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sabato 9 gennaio 2010

La "verità" nei frattali.







Le persone non prendono sul serio la propria condizione esistenziale. Non si rendono conto perché immemori. E perché drogate, ipnotizzate e sotto incantesimo. Esistono infiniti motivi che “trattengono” e che deviano l’energia vitale verso altre direzioni. Gli obiettivi della Vita diventano allora esclusivamente materiali e basati su una grande “corsa” che dura sino al tempo della pensione; tempo che una volta giunto accompagna l’uomo verso un limbo, un parcheggio forzato e motivato con il fatto che “non si è più produttivi”. Mi si contorcono le interiora a questo pensiero. Nell’antichità gli uomini e le donne più anziane erano soggetti alla venerazione, oggi soggetti alla finta compassione, al rifiuto, all’esclusione. Le due fasi che aprono e chiudono la parentesi incarnata della Vita, sono state neutralizzate dall’Antisistema, perché evidenziano i due momenti più pericolosi per la propria sopravvivenza. Lo spirito “bianco” dei bambini e quello “variopinto” degli anziani è una occasione, una opportunità per cambiare la polarizzazione degli eventi sulla Terra. Per questo viene regolarmente soppresso tramite svariate tecniche. Le persone non vedono, non capiscono, non intendono questa chiave di lettura perché sfuggevole per l’inconscio programmato e la mente logico razionale. Le persone pensano ad altro. A qualcosa di più magnetico. A qualcosa che attira di più. Si corre, si suda, ci si affaccenda senza memoria. Sempre più lontani dal proprio “scopo”. Scopo che nemmeno esiste più. Annichilito nel marasma delle città virulente, nel rumore, nella velocità. Ogni aspetto della realtà che ci circonda è stato progettato per tenerci sotto incantesimo. Nulla è per caso. Il progresso è una illusione che certifica l’ipnosi di massa. Sulle ali dei tempi moderni la “stretta” è aumentata a dismisura. Tramite la tecnologia e la scienza, siamo stati convinti di fare parte di un mondo molto diverso dalla sua vera essenza, oramai celata alla “curiosità” dei sensi. La nostra forza vitale è incanalata e gestita da “altri”, serve per gli “altri”. Chi sono gli “altri”? Parti di noi, parti aliene ed energia primordiale di controllo, il tutto inserito nel lento scorrere del Piano Divino o “grande apertura di fiducia nella creazione”. Per quanto decideremo ancora di rimanere prigionieri? La natura educativa del “luogo” è chiara; è tempo di destarsi oramai. Ma se ciò non succede ancora occorre interrogarsi sul vero perché. Il tempo trascorso è stato molto esteso, dilatato, allungato… il “nostro avversario” raccontato dalla Cabala lo può fare. Ed in tutto quel tempo ha trovato il modo di “difendersi” nel migliore dei modi: penetrando il genere umano ed insediandosi nelle sue profondità. Fuori e dentro di noi la neuro simulazione di questa Vita artificiale produce intere generazioni di macchine, di automatismi, di pseudo-persone…
