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mercoledì 18 novembre 2009

Tutto scorre nella fissità dell'Assoluto.






Guardando la Luna vediamo sempre la stessa identica immagine; Questo fenomeno avviene perché il Periodo di rotazione della Luna è esattamente uguale al suo Periodo orbitale intorno alla Terra. Assistendo a questo spettacolo della “natura cosmica”, più volte mi sono chiesto “Se fosse ferma?”. Poi il pensiero andava subito alle immagini dallo spazio dei satelliti e delle varie “navi spaziali” umane e, immediatamente, il mio “dubbio” spariva, dandomi anche dello stupido. Pensare alla fissità della Luna equivale a ritenere la Terra piatta, mi diceva una vocina interiore. Eppure proseguendo nel cammino spirituale mi sono imbattuto più volte in “percezioni” che hanno sempre e nuovamente messo in discussione il movimento di tutte le “cose” in questa dimensione illusoria dello spazio/tempo. I Maestri che hanno onorato il “cerchioFirenze77” hanno affermato che:

“L’Assoluto è il Tutto: il Cosmo è sua emanazione, tutto quanto esiste in questo Cosmo è sempre esistito e sempre esisterà, poiché Dio è immutabile e nulla può crescere o diminuire nell’Assoluto. Il mutare, il divenire sono illusori.[…] Sulla natura di Dio-Assoluto, su come si può conciliare il “divenire” del relativo con l’”essere” dell’Assoluto, facendoci capire che per scoprire la vera natura di ciò che non fa parte della realtà della quale siamo a conoscenza, dobbiamo liberarci di tutte quelle sovrastrutture create per spiegare un mondo sconosciuto con la sola metrica di quello che ci è consueto. […] L’illusione del movimento in una proiezione cinematografica è data dal susseguirsi dei fotogrammi e dalla persistenza delle immagini sulla retina dell’occhio; questo Vi insegna la Vostra scienza. In realtà la visione di un film è un lavoro mentale perché è un fenomeno che avviene nel veicolo mentale dell’individuo. […] Emanazione e riassorbimento di un Cosmo esistono, ma non sono eventi oggettivi, sono illusori. Il mondo fisico che cade sotto i nostri occhi e che appare come un perenne “divenire” è in realtà un eterno “essere”. Le leggi che la scienza umana scopre sono in effetti l’aspetto illusorio e mutevole di altre leggi immutabili che costituiscono il fondamento del Cosmo. […] Il mondo che l’uomo percepisce è un caleidoscopio di forme in perenne mutazione che in realtà non mutano affatto, poiché ciascuna mutazione esiste nell’eternità. Il trascorrere illusorio, nasce dalla visione limitata di un mondo limitato. Il viaggio nello spazio e nel tempo si compie solo attraverso allo spostarsi della consapevolezza individuale. […] Ciò che la scienza vede della vita cosmica, dell’universo che sta a lui d’attorno, è la proiezione di ciò che sta realmente alla base dell’esistenza cosmica: ma la legge vera non è già quella che l’osservatore nota in questo succedersi di istanti,  ma quella immobile, immutabile di ogni istante preso a se e per sé. La libertà dell’uomo è relativa e cresce proporzionalmente alla sua “evoluzione”. Il libero arbitrio diventa dunque quel tanto di libertà necessaria allo sviluppo dell’uomo, ma non in misura tale che l’uomo stesso possa danneggiarsi.”.

Insomma la nostra “visione delle cose” dipende dal nostro punto di osservazione, come in quantistica si è determinato. Eraclito è il pensatore del tutto scorre (panta rei) e del fuoco che sarebbe l'elemento da cui deriva ciò che ci circonda (come sostiene anche Rudolf Steiner); ebbene  come conciliare due vedute così diametralmente opposte? Non giudicando, e rimanendo nella connessione con la propria essenza divina. Non esiste la soluzione a questo enigma, esistono differenti visioni che l’individuo “vive” e determina nel tessuto plasmabile di questa dimensione. È solo andando “oltre” che procederemo all’acquisizione dell’essenza assoluta di tutte le “cose”. Un altro pensatore degno di menzione è stato il nostro Pier Luigi Ighina; leggendo tra il materiale a lui riferito ho trovato ed estrapolato questa sua view:

