L’interpretazione di Born della funzione d’onda. La densità di probabilità (curva blu) è data dal quadrato della funzione d’onda (curva arancione) e illustrata dalla densità dell’ombreggiatura nella banda sottostante. Link |
In “società” ognuno dice e/o pensa… “la sua”.
Chiamasi: libertà e democrazia e, per chi ci crede, si fonda sulla legge universale del “libero arbitrio”.
Codici virtuali ispiranti leggi, regolano e normalizzano la coesistenza delle singolarità, all’interno del concetto d’insieme di Massa.
Le Costituzioni sanciscono i diritti “inalienabili” ed i doveri “insostituibili”, che questo “insieme” deve rispettare ed onorare, pena… le sanzioni ed, infine, il carcere.
Cioè: le singolarità vivono e “crescono” in un ecosistema (Natura), (ri)compreso in qualcosa d’altro, che successivamente ne ha preso il controllo:
i fenomeni della Natura risentono dello stesso tipo di “inquadramento”, riservato alle singolarità.
Ovvio, talune caratteristiche del Pianeta, “troppo grosse (attualmente) per”… essere controllate direttamente, vengono utilizzate in chiave altra, al fine di “tenerne conto” (uno dei frattali è la nascita di prodotti assicurativi contro i danni provocati da fenomeni ambientali).
L’intento è quello del completo controllo di tutto quello che esiste sulla/nella Terra 3d, aspirando al dominio della stessa Terra 3d che, ricordo, è un essere vivente in “cammino”…
Come una nave solca i mari, la Terra 3d solca le “acque/onde super oceaniche dello Spazio”. Allo stesso modo, le singolarità replicano, con moti personalizzati, il medesimo intento scritto tra le righe della Creazione… senza fine di continuità.
Il “motore” di un simile vortice sono le stesse Creature ma, la loro “ispirazione”… in cosa consiste? L’accensione del motore come ha avuto luogo? Il motivo cardine quale è?
la troppa “sensibilità” veicola ad uno sprofondamento nelle sabbie mobili dell’indifferenza generale e nell’indifferenza derivante da quella “non collaborazione propria”, che avvolge allorquando sorgono, in se stessi, moti di assoluta stizza interiore che, convincono progressivamente a “lasciar perdere”…
Esiste come una sorta di “sistema immunitario”, dell’organismo (Anti)Sistemico (perché caratterizzato da polarizzazione negativa, relativa a “ciò che ci si augura e che regolarmente non accade”), che scatta “in ubiquità” ogni qualvolta una singolarità accenna anche solo minimamente ad “uscire dal seminato”.
Il libero arbitrio, nella "salsa misconosciuta" è, dunque, un “tracciato di contenimento”, piuttosto che “la libertà di spaziare”.
E, la differenza dei significati derivati, è un particolare non da poco.
A tutto ciò manca un “nome”: quello del grande attore “non protagonista” (nel senso che “non appare”).
Il nome è importante, perché il saperlo può condurre una veicolazione energetica (incantesimo, fattura, esorcismo, etc.), pronunciata da altro essere, verso il “target”… in maniera più funzionale all’essenza della pronunciazione.
Per questo motivo… il nome di un demone è sempre difficile da ottenere.
Legione è, secondo il racconto dei vangeli canonici, il nome proprio di un demone rappresentante un gruppo di diavoli che posseddette un uomo di Gerasa, e che fu scacciato da Gesù.
Tale nome proprio fu quindi di origine tardiva, poiché dall'aramaico fu tradotto direttamente in latino come Legionem, ad indicare una schiera, una moltitudine, un gruppo militante compatto, in questo caso di diavoli, che hanno come obiettivo possedere l'anima di una persona.
Le legioni sono anche usate per indicare le molte schiere di diavoli dell'Inferno nella demonologia classica, che tende a catalogare i demoni come vere e proprie gerarchie militari…
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La struttura militare “innovativa ed altamente efficace” dell’impero Romano, era basata sulla costituzione di “legioni”, organizzate e paragonabili all’attuale strapotere Usa, per quanto riguarda la disposizione operativa in campo aperto (scene di guerra), se confrontata con una realtà opposta, ad esempio talebana. Non c’è confronto che tenga, no?
Un soldato Usa in assetto di guerra è la realizzazione pratica dell’immaginario collettivo “dell’alieno, che si confronta con un terrestre”.
