SPS

venerdì 30 marzo 2012

Il matto.




Ogni aspetto legato alla percezione sensoriale della Vita è un punto prospettico funzione della ‘biodiversità’. Il frattale che lo dimostra è, ad esempio, il pullulare di macchine fotografiche classiche o implementate nei cellulari, le telecamere, le televisioni, i film, etc. che riprendono e fissano la propria 'verità' o prospettiva.

Il nostro punto di vista individuale costituisce il centro della nostra fruizione e interazione vitale; è il 'mirino' con il quale inquadriamo le 'cose' della Vita.

È sufficiente osservare le cause in Tribunale per capire come ognuno di noi ‘veda’ dalla propria ‘macchina da presa’. Non esiste gradazione:

tu hai fatto questo. Non l'hai fatto tu. 

Ma come è possibile? Chi mente?

In questo, potremo mai essere obiettivi e imparziali?

A questa 'gradazione della vibrazione', che ci caratterizza, è molto difficile.

L’Ego è una componente ancora troppo impulsiva e noi siamo ancora troppo inconsapevoli, per compensare una simile ‘baldanza giovanile’ con sufficiente lungimiranza diluita nel tempo. La ‘presenza’ in noi stessi è molto simile ad un luccichio, un tremolio, che possiamo osservare nel cielo notturno quando fissiamo il piccolo bagliore concentrato delle Stelle: 

va e viene.

Manca quel giusto apporto di coerenza, capace di mantenere stabilmente in ‘Sala Regia’ gli idonei banchi di memoria

L’inconscio, inoltre, è stato terra di conquista per quel potere parassita che ha pensato bene di mantenersi invisibile ai nostri ‘occhi’, utilizzando tutta la propria capacità e conoscenza al fine di prendere vantaggio dal viaggio esperienziale della famiglia umana.

Italiani, per Monti ‘più maturi di quanto pensassimo’.
Gli italiani sono più maturi di quanto si pensasse. Lo dice il presidente del Consiglio Mario Monti in una lettera al Corriere della Sera, in cui ribadisce che non resterà in politica e si dice convinto che i partiti abbiano voltato pagina.

I partiti politici stanno vedendo che gli italiani sono molto più maturi di quello che pensavamo’, dice Monti nella lettera, inviata al Corsera mentre è impegnato in una visita in Asia.
 
Monti parla poi del ‘senso di responsabilità delle forze politiche che... hanno saputo dare priorità, in una fase di emergenza, all'interesse del Paese’.
 
Il premier è convinto ‘che il comportamento delle forze politiche dopo questo periodo... non sarà più quello di prima. Infatti stiamo constatando - anche i partiti - che gli italiani sono più consapevoli di quanto si ritenesse, sono pronti a esprimere consenso a chi si sforzi di spiegare la reale situazione del Paese e chieda loro di contribuire a migliorarla’.
 
‘Le forze politiche - prosegue Monti - sono impegnate in una profonda riflessione al loro interno e, in dialogo tra loro, lavorano a importanti riforme per rendere il sistema politico e istituzionale meno pesante e più funzionale’.
 
Il premier torna poi a ribadire che dopo le elezioni ‘certo, torneranno i governi politici, come è naturale (perfino in Giappone, ho dichiarato che il sottoscritto sparirà e che il montismo non esiste). Ma ritengo che ciò non debba essere visto come un rischio’.
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Oggi SPS si limita a interagire con questa lucida espressione di Monti. La maturità è un punto di vista perché si parametrizza alla versione sociale consueta del ‘buon agire’

Disegna una consuetudine o meglio, segue il contorno di una consuetudine. Tuttavia questa abitudine del fare ‘bene’, spacciata per ‘maturità’, rientra in una versione più allargata, 'senza sbarre né finestre', delle richieste implicite della sottomissione.

Gli italiani sono senza alternativa concreta

Non possono fare altro che sottostare alle pressioni che il ‘capo’ esercita verso il ‘basso’. È un vero e proprio paradosso.

Gli italiani, al contrario, sono come bambini ubbidienti che ricevono il buffetto sulla guancia ad opera dello ‘zio’ compiaciuto. Vorrebbero tanto ‘comportarsi diversamente’, tuttavia non sanno nemmeno perché, ma continuano a vivere di silenzi assensi… forse per non perdere la 'mancia' dello zio...

Il ‘raggio traente’ è consolidato a grande profondità.

All’esterno, l’Elite ha ‘carta bianca’ e sufficiente potere per fare il bello ed il brutto tempo. Due fasi altalenanti dell’esperienza esistenziale, opportunamente monitorate, pianificate, controllate, come acqua che sgorga da un rubinetto, del quale ‘qualcuno’ ha il pieno controllo.

Il caso non esiste nemmeno al livello del ‘Controllo’. In generale, il caso non esiste.

La storia deviata l’ha scritta il Controllo. Le leggi le ha concepite il Controllo.

Crediamo che le guerre le abbiano vinte gli eserciti in campo? Naa… illusioni per i posteri.

Osserviamo le ‘differenze’ che sono emerse nel corso del tempo. Le dinamiche che costeggiavano i flussi determinanti le azioni, le decisioni attuate sui fronti operativi. Le strane scomparse di documenti ufficiali segreti alla fine di ogni guerra. Le strane scomparse di uomini di ‘peso’ alla fine di ogni guerra.

C’è una ‘mano’ silente che non lascia mai nulla al caso e che quando interviene trova sempre sicari, braccia pronte ad operare secondo input certamente subliminali.

La guerra vera è quella tra ‘poveri’ che il genere umano si è sempre fatto, ignorando la ‘causa’ che ha sempre alimentato e soffiato discordia tra fratelli e sorelle in cammino comune:

il potere sottile silente parassitario.

È maturo quel popolo che soggiace all’unico campo uniformante? È maturo quel popolo che ‘dice sempre sì’ anche se poi ‘non sta bene’? È maturo quel popolo che non trova la forza per fare emergere l’alternativa allo  status quo?

Oppure, quel popolo, è solo sotto l’effetto di un incantesimo talmente profondo da risultare ‘impossibile’?
 
Qualcosa è impossibile sino a quando, pur avendo un potere sottile, non si palesa mai all’evidenza sensoriale. Rammentiamo molto lucidamente che la Psicanalisi è sempre pronta a conferire il ‘bollino del matto’ a coloro che ‘vedono in maniera diversa dall’usuale’

E in fondo ci si sente anche un po’ ‘matti’ se non si può usufruire della manifestazione fisica di quello che sentiamo in altri modi.

In poche parole, se l’umanità non svilupperà un’altra modalità di ‘vedere’, non si accorgerà mai dell’esistenza del ‘non manifesto’ e continuerà a ‘suonarsela e cantarsela’ per sempre…

Utilizzando il concetto espanso di ‘frattale’ è possibile ‘vedere’ in maniera alternativa. L’invisibile, lascia tracce frattali anche nelle 3d, perché la Natura del luogo ha carattere riflettente.

