SPS

venerdì 29 agosto 2014

Revisionismo Frattale della Storia Deviata by SPS (5).


La moneta è dentro al "pesce"... La Chiesa è dentro allo Stato.

(Ri)cordati che puoi/devi usare anche il Cud per scegliere la destinazione del tuo otto per mille.
Papa: quanti peccati nelle parrocchie, tristemente segnate da invidie e gelosie.
Quanti peccati nelle nostre parrocchie! Il rammarico è stato espresso da papa Francesco nel corso dell'Udienza generale in piazza San Pietro. Durante la catechesi, Bergoglio ha colto l'occasione per parlare di un tema sul quale tanto insiste e che tanto lo addolora.
"L'esperienza - ha detto Francesco - ci dice che sono tanti i peccati contro l'unità. Non pensiamo solo agli scismi. Pensiamo ad esempio ai peccati parrocchiali. A volte, le nostre parrocchie sono tristemente segnate da invidie, gelosie, antipatie"…
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Questa riflessione del Papa (ri)corda un passaggio del film Johnny Stecchino:
nel mondo siamo conosciuti anche per qualcosa di negativo. Quelle che voi chiamate piaghe. Una terribile, e lei sa a cosa mi riferisco:
l'Etna, il vulcano, ma è una bellezza naturale.
Ma ce n'è un'altra grave che nessuno riesce a risolvere, lei mi ha già capito... la Siccità... la terra brucia e sicca, una brutta cosa... Ma è la natura... e non ci possiamo fare niente.
Ma dove possiamo fare e non facciamo, perché in buona sostanza, purtroppo non è la natura ma l'uomo... dov'è? È nella terza di queste piaghe che veramente diffama la Sicilia e in patticolare Palemmo agli occhi del mondo... ehh... lei ha già capito, è inutile che io glielo dica... mi veggogno a dillo... è il traffico!
Troppe macchine! È un traffico tentacolare, vorticoso, che ci impedisce di vivere e ci fa nemici famigghia contro famigghia, troppe macchine!
Le “piaghe” sociali sono, dunque:
Etna, siccità, traffico e… invidie, gelosie, antipatie.
Molto bene. Adesso che lo sai, cosa pensi di fare? Cosa pensi di cambiare nel tuo stile di Vita? E, soprattutto, come pensi di attuare questo “cambiamento”?
Quando qualcosa lo “respiri”, perché è diventato/a troppo centrale, sempre presente e collocato profondamente (ipocentro) in “leva/proiezione” su tutto quello che consideri “Mondo” (epicentro, realtà 3d che desumi dall’evidenza derivante dai tuoi sensi)… allora, tutto quello che sai, pensi, rifletti, mediti, ragioni, immagini, senti, tocchi, etc. (ri)sente di una simile causa sotterranea, assolutamente non presa in considerazione all’interno della “tua” matematica, geometria, letteratura (equazione) che, per questo, risulta sempre conseguente, derivante, posteriore, dipendente.
Il prendere in causa gli effetti e non le cause è, in effetti, la caratteristica della scienza deviata.


È come studiare gli effetti concentrici creatisi sulla superficie d’acqua, tralasciando ed omettendo tutto quello che è inerente al “sasso” che li ha creati e, di più, relativamente al braccio che l’ha lanciato ed alla mente che ha concepito l’idea ed all’ispirazione che ha “armato” la mente
Questo piccolo schemino concettuale ti fa capire quanto tu sia distante dal livello “cardinale”, che ti raggiunge come fa un raggio di luce proveniente dalla distanza del Sole.
La Costituzione della Repubblica Italiana.
Principi fondamentali.

Art.7
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.[1]
Art. 8
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.
I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze. [2]
Link
[1] (Nota all'art. 7, secondo comma).
I Patti Lateranensi sono stati modificati dall'Accordo concordatario del 18 febbraio 1984, reso esecutivo con la legge 25 marzo 1985, n. 121 (G.U. 10 aprile 1985, n. 85, suppl.).
Link
[2] (Nota all'art. 8, terzo comma).
A regolare tali rapporti sono intervenute le leggi 11 agosto 1984, n. 449, 22 novembre 1988, n. 516, 22 novembre 1988, n. 517 e 8 marzo 1989, n. 101 (G.U. 13 agosto 1984, n. 222; 2 dicembre 1988, n. 283; 23 marzo 1989, n. 69), emesse sulla base di previe intese- intercorse, rispettivamente, con la Tavola valdese, le Chiese cristiane avventiste, le Assemblee di Dio e le Comunità ebraiche, e più di recente le leggi 5 ottobre 1993, n. 409 (G.U. 11 ottobre 1993, n. 239), 12 aprile 1995, n. 116 (G.U. 22 aprile 1995, n. 94), 29 novembre 1995, n. 520 (G.U. 7 dicembre 1995, n. 286), 20 dicembre 1996, nn. 637 e 638 (G.U. 21 dicembre 1996, n. 299), per la regolamentazione dei rapporti con altre confessioni o per la modifica delle precedenti intese.
Link
Nell’articolo 7 della Costituzione è stata inscritta la realtà dell’accordo relativo ai Patti Lateranensi tra Stato e Chiesa, le cui “modificazioni… accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale"…
I Patti Lateranensi sono stati modificati dall'Accordo concordatario del 18 febbraio 1984, reso esecutivo con la legge 25 marzo 1985, n. 121 (G.U. 10 aprile 1985, n. 85, suppl.)…
 Ora, analizza semplicemente questi assunti. Tu sei al cospetto e sei “regolato” da:
  • un “patto” avvenuto nel Tempo tra due entità, che “non sei tu”, anche se tu sei centrale nella loro economia
  • un “accordo” avvenuto nel Tempo tra le stesse due entità, che “non sei tu”, anche se tu (ri)entri sempre nei loro piani.
Qual è il tuo “posto” e qual è il tuo “ruolo”… in tutto questo?
 
