mercoledì 9 gennaio 2013

Astrazione attrattiva.




Mi muovo a ‘caso’ tra le pagine Web cariche d'informazione; l’informazione è ‘una e trina’. Scrivo ‘informazione’ e intendo ‘nuvole, cataste, pile, nuclei, insiemi informativi’. Dal singolare s'aggancia molto di più di quello che si potrebbe capire a prima vista.
 
È mattino presto e la mia passione dello scrivere mi conduce, sulle ali di note rinforzate dall’emozione, verso punti di riferimento non scritti, nel tentativo di comporre un articolo di 'qualità', secondo il senso estetico/artistico della mia dimensione. Giungo nelle 3d da chissà dove, avendo perduto, spero provvisoriamente, la facoltà della memoria personale di lungo respiro, ossia di quella peculiarità di unire le differenti esperienze incarnate per Mondi similmente frequenziali all’interno del perimetro assegnato/acquisito a livello di libero arbitrio

Comprendo parte del valore della musica ed il perché i ‘topi’ seguivano l’arte di Pan:
  • è pericolosa
  • è bella
  • è… una trappola se non sei sufficientemente forte.
Un paesaggio montuoso, con un tempio sullo sfondo in un Egitto immaginario. Il principe Tamino, disarmato, è inseguito da un drago; sfinito, cade svenuto... 

Dal tempio escono tre dame velate che uccidono il drago e, dopo aver ammirato la bellezza del volto del giovane principe, si allontanano per informare della sua presenza la loro signora, la Regina della Notte
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Flauto o carillon, non fa differenza; sono oggetti magici che recano incantesimi.

Ora, alludo ad un qualcosa di reale oppure di immaginario e legato al Mondo dell’invenzione scenica? Oppure, queste mie parole devono intendersi come utili avvertimenti per ciò che fuoriesce dalla sfera di un effettivo incantesimo fluttuante sulle teste della società?

Chi lo può dire, anche se trattasi di finzione scenica? Non esistono più eserciti invasori e platealmente ostili e interessati alle nostre terre. No, è divenuta molto più sottile la vicenda della conquista, perché la conquista c’è già stata tanto Tempo fa

Ora si tratta di amministrare i 'territori'

È sempre accaduto così anche nel corso della storia deviata, che insegnano nelle scuole; quella storia ricca di nozioni utili a dimostrare che… il Mondo è stato liberato da non si sa bene chi e cosa.

Nozioni utili agli ambasciatori per riempire il Tempo delle loro frequenti conversazioni o per riempire le menti degli scolari e la presunzione degli insegnanti, che credono alla leggera ma pretendono doverosamente un ‘risultato’; un risultato indiretto ma pur sempre un risultato.

Lo so che risulterò poco comprensibile, tuttavia, il mio personaggio richiede che mi possa anche esprimere così; curioso, vero?
  • il termine ‘richiede’ implica un ordine sottile ricevuto, di cui io sono consapevole;
  • l’espressione ‘mi possa anche esprimere così’ è inversa, tuttavia, rispetto alla chiave precedente.
La particella variabile, il ‘delta’, è un vincolo che si comprende solo osservandone la funzione in maniera astratta:

essa è come variare la manopola della sintonia della propria radio. 

Le trasmissioni che contemporaneamente si diffondono sono anche diverse; se non sapessi dell’esistenza di dette stazioni radio, in concorrenza, che cosa potrei pensare di avere scoperto sintonizzandomi sulla prima frequenza 'abitata' che trovassi?

Certamente costruirei un dogma, un monumento, con le informazioni acquisite unilateralmente:

l’attuale paradigma è il risultato della ricezione di un’unica frequenza di base come il pensiero dell’elite che governa il Mondo.

Questi sopravvissuti alle tragedie cicliche delle 3d, hanno trovato il modo di ergersi al di là della tempesta, e il mito della torre di Babele ha immortalato nella storia una simile impresa, solo che coloro che la abbatterono sono gli stessi che l’hanno costruita, quando si resero conto che il Mondo non necessitava di nessun aiuto da parte loro, decretando di fatto l’abbandono dei propri simili al proprio destino di lunga permanenza in questa logica dimensione:

i sopravvissuti sfruttarono le generazioni di simili, isolati dalla conoscenza ‘perduta’.

È tutto spiegabile, logico, intuibile, ciò che è successo. Ricoperto dal Tempo e dal buio della memoria, il genere umano è regredito al fine di imparare dai propri sbagli:

basterebbe così poco… eppure non c’è ancora nemmeno quel poco.

Gli sforzi fra le divisioni sono neutri; l’incantesimo è di Natura ancora superiore e si somma a quello gettato dall’elite delle 3d.

Questo incantesimo di Natura superiore è di origine divina:

è una legge, un codice, una intenzione, ossia… un punto di luce ancora costituito dalla stessa materia, fili di pensiero, che caratterizzano la grotta umana dispersa tra le pieghe dell’esperienza.

Come un volto è bello ed uno è brutto, seppure costituti entrambi della stessa ‘pasta’, allo stesso modo l’idea portante di questo Universo lascia spazio alla possibilità conferita all’esistenza di plasmarsi in funzione di un progetto indeformabile:

l’illusione della libertà trae spunto dalla legge cardine, che regola e sottintende l’usufruizione della manifestazione di Vita, convenzionalmente definita ‘unica e reale’:
  • plasmarsi come si vuole ma secondo ‘immagine e somiglianza’
  • plasmare ciò che è indeformabile, ma che si adatta, tornando nel Tempo ancora se stesso.
Da questo punto di vista è impossibile fare danni permanenti allo scenario del Mondo esterno. Ma ciò non è un alibi o non costituisce una prova per tentare di distruggerlo.

Sarebbe una gabbia di matti, altrimenti, questa dimensione… ma forse non lo è?

È una malattia, allora… un virus, quello che ha colpito Terra 3d?

È per questo, forse, che il Creatore ha ispirato la ristrutturazione della propria ‘sfera’?

Perché si è accorto che conteneva il virus.

Ma questo virus, alla fine, non è altri che la scintilla evolutiva che contraddistingue la Creazione?

Come si potrebbe andare avanti, altrimenti?

E per quanto si potrebbe ciclare con simili pensieri?

No, non è questo il modo per procedere o, almeno, non è il modo che mi contraddistingue; la mente gioca come il gatto col topo, ma anche se invertendo l'ordine degli addendi il risultato non cambia, allora… cosa rimane da fare?
 
Esistono topi che giocano coi gatti? Sì. Certamente. È solo una questione di dimensione fisica, di misure.

Dunque, la paura si relaziona al proprio involucro. Non sempre, ok, tuttavia sembra una buona regola per procedere. Se io temo ciò che è più grande di me e il tutto è invertito, significa che la fonte delle mie paure è instillata nel piccolo o nell’infinitamente piccolo:

temiamo ciò che vediamo e ciò che ci sommerge con la propria dimensione fisica.

