SPS

lunedì 11 luglio 2011

Senza sbarre...



Ci sono ‘cose’ che sono state talmente nascoste, o talmente messe alla luce del Sole, che non riusciamo nemmeno ad immaginare, proprio come nel discorso del replicante Roy Batty in Blade Runner… 'Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi…'.

Se non prendiamo nemmeno in considerazione che siamo molto più ‘complessi’ di come ci descrive la scienza medica allopatica, se non riconosciamo che esiste una serie di ‘altri corpi’ che vivono e manifestano effetti sul corpo fisico, come potremo comprendere ‘ciò che ci fa bene e ciò che ci fa male?’.

Non intendo riferirmi alla componente animica, in questo caso, ma ad una struttura 'sottile' ben definita e descritta in una gran varietà d’opere, che sottintende alla nostra esperienza di Vita nei piani densi dell’energia

Dire che lo zucchero fa male è non denunciare niente se la sua azione la si riferisce alla sola componente fisica in ottica di peso superfluo, grasso, etc. Il vero 'nesso' dello zuchero (sia raffinato bianco che di canna che artificiale) è che contribuisce a chiudere la comunicazione con il nostro sistema endocrino ghiandolare, il quale costituisce uno dei portali di interconnessione con le nostre componenti insabbiate dal ‘vivere nelle 3d senza consapevolezza e senza memoria’. 

Ora, come è possibile affermare una simile verità, dialogando con una maggioranza di persone che ‘non credono’ di essere fatte in un determinato modo? 

La grande strategia parassitaria è stata di depotenziarci con pazienza, in maniera tale da auto limitarci in maniera solo apparentemente personale, ma in realtà ben raggirati attraverso un’opera di invasione e conquista dell’inconscio.

A che serve una cella con le sbarre? A rendere evidente la condizione di schiavitù. Senza sbarre la schiavitù risulta trasparente, pressochè ‘normale’ e confondibile con la libertà, di cui la democrazia è solo una pallida versione palliativa.

Le galere con le sbarre hanno fatto il loro tempo. Oggi, l’opinione pubblica chiede un’altra versione dello stesso leitmotiv. 


* La bella immagine di testa è tratta dall'album di Rino Palma in Flickr, che ringrazio di cuore.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com