mercoledì 25 gennaio 2012

Sensibilità post terremoto.




Quello che una volta scandalizzava il popolo americano, ora raccoglie consensi…
Link 
 
Le opinioni hanno l’abitudine di 'stazionare', per un certo lasso di tempo, ruotando in uno stretto giro della possibilità. Cerchiamo di osservarle come solidi Platonici, che ruotano su se stessi, al fine di generare effetti illusori relativi al proprio movimento. 

Quello che vediamo è solo l’apparente traccia evidenziata da una rotazione su se stessi e attorno ad un ‘anello’ gravitazionale, allo stesso modo di un Pianeta. Ciò equivale a sostenere la visione prospettica di uno sciabordio di leggi provenienti da diverse 'latitudini' dell’Universo; solitamente suddivise in:
  • native o Planetarie
  • esistenti o Cosmiche.
La rivoluzione attorno ad un ‘qualcosa’ comporta l’essere sotto l’influsso di quello stesso ‘qualcosa’. È come una sorta di ‘dipendenza’, questa attrazione a cui ci si concede. Una dipendenza anche funzionale, ossia relativa ad una certa scala gerarchica. La rotazione attorno a se stessi è una necessità, mentre quella attorno a ‘qualcosa’ è una funzione relativa all’appartenere all’insieme Universale. Quindi:
  • rotazione sul proprio asse = Vita = Io = esplorazione 3d = conosci te stesso
  • rivoluzione attorno ad un ‘corpo centrale’ = esistenza = Io sono.
Nelle 3d tutto concorre a formare dei loop, perché è la forma più ‘stabile’ dell’energia e della sua ottimizzazione. Questi loop descrivono frattalmente la rotazione attorno al proprio asse, in quanto una simile rotazione conferisce magnetismo appartenente al ‘corpo che ruota’. Il magnetismo è una forma di conservazione della ‘memoria’ e, quindi, del contesto racchiuso nel loop.

L’Aura è un effetto illusorio della rotazione su 'se stessi', come ci ricorda Carlo Dorofatti

Quando Castaneda descrive il Volador, come ‘attaccato’ all’Aura umana, in realtà descrive la visione dell’effetto illusorio di quello che gli ‘sciamani’ vedevano

La ‘macchia scura’ sullo sfondo dell’Aura è una proiezione magnetica di quel ‘lato oscuro’, che esiste in ogni individualità, ad immagine e somiglianza del Creatore. 

È come la cineproiezione di una pellicola relativa al Sé. 

I colori dell’Aura descrivono le varie funzionalità e ‘stati appartenenti’, per cui allo stesso modo le parti oscure descrivono i ‘gap funzionali’. Da questo punto di vista il Volador viene scambiato per la nostra ‘problematica’, invece che per un’autoesistenza attratta irresistibilmente dal nostro ‘scompenso’ energetico

In fondo al cammino del Conosci Te Stesso è installato il principio della ‘fine’, sia nostra che del parassita, nelle forme incarnate e ‘accessoriate’. L’accessorio è il parassita che ha sempre un senso, un preciso compito esistenziale e funzionale, scambiato molto spesso per un ‘nemico’ o per la ‘causa’ dei nostri problemi. Questa prospettiva cambia nel momento in cui si trascendono le paratie stagne dell’isolamento adattivo a cui ci siamo concessi. 

Nella sopravvivenza c’è il continuum di tutti quei meandri abitudinari legati alla diluzione nel tempo della consapevolezza. Sopravvivere mantiene intatti tutti quei ‘germi’ legati alla fase della sopravvivenza. È come se l’umanità dettasse i tempi e i ritmi della ‘Natura’ attraverso il proprio cammino, ottenendo di rimando sempre un preciso riflesso di Sé

Il riflesso è tale da indurre il proprio cambiamento persino nello ‘specchio’, che fedelmente non può fare altro che ‘obbedire’. 

Il riflesso è autentico, perché il corpo riflettente, effettivamente, diventa quello che riflette. Questa è la co creazione. Il corpo diventa quello che riflette: anche il nostro corpo.

Dove si colloca l’uscita dal loop?

Precisamente a livello trascendente le 3d. Alzando la propria vibrazione è possibile ricomprendere il loop, abbracciarlo e gentilmente scioglierlo nella sua continuazione, nel senso che ‘sciogliendolo’ si scopre quello successivo. 