Cioè, temiamo ciò che ‘non vediamo’ e che ha influenza ugualmente su di noi:
  • è questa l’immagine cancellata nei nostri file
  • l’immagine che condiziona da moltissimo Tempo la nostra direzione.
È avvenuto qualcosa a livello biologico, sottile, eterico, in un'altra dimensione… ed eccomi ancora al Creatore.

Popper afferma che le teorie scientifiche sono proposizioni universali, espresse indicativamente per orientarsi provvisoriamente nella realtà. La verosimiglianza delle asserzioni scientifiche può essere controllata solo indirettamente a partire dalle loro conseguenze. Il valore della scienza è quindi più di carattere pratico che conoscitivo e trae origine dall'attitudine dell'uomo a risolvere i problemi in cui si imbatte, intendendo per problema la comparsa di una contraddizione tra quanto previsto da una teoria e i fatti osservati
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Secondo Hegel, ‘la filosofia arriva sempre troppo tardi. Come pensiero del mondo, essa appare per la prima volta nel tempo, dopo che la realtà ha compiuto il suo processo di formazione ed è bell'e fatta…

La nottola di Minerva inizia il suo volo sul far del crepuscolo’.

Con ciò il pensatore tedesco intende significare che la filosofia giunge a comprendere una condizione storica solo dopo che questa è già trascorsa, attuando il senno del poi senza poter offrire capacità precognitive

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Compito della filosofia è, in generale, aiutare l’uomo a comprendere il mondo in cui si trova a vivere dandogli, se possibile, alcune indicazioni sul modo per vivere meglio. Da questa constatazione elementare ha origine il tentativo di spiegare tutta la realtà, dal perché dell’esistenza al perché di questo tipo di esistenza; in ogni caso, però, l’interrogazione ha origine sempre da un uomo – o meglio una donna – di fronte al mondo. La comprensione di tutto - anche delle cose difficili – passa perciò inevitabilmente attraverso il corpo, perché solo attraverso questo l’uomo sente il contatto del mondo.

Per il solo fatto che abbiamo un corpo, il mondo è ordinato per questo corpo; esso è disposto in rapporto alle reazione del corpo.

Simone Weil
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Le pratiche dell’ordine sincronico sono assolutamente necessarie al fine di portarci alla comprensione dell’esistenza di un livello di realtà quadri-dimensionale, in cui la disciplina spirituale consiste nel capire la relazione dell’insieme quotidiano di variabili mobili.

Le variabili mobili sono comprese nello standard dei 28 giorni delle 13 Lune del sincronario. Questo ci offre un modulo di lavoro in cui possiamo stabilire discipline delle variabili mobili – eptadi, kin, cubi, codoni, ecc. – comprese in questo sistema.

Vediamo così che il numero 28 (4 x 7) è una misura della sincronicità e lo usiamo er vedere quanta sincronicità possiamo misurare con esso…

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Evidenziamo:
  • le teorie scientifiche sono proposizioni universali, espresse indicativamente per orientarsi provvisoriamente nella realtà
  • la filosofia giunge a comprendere una condizione storica solo dopo che questa è già trascorsa, attuando il senno del poi senza poter offrire capacità precognitive
  • la comprensione di tutto - anche delle cose difficili – passa perciò inevitabilmente attraverso il corpo
  • la disciplina spirituale consiste nel capire la relazione dell’insieme quotidiano di variabili mobili.
Si deduce che:
  • la scienza fornisce indicazioni di orientamento provvisorie
  • la filosofia arriva dopo che una condizione storica è avvenuta
  • lo status quo è verificabile attraverso il corpo
  • lo Spirito è alimentato dal tentativo di ricerca e comprensione della mobilità del Tutto.
Ossia:
  • la scienza dispone
  • la filosofia verifica
  • il corpo esperimenta
  • lo spirito tende.
Mi muovo tra il Mito e la realtà 3d; sono ovunque, sono l’idea stessa che sgorga da ogni singola palpitazione. La musica muove le mie ali, la risata di un bimbo ne dispone la memoria… mi aggancio alla Vita quando la Vita nasce da un alito di nulla talmente ricolmo di speranza da rasentare l’infinito pieno:

mi avvito a spirale risalendo il cielo azzurro, mi fermo, osservo e… scendo in picchiata rasentando manti d’acque e di terre e di erba e boschi e deserto. Non fa differenza

Mi diverte sempre e comunque:

sono l’Anima in attenta osservazione del riflesso.

La storia predilige le leggende agli uomini
predilige la nobiltà alla brutalità
discorsi elevati ad imprese modeste.
La storia ricorda la battaglia e dimentica il sangue versato.
In qualunque modo la storia mi vorrà ricordare
sempre se lo farà
sarà solo per una parte della verità
La leggenda del cacciatore di vampiri

Come è possibile implementare una nuova prospettiva?

- Sono codici telepatici e, praticandoli, attiviamo il luogo della noosfera in cui essi esistono – di modo che altri potranno accedere ad essi più facilmente… Tutti i linguaggi sono caricati nel Banco Psi e vengono ricevuti interamente da diversi esseri in diverse località geografiche.

Stamattina, mentre praticavo i codici sincronici e quelli del 441, ho pensato: 'Non riesco ad immaginare di non farli'. È perché essi danno una struttura e un significato alla mia percezione delle cose, e so anche che, sintonizzando la propria percezione al Banco Psi, alla noosfera e alla mente collettiva nel suo complesso – allora la sensazione che ho è che, se smettessi di farli, ci sarebbe qualcosa nel futuro che non accadrà più ...

Una frequenza armonica è sintropica, il che significa che ti apre all’esterno, non ti chiude all’interno.

- Allora tutti coloro che fanno questa pratica stanno sostenendo questo processo di evoluzione, e ogni qualvolta facciamo la pratica, depositiamo qualcosa nella noosfera?

- Sì. Queste informazioni saranno ricevute da coloro che sono ricettivi. Queste persone possono vedere un 7, un 52 o un 28 e, sapendo qual è il loro significato, ricevere percezioni cosmiche. I numeri rivelano anche il funzionamento della natura. C’è una serie di numeri che crea una particolare struttura armonica o cosmologia da cui deriva tutta la conoscenza di cui hai bisogno.

Josè Arguelles - 13 Lune 
 
Non importa capire tutto. Non importa essere ‘scientifici’. È meglio fare filosofia di quello che è avvenuto e poi astrarsi, ossia… lasciarsi fluire, aprirsi al nuovo, a ciò che si attua al di là della mente attuale, al 'corpo' che ostruisce e che proietta la sua ombra sulla mente.

