giovedì 23 giugno 2011

Dinamiche che sfuggono (1).




Cosa sappiamo di quello che succede nel Mondo se ciò che ci riguarda da più vicino, molto spesso, ha le stesse sembianze camaleontiche del tentativo di capire una scienza specialistica come quella del nucleare? Cosa voglio dire? 

Che è stata dimostrata l’astrazione che il singolo individuo ‘vive’ allorquando si presta ad usufruire di un servizio moderno, interfacciato dal lavoro degli altri. Cioe? Prendiamo l’atto del mangiare, ad esempio: un bimbo che mangia un succulento panino imbottito, in realtà, non sa cosa sta mangiando.

Ossia non riesce a mettere in relazione il contenuto di quell’invitante e saporito ‘prodotto’, con la sua origine. Lì dentro c’è semplicemente qualcosa di ‘buono’.

Non importa se quella ‘essenza inerte’ una volta era stata una ‘essenza viva’. Non importa, nel senso che lo si ignora, e per i bimbi è proprio così: ignorano. L’interfaccia che è stata creata e disposta ‘attorno’ è pressochè totale. I genitori sono convinti che quei ‘contenuti’ siano in linea con le ‘aspettative’ di crescita organiche dei loro figli, per cui la catena alimentare diventa una linea di sangue: pesce grande mangia pesce piccolo.

Le mode conducono e veicolano nuove forme d’apparenza coadiuvate sempre dalla medesima interfaccia dissociativa, come se ‘per magia’ noi potessimo usare determinate ‘cose’ che appaiono nel Mondo senza una paternità precisa e senza nessuna diretta conseguenzialità nè responsabilità.

Il nostro nuovo ‘gadget’ necessita di ‘materia prima’ al fine di essere assemblato o modellato: materia prima che è inerente a questo piano 3d del Mondo. Ecco un esempio:

Passione extension? I capelli arrivano dai templi Indù.
Per fede o per bisogno: sono migliaia le donne indiane che si radono i capelli che poi rivendono ai parrucchieri per realizzare le extension che fanno impazzire le donne occidentali. I capelli più usati infatti provengono dall'India, dove nei templi Indù la rasatura viene fatta per motivi religiosi…
Da Yahoo 
 
Ora, ho sentito parlare del ‘potere contenuto nei capelli’, un potere relativo alla nostra continuità esistenziale, infatti ci sono religioni o forme di culto 'minoritarie' che prevedono di non tagliare mai i capelli, perché con essi si perderebbe anche parte del nostro ‘senso’, della storia esperienziale in cui ci siamo inseriti con un evidente scopo evolutivo. 

La figura di Sansone è famosa in questo senso:

Dalila allora lo tormenta fino alla noia e alla fine Sansone le rivela il suo segreto: se il suo capo fosse rasato, perderebbe tutta la forza. Dalila comprende che questa volta Sansone le ha detto la verità e quindi chiama i capi dei Filistei. Questi le portano il denaro e si mettono in agguato. La notte Dalila fa addormentare Sansone sulle sue ginocchia, chiama un uomo adatto e gli fa radere le sette trecce.

Persa la forza, Sansone viene sopraffatto…
 
Nel Kebra Nagast (La Gloria dei Re), antico testo etiope del IV secolo d.C., vi è un’ampia sezione particolarmente significativa per i fedeli Rastafari, nella quale è raccontato di come un angelo annunci alla madre del neonato Sansone, che il figlio avrebbe un giorno liberato Israele dai Filistei, e la inviti a farlo crescere illibato, ovvero il più possibile vicino a Dio (il concetto della purezza è estremamente importante nella cultura olistica Rastafari)...
 
I credenti Rastafari sono comunemente conosciuti per i cosiddetti dreadlocks, delle lunghe e dure trecce che caratterizzano la chioma di alcuni fedeli (si tratta di una pratica facoltativa). I dreadlocks costituiscono la realizzazione materiale di un voto biblico, il Nazireato, descritto nella Legge Mosaica (Numeri 6) e custodito nella Cristianità dalla sola tradizione etiope

Questa pratica ascetica comporta la consacrazione del proprio capo e dunque l'astensione dalla tonsura e dalla pettinatura, generando naturalmente le celebri trecce (Giudici 16:13-19); implica inoltre una dieta vegetariana e l'astensione da tutto ciò che sia impuro (ad esempio alcolici e tabacco).
 
