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mercoledì 24 ottobre 2012

Museo Italia.




Se la politica prende di mira i giovani, attraverso quello che meglio sa usare, ossia il linguaggio, non vedo dove stia il problema

Chi si offende per frasi sul modello del ‘bamboccione’, dovrebbe farsi un ulteriore esame di coscienza. 

È ormai epica la doppia intervista parallela, andata in onda alle ‘Iene’, qualche anno fa, relativamente al bambino ‘cittadino’ italiano e a quello ‘residente’ in una favela brasiliana. In quell’occasione si è potuto chiaramente osservare la differenza in termini 'strutturali' della Vita, intesa come una serie di routine, agi, ozi, diritti, privilegi, da una parte e asperità, difficoltà, mancanze, doveri, dall’altra parte.

 
Ma cosa emerge, soprattutto, da questa sorta d'impietoso confronto?
 
Una maturità ed una consapevolezza diametralmente opposte.

Due diverse strategie Antisistemiche, veicolanti comunque al controllo dell’individuo. Tuttavia, il famoso detto ‘si stava meglio quando si stava peggio’ ha davvero un fondo di verità (mezza verità):

il bambino che vive nella favela è più ‘sveglio’ rispetto al suo coetaneo d’oltreoceano. Che cosa sceglierà di fare attraverso questa sua fase più sensibile? A lui spetta l'arduo compito di veicolare la propria forza... Vorrà distruggere il Mondo per la rabbia, allinearsi, oppure cercare di cambiarlo mentre ancora riesce a vederlo nei suoi veri panni?

Ok, adesso fermiamoci per un attimo nella lettura e nella scrittura. Osserviamo questa foto di stacco per qualche istante:


Analizziamo gli attori in gioco. Non più i due bambini, ma le due controparti silenti, ossia:
  1. io, che scrivo
  2. tu, che leggi.
Io, sono caratterizzato da una idea, in questo momento, e la scrivo. Questa idea è nata dall'ispirazione della notte, del sonno, del sogno, etc. e risente di quello che mi è accaduto ieri, del mio stato interiore e di quello esteriore, dell’inclinazione di cui godo o soffro adesso e di un sacco di altre variabili.

Tu, sei allo stesso modo caratterizzato da accenti interiori/esteriori, che ti colorano in un modo o in un altro in maniera anche versatile, bizzarra e sempre inerente al filo conduttore dei tuoi bisogni, desideri, sogni, etc.

Ho diviso le proprietà che ci caratterizzano, anche se chiaramente sono tutte riunificabili e inerenti sia a me che a te.

Questa caratterizzazione cosa significa? Significa che se mi metto a scrivere ancora lo stesso articolo, potrebbe darsi che lo scriva in maniera diametralmente opposta. Perché? Perché non siamo lineari, perché risentiamo sempre, più o meno intensamente, della Natura non locale della nostra parte più preponderante ma non appariscente, almeno secondi i canoni della visione 3d legata agli organi degli occhi.

La zona non locale caratterizza il locale. In che modo? Perlomeno in maniera tale da rimanere nascosta il più possibile. Ce ne possiamo accorgere tramite Analogia Frattale. Cioè?

Osservando, appunto, la Natura di questo luogo 3d, caratterizzato da una verità volatile o ‘di mezzo’, proprio come la famosa terra di Tolkiniana memoria.

Se io sostengo quella che, adesso, è una verità per me, troverò certamente coloro che la penseranno come me e altri che avranno idee diverse. Ci sta e si chiama biodiversità. Ma, non è questo il fattore che intendo analizzare, bensì la sfumatura relativa al come si cambia idea, al come si decide cosa dire, al come si è influenzati da fattori biodiversi sempre all’opera.

La simpatia per una persona ci porta a pensarla come lui quasi per default. L’antipatia funziona al contrario. Ora, mi chiedo: 

la persona simpatica esprimerà sempre idee condivisibili ed in linea con il nostro Universo? Non penso proprio. Allora, pensarla quasi sempre come questa persona cosa significa? Che noi ci accostiamo al suo campo energetico che, in un certo senso, ‘ci ha’, proprio come affermato in Matrix.

Questa destrutturazione del nostro comportamento o del nostro pensiero, ha infinite sfaccettature, però il fattore disarmante è che questo Mondo e questo paradigma sono fatti anche da questa mancanza di coerenza interiore dimorante negli individui.

È il 'centro di gravità permanente' che manca, mediamente.

Come bandieruole al vento svolazziamo ora qua, ora là, ora lì.

