SPS

lunedì 28 settembre 2015

Evocare in forma frattale espansa.



Per stare al passo coi tempi, le nuove auto sono sempre più connesse a Internet.
Di conseguenza sono esposte anche ad attacchi informatici.
La dimostrazione è arrivata qualche settimana fa, quando una coppia di ricercatori hanno hackerato una Jeep Cherokee assumendone il controllo a distanza.
L’esperimento è stato condotto da due esperti informatici… sfruttando una falla del sistema UConnect per disattivare i freni e spegnere l’auto.
Fca (Fiat Chrysler Automobiles) è subito corsa ai ripari, rilasciando un aggiornamento del sistema UConnect, che è possibile installare autonomamente o rivolgendosi a un centro di assistenza della casa madre.
Esperimenti simili sono stati condotti anche su Bmw e Tesla.
Oggi, le auto sono sempre più computer su due ruote e di conseguenza si moltiplicano le tipologie di attacchi a cui possono essere soggette.
I veicoli esposti sono già milioni e le case automobilistiche si vedranno costrette nei prossimi anni ad adottare test di sicurezza non limitati solo a quelli fisici come il crash test, ma anche per verificare la vulnerabilità della tecnologia informatica installata a bordo (come già accade per gli aerei)…
Idea Web – ottobre 2015
Nota bene l’espressione “di conseguenza…” e quella “per stare al passo coi tempi…”, oltre alla trinità:
  1. assumendone il controllo a distanza
  2. le auto sono sempre più computer su due ruote
  3. si moltiplicano le tipologie di attacchi.
Ti rendi conto che, anche in una semplice news “da quattro soldi”, che puoi ritrovare/leggere su una rivista dedicata al “Mondo dei computer (tecnologia dello status quo)”, in poche righe di testo puoi rilevare quanto SPS ti suggerisce da qualche anno a questa parte?
E, infatti, che cosa manca al testo della notizia, affinché per intero sia allineato alla “filosofia unitaria di SPS”? Nulla di sostanziale, visto che… è rispettata a pieno anche la compresenza non manifesta del Dominio.
Perché succede tutto quello che la notizia riporta?
Cosa significa:
per stare al passo coi tempi?”.
Forse che, i tempi si muovono “di far loro/da sé” senza un nesso causale con qualcosa che li preordina, prevedendoli esattamente “qua, così”?
Leggi approfonditamente, dunque…
   

Guatemala, mandato d'arresto per presidente Otto Perez.
La giustizia guatemalteca ha spiccato un mandato di arresto nei confronti del presidente Otto Pérez, accusato di aver orchestrato una vasta rete di corruzione e lo ha privato dell'immunità di cui gode per legge.
Lo ha annunciato la Procura generale del Guatemala.
"Il mandato di arresto nei confronti del presidente è stato autorizzato" dal giudice Miguel Angel Galvez, incaricato del dossier, ha indicato ai giornalisti Julia Barrera, portavoce della Procura.
Link
Otto Pérez Molina sulla graticola.
Guatemala. Verso le presidenziali del 6 settembre..
L’ex generale, detto Manodura, coinvolto nei massacri compiuti dai militari durante la guerra civile, durata 36 anni — è stato accusato il 21 agosto dal Ministerio Publico e dalla Comision Internacional Contra la Impunidad en Guatemala di aver diretto una vasta rete di corruzione all’interno dell’Istituto per le imposte.
La Corte suprema de Justicia ha convalidato le accuse e ha trasmesso il fascicolo al Congresso, che ha nominato un’apposita commissione. La vicepresidente, Roxana Bal-detti (2012–2015) è stata arrestata, insieme ad altre 28 persone.
In questi mesi, si sono svolte numerose manifestazioni contro la corruzione animate da gruppi di indignados.
Il 6 si svolgeranno le presidenziali e, per i gruppi di potere che strangolano il paese, Manodura non è più un cavallo vincente.
Link
Accidenti. Ma, nel loop, è davvero “tutto auto descritto (se analizzi con fare frattale espanso)”, altrimenti, tutto ciò è trattabile secondo la convenzione, alias, “è un Mondo difficile; è tutto da rifare; è uno schifo”… lasciando, di fatto, tutto identico nella sostanza, perché tutto viene lasciato nelle “mani” di altri, che supponi siano essere la “giustizia che amministra il Paese (qualcuno che non sei mai tu, anche nel caso che lo sei)”.
Le elezioni si sono svolte il 6 di settembre? Che importa se sempre “qua, così”?


