SPS

venerdì 27 luglio 2012

La costante di sfasamento.




La stupidità è l’effetto delle parole mal comprese
 
Nei campi che procurano all’uomo le sue più grandi difficoltà, troverete le maggiori alterazioni della verità, le idee più confuse e conflittuali e, naturalmente, il massimo numero di parole mal comprese. 
 
La prima parola mal compresa in un soggetto è la soluzione per risolvere le successive parole mal comprese in quel soggetto.
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Viviamo in un Mondo 'superficiale'. Di ‘superficie’: 

infatti popoliamo quella porzione molto ristretta di crosta terrestre che ci separa da un 'mix' del tutto diverso di possibilità d’esistenza fisica, per le condizioni attuali del corpo. 

La somiglianza con la ‘superficialità’, che l’umanità mette in gioco allorquando decide/permette che i modelli di business mettano a repentaglio l’esistenza fisica del Pianeta che ci ospita, è perlomeno ‘bizzarra’ e comunque sorprendente.

SPS insiste molto su questo ‘tasto’: 

c’è 'qualcosa che non va' a livello di comprensione dello stato di discernimento umano. Perché ci comportiamo in questo modo ‘dannoso’ per tutto e per tutti?
 
Mediamente siamo così ‘meschini’? Non penso…

C’è un fattore silente e nascosto tra le pieghe della comprensione e della lucidità. E questo ‘fattore’ lo possiamo ritrovare distintamente in ogni ambito dello scibile umano; lo possiamo chiamare:

costante di sfasamento.

Faccio un esempio:

se pensiamo alla storia ufficiale delle religioni che deriva dall’area del Medio Oriente, terra di almeno tre grandi religioni attuali, cosa ci viene in mente immediatamente? Da quale sensazione siamo subito colpiti?
 
Smarrimento e confusione

non è assolutamente chiara la questione, che ognuno racconta alla propria maniera. Questo margine d’imprecisione veicola, in chi legge/ascolta/vive la questione, anche solo per curiosità, un analogo margine d’imprecisione interiore…

La stupidità è l’effetto delle parole mal comprese.
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La 'stupidità' è, allora, un fenomeno indotto e non nativo!

Questa ‘costante di sfasamento’ è presente praticamente in ogni lembo di tessuto caratterizzante il cammino evolutivo umano. Ma sarà poi corretto il termine ‘evolutivo’, alla luce di un simile concetto?

Se si tratta comunque di una 'evoluzione', verso ‘dove’ ci sta conducendo, di conseguenza, questa direzione ‘bacata’ e sotto l’effetto alcoolico di un simile smarrimento cosmico/terrestre?

Il Pianeta Terra, un essere vivente quanto e più di ognuno di noi, ce lo sta dimostrando in 'real time', attraverso il proprio cambiamento/adattamento al nostro ‘rumore’ di superficie. Al Gore, in ‘Una scomoda verità’, ha chiaramente messo in evidenza il rapporto tra scioglimento dei ghiacci terrestri e presenza di Co2 rilasciato da attività ‘intelligente’ umana.

Ebbene, ad un certo punto del ‘documentario/film’, viene espresso il concetto che la Natura procede in una sorta di moto costante del cambiamento/trasformazione, sino a quando, ad un tratto e quasi per Magia, le ‘cose’ accelerano improvvisamente, lasciando esterrefatti coloro che pensavano di avere capito tutto di una certa situazione in corso d’opera.

Raggiunto un certo ‘punto di rottura’, le cose accelerano in maniera giudicata incredibile/bizzarra.

Proprio quello che è accaduto a metà luglio in Groenlandia:


La mappa del disgelo anomalo in Groenlandia.
La Nasa ha pubblicato una nuova immagine che mostra le rilevazioni satellitari sullo scioglimento dei ghiacci in Groenlandia nella prima metà di luglio, e il risultato delle osservazioni è preoccupante

Per alcuni giorni lo strato di ghiaccio che ricopre la grande isola si è sciolto a ritmi mai osservati prima negli ultimi trent'anni di dati raccolti con i satelliti. Quasi tutta la copertura ghiacciata della Groenlandia – dallo strato più sottile lungo le aree costiere fino a quello più spesso (circa tremila metri) delle zone centrali dell'isola – è stato interessato da uno scioglimento più o meno intenso. Le rilevazioni sono state effettuate con tre diversi satelliti e sono state poi analizzate dalla Nasa e da alcuni gruppi di ricerca universitari.
 
Solitamente, nel periodo estivo, circa la metà della superficie di ghiaccio della Groenlandia si scioglie. Nei pressi delle coste parte dell'acqua viene trattenuta dal ghiaccio e torna allo stato solido, mentre il resto confluisce in grandi canali che sfociano nell'oceano. Nelle zone più rilevate, invece, l'acqua del disgelo rimane allo stato liquido per poco tempo, ghiacciandosi di nuovo con rapidità. Quest'anno le cose sono andate diversamente, con un aumento senza precedenti dello scioglimento dei ghiacci: i ricercatori stimano che il 97 per cento della superficie ghiacciata della Groenlandia sia stata interessata dal disgelo a metà luglio.
 