Lo capiremo? Dipende da noi.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 29 marzo 2012

A tutto tondo telecomunicanti.




Probabilmente ieri SPS e Weidmann erano collegati al medesimo campo vibrazionale ispirante. Perché? Leggiamo cosa si è scritto in questo Blog, a proposito dello scenario economico futuro prospettato ieri dagli Oracoli di Goldman Sachs e cosa ha detto, poi, il soggetto sopra menzionato in merito alla questione Europea della propria sostenibilità e credibilità economica:

Se questo scenario si dovesse avverare, significherà che questo Mondo scalerà ancora un altro pezzo di cielo, avvicinandosi al punto in cui la Torre di Babele si spezzò crollando a terra. La via predicata da costoro non è sostenibile nel lungo computo. Comporterà certamente il tracollo. È una questione di tempo…
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Weidmann, non bastano i soldi per comprare la fine della crisi.
Cercare di fermare la crisi con un firewall è come costruire una torre di Babele sempre più alta. Un muro di denaro che non toccherà mai il cielo. A sostenerlo è il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, in risposta all'Ocse, che ha chiesto ieri all'Europa di alzare ‘la madre di tutti i firewall’ per bloccare la crisi del credito.

Il rafforzamento del firewall europeo quindi serve solo a prendere tempo. 

Tutti i soldi che verranno messi sul tavolo non compreranno la fine della crisi, a detta di Weidmann. ‘Ci piaccia o no, stiamo cambiando le regole del gioco nell'Unione monetaria e potremmo fissare incentivi che potrebbero creare nuovi problemi in futuro’…
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Molto sincronica la questione, non trovate? Curiosa almeno. Beh, passiamo ad altro. Il faro angolare di SPS quest’oggi è puntato sulla questione ‘Che cosa ci fanno credere’ e ‘A cosa crediamo’ e 'Cosa facciamo'; nella fattispecie si tratterà di questioni di salute, alla luce dei ‘consigli per gli acquisti’ che giungono dai cosiddetti ‘esperti’, sia di Natura privata che pubblica’, ovviamente nel tempo e per il tempo a me concesso quotidianamente per ‘svuotare’ la mia valvola eterica. 

SPS intende invogliare le persone in sintonia, con ‘gentilezza’, ad aumentare la propria prospettiva

SPS, nel fare questo, si assume un ruolo di ‘parafulmine’, pur essendo ancora una realtà molto poco evidente nel panorama complessivo. Quello che importa, tuttavia, è la valenza ‘omeopatica’ che racchiude la presenza di SPS nel contesto globalizzato della ‘Rete’. Frattalmente SPS è un vero e proprio ‘fascio di luce’ nella notte:

riuscite a percepirne la radianza? E vai con l’Ego…

Partiamo, allora, con rinnovato entusiasmo per questa ennesima attraversata Antisistemica. 

Ognuno per Sé. Ognuno come un Re a casa propria.

Da quanto tempo è che, nel contesto di ‘MelaVerde’, appare il signor ‘Fabbricatore’, che regala a fronte dell’acquisto dei propri prodotti ‘per dormire bene’, una bella caraffa per filtrare l’acqua del rubinetto e risparmiare cifre folli ogni mese (come espresso molto chiaramente nello spot televisivo e 'coadiuvato' dalle sinuose forme della signora Folliero)? 

Anni e anni di pubblicità sulle Reti Mediaset. Ecco cosa recita, ancora oggi, nel suo sito:

In Omaggio Cuscini Cervical + Caraffa.
Caraffa.
Il suo filtro ai carboni attivi elimina il cloro e le impurità organiche, migliorando il sapore e la purezza della normale acqua potabile del nostro rubinetto. Inoltre, riduce la durezza dell' acqua, e la presenza dell' alluminio e di alcuni metalli pesanti come il piombo.
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Ed ecco la notizia ufficiale apparsa oggi in Internet:

Caraffe filtranti da cambiare.
Stretta del Ministero della Salute sulle caraffe filtranti. La relazione tecnica di Renato Balduzzi sulle ‘apparecchiature per il trattamento dell'acqua destinata al consumo’ è impietosa:

le caraffe vengono vendute senza controllo e sulla base di vecchie disposizioni ‘inadeguate per la salvaguardia della salute’. Per questo il Ministro concede sei mesi alle aziende per adeguarsi e permettere, attraverso una corretta informazione, ai cittadini di acquistare consapevolmente.

Anzitutto la potabilità. Le caraffe, scrivono gli esperti, non eliminano le sostanze pericolose contenute nell'acqua del rubinetto

‘Questi apparecchi hanno l'unico scopo di modificare le proprietà organolettiche (sapore, odore, colore)’. Inoltre, necessitano di continua manutenzione, la cui mancanza ‘potrebbe addirittura far sì che nel tempo l'acqua in uscita perda le caratteristiche di potabilità’. Alcune perizie effettuate a Torino su ordine del pm Raffaele Guariniello hanno dimostrato come l'applicazione del filtro possa impoverire l'acqua di alcuni minerali, come il calcio, il magnesio o il potassio, necessari per l'organismo.

Gli apparecchi modificano l'acqua indistintamente senza tener conto della sua composizione specifica’, spiega Matteo Vitali, professore associato di Igiene a La Sapienza. ‘Per esempio l'acqua di Roma è ricca di calcio e magnesio mentre quella di Torino presenta contenuti di questi sali molto più bassi. I filtri rimuovono buona parte di calcio e magnesio senza distinguere. L'acqua di Torino così risulta estremamente povera di questi elementi. Inoltre la durezza dell'acqua non nuoce’.
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Che cosa si pensa 'massivamente' dell’acqua che arriva in ‘automatico’ nelle nostre case? Che ci si può fidare, no? Allora questa frase cosa significa?
 
Le caraffe, scrivono gli esperti, non eliminano le sostanze pericolose contenute nell'acqua del rubinetto.
 
Dunque, si evince, che nell’acqua del rubinetto ci siano ‘sostanze pericolose’. Cioè? Quali? Perché?
 
È come passare dalla padella alla brace. SPS non intende giudicare nessuno, se non analizzare il ‘comportamento’ delle singolarità impegnate sul cammino esistenziale: noi.

Dipende da noi essere ‘fragili e alla mercè del Controllo’, oppure svincolarci dalle ragnatele che ci sovrastano da quando abbiamo scelto di ‘rinunciare’ al nostro potere più evidente, ossia quello della Luce manifesta. Ovvio che è una strategia della quale non siamo più 'memori', tuttavia singolarmente il ‘raccolto’ matura, per cui di volta in volta alcune singolarità o gruppi di singolarità tornano ad aprire gli occhi.

Attorno a noi ‘piovono’ verità in continuazione. 

Verità che vengono intercettate e modificate ad hoc, dal Potere imperante che è anche dentro di noi. Accettiamo di vederle, almeno? Quando le vediamo, ci 'incuriosiamo'. Poi, quando non si trova più nessuna traccia di esse nel Mondo 3d, che scambiamo per l’unica realtà, che cosa facciamo? 