Mentre ciò non è mai ben chiaro, a te/per te, i tuoi “limiti” sono chiaramente scolpiti a livello legislativo, "luogo" nel quale è anche ben definito quale è il tuo “posto ed il tuo ruolo” ma, dal punto prospettico delle due entità.
La “gabbia” è stata forgiata, applicata, estesa e permessa col tuo tacito assenso e per mezzo del tuo “essere comportamentale”. Attraverso il tuo lento ma costante affluire secondo la spinta della corrente sotterranea, atta a (ri)formulare l’intero universo di valori, che c’è dentro di te. Per questo, ora, la tua mente si rifiuta di cambiare logica; perché starebbe molto male rinunciando alle infinite dipendenze, che queste 3d le hanno radicato ad ogni livello.
I punti convenzionali sorreggono il potenziale vuoto, che percepisci oltre le “colonne d’Ercole”.
Il castello di carte virtuale ha preso il posto del tuo “spirito d’avventura”, che si deve ormai accontentare dei giochi d’azzardo, del bunging jumping, del poker e della guida pericolosa. Qualcosa che “anche se va male” puoi sempre contare sulle strutture di recupero sociali, invece di correre l’autentico rischio di perderti nel “nulla” che (con)segue, come la coda di una cometa, all’immaginare qualcosa che esuli da tutto ciò che ti sembra esistere (vincolo, caverna).

La revisione del 1984: il nuovo concordato.
Il Concordato (ma non il Trattato) fu rivisto, dopo lunghissime e difficili trattative, nel 1984, fondamentalmente per rimuovere la clausola riguardante la religione di Stato della Chiesa cattolica in Italia. La revisione che portò al nuovo Concordato venne firmata a Villa Madama, a Roma, il 18 febbraio dall'allora presidente del Consiglio Bettino Craxi, per lo Stato italiano, e dal cardinale Agostino Casaroli, Segretario di Stato, in rappresentanza della Santa Sede.
Il nuovo Concordato stabilì che il clero cattolico venisse finanziato da una frazione del gettito totale Irpef, attraverso il meccanismo noto come otto per mille e che la nomina dei vescovi non richiedesse più l'approvazione del governo italiano...
Fu anche stabilito che nelle scuole si potesse richiedere l'esenzione dall'ora di religione cattolica, prima obbligatoria, che tuttavia restò curriculare, mancando l'occasione di rendere al contrario facoltativa la frequenza per gli interessati a tale materia:
la scelta relativa deve essere effettuata e comunicata all'atto dell'iscrizione prima dell'inizio dell'anno scolastico
Link 
 
Nell’ambito in questione e, per la verità… in ogni ambito, ci sono sempre degli aspetti cardinali ed altri di grado minore, per cui, il prendere in esame un intero, solitamente, significa essere attirati, mediamente, da quegli aspetti più (ri)comprensibili e più “vicini” al proprio livello culturale e di “simpatia”.
Nel caso in questione, è evidente che la Massa sia più interessata al discorso relativo all’insegnamento della religione cattolica a scuola, ove si recano ogni giorno i propri figli, piuttosto che entrare nei meandri “antipatici” relativi agli accordi, “altri”, intercorsi tra le parti (che non sei tu) in (ri)ferimento a questioni senz’altro più centrali rispetto alle questioni di grado minore ma, viceversa, (quest'ultime) a più alta concentrazione attrattiva (linearità).
Per cui, tenendo in considerazione questo aspetto filoguidato della multipla presenza, per grado ed aspetto, dei vai argomenti contenuti in sede di accordo (deviazione dell’attenzione), è semplice constatare quanto l’opera apparente di “scelta”, inerente alla facoltà di far parte o meno dell’ora di religione scolastica, sia trattata con fare pressoché discriminante; di fatti, la scelta deve essere presa e comunicata all’inizio dell’anno scolastico, non permettendo la possibilità di decidere volta per volta, né prendendo in considerazione la possibilità di cambiare idea nel durante.


La scelta è senza appello: o adesso o mai più!
La scelta è “curriculare”, cioè:
la materia è presente nei piani orari e nei programmi d'insegnamento ed è obbligatoria, una volta effettuata da parte dello studente la scelta…
È dunque, ancora una volta, molto sottile la questione e, non si tratta di una “perdita di potere”, per la Chiesa, ma è solo un’abile mossa concordataria, apparente e tendente a discriminare (tra le righe) coloro che scelgono una volta per tutte di… essere confinati dagli altri, che già "confinano", per ragioni legate alla differenza di credo, visto ciò che i ragazzi ereditano dai propri genitori e dalle proprie “origini”.
L’otto per mille suscita meno attenzione, vero? È... antipatico.
Quanti "italiani" hanno capito che cos’è, in realtà? Pochi. Per la verità poco meno di quattro su dieci. Ma… questi “quattro” (ri)determinano anche le (non)scelte degli altri "sei", perché il totale deve fare "dieci", essendo obbligatoria (per legge) la “scelta della destinazione dell’otto per mille”.
E se… “non ti sta bene”?