Oggi, alle 9.07, penso che sia avvenuta una scossa di terremoto nella zona del Vigevanese. Ero al computer e ho percepito come una forza ‘sconosciuta per me’, che è letteralmente entrata in casa secondo un movimento ondulatorio:

la struttura della casa è stata attraversata da una forza che era ‘sotto’, ma allo stesso tempo ‘sopra’, attraverso l’effetto vibrazionale che ha scosso le finestre. Si è mossa anche l’aria, infatti degli sbuffi improvvisi hanno attraversato i serramenti. Una sensazione davvero strana e nuova per il circolo abitudinario a cui sono agganciato sensorialmente

La ‘campana eolica’ si è messa a suonare lentamente, per cui non ci sono dubbi che si sia trattata di una scossa di terremoto. I cani hanno iniziato ad abbaiare, anche se non molto aggressivamente. È stato come un evidenziare la ‘novità’… La sensazione iniziale di ‘non capire cosa stesse succedendo’ è ancora chiaramente impressa dentro di me, come la precisa sequenza di eventi accaduti, forse, in quattro/cinque di secondi, a scandire gli effetti fisici di una forza che giunge per ricordarci ‘qualcosa’: che siamo di passaggio su questa Terra. 

Non è un intimidire ma un ricordare, molto simile ad un buffetto ricevuto sulla guancia dallo zio di turno.

È un avvertimento e va preso in quanto tale, nell’ottica sinfonica dell’esistenza. Una cosa è certa: ho compreso l’illusorietà fisica del pavimento, perché quell’onda lo ha reso simile all’essere su un materasso ad acqua. Una vera e propria meraviglia sensoriale.

Uno ‘schiaffo’ molto simile a quello shock addizionale descritto da Gurdjieff, al fine di compensare il semitono mancante della scala d’ottava? Le abitudini o i ‘loop’ vengono scossi alle fondamenta da eventi di questo tipo; eventi capaci di mutare le ‘aspettative’ prospettiche. Il ‘domani’ rischia di cambiare, alla luce di simili manifestazioni. Perché? 

Perché si evidenzia la struttura energetica di un luogo 'condensato' nell’abitudine, un luogo che si crede conoscere e misurare con la sola razionalità.

Gli effetti distruttivi di forti terremoti sono terribili, per carità, ma è il ‘ricordo’ che si installa in profondità che potrà fare la differenza, ‘poi’. Il valore aggiunto di un terremoto è quel senso di ‘leggerezza’ che si avverte anche dopo anni, quando la paura e lo sconforto si dissolvono sempre di più, lasciando spazio per quello strano, ma evidente, senso di ‘trascendenza fisica’ capace di aprire nuovi spiragli nella prospettiva.

Le abitudini 3d hanno simili fattezze, ad esempio:

risultati trimestrali in crescita per McDonald's. Il big statunitense dei fast food ha archiviato il quarto trimestre con un giro d'affari pari a 6,82 miliardi di dollari, in crescita del 10% rispetto ai 6,2 miliardi registrati nell'analogo trimestre nel 2010... In salita anche l'utile netto che si è attestato a 1,376 miliardi, ossia 1,33 dollari per azione, contro i 1,24 miliardi, ossia 1,16 dollari per azione, registrati dodici mesi fa. Il mercato si attendeva un Eps per 1,30 dollari. McDonald's intende aprire 1.300 nuovi ristoranti.
Link

A quanto pare Francia e Germania hanno preparato un documento comune in cui chiedono regole meno penalizzanti per le banche che hanno anche business assicurativi; il rinvio delle regole sul leverage e sulla liquidità…
Link 
 
Queste ‘abitudini’ descrivono lo stato dell’incantesimo che 'abbiamo creato' e che, ‘adesso’, ci controlla in virtù della propria intenzione di sopravvivenza.

Scrivevo anche ieri, ad esempio, di Matrix e della presenza di Smith in ogni individualità appartenente alla neuro simulazione globale. Ebbene, quel principio di controllo presente in ognuno di noi, corrisponde sia ad un aspetto interiore che esteriore: la paura attira i predatori.

Un discorso, quello relativo al parassitismo eterico, che mal si adatta allo status Antisistemico, che ‘ha’ il possesso della massa. È un discorso che non viene 'digerito' e che suscita ‘malumore’, generalmente

Infatti, va per la maggiore ‘far finta di nulla’, lasciandosi andare a quel finto divertimento sociale da intavolare nei momenti liberi del tempo ‘concesso’. Ieri, riflettendo sul perché il mio discorso intuitivo relativo al ‘controllo’, in generale, non venga preso sul serio dalle persone, ho capito improvvisamente la motivazione di base

Il pensiero è andato proprio alla ‘figura’ di Smith, cioè al fatto che, potenzialmente, egli è presente in ognuno di noi. Egli rappresenta il controllo dell’inconscio, quel ‘meccanismo’ sviluppato interiormente, in grado di attivarsi al fine di trasformare ognuno di noi in Smith

un controllo invisibile del nostro operato, che ci rende vittime e carnefici allo stesso tempo. Giudici di quello che fanno gli altri.