Molto spesso, nulla.

Perché non abbiamo la forza per fare nulla che non sia polarizzarsi con l’energia d’imprinting Antisistemica. È come una corrente che spira ‘autorizzata, nel e sul Mondo. Se si accetta di andare nella stessa direzione, allora si è proprio sospinti ed incoraggiati a procedere, altrimenti iniziano i ‘guai’. Occorre un certo tipo particolare di forza per andare controcorrente:

la forza spirituale.

I cellulari possono provocare tumori.
Cellulari e tumori, è allarme. Anche se il panorama complessivo appare ancora decisamente caotico, una ricerca pubblicata lo scorso 16 marzo dalla ‘Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro’ (Iarc) ha messo in evidenza che non è più una certezza l'assenza di legame tra tumori e telefoni cellulari che, son stati nel gruppo 2B di cancerogenicità (su 4), come ‘possibili cancerogeni’.
 
Ciò cosa significa? 

Spiega la rivista Altroconsumo che sebbene al momento non sia stato ancora provato un rapporto inequivocabile fra l'esposizione a radiofrequenze e le malattie tumorali, le conoscenze scientifiche acquisite fino a ora non consentono di escludere l'esistenza di un collegamento tra ‘cellulare e cancro’, soprattutto quando se ne fa un uso intenso. In particolare è stato sottolineato che maggiore è il tempo di utilizzo e maggiore è il rischio cui si è sottoposti quotidianamente. In particolare, per tutti coloro che lo utilizzano fin dalla giovane età e per i bambini che, addirittura, assorbono più del doppio delle radiazioni.
 
Per capire se i 44 milioni di telefonini attivi in Italia possono modificare le cellule e i tessuti del nostro organismo, continua la ricerca, è però necessario ancora del tempo.

Come avviene per altre realtà, come il tabacco e l'amianto, possono infatti passare decine di anni tra la vicinanza con la sostanza e il palesarsi del tumore celebrale che ha dei tempi molto dilatati che sfiorano anche i 30 anni. Quindi, oggigiorno, oltre a inserire i telefonini nel gruppo degli indiziati speciali insieme ad altri 265 agenti, si possono fare solamente delle previsioni. Tra qualche anno, al contrario, si scoprirà se la crescente diffusione dei tumori nella popolazione è dovuto anche all'utilizzo di massa di cellulari. 'Per ora - continua Altroconsumo - l'unica certezza è che il parere dello Iarc ha contraddetto chi assolveva in pieno il telefonino. Che invece è stato rinviato a giudizio'.
 
Quanto a noi, fondamentale, come sempre, la prevenzione. Per adulti e bambini. Per limitare l'assorbimento delle radiazioni e utilizzare in maggiore sicurezza il telefono cellulare sono sufficienti alcuni semplici accorgimenti: 

usare sempre l'auricolare; fare telefonate brevi ed evitare di telefonare quando la linea è disturbata o bassa in quanto si tratta di situazioni in cui l'apparecchio è obbligato a lavorare a piena potenza e, quindi, ad emettere un numero maggiore di onde pericolose; allontanare il telefono lontano dalla testa quando si compone il numero in quanto è uno dei momenti in cui lavora a massima potenza.
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Toglietevelo dalla testa, il cellulare. In senso fisico, ma anche nell’accezione figurata di quell’idea inattaccabile che lo vede come l’unico oggetto ad onde che però non fa male alla salute

A leggere l’omonima inchiesta del giornalista di Repubblica, Riccardo Staglianò, per Chiarelettere, (Toglietevelo dalla testa, pp. 368, 15 euro, 2012), c’è da impallidire: 

tra tumori potenziali in agguato per i consumatori, connivenze tra industrie e lobby, studi dettagliatissimi e esperienze di vita vissuta, scende la notte sul sonno tranquillo degli incoscienti. O di quelli che non vogliono informarsi, malgrado alcuni indici parlino chiaro

nel 2011 l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ha inserito il telefonino tra i possibili cancerogeni, gli stessi manuali di istruzione dicono di tenerli da 1,5 a 2,5 centimetri dall'orecchio, ed è italiana la prima sentenza al mondo in materia, quella del Tribunale di Brescia che ha stabilito un risarcimento a carico dell'Inail per un ex manager colpito da un tumore alla testa causato dall'uso eccessivo dell’apparecchio
 
Come si pone l’Italia nella geopolitica della prevenzione e della tutela dei rischi?
 
'Siamo grandi amanti dei cellulari e al contempo abbiamo la sentenza Marcolini, ovvero il primo caso al mondo in cui è stato affermato per legge che il tumore era stato provocato dall’uso del cellulare

Abbiamo poi casi come quello del fisico Paolo Vecchia

dopo anni in cui ha sostenuto che andava tutto bene, messa fine alla carriera da scienziato, è diventato presidente della Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti (Icnirp), l’organismo che delinea le linee guida per l’esposizione alle radiazioni non ionizzanti. Loro fissano i limiti e se cambiano di una virgola gli stessi, il danno per l’industria è incalcolabile'
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I pericoli del cellulare in gravidanza.
L'utilizzo intensivo del telefono cellulare durante la gravidanza può portare ad anomalie nello sviluppo cerebrale dei feti. L'inquietante notizia arriva da un team di scienziati dell'Univeristà di Yale, che lo scorso 15 marzo ha pubblicato su Nature i risultati del primo studio sistematico sugli effetti del telefonino durante la gestazione.
 
Va sottolineato che la ricerca è stata condotta esclusivamente su topi ed è quindi ancora troppo presto per poter trarre conclusioni applicabili all'uomo. 'Il nostro è stato comunque il primo esperimento ad evidenziare come l'esposizione a radiazioni durante la gestazione possa avere effetti sul cervello e sul comportamento degli individui adulti' sottolinea il Dr. Hugh S. Taylor, referente del progetto e direttore del Dipartimento di Endocrinologia Riproduttiva del'illustre ateneo. 
 
Taylor e colleghi hanno posizionato dei telefoni cellulari attivi sopra le gabbie di alcune femmine di topo incinte. Qualche mese dopo, quando i giovani topolini sono diventati adulti, ne hanno misurato l'attività elettrica del cervello e li hanno sottoposti a una serie di test comportamentali e di memoria. Ne è emerso che i topi esposti da feti alle radiazioni dei telefonini avevano maggiori difficoltà di memoria e una maggiore iperattività rispetto ad animali della stessa età che non erano mai stati esposti alle radiofrequenze.
 
'Il nostro lavoro prova che i topini irraggiati manifestano sintomi riconducibili alla ADHD o sindrome da deficit di attenzione e iperattività' spiega Taylor.
 
L'ipotesi dei ricercatori di Yale, ancora tutta da dimostrare, è che l'aumento di bambini colpiti da ADHD degli ultimi anni possa essere, almeno in parte, causato dall'eccessiva esposizione alle radiazioni dei telefonini subita durante la gestazione.
 