Accorgiti (non è la trama di un romanzo alla moda):
  • verso le presidenziali del 6 settembre (il “motivo” per il quale accade tutto)
  • la giustizia guatemalteca ha spiccato un mandato di arresto nei confronti del presidente Otto Pérez (la “giustizia” ha emesso la propria sentenza. Il presidente, di colpo, diventa un “fuorilegge”. Che cosa cambia? Nulla. Perché non cambia nulla nella ragione che prevede tutto esattamente in questa maniera. Il successore non sarà diverso dal predecessore, se non nell'aspetto... perché la linea di successione è già “scritta nel Dna degli individui predisposti ad incarnare un predeterminato ruolo sociale di auto intrattenimento, facendo le veci dell’autentico potere al vertice distaccato dalla piramide fisica umana: il Dominio)
  • l’ex generale, detto Manodura, coinvolto nei massacri compiuti dai militari durante la guerra civile, durata 36 anni — è stato accusato il 21 agosto dal Ministerio Publico e dalla Comision Internacional Contra la Impunidad en Guatemala di aver diretto una vasta rete di corruzione all’interno dell’Istituto per le imposte (chi “era” il presidente uscente? Un “assassino”, come Hitler, Saddam, Napoleone, Mussolini, Gheddafi, e molti ma molti altri - ancora in Vita - ed esattamente ricoprenti lo stesso ruolo ad/di ogni latitudine, al di là della denominazione ufficiale del tipo di Governo, che amministra i rispettivi Paesi. Ossia, come tutti quei “prestanome” che hanno accettato di governare un Paese quando il vento era ampiamente favorevole, limitandosi a godere nel "breve", seppure intuendo in cuor loro che la discesa dalla vetta è sempre più ripida della relativa salita)
  • in questi mesi, si sono svolte numerose manifestazioni contro la corruzione animate da gruppi di indignados (ecco, dunque, il famoso “cambiamento che avanza”? Per nulla affatto. È meglio che te ne rendi conto definitivamente, perché… le persone sono usate, allo stesso modo di quella Jeep che è stata “posseduta da distanza, non localmente ed in leva… da esperti del settore”. Mentre tu rimani sempre e solo l’utente che guida la vettura, chi l’ha predisposta in sede di progettazione e tecnologia gode e godrà sempre di un vantaggio basilare su di te. E, costoro, non sono solo gli esperti che lavorano per la tal industria automobilistica, bensì, a “salire”, coloro che autorizzano, che prevedono, che progettano sempre più a lunga scadenza. Gli “indignados” recitano la loro parte. Servono... Del resto, che gli rimane da fare? Morire schiacciati dentro o illudersi di poter contare qualcosa. Essi sono spinti a fare quello che fanno e che e-seguono in maniera perfetta)
  • il 6 si svolgeranno le presidenziali e, per i gruppi di potere che strangolano il paese, Manodura non è più un cavallo vincente (ecco il fulcro
i gruppi di potere che strangolano il paese”.
Caspita! Ma te lo viene anche a dire l’opinionista. È qualcosa che “si conosce”. Una realtà dei fatti alla luce del Sole. Qualcosa che è, dunque, “normale”. Sì? No?
Non importa quello che pensi e sai perché?
Perché, ormai, te lo vengono anche a “descrivere in faccia”, eppure in te non succede nulla di nuovo. Alias, succede esattamente quello che deve succedere:
the show mast go on/lo spettacolo deve continuare).
E, ancora, girando attorno alla notizia, con la propria prospettiva centrale:
  • verso le presidenziali del (tutto quello che succede “prima” è una strategia auto intrattenente)
  • l’ex generale, detto Manodura, coinvolto nei massacri compiuti dai militari durante la guerra civile, durata 36 anni (il presidente è stato/”è” un assassino. Ma, allora, come è stato eletto alla presidenza di una intera Nazione?)
  • è stato accusato… di aver diretto una vasta rete di corruzione all’interno dell’Istituto per le imposte (l’accusa è, tuttavia, solo quella di “corruzione”. Ergo? La parte finale per il testimone scomodo e, di colpo ma non per caso, uscito dalle grazie del Dominio… per via della necessaria forma di sceneggiatura in corso d’opera. Qualcosa che deve sembrare il "cambiamento")
  • per i gruppi di potere che strangolano il paese, Manodura non è più un cavallo vincente (una volta “passato di moda”, vieni scaricato. La facciata pubblica dell’edificio del potere è sempre in manutenzione periodica. Ma ciò che rimane inalterata è la sua “destinazione d’uso”. Il simbolo che incarna. I “gruppi di potere” sono i Punti di Riunione AntiSistemici: le interconnessioni piramidal/gerarchiche al Dominio, ovvio, non consapevoli di esserlo. Per “funzionare al meglio”, lo status quo deve derivare da una origine dimenticata, perché non più vista/ricordata).
Tutto ciò è “per stare al passo coi tempi”?
Sì. Ma, i tempi” non si muovono da soli. Hanno una volontà propria? No. Sono mossi e conseguono. Da chi/cosa? Da "tu sai chi", ormai. Se ancora non lo sai… significa solo una cosa:
che cadi continuamente nel reset che ogni ciclo giorno/notte, porta con sé.
Quindi:
"la vera riforma costituzionale che serve a questo Paese è l'abolizione dell'immunità parlamentare e dei vitalizi".
Luigi Di Maio
Espressioni del tipo appena riportate, a cosa corrispondono?
Quando a Otto Perez viene tolta l’immunità parlamentare, che cosa succede? Che viene processato “senza vincoli di sorta”.
Qualcosa che, in soldoni, corrisponde sempre e solo ad una conseguenza che proviene dalla stessa “non direzione” convenzionale:
  • quella che ha previsto l’ascesa e la discesa di Perez
  • perché “serviva”
  • quella che non può giungere a concepire la propria "fine, per cui non cambia mai nulla qua, così" (immunità parlamentare o meno).