L'immagine mostra l'estensione del fenomeno tra l'8 e il 12 luglio scorsi. 

Le zone rosse indicano le aree in cui si è sicuramente verificato lo scioglimento dei ghiacci, mentre quelle rosso chiaro le aree dove è probabile che il ghiaccio si sia sciolto. Il fenomeno è stato repentino: l'8 luglio solamente il 40 per cento della superficie risultava interessata dal disgelo, quattro giorni dopo era il 97 per cento.
 
Il dato è anomalo, ma per ora i ricercatori non hanno elementi a sufficienza per prevedere quali conseguenze potrà avere. In molti si chiedono se il fenomeno contribuirà a una perdita cospicua del volume di ghiaccio in Groenlandia e se potrà esserci un conseguente innalzamento del livello del mare

Il ricercatore della Nasa, Tom Wagner, ricorda che ‘questo evento, messo insieme con altri fenomeni naturali, ma poco comuni, come il distacco di una grande porzione di ghiaccio dal ghiacciaio Peterman, è parte di una storia molto complessa’. Le variabili in gioco sono molte e occorre considerare sempre il contesto, che deriva dall'osservazione dell'andamento dei ghiacci nel corso dei decenni.
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L’esperto in questione ‘bolla’ in maniera semplicistica quella che definisce ‘una storia molto complessa’, di fatto facendo finta di non sapere che il fenomeno in atto sia completamente comprensibile se si affrontasse la situazione pubblicamente, senza freni/blocchi di Natura ‘sfasante’

Il fattore ‘costante di sfasamento’ lo ritroviamo praticamente dappertutto ed è inerente alla presenza di un qualcosa celato tra le righe delle consuetudini e riferibile ad una modalità esistenziale, applicata per inerzia/osmosi, all’intera umanità, la quale di conseguenza ‘vive con un piede sull’acceleratore sociale e con l’altro piede sul freno, schiacciato per motivi non ben auto comprensibili’.

SPS ha più volte introdotto la verità di presenze silenti, di entità ‘altre’ in noi e tra noi… ma spetta ad ogni individualità intuirlo, comprenderlo ed eventualmente ‘fare qualcosa’. È logico che qualcun altro, a livello di competenza sociale, adotti una ‘seconda vista’ e ci avvisi di questa realtà? È forse logico ma non possibile, perché il livello di competenza sociale è decisamente ‘saturato’ dall’effetto di questa ‘energia di controllo’. 

Da ‘lì’ non arriverà mai nulla di ‘nuovo’. 

Le forme pensiero ed il 'controllo diretto' sono ferrei nel non permettere sblocchi della possibilità. È dalla Massa, a livello individuale, che potrà fluire nuova e diversa prospettiva, come del resto sta accadendo in maniera pressochè insospettabile.

Come i ghiacci perenni, che nel giro di pochi giorni si sciolgono ‘drammaticamente’, anche il tessuto sociale quando si muove lo fa in maniera ‘improvvisa’, dopo una grande preparazione ‘sotterranea’. Per cui, la nostra superficialità nasconde un livello di competenza sotterranea del tutto ‘non intuibile’ per il livello medio di esistenza 3d

È solo 'fermandosi ad ascoltare' che si riesce a percepire qualcosa dell’attività radicale umana.

Quando la massa di ghiacci della Groenlandia e dell’Antartico si sarà sciolta, molto probabilmente la ‘corrente del golfo’ si fermerà, facendo entrate gran parte dell’Europa in una glaciazione. Il livello delle acque si alzerà, per via di tutta l’acqua proveniente da 'ghiacciai di terra', per cui il volume dei mari e degli oceani aumenterà per effetto del maggiore ‘peso’ della massa liquida riversata ex novo.

La faccia della Terra cambierà e milioni di persone si dovranno spostare all’interno delle terre emerse.

A quel punto che cosa decideranno di fare? Chi ascolteranno ancora? Ancora quelli che ‘hanno taciuto sino all’ultimo giorno, lanciando un segnale tardivo di evacuazione e tacitando in questa maniera il peso della propria coscienza’, oppure decideranno di ‘cambiare frequenza’?

