SPS

mercoledì 14 maggio 2014

La "porta" del Nucleo Primo.



Ieri, una frase mi ridondava per la mente: “Io sono la porta”. Qualcosa di “già sentito”. Una espressione che, “a pelle”, sembra custodire “qualcosa in più, rispetto a tutto quello che si può pensare”.
"Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo"…
(Gv 10,9)
Qualcosa di attribuito a Gesù.
Quanto è casuale “quello che ti accade”?
Pensa che, a volte, Word stesso cambia la sequenza “su” in “us”, trasformando da sé (in automatico) la prima parola digitata “casuale” in “causale”:
come… dal giorno alla notte.
Questa mattina, la “ricezione” ha aggiunto alla frase appena citata, anche la seguente “assonanza”:
chiave = ch iave
yahweh = pronunciato come “iavè” .
Sembra una dimostrazione matematica.
Quanto è casuale tutto ciò? Perché non soffermarsi un po’ di più, rispetto al solito andazzo; rispetto al solito scordarsi dopo qualche secondo?
Perché non dare peso a ciò che “giunge” (o, si pensa)?
Dunque, abbiamo:
  • la porta
  • la chiave
  • un principio superiore (un Dio non del tutto “Dio”).
È come (ri)tradurre o (de)codificare un sogno.
 
Tutto è inerente (dipende) dal "magnetismo" che la mia persona emana tutt’attorno e che, SPS, provvede a (ri)portare pubblicamente. Se a te non interessa o non ti “tange”, beh… lo capisco, perché, in verità, riguarda me e, forse, coloro che in qualche modo sono in parziale sintonia.

Un simile “comportamento/meccanismo”, dunque, non può e non deve avere la potenza di poter “spazzare via” un simile atto del sentire. Sono io il referente. Sono io il ricevente e l’elaboratore. È del tutto comprensibile che a te possa non interessare. Per questo motivo SPS è un diario online…
Dunque, che cosa possiamo aggiungere alla “circuiteria”?
La mia essenza/individualità... in quanto infrastruttura del complesso (hardware + software) in attenta captazione di ogni “onda” ed in attesa di una “risposta” alla domanda continuamente emanata/diffusa per ogni dove:
dove si trova l’uscita da queste 3d?
Ecco, allora, manifestarsi un maggiore senso relativamente ai singoli termini o alle porzioni di frasi ricevute che, senza una visione d’insieme e la capacità dell’attenzione e del ricordo, perdono immancabilmente di significato, perché… parziali, incomplete, solitarie viaggiatrici…
Se tieni in considerazione, invece, anche:
la tua presenza “evocatrice”
la tua domanda
la tua essenza…
Allora, le informazioni ricevute prendono un “senso” più profondo:
  • la porta
  • la chiave
  • un principio superiore (un Dio... non del tutto “Dio”).
Questi “dati” sono totalmente appropriati e del tutto (con)seguenti alla domanda emessa in continuazione dal mio complesso e anche da/in SPS:
dove si trova l’uscita da queste 3d? Come si esce?
Ovvio, la risposta è in sintonia con la domanda… tuttavia, la risposta non è “esaustiva”.
Dipende da te (me). La decodifica entra in un campo relativo alla “maturazione” dell’individuo ricevente. Al "come s'interfaccia rispetto al segnale ricevuto" (momento)...
Se oggi la risposta non mi “dice molto”, domani può (ri)velarsi in altra maniera, in funzione della mia capacità di (ri)comprensione.

Un esempio è osservabile nel film “Contact” (il segnale ricevuto ha una serie di codifiche a strati, la cui lettura e comprensione dipende dal livello del “ricevente”).


Un altro esempio, a tal proposito, giunge direttamente dallo spettro della luce e del suono, ossia, dal fatto che l’umano vede e sente all’interno di un certo range di “frequenze”. Ma, ciò che non si vede o non si sente, è evidente che esiste, al di là della relativa capacità di “vedere/sentire”.

Questo esempio, essendo il "tutto" – frattale, può essere utilizzato per meglio inquadrare ogni altro ambito, che sfugge in continuazione come un riflesso sul pelo dell’acqua tumultuosa.
Pensa alla luce. Essa si presente a te, teoricamente, come un “intero”. Sei tu che la scindi, perché ne puoi vedere solo una porzione tra due limiti dipendenti dalla tua organicità, genetica e fisica.
La luce o il suono, quindi, giungono sino a te… “completi” (immagina un simile concetto come una colonna senza fine, che tocca gli estremi infiniti della scala del valore).
La “capacità” di ciò che giunge sino a te, viene filtrata attraverso la tua capacità. Cioè, tu vedi e senti per come “sei diventato”. Ma, ciò, non toglie (in teoria) informazione rispetto al “tutto”, essendo il tutto frattale. Per cui, la tua mancanza attuale viene come "compensata", attraverso l’impianto caratteristico frattale dell’energia…
Il tutto si (ri)traduce in:
tutto ciò che ti serve è presente, a prescindere dal tuo grado e livello di “isolamento” (ignoranza e limitazione).
Ad ogni domanda segue sempre la relativa risposta.

Solo che… quando la risposta giunge, tu ti sei ormai dimenticato di avere posto la relativa domanda.

