Quanto è “complesso” il Mondo. Quanto è reso complesso? Quanto lo è... e quanto lo sembra?
Nella complessità tu che fine hai/fai? E, dunque, quale ruolo (ri)vesti? Tu fai parte della complessità, oppure ti senti un attore osservatore? Gli “studi” dimostrano che sei molto complesso. La quantistica dimostra che tu sei un osservatore e che tutto quello che “misuri” contribuisci a modificare, per cui:
che cosa misuri? Perché lo misuri?
In "tutto quello che osservi" non (ri)levi, però, … la tua percentuale frattale diluita in “tutto quello che osservi”. Perché? Perché, forse, gli studi sono condotti da esperti, che... "non sei tu"?
Gli esperti sono se stessi, allorquando osservano, rilevano, misurano, etc.? Dietro all’esperto di turno, non esiste sempre – forse – un potere d’interferenza, che nutre particolare “interesse” per l’esito del tal studio? Non a caso, il Mondo accademico e quello industriale sono “congiunti” come vasi comunicanti o come economie in equilibrio tra loro (interdipendenti).
Il business sino a che punto interviene in tutto quello che, poi, ti raggiunge e caratterizza? E che cosa (ri)guarda, dunque, il “business”? In quale ambito è insito il modello che recita “gli affari sono affari”? Sino a dove si estende la sua tentacolare (com)presenza? Sino a quale punto giunge la sua invasività?
Sino al punto di... (ri)disegnare ogni "confine"? Sino al punto di tracciare ogni "limite"?
Beh… perlomeno, sino a dentro di te, ad esplorare e conquistare le tue profondità che nemmeno tu (ri)conosci. La sua esplorazione è un’opera che avviene in te, mentre tu sei mantenuto lontano dal tuo centro di presenza. Il tuo “non sentire né avvertire” nulla… è opera sottile altrui. Qualcosa che necessita di questa versione 3d, del Mondo, per (av)venire tranquillamente alla luce del Sole.
Tutto, nell’attuale realtà 3d, ti (in)trattiene lontano da te, mentre qualcosa accade usualmente dietro alla cortina del backstage della ruotine quotidiana (scenografia).
I prodotti mass mediatici ti (ri)forniscono di input, atti a veicolare in te la sensazione di “vivere”.
Tali “prodotti” sono tutto quello che (ri)conosci. SPS non si sta (ri)ferendo all’intrattenimento ludico o di altro stampo direttamente e chiaramente (ri)comprensibile, ma volge la propria presenza (ri)ferendosi a “tutto il contenuto della realtà 3d attorniante e caratterizzante”.
Ogni fonte pubblica è, in realtà, “privata” - ma – in qualità di “privata a te” (tolta, levata, sottratta… a te). Ogni “cosa” è… “privata di te” (senza di te), ossia:
- da ogni “cosa” tu sei “estratto/raffinato” in qualità di “target obiettivo”
- ogni “cosa”, poi, la compri a debito, privandoti di parte della tua energia (potenziale).
Di questo ampio commercio di te, che il Nucleo Primo (e relativi sottopoteri inconsci) ti (ri)serva, non c’è traccia emersa sufficientemente esaustiva, per l’attuale e relativo modello concettuale in vigore (paradigma basato sulla limitazione sensoriale ed inoculazione costante dell’idea di sopravvivenza e di paura, nonchè della continua inosservanza/depotenziamento dell'Analogia Frattale).
Alias:
non sei portato mai a sufficienza a credere che… nonostante tutto (tutto, significa: nonostante la realtà circostante sia sempre più compromessa, mal digeribile, incoerente con quello che nutri in cuor tuo, etc. e nonostante la rilettura frattale che, di ogni “aspetto reale”, puoi potenzialmente elaborare/ricavare).