Dipende: perché in quei giorni le persone saranno ‘sotto scacco’, per cui la loro lucidità non sarà delle migliori per prendere decisioni tanto importanti. Di conseguenza il ‘potere di controllo’ potrà reinventarsi qualche cosa, magari aiutando tangibilmente l’esodo e il disagio, e resistendo alla verità venuta a galla e taciuta per tanto Tempo per cause di ‘egoismo energetico legato alla propria sopravvivenza’…

Saltare sul ‘carro del vincitore’ è stata sempre la specialità del potere di controllo. Il ‘vincitore’, di volta in volta, non lo è mai stato nel vero senso della parola, quanto più similmente ad una sorta di ‘vittoria di Pirro’, momentanea ed illusoria, frutto delle conseguenze dello scontro tra masse diverse che si affrontano a livello energetico, come un temporale terrestre, caratterizzato da aria calda e fredda:
  • entità ‘altre’
  • umanità.
Le 'vittorie' che hanno strutturato la storia deviata, sono stati episodi veicolati dal ‘Controllo’. Ovvio che lo stesso potere ispirante abbia, di conseguenza, potuto essere sempre presente sul carro del vincitore di turno. Era, di fatto, il proprio intento, la propria strategia, scambiata dagli umani per il frutto della propria lotta per la libertà.

La ‘costante di sfasamento’ è tale da essere sempre presente e da rendere il processo di comprensione umana piuttosto fumoso/incomprensibile, perché dall’altro lato si è drenati continuamente dell’energia sufficiente a ‘capire’

L'epistemologia è quella branca della filosofia che si occupa delle condizioni sotto le quali si può avere conoscenza scientifica e dei metodi per raggiungere tale conoscenza, come suggerisce peraltro l'etimologia del termine, il quale deriva dall'unione delle parole greche episteme (‘conoscenza certa’, ossia ‘scienza’) e logos (discorso)

In un'accezione più ristretta l'epistemologia può essere identificata con la filosofia della scienza, la disciplina che si occupa dei fondamenti delle diverse discipline scientifiche.
 
È bene precisare che nei paesi di lingua inglese il concetto di epistemologia viene invece usato come sinonimo di gnoseologia o teoria della conoscenza, la disciplina che si occupa dello studio della conoscenza in generale…
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Aria fritta. Se ‘scienza’ significa ‘conoscenza certa’, allora la frittata è proprio pronta.

La Massa fa opera di ‘Fede’ nella scienza, ma la scienza è al soldo di un potere che la piega. È tutto relativo ad un sistema di riferimento; non a caso ho riportato quella differenziazione sottile inerente ai paesi di lingua inglese.

Paese che vai, usanze che trovi. È biodiversità. Una legge che protegge, ma che permette anche ad un certo tipo di intelligenza trasversale di prosperare sino a quando una specie non sviluppa capacità sufficienti ad aprire gli occhi e le ‘finestre dell’Anima’, spolverando per bene la propria dimora dalle polverose ragnatele che si sono depositate nel corso del Tempo.

In epistemologia, un assioma è una proposizione o un principio che viene assunto come vero perché ritenuto evidente o perché fornisce il punto di partenza di un quadro teorico di riferimento.
 
L'insieme degli assiomi e dei concetti primitivi costituiscono il fondamento, il ‘punto di partenza’, di ogni teoria deduttiva che si presenti come sistema assiomatico…
 
Assioma o Postulato.
Un postulato si differenzia da un assioma in quanto è introdotto per dimostrare proposizioni che altrimenti non potrebbero essere dimostrate.

In altri termini si può definire come una semplicissima ‘teoria ad hoc’, accettata grazie alla sua utilità.
 
In matematica il termine postulato invece ha il significato più preciso di assioma non-logico, cioè di assioma specifico di una particolare teoria matematica. Gli assiomi e i postulati, proprio per loro natura, non sono mai dimostrati
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Leggete molto bene quest’ultima citazione, perchè è lì contenuta una chiave frattale molto chiara del come ‘qualcuno/qualcosa’ si sia impossessato del cammino umano, riducendo lo spettro di luce in grado di passare e di illuminare il percorso verso ‘Casa’.
  • una semplicissima ‘teoria ad hoc’, accettata grazie alla sua utilità
  • una proposizione o un principio che… costituiscono il fondamento, il ‘punto di partenza’, di ogni teoria deduttiva
  • gli assiomi e i postulati, proprio per loro natura, non sono mai dimostrati…
Ecco l’incantesimo! Ecco da dove parte l’inganno… e l’opera di confusione dei nostri centri. La costante di sfasamento è inserita e concepita alla sorgente del sistema di pensiero imposto.

La memoria individuale si resetta, ma non quella del Controllo, che può tranquillamente ‘vincere facile’. Rifletteteci bene. Meditateci sopra.

Tutto quello che conosciamo si basa su ‘assiomi e postulati', che 'proprio per loro natura’ non sono dimostrabili. È una convenzione, una consuetudine accettata inconsciamente dalla Massa, la quale viene svuotata giorno dopo giorno ed ‘imbottita’ da quel dato modello di pensiero, da quella ‘semplicissima - teoria ad hoc -, accettata grazie alla sua utilità.