Ciò 'spiega' tutto quello che succede quando è la massa stessa a processare quegli individui che ‘esulano’ dal contesto abitudinario, in maniera ‘pericolosa’ per la consuetudine e, quindi, per la sopravvivenza del potere parassitario condensato nel ‘paradigma’.

Ho capito il perché dei miei problemi ‘pseudo nativi’, relativi all’approccio con il 'prossimo', ed il perché dell’indifferenza del 'prossimo' alle mie sollecitazioni, per la verità sino ad ora un po' all'acqua di rose.

È semplicemente una strategia – basata sull’indifferenza dimostrata da ogni potenziale ‘Smith’ presente all’interno del 'prossimo'

Un sistema di sicurezza Antisistemico, che emerge dalla nostra ‘rinuncia’ a conoscerci. Il loop è servito: come uscirne?
 
Insistendo con tenacia, pazienza, lungimiranza e ‘vera intenzione’: conoscendo se stessi.

Essendo se stessi e non un surrogato di se stessi. 

Smith è diventato una delle nostre personalità che dobbiamo imparare a riconoscere e gestire. È un grande lavoro da compiere. Un ‘lavoro’ che necessita di totalità e presenza, scelte radicali e non-paura.

Esattamente tutto quello che viene incoraggiato, al contrario, dal tessuto Antisistemico. È solo lì da ‘vedere’…

Abbiamo occhi per vedere? Oltre che bocche per lamentarci e sentirci vittime? Noi siamo anche i nostri 'carnefici'.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

martedì 24 gennaio 2012

Stringhe: la possibilità diluita nel Tempo.





Il Network (Rete) di Sovranità Integrali (SIN) esiste già e, in effetti, è sempre esistito. Tuttavia non vi è stato modo di connetterlo o interfacciarlo con le vostre tecnologie.

La Terra-Earth ha creato tecnologie per la maggior parte di natura meccanica ed elettrica, e soltanto ora comincia a comprendere i campi di energia elettromagnetica e la tecnologia olografica. Sfortunatamente, quando le tecnologie sono nel loro stadio di sviluppo infantile, spesso vengono adattate alle applicazioni del controllo militare o economico: è il caso di queste tecnologie emergenti…
Wingmakers 
 
Se osservassimo il genere umano all’interno di un ‘cono di tempo’, lo potremmo vedere alle prese con i suoi limiti delineati nel tessuto spazio temporale. Quello è l’esatto punto in cui ‘è’ giunto, è la summa media del suo ‘sentire’. 

Questa situazione è ovviamente valida anche per ogni individualità impegnata a ‘formare’ il tessuto sociale, allo stesso modo del 'come si forma' una barriera corallina, ovverosia per ‘sedimentazione’ fisico- vibrazionale. La nuova 'era' che si sta aprendo ci permetterà di ricevere maggiore 'spettro luminoso', per cui avremo maggiori opportunità di ‘conoscerci’ rispetto al tracciato relativo al passato

Questo ‘nuovo che avanza' conferisce questa sensazione di maggiore ‘potere’, anche se per la verità il passato aveva la stessa identica 'carica di valenza'. 

Ciò che è successo, è stato un risultato alla luce del nostro ‘status’ e, ripensandoci adesso, è sempre più chiaro che in quella vibrazione dell’energia non mancava proprio nulla rispetto a quella presente: il gap è solo mentale e deriva dalla decodifica che facciamo della storia deviata, ossia del paradigma in corso d'opera.

La ‘possibilità’ è sempre rimasta tale, con la sola differenza del nostro punto prospettico. 

Infatti è il nostro 'focus' che identifica e definisce un certo ambito. Con la mente divenuta ‘padrona’ è logico che l’osservazione venga ‘registrata’ a livello mentale, per cui l’impressione che si ricava è sempre inerente a quel circuito razionale, ma allo stesso modo estremamente dipendente dall’elaborazione sensoriale. Dato che la ‘sensazione’ è limitata per Natura, in quanto è un opportuno filtro che ci permette di poter esperimentare la Vita 3d in maniera ‘autentica’ seppure ‘illusoria’ perchè  - non assoluta, allora il ‘ricordarlo’ contribuirà a mantenere molto più stabile il ‘senso’ della nostra presenza alla luce di una prospettiva più sottile e ‘stabile’

