SPS

lunedì 2 febbraio 2015

L'intercalare.



Dare un colpo al cerchio e uno alla botte”:
così si dice in riferimento a chi per opportunismo non prende mai una posizione netta di fronte a due contendenti e dà ragione un po' all'uno e un po' all'altro.
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È per “opportunismo” che il genere umano attualmente sopravvive.
Ossia, nell’attuale “salsa”, tutto è divenuto opportunismo.
Che cosa si “salva”? Bah… poco o nulla. All’interno di ogni ceto sociale o distinzione di parte, la musica non cambia. Un esempio? Anche nella “povera” Africa, la corruzione è ai massimi livelli:
fratelli che tolgono il pane ad altri fratelli (e, ovviamente… anche sorelle).
La mancanza di “valori” fa strisciare nel fango dei bassi sentimenti ed istinti ed apre la via ad una realtà livellata verso una simile situazione di (s)fondo.
Dopo qualche tempo (sempre, per come ricordi) la normalità, la natura, tutto ciò che sai… diventa “questa cosa”, che scambi per l’unica faccia di reale.
E te la fai bastare, ovviamente. Ti adegui perché (con)segui.
Che cosa cambia al “vertice” dell’Italia, con il nuovo Presidente?
Nulla. Esso è eletto per “rappresentare tutti gli italiani ma, soprattutto, i poteri che ammantano lo Stato; poteri che lo hanno eletto”.
Il Presidente è nel tronco di piramide, con te… al di là del quale s’estende il vertice (di)staccato. Ergo:
il Presidente “non conta”.
Che cosa capisci (sai) di fronte a notizie come queste?
La Grecia sul fronte del debito. "Niente illusioni, non pagheremo"…
Grecia, Varoufakis: Entro un mese proposte per accordo su debito…
Che cosa capisci? Nulla. Perché tendi a dimenticare, non osservando più nemmeno queste "coppie di news in contrasto", che comunque continuano a raggiungerti ed a lavorarti sottilmente, non facendoti credere più in nulla e – dunque – permeandoti sempre e solo dell’attualità del paradigma, che decide per te (tacito assenso).
Chi tace (accon)sente”…
E, ancora.

26 gennaio 2015
Grecia: debito estero a 416 mld, banche italiane non esposte…
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30 gennaio 2015
Bruegel: "banche Italia le più esposte a debito pubblico greco"…
Link
He He He…
Gli ultimi due articoli di SPS, della settimana (s)corsa, hanno fissato un reticolo comportamentale/consapevole, per meglio schierarsi (d)entro (al)lo scenario di reale attuale e, come magneti attrattori, all’interno della platea di scenari (in)finiti, che auto esistono in qualità di potenziale.


Il Dna di Obama o quello dell'umanità, messo in bella (di)mostra(zione)?

Vista la scarsa attenzione dimostrata dai lettori (che, mi sembra di capire, hanno accettato di rimanere solo ed esclusivamente “tali”), ad una simile tematica centrale, nell’ambito del proprio “essere” al di là di tutto questo, a SPS non rimane che farsene una ragione.
Del resto, nell’(Anti)Sistema esiste solo (Anti)Sistema. Le infrastrutture (ri)utilizzate anche da SPS sono “quelle”. Che vuoi? Che non sia tutto sotto al controllo?
Inoltre, la gente è l’(a)gente.
Sei convinto, sì… che “l’unione fa la forza” ma, anche che:
“nel cammino (di qualsiasi tipo essa sia), si è soli”.
No? Quindi agisci in coerenza, (ri)tenendo tutto un qualcosa di personale. Qualcosa che, per altro, ti nutre di quella sorta di “speranza fine a se stessa”, che (ri)manda sempre tutto a… tempo debito (giudizio universale). See…
Che cosa doveva sviluppare quest’oggi, SPS?
Boh! Chi si (ri)corda. Chi ne è al corrente? Chi se ne frega!
Molto bene.
SPS (pre)ferisce un attacco di Troll, piuttosto che una simile indifferenza. Tutto ciò è veramente… “bestiale”. Chi è SPS per trattarti così?
Che te ne frega! No?
SPS non esiste nemmeno. Non c’è.
È aria fritta. Il nulla. Il vuoto. Rien de rien. Nada. Nisba.

