Sul fatto che la Vita 3d sia ciclica penso che non ci siano dubbi. Tutto ce lo dimostra continuamente, dal cambio delle stagioni ai nostri ‘chiari di Luna’. Questo scenario oscilla tra un minimo ed un massimo e le creature che vi albergano cercano di… fare cosa?
Barcamenarsi tra i cicli oppure trovare un proprio centro.
Le individualità cercano di sopravvivere o di vivere? Quale vibrazione guida la continuità del battito cardiaco? Quale 'voce' grida continuamente 'Vogliamo te!'...
‘Forti preoccupazioni legate alla salute, alla carriera, a problemi economici, rappresentano alcuni aspetti che generano delle dissociazioni dalla realtà. Sottraendo la memoria all'esercizio della normalità quotidiana, anche nei gesti più semplici e noti’, come chiudere l'acqua o spegnere il gas. Ad affermarlo è Massimo Di Giannantonio, psichiatra dell'università 'G. D'Annunzio' di Chieti.
Da Yahoo
Che cosa è una preoccupazione? Il termine deriva da ‘preoccupare’, dal latino prae, prima e occupare (occupare), cioè ‘occupare prima’.
Una preoccupazione s’inserisce in un piano quotidiano di Vita. Ciò che preoccupa, ‘occupa prima’ di ogni altra cosa. Cosa ‘occupa prima’? Certamente il focus di attenzione attraverso il quale deriva tutta una serie di emozioni e stati d’animo relativi alla condotta esistenziale.
Questo vero e proprio ‘posto d’onore’ aspetta, ai giorni nostri, a tutte quelle vicissitudini legate all’ambiguità del percepito, al denaro, al debito, al lavoro, alle responsabilità, etc. Cioè a tutte quelle cose che appesantiscono il nostro 'passo'. Di tutta questa famiglia di ‘cose’ molto simili a palle al piede, la responsabilità gioca un ruolo basilare nella condotta di Vita.
Questo 'gioco di riflessi' è molto simile alla programmazione di una macchina, la quale viene indotta a ‘fare’ in un certo modo piuttosto che in un altro, proprio attraverso l’opera di un analista programmatore che sviluppa un algoritmo decisionale, lo converte in linguaggio macchina e lo installa nell’hardware della macchina. Chi riveste il ruolo di analista programmatore per la ‘macchina umana’?
Dipende da quale modalità vibrazionale ci caratterizza.
In una modalità di sopravvivenza, le funzioni vengono come delegate alla parte di cervello più antica, in cui si annidano i programmi ancestrali di sopravvivenza, legati agli istinti che ci hanno permesso di attraversare le infinite asperità, legate a periodi in cui era davvero difficile raggiungere la 'sera'. In una modalità di abbondanza le cose funzionano in maniera diametralmente diversa, e sarà un'altra zona della mente a poter organizzare la visione della Vita.
La modalità di sopravvivenza attualizzata al contesto moderno, risuona un po’ come paradossale; infatti in un Mondo ipertecnologico dove il concetto di abbondanza si ‘spreca’, ed è chiaramente osservabile, seppure in una parte minoritaria della società, dove cioè esiste un termine di paragone ‘reale’, è davvero difficile sentirsi legati ancora ad un concetto di ‘tirare a campare’.
Questa distonia è capace di introdurre in noi dei moti separativi molto potenti.
È come vedere 'sfarfallare' davanti ai nostri occhi la ‘realtà’ percepita. È come iniziare ad osservare un disturbo nella trasmissione continua delle 3d. È come un segno che evidenzia il confine dell’illusorietà dell’Antisistema.
Non suona strano, a volte, questo Mondo? Non sembra davvero un gioco, una finzione? Che cosa spinge un militare ad obbedire al proprio superiore? Il senso del dovere e la responsabilità. Che cosa è il senso del dovere? È un programma inserito nelle profondità dell’inconscio. È l’ombra residua di un dovere più alto di cui non ricordiamo più le vere fattezze. Questa ombra è il frattale del senso nativo, della missione a noi assegnata a livello animico.
Il dovere (dal latino debere, derivato a sua volta dalla preposizione de, 'da', e dal verbo habere, 'avere') è il comportamento imposto da una norma.
Da Wikipedia
Il termine norma (dal latino norma) in filosofia viene ad indicare una regola, un criterio o un giudizio. A differenza della massima, però, la norma non costituisce solo una regola di condotta, ma può essere anche regola o criterio di qualsiasi operazione o attività. La norma si distingue anche dalla legge dal momento che può mancare del carattere coercitivo di quella, ma può divenire legge nel momento in cui viene resa coattiva da una pubblica sanzione. La norma può dunque rappresentare un caso concreto, un modello o un esempio.
Da Wikipedia
Dovere è ‘da avere’. Un comportamento che ci induce ad avere. È ispirato da una norma, ossia da un esempio. La norma diventa legge, cioè una imposizione, nel momento in cui c’è una pubblica sanzione.
