SPS

martedì 8 aprile 2014

Presenza e centro di Massa.


Dialogano tra loro, a prescindere da appartenenze nazionali o etniche e sono estremamente organizzate. Obc fin dalla sua nascita segue con particolare attenzione quel crimine organizzato nato e cresciuto con le guerre dei Balcani negli anni '90 e che continua a prosperare in tutt'Europa. Una nuova serie di approfondimenti in questo dossier…
Link
Le “reti criminali”: che cosa rappresentano all’interno dell’AS?
Perché sono permesse o "tollerate"? 
Semplice: perché servono, essendo anch’esse delle infrastrutture dell’AS stesso. Esse non si sono formate per cause naturali casuali. Esse incarnano una funzione molto simile a quella inerente ai “corpi di polizia” (ordine pubblico). Esse… permettono, per altri versi, di mantenere una certa entropia AS (controllo).

Esse negano il termine “ordine” ma mantengono la medesima funzione, in modo da inserirsi nel tessuto sociale, ordito e polarizzato attraverso le "funzioni lessicali", all’origine delle convenzioni attuali:
In meccanica statistica l'entropia (dal greco antico ἐν en, "dentro", e τροπή tropé, "trasformazione") è una grandezza (più in particolare una coordinata generalizzata) che viene interpretata come una misura del disordine presente in un sistema fisico qualsiasi, incluso, come caso limite, l'universo
Questa “trasformazione da dentro” misura un certo grado di disordine, necessario al fine di mantenere... l’ordine di grado superiore, sapientemente celato oltre alla cortina di “realtà abitudinaria”.
La Massa è addirittura abituata a sostenere indirettamente la presenza delle reti criminali, perché ogni individuo ha il “proprio prezzo” ed in via teorica… ognuno è potenzialmente al soldo della criminalità, che lavora senza saperlo come una porzione di sistema immunitario dell’AS del NP.
Per questo: dialogano tra loro, a prescindere da appartenenze nazionali o etniche e sono estremamente organizzate. 
Insieme, esse costituiscono l’unità centrale, da cui sono state progettate ma che non possono mai raggiungere né fisicamente, né concettualmente… essendo l’unità primaria, qualcosa che sfugge come l’origine di qualunque forma di Vita.
Seppure riunite insieme, non (ri)costituiscono l’unità di livello primario, pur incarnando perfettamente l'intento originale e creatore.
Seppure riunite insieme, raggiungono al massimo grado di consapevolezza... i limiti della gerarchia assegnata al livello 3d di appartenenza. 
 
È come prendere un ascensore per salire i 100 piani visibili, esternamente, di un edificio, non sapendo che ne esistono molti altri, non manifesti. L’ascensore li può anche raggiungere? Sì, in una trama da film. No, nella realtà. Perché quei piani sono distaccati dalla fisica di queste 3d e non esiste ascensore progettato per unire dimensioni diverse.
Vivi in un "modello esistenziale perfettamente isolato dall'esterno"... in cui, il solo comprendere a fondo una simile realtà, crea di fatto anche un'uscita!
Esiste, invece, un film – tratto da un romanzo di Clive Barker – realmente tremendo, del quale riporto alcune citazioni. Se ti saltasse l’idea di vederlo… beh, forse smetteresti di mangiare carne!
Hai presente quelli che si lamentano di quanto sia pericolosa la città e vorrebbero ritornare ai bei vecchi tempi di quando non lo era? Beh… a quanto pare… quei bei vecchi tempi non sono mai esistiti. È sempre stato un inferno…
Prossima fermata: l'inferno
L’illusione derivante dal vivere, senza memoria, sullo strato esterno della “città umana”.
- Tu vorresti che Jurgis ti presentasse a qualcuno dei suoi amici importanti nel mondo dell’arte e non capisci perché non l’abbia mai fatto. Allora, oggi l’ho chiamato e gli ho detto: perché non hai mai presentato Leon ai tuoi amici importanti? E sai lui che mi ha detto?
- Cosa?
- Che non l’ha mai fatto perché credeva che quando ti fossi sentito pronto… glielo avresti chiesto.
Prossima fermata: l'inferno
Il loop auto innestato nell’individuo stesso, in grado di celare l’uscita che, molto spesso, non esiste nemmeno. Ad esempio, è molto semplice constatare che il penitenziario perfetto, “a prova di evasione”, è quello costruito su un isola in mezzo al mare. Più difficile, capire che il Pianeta Terra è circondato da un mare infinito e che, dunque, fuggire da esso è un atto nemmeno preso in considerazione a livello immaginifico.
- Mi dispiace per il ritardo.
- No, non scusarti. La puntualità non significa niente per me. È una virtù da mediocri.