È un discorso troppo complesso? Bah. Complesso è quello che complesso (ri)tieni. Ciò che mantieni lontano da/di te. Ciò che tendi a dimenticare troppo in fretta, perchè non ti aggrada (ma, allora, come si spiega la tua adesione a questo tipo di realtà? Forse, la spiegazione è talmente semplice da lasciare a bocca aperta, da lasciare increduli perché non necessitanti di nessuno studio altrui, di nessuna valenza derivante dagli esperti, di nessuna complessità artificiale ed artificiosa:
tu sei agganciato a questa realtà, perché non ne riconosci un’altra e, dunque, sei costretto a “digerirla” così come te la ritrovi).
La semplice verità relativa al tuo “stare/essere qua” è… che non sei al corrente della possibilità di “cambiare la realtà”, non (ri)cordi, non “vedi”.
Qualcosa ti ha “addormentato”, nel Tempo… o, forse, ha approfittato del tuo “sonno ciclico”, per indurti artificialmente in un “sonno ipnotico”. Ora, tutto ciò si è trasformato (ha dato luogo) ad un “vantaggio” costante, per quella parte che ha ingegnato la strategia.
Un piano perfetto che non (ri)chiede più nessuna presenza diretta/fisica, della parte che controlla ed amministra, perché “tutto va da sé” (a livello frattale, infatti, la società è sempre più “automatizzata”).
La complessità apparente è una partira a scacchi, con qualcosa che partecipa senza partecipare “per come ti aspetti l’avversario”. La specie umana è dominante, sulla Terra 3d, perché qualcosa gli ha ceduto la scena (vedi, ad esempio, la ritirata scenografica del potere britannico dall'India di Gandi), per non manifesti motivi di interesse ed opportunità.
Da ciò derivano i livelli di complessità che, a cascata, si (ri)formano a modello di “guscio protettivo” (frattale), nel medesimo ambito dimensionale che si controlla, pur senza necessità impellente e diretta di manifestarsi (Nucleo Primo).
La proprietà frattale dell’energia (tutto 3d) è utilizzabile per nascondersi nelle 3d stesse, attraverso il manto della complessità (una struttura piramidale, via via sempre più fitta. Una struttura che, anche se scalata, non permette mai ugualmente di raggiungere il vertice, perché questo è staccato dal resto dell’edificio scalabile. Il mito dell’Olimpo nasce così. Un vertice talmente lontano da ritenerlo non esistente. Un vuoto che, alla fine, il contenuto umano tenta di riempire con quella figura palliativa delle varie forme di Dio che, le religioni – capeggiate da umani molto scaltri – edificano a loro volta sul vuoto più totale, seppure frattalmente celante una compresenza che, con quella forma di Dio, risulta solo apparentata frattalmente).
Il Nastro di Mobius lo percorri, infatti, sempre nella convinzione di “andare avanti” (progredire, avanzare, crescere, evolvere, etc.), eppure, stai solo e “semplicemente” girando attorno a qualcosa che, in definitiva, sei sempre te stesso.
Per questo “tutto ruota” e per questo la “ruota” è il mezzo che permette di muovere le vetture sospinte con gli esiti della lavorazione dei carburanti fossili. Un movimento che è un “non movimento”, visto che… al massimo puoi fare “il giro del Mondo” (quante volte vuoi, ma sempre a caro costo convenzionale).
L’ispirazione che guida il Mondo attraverso il fluido del pensiero, ti fa solo credere (illusione) di poter disporre della tua Vita, ma… in realtà, tu guidi il tuo veicolo, a debito, lungo un percorso preventivato e preventivabile.
La tua scelta è sempre tra questo o quello ma, mai, relativamente al fatto di (dis)connetterti dal segnale portante. Pensa diversamente. Cambia orizzonte. Muta di senso…
Cambia frequenza. Volta pagina.
Ancora “qua” ma non più “qua”.
Ancora “qua” ma non più “qua”.
Milano |
Se pensi che il genoma sia qualcosa di complesso:
il proteoma mostra almeno due livelli di complessità che mancano al genoma.