La stessa “mano” compie l’opera dell’alba e del tramonto. La stessa mente regola. La stessa intenzione ordisce.  Ed il Dominio impera ed insegna, non osservato.
Quando leggi dell’Olimpo, di cosa stai esattamente “non prendendo atto”?
A livello frattale espanso, che cosa ti raggiunge? Che cosa è stato trasformato in “mito”, relativamente ad una realtà che, di fatto, non è mai cambiata di una virgola, pur essendo del tutto diversa?
È, forse, rivestendoti d’altri panni, che risolvi e giustifichi tutto il pregresso?
“Qua, così”… apparentemente, sì.
E ciò è sempre e solo derivazione di una compresenza trasparente a forma di “reset”.
È ora che SPS inizi a “calcare la mano” sull’inossidabilità sostanziale di una forma di reale che non può cambiare, senza che lo intenda la sua diretta fonte d’emanazione e di regolazione.
Da un “tubo” esce il rispettivo liquido, solo se il rubinetto a monte è aperto.
Da un “tubo” esce il rispettivo liquido, solo se a monte viene immesso.
È sempre a monte che devi guardare. Per questo il monte più alto, all’altezza della cima, è perennemente coperto da nubi.
Perché “tu non vedi”. E non solo perché “tu non devi vedere”
Capisci? La frattalità espansa ti riflette sempre. Ma, mentre incarni più nature diverse, il riflesso si complica. Perché incarni più nature diverse?
Perché esiste la “tua” ed esiste la tua.
Esiste ciò che “sei” ed esiste ciò che sei, perché lo sei diventato “ad immagine e somiglianza di…”.
Se cadi preda di/in un loop, il loop ti richiede, poi, di alimentarlo.
Qualcosa che diventa, addirittura, normale col tempo. La forza che ti opprime è quella che ti auto intrattiene, ossia, diventi te stesso il tuo carceriere, dividendoti nella sostanza e disperdendoti nel loop.
Perché “tu non vedi”. E non solo perché “tu non devi vedere”. Capisci?
C’è un innesco e poi c’è l’innesto nello status quo:
se l’innesco è un quantum energetico che spende il Dominio, tutto il resto è a “carico tuo”.
Diventi tu quello che lo "vuole" (anche se non lo intendi ma, nel dubbio, non sei mai certo di nulla, se non della convenzione).
Come riesci da una realtà manifesta che si sorregge sulla dipendenza dal denaro (ad esempio)?
Come? Se… in ogni Paese del Mondo c’è bisogno di soldi?
Che senso ha “cambiare Paese”?
Forse, in un luogo “più umile”, puoi vivere da nababbo anche coi tuoi quattro soldi. Certo. Ma che cosa “segni/segui/confermi” nella sostanza
Nulla, se non il lasciarti progressivamente andare nuovamente, godendo della tua “nuova situazione di vantaggio”, in attesa che la “morsa si chiuda anche lì, così”.
Il “predominio” è il controllo di un luogo, di una situazione. Un termine molto “strano”, perché se lo analizzi con fare usuale, ti viene da dividere la parola in due:
  • pre
  • dominio
  • prima del dominio (ossia, qualcosa che esisteva prima dello status quo).
Invece, un predominio non è rivolto al passato, a ciò che esisteva prima del dominio, bensì, è rivolto esattamente al presente, all’ora, allo status quo.
Che cosa significa profondamente?
Che nulla è cambiato nella sostanza “prima d’ora”.
Ovvio, tutto ciò è riferito alla versione storico deviata, che il Dominio stesso insegna nelle scuole (educazione).
L’autentico  “prima” è allocabile a livello di Oltre Orizzonte