Il dibattito politico sul Concordato.
Non può essere proposto un referendum per l'abolizione o la modifica del Trattato, del Concordato o delle leggi collegate a essi perché non sono ammessi, nel nostro ordinamento, referendum riguardanti i trattati internazionali.
Come prevede l'art. 7 della Costituzione, "le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale":
ciò significa che le modifiche bilaterali possono essere adottate con legge ordinaria, mentre, argomentando a contrario, quelle unilaterali richiedono il procedimento aggravato ex art. 138 Cost.
Nulla vieta, peraltro, che tale legge ordinaria o costituzionale sia proposta dal corpo elettorale, in quanto l'art. 71 Cost., nel disciplinare l'iniziativa legislativa del popolo, non menziona alcuna restrizione riguardante l'una o l'altra fonte del diritto...
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Nel 1984, ad esempio, qualcuno ti chiese (o chiese ai tuoi genitori) se erano d’accordo, o meno, relativamente al “nuovo concordato”? Non è che, forse, tu e/o i tuoi genitori, eravate troppo impegnati a… lavorare o a cercare di lavorare? E, dunque, non è che vi trovavate in una situazione ad hoc, adatta, per bypassare la vostra attenzione? Ma, anche quelli che hanno tentato di dire la loro, non hanno avuto la possibilità di “incidere” a fondo.
Ciò significa solo una cosa:
che l’accordo, il patto, etc. è qualcosa che ti amministra ma senza chiedere il tuo permesso.
Cioè, tu (con)segui. E tutto ciò lo digerisci “solo” perché, ti dicono, i “padri fondatori” della Repubblica lo hanno permesso/(pre)visto a livello Costituzionale. Ma l’hai letta la Costituzione Italiana? È qualcosa di talmente a “maglie larghe” e contenente tanta “dolce apparenza”, da risultare persino dannosa per lo smalto dei denti.
Queste “maglie larghe” sono passibili di “onoranza sulla carta con raggiro nella realtà”. Del resto, la legge si è sempre prestata a questo genere di “malaffare”. Da sempre, la legge – come la storia – è stata scritta dai “vincitori”.
(Ri)corda sempre, tuttavia, dell’esistenza del “terzo incomodo/del terzo che gode” tra i due litiganti (guerra dei poveri):
il Nucleo Primo.
Il “segnale” che – nel mezzo – (ri)assume tutto in funzione propria. Il motivo per il quale la “scelta” si riduce sempre tra questo o quello e, non più, anche a “questo e quello unitamente” (terzo stato quantico).
Terzo stato che esiste fisicamente e non solo sulla carta in qualità di sfumatura. Non è, per intenderci, la moneta che rimane sul fianco, situazione che francamente “non serve a nulla direttamente alla tua portata” (è, infatti, solitamente – quando raramente accade – un “lancio nullo” da ri-fare).
Ad esempio, in Italia, oltre allo Stato ed alla Chiesa… c’è anche la Mafia (il “traffico”, raccontato simbolicamente in Johnny Stecchino).
La “tentacolarità” è un classico di/in queste infrastrutture (Anti)Sistemiche:
i Patti Lateranensi non furono gli unici accordi stipulati negli anni successivi alla Prima guerra mondiale tra il Vaticano e stati esteri, nell'ottica di rendere libera la professione della religione cattolica e di ridare un ruolo diplomatico di primo piano al papato
Link
  • la professione della religione cattolica
  • ridare un ruolo diplomatico di primo piano al papato.
È il (ri)conoscimento politico e centrale di una vera e propria “professione”, ossia, di una “azienda anonima”, ad immagine e somiglianza del suo “vaso di imprinting” inosservato e, dunque, “anonimo”. Sia, infatti, “Dio che il Nucleo Primo”, sono definiti convenzionalmente (senza aver mai visto):
ubiqui, ossia, dappertutto allo stesso momento.
capaci, dunque, di (pre)determinare anche il tuo futuro, che prende i termini e si (ri)colora di “destino”, cioè, di qualcosa che non dipende esclusivamente da te, proprio come il calcolo dell’inflazione. Ok?
Nel “Nuovo Concordato”, fra le molte cose, si annida anche una revisione del trattamento economico intercorso tra le due “eggregore”; qualcosa che aleggia sopra alla testa di ogni individuo, allorquando si accinge a “pagare le tasse”. Ma… come viene predeterminato il meccanismo che regola i vasi comunicanti della quest(ua/ione)?
Attraverso un effetto leva calcolato ricorrendo ad una visione lungimirante dei meccanismi artificiali, che regolano la questione economica/finanziaria/politica della società, partendo da una conoscenza alt®a ed assolutamente sfuggevole per la Massa, nonostante la stessa sarà la parte principale chiamata in causa al fine di “mettere mano al portafoglio”.
La “crescita inflazionistica del Pil” ti dice qualcosa? E l’otto per mille, agganciato al Pil? He He He… Sei alle prese con dei furbacchioni incredibili.
L'otto per mille indica una quota di imposta, ricavata dall'Irpef, che la Repubblica Italiana ripartisce, in base alle scelte dei contribuenti, fra lo Stato stesso e varie confessioni religiose.
È stata introdotta dall'art. 47 della legge 20 maggio 1985 n. 222, in attuazione del concordato del 1984 tra Repubblica Italiana e la Santa Sede, nella qualità di rappresentante della Chiesa Cattolica. La norma stabilisce gli ambiti nei quali i soggetti beneficiari dell'otto per mille possono impiegare i fondi ricevuti, nonché il meccanismo di calcolo di tale quota.
I contribuenti non sono tenuti ad esercitare obbligatoriamente l'opzione per la destinazione dell'otto per mille.
Tuttavia, anche l'otto per mille del gettito fiscale di chi non effettua una scelta o di chi è esonerato dalla dichiarazione dei redditi viene ripartito tra i soggetti beneficiari, in proporzione alle scelte espresse (mediamente il 42,73% dei contribuenti hanno espresso una scelta tra il 1990 e il 2007) e salvo rinuncia unilaterale dei medesimi
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Incomincia a pensare:
  • l’otto per mille lo pagano tutti coloro che hanno dichiarato un reddito (a prescindere dalla propria inclinazione e dal proprio credo religioso, ovvio)
  • l’otto per mille è una parte delle tasse che dovresti, comunque, pagare (così ti dicono)
  • ma tu non sei obbligato a scegliere a chi dare il tuo otto per mille (pensa a quanto ti hanno tenuto in considerazione, del resto hai dei diritti, vivi in libertà ed in democrazia)
  • però, anche se non scegli, obbligatoriamente il tuo otto per mille viene (ri)partito in funzione della percentuale che deriva da coloro (quattro su dieci) che si sono espressi (dunque, anche per te)
  • quindi, non importa in cosa credi, perché se non ti informi per bene (la legge non ammette ignoranza) andrai a finanziare la Chiesa Cattolica o al limite lo Stato italiano
  • sappi, inoltre, che le rappresentanze islamiche, non (ri)entrano nell’elenco dei possibili destinatari del tuo otto per mille (ma quanti islamici vivono e lavorano in Italia?).
Sei alle prese con una “torta” che, ormai, da Tempo supera il miliardo di Euro all’anno! Non sono proprio “noccioline”, vero?
Eppure, sei “italiani” su dieci non si esprimono affatto.
Forse perché non lo sanno? Forse perché lo Stato non spende nemmeno un euro di pubblicità? Forse perché era (pre)visto che andasse così?
  