Ma ‘utilità’ per chi o cosa?

È ‘utile’ distruggere il Pianeta che ci ospita? La nostra ‘Madre’ figurata?
 
O questo comportamento nasconde un altro tipo di ‘utilità’? Magari per qualche presenza non ancora mappata dal sistema di riferimento sociale/umano, ad esempio. Il modello religioso ci parla da sempre di ‘presenze altre’ che, a quanto pare, sembrano annidarsi in noi/tra noi, riuscendo a piegare la nostra volontà in funzione della loro.

Allora?

Demonizziamo la religione e basta? No. A livello frattale tutto veicola verità superiori o comunque verità 'multistrato', proporzionali alla vibrazione caratterizzante l’essere osservatore.

Non vogliamo vedere per paura? Così sia… La scelta è solo nostra.

I principi della dinamica sono la base filosofica (essenzialmente metafisica) della meccanica, ossia la branca della fisica che studia e descrive le relazioni tra il movimento di un corpo e gli enti che lo modificano

All'interno della formalizzazione logico-matematica della meccanica newtoniana essi svolgono il ruolo di assiomi. Tali principi vengono anche detti Principi di Newton, dal nome dello scienziato che li ha proposti nel celebre Philosophiae Naturalis Principia Mathematica, pubblicato nel 1687. Gli enunciati che oggi si utilizzano sono una riformulazione attuale di quelli scritti nei Principia; il volerli attribuire in breve a Newton è improprio

Si noti inoltre che le attuali formulazioni differiscono spesso l'una dall'altra in alcuni dettagli, non del tutto inessenziali...
 
È molto importante tenere presente che i principi della dinamica sono validi in sistemi di riferimento inerziali e per sistemi i cui componenti siano a velocità molto minori di quella della luce.
  • I principi non valgono in sistemi di riferimento non inerziali. Per poter studiare anche questi ultimi, infatti, è stata necessaria l'introduzione di forze apparenti, quali la forza centrifuga e la forza di Coriolis dovute alle accelerazioni del sistema di riferimento.
  • La meccanica classica è inclusa completamente nella teoria della relatività ristretta: entrambe le teorie sono valide in sistemi di riferimento inerziali, ma la prima si può considerare un'approssimazione della seconda per basse velocità (relativamente alla velocità della luce).

Dentro a quest’ultima citazione c’è molto ‘fumo’ o ‘costante di sfasamento’; eppure questa citazione plasma il modello di Vita sociale umana. Regola e veicola, limita e riduce, afferma e impone.

Si noti inoltre che le attuali formulazioni differiscono spesso l'una dall'altra in alcuni dettagli, non del tutto inessenziali’. Perdinci e perbacco, che sorpresa e che conferma.

Si parla di principio e non di legge né di assioma perché esso è un'affermazione filosofica, di natura essenzialmente metafisica, perciò non dimostrabile, né falsificabile

una richiesta arbitraria che definisce la base concettuale attraverso cui la fisica classica descrive e, sperabilmente, spiega il mondo, almeno per quanto riguarda la meccanica, cioè per quanto riguarda il movimento.
 
Aristotele nella sua ‘Fisica’ del IV secolo a.C. asseriva che lo stato naturale dei corpi è la quiete, ossia l'assenza di moto, e che qualsiasi oggetto in movimento tende a rallentare fino a fermarsi, a meno che non venga spinto a continuare il suo movimento…
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La ‘costante di sfasamento’ contenuta in questa frase è tremenda:

Si parla di principio e non di legge né di assioma perché esso è un'affermazione filosofica, di natura essenzialmente metafisica, perciò non dimostrabile, né falsificabile: una richiesta arbitraria che definisce la base concettuale attraverso cui la fisica classica descrive e, sperabilmente, spiega il mondo, almeno per quanto riguarda la meccanica, cioè per quanto riguarda il movimento…
 
È tutto ‘relativo’ quello che sfocia da questa ‘pista’.

La citazione di Aristotele è significativa e aggancia il concetto di illusione dettato dalla presenza duttile e malleabile della luce. Gli effetti di luce creano l’illusione del movimento.

Una illusione che nelle 3d è molto concreta e scambiata addirittura per la ‘realtà’.

Un utile ‘trucco’ per avere a disposizione uno scenario 3d da esperimentare ed, in definitiva, per esperimentare se stessi.

Conosci te stesso.

'La stupidità è l’effetto delle parole mal comprese'. Incominciamo da noi, dalla confusione che regna dentro di noi. Approfondiamo quello che non ci 'convince', quello che non abbiamo capito a fondo, a partire dalle parole, dai termini che ci terrorizzano o che ci tengono lontani dal loro vero significato. 

Nel ventaglio delle possibilità del significato, perchè ne è stato scelto 'uno' soprattutto?

Dipende anche da Noi...

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com