Un paradosso? No. Dipende da come sai leggere e ricordi di leggere qualsiasi conformazione inerente al reale manifesto “ad immagine e somiglianza di…” chi/che cosa?
SPS te lo continua a notificare, per farti accorgere che solitamente ti fermi sempre prima di… “dare un senso allo status quo, che sfugge conseguentemente”.

Osserva che:
  • con un trasformatore porti la tensione da 220 volt a qualche volt
ma
  • con un inverter porti la tensione da qualche volt a 220 volt.
Cioè? Ci sono sempre due sensi di percorrenza ma, nel loop, conducono sempre nella stessa direzione sostanziale. Quella che ti auto intrattiene nel loop, erogando la necessaria energia da te stesso/a.
Allo stesso tempo, sai che esistono i due sensi ma… “in che senso”?
Nel “senso lato”, ossia:
che è tutto possibile.
Questa intuizione apre le vie della percezione a cui non crede più nessuno, nemmeno te.
Ciò che la frattalità espansa, nella sua funzione di memoria neutrale, ti “ispira continuativamente”…
Se in Europa, i Governi e le aziende di telecomunicazione fanno a gara per chiedere denaro pubblico, per continuamente “scavare e ricoprire” impianti per la “connessione a banda larga” ed, in definitiva, per portare nella tua casa forme di abbonamento sempre più "nuove", ma sostanzialmente sempre in forma di abbonamento (dipendenza)… dandoti un futuro a 100 Mb/sec, sappi che a Tokio la connessione sociale viaggia a qualche Gb/sec.

Ok?
Già sin d’ora è così.
Ciò che si svolge in un Paese, avvolgendolo di conseguenza coi limiti del caso, è una piccola vicenda relativa a coloro che ci vivono dentro. La piccola vicenda, per essi, è grande quanto ciò che riescono a vedere relativamente al proprio futuro. È, dunque, apparentemente, “tutto”.



