Il Totem Umano... e le sue "componenti". |
“In effetti la parola demone deriva dalla parola greca daímon, che a sua volta deriva dal verbo daíomai che significa ‘dare in sorte’. Parrebbe quindi che ciascuno abbia in sorte un ‘buon demone’od un ‘cattivo demone’, ovvero un eudaímon, od un cacodaímon, ed evidentemente in questo caso ci si riferiva al demone individuale, ovvero allo spirito tutelare che i latini chiamarono genio e che gli indiani nord americani, che immaginarono tali entità come degli spiriti, chiamarono totem”...All’origine delle parole - Mario Negri
Spesso capita di agitare troppo in fretta le dita sulla tastiera del computer ed, improvvisamente, si azionano funzioni poco conosciute che caratterizzano il procedere espresso dal monitor; queste “scorciatoie” che si annidano nella (ri)combinazione dei tasti corrispondono, a livello frattale, alla possibilità insita nel complesso umano (anche “solo” a livello fisico) di funzionare in modi diversi rispetto al consueto.
Non a caso, il termine “conosci te stesso” è un vero e proprio inno alla propria “scoperta” (in ogni senso).
L’esperienza comporta proprio un viaggio apparentemente esteriore ma, in realtà, del tutto interiore… proprio come se l’esterno fosse il monitor del proprio essere (computer).
La (ri)velazione è relativa a se stessi, ossia, al fatto che il proprio riflesso nel/sul Mondo è celato ed invertito rispetto a quell’asse “centrale armonico”, che guida non localmente ogni “azione”. Il corpo fisico è, dunque, del tutto simile ad un servocomando, azionato a livello del pensiero (mentre il pensiero è una derivazione che trova "causa" al di là della finitezza fisica del contenitore umano).
Le combinazioni nascoste dei tasti, presenti in una tastiera del computer (a livello di possibilità, ossia, di software, elaborazione, progetto, idea, pensiero, ispirazione, etc.) equivalgono a ciò che, ad esempio, Calligaris scoprì per quanto riguarda la “pelle umana”, ossia, quel velo (ri)coprente il corpo che funge da "memoria atemporale" nella quale è impresso il passato relativo all’individuo, alle sue Vite e… non solo.
Le combinazioni nascoste dei tasti, presenti in una tastiera del computer (a livello di possibilità, ossia, di software, elaborazione, progetto, idea, pensiero, ispirazione, etc.) equivalgono a ciò che, ad esempio, Calligaris scoprì per quanto riguarda la “pelle umana”, ossia, quel velo (ri)coprente il corpo che funge da "memoria atemporale" nella quale è impresso il passato relativo all’individuo, alle sue Vite e… non solo.
Digitando sulla pelle attraverso la combinazione delle dita (sul modello del mudra) si (ri)combinano le possibilità di ricordare, provare, essere, divenire, etc.Il “conosci te stesso” è, analogamente, “contenuto” (frattale) nella concretizzazione della presenza di un computer, ad esempio, in “casa propria” (attenzione a queste espressioni tra virgolette, che vanno tutte prese non solo per il significato diretto ma, soprattutto, che vanno rilette alla luce del proprio intento ultimo, ossia, alla luce della “domanda che ti guida al trovare”).
Un computer ti riflette a pieno.
“Conoscendo” il funzionamento del computer, tu hai la possibilità di capire meglio anche te stesso, perché “egli” è un tuo parto indiretto e, dunque, è un costrutto intelligente a tua immagine e somiglianza, veicolante tuttavia anche tutto ciò che ti "accompagna" nel viaggio della tua esperienza... Nel riflesso non ci sei solo tu, ma... anche tu.
Non a caso, "egli" è artificiale ed è costruito da "altri" (esperti), nel pieno rispetto di un lavoro d’insieme d’ogni tipo. Questa via è estremamente vantaggiosa dal punto di vista dell’abitudine a proiettarsi al di fuori di se stessi, in maniera tale da (ri)assumersi da un altro punto prospettico dominante.
Non c’è “pericolo” di eresia né, tantomeno, di “andare a finire all’Inferno”, stai tranquillo.
