SPS

venerdì 30 marzo 2012

Il matto.




Ogni aspetto legato alla percezione sensoriale della Vita è un punto prospettico funzione della ‘biodiversità’. Il frattale che lo dimostra è, ad esempio, il pullulare di macchine fotografiche classiche o implementate nei cellulari, le telecamere, le televisioni, i film, etc. che riprendono e fissano la propria 'verità' o prospettiva.

Il nostro punto di vista individuale costituisce il centro della nostra fruizione e interazione vitale; è il 'mirino' con il quale inquadriamo le 'cose' della Vita.

È sufficiente osservare le cause in Tribunale per capire come ognuno di noi ‘veda’ dalla propria ‘macchina da presa’. Non esiste gradazione:

tu hai fatto questo. Non l'hai fatto tu. 

Ma come è possibile? Chi mente?

In questo, potremo mai essere obiettivi e imparziali?

A questa 'gradazione della vibrazione', che ci caratterizza, è molto difficile.

L’Ego è una componente ancora troppo impulsiva e noi siamo ancora troppo inconsapevoli, per compensare una simile ‘baldanza giovanile’ con sufficiente lungimiranza diluita nel tempo. La ‘presenza’ in noi stessi è molto simile ad un luccichio, un tremolio, che possiamo osservare nel cielo notturno quando fissiamo il piccolo bagliore concentrato delle Stelle: 

va e viene.

Manca quel giusto apporto di coerenza, capace di mantenere stabilmente in ‘Sala Regia’ gli idonei banchi di memoria

L’inconscio, inoltre, è stato terra di conquista per quel potere parassita che ha pensato bene di mantenersi invisibile ai nostri ‘occhi’, utilizzando tutta la propria capacità e conoscenza al fine di prendere vantaggio dal viaggio esperienziale della famiglia umana.

Italiani, per Monti ‘più maturi di quanto pensassimo’.
Gli italiani sono più maturi di quanto si pensasse. Lo dice il presidente del Consiglio Mario Monti in una lettera al Corriere della Sera, in cui ribadisce che non resterà in politica e si dice convinto che i partiti abbiano voltato pagina.

I partiti politici stanno vedendo che gli italiani sono molto più maturi di quello che pensavamo’, dice Monti nella lettera, inviata al Corsera mentre è impegnato in una visita in Asia.
 
Monti parla poi del ‘senso di responsabilità delle forze politiche che... hanno saputo dare priorità, in una fase di emergenza, all'interesse del Paese’.
 
Il premier è convinto ‘che il comportamento delle forze politiche dopo questo periodo... non sarà più quello di prima. Infatti stiamo constatando - anche i partiti - che gli italiani sono più consapevoli di quanto si ritenesse, sono pronti a esprimere consenso a chi si sforzi di spiegare la reale situazione del Paese e chieda loro di contribuire a migliorarla’.
 
‘Le forze politiche - prosegue Monti - sono impegnate in una profonda riflessione al loro interno e, in dialogo tra loro, lavorano a importanti riforme per rendere il sistema politico e istituzionale meno pesante e più funzionale’.
 
Il premier torna poi a ribadire che dopo le elezioni ‘certo, torneranno i governi politici, come è naturale (perfino in Giappone, ho dichiarato che il sottoscritto sparirà e che il montismo non esiste). Ma ritengo che ciò non debba essere visto come un rischio’.
Link 
 
Oggi SPS si limita a interagire con questa lucida espressione di Monti. La maturità è un punto di vista perché si parametrizza alla versione sociale consueta del ‘buon agire’

Disegna una consuetudine o meglio, segue il contorno di una consuetudine. Tuttavia questa abitudine del fare ‘bene’, spacciata per ‘maturità’, rientra in una versione più allargata, 'senza sbarre né finestre', delle richieste implicite della sottomissione.

Gli italiani sono senza alternativa concreta

Non possono fare altro che sottostare alle pressioni che il ‘capo’ esercita verso il ‘basso’. È un vero e proprio paradosso.

Gli italiani, al contrario, sono come bambini ubbidienti che ricevono il buffetto sulla guancia ad opera dello ‘zio’ compiaciuto. Vorrebbero tanto ‘comportarsi diversamente’, tuttavia non sanno nemmeno perché, ma continuano a vivere di silenzi assensi… forse per non perdere la 'mancia' dello zio...

Il ‘raggio traente’ è consolidato a grande profondità.

All’esterno, l’Elite ha ‘carta bianca’ e sufficiente potere per fare il bello ed il brutto tempo. Due fasi altalenanti dell’esperienza esistenziale, opportunamente monitorate, pianificate, controllate, come acqua che sgorga da un rubinetto, del quale ‘qualcuno’ ha il pieno controllo.

Il caso non esiste nemmeno al livello del ‘Controllo’. In generale, il caso non esiste.

La storia deviata l’ha scritta il Controllo. Le leggi le ha concepite il Controllo.

Crediamo che le guerre le abbiano vinte gli eserciti in campo? Naa… illusioni per i posteri.

Osserviamo le ‘differenze’ che sono emerse nel corso del tempo. Le dinamiche che costeggiavano i flussi determinanti le azioni, le decisioni attuate sui fronti operativi. Le strane scomparse di documenti ufficiali segreti alla fine di ogni guerra. Le strane scomparse di uomini di ‘peso’ alla fine di ogni guerra.

C’è una ‘mano’ silente che non lascia mai nulla al caso e che quando interviene trova sempre sicari, braccia pronte ad operare secondo input certamente subliminali.

La guerra vera è quella tra ‘poveri’ che il genere umano si è sempre fatto, ignorando la ‘causa’ che ha sempre alimentato e soffiato discordia tra fratelli e sorelle in cammino comune:

il potere sottile silente parassitario.

È maturo quel popolo che soggiace all’unico campo uniformante? È maturo quel popolo che ‘dice sempre sì’ anche se poi ‘non sta bene’? È maturo quel popolo che non trova la forza per fare emergere l’alternativa allo  status quo?

Oppure, quel popolo, è solo sotto l’effetto di un incantesimo talmente profondo da risultare ‘impossibile’?
 
Qualcosa è impossibile sino a quando, pur avendo un potere sottile, non si palesa mai all’evidenza sensoriale. Rammentiamo molto lucidamente che la Psicanalisi è sempre pronta a conferire il ‘bollino del matto’ a coloro che ‘vedono in maniera diversa dall’usuale’

E in fondo ci si sente anche un po’ ‘matti’ se non si può usufruire della manifestazione fisica di quello che sentiamo in altri modi.

In poche parole, se l’umanità non svilupperà un’altra modalità di ‘vedere’, non si accorgerà mai dell’esistenza del ‘non manifesto’ e continuerà a ‘suonarsela e cantarsela’ per sempre…

Utilizzando il concetto espanso di ‘frattale’ è possibile ‘vedere’ in maniera alternativa. L’invisibile, lascia tracce frattali anche nelle 3d, perché la Natura del luogo ha carattere riflettente.

Lo capiremo? Dipende da noi.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com