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martedì 24 gennaio 2012

Stringhe: la possibilità diluita nel Tempo.





Il Network (Rete) di Sovranità Integrali (SIN) esiste già e, in effetti, è sempre esistito. Tuttavia non vi è stato modo di connetterlo o interfacciarlo con le vostre tecnologie.

La Terra-Earth ha creato tecnologie per la maggior parte di natura meccanica ed elettrica, e soltanto ora comincia a comprendere i campi di energia elettromagnetica e la tecnologia olografica. Sfortunatamente, quando le tecnologie sono nel loro stadio di sviluppo infantile, spesso vengono adattate alle applicazioni del controllo militare o economico: è il caso di queste tecnologie emergenti…
Wingmakers 
 
Se osservassimo il genere umano all’interno di un ‘cono di tempo’, lo potremmo vedere alle prese con i suoi limiti delineati nel tessuto spazio temporale. Quello è l’esatto punto in cui ‘è’ giunto, è la summa media del suo ‘sentire’. 

Questa situazione è ovviamente valida anche per ogni individualità impegnata a ‘formare’ il tessuto sociale, allo stesso modo del 'come si forma' una barriera corallina, ovverosia per ‘sedimentazione’ fisico- vibrazionale. La nuova 'era' che si sta aprendo ci permetterà di ricevere maggiore 'spettro luminoso', per cui avremo maggiori opportunità di ‘conoscerci’ rispetto al tracciato relativo al passato

Questo ‘nuovo che avanza' conferisce questa sensazione di maggiore ‘potere’, anche se per la verità il passato aveva la stessa identica 'carica di valenza'. 

Ciò che è successo, è stato un risultato alla luce del nostro ‘status’ e, ripensandoci adesso, è sempre più chiaro che in quella vibrazione dell’energia non mancava proprio nulla rispetto a quella presente: il gap è solo mentale e deriva dalla decodifica che facciamo della storia deviata, ossia del paradigma in corso d'opera.

La ‘possibilità’ è sempre rimasta tale, con la sola differenza del nostro punto prospettico. 

Infatti è il nostro 'focus' che identifica e definisce un certo ambito. Con la mente divenuta ‘padrona’ è logico che l’osservazione venga ‘registrata’ a livello mentale, per cui l’impressione che si ricava è sempre inerente a quel circuito razionale, ma allo stesso modo estremamente dipendente dall’elaborazione sensoriale. Dato che la ‘sensazione’ è limitata per Natura, in quanto è un opportuno filtro che ci permette di poter esperimentare la Vita 3d in maniera ‘autentica’ seppure ‘illusoria’ perchè  - non assoluta, allora il ‘ricordarlo’ contribuirà a mantenere molto più stabile il ‘senso’ della nostra presenza alla luce di una prospettiva più sottile e ‘stabile’

In un certo senso è un meccanismo di 'sicurezza', la 'limitazione', che sussisterà sino al momento in cui saremo più consapevoli di noi stessi e delle nostre facoltà 'silenti'. Potrebbe essere molto pericoloso per noi stessi e per gli 'altri', risvegliare quel potere che ancora non crediamo possibile, 'oggi'. Tuttavia, una parte frattale di quel potere è già interamente accessibile persino dal nostro livello attuale:
 
è come scrutare un panorama dalla cima dei monti e poi scendere a valle per esplorarla. Se abbiamo completamente rimosso il valore aggiunto dell’osservazione privilegiata intercorsa – dal livello della cima dei monti - allora perderemo un certo ‘vantaggio’ quantomeno sulla conoscenza relativa alla fisionomia del paesaggio

Un dato molto importante al fine di non smarrirsi o di evitare di prendere abbagli troppo grandi per essere corretti in uno stretto giro di tempo.

Un vantaggio nella consapevolezza, acquisito e mantenuto stabile nella prospettiva 3d, permette una maggiore centratura nella sinfonia, spesso caotica ma non casuale, dell’avvicendamento delle personalità al ruolo guida della nostra ‘infrastruttura’ bio/psico/energo organica.   