Prima che iniziate a leggere i capitoli che seguono, voglio che sappiate che non ho alcun dubbio sul fatto che in Borsa, così come nella vita, si vince soprattutto con comportamenti ed atteggiamenti, piuttosto che con tecniche.

Nell’ormai famosissimo libro ‘The book of five rings’ il samurai Myamoto Musashi sosteneva che bisogna imparare il ‘mestiere’ per poi dimenticarlo.

Il pianista dovrà certamente imparare a leggere le note, ad eseguire le scale e ad eseguire gli spartiti. Sarà però un vero artista solo quando suonando si dimenticherà di tutto e sarà trasportato dalla musica
L’arte di vincere in Borsa- Giuseppe Migliorino

Molti film ci inducono a fare questo (tra l’altro).

A SPS occorre un antefatto. Lo scriverò al più presto, dedicandogli una pagina ad hoc.

Sarà un episodio che conferirà spessore magico al resoconto quotidiano descritto.

Un simbolo, un ritrovato alchemico, una pozione, un elisir… per chiunque intenda trascorre del Tempo tra il Mito e le 3d, lasciandosi andare ed iniziando ad assaporare dell’altro, che spira sottilmente dappertutto ma che va opportunamente ‘re-spirato’… con sensibile trasposizione.

Dipende da noi.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2013
Prospettivavita@gmail.com

martedì 8 gennaio 2013

Robin Hood: eroe o mafioso?




Che cosa è cambiato da quando lo sceriffo di Nottingham perseguitava doverosamente tutti i poveri abitanti, portando via sino all’ultimo pence?
  
Nulla.

All’insegna della ‘Restaurazione’, il potere di controllo che avvolge le 3d non si è mai dissolto.

Dalle volute di nebbie e fumo dell’antichità, alias dalla mancanza di memoria collettiva, è uscito qualcosa che tutt’oggi è ancora presente dentro e fuori di ognuno degli abitanti della Terra. Il Mito affascina il presente attraverso le sue spire influenti e cariche di Magia, che tanto appassiona anche il pubblico moderno:

è come essere convinti di trovarsi al cinema o a teatro, invece che in uno scenario 3d dipinto dalle azioni di ogni attore possibile ed immaginabile e, soprattutto, reale, dove per reale occorre materializzare un concetto di duplice presenza/azione, ossia

per essere reale, un sasso è reale ma, se lo 'autorizziamo' in quanto tale:

siamo noi a dare valore convenzionale ad ogni ‘fatto’. La Fisica risponde di conseguenza… anche se la Fisica è ormai divenuta una ‘realtà’ dal momento in cui la gran parte degli abitanti del Pianeta hanno creduto alla Fisica, ossia a ciò che i propri occhi vedevano mentre trascorreva il Tempo.
 
Un Aborigeno crede nella Fisica? Come? Non crede perché ignora i principi della Fisica? Certo. È vero anche questo ‘increscioso evento’, tuttavia… un Aborigeno vive nelle 3d ma con un solo innesto locale, mentre la rimanenza del suo essere ne è al di fuori. Ciò significa che il principio umano ha necessità delle 3d al fine di completare qualche processo particolare, altrimenti non ‘sarebbe qua’.

La scoperta dell’acqua calda lascia sempre esterrefatti, vero?

Nelle 'Cronache dell’Antisistema', reame 3d nel quale ognuno di noi è auto installato, vige la contemporanea presenza di essenze ed entità biodiverse; situazione non dissimile da quella raccontata più e più volte in infinite prove di ‘fantasia’ negli ultimi… secoli (millenni?)…

Ho linkato almeno 6 notizie ‘reali’, solo nella giornata di ieri, che alludono ad un Mondo governato da ingiustizia e sopraffazione altrui; che cosa è cambiato rispetto ai Tempi nei quali questi fatti erano alla luce del Sole?

Nulla… se non che, appunto, il modello abitudinario della Massa, è riuscito a non vedere più un certo atteggiamento, forse per sopravvivenza o per sfinimento. La cosa certa è che il controllo sapeva alla perfezione che sarebbe accaduto:

che la società si sarebbe trovata, un giorno, senza ‘arti ne parti’, ossia, senza punti di riferimento a cui agganciarsi; smarrita entro se stessa.

Tasse, allarme Cgia: nel 2013, 585 euro in più a famiglia.
Link 
 
Lo ‘sceriffo’ ha imparato la lezione:

ha deciso di non apparire più fisicamente, perché era sin troppo chiara l’estorsione pubblica dichiarata con la forza; basta utilizzare la legge ed il paradossale appoggio del popolo stesso; un appoggio indiretto, per tacito assenso, per non pervenuta altra manifestazione d’intenti.

Lasciamo che a pagare il balzello sia il popolo stesso, tramite un comodo conto corrente gratuito, attraverso Internet... Paventando sullo sfondo la minaccia sottile e sempre aleggiante dello Stato controllore.

Ma, se il ‘sistema’ a cui sottintende lo sceriffo esiste ancora, perché non si trova nessuna traccia di un moderno Robin Hood?
 
Non c’è più spazio per nessun ‘eroe’? Oppure, non c’è mai stato nessuno spazio e, dunque, nessun eroe?
 
Ricordiamo, forse, l’ultimo grande eroe nell’omicidio di Gesù Cristo? Ma non ne siamo certi…(infatti sembra che non sia nemmeno morto in croce).

Ecco uno dei punti focali:

l’assenza di lucidità sociale deriva dalla mancanza di prove storiche conclamate, relative ad episodi cardine della storia ‘umana’.

È scomparso tutto dal Mondo:

ogni prova di quello che fu, e, visto che la Fisica si alimenta e procede per ‘prove’… il genere umano si è come resettato, esponendo il fianco alla capacità di riprogrammazione totale Antisistemica, relativa allo stanziamento nella sua atmosfera modificata all’origine.

È proprio una bella storia, vero? Che cosa manca a questa storia rispetto a quella narrata da Tolkien? Mancano i mostri? Le fate o gli elfi? I grandi scenari ad effetto? Le solide armature e le spade scintillanti sguainate in alto, sopra a fedeli e sontuosi cavalli da parata e combattimento?
 
Che cosa manca?

Sapete cosa manca?

Manca la nostra viva partecipazione:

non ci troviamo al cinema e, semmai, siamo allo stesso Tempo spettatori e attori. Il reame 3d è quantico, ricordate?

Ma come è possibile? Ma che cosa stai scrivendo?

Calma:

trattasi di ‘finzione letteraria’, no? Lo stavate dimenticando!

Questo è il nuovo capitolo della ‘storia più grande mai raccontata’. Una storia talmente grande da richiedere tutta la Vita per essere rammentata; una storia che non finisce mai di auto scriversi attraverso il nostro recitare a comando:

così deve essere? Così è, adesso.