Prossima fermata: l'inferno
La confusione derivante dal presunto grado di diversità umana. Senza punti di riferimento, l’individuo smarrisce prima se stesso in se stesso e poi se stesso nella società. La propria diluizione è incoraggiata ad ogni livello nell’AS. E ciò non costituisce altro che la verità frattale della vacanza di ogni riferimento auto orientante a livello Planetario, così come a livello personale.
In questo modo manteniamo l’ordine. È necessario farlo… per tenere i mondi separati.
Prossima fermata: l'inferno
La separazione. Anche questo tipo di separazione è comprensibile? Perché viene attuata? Per la sicurezza di uno dei due Mondi? Naa… per mantenere un certo principio “radioattivo” in proiezione sui Mondi. Ciò crea dipendenza e paura (polarità). Il centro di massa non corrisponde alla presenza fisica:
In fisica, in particolare in meccanica classica, il centro di massa o baricentro di un sistema è il punto geometrico corrispondente al valor medio della distribuzione della massa del sistema nello spazio.

Nel caso particolare di un corpo rigido, il baricentro ha una posizione fissa rispetto al sistema. Il baricentro, tuttavia, è definito per un qualunque sistema di corpi massivi, indipendentemente dalle forze (interne o esterne) che agiscono sui corpi; in generale, il baricentro può non coincidere con la posizione di alcuno dei punti materiali che costituiscono il sistema fisico
Link
  • se il NP è non manifesto...
  • se il NP è prioritario...
  • allora, il centro di massa sarà dislocato al di fuori di tutto ciò che conosci, pensi di conoscere, esiste o non esiste nella tua mente. Ok?
Il centro di massa indica il “peso specifico” in azione sull’osservato, la sua “coordinata”.
Esso sfugge, come tutto ciò che “non devi nemmeno immaginare”…

Allo stesso Tempo:
ti viene dato
e
ti viene tolto.

Allo stesso Tempo avviene uno scambio e una “razzia” della tua energia, che passa dal tuo livello di contenimento attraverso le gerarchie delle infrastrutture, come un setaccio, un filtro, un colabrodo dalle maglie invisibili atte a permettere il passaggio inter dimensionale alla "probabilità energetica" che ti caratterizza. 






I Mondi vanno tenuti separati per controllarli meglio, attraverso la loro caratteristica di base (convenzionale). Ad esempio:
la Terra 3d si difende (per paura)
gli altri Mondi attaccano (per paura).
Nel “mezzo” esiste il centro di massa del NP che, ubicato strategicamente tra gli “spazi”… controlla e si nutre dello svolgimento teatrale della propria opera prima, eco diffusa nel Tempo e nei Tempi (regia).
Cerca di uscire da ogni luogo comune, di qualsiasi natura ed origine sia (senza paura).
- Ti ricordi cosa mi hai detto? Che la gente scompare continuamente per tanti motivi?
- Sì.
- Beh, di solito c’è un motivo… per me non è un caso: qualcuno li porta via…

Prossima fermata: l'inferno
In Italia 27mila scomparsi " È un fenomeno in aumento”.
Sono 27mila le persone scomparse in Italia dal 1 gennaio 1974 al 30 giugno 2013. Il dato più aggiornato è contenuto nella relazione del Commissario straordinario del governo per le persone scomparse e dà conto di una realtà drammatica in crescita (al 31 dicembre 2012 erano 26.081). 
"Gli scomparsi sono purtroppo in aumento", spiega all'Adnkronos, Gabriele Schiavini, responsabile di Penelope Lombardia…
Link 
 