Per questo gli scienziati vogliono approfondire lo studio utilizzando dei generatori di radiofrequenze così da poter misurare la quantità di onde elettromagnetiche assorbite dagli animali...
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Non male questo ‘risveglio’ della Coscienza, vero? Molto brusco, come un colpo di frusta mentre si mangia un panino e si telefona.

Cosa decidiamo di fare? Nulla, molto probabilmente. Perché? Perché siamo sotto incantesimo totale. Diamo ‘cose’ ai nostri figli che minano la loro salute, ma convinti del contrario. Se non è un incantesimo questo non so proprio cosa sia, allora, un incantesimo.

Ovvio, dando per assolutamente scontato l'Amore dei genitori per i propri figli. 


Scuola. Studenti obesi? Colpa di merendine e Pc.
Alimentazione e studio, la provocazione giunge dalla Francia. Secondo il dietologo Pierre Dukan, infatti, nel suo nuovo libro Lettera aperta al futuro Presidente della Repubblica francese si auspicano forti decisioni nella lotta all'obesità che colpisce molti studenti

Bisogna cioè educarli a mantenere un fisico in forma arrivando al punto di offrire un punteggio più alto a chi arriva alla maturità snello e atletico, e voti più bassi ai 'ciccioni'. Il ministero dell'educazione francese non è granché d'accordo con questa idea. Si tratterebbe di discriminazione fisica, dicono i responsabili: 

i problemi di salute dei giovani sono seri e non vanno presi alla leggera e la scuola è dedita al sapere e alla conoscenza e non a fare esami sulla salute dei giovani. Secondo Anna Di Gennario, ex insegnante e attualmente responsabile del progetto 'Io Ti Ascolto' dell’Associazione professionale Diesse Lombardia, 'i francesi sono noti per essere degli interventisti anche in ambito scolastico ed educativo'. Di Gennaro cita l'esempio della équipe di psichiatri istituita qualche tempo fa che periodicamente verifica lo stato di salute mentale degli insegnanti: 

'Può essere certamente discutibile, però dimostra attitudine a vedere le cose e ad agire di conseguenza. Poi se la direzione sia giusta, doverosa o opinabile, questo è un altro paio di maniche e va verificato'. Di fatto, il problema dell'alimentazione dei giovani, aggiunge, è problema serio.

Durante la sua carriera di insegnante ha notato una tendenza all'obesità nei ragazzi?

Certamente, ho notato ad esempio che i bambini figli di persone obese tendono anche loro ad avere lo stesso problema. E ho sempre notato che gli stili di vita della scuola a tempo pieno possono aiutare a migliorare la loro condizione, perché mangiando a scuola e vivendo un clima scolastico di attività e di movimento, nonché di limitazione del cibo e anche di apertura a vari cibi diversi tra di loro come può offrire la scuola, sicuramente si migliora la condizione fisica.

E per quanto riguarda gli studenti dei licei? Ha notato la stessa problematica?

Purtroppo sì, gli studenti delle superiori bisogna portarli, in qualche modo spesso costringerli, a fare attività per evitare si adagino in stili di vita troppo sedentari. Dei bravi genitori e dei bravi insegnanti che sanno che quando c'è il sole è meglio uscire a giocare, piuttosto che stare in classe durante la ricreazione, e devono attivarsi in tal senso. Ho visto spesso insegnanti in sovrappeso che facevano fatica loro stessi a uscire all'aperto, anche perché poi organizzare i giochi dei bambini può essere faticoso. Anche se avevano a disposizione un giardino bellissimo non erano mai fuori con le classi, i bambini trascorrevano l'intervallo seduti nei banchi oppure a giocare in classe e farsi pure male.

Che ne pensa nel dettaglio della proposta di Dukan di valorizzare gli studenti che si tengono in forma?

Non sarei molto d'accordo, anche perché le condizioni del fisico non sono una colpa del ragazzo. È un po' come diceva qualcuno che sosteneva di lasciare a casa gli studenti che non fossero portati per lo studio. Attenzione: 

non è che non sono portati per lo studio o che mangiano troppo per loro scelta precisa, il fatto è che non hanno ricevuto degli input e a casa loro ricevono degli stimoli e degli esempi culturali che purtroppo li portano a stare da soli davanti alla televisione e al computer, con poche stimoli dal punto di vista fisico. Meglio, molto meglio appena è possibile far capire loro l'importanza di uscire fuori all'aperto, e sbucciarsi pure le ginocchia.

Dal punto di vista dell'alimentazione lei cosa suggerisce e cosa è cambiato negli anni nelle abitudini alimentari dei giovani?
 
È necessario educarli a una alimentazione la più semplice possibile, quella mediterranea ad esempio. Negli ultimi anni poi si sono sviluppati nel commercio decine di tipi di merendine e dolciumi di tutti i tipi proposti come uso anche scolastico, ma personalmente quando insegnavo vietavo loro di portare qualunque tipo di merendina e facevo consumare solo frutta.

Dunque è necessario anche una collaborazione educativa da parte della famiglia.

Certamente, i ragazzi hanno bisogno di prendere consapevolezza del proprio corpo mentre crescono e non lo potranno fare stando immobili davanti a un televisore o a un computer. Per prendere consapevolezza del proprio corpo ci vuole attività, il che vuole anche dire cadere su un prato, relazionarsi in qualche modo con la realtà.

Quanto contribuisce a uno stile di vita sedentario il grande uso della Rete e dei social network?

Moltissimo purtroppo. Oggi si è arrivati al punto che ogni figlio dispone di un computer e in ogni stanza dei bambini c'è un televisore, il che è una scelta educativa pessima. Si isolano i figli, non si sta più insieme nemmeno a litigare per quale programma televisivo scegliere. Meglio litigarsi un solo computer casalingo che seppellire i figli nella propria cameretta isolati dal mondo reale.
Link 
 
Non è un paese per magri: 75% americani obesi entro 2020.
Si potrebbe chiamare un'epidemia di obesità. Che negli Stati Uniti ci sia un problema di salute legato al peso e alla qualità del cibo è risaputo, ma che i numeri potessero assumere queste dimensioni e arrivare a questi livelli superava anche la più fantasiosa immaginazione. 

Secondo un'analisi effettuata dal gruppo di ricerche finanziario BNY ConvergEx, che si basa sulle previsioni dell'Ocse, entro otto anni il 75% della popolazione, ovvero tre su quattro americani, saranno obesi o sovrappeso

L'impatto economico sulle decine di migliaia di miliardi di sussidi di assistenza sociale che non riescono a essere finanziati non è ancora chiaro. Ma sarà sicuramente enorme. I numeri sono già scioccanti per quanto riguarda la situazione attuale. Che il paese più industrializzato al mondo abbia la percentuale più alta di sovrappeso è di per sè già sicuramente particolare: 

il 34% dei cittadini statunitensi, oggi giorno, sono più che sovrappeso. 

