La televisione si appresta a diffondere le immagini del Papa che risponderà alle domande dei ‘fedeli’. Evento storico, vero? Peccato che le domande saranno filtrate ad hoc e la trasmissione non sarà in diretta. Insomma non potremo vivere il ‘bello della diretta’: la possibilità anche di sbagliare. In questa modalità levigata del predicare e di affrontare la marea della gente, il Papa apre le porte alla comunicazione virale legata all’ambito televisivo, una maniera sottile di avvicinarsi alla moda ed ai gusti della massa tanto attratta da tutto ciò che è giudicabile, giustiziabile, dall’alto scranno delle proprie abitazioni imbandite di tutto quello che non serve.
Il Papa risponderà solo a domande non ‘scottanti’, infatti parlerà solo di Gesù: "Gesù! Mi chiedo dove sia la consapevolezza della gente".
Questo 'argomento' è tra i più ‘scottanti’: è possibile agganciare ogni tipo di discorso agganciando il nome di Gesù. Mi piacerebbe ossservare il Papa che risponde alle domande delle persone stando in mezzo a loro, in ‘diretta’, anche con la possiblità di sbagliare a dire qualche parola… in fondo è un uomo come ogni altro.
Anzi, un ottimo politicante dalla dialettica certa e sicura: che rischio corre? Penso sia ciò che rappresenta che rischia di cadere, più che l’errore dell’uomo Ratzinger.
Lo so. Lo so. Corre molti pericoli a stare in mezzo alle persone, perché le persone sono 'pericolose', ci possono essere degli squilibrati o degli ‘infedeli’. A questo siamo giunti. Ecco la notizia ufficiale:
Papa Benedetto XVI risponderà in tv alle domande dei fedeli.
Sarà un evento televisivo storico quello che si verificherà il 22 aprile, Venerdì santo, su RaiUno: alle 14.10 andrà infatti in onda una puntata speciale di 'A Sua Immagine', dal titolo 'Domande su Gesù', che vedrà la partecipazione straordinaria di Papa Benedetto XVI.
Non era mai accaduto che un Papa partecipasse ad uno show televisivo per rispondere direttamente alle domande degli spettatori, che potranno essere inviate alla redazione, che selezionerà quelle che riterrà più opportune e le sottoporrà poi a Papa Ratzinger, pronto a rispondere.
Le domande non saranno però per nulla 'scottanti': l'unico argomento di cui si parlerà sarà Gesù e il Papa sembra più che disposto a chiarire tutti i dubbi dei fedeli a questo proposito. Nessuna chiarificazione sarà dunque concessa su questioni politiche o sul recente scandalo dei preti pedofili. È sicuramente un grandissimo passo avanti da parte del Vaticano - sebbene la trasmissione non sarà in diretta, ma verrà registrata qualche giorno prima per questioni di sicurezza -, che dà quindi l'impressione di volersi 'modernizzare'.
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Oggi mi voglio soffermare sul ‘caso’ Malanga. Sto leggendo il suo libro ‘Alien Cicatrix’, e ciò di cui mi sono dissetato mi ha sinceramente donato un altro allargamento della consapevolezza e anche un pizzico di smarrimento. Questo uomo era entrato a fare parte di una organizzazione privata italiana chiamata CUN (Centro Ufologico Nazionale) e, dopo varie peripezie legate all’osservazione di un caso di ‘rapimento alieno’, gli fu intimato di ritirare il suo libro - Gli ufo nella mente - contenente la cronistoria di ciò che aveva rilevato dopo anni di investigazioni.
Veto che lo costrinse a lasciare quella organizzazione per mancanza di libertà e per evidente infiltrazione e sabotaggio dell’attività del CUN. Perché Malanga mi ha così colpito? Forse perchè siamo due 'visionari' molto simili?
O forse perché la sua narrazione unisce almeno due ambiti che necessitano proprio di essere chiariti e normalizzati, ad esempio, attraverso un loro accostamento che apparirà del tutto ‘sacrilego’ e fuori luogo secondo ciò che il pensiero secolare ha impresso a chiare lettere dentro ai nostri inconsci: l’intenzione allargata di comprensione del fenomeno alieno e della spiritualità.