Che cosa sai? Come scegli? Tra cosa scegli?
Comprano quello che gli dico io. Ma per avere l’illusione di scegliere liberamente… aspettano un mio suggerimento.
Prossima fermata: l'inferno
Ci pensi? Nei film, attori che recitano la parte di “uno della Massa” (solitamente squattrinato, per essere te, per essere credibile, per convincerti) sono, in realtà, molto ricchi. Diventano ricchi interpretando alla luce del Sole, delle “parti”. E sono molto bravi, convincenti. Pensa a quante volte sono riusciti a farti piangere, divertire, farti entrare nella "loro parte"…


Un film è molto convincente. La mente ci casca quasi sempre. Per la mente non c’è differenza con l’altro film sempre “on air”: quello della tua Vita, innestato lungo lo scenario di riferimento pubblico delle 3d, che pensi di conoscere come unica possibilità al “nulla”, da cui sei giunto qualche anno fa.

Che cosa sai?

Per te, che differenza c’è – sostanzialmente – tra un prodotto ogm e uno “naturale”? Come capisci, tu – che sei un "non addetto ai lavori" – se stai mangiando l’uno o l’altro? Semplice; che cosa ti rimane da fare? 

Ti fidi. 
Di chi/cosa? Dell’autorità di coloro che si sono presi lo spazio per “dire a te che cosa stai mangiando”.
Ma… ti diranno la verità? A livello frattale, osservando la società, tutto ti suggerisce l’idea che la verità a te raccontata sia “di parte”, ossia, che serva per mantenerti al tuo posto, come una ruota dentata all’interno di un meccanismo, che gira anche grazie a te ed al tuo “servilismo” mascherato di modernità e pensiero.

Alimenti: arriva il “SunBlack”, pomodoro nero ricco di antiossidanti.
Dopo la firma del contratto di licenza con l’azienda L’Ortofruttifero di San Giuliano Terme (Pisa), da giovedì 10 aprile inizia la commercializzazione del “SunBlack”, il pomodoro nero ad alto contenuto di antociani - sostanze dal fortissimo e riconosciuto potere antiossidante - sviluppato nell’ambito del progetto di ricerca Tomantho, coordinato proprio dal Sant’Anna e portato avanti insieme alle Università della Tuscia (Viterbo), di Modena e Reggio Emilia, di Pisa. 
Il SunBlack è stato ottenuto da Gian Piero Soressi dell’Università della Tuscia e caratterizzato in maniera approfondita nel corso degli ultimi anni dalla Scuola Superiore Sant’Anna e dalla stessa Università della Tuscia.

Dopo la registrazione del marchio comunitario SunBlack, avvenuta nel 2009, ad opera degli atenei che avevano dato vita al progetto di ricerca, nei giorni scorsi è stato compiuto il passo fondamentale che porterà alla sua commercializzazione, con la sottoscrizione del contratto di licenza che, per la Scuola Superiore Sant’Anna, è stato firmato proprio dal Rettore Pierdomenico Perata, coinvolto in questo atto anche come coordinatore del progetto “Tomantho”, il cui nome deriva proprio dalla fusione fra tomato e anthocyanin

L’Ortofruttifero potrà commercializzare il SunBlack per i prossimi cinque anni. L’arrivo in commercio del “SunBlack”, sotto forma di piantine, è previsto dal 10 aprile, grazie ai semi forniti dal gruppo guidato da Andrea Mazzucato dell’Università della Tuscia, in due varianti: a frutto medio ed a frutto piccolo.

Il SunBlack ha la particolarità di essere ricco di antociani, potentissimi antiossidanti che si ritrovano soprattutto in uva nera, mirtilli, fragole, ciliegie ma non in quantità significative nelle comuni varietà di pomodori. Da qui la scommessa, prima del progetto Tomantho e poi del Sunblack, che alle caratteristiche nutrizionali del pomodoro aggiunge le capacità antiossidanti delle frutta a buccia nera, ma in quantità aumentata.
Il Sunblack può quindi rientrare nella categoria degli alimenti nutraceutici, in grado di portare benefici per mantenere le persone in uno stato di buona salute e non rientra negli ogm, anche perché i suoi semi sono stati ottenuti attraverso la tradizionale tecnica dell’incrocio.
 "L’accordo di licenza sottoscritto con l’azienda "L’Ortofruttifero" – commenta Pierdomenico Perata - consolida il ruolo della Scuola Superiore Sant’Anna come motore di sviluppo locale, contribuendo a portare innovazione nelle imprese radicate sul territorio, in un ambito come quello dell’ortovivaismo in cui l’inserimento di elementi innovativi può risultare ancora più difficile".
Link 
 