Le idee ed i convincimenti cambiano, ed è giusto che sia così, però come cambiano usualmente? In virtù di umori, dipendenze, inerzie, trascinamenti, avidità, egoismi, opportunismi, etc.
  • certo, non sto descrivendo te. Lo so che tu sei perfetto e senza macchia né paura
  • certo che sto descrivendo te.  Lo so che sei quanto di più distorto e pauroso che esista.
Come scegliamo i termini che andranno a comporre le frasi che pronunceremo? Salta alla memoria il dialogo iniziale in ‘300’, in cui il messaggero del Re persiano chiede a Leonida, Re di Sparta, di riconoscere l’autorità di Serse senza colpo ferire e, dunque, di piegarsi a lui senza combattere, vista la potenza del suo esercito invasore:

scegli le tue prossime parole con attenzione Leonida, potrebbero essere le tue ultime da Re.
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Ecco il punto: come le scegliamo le parole che esprimiamo attimo dopo attimo?
 
Con la paura nel Cuore? Con 'ansia da prestazione', timore per il futuro, gioia di vivere, per apparire, per non apparire, per risultare comico, simpatico, disponibile, critico, unico, complice, diverso, etc.

Non solo. La caratteristica che ci anima cambia istante dopo istante, rendendoci mutevoli, non tanto all’esterno di noi quanto al nostro interno, rendendoci poco credibili persino ai nostri stessi occhi.

È l’amor proprio, il senso di orgoglio o di difesa ad oltranza di un certo comportamento ormai pubblico, che ci fa andare avanti anche su strade non propriamente sostenibili.

'Squadra che vince non si cambia', vero?

Ma ‘come vince' questa squadra interessa a qualcuno? O, è sufficiente raggiungere la vecchiaia in buona salute, vivendo agiatamente sulle spalle del resto del Mondo, basta per fare la differenza dentro di noi?

Che cos’è la giustizia? È quella frase scritta in tutti i Tribunali italiani? Suvvia…

Noi tutti abbiamo permesso che questo Mondo attecchisse così distorto, rispetto a quello che sappiamo intimamente ancora paragonare. La pietra dello scandalo è rappresentata dalle nostre rinunce. Rinunce a svolgere il vero lavoro, che rifuggiamo con grande prontezza di riflessi:

la nostra conoscenza più autentica e coerente.

Il fuggire da noi stessi, attraverso gli specchi di questo Mondo, è solo un costante rimandare quello che prima o poi deve essere affrontato: 

l’orma indeformabile della nostra Coscienza.

Le agenzie di rating promuovono le banche con cui fanno più affari.
'Le agenzie di rating tendono a dare voti positivi alle banche di grandi dimensioni e alle istituzioni che più frequentemente alimentano il business delle agenzie, emettendo titoli derivati'.

A dichiararlo, nessun movimento sovversivo, bensì la stessa Banca centrale europea...
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Legge Stabilità: Grilli, prima volta dopo anni che non chiede sacrifici.
'Oggi abbiamo una legge che per la prima volta in 18 mesi è neutrale. Per la prima volta in diversi anni la legge è a saldo zero, non chiediamo al paese ulteriori sacrifici nel suo complesso'. 

Lo afferma il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, nel corso dell'audizione sulla legge di stabilità nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato.
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Legge stabilità, Grilli: Vantaggi per 98,8% contribuenti.
'Una larghissima maggioranza della popolazione ha un effetto positivo' dall'effetto della detrazione Irpef e dell'aumento dell'Iva, 'in particolare il 98,8% della popolazione ha un favore dalla combinazione dei due'. Così il ministro dell'Economia Vittorio Grilli, in audizione nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato...
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A proposito quindi dell'aumento delle aliquote Iva, per il ministro 'riguarda il 50% dei consumi' e colpisce i consumi meno rilevanti per fasce di reddito più basse. Invece, per l'Istat l'intervento sull'Iva previsto dalla legge di stabilità riguarderà i prezzi di beni e servizi relativi a quasi l'80% della spesa per consumi...

La legge di stabilità è dunque una sfida per far ripartire l'economia…

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L'Istat vede timidi segnali positivi, ma aumento Iva interessa 80% spesa per consumi.
L'aumento dell'Iva certo non aiuta.

Complessivamente l'intervento sull'Iva previsto dalla legge di stabilità riguarderà i prezzi di beni e servizi relativi a quasi l'80% della spesa per consumi. Questa percentuale riguarda per intero le divisioni di spesa delle bevande alcoliche e tabacchi e dell'abbigliamento e calzature, mentre ha un'incidenza superiore al 95% per quanto riguarda i trasporti, le comunicazioni e i servizi ricettivi e di ristorazione.

'Nell'ipotesi di un completo e immediato trasferimento sui prezzi al consumo dell'aumento delle aliquote Iva previsto nel disegno di legge', ha spiegato Giovannini, 'l'impatto teorico sui singoli prezzi dei prodotti sarebbe pari allo 0,83% per i beni e servizi ad Iva ordinaria e dello 0,91% per quelli su cui grava l'aliquota del 10%. I primi pesano per il 51% circa sul paniere dei prezzi al consumo, mentre i secondi pesano per circa il 29%: complessivamente, quindi la manovra interesserà prezzi di beni e servizi relativi a quasi l'80% della spesa per consumi'...

