SPS

giovedì 19 maggio 2011

Cupole d'energia del pensiero e lavoro.




Esistono addensamenti di energia che danno luogo a sistemi di potere. L’energia viene polarizzata attraverso l’intenzione e la forma geometrica delle idee o radionica del pensiero. 

Per fare questo occorre un ‘osservatore esterno’. 

Se il massimo osservatore corrisponde al Creatore, da cui s’emana il Piano Divino, frattalmente si diramano a cascata le medesime peculiarità ad ‘immagine e somiglianza’ su ‘attori’ via via ‘diversi’. A livello di comunità sociali si sono create delle immagini pressochè statiche di quello che 'è' ogni ambito dello scibile

Laddove non si riesce ancora ad abbracciare concetti o misure troppo grandi e lontane, ci siamo costruiti dei fermo immagine che delimitano uno spazio ancora da ‘conquistare’, allo stesso modo del mettere un cartello sul finire di una strada in costruzione; un cartello di avviso che i lavori non sono ancora terminati e che è pericoloso proseguire oltre: le famose Colonne d’Ercole


Quando giungiamo in prossimità di quel punto e ci fermiamo, ci accorgiamo anche che ‘non c’è nessuno al lavoro’. Ossia il ‘cantiere’ è desolatamente vuoto. E allora? 

I lavori non sono ancora terminati ma nessuno sta lavorando e noi dobbiamo passare da quel punto per raggiungere la nostra meta.

L’immagine che abbiamo davanti è illusoria. Ci dice sottilmente di tornare indietro. Rimanda il nostro passaggio perlomeno sino alla data della conclusione dei lavori che, altri, qualcuno diverso da noi deve ancora compiere. Cosa facciamo? Quello scenario ci rappresenta in qualche modo, oppure è solo un ologramma illusorio, proprio come potrebbe esserlo una locandina di un nuovo film previsto in prossima uscita?

Il lavoro che devono compiere altre persone ci permetterà di passare da quel punto, ma, se questo lavoro non giungesse mai a termine? Quanto tempo aspetteremmo per niente? Ecco quello che succede al giorno d’oggi. Siamo in stand-by, in attesa che qualcuno apra la strada, rinunciando ad aprirla in prima persona… manca il coraggio, il senso dell’avventura

Proprio ciò che ha da sempre contraddistinto il genere umano.

È proprio così? Pensiamoci bene. Quando si dice ‘io sono buono e calmo, ma se mi fanno girare le scatole divento una belva’, cosa intendiamo? Forse che stiamo attendendo proprio l’avvento di una persona che ci ‘pungoli’ per fare qualcosa, per risvegliarci? E se non arrivasse mai? 

Rimarremmo ‘buoni e calmi’ per tutta la Vita? 

Se questo 'rimanere in quiete’ corrispondesse solo alla risultante di un lucido comportamento del ritenuto ‘altro’, cosa avremmo ottenuto? Di rimanere ingabbiati in noi stessi

La lungimirante opera di un certo potere sottile di ‘non offendere’ direttamente, di non gettare mai il guanto della sfida, di non affrontarci muso a muso, ma bensì di aggirare le nostre difese, come fece Hitler con la linea Maginot, dove ci potrebbe avere condotto? Su una ‘via’ parallela a quella che avremmo dovuto imboccare; una via in cui spazio e tempo sono stati clonati dall’originale e mutati nelle chiavi geometriche vibratorie che ‘ci hanno’. Dunque? 

Cosa esiste al di fuori di questo scenario?

Questo è Struttura, il nostro programma di caricamento. Possiamo caricare di tutto: vestiti, equipaggiamento, armi, addestramento simulato. Tutto quello di cui abbiamo bisogno.
 
Che vuol dire reale? Dammi una definizione di reale. Se ti riferisci a quello che percepiamo, a quello che possiamo odorare, toccare e vedere, quel reale sono semplici segnali elettrici interpretati dal cervello. Questo è il mondo che tu conosci. Il mondo com'era alla fine del XX secolo. E che ora esiste solo in quanto parte di una neuro-simulazione interattiva che noi chiamiamo Matrix. Sei vissuto in un mondo fittizio, Neo.
   
Benvenuto nella tua desertica nuova realtà.
 
Matrix è un sistema, Neo. E quel sistema è nostro nemico. Ma quando ci sei dentro ti guardi intorno e cosa vedi? Uomini d'affari, insegnanti, avvocati, falegnami.... le proiezioni mentali della gente che vogliamo salvare. Ma finché non le avremo salvate, queste persone faranno parte di quel sistema, e questo le rende nostre nemiche. Devi capire che la maggior parte di loro non è pronta per essere scollegata. Tanti di loro sono così assuefatti, così disperatamente dipendenti dal sistema, che combatterebbero per difenderlo.