Storia.
Il rapporto tra lo Stato italiano e le diverse confessioni religiose presenti sul suo territorio può esser fatto risalire allo Statuto Albertino del 1848 (prima in vigore nel solo Regno di Sardegna, poi esteso al nascente Regno d'Italia).
L'articolo 1 dello Statuto Albertino tollerava ogni culto conforme alle leggi e riconosceva il cattolicesimo come religione di Stato.
Con i Patti Lateranensi del 1929, che codificavano i rapporti tra Stato italiano e Chiesa cattolica, lo Stato si impegnava a pagare lo stipendio al clero cattolico mediante il meccanismo della Congrua. Tale meccanismo si fondava sul riconoscimento del pregiudizio economico subito dai cattolici a causa delle molteplici confische di beni ecclesiastici nel corso del secolo XIX, con l'applicazione delle leggi Siccardi del 1850, le leggi Rattazzi del 1854 e 1855, quelle che istituirono l'eversione dell'asse ecclesiastico del periodo 1866-1867 e l'annessione dello Stato Pontificio al Regno d'Italia nel 1870 a seguito della breccia di Porta Pia.
Nel 1948 la Costituzione repubblicana sancì (art. 3) l'uguaglianza degli individui a prescindere dalla religione. Fu così abolita de facto la religione di Stato. L'abolizione ufficiale è del 1984 (protocollo addizionale, punto 1) con la revisione dei Patti Lateranensi e con la sentenza n. 203/1989 della Corte costituzionale, che fissa la laicità come principio supremo dello Stato.
Con la firma del nuovo concordato (18 febbraio 1984) tra l'allora presidente del consiglio italiano Bettino Craxi e il segretario di stato del Vaticano Agostino Casaroli si stabilì che il sostegno dello Stato alla Chiesa (studiato dall'allora ministro del Bilancio Paolo Cirino Pomicino) avvenisse nel quadro della devoluzione di una frazione del gettito totale Irpef (l'otto per mille, appunto) da parte dello Stato alla Chiesa cattolica e alle altre confessioni (per scopi religiosi o caritativi) o allo Stato stesso (per scopi sociali o assistenziali), in base alle opzioni espresse dai contribuenti sulla dichiarazione dei redditi

La materia fu poi regolamentata dalla legge n. 222 del 20 maggio 1985 e da successivi decreti legge e circolari.

Negli anni successivi lo Stato italiano ha firmato intese analoghe con:
  • le Assemblee di Dio, nel 1986;
  • gli avventisti, nel1986;
  • l'Unione delle chiese metodiste e valdesi, nel 1993;
  • i luterani, nel 1995;
  • le comunità ebraiche, nel 1996...
Sono nove le confessioni religiose che possono ricevere l'otto per mille. Nel 2014 saranno undici (Link).
 
Ulteriori intese con altre confessioni sono state sottoscritte e restano in attesa di ratifica parlamentare. Nessuna di queste riguarda le diverse organizzazioni dell'Islam in Italia

Impieghi.
Le finalità per le quali le singole Chiese possono impiegare i fondi loro assegnati sono concordati nell'intesa in base alla quale esse sono state ammesse al finanziamento...
Lo Stato non fa pubblicità per l'ottopermille e secondo alcuni ciò spiega il crollo delle preferenze per lo Stato:
la sua percentuale è scesa dal 23% del 1990 all'8,3% del 2006.
Gli enti senza fini di lucro che vogliono accedere ai fondi devono presentare apposita proposta entro il 15 marzo di ogni anno...
I dati qui riportati fanno riferimento ai fondi incassati nell'anno 2004 (relativi ai redditi denunciati nel 2001). Ove i dati non erano disponibili, sono state usate informazioni relative agli anni precedenti. Nel 2004 lo Stato ha ricevuto circa 100 milioni di euro. Di questi:
  • 80 milioni sono stati trasferiti al bilancio generale
  • 20 milioni sono stati distribuiti per interventi straordinari negli ambiti stabiliti dalla legge, in questo modo:
  • 44,64% conservazione dei beni culturali cattolici,
  • 24,73% calamità naturali,
  • 23,03% conservazione dei beni culturali civili,
  • 4,44% fame nel mondo,
  • 3,16% assistenza rifugiati...
  
Sì; una parte di ciò che ha incassato lo Stato, nel 2004, è servita ancora per fini “cattolici”. La Chiesa, inoltre, ha avuto il (ri)conoscimento dell’Unesco per la gran parte dei suoi beni immobili, che (ri)entrano dunque nel “Patrimonio dell’Umanità”:
dal 1992 le interazioni tra uomo e ambiente sono riconosciute come paesaggi culturali
Link
Queste "interazioni" hanno origini molto simili all’apparato radicale del regno vegetale:
sono sotterranee a livello di “causa” (origine).
Ciò che ne deriva è, allora, causale e determinante. La Chiesa, ad esempio, si avvale sempre della strategia dell’apparente “bene universale comune”, quando invece è proprietaria ma in qualità di "usufruttuaria", (ri)flettendo il proprio mantenimento nella/sulla Massa sottostante al proprio “edificio” (cieli, recinto, pastore e pecore).
Chiesa cattolica.
La somma ricevuta dalla Chiesa cattolica deve essere impiegata "per esigenze di culto della popolazione, sostentamento del clero, interventi caritativi a favore della collettività nazionale o di paesi del terzo mondo", così come previsto dall'art. 48 della L. 222/1985.
Ogni anno la Conferenza Episcopale Italiana pubblica il resoconto riassuntivo delle spese, che riporta la distribuzione dei fondi tra le voci principali…
La 65ª assemblea generale della CEI tenutasi dal 20 al 27 maggio 2013 ha approvato la ripartizione dei fondi assegnati per l'anno 2012, per un totale di 1148 milioni di euro
Link
1148 milioni di euro, per il 2012!
A questo link è possibile consultare, il rendiconto per l’anno 2013 e 2014 (sempre oltre il miliardo di euro). 

A questo link è possibile consultare il documento “Otto per mille. Destinazione ed impieghi. 1990-2013”.
Questo è il frutto della nuova politica voluta da Papa Francesco, ossia, di quella “apparente apertura” che intende portare alla luce del Sole, qualcosa che è sotterraneo. Ma in quale misura? Beh… nella misura in cui, ti devi limitare a “credere” a/in quello che leggi. Un modo sottile e consueto di (ra)ggirare l’ostacolo, in maniera tale da apparire diversamente, anche se non certamente nella sostanza.
Come si arriva all’esigenza/pressione (unilaterale) di un nuovo concordato?
Durante gli anni '70 e '80, il Vaticano viene screditato dalle vicende di Monsignor Marcinkus. Questi era il gestore delle finanze vaticane, lo Ior, e fece scalpore a causa dei suoi rapporti con i banchieri disonesti e criminali:
Michele Sindona – mandante dell'omicidio Ambrosoli – e Roberto Calvi responsabile del fallimento del Banco Ambrosiano e legato alla P2. La Banca del Vaticano ha aiutato l'ascesa di Roberto Calvi
(Che) il 17 giugno 1982 viene ritrovato impiccato sotto un ponte sul Tamigi. Due mesi dopo si riunisce il collegio cardinalizio in cui si condanna l'operato del banchiere, si ammette l'esistenza del controllo diretto e indiretto dello Ior su quelle società incriminate.
Tuttavia, il cardinale Casaroli nella sua relazione finale stabilisce che il debito non riguarda lo Ior e dunque la Banca del Vaticano non verserà un soldo per riempire il buco di 1287 milioni di dollari…
Negli anni ottanta lo Ior fallisce e le finanze della Chiesa sono nere. Lo scenario d'inizio decennio è questo:
il potere del Vaticano sta scemando.
Invece no. La politica non può privarsi di un così grande sostegno.
Ecco perché nel 1984 arriva il secondo concordato tra Chiesa e stato italiano in sostituzione dei patti del 1929…
Link
si ammette l'esistenza del controllo diretto e indiretto dello Ior su quelle società incriminate
negli anni ottanta lo Ior fallisce e le finanze della Chiesa sono nere.