“Il comportamento dei corpi celesti nello spazio che lui sosteneva essere fermi. […]  Questo era all’incirca il tono delle nostre discussioni. Io: - Se la Terra è ferma allora torniamo alla teoria di Tolomeo che metteva la terra al centro dell’universo perché non conosceva le enormi dimensioni del sole. - Io non so chi fosse questo Tolomeo, ma ti dico che non solo la Terra ma anche il Sole, la Luna e i pianeti sono fermi! Si muove solo la luce del Sole. Il movimento dei corpi è solo un effetto ottico.
- Senti, adesso qui è notte mentre in Australia è pieno giorno. È per un effetto ottico che gli australiani si trovano sotto il sole ad abbronzarsi sulle spiagge? - Ma no, tu non capisci. È la condensazione della luce che gira, ma il sole sta fermo. - Ma la luce si muove in linea retta. Se adesso io vado fuori con una torcia elettrica e illumino la facciata esterna di una casa, dalla parte opposta il buio rimane. Come fa la luce ad aggirare l’ostacolo?
- Ma la luce nello spazio si muove a spirale! Per questo gira attorno a tutti i pianeti. - Se la luce girasse intorno alla terra non dovrebbe esistere la notte! - Ma la notte è la fuoriuscita dell’energia solare assorbita dalla terra e perciò privata della sua luminosità. - Se fosse così dove c’è la notte non ci dovrebbe essere la Forza di Gravità visto che tu dici che la Gravità non è altro che il prevalere dell’energia solare diretta su quella riflessa dalla Terra.
A questo punto Gigi di solito si arrabbiava, non tanto perché non sapesse rispondere, ma perché non sopportava di essere messo alle strette dalla logica che lui considerava la "gabbia" in cui gli uomini hanno rinchiuso la loro intelligenza. Spesso diceva: "Se non uscite dalla gabbia, dal campo magnetico chiuso che vi circonda, non potete né vedere, né capire la verità". […] Le cose erano a questo punto quando nella rivista "Scienza e vita" usci un articolo sulla verniciatura elettrostatica che sconvolse le mie convinzioni. I tecnici che avevano ideato questo tipo di verniciatura molto efficiente, non riuscivano tuttavia a rendersi conto di come avvenisse in pratica perché dall’imbuto polarizzato rotante ad alta velocità, la vernice veniva polverizzata per forza centrifuga e ne usciva come una fitta nebbia formata da minutissime goccioline elettrizzate, che impediva di vedere il modo in cui si depositavano sull’oggetto elettrizzato con una polarità contraria. Per riuscire a vedere al di là della nebbia avevano escogitato un sistema molto ingegnoso: calcolando il rapporto tra velocità di rotazione dell’imbuto e le dimensioni delle goccioline di vernice, avevano trovato la frequenza con cui far pulsare delle lampade stroboscopiche in modo da far passare la luce oltre la nebbia e cinematografare il processo in corso. Il risultato era sbalorditivo: l’oggetto da verniciare, che guarda caso era una grossa palla metallizzata, veniva ricoperto dalla vernice non cominciando dalla parte anteriore come sarebbe stato logico aspettarsi, ma da quella posteriore. Anzi, entro la nube di vernice antistante la facciata della palla si formava come un vuoto, come un cono d’ombra privo di vernice che si spostava intorno alla palla rimpicciolendosi man mano che la rotante nube di goccioline si avvolgeva intorno ad essa depositandosi con moto spiraliforme.   Era la dimostrazione lampante che Gigi aveva ragione e che si poteva spiegare il giorno e la notte tenendo fermi sia il Sole che la Terra e facendo muovere a spirale solo la luce.
Fonte: un documento trovato in rete del quale non so chi sia il “proprietario”.

È difficile districarsi tra i due poli opposti della verità, perché entrambi sono veri. Dipende solo da “dove” li osserviamo. Per quanto riguarda la legge d’attrazione non è forse la stessa cosa? Il movimento è determinato a causa di una differenza vibrazionale tra il “dove siamo” e il nostro obiettivo; tra l’adesso ed il target al quale i nostri desideri ambiscono e che la nostra parte più eterna è subito diventata non appena abbiamo “strofinato la lampada magica”. Pertanto se ci poniamo in un’ottica di immaturità spirituale (quale è la nostra), dobbiamo percorrere un certo cammino per raggiungere e coronare il nostro “sogno”, mentre da un punto di vista superiore ogni nostro desiderio è un ordine direttamente fruibile (molto similmente al concetto di magia tradizionale). Nel primo caso abbiamo l’illusione del movimento, nel secondo caso tutto è immobile perché inizio e arrivo coincidono. Il tutto si traduce in una differenza di frequenza/vibrazione tra un punto e l’altro, un po’ come viene descritto dal movimento ad “onda” di un bruco. Descrivendo per immagine il meccanismo si comprende meglio come la vita sia una vibrazione di spinta evolutiva; procede solo in avanti/alto e, sintanto ci si mantiene nel reame del tempo, la nostra osservazione sarà relativa allo spazio intercorso tra i differenti istanti della vita, generando l’illusione del movimento. Non giudichiamo nessuno per favore, perché la storia, pur ammorbata dall’antisistema, fa da specchio e racconta di come l’eresia di un tempo è divenuta la verità di un altro tempo…

Io penso che i tempi della storia umana in cui si credeva che la Terra fosse immobile, siano solo l’apice di quella enorme opera di progressiva cancellazione della anticha conoscenza e saggezza, la quale sosteneva ben altro discorso proprio perché maggiormente a contatto con l’essenza delle “cose”. Tale caduta, della società dell’uomo, nell’ignoranza tramite il discredito di un sapere lontano è opera dell’Antisistema. Si è sempre operato in questo modo nel tempo. Come il sostenere moderno che tutti gli antichi fossero dei bambini ingenui, colorando l’intera mitologia, le metafore, gli insegnamenti del passato più remoto, come delle semplici visioni di esseri che non avevano di meglio da fare…

Secondo me il movimento esiste o non esiste a seconda di come ci “poniamo” noi, anche in virtù di quanto scoperto dalla  meccanica quantistica, ossia che la luce è sia una particella che un’onda: il suo status dipende solo dall’osservatore. Chiediamoci allora “cosa vogliamo vedere?”.

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