Non rischi nemmeno di “impazzire” o di “perdere tutto”. Non c’è nulla da temere, se non la propria “cecità” derivante dall’abbandono di se stessi all’abitudine del Mondo attuale. Ad ogni istante, tutto ciò che ti sembra “brutto”, ti pungola alla sua maniera a “trovare ciò che è bello”… perché gli opposti si attraggono… quando tu non sei al tuo centro... non riuscendo a polarizzare la scena e, dunque, aprendoti alla possibilità che sia la “scena a polarizzare tutto, compreso te”.
Il tuo “centro” determina tutto attorno a te. E, sappi che… tu sei sempre in un centro, essendo "dentro" al vascello umano. Solo che, questo “centro”, corrisponde all’area di "pilotaggio" ma non a quella della “direzione”. A volte è possibile immaginare che tu sia addirittura “pilotato”, ma questa visione è relativa alla guida indiretta che ti viene data, non avendo più una tua “via originale” da seguire.
Questa realtà, tuttavia, non durerà per sempre, essendo come un nodo scorsoio che ti si sta per chiudere alla gola. Infatti, quanto Tempo occorrerà ancora, prima di avere in commercio la possibilità di un “traffico cittadino completamente automatizzato”?
Vivi, insomma, in un Mondo capovolto (a/in cui ti sei abituato).
Molte volte SPS ha già trattato di questo tema. Il termine (Anti)Sistema descrive proprio un simile ribaltamento, rispetto all’originale “verso” che configura evidentemente il cosiddetto “Sistema”.
Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, durante il suo discorso all'Accademia Militare degli Stati Uniti di West Point, nello Stato di New York, con cui sta tracciando le linee guida della sua politica estera.
In altre situazioni che non rappresentano una minaccia diretta per gli Stati Uniti "dovremo mobilizzare i nostri alleati e i nostri partner per prendere azioni collettive. Dobbiamo ampliare i nostri strumenti per includere la diplomazia e lo sviluppo; le sanzioni e l'isolamento, l'appello alle leggi internazionali", ha continuato il presidente.
Link
Il discorso di Obama (davanti ad una platea di militari) “con cui sta tracciando le linee guida della sua politica estera” è qualcosa di assolutamente paragonabile ad un sistema di guida wireless di un drone avio comandato a distanza.
Il tuo vantaggio, il tuo anticipo, ti renderà sempre più “veloce” rispetto a qualsiasi altro essere intrappolato indirettamente nel tuo impero. Un impero, a questo punto, estensibile all’intero Globo. Perché no? Perché allora limitarsi al controllo di una regione del Mondo? Perché fermare la propria sete di potere?
Se tu non fai “niente”, come viene interpretato oggigiorno dagli altri (e addirittura da te stesso)? Che non hai lavoro, ossia, che sei disoccupato. È qualcosa di negativo, vero? Bah… il lavoro a che ti serve? Serve a renderti schiavo indirettamente, in cambio di una “paga”, che equivale ad un qualcosa di “convenzionale” e molto meno prezioso rispetto al tuo Tempo.
Per cui, va bene così?
Per niente affatto, infatti… in questa maniera “tu non sei mai libero”, perché (1) ti corrodi lavorando, oppure (2) ti avvizzisci non lavorando. Cioè?
Le vie a te aperte/permesse/(ri)cordate… sono solo queste e tutto il resto è confutato dalla legge scientifico/religiosa/statale (credo), che ti vincola al proprio perno, nel nome del tuo bene (ad ogni livello anche solo immaginabile. La “prova” è il ragionamento appena descritto di SPS per opera di SPS: loop mentale).
È importante!
Esercita la tua immaginazione, così come facevi da “piccolo”.
Accordo Club di Parigi per ristrutturazione debito Argentina.
È qualcosa di ingiusto, no? E tu che fai? Nulla. Perché? Perché sembra impossibile “fare qualcosa”. E allora sai che cosa succede o continua a succedere? Che:
Sempre in un computer, esistono i programmi e i virus, guarda caso.
In questo saggio, l’autore pone in evidenza il fatto che il linguaggio degli uomini si è progressivamente inaridito, depauperando la parola di significati che un tempo le appartenevano e che dagli stessi uomini erano ben conosciuti, per dar luogo ad un tipo di comunicazione più funzionale e consonante al mutato e più “dinamico” stile di vita moderno.