‘Ho inventato la macchina del tempo’.
Cosa direste a voi stessi, se vi trovaste di fronte alla persona che eravate qualche anno fa? Conviene rifletterci un istante, perché re-incontrarsi nel passato non è un'ipotesi così assurda come può sembrare

I viaggi nel tempo sono compatibili con la teoria della relatività generale di Einstein. Il difficile è scoprire come imbarcarsi in una tale impresa. Richard Gott III, professore di astrofisica alla mitica Princeton University, un'idea in proposito ce l'ha.
 
Tutto è iniziato nel 1991, quando trovai una soluzione esatta delle equazioni di campo di Einstein per due stringhe cosmiche in movimento’, racconta Gott. ‘Scoprii che permetteva di andare a ritroso nel tempo’. Già nel 1905 Albert Einstein dimostrò che era possibile mandare avanti gli orologi. Ora sembra che la relatività generale ammetta anche i viaggi nel passato. Il trucco è aprirsi un varco nello spazio-tempo. Com'è noto, lo spazio-tempo non è rigido, ma s'avvalla e si piega per effetto della gravità. 

Le stringhe cosmiche potrebbero creare il fatidico passaggio per catapultarsi nel passato.

Le corde cosmiche sono ipotetiche strutture tubolari, più sottili del nucleo di un atomo, che contengono un vuoto quantico. Non sono state ancora osservate direttamente nell'Universo, ma le stiamo cercando’, spiega lo scienziato: ‘All'interno di queste strutture si trovano dense concentrazioni d'energia e una pressione negativa. L'effetto anti-gravitazionale che si genera permetterebbe di deformare lo spazio-tempo a forma di cono attorno alle stringhe cosmiche, offrendo una scorciatoia nello spazio-tempo’. In altre parole, si verrebbe a creare un percorso tra due punti più breve, percorribile più velocemente rispetto al percorso standard di un raggio di luce...
 
Il ragionamento arriva fino all'estremo. Gott, infatti, non esclude che stiamo vivendo in un Universo madre di se stesso: ‘Nel 1998, io e Li Xin-Li scoprimmo che un loop temporale avrebbe permesso al cosmo di generarsi. In questo modello, il cosmo si auto-crea in una sorta di circuito chiuso, per cui si ritorna al punto di partenza e si riparte’.
 
‘Al momento le leggi della fisica, per come le conosciamo, non ci impediscono di ritenere che sia possibile dire 'ciao' al proprio sè più giovane’…
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Stringhe, loop e condizioni ‘negative’. Molto interessante, alla luce della mia definizione di questo modello 3d come Anti-Sistemico. Se da un lato la mente inquadra la particella ‘anti’ come un qualcosa di ‘negativo’, nel senso dispregiativo del termine, dall’altro lato è sempre più chiaro che la materia, frattalmente, deve essere una polarità della sua completa possibilità, per cui deve esistere anche l’antimateria. Non un qualcosa di negativo in termini ‘distruttivi’, bensì l’altra possibilità da mettere sui piatti della bilancia.

La mente gioca alla realizzazione di ‘vortici’ abitudinari, perché ordinata a dare luogo e ad amministrare al meglio il complesso dell’energia disponibile e misurabile, però, solo attraverso il ‘film’ che si è fatta: un’illusione che vela l’autentica potenzialità inespressa nel campo della possibilità.

Svezia: la nuova religione dei copioni informatici.
Cattolico, musulmano, buddista o kopimista? Già, da oggi, perlomeno in Svezia, esiste una nuova religione: quella dei seguaci della Church of Kopimism (da Kopimi, ovvero come si pronuncia copy me). E, come s'intuisce dal nome, il credo del movimento è presto detto: la comunità dei kopimisti riunisce 3.000 file sharer (cioè coloro che condividono di file) svedesi per i quali comunicazione e condivisione sono sacri, mentre sono da condannare controlli e spionaggi

‘L'informazione detiene un valore, in sé stessa e in quello che contiene’, si legge sul sito dell'organizzazione: ‘E il valore si moltiplica attraverso il copying. Copiare è perciò fondamentale per l'organizzazione e per i suoi membri’.
 
