Con l’avvento della fisica quantistica è stato dimostrato che la luce è sia un’onda che una particella; quando è un’onda è soggetta alla rifrazione, ad esempio, mentre quando è in termini di particelle o fotoni, costituisce la base della materia che conosciamo. Una particella è individuabile nel tempo e nello spazio, un’onda non lo è, infatti è necessario sintonizzarsi su una frequenza ben precisa per localizzarla anche se, in realtà, è un po’ dappertutto. È stato poi dimostrato che non è possibile sapere contemporaneamente e con certezza, la posizione e la velocità di una particella. Ciò andava in contrasto con i principi della fisica classica che, invece, sosteneva che tutto è misurabile e prevedibile. Lo stesso Einstein ha speso tutta la sua vita per trovare la formula “unica” che spiegasse ogni fenomeno riscontrabile nel mondo reale e, famosa è la sua frase “Dio non gioca a dadi”, quando aprì una certa “porta” e subito la richiuse quasi sbigottito dalla visione del contenuto che si presentava alla propria logica. In seguito Bohm espresse i propri convincimenti, compensando il vuoto probabilistico di mancanza di predizione ( o comportamento bizzarro delle particelle in ambiente subatomico ) esprimendo il concetto che vede una forza esterna che supervisiona l’ordine e la forma della materia solida; si può dunque parlare di campi morfologici che seguono la crescita e l’evoluzione dei corpi “viventi”, ossia una piccola pianta appena sbocciata alla luce del giorno, possiede attorno a se già la forma che avrà da adulta. Come una sorta di raggio traente che regola, veicola, guida la materia a riempire lo spazio in maniera non casuale, ma secondo una regola ed un senso prestabilito.
Questa notte ho iniziato ad essere pervaso da una frase che, nella mia mente/inconscio, recitava così: “ Il mondo conosciuto dall’uomo è costituito da materia che è sia un’onda che una particella a seconda di colui che osserva “. Da qua mi si è chiarito cosa significhi questo concetto in chiave di consapevolezza spirituale. Esiste un osservatore esterno che permette alla luce di collassare in una o nell’altra possibilità a seconda di una certa frequenza o modalità di osservazione. Questo fenomeno è frattale ossia si ripete all’infinito, dalla massima espressione legata al Creatore sino ai più piccoli anfratti della vita. In questo meccanismo si inserisce il contesto anima-vita incarnata. Il fatto poi che la luce sia anche un’onda ci fa comprendere la ciclicità di tutte le “cose”. I cicli sono per loro intima natura, dunque parte integrante e vitale del tutto. Ecco perché siamo sempre al cospetto di un movimento fatto ad impulsi e contrazioni come il respiro del mare ad esempio. Il bioritmo umano trova la sua spiegazione proprio in questa natura delle sue componenti di base. L’uomo è ciclico in ogni suo singolo “costrutto”. Detto questo, occorre prepararsi a gestire gli aspetti per così dire negativi legati all’onda calante. Si comprende così come la naturale spinta evolutiva sia impostata per default; ad un fronte di crescita segue sempre il fronte di consolidamento ( come anche Zamperini sostiene quando dice che non si può parlare di involuzione evolutiva ma ,semmai, di illusione di avvenuta crescita ). L’arte di destreggiarsi nei momenti di ciclo basso è esenziale al fine di non perdersi in un miraggio di crescita evolutiva. Quello che occorre è una maggiore consapevolezza, il mantenersi stabili e fiduciosi nell’ambito di un processo evolutivo in corso ed il fatto di non smarrirsi nella paura, nella indecisione, nell’ombra del fronte basso o di consolidamento della semionda negativa del ciclo. Insomma è meglio restare sempre nella luce anche quando essa devia ciclicamente al fine di “riposare”, come il respiro naturale del giorno e della notte: tutto è amore o paura.
”Tutte le azioni umane sono motivate al loro livello più profondo da uno o due sentimenti: la paura o l'amore. In effetti esistono soltanto due sentimenti, solo due parole nel linguaggio dell'anima. Esse rappresentano gli estremi opposti della grande polarità che ho creato quando ho dato vita all'universo, e al vostro mondo, come lo conoscete oggi.
Essi costituiscono i due punti, l'Alfa e l'Omega, dai quali è consentito al sistema da voi definito "relatività" di esistere. Senza questi due punti, senza queste due idee circa le cose, nessun altro concetto potrebbe esistere.
Ogni pensiero umano, e ogni azione dell'uomo, si basa sull'amore o sulla paura. Non c'è altra motivazione umana e tutti gli altri concetti derivano unicamente da questi due. Sono soltanto versioni diverse, variazioni sullo stesso tema.”
Da "Conversazioni con Dio" di Neal Donald Walsh.
”Tutte le azioni umane sono motivate al loro livello più profondo da uno o due sentimenti: la paura o l'amore. In effetti esistono soltanto due sentimenti, solo due parole nel linguaggio dell'anima. Esse rappresentano gli estremi opposti della grande polarità che ho creato quando ho dato vita all'universo, e al vostro mondo, come lo conoscete oggi.
Essi costituiscono i due punti, l'Alfa e l'Omega, dai quali è consentito al sistema da voi definito "relatività" di esistere. Senza questi due punti, senza queste due idee circa le cose, nessun altro concetto potrebbe esistere.
Ogni pensiero umano, e ogni azione dell'uomo, si basa sull'amore o sulla paura. Non c'è altra motivazione umana e tutti gli altri concetti derivano unicamente da questi due. Sono soltanto versioni diverse, variazioni sullo stesso tema.”
Da "Conversazioni con Dio" di Neal Donald Walsh.
Nessun commento:
Posta un commento
"Fai..." un po' Te.