martedì 6 maggio 2014

Forma d'onda, confine e rimbalzo.


Finalmente entrammo in una galleria che divenne sempre e sempre più ampia finchè, a un tratto, la volta scomparve, portandosi a un’altezza alla quale la luce delle torce non poteva giungere.
Ancora un centinaio di metri e ci trovammo sull’orlo di un’acqua quale non avevo mai veduto. Era nera e immobile, oscura in modo da sembrare quasi invisibile, più simile a un pozzo senza fondo che a un lago.
Non un’increspatura ne turbava la superficie, non un suono violava il silenzio. Anche la roccia sulla quale ci trovavamo era nera; riluceva alla luce delle torce…
Antiche civiltà ed alieni - Lobsang Rampa
Prima di “venire alla luce” - qualsiasi “cosa” sia la… luce, che pensi di conoscere (senza avere la possibilità di confrontarla con nient’altro, che non sia di questo Mondo) - dove sei e che cosa sei? 
Non è, forse, il nascere paragonabile all’attraversare la sopracitata “galleria”, per poi sbucare da qualche altra parte a diversa intensità luminosa? Non è forse come il camminare, il procedere in un ambiente sconosciuto per poi, alfine, giungere al cambiamento di densità, derivante dall’atmosfera presente in un altro ambiente?
In tutto ciò… cosa rappresenta l’umano ed il suo incedere? In quale misura, l’umano, interagisce con l’ambiente che lo… accoglie (?)?
Trattasi di una invasione, di un “taglio netto”, oppure, di un’apertura dalla quale si fuoriesce per iniziare a camminare in altro modo? Gli ambienti che natura hanno? Che cosa sono e cosa rappresentano?
Sei, forse, su un’astronave a scompartimenti stagni? Abiti, dunque, in un insieme di infrastrutture artificiali, oppure, in un insieme naturale di insediamenti riproposti da altro/i? O che altro?
Ritieni il territorio naturale, evidenziato sulla/nella Terra 3d attuale, la tua sede definitiva, anche dopo la tua morte? Cosa sai a tal proposito? Cosa significa, per te, il morire? Ed il… vivere? Che cosa sei? Chi sei? Di cosa sei fatto? Cosa ti accade quando muori? E quando vivi? E quando sogni? E quando dormi? E quando mangi? I tuoi pensieri sono veramente tuoi? Chi ispira tutto quello che è in questa dimensione fisica?

Esiste Dio o il Creatore, dal tuo punto di vista? Che cos’è il denaro per te? Ne sei succube in maniera oltremodo simile ad una malattia? Oppure in un certo senso ne sei immune?
Fai attenzione a quello che esprimi, in qualsiasi modo. Perché?
  

lunedì 5 maggio 2014

Il giro del "fumo".


Motivi potentissimi e quasi sempre segreti sono all'origine di mille particolari che compongono la bellezza brulicante dell'universo.
Una singolarità può sembrarci gratuita, ma la sua forza espressiva nasconde sempre delle radici.
Jean Cocteau
Siamo sempre “lì”
c’è qualcosa che non appare, all’origine centrale di ogni fenomeno
L’osservazione della singolarità permette di specializzarsi, nel Tempo, in quel che si studia ma, contemporaneamente, si perde di vista il senso di origine, la fertilità intelligente, intesa ed intrisa nello scenario 3d nel quale si radicano tutte le “cose".
Osservare il particolare senza mantenere la consapevolezza dell’insieme, equivale al perdersi nel dettaglio dell’insieme, oltre che nell'insieme stesso.
Ciò, in un ambito a “circuito chiuso”, come è il vivere sulla Terra 3d attuale, trasforma ogni ricerca, sia nel dettaglio che nell’insieme, come un potente e soporifero cammino in un auto intrattenente vortice…