Ma che questa percentuale salga al 75% deve lanciare un campanello d'allarme. Non solo per le finanze della maggiore economia al mondo. Ma anche per la salute. Se si guarda alle aspettative di vita nei vari paesi al mondo, gli Stati Uniti hanno una delle quote più basse tra gli stati industrializzati.
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Altro che Baywatch. Gli Americani sono un po’ più simili al canotto di salvataggio piuttosto che all’aitante fisico messo in mostra nelle fiction televisive. Per chi ha visto Wall-e, penso sia semplice capire l’antifona espressa in quel profondo e lungimirante ‘film d’animazione’ della Pixar.

Morta per obesità: bimba di dieci anni uccisa dall'eccesso di peso.
Una bambina di dieci anni gravemente obesa è morta a causa del sovrappeso. Shannon Appleton-Gower è stata trovata dal patrigno nel letto che già non respirava più.

L’episodio, raccontato dal Daily Mail, è avvenuto lo scorso novembre e, secondo un’inchiesta che si è conclusa in questi giorni, Shannon è morta per una forma acuta di collasso cardio-circolatorio, apnea del sonno e ipertensione polmonare acuta. Ciascuna di queste patologie era causata dal peso eccessivo
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Osserviamo le line di tendenza sociali in atto. Guardiamoci attorno e dentro di noi. Cosa vediamo? Come ci vediamo. Come si sentiamo?  

Sino a che Mc Donald’s, ad esempio, continuerà a vendere sempre di più nel Mondo, a dispetto di ogni tipo di ‘crisi’, dove vogliamo ‘andare’? 

Sino a che i Governi daranno il patrocinio per affiancare a ‘quei prodotti’ il marchio virtuale della salute, dove vogliamo andare? 

Sino a che le aziende mireranno solamente a fare profitti in ogni modo, dove vogliamo andare?

Le persone sono il perno della questione. 

Chi ha il Potere non lo mollerà mai per questioni di Coscienza, perché a loro volta sotto controllo di forme di esistenza eteree, molto simili alle forme pensiero, che peraltro la Scienza Antisistemica ha opportunamente ‘non riconosciuto’. 

Dipende da noi…

Molti di noi diventano anche genitori. In quel momento cosa scelgono tra gli interessi dell’azienda per cui lavorano e il bene della propria famiglia? È consapevolezza allargata che non si ferma davanti a niente di tridimensionale: 

va maturata, attratta, intesa e accettata.

Altrimenti non lamentiamoci per questo tipo di Mondo. Tutto dipende dalla nostra prospettiva.

Come inquadriamo il Mondo? La telecamera è in noi. Quale programma decidiamo di ‘riprendere e trasmettere’?

Tutto si adatterà di conseguenza: provare per credere.

La consapevolezza è un faro. Gli esperti recitano la loro parte, che molto spesso è non consapevole. Aiutiamoli ad aiutarci... 'aiutiamoci conoscendoci sempre meglio'.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

mercoledì 28 marzo 2012

Continuando a provare, alla fine funzionerà.




Ho attratto molte notizie quest’oggi, per cui cercherò di ‘globalizzarle’ alla luce della prospettiva emersa in SPS. Di quale prospettiva si tratta? Semplicemente di una visione multidimensionale e consapevole dell’ambito energetico in cui ci ‘muoviamo’

Come già molte volte espresso, occorre secondo me mantenere ben saldo il nostro ‘timone’, veleggiando l’esperienza esistenziale 3d in maniera tale che sia sempre chiara la Natura ‘auto educativa’ del luogo in cui ‘si è’. Inoltre il punto prospettico individuale deve sempre tenere conto della triplicità energetica auto esistente:
  1. livello 3d
  2. livello sovradimensionale
  3. Piano Divino.
Tracciamo un’onda tra le onde emersa dal mare magnum della possibilità, con vivo senso e viva partecipazione all’opera sinfonica dell’atto Celeste Creativo.

Tutto ha senso, nulla è per caso, tutto è opportuno e ci riflette ‘miseria e nobiltà’.

Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel Mondo.
Gandhi

Attorno ai grandi vettori si costruiscono infrastrutture. La ferrovia ha ‘unito’ le città. Essa è stata tracciata secondo un disegno ben preciso, prima ancora dell’esistenza di un gran numero di ‘scali’. A livello vibrazionale superiore è la stessa cosa.

Il Pianeta Terra sta attraversando nuovi spazi cosmici, sta attraversando la Cintura Fotonica e si sta allineando con il centro della Via Lattea e via di seguito. Fine 2012 corrisponde ad un grande allineamento Planetario e Galattico, ossia nulla che faccia temere ma, piuttosto, tutto che fa sperare.

sarà una scelta ed una opportunità.

Questo ‘luogo’, tuttavia, cicla, per cui occorre maturare ed evolvere mediante assunzione del proprio Sé:

il percorso è dunque quello della conoscenza che diventa consapevolezza e quindi saggezza; la quale saggezza porta alla Coscienza e di conseguenza al potere. Quel potere che non è dominio ma più semplicemente Amore.
Metamorfosi – Carlo Dorofatti

Manteniamo, dunque, questa visione ‘espansa’ dell’esperienza vitale, come se fossimo contemporaneamente ‘al di qua’ e ‘al di là’ del velo. Allo stesso tempo. Non ‘basculanti’ ma esattamente allo stesso tempo, come ubiqui. Ecco, è questa la visione consapevole. La Mente non ce la fa, almeno questa Mente. Allora aiutiamo/la-ci…

Noi siamo anche altro rispetto a questa Mente:

ci ricordiamo?

Tutti, fin dalla nascita, siamo condizionati e attratti dalle circostanze che ci circondano - l’etnia, il continente e il Paese in cui viviamo, i gruppi sociali e religiosi a cui apparteniamo… Apparteniamo, perché per logica, la maggior parte di noi, quando eravamo piccoli, ha seguito e vissuto le stesse cose dei nostri padri. Il che non è né bene né male, semplicemente È. 

Ma, ad un certo punto, la cosa importante è intraprendere un sentiero proprio, deciso personalmente, con indipendenza rispetto a come ci educarono i nostri genitori. Loro sicuramente lo hanno fatto meglio che potevano in quel momento, ma ora tocca a noi vivere ciò che vogliamo, che può coincidere o meno con quello che ci ‘imposero’ in buona fede…

Possiamo chiederci: come posso riuscirci?
E a questa domanda rispondiamo con altre domande:
  • sei soddisfatto/a del tuo modo di vivere attuale?
  • senti che fai quanto è necessario per la tua evoluzione?
  • sei capace di lasciarti alle spalle abitudini, vizi, dipendenze, tristezze, depressioni, per il bene del tuo progresso spirituale?
  • sai riconoscere quando qualcosa ti è stato imposto, o lo hai deciso di tua volontà? 
  • sei in grado di rompere i legami di dipendenza emotiva?
  • sai riconoscere un amico che ti aiuta senza chiedere nulla in cambio?
  • hai provato qualche volta ad affrontare le tue paure e i tuoi problemi semplicemente amandoti e concedendoti un’altra opportunità?
  • quando è stata l’ultima volta che hai riconsiderato la tua vita, le tue azioni e decisioni senza auto-giustificarti di fronte a te stesso, per non realizzare quei cambiamenti tanto necessari?
  • ti rendi conto che siamo nel momento più importante delle ultime migliaia di anni? 
  • credi che questa vita sia un apprendistato per un’altra più elevata che verrà dopo l’Illuminazione?
  • sai che questo è ‘maya’ o illusione, e che dura finché siamo incarnati?
  • e cosa viene poi?
 
