Tra la conoscenza semi smarrita nel corso dei millenni mettiamoci anche l’I Ching. Questa arte di dedurre e concludere, tenendo conto del tempo, della classe di una situazione e di colui che domanda, si può intendere come una vera e propria osservazione del futuro “secondo logica”. Tale arte, per essere meglio compresa, richiede degli accorgimenti al pensiero occidentale:
- astenersi dal giudizio e dal pregiudizio del testo, in quanto manca la visione allargata della mentalità dalla quale è nato
- lasciarsi andare ed essere meno rigidi nelle proprie convinzioni e aprire la mente
- accettare le premesse sulla quale l’I Ching si basa ( e questo prevede un minimo di informazione, come dovrebbe essere per ogni argomento )
- comprendere che i responsi non sono il tentativo di indovinare, bensì il risultato di un vero e proprio ragionamento
- confidare che nulla rimane estraneo all’osservazione
La mentalità cinese prevede che ogni istante sia comprensivo del totale generale sin nei minimi dettagli ( è un po’ il concetto di natura olografica dell’Universo, cioè che ogni infinitesima parte racchiuda il tutto; e non è forse quello che sappiamo essere la vera natura dell’uomo? Comprendi te stesso e comprenderai il “tutto”, salva te stesso e salverai il mondo ). Tornando al “nostro” istante, esso va percepito come il totale che fotografa la situazione generale ( dell’istante stesso o di quel momento ). Meraviglioso! Questo significa che se consultiamo un istante, ad esempio lanciando delle monete, la loro risultante appartiene e descrive la situazione generale e ne rappresenta, per un certo verso, una sorta di campione attendibile come effettuare un sondaggio, estrarre una particella da una massa più grande, fare gli esami del sangue o delle urine, etc.
Molto convincente secondo me, applicando i principi sopra riportati. Ma non è finita qua, perché esiste un intimo legame tra un evento e la persona che osserva ( già dimostrato dalla Meccanica quantistica 100 anni fa ), infatti colui che esamina fa parte e, in un certo senso, altera il “paesaggio” osservato; ossia non è estraneo a quello che cerca ma ne fa parte. Nella fotografia dell’istante fa parte anche l’osservatore. Ora, stabilendo dei segni convenzionali per ogni risposta-situazione, nel gettare le monete i lanci, graficamente, determineranno la situazione stessa; solo quella unica situazione fotografata nell’adesso, nel tempo e nella sua classe/qualità. Quindi la situazione, adesso, ammette solo quella risultante e quella risultante è una parte della situazione, un suo campione ottenuto dall’osservatore, il quale partecipa in maniera determinante ( come, ad esempio, nelle canalizzazioni colui che fa, appunto, da canale, contribuisce in qualche modo a personalizzare, polarizzare il messaggio ricevuto e, più il canale è pulito e più è una fortuna conoscerlo! ). In questa logica è dunque previsto che l’uomo intervenga nella formazione del suo destino, nel senso che, nel divenire delle “cose” è possibile ancora guidarle. Quindi nel fare/intervenire ha senso la speranza, non nella assoluta attesa senza senso. Ecco la differenza tra la sorte ed il libero arbitrio. L’I ching dice “arriverai a, se agirai così”. In libertà dal fato ognuno di noi può diventare il perno responsabile del proprio destino. Tutto ciò inglobato nella logicità della visione dell’I Ching, permette di avere a disposizione una guida ed uno strumento di vita sopravissuto al tempo e tramandato proprio per questo motivo. Questo testo prezioso è il “Libro dei Mutamenti”, ossia il mezzo che insegna a guardare il nostro futuro come se fosse presente.
(Ispirato da “I Ching con le Carte” di Donatella Bergamino)
Molto convincente secondo me, applicando i principi sopra riportati. Ma non è finita qua, perché esiste un intimo legame tra un evento e la persona che osserva ( già dimostrato dalla Meccanica quantistica 100 anni fa ), infatti colui che esamina fa parte e, in un certo senso, altera il “paesaggio” osservato; ossia non è estraneo a quello che cerca ma ne fa parte. Nella fotografia dell’istante fa parte anche l’osservatore. Ora, stabilendo dei segni convenzionali per ogni risposta-situazione, nel gettare le monete i lanci, graficamente, determineranno la situazione stessa; solo quella unica situazione fotografata nell’adesso, nel tempo e nella sua classe/qualità. Quindi la situazione, adesso, ammette solo quella risultante e quella risultante è una parte della situazione, un suo campione ottenuto dall’osservatore, il quale partecipa in maniera determinante ( come, ad esempio, nelle canalizzazioni colui che fa, appunto, da canale, contribuisce in qualche modo a personalizzare, polarizzare il messaggio ricevuto e, più il canale è pulito e più è una fortuna conoscerlo! ). In questa logica è dunque previsto che l’uomo intervenga nella formazione del suo destino, nel senso che, nel divenire delle “cose” è possibile ancora guidarle. Quindi nel fare/intervenire ha senso la speranza, non nella assoluta attesa senza senso. Ecco la differenza tra la sorte ed il libero arbitrio. L’I ching dice “arriverai a, se agirai così”. In libertà dal fato ognuno di noi può diventare il perno responsabile del proprio destino. Tutto ciò inglobato nella logicità della visione dell’I Ching, permette di avere a disposizione una guida ed uno strumento di vita sopravissuto al tempo e tramandato proprio per questo motivo. Questo testo prezioso è il “Libro dei Mutamenti”, ossia il mezzo che insegna a guardare il nostro futuro come se fosse presente.
(Ispirato da “I Ching con le Carte” di Donatella Bergamino)
Sono cinque anni che dialogo con il Libro dell'IKing... è un caro amico ormai.
RispondiEliminaPossiamo ricevere riflessioni sincroniche
dalla saggezza racchiusa in questo libro.
L'energia è informazione in movimento... e noi l'intercettiamo.
Saluti carissimi!
Mi piace tantissimo il concetto che sottintende a questo prezioso libro.
RispondiEliminaE mi interessarebbe avere un tuo riscontro sul suo utilizzo nella maniera più corretta, consigli, accorgimenti, etc.
Se ti va e se hai tempo, ovviamente...
Grazie di cuore Amica mia...
Namaste