Mentre il genoma è definito da una sequenza di nucleotidi, il proteoma non si limita alla somma delle sequenze di proteine presenti. La conoscenza del proteoma richiede di conoscere, oltre alle strutture delle proteine del proteoma, anche le interazioni funzionali tra le proteine stesse…Link
Le interazioni funzionali tra le proteine stesse…
Attenzione:
- interazioni
- funzionali
- tra…
Il “tra le righe” descrive altro (segnale d’imprinting per il superficiale o reale).
Le “interazioni” sono, però, sfuggevoli e soprattutto (ri)chiedono una sostanziale presenza, al fine dell’accorgersene; cosa che a tutt’oggi tu non riesci proprio a mantenere costante in te stesso, perché tutto tende a “portarti via”.
I pensieri sono costantemente sotto all’influsso di correnti esterne ed interne (traumi, preoccupazioni, paure, etc.), che mantengono quella fluidità di pensiero atta a “far scivolare via tutto”.
Il risultato è ciò che (ri)polarizza il circuito primario (natura), ossia, ciò che ti amminstra anche se non sai come, né perché, né quando è accaduto, né da quanto Tempo va avanti così:
il Pil non ha ancora toccato i livelli pre-crisi, i prezzi delle case sono più bassi del 40% rispetto ai picchi del 2007, la disoccupazione – specie quella di lungo termine – è ancora troppo elevata. Dublino, insomma, è quasi uscita dal tunnel. Quasi…
Link
Uscire dal “tunnel” significa, forse, che le case devono continuare a crescere di prezzo o che il Pil tocchi i livelli pre crisi?
Se le case costano meno, non significa che qualcosa si è un po’ (ri)equilibrato? No? No… perché tu ci tieni al credere che la tua casa valga tanto e sempre di più, soprattutto se… non la devi comprare oppure se l’hai già pagata per intero. Chi se ne frega degli altri che ancora hanno questo problema!
Tu, in questo ragionare, lasci tutto così com’è. Non cambi mai nulla. Non pensi ad altro che… al valore dei tuoi averi. Nulla di male, per carità, se non fosse che… esiste anche altro.
Altro, che… a furia di ignorarlo, lo hai dimenticato.
Roma come considerava coloro che vivevano al di fuori dell’urbe? Li considerava “barbari”; un pensiero ad immagine e somiglianza del greco pensare:
Barbaro... è la parola onomatopeica con cui gli antichi greci indicavano gli stranieri (letteralmente i "balbuzienti"), cioè coloro che non parlavano greco, e quindi non condividevano la cultura greca…
Link
Un atto elitario, discriminante della cultura e presenza altrui. Qualcosa che spinge un popolo, alla fine, a conquistarne un altro in “virtù” di un apparente ed ispirato senso di manifesta superiorità. Ma, a ben osservare, che cosa è sempre accaduto anche nel corso della storia deviata?
Che il barbaro, alla lunga, ha sempre avuto la meglio sull’eletto.
Ciò mette in mostra il velo d’apparenza che sposta le volontà popolari, nel fare la guerra tra uguali:
tutte le etnie umane sono uguali al 99,99%, quindi presunte differenze razziali sono geneticamente insignificanti…
Link
Lo studio del genoma umano è, però, qualcosa che non tiene conto di altri tipi di (com)presenza, nel momento sempre presente del pensare/esistere/funzionare:
lo studio del Dna lascia fuori... l’interazione con le altre forme d’esistenza, ancora una volta, (ri)tenute unilateralmente e per supponenza, “barbare” (le popolazioni batteriche, ad esempio)...
Ogni famiglia ha uno "zoccolo duro" di microbi che li segue fedelmente, persino nelle camere d'albergo...
Milioni di batteri sfruttano il nostro corpo per avere un passaggio verso i luoghi in cui ci spostiamo:
a questo folto ecosistema bastano appena 3 ore per colonizzare una camera d'albergo, e soltanto 24 ore per acclimatarsi a un nuovo appartamento...La ricerca.
I curiosi risultati provengono dall'Home Microbiome Study, il primo tentativo di tracciare scientificamente il percorso che germi e batteri compiono dal corpo umano agli edifici che lo circondano e viceversa:
"Sappiamo che alcuni microbi possono farci aumentare di peso, o influire sul nostro sviluppo neurologico, e vogliamo sapere da dove provengono", spiega Jack Gilbert dell'Università di Chicago, principale autore dello studio...
