venerdì 27 novembre 2015

Dimenticare è scavare un vuoto disponibile.



So che è la cosa giusta da fare, ma ho come la sensazione che sia totalmente sbagliato.
Non pensarci. Fai solo quello che avevamo programmato…
Narcopolis
In un futuro vicino, Frank Grieves è un agente di polizia impiegato in una città in cui tutte le droghe assunte per scopi ricreativi sono legali
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Fai attenzione:
  • so che è la cosa giusta da fare, ma ho come la sensazione che sia totalmente sbagliato
  • sapere e “sentire”. Sei sempre “tu”. Ma, se (1) sai quello che ti dicono, poiché te lo hanno insegnato, allora (2) a cosa equivale l’avere anche delle “tue sensazioni”? E se “1 e 2” non coincidono
    Chi/cosa ha la meglio?
    Certamente sei sempre tu che hai la peggio.
La deviazione “qua, così” è di casa. Un dato di fatto che indica chiaramente, a livello frattale espanso, la compresenza di una causa originale non più rilevata, non certo perché non rilevabile ma solo perché “sfuggevole”.
In questo senso “non convenzionale (travestito da usualità acquisita per via temporale)”, tal sfuggevolezza è diventata virale, intaccando qualsiasi ambito del reale manifesto, compreso te ed il “tuo” interno (quello che sai e quello che senti).
Se le sensazioni sono, pur tuttavia, non coincidenti con quello che “sai e devi fare”, allora… significa che in te ci sono ancora “aree originali”. O, meglio, c’è perlomeno una zona franca in grado di “intendere e volere autenticamente, al di là di ogni teatro di paura, ricatto, dipendenza”. Una simile area è ancora tua, nel senso che riflette le tue intenzioni pre invasione dominante.
Se l’inconscio è una enclave del Dominio, direttamente impiantata dentro di te, o dentro a dove ci sei anche tu… che cosa è il conscio?
È tutto ciò che è sempre disposto a “cambiare carro, ogni volta che cambia il ‘vincitore’”. È “tabula rasa” da ogni coerenza, se ogni coerenza risulta minoritaria. È un “terreno di scambio” vero somigliante al “voto di scambio” che, a livello emerso, caratterizza da sempre lo status quo.
E se (1) l’inconscio è zona invasa e conquistata (costruita, ricavata, riempita, delimitata), (2) il conscio è un burattino dell’inconscio (conseguenza che si tinge dei suoi "colori")… (3) che cosa rimane come indirettamente centrale e responsabile di quello che, nonostante tutta la “sorveglianza”… riesci ancora a “sentire”?
  

giovedì 26 novembre 2015

Il "fai da te" non è solo un hobby.



Prendere Lsd è stata una delle due o tre cose più importanti che abbia fatto nella mia vita…“.
Steve Jobs
In base a “cosa”giudichi gli altri, risentendone (prima e poi) anche in te stesso/a? Non ti sembra che tutto sia sempre e solo relativo a… cosa/chi?
SPS ti invita alla “tua autentica riflessione”; non a riflettere il segnale ambientale dominante.
Riflettere = rimandare indietro qualcosa; rivolgere la mente con attenzione su qualcosa. Dal latino:
  • reflectere; volgere indietro, composto da re- indietro e flectere piegare…
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impiegare indietro” = stravolgere te stesso/a, per come “sei” e per come sei “divenuto/a” qua, così.


Che cosa “rifletti”? Ciò che ti raggiunge, allo stesso modo di… un componente elettronico eccitato in tal senso, perché progettato proprio per “funzionare in un simil modo”.
L’ideazione dei pilastri, dei piloni, delle infrastrutture per il trasporto fisico del “segnale” (elettrico, telefonico, dati, informazioni, voce, comunicazione, etc.) equivale al frattale che “ti ha”:
l’umano divenuto trasmettitore passivo per/di una fonte d’informazione unilaterale, che la stazione radio tanto ti “ricorda”. Una stazione radio non la vedi, ma sai che esiste da qualche parte. Molto spesso, i suoi uffici fanno parte di un complesso architettonico del tutto identico agli appartamenti dove vivono le persone (casa "loro").
Finalmente dopo aver superato il parco Sempione e l’Arco della Pace, sempre con le cuffiette nelle orecchie, perchè ricordo che bisogna perdersi il meno possibile di queste giornate, arrivo in viale Sempione a pochi metri dalla radio

 

mercoledì 25 novembre 2015

Di te. In te.


 
 
Non avevo parenti in Inghilterra e, quindi, ero libero come l'aria... o meglio, libero quanto lo può essere un uomo che dispone di undici scellini e sei pence al giorno”.
Uno studio in rosso – Sir Arthur Conan Doyle
Libero/a come... (l'esistenza di un termine di riferimento "al grado di libertà incarnato", ti dice già di per sè... tutto).
SPS narra spesso (ritorna) sul concetto di frattalità espansa.
È, dunque, meglio delineare – in tal senso – che:
la frattalità espansa è la legge, strumento e memoria di una “compresenza programmata (esistente) nello Spazio Sostanza”, a capo di qualsiasi possibilità di emersione di reale manifesto, a partire dal potenziale (che contiene ogni piano di reale). Lo Spazio Sostanza è ciò che permette l’hardware, il software e il wetware (o qualsiasi “…are” che il genere umano concepirà in qualsiasi tipo di futuro ed in ogni “lingua codificata alla moda”). Essa è... come la ragione per cui esiste l’agente atmosferico. Essa è come, per analogia, la gravità:
qualcosa che regola tutto il resto (con "meccanismo trinitario"). La Fisica studia l’effetto di queste leggi e crede, anche le cause Planetarie ma, in realtà, consegue ricercando parzialmente tutto ciò, per via di una serie di interessi che la sovrintendono. Da “lì” nasce, dunque, una scienza deviata che emette vertenze e conclusioni temporali” parziali, non casuali, sottoposte al controllo a monte del Dominio. La frattalità espansa è uno “stampo/dima”. Qualcosa che auto esiste (per semplificazione) e che, prima di capirne le ragioni, ti devi accorgere che esiste.
l’analogia frattale è la “disciplina” che permette ad ogni umano, a prescindere dalla propria “preparazione”, di potenzialmente essere sempre in grado di comprendere (leggere, decodificare) la frattalità espansa.
Le due “dimensioni” stanno tra loro come “l’osservatore e l’osservato”:
  • l’analogia frattale “vede, decodifica” (come la provvidenziale “interfaccia”)
  • la frattalità espansa, che “s’aziona nell’intero reale manifesto”.
Per cui, l’una è il “registro del contenuto” e l’altra è “la ragione del contenuto”:
  • pur non essendo, nessuna delle due, la sorgente del contenuto
  • essendo, il contenuto (di parte) e quindi la natura by “grande concentrazione di massa (Dominio)”.
Il Dominio “ispira”, la frattalità espansa “scrive”, l’analogia frattale “legge”.