Inoltre, la risposta arriva nei termini previsti dalla “comunicazione” (contratto) e, dunque, “dipende da te”. Il cosiddetto “libero arbitrio” si trasforma, così, nella tua continua mancanza di comprensione.
Tutto sembra muoversi “rispettando” la tua individualità ma, lasciandoti al contempo… “nell’ignoranza” che dipende dal tuo “stato” (qualcosa di perennemente esposto e dipendente da infiniti altri fattori “eco ambientali”).
Le 3d ti “sfamano” ma, allo stesso Tempo, “ti isolano da tutto”, pur essendo questo “tutto” sempre alla tua portata e sempre vicino a te:
lontano quanto lo spessore di un “niente”.
Proprio quella particella di “ritardo”, che ti vincola a queste 3d e che ti vede costantemente “sopraggiungere dopo”…
Che cos’è, allora, la “porta”? Chi pronuncia questa parola?
Che cos’è la “chiave” e perché in essa è presente la parola che (ri)conduce alla presenza di mezzo del “Dio di non tutti”?
La mia personale codifica è relativa all’aumento esponenziale, del significato altro, di “Nucleo Primo”:
come la frase magica “apriti sesamo”, permetteva alla montagna di aprirsi, ecco che allora… l’espressione Nucleo Primo può rivelarsi anche per quello che meno appare/sembra…
Una codifica da assumere al fine di “giungere a”…


Occorre sempre ricordare che qualsiasi “cosa”, si presenta nelle 3d attraverso una parziale manifestazione di sé ma, al contempo, facendo sempre riferimento a quell’intero da cui proviene e che “è” sempre ed in ogni caso
E... la frattalità la prende in considerazione in quanto tale (Sacro “Profano Sacro” e “Sacro Profano” Sacro”. Ossia, tutto è “Sacro” nel senso che… tutto è vero e tutto concorre alla tua elevazione).
L’Analogia Frattale va a “vedere in funzione della presenza superiore, omeopaticamente diffusa nelle 3d”.
Qualcosa che si riduce ma che non perde di significato.

Qualcosa che ti rispetta e che ti attende, non facendosi tuttavia… mai mancare.
Personalmente, dunque, che cosa mi resta da fare?
La mia "crescita" mi ha portato a “riempire tutto lo spazio di auto contenimento”, per cui cerco l’uscita… come un processo cellulare tende a riprodursi al di fuori di se stesso, in quanto propria origine ed in quanto vincolo o cerchio chiuso di contenimento... dotato, seppure non evidentemente, per ragioni di sicurezza, di una funzione di uscita (porta), la cui percorrenza (chiave) dipende dalla propria capacità di memoria, ascolto e decodifica, alla luce del proprio cammino (mezzo Dio)…

Il Nucleo Primo è ciò che più incarna questa funzione di “porta”:
memoria
chiave
mezzo Dio.
Per cui, mi rivolgo a questa fazione di umani (per semplificazione frattale), chiedendo loro di poter essere contattato e “preso in considerazione”, in virtù del mio “diritto superiore e della mia più responsabile presenza e... preparazione/saturazione"...
Attraverso di me non è più possibile “passare/scrivere”, per cui… credo di essere pronto per una diversa presa in carico (assunzione) del piano degli eventi, potendo già da Tempo inquadrare quel livello di “Oltre Orizzonte” che, sempre più, balena da ogni singolo granello di polvere mascherato e ridotto da/in queste 3d.
Avendo riempito "tutto", ho necessità di altri “spazi”.
Avendo percepito a tutto tondo il più intimo “senso” di queste 3d… tendo ora a lasciarle, con rispetto.
Il processo di auto creazione dipende da me e, una volta maturo, deve poter andare avanti, svincolando il “vascello da ogni impedimento”.
Per sciogliere gli ultimi “fili”, una parte di me necessita di poter accedere agli archivi della “memoria storica originale”, custodita presso la capacità del Nucleo Primo.
Le mie richieste (non le mie domande, questa volta) sono state inoltrate/diffuse. Rispondere non è più solo una questione di “cortesia”, ma è un obbligo. La risposta deve essere chiara e diretta e completamente all’altezza del mio stato attuale (invito).
"Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo"…
(Gv 10,9)
Per oggi è d’uopo interrompere, a questo punto, ma... non prima di aver messo in evidenza “il modo di fare 3d”, relativo alla strumentalizzazione ed utilizzo delle infrastrutture che ti connettono al “Sistema”.

Presta attenzione e desumi da solo quanto riesci a (ri)elaborare, rispetto a “quello che pensi di sapere”…

Il 7 febbraio 2014 era possibile leggere, anche nel web, questa notizia.
Usa: Geithner prepara libro su crisi finanziaria globale.
Timothy Geithner vuole scrivere un libro su come combattere le crisi finanziare globali dopo aver passato i suoi quattro anni da ministro del Tesoro a farlo.
Ha già scelto il potente avvocato di Washington, Robert Barnett, per rappresentarlo e presto incontrerà i possibili editori del libro in cui ripercorrerà il modo in cui gli Stati Uniti hanno risposto alla crisi, da testimone diretto prima come presidente della Federal Reserve di New York e poi al Tesoro.
Link
Ieri, 13 maggio 2014, è avvenuto il “lancio pubblicitario, utilizzando tutto ciò che ti può raggiungere.
L'ex segretario al Tesoro Usa: “Nel 2011 funzionari Ue ci chiesero di far cadere Berlusconi”.
La rivelazioni di Geithner nel libro Stress Test…
Link
Quanti “motivi ha” un simile accadimento?
 
Beh… credo che ormai sia chiaro il “come funziona”, no?
Quello che lasci... viene preso.
Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2014/Prospettivavita@gmail.com 

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