SPS

giovedì 3 dicembre 2009

DNA e controllo.






Tutto è vibrazione, dove per “tutto” intendo ogni cosa visibile ed invisibile. La naturale rappresentazione dell’aspetto visivo, ai fini della percezione umana, è una frequenza di oscillazione compresa nell’ambito dello spettro elettromagnetico della luce che va dal rosso al violetto. Che è come dire che guardiamo dal foro della serratura di una porta chiusa e che equivale a comprendere “ciò che ci sta attorno”, con la comprensione che può avere un bimbo nei suoi primi giorni di vita. La scienza infatti ci dice che usiamo per meno del 10% le facoltà del nostro cervello e che esiste un buon 90% del DNA umano definito come “scarto”. Allora, se utilizziamo il nostro 8/9% di cervello “disponibile” ed uniamo questi aspetti appena descritti:
  • limitatezza della “comprensione” testimoniata a specchio dalla scarsa percezione della radiazione della luce
  • limitato utilizzo del cervello
  • grande accumulo di DNA definito di “scarto”
Cosa possiamo dedurre a partire da questi punti inequivocabili?
  • la Natura ha generato “forme” di vita pressoché perfette
  • nel migliore dei modi
  • in equilibrio con il resto della creazione
  • utilizzando “ingredienti” necessari e mai superflui
Quindi?
Che la limitata capacità dell’uomo di “comprendere” è direttamente proporzionale alla quantità di materiale di DNA ritenuto di “scarto” dall’attuale grado di evoluzione della scienza umana. Anche in questo caso il meccanismo di specchio e riflesso non lascia dubbi; il 90% del materiale genetico non preso in considerazione si riflette direttamente sulla capacità umana di non prendere in considerazione il 90% della propria essenza, ossia l’intero livello spirituale legato alla nostra natura divina. Inoltre la specie umana si è proprio caratterizzata per il fatto di produrre rifiuti o materiale, appunto, di scarto. Non ci dovremmo scandalizzare a leggere queste righe e/o nel fare certi ragionamenti “fuori dagli schemi”, perché noi siamo andati fuori dall’equilibrio, siamo in disarmonia con quello che ci circonda, e la nostra società rispecchia pienamente questo “fenomeno” producendo in maniera sconsiderata “materiale di scarto”. I modelli vitali e di business umani sono proiettati a generare “rifiuti”. La società dell’uomo rischia di diventare una discarica. L’uomo produce rifiuti danneggiando il sistema nel quale è innestato; sistema in equilibrio perfetto senza la nostra presenza. In questo aspetto mi trovo concorde con quanto sussurrato in Matrix dall’agente Smith a Morpheus:

“Desidero condividere con te [Morpheus] una geniale intuizione che ho avuto, durante la mia missione qui. Mi è capitato mentre cercavo di classificare la vostra specie. Improvvisamente ho capito che voi non siete dei veri mammiferi: tutti i mammiferi di questo pianeta d'istinto sviluppano un naturale equilibrio con l'ambiente circostante, cosa che voi umani non fate. Vi insediate in una zona e vi moltiplicate, vi moltiplicate finché ogni risorsa naturale non si esaurisce. E l'unico modo in cui sapete sopravvivere è quello di spostarvi in un'altra zona ricca. C'è un altro organismo su questo pianeta che adotta lo stesso comportamento, e sai qual è? Il virus. Gli esseri umani sono un'infezione estesa, un cancro per questo pianeta: siete una piaga. E noi siamo la cura. (Agente Smith)”.
Fonte: Wikiquote