In un certo senso è un meccanismo di 'sicurezza', la 'limitazione', che sussisterà sino al momento in cui saremo più consapevoli di noi stessi e delle nostre facoltà 'silenti'. Potrebbe essere molto pericoloso per noi stessi e per gli 'altri', risvegliare quel potere che ancora non crediamo possibile, 'oggi'. Tuttavia, una parte frattale di quel potere è già interamente accessibile persino dal nostro livello attuale:
 
è come scrutare un panorama dalla cima dei monti e poi scendere a valle per esplorarla. Se abbiamo completamente rimosso il valore aggiunto dell’osservazione privilegiata intercorsa – dal livello della cima dei monti - allora perderemo un certo ‘vantaggio’ quantomeno sulla conoscenza relativa alla fisionomia del paesaggio

Un dato molto importante al fine di non smarrirsi o di evitare di prendere abbagli troppo grandi per essere corretti in uno stretto giro di tempo.

Un vantaggio nella consapevolezza, acquisito e mantenuto stabile nella prospettiva 3d, permette una maggiore centratura nella sinfonia, spesso caotica ma non casuale, dell’avvicendamento delle personalità al ruolo guida della nostra ‘infrastruttura’ bio/psico/energo organica.   

‘Ho inventato la macchina del tempo’.
Cosa direste a voi stessi, se vi trovaste di fronte alla persona che eravate qualche anno fa? Conviene rifletterci un istante, perché re-incontrarsi nel passato non è un'ipotesi così assurda come può sembrare

I viaggi nel tempo sono compatibili con la teoria della relatività generale di Einstein. Il difficile è scoprire come imbarcarsi in una tale impresa. Richard Gott III, professore di astrofisica alla mitica Princeton University, un'idea in proposito ce l'ha.
 
Tutto è iniziato nel 1991, quando trovai una soluzione esatta delle equazioni di campo di Einstein per due stringhe cosmiche in movimento’, racconta Gott. ‘Scoprii che permetteva di andare a ritroso nel tempo’. Già nel 1905 Albert Einstein dimostrò che era possibile mandare avanti gli orologi. Ora sembra che la relatività generale ammetta anche i viaggi nel passato. Il trucco è aprirsi un varco nello spazio-tempo. Com'è noto, lo spazio-tempo non è rigido, ma s'avvalla e si piega per effetto della gravità. 

Le stringhe cosmiche potrebbero creare il fatidico passaggio per catapultarsi nel passato.

Le corde cosmiche sono ipotetiche strutture tubolari, più sottili del nucleo di un atomo, che contengono un vuoto quantico. Non sono state ancora osservate direttamente nell'Universo, ma le stiamo cercando’, spiega lo scienziato: ‘All'interno di queste strutture si trovano dense concentrazioni d'energia e una pressione negativa. L'effetto anti-gravitazionale che si genera permetterebbe di deformare lo spazio-tempo a forma di cono attorno alle stringhe cosmiche, offrendo una scorciatoia nello spazio-tempo’. In altre parole, si verrebbe a creare un percorso tra due punti più breve, percorribile più velocemente rispetto al percorso standard di un raggio di luce...
 
Il ragionamento arriva fino all'estremo. Gott, infatti, non esclude che stiamo vivendo in un Universo madre di se stesso: ‘Nel 1998, io e Li Xin-Li scoprimmo che un loop temporale avrebbe permesso al cosmo di generarsi. In questo modello, il cosmo si auto-crea in una sorta di circuito chiuso, per cui si ritorna al punto di partenza e si riparte’.
 
‘Al momento le leggi della fisica, per come le conosciamo, non ci impediscono di ritenere che sia possibile dire 'ciao' al proprio sè più giovane’…
Link 
 
Stringhe, loop e condizioni ‘negative’. Molto interessante, alla luce della mia definizione di questo modello 3d come Anti-Sistemico. Se da un lato la mente inquadra la particella ‘anti’ come un qualcosa di ‘negativo’, nel senso dispregiativo del termine, dall’altro lato è sempre più chiaro che la materia, frattalmente, deve essere una polarità della sua completa possibilità, per cui deve esistere anche l’antimateria. Non un qualcosa di negativo in termini ‘distruttivi’, bensì l’altra possibilità da mettere sui piatti della bilancia.

La mente gioca alla realizzazione di ‘vortici’ abitudinari, perché ordinata a dare luogo e ad amministrare al meglio il complesso dell’energia disponibile e misurabile, però, solo attraverso il ‘film’ che si è fatta: un’illusione che vela l’autentica potenzialità inespressa nel campo della possibilità.