Tante domande a cui rispondere con senzienza, con ‘fede’ in se stessi, in quello che si sente in se stessi, andando oltre alla barriera fisica delle 3d e dell’interferenza parassitaria.

Ecco il Mondo 3d che abbiamo co creato e che, oggi, si alimenta di noi. Ognuno di noi è tentato sempre a farvi parte, perché ormai ognuno di noi è un perno del modello di paradigma  in corso d’opera.

Perché io valgo. Voi valete…
Pubblicità de L’Orèal 
 
Ecco cosa ‘futurizza’ Goldman Sachs dall’alto della propria sfera d’influenza globale. Ciò che afferma è 'divinizzazione', visto che questa enorme eggregora è praticamente infiltrata in ogni amministrazione mondiale che conta ai vari livelli della geografia territoriale in maniera frattale. 

Se questo scenario si dovesse avverare, significherà che questo Mondo scalerà ancora un altro pezzo di cielo, avvicinandosi al punto in cui la Torre di Babele si spezzò crollando a terra. La via predicata da costoro non è sostenibile nel lungo computo. Comporterà certamente il tracollo. È una questione di tempo. 

Tempo che io, molto sinceramente, voglio evitare di vedere…

Leggiamo le dinamiche imperanti nell’attuale Scenario 3d. È ovvio che questa ‘rete’ è sensata solo nel momento in cui molte individualità decidono di aderire. Pensiamoci bene: 

le nostre azioni determinano le azioni collettive in corso d’opera sul/nel Mondo. La responsabilità parte da noi stessi. È inutile prendersela con le Multinazionali o coi Governi: 

dovremmo analizzare noi stessi. Tutto parte da ‘lì’.

Abbiamo quattro soldi da investire? Come decidiamo di farlo? Cedendo al luccichio allettante del profumo di denaro ad ogni costo? Leggiamo e, per favore, cerchiamo di rimanere agganciati al fatto che ognuno di noi è responsabile per quello che ‘vede’ apparire, accadere, nel Mondo. Nessuno escluso.

La scorsa settimana gli analisti di Goldman Sachs hanno pubblicato un nuovo report fortemente rialzista sui mercati azionari internazionali per il prossimo decennio. Usando proprio la definizione di Goldman Sachs, oggi le azioni sono ‘ridiculously cheap’ ovvero estremamente convenienti, specialmente se confrontate con i bassi rendimenti offerti dalle obbligazioni.

In aggiunta, mentre il consenso generale vede un andamento economico globale piuttosto fiacco, gli analisti della banca Usa ritengono esattamente il contrario, stimando che il periodo 2010-2019 evidenzierà crescite potenziali superiori a qualsiasi decennio dal 1980 al 2050. Le considerazioni di Goldman Sachs si basano su valutazioni fondamentali ed analisi macroeconomiche… 
 
Vediamo ora nel dettaglio il nuovo titolo della settimana per il portafoglio.
 
Una grande crescita nei paesi emergenti: 40 anni di aumenti del dividendo e +5.700% in borsa dal 1977. Partiamo da una importante considerazione: ogni giorno nel mondo vengono consumati circa 9 miliardi di snacks, con un mercato potenziale enorme di 3 triliardi annui di consumi! 

L’azienda di cui parliamo oggi è il leader assoluto in questo importante settore con una quota di mercato che supera ampiamente tutti i diretti concorrenti. Secondo i grandi analisti e Guru internazionali questa è una società ad elevati potenziali di crescita che non dovrebbe mancare in ogni portafoglio internazionale che punti a performance superiori nei prossimi anni.
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Consumi. Trend dei consumi crescenti. Snacks. Quando vediamo i nostri figli che s’ingozzano di porcherie cosa pensiamo? Che stiamo guadagnando denaro dal nostro investimento favoloso e sicuro nel tempo? 

Oppure che stiamo lentamente avvelenando una parte di noi stessi, che è lì davanti a noi, che ride, si muove, si diverte senza sapere quello che gli sta accadendo ‘dentro’? È così difficile radicare questa visione della realtà? C’è sempre qualcosa che ci ‘protegge’ dai sensi di colpa. Qualcosa che nutre l’Ego e l’avidità illudendo di tenerci lontani da quello che procuriamo agli altri in termini di ‘danni collaterali’.

Come investire sul grande boom delle infrastrutture.
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Le infrastrutture. Che cosa sono? Sono tutte quelle opere che necessitano alle città per essere sempre più ‘moderne, civili, utili, comode, etc.’. Stazioni, porti, strade, grattacieli, etc.

Gli umani ‘civilizzati’ misurano il valore della propria appartenenza sociale al fatto che esista nel loro Paese la grande capitale alla Blade Runner. Si sentono rappresentati da questo tipo di potere apparente. Eppure le Torri Gemelle non esistono più, come le grandi opere conosciute dell’antichità, Piramidi egizie a parte.

È quello a cui ambiamo? I servizi al ‘servizio del cittadino’, il quale non deve fare più niente se non di lavorare per tutta la Vita. Un fatto trascurabile, vero? Anche il contadino lavora e anche duramente per tutta la Vita, certo, però il contadino ‘sa fare’ e mantiene il contatto con la Natura, ad esempio. Il cittadino sviluppa altre ‘doti’, così come il contadino rinuncia a qualcosa. In fondo non si può fare una classifica.

L’opportunità delle vicissitudini esistenziali è in termini di lungo tempo. Ossia può accadere che una realtà possa consumarsi talmente lentamente da risultare apparentemente eterna. È accettabile dal punto prospettico consapevole introdotto in apertura di articolo? Se fossimo consapevoli di ciò, assolutamente no. È gioco forza quando manca, appunto, la radicazione del piano multidimensionale nelle 3d:

allora non si vede oltre un palmo dal proprio naso e tutto può rientrare nell’ottica di coloro che ambiscono a sopravvivere ‘dignitosamente’, come se la Vita vissuta fosse uno sparo unico nella notte più buia.

Bang… finita!

Ecco a cosa ci 'attacchiamo' quando scegliamo. Ecco cosa siamo e cosa contribuiamo a co creare e a mantenere nelle 3d.

Cinque società leader per dividendo.
Compro azioni partendo dal presupposto che la borsa potrebbe chiudere domani e riaprire appena tra cinque anni’. Quando selezioniamo un nuovo titolo da inserire nel nostro portafoglio, pensiamo spesso a questa celebre frase di Warren Buffet, che mostra chiaramente come sia sempre stata prioritaria la scelta di investire nel business giusto per poi mantenerlo per molti anni. 