Che cosa “sai” a proposito, ad esempio, del termine “apatia”?
Beh… esiste una definizione alla “moda” ed una “retrò”. Significati sideralmente diversi ed assolutamente ribaltati, che non puoi nemmeno dire di non poter sapere, visto che basta cercare anche solo in Rete per, magicamente, ottenere un responso illuminante:
Apatia.
Ma forse la parola apatia reca in sé un senso più profondo di quello normalmente conosciuto:
Analogamente si può (ri)baltare ciò che “sai” a proposito della parola “passione”:
è evidente… che, per chi cerca di leggere nelle parole il significato più profondo, il senso di pathos, “passione”, e delle parole che da essa derivano, è sempre un senso negativo, dato che rappresenta un modo d’essere, di sentire e di agire non dipendente da una centralità armonica dell’essere, ma da una dipendenza che può arrivare fino alla possessione da parte di stati d’animo umorali e variabili.
Perché, oggi, “sai quello che sai”? Perché è fortemente strategico dal punto di vista del Nucleo Primo e, senza Filtro, da quello degli altri esseri che “sono in te” (nutrimento, catena alimentare):
Il tuo “centro” determina tutto attorno a te. E, sappi che… tu sei sempre in un centro, essendo "dentro" al vascello umano. Solo che, questo “centro”, corrisponde all’area di "pilotaggio" ma non a quella della “direzione”. A volte è possibile immaginare che tu sia addirittura “pilotato”, ma questa visione è relativa alla guida indiretta che ti viene data, non avendo più una tua “via originale” da seguire.
Ancora una volta il Mondo scolpito dalla tecnologia… “ti dice tutto”:
che cos’è un “navigatore satellitare” e cosa comporta quando è inserito nel sistema di guida di una vettura?Beh… è chiaro che tutto rassomiglia al fatto, molto ben riassuntivo, che… “ti lasci guidare, influenzare, andare, etc. da/in qualcosa d’altro rispetto a ciò che la tua intenzione prende(va) in considerazione, in qualità di direzione, rotta, meta, obiettivo, meta”…
Se alla guida della macchina ci sei ancora tu è solo perché il Nucleo Primo ti lascia sempre nella credenza suggestiva, che sia tu a decidere per ciò che fai.
Questa realtà, tuttavia, non durerà per sempre, essendo come un nodo scorsoio che ti si sta per chiudere alla gola. Infatti, quanto Tempo occorrerà ancora, prima di avere in commercio la possibilità di un “traffico cittadino completamente automatizzato”?
Una gran comodità (vero?) che sarai addirittura tu a (ri)chiedere e (con)fermare, all’insegna della modernità, della sicurezza, dell’agio, del… Tempo che ti si libera, etc.
Funziona così perché “funziona”!
Molte volte SPS ha già trattato di questo tema. Il termine (Anti)Sistema descrive proprio un simile ribaltamento, rispetto all’originale “verso” che configura evidentemente il cosiddetto “Sistema”.
L’ascensione è un “voltar di pagina” legato al cambiamento di frequenza a cui sei esposto, sul modello dell’esistenza di numerose “stazioni radio”, ognuna dotata di una propria “banda” e di una propria caratteristica (programmazione).