L’attivazione del DNA silente è il perno attorno al quale ruota il “cambio dei tempi” e l’energia cosmica sta progressivamente risvegliando questa “massa” di possibilità inespresse; per questo l’Antisistema tenta in tutti i modi di bloccare questa azione “naturale” che possiamo appellare evoluzione. Attraverso quello che mangiamo, respiriamo, indossiamo, pensiamo, facciamo, immaginiamo, etc. l’Antisistema ci programma, boicotta, schiavizza, dal di fuori e dal di dentro. L’intero sistema ghiandolare è come impaludato e reso inservibile ai fini della propria e più alta funzione di apertura verso il mondo superiore, dagli zuccheri che praticamente hanno invaso ogni tipo di alimentazione o abitudine di alimentarsi, della vita “moderna”. Esistono studi che denunciano questa attività di ammorbamento progressiva del nostro organismo, ma non sono ritenuti veritieri, solo perché rientrano in parametri decisi dalle regole dell’Antisistema stesso; attraverso il condizionamento di massa e tramite il controllo del linguaggio. Infatti se uno studio “non gradito” viene classificato con etichetta “esoterico, occulto, paranormale, etc.” ecco che automaticamente risulta come bollato di inattendibilità. Una sorta di imprimatur o di censura trasparente che trasforma la gente stessa in censori, senza nemmeno la necessità di istituire organizzazioni apposite che, nel passato, hanno testimoniato solo un errore in termini di "troppa evidenza". Oggi i veri censori dell’Antisistema siamo noi. In realtà dipende tutto da noi. Persino l’esistenza dell’Antisistema.

“Matrix è un sistema, Neo. E quel sistema è nostro nemico. Ma quando ci sei dentro ti guardi intorno e cosa vedi? Uomini d'affari, insegnanti, avvocati, falegnami.... le proiezioni mentali della gente che vogliamo salvare. Ma finché non le avremo salvate, queste persone faranno parte di quel sistema, e questo le rende nostre nemiche. Devi capire che la maggior parte di loro non è pronta per essere scollegata. Tanti di loro sono così assuefatti, così disperatamente dipendenti dal sistema, che combatterebbero per difenderlo. (Morpheus).
Se non sei uno di noi, sei uno di loro. (Morpheus) [Gli Agenti]”
Fonte: Wikiquote

Ecco la trovata geniale, l’evoluzione dell’Antisistema; entrarci dentro e utilizzare direttamente noi stessi per governare noi stessi. Noi stessi che lo abbiamo generato! Curioso e geniale. Un cerchio perfetto, in linea con l’operato della Natura, la quale non genera “scarto”. L’energia Vitale è una caratteristica comune a tutti gli esseri viventi e rappresenta la connessione eterna ed interagente con l’ambiente circostante. Il controllo di questa energia determina la qualità e la funzione stessa della vita. Ecco allora che l’inaridimento della conoscenza antica trova proprio un senso, nello schiacciamento dell’uomo verso il pavimento della propria prospettiva superiore. Attraverso l’aumento della capacità di elaborare del nostro cervello e di ragionare, siamo stati ingabbiati. Di pari passo all’evidente cammino tecnologico umano, ci siamo anche auto confinati nelle nostre dimore personali, lontani dagli altri, tracciando un solco tra il “sé” e gli “altri”. Abbiamo scelto questa via oppure ci è stata indotta? Diciamo che ci troviamo in uno stato di sonno ipnotico, mantenuti da una serie di meccanismi che abbiamo progettato noi stessi e che hanno fatto il loro tempo. Solo che non riusciamo più a svegliarci. I sensi superiori ci chiamano, come il trillo di una sveglia programmata da… noi stessi tanto tempo fa. E nel sonno immaginiamo una vita che riflette la condizione di “non riuscire a…”, pertanto il nostro sonno descrive un “moto” agitato, convulso, dove qualcuno ci ha preso l’anima e ci controlla, un incubo insomma. Com’è la nostra vita? Quella che riteniamo essere la nostra “vera” vita? Ci piace? La consiglieremmo ad un nostro amico che vive su di un altro pianeta e che avrebbe intenzione di “trasferirsi” quaggiù? Pensiamoci seriamente fratelli miei.
Pensiamo al ruolo che hanno le nostre cellule nell’organismo, alla loro intelligenza che esula dal "timbro" a loro impartito dal DNA. Pensiamo che le nostre cellule si sono evolute attraverso le “sensazioni”, i segnali che traevano dal passaggio, dall’attraversamento delle sostanze della loro membrana esterna. I segnali esterni sono alla base dell’evoluzione cellulare, in quanto le cellule sono formate dalle sostanza di questo mondo, sono un processo legato all’evoluzione naturale, mentre il DNA ha una natura per così dire, diversa e “superiore” e, proprio per questo motivo, risulta annichilito, allontanato dalla sua vera funzione. Eppure in entrambe queste “dimensioni” è sempre più dimostrato che l’operato della psiche umana coinvolge direttamente ogni processo esistenziale, persino quelli legati alla evoluzione (vedasi ad esempio l’opera di Bruce Lipton). Pertanto controllando la nostra psiche si controlla il futuro. Sino a quale punto ci vorremo spingere prima di aprire gli occhi? Ciò che abbiamo “creato”, un guardiano che ci doveva proteggere, ora è fuori controllo, o meglio “fa ancora il proprio dovere”; proprio come il super computer Hall 9000 che prende il controllo dei sistemi vitali dell’astronave nel film “2001 odissea nello spazio”.