La musica non cambia. Cambiano solo i suonatori…
La Chiesa è un... "grande elettore".
Nel 2008 la Chiesa cattolica ha speso 22 milioni di euro in pubblicità, pari al 2,33% dei fondi per quell'anno.
Il cardinale Attilio Nicora, già presidente dell'Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica, in un'intervista trasmessa dalla Rai il 30 maggio 2010 auspicava un incremento della percentuale di fondi per la carità (all'epoca da lui stesso stimati in una quota pari al 20%), in modo che la ripartizione rispecchi il messaggio trasmesso tramite la campagna pubblicitaria commissionata dalla Chiesa.
Il 2 agosto 2012 l'Associazione per i diritti degli utenti e consumatori ha presentato un esposto all'Autorità garante della concorrenza e del mercato ritenendo ingannevole la campagna pubblicitaria 2012, in quanto lascerebbe intendere che tutto il ricavato dell'8 x 1000 destinato alla Chiesa cattolica venga destinato per scopi di carità
Link
  • ritenendo ingannevole la campagna pubblicitaria 2012, in quanto lascerebbe intendere che tutto il ricavato dell'8 x 1000 destinato alla Chiesa cattolica venga destinato per scopi di carità.
È sempre la solita Chiesa. Quella, per intenderci, delle Crociate e della Santa Inquisizione. Un potere che, come quello bancario, si (ri)nnova nel Tempo della smemorizzazione umana (qualcosa che è assolutamente diabolico e incantesimale):
Addio brutti ricordi, la scienza li trasforma in belli.
Un team di neuroscienziati americani è riuscito a invertire le associazioni emotive legate ai ricordi…
Link
“Manipolazione mentale”: ti dice qualcosa? 
O preferisci (ri)tenerti stupido o (ri)tardato, vista la tua immobilità relativamente a ciò che ti continua a raggiungere nonostante il proprio pesante passato?
Perché non riesci a staccarti né dal potere della Chiesa né da quello delle banche? Perché? Quali credenziali continuano ad avere? Quali "santi in paradiso"?
Perché sono poteri interlacciati in profondità, nella “tua” Costituzione, ognuno in maniere diverse, ognuno nella medesima maniera (senso). 
Come funziona l’ingranaggio otto per mille?
Gettito.
Per le sue caratteristiche il meccanismo dell'otto per mille presenta notevoli peculiarità. Essendo agganciato alla tassazione, il gettito dipende dalle seguenti variabili:
  • il Pil;
  • le aliquote Irpef.
Anche se in un'economia matura come quella italiana la crescita del Pil è determinata in buona parte dall'inflazione (e perciò il meccanismo potrebbe preservare nel tempo il valore di quanto si intende erogare), il Pil, quindi il gettito, è determinato anche dalla variazione in termini reali della produttività pro-capite (consumo).
Il fatto che il gettito possa aumentare in caso di incremento delle aliquote Irpef (cioè un impoverimento della popolazione) risulta particolarmente sgradevole; si tratta però di eventualità remota.
Nel periodo di applicazione della legge le aliquote sono state effettivamente riviste più volte, ma certo non con l'obiettivo di incrementare il gettito dell'otto per mille.
Inoltre la legge (art. 49) prevede che la percentuale dell'Irpef non sia fissa all'otto per mille, ma possa essere modificata ogni tre anni da una commissione paritetica nominata dal governo e dalla Conferenza Episcopale Italiana, in base al gettito Irpef ottenuto negli anni precedenti dalla Chiesa cattolica...
Link
Ecco il gettito dell’otto per mille erogato alla Chiesa, negli anni 1990-2014 (dati in milioni di euro):
•    1990, 398
•    1991, 446
•    1992, 529
•    1993, 573
•    1994, 569
•    1995, 590
•    1996, 653
•    1997, 680
•    1998, 756
•    1999, 839
•    2000, 904
•    2001, 897
•    2002, 961
•    2003, 1.016
•    2004, 937
•    2005, 984
•    2006, 930
•    2007, 991
•    2008, 1.002,513
•    2009, 967,538
•    2010, 1.067,032
•    2011, 1.118,677
•    2012, 1.148,076
•    2013, 1.032,667
•    2014, 1.055,321
La crescita percentuale degli importi è il risultato di:
  • crescita inflazionistica del Pil:
l'inflazione nel periodo ha determinato una crescita del Pil, a parità di potere d'acquisto. Misurato secondo l'indice Istat 1990-2004, il gettito avrebbe dovuto rivalutarsi del 50-60% circa;
  • crescita reale del Pil:
il Pil, al netto dell'inflazione, è cresciuto del 25% circa nel periodo fino al 2004;
  • altri fattori come il recupero dell'evasione e la variazione del carico fiscale…
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Per circa l’85/90%, la Chiesa è la destinataria del gettito otto per mille. Per cui, è ragionevole affermare che essa è l’attore principale e destinatario della “legge”.