Al Tempo del genocidio dei Tutsi, in Ruanda, la radio degli Hutu fece da collante unico (Dio) tra le varie frange dei “combattenti”:
la Radio Télévision Libre des Mille Collines (RTLM) (Radio Televisione Libera delle Mille Colline) è stata una stazione radio del Ruanda, in onda dall'8 luglio 1993 al 31 luglio 1994, che ha svolto un ruolo significativo nel genocidio ruandese dell'aprile-luglio 1994, avendo istigato all'odio razziale contro i tutsi e avendo dato il segnale di inizio al massacro…Leggi e rabbrividisci:
Link
“Oggi domenica 19 giugno 1994. Sono le 16.22 nel bunker della RTLM. Avviso a tutti gli scarafaggi in ascolto. Il Rwanda appartiene a coloro che lo difendono realmente. E voi , scarafaggi, voi non siete ruandesi. Tutti ora si sono sollevati per combattere questi scarafaggi. I nostri militari, i giovani, i vecchi, perfino le donne. Gli scarafaggi non avranno scampo. La nostra fortuna è che i tutsi non sono numerosi. Avevamo stimato che fossero il 10% della popolazione. Ormai sono solo l’8%. Rallegriamoci, amici miei. Gli scarafaggi sono stati sterminati. Rallegriamoci, amici miei. Dio non è mai ingiusto. Se sterminiamo definitivamente gli scarafaggi nessuno al mondo ci verrà a giudicare”…Tutto ciò è qualcosa che, veramente, “fa paura”, che tocca a livelli di una profondità inimmaginabile. Probabilmente andando a “scomodare” qualcosa che è nascosto tra le pieghe della memoria. Qualcosa che è già accaduto più volte nel “passato individuale di ogni essere umano”…
Estratto di una registrazione di Radio Televisione Libera Mille Colline il 19 giugno 1994
Usa, Obama: "Useremo forza militare se necessario".Così come fa paura questa “moderna espressione” di… nientepopodimenoche, il presidente Usa Barack Obama.
Gli Stati Uniti useranno la forza militare in modo unilaterale se necessario, quando il corso degli interessi lo richiederanno, quando il nostro popolo sarà minacciato.
Gli Stati Uniti non dovranno mai chiedere il permesso di proteggere il suo popolo, la sua terra, o il suo stile di vita.
Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, durante il suo discorso all'Accademia Militare degli Stati Uniti di West Point, nello Stato di New York, con cui sta tracciando le linee guida della sua politica estera.
In altre situazioni che non rappresentano una minaccia diretta per gli Stati Uniti "dovremo mobilizzare i nostri alleati e i nostri partner per prendere azioni collettive. Dobbiamo ampliare i nostri strumenti per includere la diplomazia e lo sviluppo; le sanzioni e l'isolamento, l'appello alle leggi internazionali", ha continuato il presidente.
Link
È pazzesco come basti analizzare anche solo queste poche espressioni, per rendersi conto della situazione “da film” in cui si è auto installati.
Il discorso di Obama (davanti ad una platea di militari) “con cui sta tracciando le linee guida della sua politica estera” è qualcosa di assolutamente paragonabile ad un sistema di guida wireless di un drone avio comandato a distanza.
Le “linee guida” della “sua” politica estera… che cosa “sono”?
Sono “comandi” che egli riceve, decodifica (e non… elabora) e dirama; senza fare altro nel “mezzo”, tra la sorgente del segnale e la sua emissione per il mezzo umano…
La sorgente della portante è sempre il Nucleo Primo.
La sorgente ispira senza mai apparire nel contesto che intende mantenere totalmente polarizzato.
Questa è la strategia perfetta e… "migliore", dal punto di vista del controllo totale.Se sparisci dal “tavolo da gioco”, chi o cosa potrà, nel tempo, rammentare della tua esistenza?
Il tuo vantaggio, il tuo anticipo, ti renderà sempre più “veloce” rispetto a qualsiasi altro essere intrappolato indirettamente nel tuo impero. Un impero, a questo punto, estensibile all’intero Globo. Perché no? Perché allora limitarsi al controllo di una regione del Mondo? Perché fermare la propria sete di potere?
Il Nucleo Primo conosce e ricorda ciò che è successo “prima” e, nella sua convinzione, può anche essere quel livello regolatore, che permette di mantenere lo status quo in luogo della distruzione proveniente dal “passato”.SPS non giudica niente e nessuno, tantomeno ciò che è così “totale”. La funzione del Nucleo Primo è ordinatrice e regolatrice, certo… qualcosa che viene (ri)proposto alla propria maniera (ri)programmando tutto ciò che si estende a “valle”. La “catena alimentare”, ad esempio, (ri)sente certamente del livello polarizzatore particolare che (ri)echeggia all’interno dell’intera “caverna del genere umano” (contenitore).