Robin Hood è un eroe popolare inglese che, nella versione moderna della leggenda, ruba ai ricchi per dare ai poveri.

È un personaggio metà storico metà leggendario, probabilmente frutto della fusione del personaggio realmente esistito, bandito o nobile sassone decaduto, con le preesistenti leggende di un dio della foresta, un folletto plausibilmente omonimo

Se attualmente nella versione moderna della leggenda lo si immagina come un generoso fuorilegge abilissimo nell'uso dell'arco, viene invece dipinto diversamente nella versione medievale, fino ad essere considerato un bandito come tanti, in epoca contemporanea.

Nella cultura popolare i racconti di Robin Hood e della sua banda sono solitamente associati con l'area della foresta di Sherwood e la contea di Nottinghamshire

Nel 1439, venne presentata al Parlamento inglese una petizione contro un certo Piers Venables di Aston, nel Derbyshire:
 
‘che non avendo beni e mezzi di sussistenza, organizzò disordini e si rifugiò nelle foreste, come fecero Robyn Hude e i suoi’.
 
Questo fu il primo ritratto di Robin Hood in veste di antieroe, che si sarebbe poi riproposto nel XVII secolo, quando Guy Fawkes e i suoi vennero descritti come dei ‘Robin Hood’ da Robert Cecil.

La prima menzione storica di Robin Hood si trova in un passaggio dello ‘Scottish Cronicon’, scritto parzialmente da John Fordun tra il 1377 e il 1384 e parzialmente dal suo allievo Wlater Bower, più o meno nel 1450, che integrò e modificò il lavoro del suo maestro. Si trova un passaggio:

‘in quel periodo, tra coloro che erano stati privati dei loro possedimenti si sollevò il celebre bandito Robin Hood, (con Little John e i loro compagni) le cui gesta il volgo si delizia di celebrare in commedie e tragedie, mentre le ballate sulle sue avventure cantate da giullari e menestrelli sono preferite a tutte le altre’...
 
La sua morte è collocata da Ritson il 18 novembre 1247, a circa 87 anni di età

Link 
 
Robin è stato un uomo che ha saputo divertirsi; molto abile nello sfuggire a tutto e a tutti (infatti muore in tarda età, in barba alle varie dispute).

Ma… non ne siamo certi. Per cui? Altro snodo focale:

per cui… dipende da noi ‘credere’ o meno.

Il distacco tra realtà 3d e Mito ha comportato l’inversione delle due polarità:
  1. nel Mito si è relegato tutto ciò che è divenuto scomodo per il controllo
  2. nella realtà 3d è rimasto tutto ciò che è polarizzato con il controllo.
Nei film/mito è rimasta la possibilità di sognare; nelle leggi/realtà 3d è rimasta la struttura cardine da seguire… pena?

L’iscrizione nel registro dei cattivi pagatori o l’incapsulamento nelle carceri o altro ancora, come:

il debito.

Secoli or sono, i figli erano costretti a fare lo stesso lavoro dei padri, dando così luogo alla nascita delle ‘corporazioni’, le antesignane delle moderne Lobby.

Oggi, i figli magari pagherebbero per fare lo stesso mestiere del padre, visto che non c’è lavoro, eppure, secoli prima, hanno deciso in altra maniera. Decisione probabilmente indiretta per via dell’industrializzazione e della costante della povertà sempre più che strisciante tra le compagini della Massa.

Il debito, ad ogni modo, è oggi l’arma di ricatto abitudinaria che incatena il ‘nuovo’ al ‘vecchio’. Non è solo il profitto che interessa al controllo… No, il profitto è lasciato alle schiere che se ne nutrono. Il profitto in termini di denaro è un’illusione. Coloro che detengono il potere del controllo, della fonte, dell’autorevolezza, della legge, del vapore… ne hanno in quantità indefinita.

Ciò che interessa maggiormente al Nucleo Primo è il mantenimento delle loro ‘proprietà’:

il Pianeta Terra e tutti i suoi abitanti.

Muovendoci per Analogia Frattale, che cosa significa l’esistenza conclamata e difesa coi denti da tutti, del concetto di ‘proprietà privata’?

Ecco… non penso, ormai, che serva dettagliare ogni volta, la valenza immensa della proprietà frattale dell’energia manifesta nelle 3d. Chi legge SPS da qualche Tempo lo dovrebbe ormai sapere a menadito:

l’Analogia Frattale è una legge solare, chiara, solida, vera, concreta, tanto quanto la gravità:

prendiamo una mela e lanciamola in aria. Che cosa succede? Che cadrà per Terra secondo Tempi, modalità e traiettoria facilmente calcolabile dai Fisici.
Bene. La stessa cosa accade applicando i principi dell’Analogia Frattale. Se lanciamo una mela per aria, essa cadrà allo stesso modo di ogni altra mela lanciata per aria. Non solo… essa cadrà allo stesso modo di una pera o di qualsiasi altro oggetto/frutto lanciato per aria.

Attenzione:

ciò non equivale alla scoperta dell’acqua calda. Ciò dimostra una valenza in termini di analogia del comportamento. La gravità riguarda la gran parte dei corpi 3d. Che cosa significa?

Che la gravità è un fenomeno e che i corpi rispondono a quel fenomeno, ossia che i corpi possono essere accomunati al medesimo effetto (l'Analogia Frattale è contenuta nella legge di gravità o, meglio, la gravià è una proprietà dell'Analogia Frattale)
. Ossia che ad ogni altro livello il comportamento dei ‘corpi’ sarà equivalente…

Ma, badate bene, non perdetevi in deduzioni logiche di Natura mentale, perché il reame è quantico e ricolmo di ‘mezze verità’. Risulta estremamente sfuggevole afferrare un nuovo concetto o un vecchio concetto, che staziona al di fuori  del paradigma governativo.

L’Analogia Frattale richiede allo stesso Tempo, capacità di astrazione e, dunque, logica extra mentale. La mente va lasciata risposare un pochetto, dopo tutti questi secoli di gran lavoro… Ha 'costruito' già sin troppo, non trovate? Ha talmente lavorato da essersi svuotata ed ora necessita di un certo periodo temporale di vacanza.

Dai Tempi di Platone ad oggi la società si è come adagiata sugli allori:

ci si sciacqua la bocca con lo studio dei classici, ma i classici sono allocati in una cella fluida di memoria non ben rintracciabile dai circuiti/chip della mente 3d attuale, la quale non sa che farsene di simili contenuti, ormai ritenuti ‘obsoleti’ mentre si corre da mattina a sera (magari anche stando fermi di fronte allo schermo di un computer).