La funzione dello Stato e dell’organo dell’amministrazione della Giustizia ha dunque la funzione di imporre dei comportamenti che assecondino dei modelli, che se disattesi conducono all’imposizione attraverso la funzione legiferante dello Stato stesso.
C’è un ‘potere’ che ha assunto la capacità di imporre il proprio volere, in maniera ufficialmente accettata dalla maggioranza della massa. A chi corrisponde questo ‘potere’? Alla casta politica? Ossia alla rappresentanza dei cittadini eletti ad immagine e somiglianza della massa stessa? Certamente no. Lo sanno tutti che i politici devono assecondare un altro tipo di potere che ha permesso a loro di occupare quella posizione di pseudo comando.
C’è un potere legato alle lobby degli affari, con il quale la stragrande maggioranza delle persone evidenzia la vera testa pensante che agisce nell’ombra. Ma non è il denaro che interessa ad un certo livello del ‘controllo’.
Il denaro è il mezzo imperante per amministrare gli animi.
C’è un potere oscuro legato alle associazioni segrete che 'affondano' nel passato anche remoto, ma questo potere è anch’esso solo un riflesso, un frattale del vero motivo per il quale il genere umano non è 'libero'. Il sasso che è stato gettato nell’oceano umano e che ha mosso onde cicliche di un certo tipo è un ‘affare’ energetico che rispecchia la personalizzazione subita da questo scenario 3d, che chiamo Antisistema.
L’Antisistema è una’macchina’ eterea programmata per svolgere un determinato compito auto educazionale del genere umano.
Un’insieme di scintille divine legate insieme, seppure separate illusoriamente, da una condotta esistenziale inerente alla auto educazione responsabile. Il mito e la leggenda relativi a Dei, prima, e a Semidei, dopo, e relativa loro ‘scomparsa’, è il riflesso dell’opera di venuta in Terra della nostra presenza divina, smorzata dalla programmazione imposta dal ‘corso di studi’ esperienziali.
Sulla Terra 3d siamo a scuola.
E a scuola cosa fa ogni buon allievo? Pensa a fare bene, pensa a studiare, pensa ai propri voti e pensa ad essere promosso, ossia segue la via del ‘Conosci Te Stesso’. Tutto ciò non descrive un’opera egoistica ma un’azione continua di miglioramento di se stessi, consci che la propria ‘pulizia’ corrisponde alla pulizia di una parte di Mondo.
Ognuno rimanga attento su quello che fa e su quello che ‘è’…
Ecco che allora il problema del potere e del controllo, diventa un aspetto secondario della questione esistenziale: tutto parte dalle nostre rinunce nell’applicare la regola del ‘Conosci Te Stesso’. Per cui il substrato di energia solidificata che ci accoglie è stato programmato con regole affini alla nostra immagine olografica acquisita in Terra 3d attraverso le nostre rinunce.
Queste rinunce hanno decretato un’accelerazione del processo di addensamento del lato oscuro che ‘ci portiamo dietro’ direttamente dalle cascate della Creazione. Se non abbiamo accettato di conoscerci e conoscerlo dentro di noi, allora l’evoluzione lo ha portato fuori di noi, in maniera tale da non avere più nessuna possibilità di nascondere la testa sotto alla sabbia illusoria del reame della Maga Circe.
È tutto opportuno.
Ad ogni nostra rinuncia, ad ogni nostra irresponsabilità, corrisponde una azione uguale e contraria per effetto, che ci obbliga sempre di più a prendere visione del problema da affrontare. Vivere in un corpo denso significa anche svilupparlo in ogni ‘direzione’. Un simile atto di ‘sviluppo’ comporta una analoga espansione di ogni emisfero legato alle diverse gradazioni del ‘sentire’, istinti, sensi ed emozioni comprese.
La separazione sessuale la si vive in Terra 3d. Una entità angelica non lo sa cosa significhi. Così come non può sapere cosa significhi cedere al male perché le sue ali non sono tanto sensibili, a meno che essa non corrisponda ad un grado evolutivo che è già passato dall’esperienza tridimensionale. Secondo me esistono differenti ‘versioni’ dell’entità angelica, cioè esistono entità che ancora devono passare dall’esperienza tridimensionale, ossia che stanno apprestandosi alla ‘discesa’ nell’incarnazione, ed entità che ci sono già passate.
La differenza tra le due ‘classi’ determina una corrente energetica che alimenta la separazione ed il 'moto' al tempo stesso. Il ‘moto’ è necessario in quanto spira sempre nella direzione evolutiva, essendo un suo ingranaggio necessario ed opportuno.
La separazione non nasce sulla Terra. È un riflesso che proviene da una ‘regione’ più alta…
La logica evoluzionistica spirituale è sfuggevole dal punto prospettico di cui ci siamo dotati, osservando dalla finitezza presunta di questo corpo fisico, eppure dobbiamo consapevolizzarci che non esistono confini tra la carne e l’aria. Noi possiamo divenire ‘aria’ se solo trasferiamo il nostro focus in tal senso. E possiamo mantenere la nostra presenza allo stesso tempo in più modalità percepienti.