Il rapporto tra batteri e cellule del nostro corpo è di 10 a 1…LinkIn tutto sono state identificate 21 mila specie batteriche…
Alcuni microbi possono farci aumentare di peso, o influire sul nostro sviluppo neurologico…
In questo possibile cambiamento, si (ri)dimensiona il peso del genoma e della funzione centrale del Dna:
le interazioni si elevano all’ennesima potenza e la mappatura di un simile intricato insieme di livelli diventa un assurdo inestricabile.
Questa non è la via, così come dallo studio lineare (senza capacità di astrazione) dei componenti di una radio, non si può (ri)salire alla musica, alla sua funzione, allo studio centrale dal quale si diparte, alla presenza dei Dj, della regia, dell’intento che ha permesso e progettato il tutto ed all’ispirazione che, a monte, ha reso concepibile il progetto in funzione di un senso (strategia, interesse).
Progetto Genoma Umano… è stato un progetto di ricerca scientifica internazionale il cui obiettivo principale era quello di determinare la sequenza delle coppie di basi azotate che formano il Dna e di identificare e mappare i geni del genoma umano (previsti circa 200000, trovati circa 20-25000) dal punto di vista sia fisico sia funzionale.
Il progetto è stato completato il 22 giugno 2000 dal Genome Bioinformatics Group della Ucsc, composto da Jim Kent (laureando in biologia molecolare, cellulare e dello sviluppo), Patrick Gavin, Terrence Furey e David Kulp.
Il progetto ha avuto inizio nel 1990 sotto la guida di Jamelia D. Wilkinson presso i National Institutes of Health degli Stati Uniti…
La mappatura dei geni umani è un passo importante per lo sviluppo di medicinali e trattamenti medici…
L'obiettivo principale del Progetto Genoma Umano è quello di comprendere la funzione dei geni appartenenti al genere umano… A tutt'oggi è uno dei maggiori progetti di ricerca svolti nell'ambito della scienza moderna...Link
- la mappatura dei geni umani è un passo importante per lo sviluppo di medicinali e trattamenti medici
- a tutt'oggi è uno dei maggiori progetti di ricerca svolti nell'ambito della scienza moderna…
Uno dei maggiori progetti di ricerca? Messo nelle mani di chi?
Sotto la guida di Jamelia D. Wilkinson
Jim Kent (laureando in biologia molecolare, cellulare e dello sviluppo)
Patrick Gavin
Terrence Furey
David Kulp…
In Wikipedia, nessuno di questi “esperti” ha nemmeno una riga di (ri)cordo!
Chi (non)sono?
Che cosa si annida tra le righe?
Principali scoperte del Progetto Genoma.
Considerazioni.
- gli esseri umani hanno circa 24.000 geni, più o meno lo stesso numero di quelli dei topi e il doppio di quelli di alcune specie di vermi. La comprensione dell'espressione di questi geni potrà fornire degli indizi sulle cause di alcune malattie
- tutte le etnie umane sono uguali al 99,99%, quindi presunte differenze razziali sono geneticamente insignificanti
- la maggior parte delle mutazioni genetiche avviene nel maschio della specie, il quale è quindi da considerare un agente del cambiamento. I maschi hanno quindi una responsabilità maggiore nella trasmissione delle anomalie genetiche e nell'evoluzione della specie
- la genomica ha portato a progressi nel campo dell'archeologia genetica e ha migliorato la nostra comprensione di come ci siamo evoluti in quanto esseri umani e di come ci siamo separati dai primati 25 milioni di anni fa. Ci aiuta anche a conoscere il funzionamento del nostro corpo, compreso il mistero del funzionamento del gusto…
Rispetto alle aspettative, i risultati del Progetto Genoma, pur avendo un'eco mediatica formidabile, non hanno confermato le certezze della biologia molecolare e gli obiettivi originari della ricerca.Si pensava infatti che la specie umana avesse centinaia di migliaia di geni. Ne sono stati invece contati circa 30.000, da confrontarsi con i circa 28.000 di una pianta e i 18.000 di un verme. Per alcuni questa differenza non è abbastanza marcata per spiegare, unicamente attraverso i geni, la complessità dell'organismo umano rispetto a forme di vita più semplici.