L’Antisistema è tutto attorno a noi, come recitano alcune pubblicità. Come la banca che diventa ectoplasma e si trasforma in una “carta” magnetica “sempre a disposizione” o come il denaro che diventa virtuale, finto, una illusione anch’esso. Quanti frattali minori attorno a noi che ci raccontano dei “fratelli” maggiori. Quante ombre mascherate da luci. Come se si vivesse in un eterno Carnevale di maschere, stelle filanti ed allegra confusione. Ci sono nella nostra fisicità degli “innesti”, degli impianti che ci allontanano da noi in continuazione. Come dei by-pass che conducono l’energia da “altre parti”. Non è dunque tutta farina del nostro sacco questo abominio nel quale siamo non proprio orgogliosi di vivere. La distanza tra questo mondo ed il mondo dello spirito è solo vibrazionale. Questa vibrazione non viene colmata dal possesso del denaro. E scrivo questo non per demonizzare il denaro o la materia, ma per evidenziarne la natura corruttrice nelle mani di un individuo “assente” dai propri processi più profondi. Nella “stanza dei fili” dell’uomo si è inserito il pilota automatico. Si vive sempre più a lungo, rispetto al medioevo, ma inseriti nel ciclo degli ospedali, dei dottori, dei dietologi, degli avvocati, del lavoro, delle macchine…
La Vita è divenuta una sfrenata corsa al fine settimana o alle vacanze. Gli obiettivi sono inerenti al “tirare sera”. I progetti a lunga scadenza riguardano solo i mutui accesi sempre più in tenera età, che si porteranno in dote o per via testamentaria ai propri figli. Lo zio Sam è cambiato; il sogno americano un vecchio ritratto per nostalgici o antiquari. Tutto muta e cambia nella propria tremenda fissità. I padroni del “vapore” sono sempre al loro posto.
Chiedetevi perché in Matrix, prima di condurre Neo da Morpheus, gli viene fatto un controllo “fisico” e gli viene localizzata e aspirata una “cimice”. Cosa significa? Quel film non è solo un’opera di fantasia. È una denuncia, e anche molto forte. Una “denuncia” che giunge dai canali dell’Antisistema, come un messaggio pirata, proprio come l’equipaggio della Nabucodonosor o Nebuchadnezzar. Sino a quale livello il genere umano affonda le proprie radici nella cultura millenaria e nella spiritualità è un qualcosa di assolutamente inverosimile, nel senso che la “superficie” delle città moderne riflette immagini che abbagliano le prospettive e che intaccano solo lievemente il substrato originale dell’evoluzione umana. Ogni aspetto che contraddistingue la natura umana è impregnato di spiritualità o perlomeno di attaccamento alle proprie “radici” dimenticate, come una sonda spaziale che ha lasciato il Sistema Solare e che non può più essere controllata dalla Terra, ma che ancora continua a “funzionare”. Leggendo su Wikipedia qualche accenno a Nabucodonosor, mi sono imbattuto in questa lista di nomi:
  1. Mignonette 0,2 lt
  2. Demi 0,375 lt - mezza bottiglia
  3. Magnum 1,5 lt - 2 bottiglie,
  4. Jéroboam 3 lt - 4 bottiglie,
  5. Réhoboam 4,5 lt - 6 bottiglie,
  6. Mathusalem 6 lt - 8 bottiglie,
  7. Salmanazar 9 lt - 12 bottiglie,
  8. Balthazar: 12 lt- 16 bottiglie.
  9. Nabuchodonosor 15 lt - 20 bottiglie,
  10. Melchior/Salomon - 18 lt - 24 bottiglie,
  11. Primat - 27 lt - 36 bottiglie,
  12. Melchisedec - 30 lt - 40 bottiglie.
Sono guarda caso 12 “nomi” attribuiti alle diverse capacità di contenimento della “champagnotta” (bottiglia per lo Champagne) la quale costituisce la tredicesima versione, quella con capacità standard di 750 ml. Il numero 12 + 1 ricorda il totale dei “commensali” dell’ultima cena dipinta da Leonardo, tanto per scriverne una. Perché le versioni di questa bottiglia sono proprio 13? Sarà un caso?