Svezia: la nuova religione dei copioni informatici.
Cattolico, musulmano, buddista o kopimista? Già, da oggi, perlomeno in Svezia, esiste una nuova religione: quella dei seguaci della Church of Kopimism (da Kopimi, ovvero come si pronuncia copy me). E, come s'intuisce dal nome, il credo del movimento è presto detto: la comunità dei kopimisti riunisce 3.000 file sharer (cioè coloro che condividono di file) svedesi per i quali comunicazione e condivisione sono sacri, mentre sono da condannare controlli e spionaggi

‘L'informazione detiene un valore, in sé stessa e in quello che contiene’, si legge sul sito dell'organizzazione: ‘E il valore si moltiplica attraverso il copying. Copiare è perciò fondamentale per l'organizzazione e per i suoi membri’.
 
Gli adepti della neonata fede - consacrata proprio sotto Natale dall'autorità svedese Kammarkollegiet come vera e propria religione - avevano cominciato già nel 2010 le pratiche per vedersi riconosciuti ufficialmente. E adesso ci sono finalmente riusciti, in quello che per loro è 'un passo verso il giorno in cui potremo vivere la nostra fede senza la paura della persecuzione'.
 
Anche se non esistono ancora vere e proprie professioni di fede o pratiche religiose. Per ora infatti il rituale è uno solo, come spiega a Wired.co.uk Isak Gerson, il leader spirituale del movimento: 'Il nostro rito principale è quello di copiare e di connetterci l'un l'altro condividendo informazioni'. E aggiunge: 'Solo l'essere stati riconosciuti dalle autorità svedesi ci aiuterà a rafforzare la nostra identità'.
 
A questo proposito, come si legge ancora sul sito, per diventare un adepto non occorre compilare un'adesione formale, ma solo sentirsi chiamati ad adorare la filosofia dell'informazione e del copying. Solo così di potrà diventare un kopimista, che Gerson sul suo sito definisce così: 'Una persona che crede che tutte le informazioni debbano essere distribuite liberamente e senza restrizioni. La filosofia si oppone al copyright in tutte le sue forme e incoraggia la pirateria di tutti i tipi di media inclusi musica, film, programmi TV e software'.

Questo non significa però che il copying e il file sharing potranno essere praticati liberamente in Svezia. Neanche per i kopimisti.
Link

Nuove forme ‘religiose’, nuovi dogmi, nuovi credo, nuovi regolamenti, nuove eggregore che chiedono di essere consacrate da altre eggregore, etc. 

La mente opera secondo una concezione nativa del ‘meglio’, ma sulla scorta dei loop o della memoria temporale abitudinaria, o paradigma. Occorre mutare la prospettiva radicata nel magnetismo Planetario e dipende solo da noi il 'cambiamento' di prospettiva...

L'antimateria è con noi da più di 80 anni, teorizzata da Paul Dirac e rilevata nelle sua prima forma, il positrone (un anti-elettrone), da Carl Anderson negli anni '30. 

Da allora siamo convinti che sia uno stato fondamentale della materia: per ogni tipo di particella ne esiste uno di antiparticella

‘Anti’ significa che ha caratteristiche tali per cui incontrando una particella le due si annichilano producendo un lampo di energia. Particelle e antiparticelle non possono cioè convivere. Nel nostro mondo fatto di materia, l'antimateria è presente in quantità minuscole’...
 
Sulla Terra possiamo produrre antiparticelle semplici elementari: anti-elettrone, anti-protone, anti-deuterio e recentemente sono stati prodotti degli isotopi di anti-elio…
Link 
  • particelle e antiparticelle non possono cioè convivere
  • per ogni tipo di particella ne esiste uno di antiparticella.
Biodiversità, che autorizza l'impossibile a divenire possibile.

Le ‘stringhe’ sono possibilità allo stato potenziale. Quale ‘suono’ genereremo attraverso la loro funzione? È il nostro focus che le va a sensibilizzare…

Non crediamoci tanto limitati. La nostra funzione manifesta è ciò di più opportuno per ‘non dare nell’occhio’:

co creando anche senza saperlo, al fine di mantenere l’Ego in una soluzione illusoria persino per il proprio grande potere di auto esaltazione. In attesa che il costrutto umano sia un po’ più bilanciato in se stesso.

Il frattale che lo testimonia? Eccolo:

sfortunatamente, quando le tecnologie sono nel loro stadio di sviluppo infantile, spesso vengono adattate alle applicazioni del controllo militare o economico: è il caso di queste tecnologie emergenti…
Wingmakers

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com



lunedì 23 gennaio 2012

Ascoltare in tutti i sensi.




La verità è sempre ‘sconvolgente’. Perché? Perché va ad impattare con un sistema di abitudini che si è radicato nella percezione d’esistenza umana. A quale ‘verità’ mi riferisco?