Pensa:
  1. se c’è “crisi” l’inflazione aiuta la Chiesa
  2. se non c’è “crisi” il Pil sale automaticamente
  3. il (ri)calcolo eventuale delle aliquote Irpef, aiuta la Chiesa.
È un meccanismo molto astuto (d'aiuto), infatti basta osservare come dal 1990 il flusso sia solo aumentato, nonostante l’Italia sia sempre stata in sostanziale ed abitudinaria “crisi”. Un modello altamente strategico messo a punto da... Giulio Tremonti? (ma non era Paolo Cirino Pomicino? Vedrai, alla fine dell'articolo che... in realtà questo "insegnamento" giunge da altra parte, al di fuori dell'Italia):
nel 1990 entra in vigore l'Otto per Mille.
Tale sistema è stato elaborato dal futuro ministro Giulio Tremonti, ai tempi del secondo concordato, collaboratore del governo Craxi.
Il meccanismo prevede il prelievo dell’8x1000 del gettito Irpef e la sua destinazione ad una comunità religiosa o allo Stato. Tuttavia, il sistema è solo in apparenza trasparente.
Infatti, chi sceglie di non destinare il proprio 8x1000 a nessuno vede destinare i propri soldi dai “voti” degli altri.
Le somme sono ripartite dunque in questo modo, attribuendo anche le quote non espresse per il 90% alla Chiesa. È un sistema di voto fiscale che non ha eguali al mondo e che lo Stato italiano non utilizza per il più considerato 5x1000, dedicato a ricerca e volontariato.
Ciò ha consentito alla Santa Sede di fare guadagni enormi (un miliardo di euro l’anno) e di rimettere a posto le sue finanze, nonché di estendere il proprio potere sui media…
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Qualcosa che va ad unirsi, sostanzialmente, con il resto dei benefici e del patrimonio della Chiesa:
la Chiesa è proprietaria anche di parecchie attività commerciali collegate alle attività religiose, quali:
alberghi, librerie, ristoranti.
Secondo un'inchiesta della rivista liberale "Il Mondo" il patrimonio immobiliare nazionale appartiene alla Chiesa per un quinto
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Le “sfumature” non si contano. L’iceberg è per la sua grande interezza sotto al pelo dell’acqua e… l’acqua divide dalla superficie direttamente osservabile e (ri)comprensibile.
Secondo la legge, infatti (lo Stato) ha l’obbligo di utilizzare i fondi che gli derivano dalla ripartizione dell’otto per mille (che per il 2007 ammontano a quasi 86 milioni di euro) esclusivamente "per interventi straordinari per fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione di beni culturali".
Sorvoliamo qui sull’arbitrarietà con cui sono stati scelti questi ambiti (perché la conservazione dei beni culturali e non – parola impronunciabile in Italia – la ricerca scientifica? Misteri della politica).
Il problema è che negli anni lo Stato ha in realtà utilizzato questi fondi sostanzialmente per integrare le sue, già scarse, finanze. Domanda:
e se… se lo tenesse tutto l’otto per mille piuttosto che finanziare col denaro di tutti alcune confessioni religiose?...
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Perchè questo tutto questo permissivismo? Perchè questo accordo, questo patto con la Chiesa? Perché… se, poi, le due parti versano in condizioni differenti, in termini “economici”? Beh… chiediti perché l’euro è “forte” rispetto al dollaro? È proprio tutta sua questa “forza”? 
La Chiesa si è come “spogliata” dell’onere (tassazione, mantenimento, dovere sociale) relativo al possedimento fisico di ricchezze, pur continuando a detenerle ma nella loro quintessenza (giustificato e permesso a livello di legge, sottile, che sfugge nel suo insieme, come una serpe ipnotizzante, etc.).
Infatti, il suo “marchio” è diventato un default, un (ri)chiamo convenzionale come il segno della Nike o il nome della Coca Cola.
Se “rompi” con tutti i tuoi figli e parenti... beh… lasci, allora, tutto alla Chiesa (se lo vuoi fare nei confronti dello Stato, non sai nemmeno a chi rivolgerti!), così: 
per automatismo.
E questa situazione è quella relativa solo all’Italia. Pensa anche al resto del Mondo…

Otto per mille non espressamente destinato dai contribuenti.
L'esonero a presentare la dichiarazione per alcune categorie di contribuenti quali, ad esempio, i pensionati privi di altri redditi e la facoltà degli altri a rinunciare all'esercizio dell'opzione implica che le scelte siano espresse da una minoranza.
Il documento più recente diffuso dalla Camera indica che solo il 43,5% dei contribuenti ha effettuato una scelta ai fini della ripartizione del 2010…
Anche l'otto per mille dell'Irpef di chi non esercita l'opzione viene distribuito, salvo loro rinuncia, tra i beneficiari, in proporzione alle scelte espresse. Oggi 8 soggetti su 10 accedono alla ripartizione della quota non espressa
la rinuncia è esercitata dalla Chiesa Apostolica in Italia, che ha scelto di non partecipare alla ripartizione delle quote non espresse, e dalle Assemblee di Dio in Italia, che invece devolvono la loro quota allo Stato.
Gli ultimi dati ufficiali completi sono relativi ai fondi incassati dallo Stato e dalle confessioni religiose nel 2010, relativi ai redditi denunciati nel 2007. Per ogni destinatario sono indicate la percentuale rispetto alle scelte espresse e la percentuale rispetto al totale dei contribuenti.

Destinatario    % fra chi ha espresso una scelta    % sul totale dei contribuenti
Chiesa cattolica                       85,01%                                     36,98%
Stato                                        11,95%                                       5,20%
Valdesi                                      2,05%                                       0,89%
Comunità ebraiche                    0,37%                                       0,16%
Luterani                                     0,25%                                       0,11%
Avventisti del settimo giorno    0,17%                                       0,07%
Assemblee di Dio in Italia         0,20%                                       0,09%
Totale                                      100,00%                                    43,50%