Gli adepti della neonata fede - consacrata proprio sotto Natale dall'autorità svedese Kammarkollegiet come vera e propria religione - avevano cominciato già nel 2010 le pratiche per vedersi riconosciuti ufficialmente. E adesso ci sono finalmente riusciti, in quello che per loro è 'un passo verso il giorno in cui potremo vivere la nostra fede senza la paura della persecuzione'.
 
Anche se non esistono ancora vere e proprie professioni di fede o pratiche religiose. Per ora infatti il rituale è uno solo, come spiega a Wired.co.uk Isak Gerson, il leader spirituale del movimento: 'Il nostro rito principale è quello di copiare e di connetterci l'un l'altro condividendo informazioni'. E aggiunge: 'Solo l'essere stati riconosciuti dalle autorità svedesi ci aiuterà a rafforzare la nostra identità'.
 
A questo proposito, come si legge ancora sul sito, per diventare un adepto non occorre compilare un'adesione formale, ma solo sentirsi chiamati ad adorare la filosofia dell'informazione e del copying. Solo così di potrà diventare un kopimista, che Gerson sul suo sito definisce così: 'Una persona che crede che tutte le informazioni debbano essere distribuite liberamente e senza restrizioni. La filosofia si oppone al copyright in tutte le sue forme e incoraggia la pirateria di tutti i tipi di media inclusi musica, film, programmi TV e software'.

Questo non significa però che il copying e il file sharing potranno essere praticati liberamente in Svezia. Neanche per i kopimisti.
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Nuove forme ‘religiose’, nuovi dogmi, nuovi credo, nuovi regolamenti, nuove eggregore che chiedono di essere consacrate da altre eggregore, etc. 

La mente opera secondo una concezione nativa del ‘meglio’, ma sulla scorta dei loop o della memoria temporale abitudinaria, o paradigma. Occorre mutare la prospettiva radicata nel magnetismo Planetario e dipende solo da noi il 'cambiamento' di prospettiva...

L'antimateria è con noi da più di 80 anni, teorizzata da Paul Dirac e rilevata nelle sua prima forma, il positrone (un anti-elettrone), da Carl Anderson negli anni '30. 

Da allora siamo convinti che sia uno stato fondamentale della materia: per ogni tipo di particella ne esiste uno di antiparticella

‘Anti’ significa che ha caratteristiche tali per cui incontrando una particella le due si annichilano producendo un lampo di energia. Particelle e antiparticelle non possono cioè convivere. Nel nostro mondo fatto di materia, l'antimateria è presente in quantità minuscole’...
 
Sulla Terra possiamo produrre antiparticelle semplici elementari: anti-elettrone, anti-protone, anti-deuterio e recentemente sono stati prodotti degli isotopi di anti-elio…
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  • particelle e antiparticelle non possono cioè convivere
  • per ogni tipo di particella ne esiste uno di antiparticella.
Biodiversità, che autorizza l'impossibile a divenire possibile.

Le ‘stringhe’ sono possibilità allo stato potenziale. Quale ‘suono’ genereremo attraverso la loro funzione? È il nostro focus che le va a sensibilizzare…

Non crediamoci tanto limitati. La nostra funzione manifesta è ciò di più opportuno per ‘non dare nell’occhio’:

co creando anche senza saperlo, al fine di mantenere l’Ego in una soluzione illusoria persino per il proprio grande potere di auto esaltazione. In attesa che il costrutto umano sia un po’ più bilanciato in se stesso.

Il frattale che lo testimonia? Eccolo:

sfortunatamente, quando le tecnologie sono nel loro stadio di sviluppo infantile, spesso vengono adattate alle applicazioni del controllo militare o economico: è il caso di queste tecnologie emergenti…
Wingmakers

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com