Milano, 17 maggio 2011 – UniCredit lancia oggi la nuova campagna pubblicitaria, che interesserà tutta l’Europa. Sviluppata dall’agenzia pubblicitaria BBH London, la campagna annuncia la nuova idea di brand di UniCredit: ‘La vita è fatta di alti e bassi. Noi ci siamo in entrambi i casi’.
L’idea di brand ‘alti e bassi’ è stata sviluppata dal posizionamento di UniCredit come ‘banca di tutti i giorni’. Creata sul rapporto di fiducia che UniCredit ha costruito con i propri clienti e grazie ai prodotti e ai servizi che mette a disposizione, la comunicazione tocca il lato emotivo delle persone con una campagna che dimostra un approccio diretto, empatico, e fatto per una banca che guarda alla vita reale.
‘La vita è fatta di alti e bassi. Noi ci siamo in entrambi i casi’. È l’espressione verbale che dimostra questa empatia, rassicurando il cliente sul ruolo di sostegno di UniCredit anche nell’imprevedibilità della vita, nelle sfide e opportunità che presenta.
‘La nuova campagna nasce dalla consapevolezza che una banca debba essere capace di parlare un linguaggio comprensibile che rappresenti anche l’alternanza delle situazioni della vita' - ha dichiarato Paolo Fiorentino, Vice Direttore Generale di UniCredit, ‘nasce dal nostro posizionamento di marca...
da ciò che cerchiamo di ‘essere’ nella mente dei nostri clienti.
Per noi significa semplificare l’organizzazione, sviluppare prodotti semplici e comunicare efficacemente' - ha aggiunto Fiorentino. ‘Vuol dire soprattutto saper interpretare i bisogni concreti dei nostri clienti per fornire loro benefici reali e tangibili ed essere un partner affidabile nel lungo periodo, capace di capire, di essere di sostegno nei momenti difficili e di favorire i successi’…
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‘La vita è fatta di alti e bassi. Noi ci siamo in entrambi i casi’ – suona come una minaccia piuttosto che come una rassicurazione. Perché? Perché è l’idea che ci siamo fatti delle Banche. Perché? Perché ne hanno combinate di tutti i colori e non sembra esserci alternativa al loro potere e livello di servizio.
Ossia, dove possiamo mettere il denaro se non in una banca?
In casa no, perché possono arrivare i ladri. Per cui di chi non ci fidiamo? Degli altri. La banca è solo un riflesso del nostro attuale status di malfidenza. Status che si è creato attraverso l’opera dei secoli e dell’azione negativa umana, di cui i ‘potenti’ sono sempre stati solo la rappresentazione evidente.
Lo ‘strumento’ è nella massa.
Questo ‘strumento’ viene programmato dalla massa senza però averne più nessun sentore. Lo strumento è l’Antisistema, chiamato così perché la massa vive in una modalità antitetica rispetto alla propria sorgente/destinazione.
Nelle 3d si ‘viene’ per 'misurare' se stessi…
Le banche continueranno a comportarsi così, sino a che la massa non aumenterà la propria vibrazione energetica. E come le banche, continueranno a comportarsi alla stessa maniera tutte le fome associative ed organizzative umane, fatte ad immagine e somiglianza di indiviualità immature e lontane da sé e dagli altri.
Le entità parassite hanno Vita facile in questo status, ma non dipende da loro il livello di degrado in cui si versa globalmente. La ‘casa’ l’abbiamo sporcata solo noi e tutto quello che viene ‘dopo’ è una conseguenza dello stato di degrado in cui ci manteniamo.
La responsabilità può essere definita come la possibilità di prevedere le conseguenze del proprio comportamento e correggere lo stesso sulla base di tale previsione…
La responsabilità presuppone una situazione di libertà, in cui la persona può scegliere quale comportamento tenere; ove tale scelta non gli fosse possibile, infatti, anche laddove fosse in grado di prevedere le conseguenze delle sue azioni, non potrebbe comunque adottare un diverso comportamento alla luce della sua previsione.
D'altra parte, affinché si possa parlare di responsabilità, è necessario che la persona si trovi in una situazione di libertà limitata, in cui i comportamenti che può tenere non sono del tutto indifferenti giacché, altrimenti, non vi sarebbe ragione di scegliere l'uno piuttosto che l'altro sulla base delle conseguenze previste.
Da quanto detto emerge che una persona si può dire responsabile di uno stato di cose se sussistono congiuntamente le seguenti condizioni:
- lo stato di cose è una conseguenza del suo comportamento;
- la persona avrebbe potuto prevedere questa conseguenza certa o anche solo probabile del suo comportamento;
- la persona, volendo, avrebbe potuto comportarsi diversamente, evitando così tale conseguenza.
In un senso diverso, si dice che una persona è responsabile se, quando agisce, cerca di prevedere le conseguenze delle sue azioni e correggerle di conseguenza.
Da Wikipedia
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Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com