Con chi/cosa abbiamo a che fare? Siamo soli nell’Universo? See… la domanda è:siamo soli sulla Terra?
A Filtro di Semplificazione attivo, appare il Nucleo Primo:
- umani del “Primo Tempo”, ossia, una emanazione antica proveniente da un’era terrestre, cancellata da una glaciazione
- umani che, in un certo senso, costituiscono quel fine di continuità, tra ere, descritto dal ritornello 3d, imperante, del “sopravvivere”
- umani che hanno scelto di “non apparire”, dopo che lo avevano fatto per del Tempo. Perché? Perché qualcosa ha “deciso in questa maniera, per loro”; leggi:
- attaccamento
- seduzione
- interesse
- sovraeccitazione
- risposta gerarchica/frattale ad un qualcosa scritto tra le righe.
Doveva accadere ed è accaduto.
La “legione”, ad un certo punto, si è “inabissata, scomparendo alla vista”.
E ciò che successe al continente di Atlantide è la testimonianza/risposta fisica/concreta, ad un evento accaduto a livello di potenziale energetico:
una decisione che si trasforma in “fatto”, trascinando/piegando con/a sé… la fisicità 3d.
Più è grande il potenziale (non sempre coincidente con la dimensione), maggiore è l’effetto di trascinamento/risposta dell’ambiente 3d.
La decisione del Nucleo Primo, ha vettorizzato il Pianeta, disponendo la sua “superficie” in una maniera analoga, mentre lo stesso Nucleo Primo accedeva a dislocarsi (abitare) nei cieli (Olimpo) e nel sottosuolo (Inferi). La leggenda, il mito, la metafora, il “ricordo” (sotto forma di “alone” respirato con l’aria), hanno continuato a diffondere questa verità, ma diluendola gerarchicamente nei livelli raggiunti dalle singolarità e dal loro effetto d’insieme (la Massa, la società, etc.).
Illuderti che non esista è l’opera d’ingegneria più strabiliante.
Dirti tutto in maniera che tu non ci creda, è l’intento realizzato più sottile e strategico.
Onorare le tue domande di modo che le risposte siano dubbie e ti confondano ancora maggiormente, è l’abilità del grande "prestidigitatore".
Indurti ad avere paura, ammettendo ogni strato della verità, è un’abilità derivante da un vantaggio abissale sulla tua consapevolezza.
Il gatto cosa fa con il topo? Gioca e… non solo.
Domina e conduce il “gioc(g)o”…
Domina e conduce il “gioc(g)o”…
Tutto ciò che emerge (cresce) nelle 3d, risente di questa presenza immanifesta (il cui frattale più vicino è proprio ciò che l’umano ha sempre sentito esistere, senza mai averne avuto prova tangibile, sviluppando la necessità di “affidarsi a quegli altri umani, che ammettevano di essere/fare da tramite con il Dio di turno”. Ad ogni latitudine sono sorte le religioni, per “legare insieme i destini diversi delle singolarità e piegarli al volere di un Principio… che è nei Cieli”).
Che cosa si “adora”? Chi/Cosa è quella forma d’energia alla quale si “chiede”? Che cosa si deve offrire in cambio dell’intercessione domandata/demandata?
Perché… la singolarità è andata a finire nella “tela del ragno”?
Esci dalla nuvola inebriante del “fumo (Anti)Sistemico”: apri gli occhi e, soprattutto, quello “pineale”!
Gli “stati sovrapposti” sono molto spesso anche… “opposti”: si riflettono.
Esistono fenomeni energetici di “contro movimento”, che ricordano da vicino ciò che l’acqua, scorrendo in un fiume, disegna con le proprie spire in movimento e contro movimento contemporaneo che, tuttavia, non vanno ad impedire lo scorrimento generale ma, che… permettono la nascita Temporale di “sacche, possibilità, eventi”, paragonabili agli avventi degli Imperi 3d ed alla persistenza stessa di ciò che incarna funzionalmente l’esistenza del Nucleo Primo:
una resistenza che rafforza tutto quello in cui s’imbatte, non certo casualmente, lungo il proprio cammino e lungo i cammini riflessi…
Nessun giudizio, quindi; ma, solo estrema e concreta funzionalità cosparsa nell’ambiente (ri)polarizzato. La “data di scadenza convenzionale della Vita 3d”, è un fattore chiave che impedisce la risoluzione dell’equazione “prima del Tempo”.
