fa troppa paura.
    L'articolo di ieri mi ha fatto fare "clic". Ottimo. "Vedo" questo dominio (curioso che in rumeno divinità\dio si traduca dumnezeu ;-)) proprio come una piovra enorme (trama della serie La Piovra da wikipedia:
    Particolarmente importante è l'evoluzione narrativa con la quale viene raccontata l'espansione dei molteplici tentacoli della criminalità organizzata che danno il titolo all'opera: si passa dai traffici locali ed internazionali di droga in una Sicilia egemonizzata ed insaguinata dalla mafia della prima miniserie alla loggia massonica (dal nome Itala) ed agli apparati statali deviati della seconda, ambientata nella Roma dei palazzi del potere; nella terza miniserie lo scenario si apre a ventaglio raccontando gli affari della mafia finanziaria delle banche internazionali e dei traffici illegali di armi e scorie nucleari, il cui centro operativo invece è per lo più a Milano e nel nord Italia. Il contesto si intensificherà nella quarta miniserie, alla fine della quale il commissario Corrado Cattani (Michele Placido) verrà ucciso, in quanto venuto a conoscenza di scomode e scottanti verità.

    Le intricate vicende di politica, finanza, massoneria, corruzione e criminalità organizzata che venivano raccontate anche ne La piovra 5 - Il cuore del problema, La piovra 6 - L'ultimo segreto e La piovra 7 - Indagine sulla morte del commissario Cattani si ispiravano alle vicende politiche e di cronaca di quegli anni e, cosa piuttosto pericolosa, insinuavano il dubbio legittimo che la mafia non fosse solo quella degli uomini d'onore, dei picciotti e dei killer, ma un fenomeno molto più complesso e terribile, ed infatti generarono parecchie polemiche politiche nonché fortissime pressioni per far concludere la saga, nonostante questa continuasse ad avere un grandissimo successo di pubblico e critica, anche a livello internazionale.

    È proprio a causa di tali pressioni politiche che sono dovute le parentesi de La piovra 8 - Lo scandalo e La piovra 9 - Il patto ambientate non più in epoca contemporanea bensì ai tempi della mafia latifondaria e contadina degli anni cinquanta e sessanta, prevalentemente incentrate sulle vicende private dei protagonisti, piuttosto che sugli affari di Cosa Nostra e quasi completamente distaccate rispetto agli altri capitoli della saga.

    Infine con La piovra 10 (trasmessa su Rai 2 anziché su Rai 1 come le precedenti) si cerca di tirare le fila di tutti gli argomenti lasciati precedentemente in sospeso alla fine della settima miniserie e di dare una lettura della mafia attuale.) che vede, sente e drena tutto.
    Con noi al suo interno. E nell'accelerazione esponenziale, grazie a web e smartphone e satelliti, ha davvero esteso o riesteso il suo controllo capillare e massivo ovunque.
    Il dubbio che mi rimane è se siamo davvero solo robot all'interno di una realtà simulata o se c'è di più.
    Qualcuno disse che tutto ciò che ha inizio deve necessariamente avere anche una fine. E se la fine venisse assorbita appunto dal loop?
    Fabio

    http://www.vice.com/it/read/mi-stai-dicendo-che-viviamo-dentro-a-un-computer-a8n9

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    1. Caro Fabio, bell'intervento. Certamente, la Mafia è un esempio frattale espanso di quello che è il Dominio. Come, però, succede che nessuno ci crede (al Dominio)? E' come il non guardare più in/il cielo, osservando sempre per terra (cosa? Se ci si imbatte in cacca di cane, denaro, buche, etc.). Il discorso è, che in tema frattale espanso, la cosa è ancora più grave... perchè - anche solo guardando per terra - le informazioni (la lente frattale espansa) non vengono mai a mancare (la formica non ti ricorda, forse, qualcosa di molto familiare?). Quindi, significa che l'incanto batte forte.

      Proprio oggi ho scritto qualcosa per il pamphlet, che - guarda non caso - trattava proprio di questo ambito: inizio, fine (loop). Ovvio, per ora tengo per me quanto scritto, perchè ancora incompleto. Sorry!

      Un breve spunto: se allarghi la prospettiva, ti accorgerai che "inizio e fine (di qualsiasi 'cosa')" sono in realtà nel mezzo di qualcosa, che per ipotesi può essere il Dominio (che occupa dello 'spazio/possibilità'). Per cui, che cosa inizia e finisce? Essendo tutto ciclico, al limite, c'è solo trasformazione, ricircolo, loop... il tutto sottinteso ad una ragione fondamentale, che è il motivo a monte di tutto ciò, che per te è il reale manifesto "tra coppie di limiti opposti".

      Sì. Sembra una neuro simulazione artificiale (cosa non lo è, essendo il tutto un'opera di creazione?).

      Se il loop "assorbe la fine", significa che continua. Dove? All'inizio, per mezzo di un ritorno. Qualcosa che assomiglia ad un processo industriale, frutto dell'interesse del "padrone". E alla via così, insomma. Retro ingegneria avanzata...

      Fabio... "è già successo tutto. Ed ora viviamo nel solco dell'aratro, nella conseguenza di ciò che vive in termini di paura, in noi, e che condiziona la Vita in toto. Quindi, non solo non ricordiamo ma... ciò che non ricordiamo lascia una profonda incisione in tutto quello che facciamo". Questa è la frattalità espansa (tri unitaria) sotto all'egida del Dominio: per delegazione.

      Grazie e un caro abbraccio.

      Serenità. Smile

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"Fai..." un po' Te.