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Istat, con legge stabilità riduzione d'imposta di 240 euro a famiglia.
A beneficiare delle misure contenute nella legge di stabilità saranno 4 famiglie su 5 (77,7%), con uno 'sconto' medio d'imposte pari a 340 euro. Mentre è previsto un aggravio di 290 euro per un 7,4% delle famiglie, afferma il presidente dell'Istat. Ma dalle misure contenute nella legge di stabilità 'le famiglie con figli, in particolare se minori, risultano avere benefici inferiori rispetto alla media del quintile di appartenenza'...

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Fissiamo questo mix di notizie in queste tre espressioni, frutto della parte da recitare:
  1. oggi abbiamo una legge che per la prima volta in 18 mesi è neutrale. Per la prima volta in diversi anni la legge è a saldo zero, non chiediamo al paese ulteriori sacrifici nel suo complesso
  2. ‘Una larghissima maggioranza della popolazione ha un effetto positivo’ dall'effetto della detrazione Irpef e dell'aumento dell'Iva, ‘in particolare il 98,8% della popolazione ha un favore dalla combinazione dei due
  3. a beneficiare delle misure contenute nella legge di stabilità saranno 4 famiglie su 5 (77,7%), con uno 'sconto' medio d'imposte pari a 340 euro. Mentre è previsto un aggravio di 290 euro per un 7,4% delle famiglie, afferma il presidente dell'Istat. Ma dalle misure contenute nella legge di stabilità 'le famiglie con figli, in particolare se minori, risultano avere benefici inferiori rispetto alla media del quintile di appartenenza'.
Una legge a ‘saldo zero’ non può essere d’aiuto al 98% della popolazione. Lo capite? È logica e matematica. Questa è pura propaganda Antisistemica, apparenza, effetti pirotecnici per faciloni...

Per quanto tempo ancora permetteremo di essere presi per i fondelli?

Per quanto tempo ancora regnerà questa cortina di fumo fuori e dentro di noi?

L’alternativa sembra quella componente che manca. Ce l’hanno semplicemente levata d’innanzi, come degli abili illusionisti. Lo sguardo è alle manifestazioni di piazza che accadono un po’ dappertutto tranne che in Italia. 

Lo sguardo è volto a prevenire che le stesse cose accadano anche nel ‘museo Italia’.

È stata schierata in campo una grande e sottile intelligenza... di contenimento della Massa.

Per questo motivo, Monti ha ordinato un giro di vite legato all’apparenza:
  • chiediamo sacrifici mascherati da benefici
  • riduciamo le tasse e alziamo l’Iva
  • un impatto zero che viene evidenziato nella sola mezza componente dell’abbassamento fiscale
  • lo annunciamo attraverso gli organi ufficiali del Governo
  • i Media seguono a ruota
  • il Web ed i Blogger anche
  • la Massa continuerà a girare come usualmente.
Ricordiamolo sempre: l’Iva impatta su tutto

Il rialzo di un punto percentuale corrisponde ad un salasso. Altro che vantaggi per il 98% delle famiglie. Lo stesso ministro afferma, incoerentemente ma puntualmente, che la legge è a ‘saldo zero’ è, cioè, neutrale.

Allora, la divisione interiore del cittadino medio che affronta queste questioni al bar, mentre beve un caffè e non sa che altro dire, oppure davanti ad un pasto fumante nella tranquillità opulenta della propria abitazione tra familiari, parenti, amici, è relativa al:

fare la voce grossa quando nessuno ascolta.

Peccato che c’è sempre l’interlocutore interno e l’osservatore esterno (Coscienza ed Anima) a memorizzare attimo per attimo tutto quello che ci contraddistingue.

Va bene, dai… chi sono io per fare la morale a tutti voi?

Termino, per oggi, esprimendo questa considerazione calcistica; a seconda dell’umore, la questione grande squadra che affronta la piccola squadra, dal punto di vista del tifoso, diventa vicendevolmente questa:
  • se vogliamo vincere il campionato, partite come queste devono essere vinte senza problemi
  • non è così sicuro che li battiamo perché la palla è rotonda.
Quando decidiamo di dire una versione e quando l’altra? E perché?

Ecco, in quel frangente fissiamo parti di noi estremamente traballanti, funzione di punti esterni che probabilmente ‘ci hanno’. Abdichiamo senza nemmeno accorgerci

E, nel Tempo, cambiamo espressioni risultando persino disarmonici a noi stessi.

Solo che non abbiamo il coraggio per ammetterlo. Perché? Basta vedere cosa è successo a Lance Armstrong quando ha ceduto di schianto, ammettendo l’esistenza del doping. Il branco gli è stato subito addosso, dilaniandolo. Per questo motivo ognuno di noi continua a recitare una parte che, molto spesso, è talmente logora tanto da risultare ‘allergica’.

Ormai siamo diventati allergici a tutto

Dipende da noi.
 23102012 S 0 – 297 San Giovanni da Capestrano (Un uomo della nomenklatura) ++

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com