Puntare su un ristretto numero di aziende leader, con lunghi track record di crescite di utili e dividendi, ha permesso a Buffet di accumulare negli ultimi 40 anni un patrimonio di oltre 40 miliardi di dollari, con un rendimento record pari a +19,8% annuo composto. Ottenere performance di questo tipo, significa raddoppiare i capitali investiti ogni quattro anni, grazie al potente effetto leva generato nel tempo dall’interesse composto

Seguendo queste strategie di selezione dei titoli, nel report di oggi abbiamo identificato una lista di cinque multinazionali, che secondo le nostre stime dovrebbero annunciare nei prossimi giorni ulteriori aumenti dei dividendi, confermando un trend in atto già da molti anni. Considerato che un aumento del dividendo comporta di solito un incremento dell’interesse in borsa da parte di analisti ed investitori, cerchiamo di anticipare questi annunci acquistando oggi i titoli per i nostri portafogli…
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Allettante, vero? Bene. Allora prepariamoci a finanziare l’Antisistema. Ma non lamentiamoci se poi la Vita risulta talmente povera da lambire le nostre profondità in maniera sorprendente. Perché tutto torna indietro come un boomerang verso la mano che l’ha lanciato.

È semplice analogia frattale o constatazione dei fatti. Per questo l'apparenza dura tanto a lungo. Deve cambiare il paradigma, devono scorrere le generazioni...

Pur dovendo fronteggiare tempeste giudiziarie e mediatiche, il gruppo Finmeccanica è in crescita:

se nel 2007 era al nono posto tra i costruttori di armi, nel 2010 è salito all’ottavo, con un incremento vendite del 46% e introiti, in questo segmento, da 14,41 miliardi di dollari. 

Il gruppo industriale italiano, il più grande del paese, copre sei aree decisive: aereonautica, elicotteri, sistemi di difesa ed elettronici, spazio, trasporti ed energia. Tra le gemme di famiglia, il produttore di elicotteri Agusta, quello di missili, Mbda, e il leader mondiale nella produzione di siluri sottomarini, EuroTorp.
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C’è da essere 'orgogliosi' di essere italiani se possiamo annoverare tra le ‘nostre’ aziende, addirittura l’ottavo costruttore mondiale di armi. Tra le ‘gemme’ prodotte esistono i missili vattelapesca. Wow:

chissà che bel dividendo conferiranno agli azionisti sopravissuti agli attacchi dei loro missili. Ma in fondo i missili non li lanciano sull’Italia, no? E allora? Investiamo sicuri di non essere colpiti da queste perle della tecnologia umana al servizio della ‘ri-crescita’.

Tutto è da ribaltare in chiave propositiva diversa:

Angelina Jolie si consola con la parte della strega Malefica nella nuova riduzione cinematografica della Bella Addormentata di Walt Disney, Maleficent, dove la storia è raccontata dal punto di vista della cattiva. ‘È un copione magnifico. Mi sto davvero divertendo’, ha dichiarato a Entertainment Weekly.
 
La Jolie vuole che i suoi cinque pargoli vedano la strega come un individuo sfaccettato, non come la ‘solita’ cattiva.
 
‘Non è anti-principessa, ma è la prima volta che guardano a questa donna epica in modo diverso. Spero che alla fine si vedrà una donna che è capace di essere molte cose. Solo perché si protegge ed è aggressiva, non significa che non abbia altre qualità. Sembra pazzesco dire che si sarà qualcosa di buono per le ragazzine in tutto ciò, perché sembra che stia dicendo che devono essere cattive. Malefica in realtà è una grande persona. Ma non è perfetta, non lo è affatto’.
 
Le riprese del film cominceranno a giugno. Con la Jolie reciterà anche Elle Fanning nei panni della principessa Aurora.
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È davvero molto profonda questa re-visione della figura della Strega cattiva:
  • una donna che è capace di essere molte cose
  • solo perché si protegge ed è aggressiva, non significa che non abbia altre qualità
  • Malefica in realtà è una grande persona, ma non è perfetta, non lo è affatto.
Ecco il grande frattale del lato oscuro che è solo da riabbracciare, perché bisognoso, manchevole di quella parte di luce che è invece presente in noi, in maniera opportunamente celata. Il lato oscuro è anch’esso molto di più di quello che si possa pensare, è una nostra parte. 

La nostra parte meno conosciuta, di cui ci siamo sempre 'vergognati' di far emergere, pur accedendovi per assecondare desideri inconfessabili alla luce del Sole.

Siamo sempre noi in panni diversi.

Vogliamo bene alla Tenebra. Scrivendo questo posso essere tacciato di essere un Satanista. Bah… chi lo pensasse è libero di girare ogni tipo di cinema nella propria Mente. Tanto io non ho il potere per convincere un Re in casa propria.

Ecco, invece, la prova del ‘come’ si reciti la parte del progresso al contagocce, da parte delle Aziende e dei Governi.

Internet superveloce, a Pisa si arriva a un Terabit al secondo.
Pensate che la vostra linea Adsl a 20 Mega dichiarati sia un portento? Vi incaponite al telefono con il call center del vostro operatore perché la linea non è veloce come dovrebbe? Pensate a una connessione in grado di raggiungere il miraggio dei mille Gigabit al secondo, lo spaventoso Terabit al secondo. Inutile chiedersi a quale compagnia telefonica rivolgersi, al momento si tratta di una connessione disponibile solo in sede sperimentale, realizzata da ricercatori dell'Istituto Tecip della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e del Laboratorio Nazionale di Reti Fotoniche del Cnit, con la collaborazione di Ericsson.
 
L'esperimento realizzato a Pisa ha spostato ulteriormente in là gli orizzonti della velocità del Web, superando un precedente record ottenuto dal medesimo team: 

le linee di ultima generazione, realizzate presso l'istituto toscano per raggiungere i 448 Gigabyte al secondo per canale, possono infatti essere implementate e funzionare correttamente con il traffico dati normale. L'esperimento è riuscito in Spagna lungo i 300 chilometri che separano Granada e Jaen con l'utilizzo di apparati commerciali di Ericsson e l'infrastruttura di Telefonica, al fianco della quale è stata installata l'apparecchiatura di Pisa, che ha mantenuto la supervelocità. In laboratorio, poi, i ricercatori sono riusciti addirittura a raggiungere il Terabit al secondo di trasmissione.
 
I risultati della Rete superveloce sono stati presentati a Los Angeles all'ultimo Optical Fiber Communication Conference and Exposition and the National Fiber Optic Engineers Conference. Se un Terabit al secondo vi sembra una misura talmente alta da sembrare ineffabile, ecco alcuni dati empirici ma più efficaci nel rendere l'idea di questa enormità: 

avendo questa rete superveloce, in un secondo, si potrebbero guardare oltre 300 film in Hd (o 3mila in qualità standard), gestire fino a 500mila collegamenti Adls a 20 Mega o 2 miliardi di telefonate voce.
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Pazzesco ma assolutamente concreto. A livello commerciale la tireranno talmente lunga da sfinirci a furia di promozioni ed esaltazioni del progresso tecnologico di turno. Una ‘gara’ infinita per continuare a consumare, cambiare apparecchi telefonici e… far lavorare la gente. Il lavoro ci vuole, per cui ben venga la fiera dell’illusione. Però smettiamola di fare finta di niente oppure di lamentarci senza senso.