Gioco e Giogo si alternano ed, in definitiva, “pari son”.
La loro mancata comprensione/decodifica… veicola alla stagnazione nell’attuale attimo di incantesimo, perpetuato all’infinito in una “Piega del Tempo”, colonizzata ed adottata, “mentre tutto scorre”:
il fisso ed il mobile coesistono allo stesso Tempo, ma dislocati a livelli diversi della possibilità/probabilità. Le influenze sono reciproche ma hanno pesi specifici diversi, che la “vicinanza” permette in parte di compensare:
- prova a gettare un legnetto nella forte corrente di un fiume. Che cosa accade? In un attimo “non c’è più”
- prova a gettare lo stesso legnetto in uno stagno…
La formazione di uno stagno necessita in generale di un'alimentazione (corsi d'acqua o canali immissari) e di un fondale abbastanza impermeabile.
Differisce dalla palude per la modalità di formazione (non deriva dall'inondazione fluviale o marina di aree pianeggianti) e per la minor presenza di limo. Può essere naturale o artificiale (in tal caso è chiuso da una diga) e può costituire un tipico ambiente di vita per piccoli animali e piante acquatiche, come la canna, il papiro o le ninfee...
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Dove si trova la “diga”? Dappertutto:
ad esempio… come ti alimenti? In cosa credi? Cosa fai?
La “più grande storia” scorre indisturbata… perché “troppo grande per fallire”.
Al suo interno, però, c’è spazio per l’emersione di “isole, risacche, anse, etc.”:essa Crea ambienti, durante il proprio scorrere. Ambienti “neutri”, che possono essere sfruttabili/programmabili da “altro/i”…
Quando “domanda ed offerta” s’incontrano… qualcosa emerge ulteriormente, “creando un bisogno, una necessità” in maniera tale che siano le singolarità a “chiedere” (induzione).
L’effetto tra i due poli/sfere è come una “scintilla”, che innesca una (re)azione, dando il via alla (ri)trasformazione dell’ambiente (terra formazione), sulle onde di un intento che non appare mai, se non per i suoi riflessi nell’ambiente stesso e negli inconsci delle singolarità (segnale di clock).
Windows 8: come uscire da un profilo temporaneo?
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Nulla di quello che accade è causale: si è “solo” perso il ricordo delle “domande poste” in un dato momento.
La capacità di ricordare la “domanda” e quella di riuscire a (ri)conoscere d elaborare proattivamente la “risposta”, è un grande passo in avanti lungo il proprio cammino (conosci te stesso).
Leggi la seguente citazione come se:
fosse un messaggio per te, che utilizza un certo contesto e certi “attori non protagonisti” per raggiungerti sempre.
Ciò necessità di:
procedere oltre alla componente del giudizio di parte.
Questa è una “risposta”: la (ri)conosci? Se la stai leggendo, significa che, a suo Tempo, hai posto una domanda…
Legge elettorale: Crosetto, pericoloso accettare deriva autoritaria…
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La “risposta” è molto chiara. No? A parte, “chi sia il vettore”, è qualcosa d’altro che “parla”.
Ed è… “per te”!
Fantasia? Lo è se lo credi. Tutto quello in cui credi, diventa ed “è”… Ma anche tutto quello che “è”, per via del credo altrui:
altrimenti come ti spiegheresti la “biodiversità”?
Una legge prevista nella sua forma energetica (dima), a livello di programmazione del circuito primario 3d, che sforna “campioni” adattandosi alle richieste/abitudini provenienti dalle singolarità e dagli aggregati impersonali 3d (“Golem” prodotti dalle singolarità, come fumo di processi)…
È “pericoloso accettare (la) deriva autoritaria”.
Alias: sei fuori strada, pur non essendolo mai!
È tutto “apparente” e ciò che “vale oggi non è detto che valga ancora domani”, ma il tuo “sforzo”, nel frattempo, è stato generato, con tutto quello che ne consegue:
Concludo con un citazione approfondita del fenomeno “quantico”, ossia… “ciò che sei”.
"C'è tutto un mondo oltre questo vetro...". Link |
3. Cos’è il mondo quantistico.
A chi non è capitato, guardando attraverso il vetro di una finestra, di vedere non solo il paesaggio esterno ma spesso anche la propria immagine, più o meno nitidamente? E se si guardasse dall’altra parte forse si vedrebbe lo stesso paesaggio parzialmente riflesso.