Sai cosa dice quella scritta? Temet NosceConosci te stesso.
Morpheus a Neo – Matrix
Da Wikiquote 
 
La scelta a cui neo viene chiamato, da Morpheus, lo pone davanti al colore delle pillole.

È la scelta del colore o del contenuto della pillola?

Quanto incide sulle nostre scelte l’apparenza legata, ad esempio, al colore di una ‘immagine’? Chi riesce ancora a scegliere in base al contenuto? Non ci si ferma quasi sempre all’estetica di una ‘situazione’? Solitamente una strada sbarrata ci veicola a tornare indietro, proprio come descritto in Truman Show. In questa vera e propria abdicazione da noi stessi s’inserisce un tarlo che potenzia il segnale veicolato dalla classe energetica/emotiva della paura. È un carico da 90 che non fa altro che aumentare la ‘dose’ di paura introdotta in noi

Quando riusciamo a vincere la funzione illusoria di quel cartello? Quando non abbiamo più nulla da perdere. Quando una malattia ci sta per ‘portare via’, ad esempio. Quando un dramma ci ha tolto tutto quello che pensavamo di possedere, compresi gli affetti familiari.  

Dinnanzi a quella situazione non esiste più nessun cartello che ci può fermare perché abbiamo smesso di identificarci con un fermoimmagine di noi stessi

Noi siamo mutevoli, rispondiamo agli stimoli dell’Anima. Una illusione, un incantesimo non può fermarci per troppo tempo. Siamo un fiume perennemente in piena, inarrestabile proprio come lo è la Vita che possiamo vedere attorno a noi ad ogni attimo. Un oceano in movimento, libero di fare l’esperienza di se stesso immerso in se stesso…

Il linguaggio usato in Matrix che definisce un 'nemico' e un 'sistema', è come ben sappiamo solo una convenzione, che identifica una separazione all'origine. In realtà non esiste nessun nemico e nessun sistema, tuttavia cercherei quel qualcosa che 'si oppone a noi' direttamente dentro di noi stessi. Gli 'altri' sono una nostra proiezione... Il 'fuori' siamo sempre noi.
 
Conosci te stesso’ è un antico aforisma greco (γνῶθι σεαυτόν o gnôthi seautón, tradotto in latino come nosce te ipsum o, appunto, temet nosce) iscritto nel pronao del tempio di Apollo a Delfi, secondo quanto riportato da Pausania il Periegeta. ‘Per l'oracolo di Delfi - Conosci te stesso - significava: sappi che non sei dio e non commettere l'errore di pretendere di diventarlo’ - Jean-Pierre Vernant, Mito e religione in Grecia antica, traduzione di Riccardo Di Donato, Donzelli Editore.
Da Wikiquote 
 
Sappi che non sei dio e non commettere l'errore di pretendere di diventarlo’. È questo che significa il famoso ‘motto’? Ma per favore! Falsità e verità vanno a braccetto da sempre, eppure devono esserci stati dei punti nel corso della storia deviata, in cui l’Antisistema ha caricato la dose. È stato gioco persino facile dal momento in cui l’intero genere umano è stato ‘spostato’ dimensionalmente in un ‘territorio’ preparato appositamente per tale scopo manipolativo:

Giunge poi alla sistemazione sineterica del giudizio, necessario, immutabile e universale di Socrate, (Il Concetto), e ti dimostra come, immediatamente dopo il grande ateniese, principalmente ad opera dei sofisti, prevalse la via delle opinioni.
Da 'Il Tachione il dito di Dio - I volume - Il Nulla - Vincenzo Russo 

Lasciando perdere, per ora, il contenuto della citazione, è possibile osservare come un accadimento nel modo di pensare di una ristretta ‘categoria’ di persone, che influenzi la rimanenza sociale, possa modificare il corso della storia. È la forza di una ‘idea’. Ma dietro ad una idea c’è una ‘ispirazione’ e una vera e propria immagine mentale. Questa immagine è insufflata in noi attraverso un processo di comunicazione sottile non riconosciuto

Chi si cela all’altro capo della trasmissione? Da chi parte il messaggio? L’ispirazione da dove e da chi giunge?