Inoltre nel genoma mappato è stata rilevata, oltre ai geni che costituiscono solo il 3% del totale, una quantità di materiale di cui non conosciamo ancora funzionamento e scopo (junk Dna).Queste considerazioni e le recenti ricerche sembrano, secondo alcuni (tra cui Evelyn Fox Keller nel suo libro Il secolo del gene), poter mettere in profonda crisi la classica concezione del gene come di una molecola stabile soggetta ad errori casuali e la correttezza stessa della teoria darwiniana intesa come un processo che agisce a posteriori sulle mutazioni grazie alla selezione naturale.
Tra gli entusiasti sostenitori della possibilità di risolvere tutti e per sempre i problemi della salute umana, grazie alla correzione dei guasti dei geni o alla sostituzione dei pezzi di genoma difettoso con pezzi ben funzionanti, secondo una visione della medicina neo-meccanicistica, si leggono autorevoli inviti alla prudenza...Link
Dire qualcosa per non dire nulla, potendo contare sull’inossidabilità della realtà già emersa (ombrello). Suggerire verità ma lasciarle “lì”, disponibili, sicuri che presto (ri)torneranno nell’oblio, vista la convenzione/convinzione Massiva decentrata rispetto a simili argomenti.
Per svolgere uno studio che "andava svolto" (per scopi di convincimento Massivo selettivo) era opportuno (ri)correre a nomi "sconosciuti", del/nel panorama scientifico internazionale, da lasciare "sconosciuti", in seguito.
Qualcosa che corregge le scoperte, potenzialmente, pericolose per l'AntiSistema e che esalta la parte più opportuna per il rafforzamento e la continuità del segnale portante).
La (com)presenza batterica ha in sé la proprietà inalterata della “magia (co)creativa”. Qualcosa di potenzialmente indistruttibile, perché sempre mutevole è mai del tutto ingabbiabile. Una base esponenzialmente non studiabile né (ri)comprensibile, attraverso logiche lineari che abitudinariamente (ri)utilizzi. Qualcosa che il Nucleo Primo ti ha ceduto affinché tu possa pensare di essere in progresso…
La (ri)combinazione della base batterica e della base del Dna, conferisce potenzialmente all’essere umano una “base poli trasformista”, infinita, eterna, tesa oltre ad ogni possibile limite/confine, che l’(Antis)Sistema ha fissato in qualità di “fermo immagine auto intrattenente” del contenuto (tu) nelle 3d.
È come il gettare le reti e pescare in alto mare, per poi ridurre in cattività, il "pescato", nel parco acquatico privato (3d), ad immagine e somiglianza dell’ecosistema origina(rio/le).
Ciò evidenzia la possibilità che esista un business, basato sulla cattura di esseri umani liberi (schiavitù, consumismo) e, dunque, che esista una (com)presenza di attori predatori/commercianti, soggetti a loro volta a limiti territoriali e leggi di giurisdizione tra simili:
- giurisdizione del “Signore tra Signori”.
Domani vedremo cosa lega il “Signore” nel proprio agire. Lo capiremo a livello frattale, partendo da qualche passo del Deuteronomio, nella fattispecie:
- il non invadere certe terre e l’invaderne altre
- di una discendenza, di un accordo e del relativo rispetto
- di un modello di giurisdizione tra “Signori”, che si spartiscono le terre e la Terra 3d, con te al loro centro...
Che cosa sai? Come hai “scelto”? Quando lo hai deciso? Perché hai “scelto”? In base a cosa?
Salute: cellulari assolti, studio conferma che non causano tumori.
L'esposizione alle frequenze radio che provengono dai telefonini cellulari non sembra aumentare significativamente il rischio di tumori al cervello.