Ossia, il contenuto, il valore aggiunto, derivante dall’ispirazione antica/classica, non riesce più nemmeno a raggiungere la linea di galleggiamento del pensiero moderno razionale:

la legge di Liebig spiega molto bene questo fenomeno, assumendo la mancanza del più piccolo ingrediente come l’impedimento procurato al fine di non riempire mai del tutto la ‘botte’.

Piove, ma non ci credo.
Paradosso di Moore.

Fateci caso:

manca sempre energia affinché si riesca a mantenere il proprio ‘centro’ al di fuori dell’interferenza dell’attuale modello vitale. Il frattale è naturalmente la sete di energia che contraddistingue la società dei consumi.

La programmazione auto indotta (autosuggestione) ha veicolato una intera genie a consumare senza senso per sopravvivere (loop). La legge d’attrazione risponde ad input ‘altri’; un emettitore di segnale ‘contrario’ è installato dentro di noi, nell’inconscio:

questo spiega perché otteniamo l’esatto contrario di quello che ‘vogliamo’.

Se n’è accorto persino mio figlio; infatti, giocando a calcio ha imparato che ‘appena parla accade il contrario’. Ossia:

se mi dice ‘Papà, adesso non mi farai più gol’ è matematico che al primo tiro che scaglierò, farò goal.

È una regola a cui ci siamo adagiati per tacito assenso, avendo permesso a paure d’ogni tipo di collocarsi vicino al centro di potere dell’essere umano:

l’inconscio.

Sino a quando si continuerà a parlare di ‘materia grigia’ e di ‘materia oscura’, l’Universo sarà avvolto nell’ombra di queste materie dense e coprenti. Ciò testimonia lo stato in cui versa il nostro inconscio.

Il cono d’ombra proiettato dal corpo che cela la luce ci avvolge ed immobilizza.

La leggenda di Robin Hood ha da sempre alimentato il turismo locale.

Una delle maggiori attrazioni turistiche del Nottinghamshire è la ‘Major Oak’, una quercia che il folklore locale ritiene essere la casa del fuorilegge. Sono aperti tutt'oggi i dibattiti sulla quercia, persino la sua età che si pensa non sia abbastanza avanzata. Nel film ‘Robin Hood Principe dei Ladri’, Robin tornato dalla terra santa grida di essere finalmente a casa proprio in una scena dove passa sotto questa quercia…

Canzoni, drammi, giochi e successivamente romanzi, musical, film e serie televisive hanno trattato nel tempo il tema di Robin Hood e la storia è rimasta soggetta a manipolazioni ideologiche.  

Lady Marian, per esempio fu dipinta come una sorta di donna guerriera nei romanzi nel periodo Vittoriano e come icona del movimento femminista.

Lo stesso Robin Hood è stato trasformato da un fuorilegge con occasionali elementi di generosità ad un maestro nell'uso dell'arco contro il Principe Giovanni e lo Sceriffo di Nottingham per difendere gli oppressi e Re Riccardo

Secondo questa visione Robin Hood è il più famoso di quella schiera di banditi che sono riusciti a creare un mito di loro stessi, ingraziandosi parti della popolazione con elargizioni, onde ottenere appoggi.
 
Questo mito è presente anche in altre culture e in altri paesi, come per esempio Juraj Jánošík in Slovacchia, Rummu Jüri in Estonia e Tani Yukata in Giappone…



Nel lungometraggio Disney Robin Hood del 1973, Robin Hood è rappresentato come una volpe
Link 
 
Segniamoci queste espressioni:
  • la leggenda di Robin Hood ha da sempre alimentato il turismo locale
  • il folklore locale ritiene essere la casa del fuorilegge
  • Robin Hood è il più famoso di quella schiera di banditi che sono riusciti a creare un mito di loro stessi, ingraziandosi parti della popolazione con elargizioni, onde ottenere appoggi
  • la storia è rimasta soggetta a manipolazioni ideologiche.
  • Leggenda
  • Folklore
  • Mito
  • Storia.
Vero o falso? È sufficiente indossare una maglietta con l’effige di Robin Hood, per diventare Robin Hood? L'unico effetto ottenuto, ma non visibile, è quello di alimentare certe forme pensiero, che aleggiano attorno al mito di Robin Hood...

Effetto di valore dubbio, visto che non sappiamo cosa in realtà andiamo ad alimentare e sostentare.
 
Io penso che indossando i panni di Robin, lo si possa 'capire meglio'… anche se il centro di controllo dell’inconscio svuota in continuazione il continuum, per cui il ‘barile è sempre pressoché vuoto’; in questa maniera possiamo continuare a constatare che ‘piove’, ma senza mai crederci veramentee, dunque, continuando a 'bagnarci'.

Sbagliare è umano perseverare è diabolico.

La forma energetica che prende Vita è un effluvio magico che va ad ingrossare la perturbazione atmosferico/cerebrale/spirituale, che spazza la terza dimensione da Tempo immemorabile, proprio come quella enorme perturbazione che domina la figura del Pianeta Giove.

La scoperta della grande macchia rossa avvenne nel 1664 ad opera di Robert Hook. Attraverso i secoli essa ha fatto nascere molte teorie, compresa quella che si trattasse di un'isola, intorno alla quale i gas si muovevano velocemente, come la corrente di un fiume; oppure che fosse una enorme massa gassosa, scaturente con moto vorticoso da un punto caldissimo della superficie, alla quale rimaneva in qualche modo ancorata. 

Attualmente la spiegazione più plausibile della grande macchia rossa è che si tratti di una perturbazione ciclonica simile ad un uragano...
Link  
 
Allo specchio tutto ci riflette (curioso anche il binomio Robin Hood e Robert Hook).

I frattali si estendono al di là di ogni nostra percezione alla moda.

Dipende da noi allargare la prospettiva.
  • nel lungometraggio Disney Robin Hood del 1973, Robin Hood è rappresentato come una volpe
  • Robin Hood è il più famoso di quella schiera di banditi che sono riusciti a creare un mito di loro stessi, ingraziandosi parti della popolazione con elargizioni, onde ottenere appoggi.

Questa coppia di valori mi fa pensare al grande attore silente denominato ‘Mafia’.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2013
Prospettivavita@gmail.com

lunedì 7 gennaio 2013

L’azione scenica di SPS.




Da dove iniziare? Dunque… mumble mumble mumble…

Epifania’, dal greco, significa ‘manifestazione’; e, se nel linguaggio cristiano designa il riconoscimento e l’adorazione di Gesù Bambino da parte dei Magi, più in generale essa indica la manifestazione di ciò che è nascosto, e ciò sia in un contesto di tipo religioso, sia nella dimensione della vita profana.