“HAL, macchina "incapace di commettere errore" ne commette proprio uno nel prevedere il guasto all'elemento AE-35 dell'antenna principale del Discovery, diventando improvvisamente inaffidabile per l'equipaggio ed il controllo missione sulla Terra. Temendo di venire disinserito tenta di eliminare l'intero equipaggio. Come ben descritto nel romanzo di Clarke 2001, per motivi di segretezza e per non sottoporre a stress i comandanti Bowman e Poole, HAL ed i membri in animazione sospesa sono i soli al corrente dello scopo reale della missione, ovvero indagare su una trasmissione aliena diretta verso l'orbita di Giove. Tuttavia HAL non è stato istruito sul motivo della reticenza e dunque la sua mente entra in un conflitto di priorità, tra la salvaguardia della missione e quella degli astronauti. Mentre HAL tenta di far trapelare qualche indizio a Bowman, avverte un guasto all'antenna principale. Il conflitto si somatizza proprio sul collegamento tra la nave ed il controllo a Terra. In 2010 il dottor Chandra denuncia un'intromissione della Casa Bianca nelle direttive impartite al computer, ignorando la sua incapacità di dissimulazione al contrario di "persone abituate a mentire molto facilmente”.
Fonte: Wikipedia


2 commenti:

  1. Relativemente a queso tema ti consiglio l'ultimo pacchetto di Dvd (sono tre) di David Icke... spiega benissimo le manipolazioni che abbiamo subito da sempre e come funzioniamo a livello di percezioni... soprattutto nel terzo Dvd racconta gli esperimenti fatti tramite l'ipnosi che dimostrano come il nostro cervello lavori come un computer...
    Se il cervello non riesce a connettersi con l'anima non riceve informazioni e non solo non puo' vedere ma non puo' creare... il sistema operativo c'è in ognuno di noi ma ci sono file inseriti che bloccano la connessione oppure proprio mancanti (informazioni, conoscenze) per cui i nostri limiti sono di fatto solo illusori. I file si possono inserire anche solo telepaticamente stando in contatto (la rete che è in tutto l'universo) con altri (anche esseri di luce) che hanno quelle informazioni. Scusa il sunto sbrigativo... La spiegazione di David Icke è chiarissima!
    Un sorriso di luce per te

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  2. Grazie Cara Amica,
    percepisco una grande verità nel tema portante di Icke; da altre fonti ho avuto le medesime concezioni inerenti il nostro cervello. L'illusione parte dai sensi e dal processo logico che avviene nel cervello, a cui mancano proprio dei "file" per andare oltre all'apparenza. Ovvio che abbiamo a che fare con un computer organico quantico dall'infinita capacità di "calcolo". Anche il discorso realtivo ai virus (dei pc) trova riscontro nel nostro cervello. E' sempre uno specchio all'opera... in ogni ambito.
    E' questo un argomento da approfondire senz'altro... Grazie ancora :)
    Serenità...

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