SPS: un intercalare.
Inoltre, a SPS piace fare la vittima, vero? Sì, perché questo è un chiaro atteggiamento da vittima, infantile, puerile, immaturo, paranoico, così… tanto per attirare l’attenzione.
L’alternativa quale è, dal punto prospettico di SPS? Non scrivere più. Quasi un anno fa esatto, SPS decise di chiudere i battenti di questo spazio virtuale. Poi, dopo quasi un mese, decise di (ri)tornare. Perché?
Beh… perché “scrivere” è un tipo di centro, per SPS... che si (ac)corse di essere molto di più di un “individuo solitario lungo il proprio esclusivo cammino”. Sì… se (ri)cordi bene, prima di quella “pausa di riflessione”, SPS scriveva di ascensione, evaporazione, di andarsene, di voltar pagina, etc. Insomma, SPS desiderava per sé un Mondo diverso da questo e lo (ri)cercava da altra parte. Dopo, SPS smise di (ri)cercare e iniziò a (ri)trovare. È “qua” che decise di rimanere. Nello scenario di (ri)ferimento, che può assumere infinite personalizzazioni.
Facendo/agendo così, SPS ha by passato l’ambito religioso del meritarsi qualcosa che esiste da un’altra parte e che lascia completamente (s)coperti, per quanto (ri)guarda (al)la Vita fisica “qua”.
Desiderando qualcosa che non c’è e che si (ri)trova da un’altra parte… tu lasci la realtà attuale così com’è!
Ossia, ti lasci vivere senza fare nulla per far emergere “qua” la tua “Casa”.
Gli universi paralleli, le realtà altre che la Quantistica lascia (pres)agire?
Bah, a Filtro di Semplificazione attivo… (ri)trovi tutto “qua” (frattalità).
Non si tratta di lottare, di usare la violenza, di fare guerre, etc… si tratta di:
esserci… e fermarsi ad essere se stessi”.
Ciò che SPS doveva fare oggi, lo farà "domani". Per oggi è importante questo (inter)calare…
SPS non (ri)cerca ma (ri)trova.
SPS non scopre ma (ri)scopre.
Qualcosa che (av)viene sempre da tempo indefinito (la particella “ri”).
Qualcosa che (av)viene sempre nella dualità (la particella “s”, davanti al termine “copre”).
Qualcosa che (av)viene sempre all’interno del reset.
Qualcosa che il “terzo stato” (tra)scende:
(s)copre = le due possibilità (ri)unificate all’insegna del loro potenziale d’insieme, che a tutti gli effetti è un vero e proprio “terzo stato”, nel quale tu (ri)torni ad essere sovrano d/nel tuo centro. Tu, allora, (s)copri di essere il diretto artefice del tuo destino/futuro.
Tu decidi il da farsi.
Sei tu ad avere la possibilità di "marcare" la realtà.
Viceversa, se rimani nell’ambito della sola dualità, allora… (con)segui; sì, ma a “che cosa”?

Al “terzo stato” (centro) altrui (Nucleo Primo), che non rimane certo con le mani in mano
.
Continua pure, allora, a credere in Dio (nella forma che ti hanno marchiato addosso)… in maniera tale da continuare a vivere in un simile nulla di fatto, ment®e tutto (s)corre attorno a/di/in te.
Spera nel Paradiso. Temi il Purgatorio. Abbi paura dell’Inferno.
Che alt®o?
Oltre al tuo “vuoto”? Nulla…
Con la (ri)scoperta della “frattalità espansa” (Analogia Frattale), (ri)emerge la possibilità di poter (re)inquadrare il Mondo da una prospettiva “superiore” (attraverso una maggiore portata sensibile della panoramica disponibile)
Tra le leggi e i fenomeni dei diversi piani di vita, c’è sempre una corrispondenza. Comprendere questa regola, significa risolvere molti dei tanti paradossi e dei segreti della natura. Anche se al di sopra della nostra portata vi sono molti piani d’essere:
con l’applicazione di questo principio della corrispondenza, ne possiamo scoprire molti lati che altrimenti rimarrebbero oscuri.
Inoltre, essendo questa una legge universale, essa vale su tutti i piani:
materiale, mentale e spirituale.
La sua importanza presso gli ermetisti era tale, da essere considerata uno dei mezzi mentali più efficaci per l’eliminazione degli ostacoli che impedivano al nostro sguardo di infrangere i muri del mistero…
Link
Se non sei in grado di “far tuo/a” questa prospettiva, allora non ti rimane che (con)seguire; del resto, cosa fa il fiume... dalla sorgente alla foce?
(S)corre secondo pendenza, per inerzia.
Se pensi al fiume come un essere vivente, sovrano in se stesso, allora prendi un abbaglio… perché il fiume, in un reame reale frattale, (ri)specchia solo la condizione che caratterizza il tutto all’ombra della sua matrice che, in quanto (in)osservata, allora (non)esiste, pur esistendo e permeando tutto (terzo stato, centro di sovranità, presenza, intento, ispirazione).
Quando ti (ri)specchi nell’acqua, è te stesso che vedi (ri)flesso.
Nell’insieme riflesso e che riflette, ti (s)fugge il principio rappresentato per analogia espansa nel tutto:
il Nucleo Primo.
Qualcosa di talmente “originale”, da non essere più (ri)compreso.
Le persone fungono da firewall, in un simile (con)testo. Le persone (in punti cardinali) che studiano per decenni e che, in seguito, (intra)prendono come attività lavorativa, qualcosa in tema coi prop®i studi. Le persone che, dunque, dopo tanto tempo, dopo “una Vita” intera… non possono cambiare di punto in bianco. Perché non se lo possono (per)mettere. Perché metterebbero tutto in discussione, compreso il proprio cammino, le proprie scelte, il proprio “perché”, etc.
Le persone non cambiano e non si aprono, per timore di perdere certezza, relativamente a quello che hanno imparato (non solo chi... "ha studiato" ma tutti).

