Inquietudine e disagio sociale sono ‘figure’ ambigue della nostra società. Se ne parla sempre, o se ne sente spesso parlare, ma guai a fare un focus più ‘sottile’ su simili questioni. Perché?
Perché si corre il rischio di essere ‘negativi o pessimisti’ e, in questo Paese, il giudizio conta molto. Siamo nel Paese del ‘Sole’, no? Quello che conta è lamentarsi, perché è di ‘moda’ e mantiene gli altri sul chi va là, e godersi tutto ciò che è possibile ‘triturare’ a livello di 'consumi'.
Il resto è buono per riempire di aria respirata gli ambienti.
La ‘crisi’ inasprisce tutto ciò, ossia separa l’individuo tra ‘parte responsabile e irresponsabile’, proprio come quando si diventa genitori. Sia benedetta la crisi, allora. Tutto parte dalla considerazione che ‘si vive una volta sola’. Da quella prospettiva subentra la Paura di morire e la Paura a 360 gradi.
È corretto, dunque, che non si ‘ricordi’…
La Vita deve essere più 'autentica possibile', al fine di essere una buona insegnante, alla stessa maniera di uno specchio perfetto che alimenta di riflessi le azioni e le cause sorgenti.
Crisi: Passera, a Rischio Tenuta Sociale, Manca Lavoro a Metà Società.
‘Il disagio sociale diffuso è legato alla mancanza di lavoro in Europa in generale ma che nel nostro paese è più ampia di quello che le statistiche dicono’. Ad affermarlo è il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, secondo il quale ‘è a rischio la tenuta economica e sociale del Paese’ perché il disagio investe ‘metà della nostra società’.
Proprio per la mancanza di lavoro: ‘se mettiamo insieme disoccupati, inoccupati, sottoccupati e sospesi arriviamo a 5-6- forse 7 milioni di persone. Se moltiplichiamo per i loro familiari arriviamo alla metà della nostra società’.
Link
Link
Il disagio sociale e la mancanza di lavoro sono direttamente proporzionali? Certo. Da un certo punto di vista, tuttavia, è proprio quello che deve accadere. Se c’è lavoro per tutti, equivale a dire che c’è ‘droga’ per tutti. Il disagio sociale scompare? Apparentemente. In questa maniera si sostiene che lo status quo è contemplato dal lavorare come modello di riferimento unico e senza alternative.
Il disagio è 'interno' e non dipende dalle condizioni esterne.
Quello che si scatena è dovuto al sentirsi in gabbia, a livello sottile. Deriva dal non essere liberi di ‘essere’. Deriva dal fatto che la società è un ampio bacino, che trattiene e forza a ‘cambiare’, ma lo fa in maniera negativa, facendo pensare all’esatto opposto.
Trattiene e forza. Sì, non si tratta di un errore o di un paradosso. La società è duale, per cui ‘tende’ alle due estremità allo stesso Tempo.
Londra, migliaia di poliziotti alle proteste anti-austerity.
Migliaia di agenti di polizia sono scesi in piazza a Londra in una rara dimostrazione di rabbia collettiva verso le misure di austerity del governo, partecipando a una protesta di massa dei lavoratori del settore pubblico che comprende funzionari dell'immigrazione, lavoratori del settore sanitario e carcerario.
I sindacati hanno parlato di 400.000 persone in piazza, mentre per il governo sono circa 100.000 manifestanti.
In ogni caso, la vista di circa 20.000 poliziotti, non in servizio, col cappello nero in marcia per Londra sarà particolarmente imbarazzante per il premier David Cameron, il cui partito conservatore di centrodestra si definisce quello della legge e dell'ordine.
L'inquietudine tra le forze dell'ordine è stata provocata dai drastici tagli al budget della polizia e da un rapporto commissionato dal governo che raccomanda licenziamenti, riduzione degli stipendi e aumento dell'età pensionabile.
Link
La Polizia che scende in piazza delinea un effetto davvero bizzarro e curioso.
Davvero l’Antisistema sta sbagliando la propria ‘misura’? Come si può difendere il ‘Controllo’, in questa maniera?
Laddove il caso non esista, tutto ciò che sta accadendo, ed è accaduto, è sempre stato un perfetto Piano progettato a tavolino dai ‘docenti’ delle 3d. La Massa è ancora al di là dell’essere auto responsabile e il Mondo necessita di un ‘Controllo’. No?
Senza regole dove si andrebbe a finire? Allora ci vuole qualcuno che le ‘faccia’.
Questo qualcuno lo fa per delega della Massa. La Massa, per cui, è responsabile di coloro che ‘fanno regole’.
Ma cosa succede? Che costoro si sono ritagliati ‘spazi’ protetti da regole ad hoc; ambienti ad atmosfera protetta dalla Massa.
Causa e reazione. Specchio e riflesso. Ma di chi è il riflesso che costoro ‘producono opportunamente’?
Solo della Massa.
Le entità parassite sono persino secondarie rispetto alla Massa.
È la Massa, il ‘raccolto’, che deve maturare.
Il valore aggiunto è il ‘seme’ che è in maturazione a livello di potenziale nella Massa, di possibilità.
Ed, infine, la Massa è ognuno di noi.
Ognuno di noi ha il potere di ‘essere’… svincolato e vincolato, come in Quantistica esiste il concetto di ‘on/off’ allo stesso Tempo.
Uno, nessuno e centomila…
Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com