SPS (Io) crede che… anche il Nucleo Primo abbia bisogno di “conoscere se stesso” ed attraverso la (non)presenza di questo lignaggio umano, è possibile capire che il proprio “controllo superiore” (equilibrio) non dipende né dal potere incarnato, né dalla memoria estesa, né da qualsiasi apparente evidenza… bensì, che il proprio equilibrio è una equazione che si risolve solo all’interno di quell’area totalmente propria e riflessa dal tutto, del proprio “sentire al di là di ogni interesse”…Hai davanti a te l’esempio di Re ed Imperatori che non hanno saputo padroneggiare il “vantaggio” che possedevano per “meriti insondabili”, risultando alla fine “vinti” e/ma lasciando dietro di sé le scorie radioattive del proprio incedere cieco o senza consapevolezza, prestandosi all’ispirazione che li ha infine (ri)condotti al punto di partenza, all’interno della ruota del Tempo (loop).
Se tu non fai “niente”, come viene interpretato oggigiorno dagli altri (e addirittura da te stesso)? Che non hai lavoro, ossia, che sei disoccupato. È qualcosa di negativo, vero? Bah… il lavoro a che ti serve? Serve a renderti schiavo indirettamente, in cambio di una “paga”, che equivale ad un qualcosa di “convenzionale” e molto meno prezioso rispetto al tuo Tempo.
Qualcosa che non vale quello che cedi di te.Qualcosa di prezioso ma ad un sottolivello rispetto alla tua preziosità. Ossia, tu vieni (ri)pagato con qualcosa che è molto meno prezioso di tutto ciò che deriva dal cedere la tua presenza, un pezzetto alla volta. È come estrarre oro da una miniera e venire pagati in denaro di “carta”…
Questa tua (ri)duzione di valore è significativa ad un certo livello frattale e si (ri)percuote sullo sfruttamento del Pianeta e sulla sua sempre più asfittica presenza. Hai presente come diventa un limone se lo lasci nella dispensa senza fare nulla? Si avvizzisce e poi… scompare.Da questo punto prospettico, dunque, è possibile anche immaginare il lavoro, come se fosse un vettore che ti “corrode” mantenendoti però impegnato e, dunque, non permettendo il tuo “avvizzimento naturale, senza fare nulla”…
Per cui, va bene così?
Per niente affatto, infatti… in questa maniera “tu non sei mai libero”, perché (1) ti corrodi lavorando, oppure (2) ti avvizzisci non lavorando. Cioè?
Le vie a te aperte/permesse/(ri)cordate… sono solo queste e tutto il resto è confutato dalla legge scientifico/religiosa/statale (credo), che ti vincola al proprio perno, nel nome del tuo bene (ad ogni livello anche solo immaginabile. La “prova” è il ragionamento appena descritto di SPS per opera di SPS: loop mentale).
Occorre uscirne per voltar pagina, cambiando frequenza.
Se sei frenato, sappi che il controllo ti ha anche a livello immaginifico. E anche se è così, è necessario e sufficiente accorgersi… al fine di sciogliere ogni ormeggio che ti auto intrattiene in qualcosa che non ti piace ma che devi prendere così, per mancanza evidente di alternativa apparente. Ok?L’esercizio quotidiano proposto da SPS è quello di credere in un "e(s)terno" e dunque all’esistenza di una "uscita" da questo Mondo dimensionale. Ossia, di dare realtà a qualcosa che la mente attuale non comprende più o ancora…
Anche se non sai nemmeno quello che “fai”, immagina una porta, una uscita da tutto ciò e, dunque, immagina un esterno a questo interno. Non ti costa nulla.
Sogna, usa la tua fantasia, immagina, crea un nuovo Mondo che è a tutti gli effetti… “Casa Tua”.
È importante!
“Qua” è tutto al contrario. Anche se è una apparenza e la funzione è auto educatrice, non fermarti mai a questo, non fartelo bastare, perché altrimenti ti ci impantani dentro e, nel Tempo, tendi a digerire tutto, anche il paradossale che ti consuma e che ti rende vecchio ed avvizzito senza nemmeno accorgertene.L’essere umano occidentale vive sempre più a lungo! Wow. Che bellezza… ma, per fare ché? Perché?