La percentuale della Chiesa cattolica, pari nel 1990 al 76,17% è salita nel 2004 al 89,81%, per poi calare all'86,05% nel 2006 e all'85,01% nel 2007. Tuttavia, poiché i contribuenti che non esercitano l'opzione sono più numerosi rispetto a quelli che lo fanno (nelle dichiarazioni dei redditi del 2007 solamente il 43,50% ha espresso un'opzione), la percentuale dei firmatari per la chiesa cattolica sul totale dei contribuenti è di meno del 37% dei contribuenti, molto meno degli italiani che si dichiarano cattolici.
Le sottoscrizioni in favore dello Stato, che nel 1990 erano il 22,31%, hanno raggiunto il minimo storico nelle dichiarazioni del 2005 al 7,60%. Nelle ultime dichiarazioni hanno segnato una ripresa, con l'11,95% nelle dichiarazioni del 2007...
Le erogazioni effettive a favore della Chiesa cattolica sono attualmente circa tre volte l'importo speso per il sostentamento del clero (questo è l'importo, che corrisponde approssimativamente all'assegno di congrua in vigore fino al 1989, tenendo conto dell'inflazione, come è logico considerando che il numero delle parrocchie non è cambiato significativamente e che i singoli stipendi non sono particolarmente elevati). 
Questo fatto ha portato vari osservatori a chiedersi se vi siano stati errori od omissioni nella formulazione delle leggi di implementazione del nuovo concordato o nella loro applicazione...
Spese pubblicitarie.
Lo Stato decide di non investire nessuna somma in pubblicità. Per questa ragione l'iniziale consenso a favore dello Stato è calato sensibilmente. Viceversa la Chiesa cattolica investe somme consistenti (nel 2008 € 21.628.882 pari al 2,33% dei fondi ricevuti) in pubblicità, soprattutto in spot televisivi…
Erogazione dei contributi.
Lo Stato si riserva tre anni per provvedere all'esatto conteggio e al versamento dei contributi alle rappresentanze delle confessioni religiose. Ogni anno, quindi, tutte le confessioni ricevono i finanziamenti relativi alla dichiarazione dei redditi di tre anni prima, ad eccezione della Chiesa cattolica che, secondo l'art. 47 della legge n. 222 del 20 maggio 1985, riceve invece un anticipo relativo all'anno in corso pari all'importo definitivo, che ad essa compete in relazione alla dichiarazione dei redditi di tre anni prima, oltre al conguaglio relativo al suddetto esercizio…
Link 
 
È una coda di informazioni pressoché continua. Qualcosa nel quale ci si disperde e che, alfine, “annoia”, mantenendo(ti) al largo. La mente dopo qualche istante di vaga attenzione, slitta via. Ora, se il grado di “simpatia” è basso, qualsiasi ambito, anche centrale, passa inosservato.
Infatti, tu preferisci sempre “altro”.
E, anche per questo, qualcosa si infila tra le maglie sociali ed individuali, completamente al riparo da qualsiasi sguardo indiscreto e/o resistente.
La mente è irrorata di sostanze ipnotiche e l’alimentazione, in questo, è assolutamente complice (alimentazione = industria alimentare + ambiente politico e di prevenzione/tutela/sicurezza dei consumatori + Unione Europea ed altre entità internazionali, sino al punto di vertice staccato del Nucleo Primo).
Sei in un (Anti)Sistema, del resto. Un ambiente controllato all’origine. Che ti aspetti, diversamente?
Questa sezione del “Revisionismo frattale della storia deviata by SPS” termina con questa puntata. È stato un esemplare esperimento che ha aperto una via, al quale seguiranno gli altri innumerevoli tronconi, vista la proprietà di SPS di decodificare attraverso l’Analogia Frattale qualsiasi fonte e qualsiasi canale…
L’argomento è certamente vasto e sono molte le informazioni relative, sulle quali ancora (ri)flettere. Tuttavia, una settimana di articoli tematici è sufficiente… per non “annoiare” oltremodo.

Termino con un elenco di “informazioni e siti” che meritano senz’altro una presa in visione diretta e centrale.
(Ri)corda che per versare il “tuo” otto per mille (obbligatorio e, dunque, comunque riscosso) puoi usare:
  1. il modello Unico
  2. il modello 730
  3. il Cud.
Ora, il Cud usualmente è solo letto e mai (ri)utilizzato in quanto documento anche di scelta. Infatti, puoi esprimere il tuo indirizzo attraverso questo documento che, solitamente non (ri)cordi/non sai di poter disporre interattivamente.
Qua puoi meglio (ri)comprendere questo aspetto, il suo profondo significato e le circostanze più sfuggevoli:
Link
Qua trovi la “versione ufficiale” dello Stato:
Link
A questi link trovi degli articoli “interessanti”:
Link
Link
Link
Link
Link
Link
Link
Link
Link
Link
A questi link, invece, (ri)trovi, a diversi livelli (un'altra prospettiva/dimensione), la versione di facciata del medesimo meccanismo:
Link
Link
Leggi, in questi due casi (dove l'incantesimo è totale), come è spiegata, mono prospetticamente, la questione della (ri)assegnazione delle “non scelte” (sei su dieci):
la ripartizione dei fondi si fa esclusivamente in proporzione alle scelte espresse e quindi senza tenere conto degli "astenuti". Esempio:
se il 60% dei contribuenti esprime una scelta, si terrà conto delle preferenze di quel 60%. Quindi lo stato ripartisce l'intero 8xmille senza che l'astensione di alcuni ne sottragga alla ripartizione una parte
Link
In realtà con la propria scelta non si versa concretamente  l’8 per mille o il 5 per mille del proprio gettito personale all’associazione prescelta.
Lo Stato infatti calcola l’importo totale delle entrate dovute all’Irpef e solo successivamente calcola l’8 per mille. La firma è importante perché lo Stato calcola il totale delle firme pervenute per ogni destinazione e in base alla percentuale attribuisce ai vari enti l’8 per mille. In questo modo tutte le firme hanno lo stesso peso, indipendentemente dal reddito
Link
Le correnti ti spazzano via, se non sei fisso saldamente, in te, mentre continui comunque a (de)fluire, vorticando in/nel loop.

A questo link trovi una serie di considerazioni relative alle “critiche ed agli aspetti controversi” dell’ingranaggio dell’otto per mille:
Ripartizione delle scelte inespresse… fu definito già nel 1984 "una mostruosità giuridica" dallo storico Piero Bellini…
Link 
L’otto per mille è una fonte di denaro continua e sempre più florida per la “Santa Sede”. Qualcosa che cresce anche in tempi di crisi, anche perché legato all’esistenza dell’inflazione che, dunque, è prevista e “deve esserci”. Anche per questo Draghi (Bce) è disposto ad utilizzare forme non convenzionali per generare inflazione, sino al tetto massimo previsto da “statuto”.
Cioè, la Bce lavora per la “Santa Sede”? Naa… diciamo più semplicemente che… collaborano (in)direttamente; entrambe sotto allo stesso “cielo” (Dio/Nucleo Primo).
Su inflazione pronti anche a strumenti non convenzionali.
Nell'Eurozona "l'inflazione ha registrato un andamento discendente dal 2,5% circa dell'estate 2012 al recente 0,4%" e alla luce di questo andamento il Consiglio direttivo della Bce "è pronto a usare anche strumenti non convenzionali per salvaguardare il saldo ancoraggio delle aspettative di inflazione a medio e lungo termine"…
Mario Draghi
Italia scivola in deflazione in agosto, prima volta dal 1959...
Pesa calo prezzi comunicazioni, spese casa, alimentari...