Circuito nordatlantico; insieme di correnti marine che descrivono complessivamente, nella parte settentrionale dell’Oceano Atlantico, un circuito chiuso, con verso di circolazione orario.
Le correnti che formano il circuito sono: quella del Golfo, quella discendente lungo le coste dell’Europa occidentale e quella equatoriale, diretta verso occidente.
Nell’interno del circuito si trova la zona di calma del Mar dei Sargassi
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All’interno di ogni “ring” (loop) esiste una sorta di “calma piatta e centrale”; una zona di apparente e manifesta “tranquillità”.
L'espressione Mar dei Sargassi si riferisce alla porzione di Oceano Atlantico compresa fra gli arcipelaghi delle Grandi Antille (a ovest) e le Azzorre (a est). È noto per le alghe che vi proliferano (appartenenti al genere Sargassum).
Tali alghe, di colore bruno, affiorano in superficie in grandi quantità, conferendo ad alcune zone del Mar dei Sargassi l'aspetto di una prateria...
Nel Mar dei Sargassi vanno a riprodursi grandi popolazioni di anguille provenienti dalle Americhe, dall'Africa e dall'Europa.
Link
Il mare calmo e tranquillo che sembra una prateria. La quasi assenza dei venti e delle correnti marine permette l’attecchimento per un certo tipo di Vita che, nel corso della possibilità, trasforma, prepara, adatta ed, unitamente, si trasforma, si prepara, si adatta…

Nel “mezzo” trova spazio la “verità”
 

venerdì 2 maggio 2014

L'impero colpisce ancora.


Nell'assemblea i soci hanno, in via di principio, tanti voti quante sono le azioni possedute, sicché le decisioni non sono prese secondo il principio democratico "una testa, un voto", ma secondo il principio plutocratico…
Link
A proposito del denaro (la benzina sociale dell’Impero 3d):
più ne hai, più ne vuoi.
Ma, anche:
meno ne hai, più ne vuoi.


Ricordi il "loop" descritto nella pubblicità delle pizzette Catarì?
Se ho fame me la fanno passare, se non ho fame me la fanno venire... Calmano la fame, stuzzicano l'appetito!

Cioè: 
ne vuoi sempre e comunque
Ergo, il principio magnetico posseduto ed incarnato dal denaro è totale. Perché, senza di esso, sembra che non sia possibile “fare nulla” e sembra che le “porte della società” si chiudano davanti a coloro che "non ne hanno" oppure che "ne hanno troppo poco".

Abbiamo già visto, più e più volte in SPS, che Liebig formulò nella sua “legge del minimo”, proprio il concetto di "controllo a partire dall’elemento più scarso, esistente in un ecosistema chiuso" (come è, evidentemente, il vivere confinati su/in un Pianeta disperso nell’illusione del cosmo).
Non occorre vantare scusanti, a partire proprio dalle dimensioni del Pianeta. In realtà, la Terra è estremamente piccola, se paragonata alla “sete di potere” incarnata profondamente oltre la carne degli umani. Al fine di costituire un impero, occorrono delle caratteristiche native, terra formanti il substrato fisico morale destinato, in seguito, a caratterizzare il tessuto da ordi(na)re.
Deve necessariamente esistere una suddivisione della platea e deve essere attuabile ed attuata la separazione totale tra “testa e rimanenza”.

Il vertice della piramide è staccato.
Il resto della piramide è diviso.
Il loop interessa solo il resto della piramide, perché si diparte dal vertice.
Il loop è costantemente alimentato dalla proiezione del vertice e dalla complicità diretta ed indiretta del resto della piramide.
I flussi di denaro convincono chiunque, facente parte del resto della piramide, perché ognuno è caratterizzato da un "proprio prezzo", proprio come ogni prodotto esposto in bella vista in un moderno supermercato.
Il vertice ufficialmente non esiste, essendo invisibile, immanifesto, immerso in un manto di globale inosservanza, seppure dotato (a filtro di semplificazione attivo) di fisicità e della stessa natura del resto della piramide.
Il vertice ispira.
Il resto della piramide, "pensa".