Dai, sei capace anche da solo di “andare avanti in questo ambito, anzi, sei proprio tu che me lo insegni”…È proprio impossibile (diabolico) non imparare mai dai propri “errori”?
Accordo Club di Parigi per ristrutturazione debito Argentina.
Il Club di Parigi, che raggruppa i 19 paesi creditori più ricchi del mondo, ha annunciato stamane di aver trovato un accordo con l'Argentina per il pagamento dei debiti arretrati e per il calendario dei prossimi pagamenti distribuiti su cinque anni. Il totale degli arretrati ammonta a 9,7 miliardi di dollari...LinkLa Pubblica Amministrazione italiana quanti “arretrati” vanta nei confronti della “propria” imprenditori?
Crisi, Cgia: Un'impresa su 5 costretta a licenziare per ritardo pagamenti…
Nei primi tre mesi di quest'anno, un'impresa italiana su cinque (ovvero, il 20 per cento degli intervistati) è stata costretta a licenziare a causa degli effetti negativi dovuti ai ritardi nei pagamenti. È quanto emerge da un'elaborazione dell'ufficio studi della Cgia di Mestre su dati Intrum Justitia…Secondo Giuseppe Bortolussi "le lungaggini burocratiche, il cattivo funzionamento degli uffici pubblici, i vincoli economici legati al Patto di stabilità interno, l'abuso di posizione dominante del committente e la mancanza di liquidità sono alcune delle motivazioni che consegnano al nostro Paese la maglia nera nella correttezza dei pagamenti. Nonostante dal 1° gennaio 2013 la legge stabilisca che il Pubblico deve pagare entro 30/60 giorni, mentre i privati tra i 60/90 giorni, queste disposizioni continuano a essere palesemente inapplicate, con ricadute molto pesanti soprattutto per le piccole imprese che dispongono di un potere contrattuale molto limitato"…
Link
Squinzi: in Italia sabotaggio della crescita è sistematico.
"In Italia, il sabotaggio della crescita appare sistematico". A lanciare l'allarme è il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, in occasione dell'assemblea pubblica dell'associazione.
Il numero uno degli industriali ha puntato il dito contro le "mille complicazioni e assurde tortuosità che sono piombo nelle ali dell'impresa".Link
È qualcosa di ingiusto, no? E tu che fai? Nulla. Perché? Perché sembra impossibile “fare qualcosa”. E allora sai che cosa succede o continua a succedere? Che:
nonostante dal 1° gennaio 2013 la legge stabilisca che il Pubblico deve pagare entro 30/60 giorni… queste disposizioni continuano a essere palesemente inapplicate…Questo scenario è “opera tua”, a livello indiretto. Tu, vivendo in una simile situazione, generi “dolore” ed evidentemente questo “dolore” alimenta qualcosa, che a te sembra ora un assurdo, anzi, non ti sembra nemmeno... perché nemmeno lo immagini.
Il caso non esiste. Che cosa stai, dunque, alimentando? Che cosa, di conseguenza, ti alimenta?A Filtro di Semplificazione attivo, non si può parlare d’altro che di umani, nella posizione del vertice staccato dalla piramide (Nucleo Primo). Gli eventuali “Demoni” vengono frattalmente (ri)presi in considerazione a livello di “Programmi” (Daemon) che sovraintendo alle “passioni umane”.
Non ci credi? Beh… sei libero di continuare a credere a quello che “sai”. Anche se dovresti anche sapere che… la “passione” non è proprio quello che “credi”…
Qualcosa che, prolungato nel Tempo, diventa un “vizio”, cioè diventa qualcosa che “fa male” in ogni senso (effetto collante, impregnante).Steiner quando allude alla varie entità che popolano i vari corpi dell’essere umano, a cosa si riferisce? A qualcosa che oggi si è (ri)tradotto in pulsioni che spingono verso “azioni/cose a cui difficilmente si riesce a resistere”.
Sempre in un computer, esistono i programmi e i virus, guarda caso.