La dodicesima notte’ è anche il titolo di quella che, a giudizio di molti critici, è la più perfetta commedia di Shakespeare (titolo originale: ‘Twelfh Night’; sottotitolo: ‘Quel che volete’, ‘What You Will’)… 

L’interpretazione più largamente accettata è che la notte dell’Epifania, cioè la dodicesima notte dopo quella del Natale, non abbia alcun significato in senso religioso; ma che l’epifania, intesa nel senso profano, alluda alla sarabanda di avvenimenti inconsueti, imprevisti e imprevedibili, che caratterizzano l‘azione scenica
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L’azione scenica… 

Che cosa sia successo durante le 12 e più (nel mio caso) ‘notti sante’, non è semplice da spiegare né tanto meno da capire. Una grande febbre vicina ai 40 gradi ha spazzato via una parte di me che, prima, esisteva e, che adesso, forse, esiste ancora.. ma su un altro piano. Kundalini ‘liquida’ mi ha ricolmato l’essere fisico a partire dalla zona sacrale:

come un grande fuoco liquido; vapore rovente e umido e amico (probabilmente).

Che cosa è successo? Ho pianto con la mia famiglia, come in una fiaba o in un film solidale con lo Spirito umano. Il pianto non designava però tristezza; esso evidenziava lucida aspettativa, finalmente libera di scorrere dal dentro al fuori, come plasma alle prese con terremoti esistenziali.

Durante gli effluvi al Fluimucil in aerosol, ho viaggiato come mai prima in Vita mia. Non si è trattato di un viaggio astrale o di una allucinazione dovuta al mix di farmaci introdotti nel laboratorio alchemico chimico del templio fisico… No. Si è trattato dell’apertura di una diversa prospettiva temporale. Non solo, dunque, di una diversa prospettiva ma, di una diversa angolazione del Tempo da cui si osserva e si giudica ogni cosa:

la prospettiva è frutto della propria ‘posizione’, anche in funzione del ramo temporale disposto come veicolo di esperienza valutativa.

Che cosa è successo? Sono tornato indietro nel Tempo, all’epoca in cui avevo circa 5/8 anni. Il rumore bianco della macchina per l’inalazione e l’energia del presente mi hanno omaggiato della possibilità di tornare a vedere il periodo della mia Vita più ‘accogliente’, che possa ricordare. La visione era circolare, come se non esistessi, ossia come se fossi solo una telecamera piazzata da qualche parte, probabilmente nel Tempo presente.

Il cortile nel quale sono cresciuto era perfettamente aderente alla mia ‘non presenza’. Il senso di calore, di viva partecipazione dovuta ai ricordi, mi apriva vie nell’essere probabilmente ricolme di ‘calcare’. Ah, che piacere rivedere nel Tempo il Tempo che fu e che, ho compreso, esiste ancora all’interno dei vasi fluttuanti temporali come le omonime montagne di Pandora.

Sono tornato bimbo e potendo osservare con occhi da bimbo, ho agganciato il sistema sinaptico del bimbo che fui; un modello ingenuo e meravigliosamente adatto a sollevarsi al di sopra di ogni senso di sopravvivenza a cui ci si adatta ben presto ‘crescendo’.

Con simili occhi, la mente ha potuto agganciare schemi riposti nella memoria a scompartimenti stagni della propria estensione e profondità:

è stato gioco forza essere investiti dal Magico Mondo Disney, che mi accompagnò per almeno 15 anni anche tra le ruvide anse dell’adolescenza, della scuola sempre mal digerita in quanto imposizione, etc.

Ho setacciato, poi, il Web alla ricerca dell’albo di Topolino a cui i pensieri sembravano essersi maniacalmente attaccati, trovandolo inesorabilmente:

l’albo 1174 veicolante la fantastica storia di ‘Zio Paperone e il deposito roulotte’.










Il simbolo della roulotte è l’elemento che contraddistingue lo scorrere della narrazione; adesso comprendo perché a quel Tempo divorai letteralmente quel numero di Topolino:

la roulotte è il simbolo di quella libertà che invece mi mancava come aria fresca e carica di aspettative; le frequenti malattie di Natura polmonare, che piombavano su di me come orde di barbari senza sogni, e che mi costringevano a rimanere lontano da scuola durante i mesi invernali… ora prendono un senso diverso rispetto alla divinazione medica del Tempo:

mi rifugiavo nel Mondo Disney per sfuggire alla persecuzione 3d. Agendo in quel modo, ho posto le basi per i problemi di adattamento successivi

Ciò che lasci, viene preso.
 
L’ancoraggio spazio temporale con l’eterno presente mi ha riportato a vivere quel Tempo, assaporandolo come un’oasi di verde dentro ad un deserto esistenziale dall’orizzonte sfuggevole e fluido.

L’illusione ha fatto il giro attorno al proprio asse di rotazione:

la mia paura di essere nel/del Mondo.


Penso che l’apertura di questo wormhole, di questo ancoraggio, abbia riversato in me, come per un meccanismo di vasi comunicanti, un po’ di Magia e un po’ di preoccupazione di ciò che fui/sono.

La malattia ha fatto da trait d’union tra quasi 40 anni di lontananza. È in quel punto che si sono radicate talune ‘immagini’ che, poi, non hanno attecchito con la Vita 3d; è in quel punto che devo fare luce:

proprio dove sembra che ce ne sia di più. 

È il consueto paradosso, perché quello che è venuto dopo non è il ‘nero’, bensì la prosecuzione di un cammino basato su un’aspettativa troppo fragile del futuro; come non accettare mai di crescere, nel senso di partecipare attivamente alla costruzione del proprio ‘senso’.

Badate bene che sto scrivendo a ‘Cuore aperto’, ossia senza nessun allargamento della prospettiva di SPS; in questo momento non c’è spazio per nessun’altra entità oltre alla mia:

è la mia cabina di regia, questa; il fluido senso temporale dello Spirito che aleggia oltre ad ogni altra ruvida presenza ed aspettativa extra ‘Io Sono’…

Questo sono Io, oltre alla storia stessa di questa incarnazione.

Ho visto il mio cortile, ossia il mio ‘anello di contenimento’, con gli stessi occhi che me lo dipinsero come un confine insormontabile per sin troppo Tempo. La nostalgia avvertita era un senso di protezione artificiale.

Allo stesso Tempo, quel Tempo, fu la fucina dell’Arte che mi contraddistingue:

non si può biasimare nulla di ciò che è stato, perché ciò che è stato è rappresentato dal frattale del povero maiale:

non si butta via nulla del maiale… vero?

Leggete questo scritto mentre sentite una colonna sonora che vi piace particolarmente (io sto sentendo quella di Cloud Atlas); vi aiuterà la musica a penetrare e a farvi penetrare molto più dettagliatamente, dall’energia di queste righe scritte con un cenno alla fronte ed uno al petto.

SPS è diventato un’opera in bilico tra il Mito e la realtà 3d, opportunamente schierato sulla stessa funzione d’onda che regola e veicola la trasmissione di valore per ogni essere impegnato a vivere esperimentando se stesso nella praticità a specchio di questa dimensione mai casuale.