Ecco la parafrasi della famosa “poesia” del Leopardi… “L’infinito”:
Questo colle solitario mi è sempre stato caro,
e anche questa siepe, che impedisce al mio sguardo
una gran fetta dell’orizzonte più lontano.
Ma mentre siedo e fisso lo sguardo sulla siepe,
io immagino gli sterminati spazi al di là di quella,
i silenzi che vanno al di là dell’umana comprensione
e la pace profondissima, tanto che per poco
il mio cuore non trema di fronte al nulla.
Quando sento
le fronde delle piante stormire al vento, così paragono
la voce del vento con quel silenzio infinito:
e istintivamente mi giunge in mente il pensiero dell’eternità,
le ere storiche già trascorse e dimenticate e quella attuale
e ancor viva, col suo suono.
Così il mio ragionamento
si annega in quest’immensità spazio-temporale,
e per me è un naufragare dolcissimo
Link
  • anche questa siepe, che impedisce al mio sguardo una gran fetta dell’orizzonte più lontano
  • per me è un naufragare dolcissimo
Lo sprofondamento nell’oblio è il frutto dello stanziamento nell’incanto (la copertura della prospettiva, nel tempo e nell’isolamento).
Il “dolcissimo” di Leopardi è quel “lasciarsi andare, vinto dalle circostanze, perchè senza alternativa sostanziale (le cui manchevolezze fisiche - status quo - sconfortano molto di più della bellezza interiore - una tantum).
La copertura della prospettiva non alimenta la fantasia, la creatività, l’immaginazione ma, alla lunga, distrugge dentro, annichilisce, convince a cercare... in luogo di trovare, illude e porta a difendersi nell’apparenza e a distaccarsi sempre di più dal potenziale, ritrovandosi esattamente nel luogo di appartenenza che ha “rapito in tutto e per tutto”.
Quando SPS annuisce a te, tu sei una funzione (f)x, dove “x” è l’insieme verticale di ognuno che legge.
Un array o vettore, in informatica, indica una struttura dati complessa, statica e omogenea.
Usata in molti linguaggi di programmazione è chiaramente ispirata alla nozione matematica di vettore, (o di matrice, nel caso di array bidimensionali).
Più precisamente, l'array è in genere classificato come un costruttore di tipo:
in altre parole, esso consente di definire nuovi tipi di dati a partire da (come aggregati di valori di) tipi preesistenti
Link
esso consente di definire nuovi tipi di dati a partire da... tipi preesistenti (che cosa “preesiste, qua, così”? L’Homo Sapiens? No. Il Dominio).
I “nuovi tipi di dati” sono previsti, perché discendono da una origine comune, che costituisce a sua volta il prototipo - al quale vengono opportunamente levate talune caratteristiche di base - da trasmettere ad una struttura umana limitata ad hoc.
Curioso che il simbolo dell’appartenenza “”, sia molto simile a quello dell’euro “:
dunque, a chi/cosa… appartieni?
Le funzioni hanno un ruolo molto importante in tutte le scienze esatte.
Il concetto di dipendenza funzionale tra due grandezze sostituisce infatti, all'interno delle teorie fisiche e matematiche, quello di causa-effetto, che, al contrario del precedente, non riguarda gli enti teorici ma direttamente gli elementi della realtà concreta.
Se si afferma, ad esempio, che la pressione di una certa quantità di gas perfetto è funzione della sua temperatura e del suo volume si sta facendo un'affermazione interna ad un modello termodinamico, mentre il rapporto di causa-effetto che viene individuato fra le tre grandezze dipende in modo sostanziale dalle possibilità di intervento concreto su di esse.
Rimanendo a questo esempio, poiché è generalmente molto più facile intervenire sul volume e sulla temperatura che direttamente sulla pressione, il valore di quest'ultima viene visto più spesso come conseguenza del valore degli altri due parametri
Link
Il concetto di dipendenza funzionale tra due grandezze sostituisce infatti, all'interno delle teorie fisiche e matematiche, quello di causa-effetto, che, al contrario del precedente, non riguarda gli enti teorici ma direttamente gli elementi della realtà concreta (accorgiti di quello che c’è scritto in questa “definizione”).
Causa/effetto… vengono dopo della “dipendenza funzionale”, il tutto quando sei "contenuto/a, all'interno di...".
È a livello “funzionale” che sei amministrato indirettamente, attraverso la “realtà concreta” che, dunque, “segna il passo” rispetto alla “realtà teorica” che, invece, “contrassegna il passo”…
Quantificatore esistenziale
Il quantificatore esistenziale è un carattere tipografico scientifico, molto usato sia in insiemistica che in logica, due campi tra loro affini della matematica; il nome del ∃ ha un'etimologia facilmente ricercabile:
con la parola quantificatore si intende la sua funzione di indicare la grandezza o l'estensione di un'affermazione e con esistenziale il fatto che tale proposizione vale sempre almeno per un caso, che dunque esiste.
La sua lettura matematica corrisponde a "esiste un/una", e la sua forma viene dalla lettera E maiuscola invertita, l'iniziale capovolta della parola inglese Exists.
Storia e utilizzo.
Il quantificatore esistenziale è un'invenzione risalente all'anno 1879 del famoso matematico ottocentesco Frege, che si fregiò anche della creazione del quantificatore universale ∀; lo studioso sognava infatti di unire la logica aristotelica con quella matematica, ma ciò pareva impossibile perché parole come tutti e esiste (presenti in proposizioni come "Tutti gli uomini sono mortali" o "Esiste almeno un filosofo greco") non si potevano tramutare direttamente in linguaggio matematico
Link
Anche se non capisci cosa ci sia scritto e, dunque, cosa significhi nello specifico, è centrale che anche da questa definizione tu tragga del valore aggiunto. 