L'assoluzione di uno degli oggetti più usati anche in Italia arriva da uno studio condotto da scienziati dell'Università di Manchester (Gb). I ricercatori hanno utilizzato i dati pubblici del UK Office of National Statistics per analizzare i trend delle nuove diagnosi di cancro ai cervello in Inghilterra fra il 1998 e il 2007.
I risultati, come riporta la rivista Bioelectromagnetics, non hanno rilevato significative modificazioni dell'incidenza della malattia nè negli uomini nè nelle donne nel periodo di nove anni posto sotto osservazione, quello in cui i cellulari si sono diffusi a macchia d'olio in tutto il mondo...
Cellulari e tumore al cervello: mezz'ora al giorno aumenta il rischio.
Basta mezz'ora al giorno al cellulare per aumentare il rischio di tumore al cervello.
È quanto afferma uno studio dei ricercatori francesi dell'Università di Bordeaux pubblicato sulla rivista scientifica Occupational and Environmental Medicine.
I ricercatori hanno trovato che le persone che hanno usato il loro cellulare o smartphone per più di 15 ore al mese, in cinque anni, in media, avevano tra due e tre volte un maggiore rischio di sviluppare dei tumori rispetto alle persone che avevano utilizzato il proprio telefono cellulare di rado. Tra i tipi di tumore al cervello sviluppato vi era il glioma e il meningioma.I risultati dello studio sono stati pubblicati sull’ultimo numero della rivista britannica Occupational and Environmental Medicine. Gli studiosi hanno esaminato 253 casi di glioma e 194 casi di meningioma riportati in quattro dipartimenti francesi (contee) tra il 2004 e il 2006.
Questi pazienti sono stati confrontati con altri 892 soggetti che fungevano da gruppo di controllo, o individui sani tratti dalla popolazione generale.Il confronto ha evidenziato un rischio più elevato tra coloro che hanno usato in modo assiduo il telefono cellulare:
in particolare ne erano più esposti coloro che hanno usato il telefonino per lavoro come, esempio, i venditori che riportavano una durata d’uso variabile da due a dieci anni, con una media di cinque anni.La ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica Occupational and Environmental Medicine, "dimostra che il rischio di contrarre un glioma è doppio per chi usa il cellulare regolarmente e per lunghe conversazioni".
Link
Su cosa basi il tuo pensare?
Un consiglio:
stacca il tuo “impianto” dal segnale portante.
(1) quale impianto e (2) quale segnale?
(1) il sistema di ricezione della mente
(2) il fluido dei pensieri alimentati dal segnale ispirante
Come fare?
Pensa diverso (è come un esercizio qualsiasi). Esercitati a (ri)leggere tutto ciò in cui t’imbatti, mantenendo fissa e costante in te l’immagine della (com)presenza del Nucleo Primo:
così, nel Tempo, lo renderai sempre più manifesto, in tutto ciò che c’è, di emerso, alla/nella realtà 3d (direttamente riagganciabile e visibile/comprovabile)
Così, nel Tempo, cambierai frequenza anche alla realtà 3d (volterai pagina).
Le 3d sono una lavagna, comune, di manifestazione della propria valenza (quintessenza).
Uno "sbocco" nella dimensione del reale 3d, per come sei abituato ora ad averne necessità. Un atto egoico per rendersi conto di sé. Qualcosa che “serve” solo per quello. L’immersione negli altri livelli è ancora Vita, anzi… è ancora più Vita.
Al di là... si estende ciò che ora temi di più (paradosso).
Qualcosa lo sa, lo provoca continuamente e se ne approfitta, plasmando la tua base a sua immagine e somiglianza e stravolgendo ciò che, in seguito, sarai portato a (ri)pensare di te, della tua natura, della tua valenza, origine, funzione, senso, etc.
Una vera e propria “cattura” (business)...
Del resto… la base batterica è vasta e può provocare qualsiasi tipo di “conseguenza”, anche il vivere auto confinati in questo Mondo.
A domani per la seconda parte...
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro 2014/Prospettivavita@gmail.com
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