Giunti davanti a questo cartello che indica ‘voi siete qua’, cosa facciamo? Frasi melliflue come ‘il lavoro rende liberi’ o ‘lasciate ogni speranza voi che entrate’ a cosa alludono e cosa infondono in coloro che leggono con animo disarmonico?
  • Separazione
  • Confusione
  • Adattamento.
L’adattamento corrisponde ad una resa? Dipende da quale livello viviamo come prioritario in termini di consapevolezza. Dove abbiamo trasferito la nostra presenza, il nostro focus esperenziale? Ecco, solo a quel punto è possibile rispondere alle domande esistenziali che giungono da un ‘luogo’ distinto e fisso nel fiume del Multiverso. Quella domanda è pertinente nel luogo da cui si emette, direttamente proporzionale a quel ‘luogo’, ma pur sempre con delle eccezioni: infatti una radio trasmette messaggi e domande che provengono da un altro luogo. È un 'cul de sac'? No, è un loop, un girare intorno a…

La causa prima che ‘ci ha’ in questo scenario 3d si è opportunamente trasferita dimensionalmente, non è più tra noi fisicamente. 

Lo si intuisce dal corso della storia deviata; infatti progressivamente le civiltà hanno registrato un trasferimento dell’autorità celeste dagli Dei all’uomo. Cosa significa? Che ‘essi’ non sono più in questa dimensione. Nel ‘Signore degli Anelli’ cosa significa la scena finale in cui i personaggi ‘mitologici’ vanno via perché è giunto il tempo degli uomini?

La Terra di Mezzo diviene il ‘luogo’ dimensionale in cui la società umana vive il corso delle proprie esperienze a scopo evolutivo.

La ‘causa prima’ a cui alludo, è la causa che nasce da noi e che ha fedelmente svolto alla perfezione il proprio compito di abbassamento della vibrazione. Gli Dei racchiudono in sé tutta l’illusorietà del potere e del controllo sugli altri, rappresentano la separazione, un taglio netto con il Creatore ma non con l’essenza e la missione del ciclo evolutivo in corso. È tutto ambivalente ed ogni ambito è solo un tassello del tutto. Non è possibile esprimere nessun punto fermo se non siamo fermi. Per questo abbiamo la percezione della staticità dovuta al modello di Vita instaurato dall’Antisistema:
  • educazione
  • lavoro
  • pensione.
Tappe fondamentali che dettano un ritmo ‘statico’, legiferato e modellato sulla base di una intenzione parassita esterna a noi: una tappa del percorso atta a generare o colmare un gap presente.

Ti sei mai fermato un attimo ad osservarla? Ad ammirare la sua bellezza? La sua genialità? Miliardi di persone che vivono le proprie vite, inconsapevoli. Tu sapevi che la prima Matrix era stata progettata per essere un mondo umano ideale? Dove non si soffriva, e dove erano felici tutti quanti, e contenti. Fu un disastro. Nessuno si adattò a quel programma, andarono perduti interi raccolti.  

Tra noi ci fu chi pensò a... ad errori nel linguaggio di programmazione nel descrivere il vostro mondo ideale, ma io ritengo che, in quanto specie, il genere umano riconosca come propria una realtà di miseria e di sofferenza. 

Quello del mondo ideale era un sogno dal quale il vostro primitivo cervello cercava, si sforzava, di liberarsi. Ecco perché poi Matrix è stata riprogettata così. All'apice della vostra civiltà. Ho detto 'vostra civiltà' di proposito, perché non appena noi cominciammo a pensare per voi diventò la nostra civiltà, e questa naturalmente è la ragione per cui noi ora siamo qui.

Evoluzione, Morpheus. Evoluzione. Come per i dinosauri. Guarda dalla finestra: avete fatto il vostro tempo. Il futuro è il nostro mondo, Morpheus. Il futuro è il nostro tempo. 
Agente Smith a Morpheus in Matrix.
Da Wikiquote 
 
La separazione incarnata da Smith narra di un qualcosa di esterno all’umanità, un qualcosa d’altro. Un esterno che corrisponde ad un interno, però… Le divinità del passato hanno lasciato lo spazio al genere umano, telecomandandolo in altra maniera. Come insegnano i Wingmakers, le responsabilità delle ‘razze centrali’ sono piuttosto evolute e la consapevolezza di aiutare gli ‘altri’ sul cammino dell’evoluzione è un senso raggiunto e consolidato anche attraverso le ‘fucine’ dell’esperienze di Vita densa. 