L’espressione:
con la parola quantificatore si intende la sua funzione di indicare la grandezza o l'estensione di un'affermazione e con esistenziale il fatto che tale proposizione vale sempre almeno per un caso, che dunque esiste
“Nobilita/comprova SPS”, nel senso che:
  • il “quantificatore esistenziale” vale sempre
  • almeno per un caso
  • che dunque esiste.
  • SPS esprime verità, perché “esiste”.
  • il quantificatore esistenziale è un'invenzione (no… è una decodifica inconsapevole della frattalità espansa)
  • ciò pareva impossibile perché parole come tutti e esiste (presenti in proposizioni come "Tutti gli uomini sono mortali" o "Esiste almeno un filosofo greco") non si potevano tramutare direttamente in linguaggio matematico (“ciò pareva impossibile”, perché per funzionalità frattale espansa… “tutto è riunito insieme, secondo una logica che ognuno possiede all’interno della propria funzione e funzionalità).
f(x) = la “formula” espressa da/in SPS è profonda quanto la verticalizzazione del genere umano, nella misura in cui ogni individuo rientra a far parte di una simile struttura “a cielo aperto”.
Quindi, il famoso “dipende da te” è traducibile, anche, in “dipende da f(x)”, ossia:


Ma è importante accorgersi, anche, che questo “dipende da te” è inserito all’interno di un equazione più grande, che è la risultante “sempre aperta” di un processo d’insieme, che tende ad elidere o invertire ogni singolo fattore, riportandolo in un insieme che tende al predominio dell’appartenenza.
E, all’interno della funzione “dipende da te”… il resto dell’equazione è polarizzato sulle frequenze ospitanti il Dominio, che ha “invaso e conquistato” (con la propria posizione/segno/marcatore)… la f(x) relativa al proprio “livello/piano”, fissandola  e mantenendola stabile all’interno del senso equazionale di qualcosa che tu, come singolo fattore partecipante e dipendente, non puoi più capire… perché hai dimenticato, alias, “non vedi più davanti a te (avendo un gradiente di immaginazione, ormai, “ridotto all’osso” a causa della “disperazione mono territoriale, nel quale vivi secondo funzione d’abitudine o di riduzione al rango di fattore dipendente).
Se una f(x) risulta, di fatto, sempre identica a se stessa, perché ogni “x (ogni umano)” è reso “ad immagine e somiglianza di…”, allora la f(x) è sempre identica al principio dominante, che ha già invaso e conquistato ogni “animo umano (mente)”.
Il trasferimento di “segnale” - qualsiasi sia la versione di “x” caricata nella funzione, parte dell’equazione “reale manifesto da reale potenziale” - rende disinnescato, nella sostanza, qualsiasi valore di “x (potenziale”), perché non più rientrante nella versione di reale manifesto.
La funzione “dipende da te”, diventa di conseguenza:
dipende dal Dominio (ossia quel valore univoco che “x” – ogni umano – può ormai solamente prendere/assumere, per via della “possessione/appartenenza” by Dominio).
Come “vedi”, qualcosa che non avviene alla luce del Sole, che è indiretta, in leva, non locale… come per l’appunto proprio quelle qualità attribuite al Dio di turno, dall'umano di turno.
A qualcosa che non vedi ma che “sai esistere, perché te lo hanno già/sempre detto”.