Questo fenomeno, troppo spesso osservato con indifferenza, è in realtà uno straordinario esempio alla portata di chiunque per entrare direttamente in contatto con il mondo quantistico.
La luce, si sa, è costituita di fotoni. Questi ultimi attraversano il vetro per mostrare il paesaggio; ma non è detto. Il mondo quantistico delle particelle elementari, come appunto i fotoni, non è un mondo di certezze ma di possibilità.
Il fotone che colpisce il vetro può attraversarlo, ma può anche esserne riflesso: il fotone ha una certa probabilità di passare o meno attraverso il vetro.
Il fenomeno è ancora più sottile e sfuggente per la logica aristotelica cui si è abituati: il fotone passa e non passa.
È questo il senso di uno dei pilastri concettuali della meccanica quantistica: il principio di sovrapposizione. Se un’entità quantistica può assumere due valori o essere in due stati sarà in una sovrapposizione dei due, con una probabilità non nulla di essere nell’uno e nell’altro. In una sovrapposizione, a differenza di un miscuglio, non si può dire che un’entità si trovi realmente in uno stato o in un altro che però non si conoscono; la sovrapposizione contiene, invece, tutti i possibili casi, ma non equivale ad alcuno di essi.
A ogni particella si può poi associare un’onda, e ogni onda è una manifestazione di una particella. Max Born intuì per primo la natura di questa relazione: l’onda associata a una particella è un’onda di “probabilità”, nel senso che indica quale sarà l’evoluzione possibile per quella particella.
Lo stato di una particella non è più quello classico (posizione nello spazio e nel tempo e velocità). Lo stato di una particella è dato dalla sovrapposizione di tutti i suoi possibili stati futuri, ciascuno “pesato” con una probabilità.
Si è lungamente riflettuto sul significato di una simile concettualizzazione:
che cosa significa affermare che lo stato di una particella è un insieme di possibili stati? Il fotone che incide sul vetro passa o non passa? Un elettrone è qui o là? Nel mondo quantistico l’elettrone è sia qui sia là, ma con diverse probabilità di essere qui e là.
Soltanto dopo una misura si può dire se sia qui.
Tuttavia se si cerca di misurare una quantità di un sistema si fa collassare la funzione d’onda del sistema, e si ottiene un valore preciso per una quantità che prima era semplicemente una delle tante possibilità.
È proprio l’osservazione che provoca la “scelta” di quel particolare valore fra tutti quelli possibili.
Cosa causa il collasso di una funzione d’onda? La risposta a questa domanda è molto complessa ma nell’economia di questo articolo ci si può limitare, in maniera molto approssimativa, a rispondere che è l’interferenza tra il mondo quantistico e il mondo macroscopico. Se, poi, a seguito di un certo fenomeno fisico, nascono due particelle esse saranno correlate tra loro come due gemelli omozigoti.
In linea di principio, non si sa quali siano certe caratteristiche di una particella fino a quando non vengono misurate, e ciò vale ovviamente anche per l’altra. Ma se viene misurata una caratteristica di una particella immediatamente si determina l’analoga caratteristica dell’altra, dovunque essa si trovi nell’universo. Detto così potrebbe sembrare quasi ovvio. Ma il fenomeno è molto più sottile. Occorre riflettere sul fatto che ciascuna particella è costantemente in una sovrapposizione di stati.
Si potrebbe immaginare la situazione seguente.
Due gemelli prima di uscire di casa si mettono un paio di calze; nel cassetto ce ne sono due paia: uno rosso e uno blu. Se si incontra un gemello e non si guarda sotto i suoi pantaloni le calze possono essere sia rosse sia blu: ma se si guarda sotto i pantaloni esse avranno un preciso colore e, quindi, si conoscerà anche il colore delle calze dell’altro gemello. Il mondo quantistico però non funziona in questo modo. Ciascun gemello sembra indossare entrambe le paia di calze e solo quando si va a verificare si costringe il gemello a sceglierne un paio:
ciò immediatamente determina il colore delle calze dell’altro gemello.
