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sabato 26 settembre 2009

Virus A/H1N1 - per gridare e riflettere.

Esiste una favola attribuita ad Esopo che si chiama “Al lupo! Al lupo!”; Wikipedia la descrive brevemente in questa maniera:

In un villaggio viveva un pastore che di notte doveva fare la guardia alle pecore. Si divertiva a fare uno scherzo: mentre le altre persone erano a dormire egli cominciava a gridare: "Al lupo, al lupo!" Così tutti si svegliavano e accorrevano per aiutarlo. Ma dopo il pastore burlone rivelava che era stato tutto uno scherzo. Questo scherzo continuò per parecchi giorni, finché una notte il lupo arrivò veramente. Il pastore cominciò a gridare: "Al lupo, al lupo!". Ma nessuno venne ad aiutarlo perché tutti pensarono che fosse il solito scherzo. Così il lupo si mangiò tutte le pecore.
http://it.wikipedia.org/wiki/Al_lupo!_Al_lupo!

Ora, come inquadrare la notizia del virus H1N1, il quale viene dopo una successione memorabile di altri virus che, di anno in anno, l’antisistema tramite i media ha provveduto a ventilare per tutto il globo? Atri virus che poi, puntualmente, non sono mai giunti in Italia ed hanno contribuito solo a riempire le tasche delle multinazionali del farmaco… Come comprendere questo meccanismo? Quale riflesso giunge al genere umano? Quale pericolo nasconde l’abituarsi a snobbare questi avvertimenti? Ricordiamo che il profano va sempre di pari passo al sacro, anzi i due risvolti tridimensionali si completano a vicenda… Leggiamo una parte di questo articolo apparso qua:
http://it.notizie.yahoo.com/10/20090918/thl-influenza-a-picco-a-novembre-dicembr-deebc83_1.html

Il quale recita così:
“ Difficile fare una stima del numero di casi di influenza A nel momento di massima diffusione del virus. La previsione fatta negli Stati Uniti, rileva Cricelli, e' che si ammalerà circa il 50% della popolazione, mentre gli esperti britannici prevedono in quel Paese un contagio del 30-40% dei cittadini. E in Italia? ''Con la vaccinazione - sottolinea l'esperto - ci attendiamo qualche milione di casi, con alcune centinaia o poche migliaia di casi piu' gravi correlati a complicanze dirette dell'influenza A''. Ad ogni modo, puntualizza, ''siamo ai livelli di una normale, anche se importante, epidemia di influenza stagionale; nel 2000, ad esempio, i casi di influenza stagionale furono circa 7 mln”

Complessivamente, ricorda Cricelli, ''dovrebbero essere circa 24 mln gli italiani da vaccinare ed a questi si aggiungeranno alcuni mln da vaccinare anche contro l'influenza stagionale, per un totale di oltre 30 mln di vaccinazioni. Se sarà effettuata una co-vaccinazione, ovvero la somministrazione simultanea dei vaccini antipandemico e per l'influenza stagionale, i tempi ovviamente si accorciano''. Ovviamente, secondo l'esperto, ''è auspicabile un avvio unico delle vaccinazioni su tutto il territorio, per un migliore controllo dell'epidemia''. - NO ALLARMISMI, E' NORMALE INFLUENZA MA PIU' DIFFUSIVA: ''Va comunque ribadito - e' il monito del presidente Simg - che l'influenza A e' una normale influenza, solo che si diffonde di più e molto rapidamente; per questo abbiamo un maggior numero di casi e ciò potrebbe creare problemi all'organizzazione sanitaria''. Tuttavia, conclude Cricelli, ''stimiamo che la maggioranza dei casi non avrà bisogno di interventi straordinari: In queste situazioni, è bene avvertire il medico. Gli antivirali verranno somministrati se necessari; Per il resto, consigliamo il riposo e il controllo dei sintomi''

Quale insegnamento trarre da questa situazione? Secondo me che:
- Bisogna andare oltre alle apparenze, mantenendosi in una situazione di equlibrio… se ci abituiamo a snobbare sistematicamente non riusciremo più a discernere tra vero e falso, se ci abitueremo a credere sempre saremo esposti ad un possibile, e autentico, pericolo per il futuro...
- Occorre avere fiducia ma non ciecamente nella qualità e veridicità delle informazioni fornite alla massa, perché la società umana non è ancora evoluta a tal punto da avere superato gli attuali limiti derivanti da avidità, possesso, sete di potere, egoismo, etc.; pertanto l’antisistema, che si avvale degli uomini per funzionare ( ovviamente ) è, come dire, tarato secondo il grado di moralità ed etica vigente… quindi non ancora in equilibrio…
- Occorre pertanto prendersi carico delle proprie responsabilità, evitando di essere il collettore finale del tubo catodico, dei giornali, degli opinionisti, degli amministratori, dei politici, dei leader attuali; costoro sono nella posizione esatta ( anime coraggiose ) per trattare come si deve una società fatta di pecore senza occhi…
- Occorre essere più attenti, più presenti, proattivi, ma per essere questo dobbiamo progressivamente tornare padroni del nostro tempo, alzare gli occhi da terra, smettere di sentirsi degli agnelli sacrificali, smettere di crogiolarsi negli ozi della modernità e nelle mode e tendenze costruite apposta tutte attorno a noi… è logico che chi ha il potere non lo vuole mollare e farà di tutto per mantenere lo status quo, utilizzando una strategia di carota e bastone ( il bastone sempre più velato, come nella metafora della rana bollita – cercare in rete please  )…
- Evitare il giudizio facile nei confronti di chi amministra in qualunque funzione sociale, perché se ricoprono quella carica, non sono certo giunti per caso a raccogliere voti o consenso; se sono amici degli amici, hanno semplicemente approfittato della situazione, ma non per questo il mondo deve finire… tramite la presa in carico delle proprie responsabilità il mondo cambia:

« Quando dispero, io ricordo che nel corso di tutta la storia la via dell’ amore e della verità ha sempre trionfato. Ci sono stati tiranni e macellai, e per un po’ possono sembrare invincibili, ma la conclusione è che cadono sempre. Riflettici. Sempre. »
http://it.wikipedia.org/wiki/Gandhi_%28film%29

Viviamo in una società che si autocorregge con una lentezza esasperante, dato che il flusso del tempo è funzione anche dell’organo di controllo definito antisistema, il quale cerca in tutti i modi di sopravvivere il più a lungo possibile in un Sistema che, a regime, lo vedrà escluso; escluso o meglio trasmutato dalla nuova vibrazione, lunghezza d’onda, energia vitale dell’uomo nuovo…
Ogni accadimento rimanda un riflesso per gli attori umani, come uno specchio assai prezioso…

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