Il Dominio ha seguito questa “via” per giungere ad ogni versione possibile di te e da “lì, ora”… può amministrare il reale manifesto, facendoti credere che sia anche l’unico possibile e, di fatto, togliendoti ogni alternativa sostanziale al conseguimento dello/nello status quo:
  • qualcosa che ti “divora progressivamente”
e, infatti, non a caso
  • nel tempo
  • muori
  • ossia
  • cicli.
Il tuo ritorno è previsto, sfruttando la tua natura ibrida, il tuo “motore di composizione” al quale si oppone il “motore di decomposizione” AntiSistemico “qua, così”.
Sei reso ciclico, anzi, pro ciclico nel predominio del Dominio.
Per questo “non muori sostanzialmente, mai”.
Per questo “non vieni mai ucciso”.
Per questo “non è reato cardinale”.
Per questo, semmai, il Dominio può essere condannato solo per “sfruttamento e schiavitù di un intero genere vivente”. Un reato minore? No… se all’interno di una situazione Globale, che rende la Vita come qualcosa di “plastica (senza essenza)”.
Qualcosa che equivale all’uccidere dentro.
Qualcosa che merita il massimo della pena, equivalentemente all’uccidere direttamente.

Ad un "tribunale esterno" (e sostanzialmente alternativo al Dominio), SPS richiede - dunque – doverosamente di intervenire.
Non si deve provare più niente, relativamente alla natura del "genocidio" in corso d’opera.
Tutto ciò non esiste?Non importa quello che "ti sembra"...
SPS rimane in ascolto. E, dopo avere avuto la certezza che “qua, così” non esiste nulla che vada al di là del Dominio (forse compreso SPS stesso)… SPS rimane in attenta osservazione frattale espansa di una risposta autenticamente esterna a tutto.
Non è l’attesa del Salvatore, bensì… è il ritrovamento della “Giustizia”.
Per questo SPS la evoca a sé, anche nel reale manifesto “qua, così”…
Fantasia?
Ognuno guardi in “casa propria”:
di quali innumerevoli fantasie ti nutri, tu?
E quale forma hanno conferito al Mondo intero, queste tue “certezze fantastiche”?
La scienza deviata che cosa ha attribuito alla realtà emersa?
Chi controlla i controllori?
SPS ha emesso una “richiesta evocativa” (fiducia frattale espansa) ed ora ritorna a chiudere il Filtro di Semplificazione, in maniera tale che la “risposta sia connaturata e rimodulata all’opportuno livello frattale espanso, relativo a SPS ("non importa quale" è il mantra, la formula di sicurezza che rende il firewall ambientale del tutto inutile. Una forma di "tuo terzo stato, lato proprio") ”.
Qualcosa che ognuno dovrebbe avocare per sempre a sé, pena... l'eterno status quo, protetto dalle Autorità di Giustizia:
Usa, scoperta causa morte Bobbi Kristina Brown, resterà segreta.
La causa della morte di Bobbi Kristina Brown - figlia della stella della musica black Whitney Houston - è stata determinata, ma i risultati dell'autopsia sono stati secretati.
Il tribunale di Fulton, nello stato Usa della Georgia, ha infatti ordinato al medico legale di Fulton di non rivelare l'esito dell'esame. Bobbi Kristina, 22 anni, è morta in una clinica il 26 luglio, sei mesi dopo essere stata trovata in stato d'incoscienza in una vasca da bagno nel suo appartamento di Atlanta.
La madre morì nel 2012, annegata in una vasca da bagno in un hotel di los Angeles, a qualche giorno dalla cerimonia di consegna dei Grammy Awards.
In una nota l'ufficio di medicina legale della contea di Fulton ha detto che i risultati dell'autopsia non verranno rivelati su ordine del tribunale superiore di Fulton.
"L'ufficio di medicina legale della contea di Fulton ha classificato la causa e le modalità della morte di Bobbi Kristina Brown" si legge nella nota...
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Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2015/Prospettivavita@gmail.com 

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