C’è un discorso molto efficace (perlomeno per SPS), a tal proposito, che merita di essere condiviso. Eccotelo, coi miei migliori auguri di (ri)tornare ad invertire la tua situazione.Di fronte all’incalzante produzione di neologismi, attraverso i quali il mondo moderno cerca di espandersi, di rinominarsi e di comprendere se stesso, “arricchendosi” con significati derivanti dalle continue scoperte che in campo tecnologico, medico o scientifico vengono quotidianamente fatte, il nuovo lavoro di Mario Negri sembra poter dimostrare che occorrono invece poche parole per spiegare, o quanto meno per indirizzare verso un corretto e non vano sapere, chiunque abbia nel proprio animo domande alle quali le scientifiche “verità” odierne non hanno potuto fornire adeguata risposta.
In questo saggio, l’autore pone in evidenza il fatto che il linguaggio degli uomini si è progressivamente inaridito, depauperando la parola di significati che un tempo le appartenevano e che dagli stessi uomini erano ben conosciuti, per dar luogo ad un tipo di comunicazione più funzionale e consonante al mutato e più “dinamico” stile di vita moderno.
Ma tali significati originari non sono andati perduti, sono anzi sempre disponibili per coloro che abbiano la particolare capacità di sentire la forza evocativa di alcune parole, capaci di chiamare od allontanare le energie a cui esse si riferiscono; parole da non considerare come un mero strumento di comunicazione, bensì come un mezzo magico per mettersi in sintonia con le forze naturali visibili ed invisibili, come una chiave per accedere ad un segreto che la maggior parte delle persone non vuole più o non è più in grado di intendere…All’origine delle parole - Ovvero del significato occulto ed antico di alcune parole e del potere di conoscenza e di magia che in esse si può ancora trovare. Mario Negri
Che cosa “sai” a proposito, ad esempio, del termine “apatia”?
Beh… esiste una definizione alla “moda” ed una “retrò”. Significati sideralmente diversi ed assolutamente ribaltati, che non puoi nemmeno dire di non poter sapere, visto che basta cercare anche solo in Rete per, magicamente, ottenere un responso illuminante:
Ci vorrebbe molto Tempo per citare le pagine del libro di Mario Negri, per cui… mi limito a (ri)portare l’essenziale. Il presente testo fa, dunque, da prezioso memo per future ma, spero, non troppo lontane importanti decisioni e scoperte relativamente a se stessi.
- mancanza di passioni, assenza di volontà; insensibilità: scuotersi dall'apatia
- nella filosofia stoica, imperturbabilità che il saggio raggiunge liberandosi dalle passioni comuni agli altri uomini...
Link
Apatia.
L’apatia viene considerata una negativa disposizione dell’animo soprattutto se riferita a ciò che la società moderna richiede ai suoi membri:
infatti l’apatico non sarà interessato più di tanto a lavorare, a produrre, a consumare, a seguire i dettami occulti e manifesti della pubblicità.
Ma forse la parola apatia reca in sé un senso più profondo di quello normalmente conosciuto:
un senso che non solo non è negativo, ma che designa anzi uno stato d’essere, una condizione dell’animo, che se pur oggi non è diffuso, né cercato dalla maggior parte delle persone, fu considerato in altri tempi buono, pregevole e degno di essere acquisito.Per intendere il senso occulto della parola, è necessario considerare che la parola apatia è di origine greca, e che in tale lingua l’apatheia designava nei tempi antichi uno stato d’animo superiore, al punto che tale nome designò l’ideale morale degli Stoici, ovvero di quella corrente filosofica inizialmente greca e poi greco-romana, alla quale appartennero insigni pensatori…
Gli Stoici ritenevano che la vita umana dovesse essere finalizzata al dominio delle passioni, e che il dominio di esse, o meglio la loro assenza fosse ottenibile mediante un lungo lavoro di controllo e di non identificazione in esse…All’origine delle parole - Mario Negri
Analogamente si può (ri)baltare ciò che “sai” a proposito della parola “passione”:
è evidente… che, per chi cerca di leggere nelle parole il significato più profondo, il senso di pathos, “passione”, e delle parole che da essa derivano, è sempre un senso negativo, dato che rappresenta un modo d’essere, di sentire e di agire non dipendente da una centralità armonica dell’essere, ma da una dipendenza che può arrivare fino alla possessione da parte di stati d’animo umorali e variabili.