Due veri e propri mondi tenuti appositamente lontani l’uno dall’altro. Perché? Perché ‘insieme’ possono contribuire ad infondere maggiore luce su un fenomeno unico chiamato ‘Vita e senso della Vita’. Nel film ‘Fuori controllo’, in cui si registra il ritorno di Mel Gibson alle scene, si evidenzia la figura di uno strano personaggio che, da decenni, viene stipendiato dai potenti di turno al fine di confondere le ‘acque’.
Il suo compito è di rendere incomprensibile ciò che era comprensibile.
Dopo il suo avvento le situazioni divengono fitte ed intricate, impossibili da dirimere. Dato che nulla è per caso, e che le trame cinemtografiche sono sempre più addentro alle trame della realtà percepita come 'unica realtà', non è difficile invece comprendere che alcune centinaia di queste figure si possano aggirare effettivamente per il Mondo, al fine di gettare il seme dell’incomprensione, dell'insabbiamento e della rinuncia.
Unitamente alle varie opere dei Media e del condizionamento di massa, queste figure completano il disegno di livellamento della sete di conoscenza e di libertà che la massa ricerca sempre in maniera perlomeno sottile.
L’ambito alieno e spirituale è caratterizzato da un totale e calibrato senso di smarrimento e di incongruità, nel senso che si fa veramente fatica ad accostarli insieme.
Come si fa a pensare a due argomenti tanto vasti ed 'incompleti' dal nostro punto prospettico, quando non si hanno le idee chiare nemmeno sul ‘chi si è’? È veramente un terreno SacroProfano.
Sono certo che comprenderete alla perfezione quello che intendo dire. In me si affaccia un senso di estraneità naturale, osservando queste due caratterizzazioni della Vita. È ovvio che questo è un senso provocato da un qualcosa che mi condiziona, proprio come ciò che mi succede quando desidero fare qualcosa e non lo faccio per motivi mai sufficientemente chiari.
Semplicemente lo voglio fare ma non lo faccio, e non c’è nemmeno necessità che ci sia qualcuno a vietarmelo: non lo faccio di mia iniziativa e basta.
Ciò è davvero incredibile, anzi incomprensibile. Proprio ieri, mentre mi succedeva ancora, mi sono chiesto: "Perché mi accade questa cosa?". Subito dopo ho ‘trovato’ il libro di Malanga liberamente scaricabile da Internet.
Mi rendo conto che per non fare un articolo troppo lungo, è meglio spezzare lo scritto in più puntate.
Sono molto attento a ciò che il sincrodestino mette sul mio percorso e a ciò che l’apparato intuitivo, allenato nel funzionare tramite l’attenzione e la consapevolezza, conduce sino a me in termini di percezione allargata.
Insomma, il condizionamento dell’Antisistema potrebbe ricomprendere anche i lunghi tentacoli delle interferenze aliene. Ciò non costituisce per sé una rilevante novità, però l’acutezza con la quale Malanga porta avanti e rende noti i suoi studi, costituiscono senz’altro una modalità rilevante del cammino intrapreso quando ho deciso di aprire questo Blog.
Insomma, il condizionamento dell’Antisistema potrebbe ricomprendere anche i lunghi tentacoli delle interferenze aliene. Ciò non costituisce per sé una rilevante novità, però l’acutezza con la quale Malanga porta avanti e rende noti i suoi studi, costituiscono senz’altro una modalità rilevante del cammino intrapreso quando ho deciso di aprire questo Blog.
Il mio ‘lavoro’ è quello di portare alla luce tutto ciò che è inerente all’Antisistema, tutto, alla luce del senso dell’esistenza e della missione di Vita. Per fare questo, utilizzo la mia dote di unire ciò che gli altri, per vie separate, hanno dedotto e compreso. Questa opera di taglio e cucito è certamente ciclopica, ma un pezzetto alla volta, con pazienza e conduzione del proprio tempo, l’attività è certamente possibile. La prima tappa, non conclusiva, della mia attività ed intenzione, verrà coronata dalla pubblicazione del libro primo sull’Antisistema.