Ad una verità spirituale riflessa da una verità 3d.

Un esempio potrebbe essere questo:

Giglio: Schettino, scatola nera rotta, non registrava da 15 giorni.
La scatola nera della Costa Concordia era rotta, non registrava da 15 giorni. È quanto emerso dall'interrogatorio di garanzia del comandante Francesco Schettino e agli atti dell'inchiesta dei pm di Grosseto.
Link

Giglio: Costa pianificava 'inchini' per pubblicita'? Pm indagano.
I pm di Grosseto stanno indagando sulle dichiarazioni rilasciate durante l'interrogatorio di garanzia dal comandante della Costa Concordia Francesco Schettino, che aprono scenari in cui potrebbe rimanere seriamente coinvolta la Costa Crociere

Secondo Schettino infatti non solo ‘la Costa era al corrente della prassi ricorrente degli inchini in tutto il mondo’, ma addirittura ‘l'inchino al Giglio del 13 gennaio venne pianificato e voluto prima della partenza da Civitavecchia per ragioni pubblicitarie’, ha affermato Schettino. 

C'è inoltre un altro particolare rivelato dal comandante della Costa Concordia e cioè che i comandanti della società si sfidavano in quelle acrobazie molto spesso, e l'inchino del Giglio doveva essere la 'risposta' di Schettino a precedenti 'acrobazie' di un suo collega, Massimo Garbarino.
Link 
  
Senti, senti, cosa sta emergendo da questo 'incidente'. C’è veramente da rimanere sbigottiti da tanta ‘disinvoltura’, sia da parte del Comandante, sia da parte della Costa S.p.A. La sicurezza delle persone, molto spesso in viaggio per motivi davvero ‘unici’, verrebbe ‘dopo’ le questioni egoiche e di business

La scatola nera, che non registra, è molto simile all’effetto dell’indossare delle cuffie per isolarsi dal resto del Mondo, ossia ‘non sentire’:

‘La privazione sensoriale causata dalle cuffie è un problema, perché spesso i segnali acustici sono importanti quanto quelli visivi’. Insomma, andarsene in giro ascoltando a tutto volume i Led Zeppelin equivale a camminare bendati
Link 
 
La verità spirituale sottintesa è questa ‘rinuncia’ al ‘sentire’ ed alla mancanza di responsabilità e coerenza. In generale questo genere di ‘lezioni’ riguardano, per ‘osmosi’, tutti coloro che erano sulla nave, passeggeri compresi. Ancora più in generale, riguarda l’intera società che è in 'ascolto' sulle frequenze dei Mass media. 

Che cosa si ‘ascolti’ è un dato di fatto, le cronache Antisistemiche, mentre rimane un dato soggettivo il ‘come’ si ascolti e il ‘cosa’ rimanga in profondità di quell’ascolto.

Vado al dunque, ossia a quello che mi preme mettere in risalto quest’oggi: 

l’ascoltare alla luce di quello che si intuisce dentro di sé.

Solitamente, o con altissima probabilità, l’ascolto dei rumori della Vita, di quello che succede intorno a noi, è unidirezionale, cioè, dall’esterno verso l’interno. Abbiamo imparato a livello abitudinario a subire questo tipo di processo e viene difficile accettare che, invece, il processo possa anche svolgersi al ‘contrario’

Chi si sente il fautore del proprio destino oggigiorno, immersi in un oceano di problemi legati a mille situazioni differenti che si accavallano? È persino più ‘comodo’ sentirsi fuscelli nella corrente, piuttosto che ‘agire attivamente al fine di provare a se stessi che in realtà si è sempre al timone della propria nave’, anche nell'apparente sventura.

Poi, può succedere che durante la visione, e l’ascolto, di un film, o di una particolare musica, si senta in profondità un potenziale enorme ‘adagiato sul nostro fondo’. La ‘vibrazione’ con la quale si entra più o meno in risonanza è tale da evidenziare quella grande possibilità d’innesco esistente in ognuno di noi. 

Solitamente non dura per più di una decina di minuti, poi lo scenario si chiude e riprende il rumore di fondo della mente di superficie, carica di programmi abitudinari e di contenimento. Rimane solo una sorta di ‘ricordo’, di memoria dell’esperienza vissuta, di quell’ascolto vestito da effetto tonico e rinvigorente.