“Nel XVIII secolo la produzione di bottiglie in vetro cominciò a diffondersi presso le classi agiate”.
Fonte: Wikipedia

Le classi agiate storicamente hanno sempre mantenuto una linea diretta con il “sapere” e nel passato si sono quasi sempre identificate con la “nobiltà” della propria casata; hanno, dunque, sempre avuto una maggiore “memoria” di quella che fu la nostra epoca smarrita nel tempo. Le classi agiate hanno sempre avuto il favore dell’Antisistema, perché “egli” necessita di individui “cuscinetto”, pronti a tutto e soprattutto pronti a difendere il proprio “stile di Vita”. Le bottiglie in questione erano dirette proprio a queste famiglie nobili, agiate, arricchite, chiamiamole come vogliamo. Consideriamo questa lista come una spugna o un tessuto marchiato del passato antichissimo del genere umano. La verità è dappertutto per colui che la sa discernere. Questi nomi non hanno nulla da spartire con la forma della bottiglia, forse con la capacità, ma comunque esprimono una lista di nomi non espressa per caso. Affinché qualcuno si fosse preso la briga di scriverli, questo qualcuno doveva conoscerli per qualche motivo religioso o d’altro tipo. Non interessa il vero motivo, ma semmai è sufficiente notare la radice storica spirituale che affiora dal passato e si unisce al presente, come un biglietto da visita molto discreto, velato dall’apparenza della “forma” della bottiglia. Nulla è per caso. Ogni frattale permette di “indagare”, procedere, comprendere. Tutto si trasforma ma nulla scompare definitivamente. Il “sapere” è sparso per ogni dove. A volte talmente evidente da risultare inosservato. Per non smarrirsi nel “dedalo”, ad esempio, l’uomo ha lasciato delle tracce del proprio cammino, una direzione indelebile nell’elemento più “solido” ed evidente che possa esistere sulla Terra: la roccia nelle sue più svariate composizioni.
È infatti con la roccia calcarea che sono state costruite le Piramidi della piana di Giza,  a memoria, monito di qualcosa che è successo in un remoto passato e che, oggigiorno, è stato solo nascosto dalle “sabbie” dell’Antisistema. Di sicuro le dimensioni delle Piramidi non hanno reso facile il compito di distruggerle, era più semplice mutarne la "destinazione d’uso". Nelle Piramidi come nelle bottiglie di Champagne si trova traccia del passato, a diverse "gradazioni"  sicuramente, eppure i frattali parlano la stessa “lingua”. La chiave per comprendere, una delle chiavi diciamo, è l’analisi dei frattali. In questa “democratica” struttura del creato non possiamo perderci perché il filo conduttore del tempo è sapientemente registrato. Chi avrebbe pensato nel 1500 di poter trovare il responsabile di un omicidio analizzando le impronte digitali lasciate sul luogo del delitto? Eppure oggi è solo ed esclusivamente routine. Le tracce dei misfatti dell’Antisistema coincidono con quelle dell’uomo stesso, suo “manovrato”. Ma con il giusto punto prospettico l’uomo che si è prestato a simili atti, può essere inquadrato nelle diverse organizzazioni segrete di vario stampo. Ecco che queste organizzazioni iniziano a prendere “luce” come un negativo che lentamente “emerge” dalle proprie ombre. Le organizzazioni analizzate con il metodo dei frattali conducono verso la vetta della “piramide”. Percepita la “via” l’investigazione può condurre verso l’alto senza perdersi in orizzontale. Con la fisica dei Quanti si potrà anche inondare di “luce” il vertice che risiede nascosto dalle “nuvole” artificiali dell’ignoranza. Mi scuso se ho scritto concetti molto ermetici, ma talvolta occorre farlo al fine di espandere l’Universo. Grazie per la pazienza a tutti coloro che sono riusciti a vincere ciò che sentivano nascere dentro mentre continuavano a leggere. Avete superato una sonante prova di determinazione e qualcosa prenderà “luogo” da questa lettura…

2 commenti:

  1. Salve! E’ interessante ciò che scrivi. Leggendo il tuo blog, mi viene spontaneo chiederti una cosa; Se ti parlo di “Visione o percezione frattale delle cose”…sai a cosa alludo? Se si, sarei molto felice di confrontarmi con te. La mia e-mail è chiaraesme@yahoo.it Grazie Chiara

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  2. Cara Amica,
    parto da questa citazione: "Per progredire nell'infinito bisogna esplorare il finito in tutte le dimensioni" - J.W.Goethe

    Per questo motivo l'Antisistema ha sviluppato in altezza le città moderne e ha innescato la corsa nello spazio: per accecare, allontanare e confondere.

    Abbiamo sempre un'alternativa però, e la visione frattale è certamente una valida alternativa. Rimanere su una simile "lunghezza d'onda" non è semplice, come del resto maturare e vivere secondo consapevolezza, eppure sempre più spesso mi si accende questa modalità o seconda vista :)

    La mia intuizione, quando scrivo, è completamente aperta e interagisce con quell'area dell'Universo preposta alla comunicazione multidimensionale, ossia la canalizzazione delle informazioni è a portata di tastiera. Dura lo spazio di un articolo o quello della stesura di un libro, poi si "sgancia".

    Mi farebbe davvero felice questo confronto con te! Ti scriverò presto; la mia mail, in ogni caso, è nebulls@libero.it

    Grazie di cuore per la tua "apparizione".

    Un abbraccio.

    Serenità

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