Trattasi di un “accordo commerciale”. Leggi bene i termini utilizzati:
  •     firma del contratto
  •     licenza
  •     azienda
  •     la registrazione del marchio comunitario SunBlack
  •     sviluppato nell’ambito del progetto
  •     commercializzazione…
Ce ne sono molti altri ma, questi sono più che sufficienti per farti capire che:
tu sei l’obiettivo di un progetto che, certamente, ha le basi nella tua genetica (nel non manifesto).
Non rientra negli ogm, anche perché i suoi semi sono stati ottenuti attraverso la tradizionale tecnica dell’incrocio…
 
E tu che ne sai? Ti fidi. Credi che sia così. Ciò indica molto chiaramente che:
ogm o non ogm, non c’è differenza.
Il discorso ogm è come fumo di un processo di lavorazione. Emerge per cause fisiche e frattali, ma è solo la punta dell’iceberg in cui “sei”. In realtà ti viene somministrato già, da sempre, “cibo ogm” (curioso e frattale, poi, che il cognome del Rettore sia "Pera(ta)", ossia, che abbia al suo interno l'allusione ad un frutto, proprio come nella migliore tradizione delle storie di fantasia, raccontate ai bambini prima della nanna).
Ad un certo livello la Massa non giunge, non c’è… la cabina di comando è occupata da “altro/i”.


E per te non fa davvero nessuna differenza nutrirti di questo o di quello, perché non “sai” come stanno veramente le cose. La differenza interiore che, invece, si realizza e concretizza è “opera d’intrattenimento mediante drogaggio dei tuoi valori organici”.

Questo è solo uno dei modi, beninteso. Attorno a te esiste una “rete di totalità”. Non è esattamente come dimostrato nei film, a parte la porzione della trama in cui viene raccontata la vera portata della trama (originalità che viene meno, allorquando il protagonista principale, molto spesso, risulta come invulnerabile ad ogni sistema protettivo/repressivo del complesso che si trova a “combattere”).
Dovresti accendere qualcosa in te, che risulta usualmente spento.
Che “tutto” contribuisce a mantenere in uno simile stato, senza dartene avvertenza alcuna.
Il tuo sistema intuitivo, non è ingannato costantemente da ciò, eppure non lo ascolti sufficientemente a fondo. Non gli dai peso. Lo escludi, preferendo mantenere innestato il pilota automatico.

E ti "bevi" di tutto. Anche l’assurdo elevato a “normalità”.

Insonnia? Basta spegnere il cellulare prima di dormire.
L'insonnia è uno dei disturbi più diffusi nella società del progresso: colpisce circa il 40% della popolazione e può determinare conseguenze negative nella vita di tutti i giorni. Una "notte in bianco" ha ripercussioni sulla nostra giornata, causando nervosismo, stress, mal di testa ed altre spiacevoli conseguenze. Per combatterla è fondamentale individuare la causa e rimuoverla il più rapidamente possibile, per ritrovare il giusto equilibrio…

La soluzione ideale sarebbe quella di spegnere cellulari e computer almeno due ore prima di andare a dormire, evitando anche di metterci davanti alla televisione, sebbene in questo caso il danno sarebbe minore. Bisognerebbe anche evitare di lasciare i dispositivi accesi o in stand-by durante la notte in quanto quelle lucine, nel buio, creano un riverbero che disturba il nostro riposo.

Link

Osserva bene come ti dicono tutto ma… tra le righe:
  • la soluzione ideale sarebbe quella di spegnere cellulari e computer
  • bisognerebbe anche evitare di lasciare i dispositivi accesi o in stand-by durante la notte in quanto quelle lucine, nel buio, creano un riverbero che disturba il nostro riposo
Certo: è la lucina che disturba il sonno. Il suo “riverbero”.

Non... le onde che questi dispositivi emanano nell’ambiente.
See… ma quali onde! Vero? La tua non è ignoranza. Il tuo è menefreghismo ed incanto. Non sai ma intuisci. Eppure, te ne freghi. Ma non sei tu, veramente, a ragionare in questa maniera. Non sei davvero tu.
Osserva a cosa porta la consuetudine e l’appartenenza ad una realtà, che trasforma in automi. Osserva a quali creature hai dato Vita (e non intendo, in questo caso, al pargolo in questione).