Nello stretto mix fra tutte le dimensioni, attraverso le quali la luce si permea di buio, subendo la gravità di leggi inferiori ma molto fiere d’essere se stesse, pur levitando verso quel confine tra sogno e reale che, infine, riabbraccerà come la calda presenza di un genitore da cui in realtà non ci si è mai troppo allontanati.

Fuori aleggia la nebbia, frutto delle miriadi di genti costrette a riprendere l’attività lavorativa e scolastica, ma dentro è il Sole che risplende, sempre, allo stesso modo di quello fisico, che esiste continuativamente oltre alla cortina di nubi addensanti le preoccupazioni del genere umano sotto all’incantesimo delle proprie rinunce.

Non è importante chi 'io sia', né cosa SPS intenda veicolare; è il risultato pratico ciò che importa. Alla Massa piace molto andare al cinema, leggere libri e fumetti di ‘fantasia’:

la più grande storia mai raccontata’ è quella che vi appassionerà maggiormente, man mano che il Tempo la diffonderà nelle 3d e, da lì, attraverso il presente, nel passato/futuro.

Sarà molto bello, appagante, nutriente per l’essenza ricolma di ragnatele.

Il genere umano è sotto incantesimo e occorre un ‘eroe’ che lo aiuti a liberarsi. Intendiamoci bene... non c'è nessuno da salvare, ma qualcuno da aiutare, sì. E se nessuno si ritenesse in questa categoria, ebbene... ci sono perlomeno io.
 
Quale storia migliore di questa al fine di trascorrere del Tempo leggendo al di fuori delle asperità della Vita 3d? In fondo, non si è alla ricerca di spensieratezza in grado di allontanare dal grigio diurno? Non si è alla ricerca di divertimento, svago, distrazione?

E allora!

Le vicende narrate in SPS equivarranno alle migliori fiabe, ai migliori film, ai migliori fumetti… Anche senza 'capire tutto'. Avete forse capito tutto di film come Matrix, Inception, Il Signore degli Anelli, etc.?
 
Ma sto forse vendendo qualcosa? Sto forse cercando la vostra approvazione?

Sì.

Perché a me piace ‘fare questo’… scrivere quotidianamente di storie vicine e lontane che ci riguardano anche se confuse nel ma e nel se...

Vi racconterò la storia del Mondo attorcigliata al filo del Mito e delle 3d.

Chi sono io per raccontarvi una storia simile? Ma andiamo... è una finzione letteraria, no? Fantasia. Arte. Un talento per inventare vicende che, però, riguardano noi, le nostre famiglie, la nostra società, ciò che accade adesso... la cosiddetta realtà:

ho pensato di scrivere un romanzo lunghissimo, giorno dopo giorno, ambientato qua, adesso, ora, negli scenari che ci vedono vivere quotidianamente... Prendendo spunto dai personaggi reali che decidono o che lasciano decidere.

Non è satira:

è Mito e 3d insieme.  
 
Una storia, infinite storie, che ci riguardano… senza per questo salire sul pulpito o sentirmi migliore o peggiore di ognuno di voi:

semplicemente perché mi sento di poterlo fare e intendo dunque farlo.

Monti e Draghi… reami incantati e città sotto assedio d’eserciti invisibili. Luci e ombre invertite

Sarà un viaggio indimenticabile; la nuova frontiera dell’intrattenimento, oltre al cinema 3d o alla lineare lettura di una storia cartacea, ricettacolo di creature infradimensionali. I personaggi citati e protagonisti saranno numerosi e gli ordini d’appartenenza diversi, seppure il finale saprà sorprendere come non mai... quando arriverà il Tempo per scrivere un 'finale'...

Probabilmente sarà un arrivederci.

Una narrazione ad ‘effluvio’, che vi verrà a trovare come il migliore degli appetiti o il più convincente dei profumi per narici abituate a filtrare secondo convincimenti scritti in maniera sorprendente.

Sarà il caso, dunque, di imparare a vedere e vedrete… se sarete della ‘partita’.

 
I livelli sono 3, da cui partire
da cui anelare…
da cui sognare.

3 livelli, attorno a cui
ognun di noi
è legato assai.

Terra
OltreTerra
ed
IperTerra:
sapete la differenza?
È la vostra semenza… 

Per ricordare
imparate ad osservare:
è tutto replicato
come nel passato.

Nella musica o nel sole,
nella minestra o nel bucato…
siete solo voi o c’è dell’a(l)t(r)o)?

Nessuno vi avviserà mai a tinte chiare
ma…
è meglio vigilare.

Forse è il caso di destarsi
e dell’incantesimo
appurare
e decretare il levarsi.

Per fare questo, SPS costituirà una spada conficcata nel terreno:

saprete sempre esattamente dove si trova e come trovarlo, giorno dopo giorno.

Profondamente onorato,
mi raccolgo e levo l’ancora per oggi,
certo che nuovi amici ben presto giungeranno.
I posti sono infiniti. Non c’è nessuna ristrettezza in questo Reame.
Vige l’abbondanza in ogni sua forma e gli Esseri partecipanti son ‘vivi’…

‘Il concetto di base che unisce lo studio dei frattali alle discipline come la biologia e quindi anatomia e fisiologia parte dalla convinzione di un necessario superamento della geometria euclidea nella descrizione della realtà naturale

Volendo essere molto sintetici, i frattali servono a trovare una nuova rappresentazione che parta dall'idea di base che il piccolo in natura non è nient'altro che una copia del grande. La mia convinzione è che i frattali saranno presto impiegati nella comprensione dei processi neurali, la mente umana sarà la loro nuova frontiera’.
Benoît Mandelbrot 
 
Procedendo oltre ad ogni retaggio della mente, si giunge all’Analogia Frattale:

la legge di unificazione del campo, che unisce il tutto a tutti e viceversa, ma che… ‘se ti fermi nel mezzo’ potresti essere tentato di scambiare il rumore dei tuoi passi per quello del lupo cattivo. Figuriamoci il tuo alito…

Vi aspetto numerosi, domani… qua, su queste frequenze Web.

Ricordate:

‘la più grande storia mai raccontata’ è solo su SPS.

Riguarda tutti: perché non prenderne atto ‘divertendosi’?

Vale lo stesso, sapete? Perché andate a vedere film dell’orrore o saghe terrorizzanti piene di orchi e mostri vari? Per divertimento?

C’è qualcosa che aleggia in noi e che chiede di essere visto ed allo stesso Tempo ‘non visto’.

Che significa? Che chiede di essere portato alla luce, che chiede di nascere…

Il concetto di divertimento in SPS è molto strano, sapete? Certamente va provato…

È possibile divertirsi mentre si è alle prese con un Volador?