Le persone sono quanto di più attaccato a questa forma di reale, possa esistere. Forse, anche più del Nucleo Primo stesso. A tanto giunge la forza dell’incantesimo, da trasformarti in qualcosa di ancora più forte.
Questo è il segno che si porta (in)dietro la “tua” Vita…
Una realtà a forma di piramide tronca, col vertice (di)staccato; dalle facciate a piano inclinato… dove, per inerzia, (ac)cade ciò che deve rotolare giù (ispirazione, imprinting).

Una forma di (ir)reale che si clona su/in infiniti piani, relativamente al medesimo segnale (im)portante.
Tutto (con)segue e “questo” è solo un (inter)calare di SPS in SPS.

SPS promette:
d’ora in poi eviterà con accuratezza di (ri)volgere appelli a te ed alla comunità Planetaria. È finito quel tempo. È finito il senso di quell’atto di apertura verso il tutto.
È di una “esclusiva” che si tratta (Principio 80/20):
tu non conti nulla – in questa “(ri)forma”, perché sei nell’80 percento che conta per il 20 percento
Me lo hai dimostrato in questi cinque anni.

È il 20 percento che conta; qualcosa che tendenzialmente (ri)converge al rapporto di forza origina(le/ria) dell’Uno:
Nucleo Primo vs il nulla (in una simile “stasi”)…
Se non ne prendi atto, sei “finito/a”.

Se cerchi, (ri)cerchi:
continui a cerc(hi)are ed a girarci attorno.
Se ti offendi, “fendi solo l’aria” o, al massimo, qualche tuo simile che è in quel 80, che conta per il 20, esattamente come te (attualità della guerra tra poveri).


Basta così, per oggi. Mi hai proprio stufato.

Basta con gli articoli "lunghi". Basta con questa preziosa portata di apertura e di condivisione. Da domani, solo "pillole".

Chissà...

Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2015/Prospettivavita@gmail.com 



2 commenti:

  1. ciao Davide, posso paragonare l' oretta o mezzoretta di lettura di SPS a l'unico momento di lucidità della mia giornata, forse quando sono in macchina per lavoro, da solo rigorosamente e sempre con radio spenta, ho anche li un po di lucidità mentale, il resto della giornata vola via, per colpa della guerra tra i poveri.

    scrivi molto bene qui, e mi hai gia dato la risposta in anticipo :

    le persone non cambiano e non si aprono, per timore di perdere certezza, relativamente a quello che hanno imparato (non solo chi... "ha studiato" ma tutti).

    Le persone sono quanto di più attaccato a questa forma di reale, possa esistere. Forse, anche più del Nucleo Primo stesso. A tanto giunge la forza dell’incantesimo, da trasformarti in qualcosa di ancora più forte.

    io scrivo.. o si sta fermi e ci si accorge, o ci si muove ed inevitabilemte si viene investiti dalla corrente, hai voglia a fare l' alternativo in un posto dove anche l' alternativa è stata programmata per mantente tutto così come è.

    non si intravede soluzione nemmeno nel nostro, "estremismo" nel fare e pensare.
    ci resta solo la fiducia in noi stessi, dato che la speranza come scrivi anche tu, spesso, è solo una comodità per un continuo rimandare.

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    1. Ciao Marco, ok... ma fermati un attimo ad analizzare questa tua espressione:

      non si intravede soluzione nemmeno nel nostro, "estremismo" nel fare e pensare.

      La "soluzione" non si (intra)vede, perchè non si crede con convinzione che esista il Nucleo Primo.

      Quando ne sei certo (ti sei accorto, sei fermo e lo continui a vedere) allora tutto cambia. E ti dici: "ma stiamo scherzando? Di cosa stiamo parlando?".

      Il punto è proprio quello: di essere certi dell'esistenza di una schiera di umani al comando di tutto.

      Non ci si crede e pertanto nulla cambia.

      Grazie. Un caro abbraccio. Serenità

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