L’Antisistema è la via all’Ascensione.
Non è il ‘lasciate ogni speranza’ ma il ‘verificate ogni speranza’. La speranza che si ‘lascia’ o si ‘ri lascia’ libera l’individuo dalla morsa ottundente della paura. La paura travestita da speranza è un abile camuffamento dell’irresponsabilità, nonché dell’età puerile, della fase in cui ci troviamo a vestire i panni, alquanto 'scomodi', di ricercatori di noi stessi.
“Questo trattato si rivolge solo ed esclusivamente agli addotti italiani ed, in secondo luogo, a tutti coloro che, armati di buona volontà e di qualche neurone funzionante, pensino che c’è, nell’aria, qualcosa che non va.
“Questo trattato si rivolge solo ed esclusivamente agli addotti italiani ed, in secondo luogo, a tutti coloro che, armati di buona volontà e di qualche neurone funzionante, pensino che c’è, nell’aria, qualcosa che non va.
Sì, qualcosa nell’aria non va!
Gli addotti, a livello inconscio, lo sanno e lo sentono bene, perché lo hanno sperimentato sulla loro pelle e dentro di loro: gli altri lo sanno perché lo percepiscono dalle piccole cose di tutti giorni.
Non si sa bene cosa stia accadendo, ma c’è in giro un certo malessere. Si dà la colpa alla congiuntura, alla politica, alle guerre, al tempo atmosferico ed all’inquinamento, ma in realtà nessuno capisce cosa succeda. Succede che la nostra Anima, a livello inconscio, sa che sta per accadere l’irreparabile, ma non sa come dirlo, a livello cosciente, alla parte restante di noi stessi, ai piani della coscienza e del subconscio. Tutto rimane dunque sopito, intorpidito a livello di sensazione. Si sa che deve succedere qualcosa, ma non si sa cosa”.
'Alien cicatrix' di Corrado Malanga.
Curiosamente questa citazione fa il paio con quella di Ann Walker /Freccia Bianca:
“Ciascuno di voi sente dentro di sé che è avvenuto qualcosa di terribilmente sbagliato.
È la vostra Anima che ve lo dice.
Non si tratta della vostra immaginazione ma della verità, perché ognuno di voi si è domandato: “Che cosa posso fare?”. Io dico che tutti… stanno cominciando ad accorgersene. Gli scettici dubitano e i saggi lo sentono. Il buono lo sente. Ogni uomo sulla Terra si rende conto del problema… non importa quanti si levino a dire che non esistono problemi… Eppure dite a voi stessi: “Perché dovrei io, nel mio piccolo, fare qualcosa quando nessun altro fa nulla?”. Ogni uomo, donna o bambino su questa Terra è parte degli altri. Non conta quanto tenacemente cerchiate di spezzare questo vincolo: non può essere infranto. Così ascoltate i vostri cuori… Salvate voi stessi e la vostra Terra”.
Tutto torna se si sa acoltare con esattezza il ‘suono’ che ci raggiunge in maniera sottile. Vedremo prossimamente come Malanga è giunto ad esprimere taluni concetti piuttosto ‘assordanti’ e cosa abbia estratto dalla sua grande capacità di perseguire la profondità della propria passione nonché missione di Vita.
È meglio se mi fermo qua per oggi. Solitamente scrivo articoli lunghi, ma questo rischia di diventare troppo lungo. Per l’importanza del tema trattato, è meglio sviscerarlo progressivamente. Cercherò di contattare Malanga perché sento che qualche tassello importante di me può essere facilmente ri collocato tramite la sua attenta disamina. E capire me stesso equivale a capire il tutto e ad aiutare la Terra.
Sotto ipnosi gli addotti che erano venuti a contatto con questi esseri riportavano, unanimemente, che gli alieni vivevano:
“Attraverso di noi, attraverso la nostra mente...”.
Da Alien cicatrix di Corrado Malanga.
Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com