Ecco. Allora cerchiamo di ascoltare tutto quello che giunge sulle ali del presente. Questo tipo di ascolto deve essere tale da coinvolgere tutti i sensi, per cui l’ascoltare è relativo ad ogni senso umano. È chiaro che stiamo rimanendo in un ambito 3d della percezione. È sufficiente, anche se il risultato dell’ascolto sensoriale deve essere processato da altre capacità più sottili, come ad esempio, l’intuito e la visione prospettica inerente alla presenza miscelata di diverse tipologie di leggi, Cosmiche e Planetarie, auto esistenti.

La storia deviata appartiene al tempo deviato e, più in generale, all’Antisistema, ossia alla  polarizzazione di questo ‘scenario 3d’ ad opera nostra. Andiamo allora ad ‘ascoltare’, alla luce di una maggiore consapevolezza, alcuni significati nascosti nel racconto del Mito o di chissà quale altra mancanza di luce.

La 'vicenda' delle Termopili, per esempio. Sappiamo tutti di questo grande sacrificio, ad opera di un pugno di valorosi soldati contro un esercito imponente. Ma cosa sappiamo? Che, in fondo, è stata una guerra come tante altre e che, quel ‘gesto’, è stato uno dei tanti eroismi, spesso ignorati dalle cronache, di cui ogni guerra è costellata. 

Invece io intendo andare ‘oltre’. Cioè? 

Intendo alludere a quella ‘diluizione’ delle forze esterne al fine di conoscere se stessi. Il numero non conta nulla se lo si riporta, se lo si diluisce, attraverso la conoscenza del ‘territorio’, ossia frattalmente di se stessi.

La resistenza partigiana è da sempre la più difficile da sgominare per un potere o un esercito invasore. Perché? Proprio perché il ‘partigiano’ conosce le anse della terra che difende. Nel mito delle Termopili c’è tutto questo: è la dimostrazione di una ‘conoscenza’ che va al di la della forza da affrontare, forza che veicolata nella maniera più opportuna può essere completamente disinnescata dal territorio stesso in cui ‘si è’

Non mi importa se Leonida e i suoi fidati rallentarono solamente l'avanzata di Serse, una divinità aliena ancora fisicamente sulla Terra. Mi importa evidenziare il valore aggiunto che trascende dal Mito: la conoscenza del proprio 'luogo' esistenziale.

Lo scenario 3d mette sempre a disposizione i ‘mezzi e gli strumenti naturali’ per affrontare ogni tipo di sfida o esperienza umana e non. In questo caso abbiamo una diluizione del numero, una sua semplificazione, un effetto leva nelle due direzioni, in virtù della maggiore conoscenza del ‘territorio’. Non è solo forza, coraggio, intelligenza… no, il significato va davvero ‘oltre’, sino a raggiungere il più saggio dei ‘consigli’ che giunge dall’antichità: conosci te stesso. Tutto il resto viene di conseguenza…

In Matrix abbiamo le due fasi dell’incontro tra Neo e Smith:
  1. Neo entra in Smith. L’effetto è liberatorio per Smith
  2. Neo assorbe Smith, dandogli l’impressione opposta. L’effetto è trasmutatorio per Smith.
Che altro?
  • Nella prima fase, Smith è potenzialmente chiunque si trovi in Matrix e non sia un ‘ribelle’, ossia un ‘risvegliato’. La sua presenza è distribuita in tutti ed è, per questo motivo, un principio silente, non visibile
  • Nella seconda fase, Smith è libero dai condizionamenti della struttura di controllo dell’Architetto, per cui è manifesto, perché progressivamente libera il proprio potenziale nascosto da ogni persona, alla stessa maniera di una invasione virale.
Dunque:
  • Smith solitamente era invisibile, seppure ‘presente’ in virtù di un potenziale
  • Smith diventa poi  visibile, cioè si manifesta nel Mondo come entità auto esistente, assumendo il controllo dei suoi ‘contenitori’, o meglio, delle proiezioni dei suoi contenitori esistenti in Matrix.
Quello che mi preme evidenziare è l’emersione del ‘principio Smith’: un principio ‘demoniaco’, di controllo sovrasensibile finalmente manifesto, a sua volta sotto il controllo di 'leggi' superiori. Cioè? 

Una vera e propria ‘trappola’ tesagli dalle ‘circostanze’. 

Nulla è per caso, per cui la sua emersione è il frutto di un ‘volere superiore’, di un ‘Piano’:

vederlo per ‘prendergli le misure’, ossia accompagnarlo nella luce.

Neo, dandogli l’impressione di essere conquistato, in realtà lo conquista, assorbendolo dentro di sé, proprio dove è più ‘forte’, essendo completamente centrato nella propria presenza. Neo, in quel momento, incarna il principio dell’unione con il tutto, persino con il proprio ‘nemico’, che lo rimette nella neuro simulazione sensoriale, temendo che il virus Smith potesse mettere a repentaglio la propria ‘infrastruttura’.