È una ruota che gira e che tocca tutti quanti… in questa ‘ruota’ siamo immersi in un oceano ricco di onde:

Chi pratica il Transurfing scivola senza sforzo tra le onde del quotidiano e cavalca la vita con leggerezza, senza sprofondarvi dentro. Libero da legami di dipendenza e consapevole di ogni cosa che fa, il transurfer non attribuisce mai troppa importanza agli eventi, che in questo modo perdono la loro connotazione positiva o negativa e non hanno più il potere di influire sulla sua esistenza.
 
Attento a non disperdere la propria energia lottando inutilmente contro i pendoli – strutture mentali vincolanti che si rafforzano quanto più le persone danno loro risonanza - il transurfer preferisce essere spettatore attivo invece che attore, assumendo in questo modo una prospettiva più distante, rilassata e obiettiva.
 
Transurfing è: scivolare per le linee della vita nello spazio delle varianti.
 
Lo Spazio delle Varianti.
Vivete in balia delle circostanze. La Vita intorno a voi 'accade'. E così sarà sempre fino a che non saprete come si può gestire la realtà…
Nessun miracolo però. Quello che ci aspetta è una sensazione simile alla caduta libera: l’incredibile ha la sfrontatezza di trasformarsi in realtà.
Transurfing

Impariamo a leggere gli eventi:

Strauss-Kahn: Rassegnate Dimissioni Da Direttore Fmi.
Washington - Dominique Strauss-Kahn ha rassegnato le proprie dimissioni da direttore operativo del Fondo Monetario Internazionale, continuando al contempo a protestarsi innocente dalle accuse di violenza sessuale, molestie e sequestro di persona per le quali si trova in carcere. 'E' con infinita tristezza che oggi mi sento costretto a presentare al Consiglio Esecutivo le dimissioni dal mio incarico di direttore operativo del Fondo', scrive Strauss-Kahn nella lettera di rinuncia.
Da Yahoo 
 
Un uomo è stato espulso da un modello di potere. La ‘cupola’ non lo protegge più. È un capro espiatorio in un momento in cui Draghi viene scelto come uomo simbolo per rappresentare la Banca Centrale Europea. Due differenti destini…

Bankitalia: Visco, Fondo Salva Stati? Il Diavolo è Nei Dettagli.
Roma, 18 mag – ‘Naturalmente, il diavolo è nei dettagli’, così Ignazio Visco, Vice Direttore Generale della Banca d'Italia, parlando del Meccanismo di Stabilità Europeo (Fondo Salva Stati), nel suo intervento tenuto oggi a Bruxelles nel corso del convegno ‘Ripensare la politica economica in Europa. Una nuova era della governance dell'Unione Europea’. 

Il Fondo entrerà in funzione nel 2013 e prevede ‘il coinvolgimento dei privati in tutti i casi in cui un debitore sia ritenuto insolvente. Naturalmente il diavolo è nei dettagli’, spiega Visco. Il problema, spiega il Vice Direttore Generale di Bannkitalia, è che non esiste un 'metodo infallibile' per distinguere una situazione di ‘illiquidità di breve termine’ da una di ‘insolvenza’. Conseguentemente, spiega Visco, il Fondo Salva Stati (come qualsiasi altro prestatore di ultima istanza) è esposto a due tipi di rischi: ‘salvare un debitore insolvente e lasciare andare in bancarotta chi è illiquido’. 

Non c'è solo questo, al contrario dei debitori privati, quelli sovrani ‘possono normalmente scegliere se o meno onorare i loro debiti, cosicchè il problema non è una reale insolvenza (incapacità di ripagare), poichè la riluttanza a rimborsare potrebbe derivare 'dagli alti costi politici e sociali’, che sono ancor meno direttamente giudicabili e misurabili. ‘Questo è un problema che va evitato’, avverte Visco... Il Vice Dg di Bankitalia conclude ricordando ‘le conseguenze distruttive di un default’, che spesso compromette in modo permanente la reputazione dei governi. Non c'è solo l'esclusione dal mercato dei capitali per un lungo periodo e l'aumento dei costi nella raccolta dei fondi, quanto soprattutto ‘la mancanza di affidabilità di un paese’...
Da Yahoo 
 
Il Diavolo è davvero nei dettagli. Dal momento in cui ci sono diversi stati in Europa che rischiano il collasso totale, il ‘decreto salva stati’ descrive un momentum di massima importanza nella gestione della ‘crisi che verrà’. Perché, stiamone certi, che verrà. Se stanno varando un simile decreto è la prova che stiamo per conoscere anche questo ambito da film di fantascienza.