È il principio dell’entanglement, ossia della correlazione quantistica. Si vedrà più avanti che sovrapposizione, entanglement e interferenza sono i tre pilastri alla base del funzionamento del computer quantistico…
Mondo Digitale n. 4 – dicembre 2003
Determinare e superare la "percentuale di probabilità", al di là della quale accade un “salto” (che nelle 3d corrisponde ad un esatto fenomeno fisico/accadimento), è utile al fine di (ri)comprendere se stessi in un qualcosa di “maggiore”, da cui probabilmente si “deriva”:
Determinare e superare la "percentuale di probabilità", al di là della quale accade un “salto” (che nelle 3d corrisponde ad un esatto fenomeno fisico/accadimento), è utile al fine di (ri)comprendere se stessi in un qualcosa di “maggiore”, da cui probabilmente si “deriva”:
perché/quando, ad esempio, un pidocchio salta da una testa all’altra?
Non lo fa sempre. Lo fa solo quando lo “sente/decide” di doverlo fare.
È una questione di sopravvivenza o di maggiore libertà/agio?
La risposta è: un mix di ogni fattore, le cui componenti incidono per un certo livello di probabilità.
Può anche essere:
coraggio
paura
stress
sfinimento
esaltazione
desiderio
ispirazione…
Chi lo può dire? Non è... "solo un pidocchio"; risponde a leggi alle quali rispondi anche tu (ed il tuo giudizio egoico).
È opportuno essere consapevoli, dunque, che: “una decisione (salto)... potresti non prenderla più, allo stesso modo, se potessi (ri)vivere l’esatta situazione, anche se non ricordassi più le conseguenze derivanti dalla scelta precedente”.
Non è una questione di “volontà”; è qualcosa capace di andare "oltre", di bucare un velo d’abitudine, come “goccia che fa traboccare il vaso”.
Un “piccolo fatto” può, per effetto leva, costituire l’innesco per un “grande salto”.
Quando si è con le spalle al muro… possono accadere “miracoli”. Il comportamento può mutare all’istante, saltando di livello ed agganciando una frequenza di funzionamento diversa, che esiste in una scala infinita di possibilità sovrapposte e, dunque, tutte esistenti nel potenziale di uno stesso attimo/atomo.
Sei nel Sistema e nell’(Anti)Sistema, allo stesso Tempo:
Sei nel Sistema e nell’(Anti)Sistema, allo stesso Tempo:
per questo motivo oscilli nella polarità dell’onda di probabilità. E, bada bene, la “probabilità” non è vincolata a nessun reame “casuale”:
Per caso in filosofia s'intende ciò che contraddistingue:Link
- o un avvenimento che si verifica senza una causa definita e identificabile, contraddicendo così ogni teoria deterministica che assegna ad ogni accadimento una precisa causa
- o un evento accaduto per cause che certamente vi sono ma non sono conosciute ovvero "non-lineari", sconnesse o meglio "intricate", che non presentando una sequenza causalità-effettualità necessitata, cioè deterministica, tale da permettere l'identificazione di esse e la predicibilità degli effetti...
La particella “o”, indica un’apertura, seppur ancora “dubbia”, permessa dall’osservazione della scienza deviata.
O un evento accaduto per cause che certamente vi sono ma non sono conosciute…
Suvvia: “tutto quello che lasci, viene preso”… è questo il “caso/caos”.
Suvvia: “tutto quello che lasci, viene preso”… è questo il “caso/caos”.
Chi “prende” si trova casualmente “lì”?
Chi “lascia” lo fa per caso?
Chi lascia… perde e chi prende… trova? Certo: e noi tutti abbiamo due occhi e una bocca!
Sono "stati sovrapposti" (livelli gerarchici di “appartenenza”), che non vengono (ri)conosciuti ma scambiati per altre motivazioni parziali, decadute nell’ambito dell’induzione (Anti)Sistemica, per opera dell’agente induttivo non manifesto, ma esistente (radiazione) del Nucleo Primo.
Tu ti muovi sul suo sfondo oppure è lui a muoversi sul tuo? Dipende.
Quanto sei “libero”? Quanto ti credi libero? Quanto ti senti libero?
Stai facendo la Vita che desideravi da bambino, che sognavi e/o che sogni?
Sei felice? Sei sereno? Hai quello che desideri? Rifaresti certe scelte?
Meglio: vivi da/in quel tuo "spazio di probabilità", in cui ti senti e sei "libero"... e proiettati, da lì, nel "Tutto"...
Sono ripartito da me stesso, perché “Tutto… Dipende da me".
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro 2014/Prospettivavita@gmail.com
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