Fare 'di necessità, virtù'.

Neo rappresenta il sistema immunitario dell’organismo Matrix. Smith è paragonabile ad un tumore che cresce ‘libero’ all’interno del 'corpo'. Esso è liberato da una nuova energia, dalla ‘conoscenza’, e ciò mette in evidenza come tutto sia in ‘evoluzione’. 

Nella biologia umana, il tumore, ci dicono, è un effetto dovuto al caos cellulare. Si parla di comportamento anomalo e di ‘pazzia’ di alcuni ceppi cellulari. In realtà il sistema immunitario compie solo il proprio dovere, attaccando, in pratica parti di sé, in quanto ‘percepisce’ l’agente invisibile, il potenziale di controllo invasivo, e si muove di conseguenza

Il sistema immunitario è anche un 'rilevatore' altrui...

Non esiste errore n’è pazzia, in questo atto, ma semplicemente l’evidenza di un controllo silente parassitario, che esiste nei piani sovrasensibili dell’esperienza umana 3d.
 
La sua presunta 'pazzia' è un campanello d’allarme, un frattale dell’aggressione ‘esterna/interna’ del potere invasivo, che utilizza il genere umano come batterie di carica.

L’ascolto mi porta ancora a comprendere quella modalità, quel grande potenziale inespresso relativo all’applicazione dell’analogia frattale, ossia l’emersione e l’indagine investigativa relativa all’evidenziazione delle tracce sottili lasciate dal Controllo, allo stesso modo dell'abbandonare impronte digitali ‘invisibili’, ma sino al momento in cui non ci si autorizza a rilevarle e a ritenerle sufficienti, in virtù di ‘prove’, dell’esistenza altrui in un certo ‘luogo’.

Mi viene in mente la modalità procedurale di Einstein, il quale era in grado di proiettarsi con l’immaginazione, oltre alla linea di frontiera conosciuta, oltre al limite 'attuale', mediante una spinta capacitiva slegata dalla necessita immediata di dare una spiegazione a quello che ‘si aspettava di vedere’

Una tenuta stagna di quello che ‘ci si aspetta’, semplicemente lasciandosi andare per le terre inesplorate del ‘pensiero’. Un talento molto vicino a quello naturale del bimbo, di immaginare Mondi impossibili ma ‘graditi’

Il fatto di mettere da parte, nella parte iniziale dello 'slancio', la pesante mole della mente razionale, lo ha portato ad esplorare nuove ‘terre’ isolate dall’acqua dell’invisibilità nelle 3d. Come se si fosse trovato su di un’isola mai vista dalla solita angolazione della percezione abitudinaria relativa all’orizzonte visto dalla ‘costa’ o terraferma. Il costruire un ponte tra l’isola e il continente, è venuto dopo la scoperta dell’isola. Infatti chi costruirebbe un ponte per raggiungere il ‘nulla’?
 
Deve necessariamente ‘venire dopo’. La mente razionale, invasa dal Controllo, non permette tanto facilmente questo tipo di 'slancio', se non per ritenerlo 'opera di fantasia' o di scherno.

Il metodo della divinazione si basa proprio su questo principio: lanciare ‘qualcosa’ per aria e osservare cosa va a formare, ad esempio. 

È come fare carotaggio in una distesa di ghiaccio o fra gli strati di roccia ed analizzare, al fine di comprendere non solo il passato, ma anche il futuro più probabile alla luce degli avvenimenti

Utilizzando l’analogia frattale è possibile, dunque, esplorare nuove possibilità della nostra capacità di co creazione.

Comprendendo una verità a qualsiasi livello, la si può espandere ai due lati della percezione - sopra/sotto - e, per così dire, esplorarla nel corso del tempo. È possibile lanciare vettori esplorativi in 'terre impossibili' e renderle fertili della nostra presenza (l'analogia la troviamo nell'esplorazione dello Spazio, in virtù della propria auto determinazione).

Una presenza confusa per una maledizione per il ‘territorio’, dal genere umano stesso, se preso massivamente, ma invece una benedizione per l’emersione di ogni possibilità, ‘depurata’ progressivamente dalla sua conoscenza, ad opera dell’umano stesso.

Come se fossimo uno strumento di ‘bonifica’ del possibile emerso dall’impossibile, in virtù di un momento presente eterno in perfetto scorrimento ‘nomade’. Fautori di ‘valore aggiunto’

Sempre meno ‘sconvolti’ da quello che 'siamo', da quello che possiamo essere in grado di far emergere e dalla verità che sottintende.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com