È interessante a questo proposito notare che la parola passione è etimologicamente affine all’aggettivo passivo.
E se è vero, come ritenevano gli antichi, che certe passioni sono la manifestazione nell’individuo di una possessione, temporanea o permanente, da parte di demoni malvagi, certamente il fatto di rimanere passivo nell’eventualità di un avvenimento di questo genere, non può non essere giudicato un modo di comportarsi ignobile, paragonabile a quello di chi si lascia trattare male e magari torturare od uccidere da un delinquente senza reagire e rimanendo appunto passivo di fronte alla violenza altrui…All’origine delle parole - Mario Negri
Perché, oggi, “sai quello che sai”? Perché è fortemente strategico dal punto di vista del Nucleo Primo e, senza Filtro, da quello degli altri esseri che “sono in te” (nutrimento, catena alimentare):
Ovviamente un’azione di (avvicinamento alla dimensione spirituale, in modo da poter sperare di ottenere l’armonia e la pace che di tale riavvicinamento sono il segno e il risultato) non potrà essere attuata da quelle persone che considerano la passionalità e gli stati di alterazione d’animo che da essa derivano una normale componente del loro modo d’essere…
All’origine delle parole - Mario Negri
Demone (informatica).
Nei sistemi Unix, e più in generale nei sistemi operativi multitasking, un demone (daemon in inglese) è un programma eseguito in background, senza che sia sotto il controllo diretto dell'utente…
Link
Le potenze asuriche si annunziano nella nostra epoca attraverso lo spirito operante oggi, attraverso lo spirito che vive esclusivamente nella sfera del materiale e nell’oblio di ogni reale entità spirituale e di ogni mondo spirituale...
Oggi esse lo adescano (individuo) in molti modi, facendogli credere che il suo io sia il risultato del mero mondo fisico; lo seducono ad una specie di teorico materialismo.
Ma nel corso ulteriore del divenire (e ciò si annunzia sempre più nelle caotiche passioni della sfera dei sensi, passioni che scendono sulla terra sempre più in basso), esse ottenebreranno lo sguardo dell’uomo nei confronti delle entità spirituali e delle potenze spirituali.
L’uomo non saprà nulla e non vorrà saper più nulla di un mondo spirituale…Influssi luciferici, arimanici, asurici
(Conferenza di Rudolf Steiner tenuta a Berlino il 22 marzo 1909)
Inizia dalle piccole cose… una piccola cosa alla volta.
Inizia dalla tua "alimentazione", a liberarti da ciò che più "ti piace" (non per sadomasochismo). Dimostra che “sei più forte della passione che interiormente ti guida”…
È "solo" un esercizio, unitamente a quello di immaginare quotidianamente un “esterno” a tutto quello che ti dicono e quindi “che conosci/sai”.
Questo è un “buon lavoro”, che ti (ri)paga con una “moneta” all’altezza della tua essenza. In questa maniera non ti svilisci ed eviti l’atrofizzazione del tuo “interno”.
Sempre più libero, più “leggero”, guadagni la via per il tuo Mondo… per "Casa Tua".
Ne hai diritto e ne sei all’altezza.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro 2014/Prospettivavita@gmail.com
L’esercizio quotidiano proposto da SPS è quello di credere in un "e(s)terno" e dunque all’esistenza di una "uscita" da questo Mondo dimensionale. Ossia, di dare realtà a qualcosa che la mente attuale non comprende più o ancora…
RispondiEliminaGrande Davide , un esercizio può aiutare molto ad uscire dalla nostra rete , come può esserlo la volontà di decidere di alimentarti non con ciò che piace a te ma con ciò che ti fa
bene ed è corretto .Impari ad avere il controllo sul controllo togliendo potere al nucleo primo .. E' così che si conquista un angolo di eternità. Bravo Davide , hai ragione , noi dobbiamo conoscere noi stessi ,è questa la missione , svelarci un po' alla volta sognando speranzosi di entrare nella realtà vera... piano piano... entrando " nelle piccole cose" per poi " volare"
Loredana
Ciao Lory, ottimo. Ti ringrazio e ti consiglio anche l'articolo di oggi 30 maggio 2014.
EliminaUn caro abbraccione. Serenità. Smile