Link

Pesa il calo dei prezzi? Per chi/cosa... pesa? Per te? See...
Lo percepisci come ti fanno funzionare? Ribaltando ogni concetto. Pensa a quando paghi meno qualsiasi cosa/servizio. Ecco, è quella la tua realtà. Non quella del rischio continuo, che ti (ri)feriscono complessivamente tutti...

La crescita percentuale degli importi (dell'otto per mille) è il risultato di:
crescita inflazionistica del Pil:
l'inflazione nel periodo ha determinato una crescita del Pil, a parità di potere d'acquisto. Misurato secondo l'indice Istat 1990-2004, il gettito avrebbe dovuto rivalutarsi del 50-60% circa...
Link
Che dire, poi, della raccolta di elemosina, offerte, donazioni, etc.
Per non tacere degli altri accordi, che la “Santa Sede” ha pensato di (ri)proporre (o "testare") agli altri Stati del Mondo, dove è presente (in ubiquità e con appetito insaziabile).

Leggi, allora, e rabbrividisci:

IV Accordo tra la Santa Sede e lo Stato Spagnolo, circa questioni economiche.
Accordo
Articolo I
La Chiesa Cattolica può liberamente ottenere contributi dai propri fedeli, organizzare pubbliche cellette e ricevere elemosine ed offerte.
Articolo II
1. Lo Stato, con assoluto rispetto del principio della libertà religiosa, si impegna a collaborare affinché la Chiesa Cattolica possa conseguire i mezzi che le assicurino un adeguato sostegno economico.
2. Trascorsi tre esercizi completi dalla stipulazione del presente Accordo, lo Stato potrà assegnare alla Chiesa Cattolica una percentuale sul gettito dell'imposta sul reddito o sul patrimonio netto ovvero su altra imposta di carattere personale, mediante il procedimento tecnicamente adeguato. A tale scopo ciascun contribuente dovrà espressamente manifestare, nella rispettiva dichiarazione, la propria volontà circa la destinazione della percentuale in oggetto.
In assenza di tale dichiarazione, la somma corrispondente sarà destinata ad altre finalità.
3. Questo sistema sostituirà la dotazione alla quale si riferisce il numero seguente, in modo da assicurare alla Chiesa Cattolica entrate per un ammontare equiparabile a quello di detta dotazione
Link 
 
L’accordo data 3 gennaio 1979. La ratifica, il 4 dicembre 1979.
La revisione del sistema di contribuzione economica dello Stato Spagnοlο alla Chiesa Cattolica risulta di particolare importanza nell'opera di sostituzione del Concordato del 1953, con nuovi Accordi…
Link 
In Spagna il concordato (ri)sale al 1953, ma la sua (re)visione data 1979 (ossia, prima del medesimo accordo ufficiale tra Chiesa e Stato italiano) che, dunque, non ha inventato Giulio Tremonti o Paolo Ciro Pomicino ma, è stato prima “rodato” all’estero e poi portato anche in Italia e solo "lì" messo a punto, in relazione alla (ri)partizione delle "non scelte" (astenuti):
in Spagna il contribuente può dichiarare che lo 0,5 per cento del gettito fiscale possa essere destinato alla Chiesa o allo Stato, in assenza di scelta la cifra è destinata ad altri fini...
Link 
Il "perfezionamento" è, semmai, da imputare ai due "illustri" italiani. Anche se sarebbe interessante capire questi "altri fini", quali sono...
Pensa a questo flusso continuo di denaro che, SPS si (ri)promette di indagare a fondo, confluisce a “Roma” da numerose parti del Mondo.
Una formula vincente non si cambia sino a quando funziona.
La “Chiesa” si è, così, ritirata nello Stato Vaticano, entrando viralmente nei gangli vitali degli Stati… e con effetto leva, al di là del concetto immaginario della “crisi”, è sempre in grado di (ri)cavare fondamentale interesse dal proprio grado di (com)presenza, nonché di “debito”, assunto sempre per altro dalla Massa.

Come un gigantesco parassita, essa si annida in quasi ogni Stato del Mondo, facendosi mantenere dallo stesso che, altro non è, che il “popolo travestito d’altra immagine” (Bad Company). Qualcosa che è il popolo, ma solo per la parte costituzionale/apparente (sulla carta), mentre in realtà e sottilmente si opera a dividere l’interesse solido da quello virtuale.
Alla Massa il virtuale, che costa energia e “schiavitù”, scambiata per altro.
Al Nucleo Primo (al fine) il concreto contributo in termini di energia e “schiavitù”, scambiati per altro.
E, mentre tu credi in questo o in quello o, non vuoi mai a fondo crederci, sulle tue ceneri si ingrossa e prolifera il più gigantesco dei business non apparenti:
quello sulla tua “pelle”.
Ma che ci vuoi fare? È così che vanno le cose “qua”.

Perché, allora, non te ne vai?

Coi giochetti di parole ti dicono tutto e poi ti incantano:
l’Archivio Segreto Vaticano svolge la propria specifica attività di custodia e valorizzazione degli atti e dei documenti che riguardano il governo della Chiesa universale, offrendo un servizio principalmente al Romano Pontefice e alla Santa Sede e, in seconda istanza, agli studiosi, senza distinzione di paese e religione.
L’attuale denominazione “Archivio Segreto Vaticano” è attestata per la prima volta alla metà del ’600 e oggi come allora qualifica l’archivio privato (secretum) del papa, che vi esercita in prima persona la suprema ed esclusiva giurisdizione…
Link
Il “secretum” viene così alla luce del Sole, in maniera tale che tu, un domani, non possa mai dire “non lo sapevo, non me lo avevano detto”.
Tu “qua”, (con)segui sempre
Questo articolo è parte del “Progetto di Revisionismo Frattale della Storia Deviata”, ad opera di SPS. Qualcosa che non si può esaurire con un articolo quotidiano o una serie settimanale…
 
Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2014/Prospettivavita@gmail.com 


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