Cosa significa che il decreto ‘prevede il coinvolgimento dei privati in tutti i casi in cui un debitore sia ritenuto insolvente’? L’ultima crisi del modello illusorio basato sul debito non ha insegnato nulla. Si è solo comprato tempo, come disse Tremonti. Il tempo comprato ha permesso di tornare a fare ancora le stesse cose, da parte dei soliti attori privilegiati che hanno, molto sagacemente, trasferito il loro debito agli Stati e dunque ancora sulla gente. 

La gente chiede garanzie agli Stati ma, in realtà, gli Stati sono intervenuti salvando le Banche, che adesso sono simili a veri e propri zombie. Il costo dell’intervento è sulle spalle della gente

Per cui quale garanzia può dare lo Stato se dipende esso stesso dalla gente? 

È il consueto modello a vortice in cui non si riesce a dare la risposta su ‘chi è nato prima tra l’uovo e la gallina’. La risposta è fuori dal modello dimensionale.

Quello che sappiamo è che l’Antisistema è modellato da cupole energetiche di controllo di differenti grandezze, che si fondano sul livello partecipativo della massa. Chiamiamole ‘pendoli’ o forme aggregative di pensiero, il succo della vicenda non cambia. Esistono, a questo livello dell’energia e occorre fare i conti con esse. Esse ci rappresentano e sono le ‘boe’ attorno alle quali ci siamo agganciati o siamo stati catturati

Il libero arbitrio è la corda che ci tiene uniti ad esse. Il Karma è un contratto che ci permette di rimanere in posizione a tempo indefinito… È tempo di trascendere tutto ciò che veicola e mantiene assenti. 

Il ‘Conosci Te Stesso’ è l’energia che frantuma ogni legame elettromagnetico, eterico o altro. Ricordiamoci sempre che noi tutti siamo il Creatore e rappresentiamo la sua/nostra intenzione di evolvere: una Sol cosa.

Il materialismo è inconciliabile con la visione scientifica dei processi biologici. La scienza ha infatti dimostrato che tutti i processi chimici, biologici e cerebrali consistono unicamente in successioni di processi fisici elementari, determinati unicamente dalle leggi della fisica quantistica. Questa concezione dei processi biologici non permette di spiegare, nè di giustificare, nemmeno in linea di principio o concettualmente, l'esistenza della vita psichica, neppure della sensazione più banale

Questo risultato acquista un significato molto profondo se si analizza lo stato delle nostre attuali conoscenze scientifiche. Innanzitutto, tutte le scienze naturali sono subordinate alle leggi della fisica, che rappresentano i principi da cui esse derivano e di cui sono solo versioni approssimative...
 
A questo punto sorge la domanda: da dove ha avuto origine la nostra psiche? Il fenomeno della vita psichica dimostra che la psiche ad un certo punto certamente comincia ad esistere in noi. Le leggi della fisica dimostrano che la psiche non può essere il prodotto di processi fisici, chimici o biologici.

Dunque l'origine dell'anima è trascendente rispetto alla realtà fisica. 

Possiamo quindi chiamare Dio la Causa necessaria all'esistenza della psiche, essendo tale Causa trascendente... 
Ritengo sia legittimo affermare che oggi l'esistenza dell'anima e l'esistenza di un Dio trascendente siano dimostrate scientificamente.
 
Aggiungo una breve osservazione sulla teoria dell'evoluzione. La teoria dell'evoluzione si applica soltanto agli organismi biologici. Non abbiamo elementi sufficienti per stabilire se realmente l'organismo biologico dell'uomo sia il risultato di un processo evolutivo. Il punto è però che la vita psichica è trascendente rispetto alla realtà fisica/biologica e richiede nell'uomo l'esistenza di un componente trascendente (la psiche o anima o mente ecc.).
 
Poiché non esistono fossili di mente, la teoria dell'evoluzione non può dire nulla relativamente all'origine della vita psichica umana. Dunque, anche ammettendo che il corpo umano sia il risultato di una evoluzione biologica, l'uomo non potrebbe avere alcuna vita psichica cosciente se non avesse ricevuto anche un'anima, anima che non può essere generata da processi biologici/evoluzionistici. 

Senza un'anima, noi saremmo solo dei robot biologici in grado di agire e reagire, ma incapaci di percepire alcuna sensazione, emozione o pensiero…
Mente e cervello: Una discussione scientifica che conduce all'esistenza dell'anima - a cura di Marco Biagini, Dottore di Ricerca in Fisica dello Stato Solido.


Tornando all'immagine della strada in costruzione, non c'è nessuno al lavoro perchè ognuno di noi pensa che, quel lavoro, lo faranno gli altri per noi...  

* L'immagine di apertura di articolo è tratta da questo link.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com