Sì…

Come?
Quando si ha un debito con una Banca e le condizioni sono da usura legalizzata (Volador), si può ribaltare la frittata, contrattando nuove condizioni in quanto, altrimenti, la Banca vedrà crescere le proprie ‘sofferenze’ nella misura aggiuntiva anche del nostro debito. È una questione di prospettiva. Una vicenda epica di coraggio e paura che rimanda alle trascorse lotte tra uomini e uomini e uomini e ‘altro’.

Beh… non posso dettagliare tutto in un solo articolo, no?

La religione dei capricciosi Dei dell'Olimpo offre alibi infantili a chi non sa assumersi la responsabilità dei propri atti’…
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Quando si dice ‘ad immagine e somiglianza’.

A ben ritrovarci... e che il vento gonfi sempre le nostre vele, perchè il viaggio sarà molto molto lungo.
 
 
Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2013
Prospettivavita@gmail.com

venerdì 4 gennaio 2013

Preoccupazioni e subappalto.






Grave cura non ti punga, e sarà tua vita lunga. 
Proverbio toscano

L'uomo che ha cessato di avere paura ha cessato di preoccuparsi. 
Francis Herbert Bradley

Non mi preoccupo di niente perché preoccuparsi è una perdita di tempo. 
Guns N' Roses

Trovato l’accordo sul fiscal cliff ora il mercato teme una fine anticipata del Qe3...
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Usa: Fmi, è insufficiente accordo su fiscal cliff.
L'accordo raggiunto al Congresso per scongiurare il fiscal cliff ‘non è sufficiente’, secondo il Fondo Monetario, a garantire la salute a lungo termine dei conti pubblici americani. ‘Il più resta ancora da fare per riportare le finanze pubbliche Usa su un percorso sostenibile senza con questo danneggiare la ripresa ancora fragile’, ha detto il portavoce dell'Fmi Gerry Rice .

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Doccia fredda dalla Fed, partenza debole a Piazza Affari.
L'euforia che ha fatto impennare le piazze europee di tutto il mondo è già passata

Sono tornate le preoccupazioni sull'effetto che l'intesa sul fiscal cliff avrà sull'economia e, soprattutto, le due scadenze cruciali che arriveranno fra la fine di febbraio e il 1 marzo, ovvero l'aumento del tetto del debito e le decisioni che dovranno essere prese sui tagli alla spesa.

Sull'inasprimento della pressione fiscale, infatti, ormai un compromesso è stato raggiunto, a far tremare è ben altro

l'accordo non tocca i conti pubblici americani e non risponde alle richieste delle agenzie di rating. E proprio queste ultime, non dimenticando quanto accaduto nel 2011, guardando al confronto che il nuovo Congresso avrà con l'amministrazione sul debito. Un confronto che non vedrà come protagonista il segretario al Tesoro, Timothy Geithner che dovrebbe salutare l'amministrazione Obama entro fine gennaio…
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Abbandona ogni preoccupazione per la tua esistenza e te la renderai piacevole. 
Seneca

Rimane un sogno inutile, anche se può essere di conforto, immaginare una vita priva di stress e di problemi vissuta in un mondo libero da preoccupazioni. L’uomo non può sperare di trovare sulla Terra il Paradiso, perché il concetto di Paradiso è statico, mentre la vita umana è un processo dinamico.
Il miraggio della salute - Renè Dubos

Preoccupazione. L’interesse che paghiamo sui guai prima che essi arrivino.
A Connotary - John Garland Pollard

Minimizza le tue preoccupazioni fino a quando non diventa automatico: questo raddoppia la durata effettiva della tua vita… e ti dà quindi il tempo di goderti le farfalle, i gattini e gli arcobaleni.
Lazarus Long l’immortale – Robert Anson Heinlein

Fino a quando non diventa automatico:

il dinamico che si ancora nello statico.

Tutto ciò è già successo, ma nella maniera più cementificante (frattale; il cemento).

Abbiamo smesso di preoccuparci seriamente, lasciando il passo 'a ciò che si è preso tutto', facendoci abitualmente preoccupare in continuazione come se... fosse un lavoro; un'attività generante energia di preoccupazione, a quanto pare molto gradita ed ambita ad 'un certo livello'...

Il Mondo è nelle nostre mani, ma noi abbiamo subappaltato il ‘lavoro’.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2013
Prospettivavita@gmail.com


giovedì 3 gennaio 2013

Che cosa sappiamo?




Un altro problema riguarda il modo in cui le citazioni vanno tradotte. Occorre distinguere vari casi.

La citazione è nell'originale, non è tradotta:
  • la citazione originale è nella lingua della cultura emittente: in questo caso, se si tratta di un opera classica, o comunque di opera già tradotta nella cultura ricevente, è bene cercare la citazione tradotta e citare in nota i riferimenti all'edizione nella cultura ricevente
  • la citazione originale non è nella lingua della cultura emittente: in questo caso la citazione si presenta in una lingua diversa da quella del lettore già nell'edizione dell'originale, pertanto si può mantenerla nella stessa lingua anche nel metatesto; a ciò fa eccezione il caso in cui la lingua della cultura emittente e quella della citazione siano molto simili, mentre la lingua della cultura ricevente sia molto diversa. Supponiamo per esempio che in un testo italiano compaia una citazione in spagnolo castigliano. Il testo viene tradotto in inglese. Mentre per un italiano il castigliano è una lingua leggibile e quasi comprensibile, non è altrettanto per un lettore inglese: in questo caso può essere opportuno riportare la citazione in inglese.
La citazione è presentata in un testo tradotto

in questo caso, la citazione non va tradotta dalla traduzione in cui la citazione è riportata, ma dalla lingua originale. Occorre perciò prima risalire al testo originale della citazione, poi stabilire se va tradotto (per esempio, l'originale potrebbe essere nella stessa lingua della cultura ricevente), e quindi tradurlo oppure se si tratta di opera già tradotta ricercare il passo nell'edizione nella cultura ricevente...
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Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2013

 

mercoledì 2 gennaio 2013

Chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno.






Ogni città riceve la sua forma dal deserto a cui si oppone.

Le città come i sogni sono costruite di desideri e di paure.

D'una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda.

L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: 

accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più

Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: 

cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.

La menzogna non è nel discorso, è nelle cose.

L'occhio non vede cose ma figure di cose che significano altre cose.

Arrivando a ogni nuova città il viaggiatore ritrova un suo passato che non sapeva più d'avere: l'estraneità di ciò che non sei più o non possiedi più t'aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti.

Viaggiando ci s'accorge che le differenze si perdono: 

ogni città va somigliando a tutte le città, i luoghi si scambiano forma ordine distanze, un pulviscolo informe invade i continenti...

Le città invisibili - Italo Calvino

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2013