Il neonato di 9 mesi accusato di tentato omicidio.
Non è neppure in grado di camminare da solo, ma è già accusato di tentato omicidio e, nonostante i suoi soli nove mesi di età, si è dovuto presentare di fronte a un tribunale per rispondere delle gravissime accuse.
La surreale vicenda si svolge a Lahora, in Pakistan, e vede protagonista il piccolo Mohammad Musa Khan, responsabile, secondo la polizia locale, di aver lanciato insieme ad altri componenti della sua famiglia delle pietre contro forze dell'ordine e funzionari di una compagnia del gas, che erano entrati nella loro abitazione

Come nota l'avvocato che lo sta difendendo, Mohammad Musa è in grado a malapena di tenere tra le mani il suo biberon, e la legge pakistana prevede che l'età minima per comparire in tribunale sia di almeno 12 anni. 
Tuttavia, una volta che il procedimento è partito i giudici – pur rilevando l'assurdità della situazione – non hanno potuto che rendere esecutive le accuse, convocando il bambino di fronte alla corte...
Il paese intero è sdegnato per la vicenda, nonostante il Pakistan non sia nuovo a disavventure giudiziarie...
Link 
Tuttavia, una volta che il procedimento è partito i giudici – pur rilevando l'assurdità della situazione – non hanno potuto che rendere esecutive le accuse, convocando il bambino di fronte alla corte.
Il paese intero è sdegnato per la vicenda?
Ah sì? Beh… tranquilli che “passa tutto”. Di solito l’effetto dura per qualche giro di quotidiano, qualche puntata di programma trash, un paio di citazioni al telegiornale, etc. (anche in Pakistan)...
Ciò che rimane è, invece, quello strano senso di "amarezza", che porti con te nel tuo fondo. Quello sì che rimane. Qualcosa che viene coperto dal grado di routine 3d, che “ti porta via tutto, tranne il senso dell’accaduto ma a livello di intossicazione AS”.

Un senso c’è sempre per qualsiasi accaduto.

Alla realtà di riferimento fa capo un indirizzo, che viene interpretato e risolto dai sistemi di decodifica ed interfaccia 3d. Quando questo non avviene, la realtà 3d non è più raggiungibile, ed avviene l'emersione di un "errore". Il che fa comprendere come, a livello frattale, tutto funzioni in questa maniera...
Solitamente c’è un senso manifesto ed uno non manifesto:
una spiegazione ufficiale ed una sottile.
Una presenza di Massa ed un centro di Massa.
Ora serviti. Come facciamo tutti. Senza domande…
Prossima fermata: l'inferno
Eva Braun era ebrea? Il suo Dna da una spazzola per capelli.
Eva Braun avrebbe avuto origini ebree. Lo rivelerebbero le ultime analisi del Dna della compagna e poi moglie di Adolf Hitler, ottenute grazie al ritrovamento di una spazzola da capelli a Berghof, la residenza bavarese del Fuehrer, dove Eva Braun trascorse gran parte della seconda geurra mondiale

Link

Come fu davvero crocefisso Gesù.
Inchiodato con le mani sopra la testa: così sarebbe stato crocefisso il figlio di Dio secondo uno studio internazionale, condotto dalla Liverpool John Moores University e dall'Università di Pavia che ha preso in analisi la Sacra Sindone.

Link 
L'immagine in apertura di articolo è un programma archetipale 3d femminile, in grado di spostare il centro di massa dell'individuo, in questo caso... maschile.
Il suo utilizzo in chiave di SPS, funge da antenna per il segnale (at)traente... così come accade ovunque in questa società virale, ipnotica, alcoolica, drogata, intossicata e... ogm.
In SPS gli articoli nascono senza alcun tipo di programmazione preventiva. Così come il (ri)trovamento delle citazioni e delle notizie (ri)portate, il cui collante è la sola Analogia Frattale Sincronico Istintiva... attrattta nel tempo di un mattino.
 
Sono guarito perché “Tutto… Dipende da me". 

Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2014/Prospettivavita@gmail.com 


Nessun commento:

Posta un commento

"Fai..." un po' Te.