A questa 'fiera' ognuno di noi espone il proprio banchetto.

Infine arriviamo a questa meraviglia della possibilità, offerta ancora una volta dalla tecnologia. La Magia è sempre più replicata e ‘gestita’ dal raziocinio. Ossia, in questa ‘salsa’ la Mente giunge a recepire la Magia, mentre se prendo una bacchetta di legno e la agito per aria recitando formule sono solo un pazzo, come minimo. 

Ben venga questo tipo di tecnologia, sempre che non si usi la plastica inquinante per materializzare i nostri desideri.  

Bre Pettis, MakerBot: ‘Se vuoi qualcosa, stampatelo’.
La startup di Brooklyn vuole spostare un po’ più in là il confine del possibile nel mondo del fai-da-te. E il suo fondatore promette: 

‘Porterò una stampante 3d in ogni casa.
 
Consideriamo un piccolo dramma che a volte si consuma fra le pareti domestiche: 

il portarotolo per lo Scottex che si rompe. Non sarebbe fantastico se, invece di spingerci fino al centro commerciale o aspettare la consegna da un negozio online, ne fabbricassimo noi una copia, a casa nostra, in tempo reale?

L’idea ha aleggiato per anni ai confini del plausibile, ma oggi è una realtà. 

Come trasferiamo parole e immagini dallo schermo del computer a un pezzo di carta, così le stampanti 3d ci promettono di trasformare un progetto digitale in un oggetto fisico. Il numero di persone dedite a quest’attività nel mondo reale è attualmente trascurabile. Si tratta perlopiù di artisti con il pallino della tecnologia e di hacker dalla fervida immaginazione. Usando congegni fatti in casa, stampano di tutto: 

dalle tazzine da caffè antropomorfiche alle copie di plastica degli orinatoi di Duchamp. Alla MakerBot, però, fanno sul serio.

MakerBot è una startup di Brooklyn – finanziata recentemente con dieci milioni di dollari – che si propone già come marchio leader nel nascente mercato della stampa 3d di largo consumo. L’azienda ha già venduto oltre seimila delle sue stampanti. Non sono numeri da capogiro, ma bisogna considerare che si tratta per lo più di kit – il modello di punta è la Thing-O-Matic, da 1300 dollari – che richiedono anche 12 ore di montaggio: un bell’impegno. In meno di tre anni, l’azienda è passata da tre giovani smanettoni a 50 dipendenti, e il numero è destinato a crescere. ‘Se là fuori ci fossero 20 candidati ideali, li assumerei subito’, conferma Bre Pettis, ceo e cofondatore della MakerBot.

In un mondo senza un’esperienza diffusa della stampa in 3d – e dunque priva degli strumenti per valutare il suo appeal sulla massa – è difficile immaginare fino a che punto potrà spingersi la MakerBot. Da pochi mesi, però, l’azienda di Pettis ha iniziato a vendere stampanti già montate attraverso la rete distributiva tradizionale...

Gli investitori scommettono che le stampanti 3d diventeranno popolari come oggi le stampanti laser. E se lo scenario si realizzerà, qualcuno farà i soldi a palate.

La strategia della MakerBot è unica, perché si basa su un inedito connubio tra entusiasmo imprenditoriale ed etica anticapitalistica open source. L’azienda di Pettis, infatti, non solo rende pubbliche le specifiche tecniche e i dettagli delle sue creature, ma raccoglie progetti per oggetti creabili dalle stampanti MakerBot su Thingiverse.com. Il sito, una risorsa gratuita e open source, è il posto giusto dove andare per rifarti il portarotolo per lo Scottex. Migliaia di utenti hanno contribuito con i loro progetti: artistoidi squattrinati, ma anche colossi come General Electric, che ha un proprio account sul sito.

Tutto ciò equivale a una rivoluzione che avrebbe lasciato perplesso Marx

i mezzi di produzione in ogni casa! 

Chiedo a Pettis: se ognuno di noi può costruire senza limiti gli oggetti che gli servono, la natura del capitalismo non risulta stravolta? 'Certamente. Siamo un’azienda rivoluzionaria, anticonsumistica', risponde subito. Ma quell’azienda si sta rivelando anche parecchio redditizia, aggiungo io…

Bre ribadisce che l’approccio partecipativo della sua azienda va nella direzione in cui si sta muovendo la nostra cultura:

lontano dalla produzione di massa, verso la creazione individuale

'Una persona che possiede una MakerBot ha anche un atteggiamento mentale diverso rispetto a chi è cresciuto con la mentalità del consumatore', spiega. 'Invece di pensare 'Devo andare a comprare quella cosa' prima pensano 'Ma devo proprio andare a comprare quella cosa? E se me la creassi con una MakerBot?'. 

Nella visione di Pettis, la Thing-O-Matic è un esempio di uno strumento capace di creare altri strumenti. 'È come avere un superpotere', commenta. La Thing-O-Matic, sostiene Bre, 'è come una macchina da innovazione semplice. Il costo dell’errore è basso. Il materiale plastico è economico. Il tempo è il tempo del robot. Perciò puoi avere un’idea, fallire l’obiettivo tutte le volte necessarie. Fino a quando non sarai soddisfatto'.

 
'Il mio prossimo grande progetto è introdurre MakerBot in ogni scuola degli Stati Uniti', prosegue. Se i bambini imparassero la lezione dell’innovazione tramite una Thing-O-Matic, sostiene, 'avremmo un mondo diverso'.

In queste parole si sente l’eco dei trascorsi da insegnante di Pettis. Troppe persone, commenta, e forse i bambini in particolare, 'hanno paura di sbagliare, paura di innovare, paura di provare, perché temono che non funzionerà. Non sanno che, continuando a provare, alla fine funzionerà'. 

La MakerBot – almeno nella visione del suo creatore – è il simbolo della capacità di assorbire il fallimento e sapere andare oltre. 'Supera le avversità e crea tutto ciò che vuoi esista', sentenzia Pettis.
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È la promessa di una grande rivoluzione, che dipenderà dall’eccitazione della Massa. Andare oltre al concetto sterile attuale di consumo è un compito arduo che attende tutti noi.

Il Controllo lo permetterà? Stiamo certi che se la Massa avrà la giusta intenzione, nulla potrà il Controllo, per cui a quel punto agirà di conseguenza, aggirando l’ostacolo e utilizzandolo come leva per il continuum dei propri propositi.

Se non puoi vincerlo, cerca di essergli amico…

Questo è il principio senza fine che caratterizza la storia dell’interferenza sull’umanità. È il finale di gran parte dei film. L’indizio che annuncia un seguito eterno o, più semplicemente, ciclico affinché si mantiene il focus in questo Scenario 3d.

La storia la scrivono i vincitori.
I tre Moschettieri

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com