Il libro sacro etiope intitolato Kebra Nagast, ovvero la 'Bibbia segreta del Rastafari', racconta dettagliatamente di come l'angelo apparve alla madre di Sansone, ammonendola di non tagliargli i capelli e farlo crescere puro, illibato e nazireo. La figura finale di Sansone pelato, cieco, incatenato, è dunque un esempio di ciò che può accadere a chi usa il metallo di Babilonia e disubbidisce i comandi divini

Bisogna quindi conservare la propria integrità fisica e morale, e i dreadlocks sono un simbolo da custodire gelosamente.
Da Wikipedia 
 
Una esagerazione? Ormai ho compreso che la verità è sparsa ad arte dappertutto; dunque qual'è il principio di saggezza contenuto in questa ‘vicenda’? 

La propria auto educazione alla luce della conoscenza, consapevolezza, disciplina e responsabilità ‘contenute’ e sentite per noi all’interno del Mondo e per il Mondo contenuto in noi stessi. 

Il perché di una disciplina, molte volte, funge da deterrente per ‘fuggire’ da quel certo principio, che possiamo anche intuire, ma che rifuggiamo in quanto espresso sotto forma di ‘credo’ o dogma a cui non sentiamo interiormente di poter aderire

Le forme minori di culto solitamente intimoriscono proprio perché ci lasciano alla mercè della nostra mancanza di autorità nel discernere. È più facile ‘scegliere’ di essere un cristiano piuttosto che un  Rastafari: che cosa penseranno gli altri se io…

La vicenda dei capelli che provengono dall’India al fine di poter ‘modificare’ all’istante le apparenze delle donne occidentali, francamente, suona molto ‘artificiale’: molto spesso si pensa che il tal ‘modo di fare’ sia il frutto di un ‘prodotto’ non naturale, ossia che quei capelli possano essere di natura sintetica, proprio come il bimbo non sa che la carne che mangia è proprio di quel ‘tenero’ animale che, in forma di cucciolo, ma non solo, gli sembrava tanto grazioso e simpatico.

Cosa sappiamo delle dinamiche intercorrenti nel Mondo? Molto? Poco? In realtà non importa. Perché? Perché il tutto è riportato in un’ottica di ‘sopravvivenza’. 

Il percepirsi come ‘precari’ della Vita, autorizza a fare della Vita tutto quello che si ‘vuole’, fermo restando che, alla fine, si fa tutto quello che ‘vuole’ un potere esterno a noi: un controllo intriso nella carne e nell’inconscio.

Uno stretto giro di chimica e quantistica conoscenza, che riversano in noi la propria identità caratterizzata dalla paura di ‘morire’. È, infine, una delle nostre ‘personalità’ anche questa: forse la più sfuggevole. Quella che più di ogni altra dovevamo fare emergere al fine di poterla ‘misurare’.

Siamo positivi suvvia. Lo possiamo sempre essere, pur parlando di cose ‘scabrose’. È sufficiente inquadrare questa porzione di Mondo in maniera prospettica, ricomprendendola da un piano più alto della percezione, estraendoci, 'allungandoci' come se ci alzassimo sulle punte dei piedi per apparire più grandi. 

Da quella nuova posizione possiamo osservare con altro ‘fare’.

Cosa sappiamo delle dinamiche che plasmano il Mondo? Ecco un altro esempio:

A metà del 19° secolo nel Wuerttemberg, vennero coltivati a farro più di 200.000 ha contro i 12.000 di frumento. Intorno al 1970 la superficie coltivabile del Baden-Wuerttemberg era costituita ancora da 1.000 ha di farro, laddove la maggior parte di questa superficie spettava alla produzione di grano verde. 

La ragione di ciò sta sicuramente nel fatto che il frumento, con l’aggiunta di concime artificiale, letteralmente ‘esplode’, ossia consente grossi raccolti, mentre invece il farro rifiuta ogni aiuto alla crescita artificiale

Attecchisce su quasi tutti i suoli, tuttavia predilige il terreno calcareo. Attecchisce perfino su quei terreni dove non crescerebbe più il frumento. La coltivazione del farro avviene ancora soprattutto in Svizzera, Belgio, Germania a Austria.
 
Al contrario del frumento il farro non è privo di involucro e richiede perciò una fase aggiuntiva nel processo lavorativo di elaborazione della farina.

È proprio perché non si lascia modificare nella propria costituzione originaria che è stato estromesso da molte regioni, facendo posto all’orgoglioso , manipolabile frumento. 

 Soltanto in Svizzera il farro ha potuto mantenersi ininterrottamente, soprattutto nell’Emmental, il che ha senz’altro a che vedere con il particolare attaccamento alla terra degli abitanti di questa regione… Santa Ildegarda di Bingen scriveva sul farro nel 12° secolo: ‘Il farro è il miglior cereale, procura giusta carne a che ne mangia e gli appresta buon sangue. Rende l’anima dell’uomo lieta e piena di serenità’.
Cereali e Pianeti nel’umana spirituale alimentazione – Emma Graf

Ecco le dinamiche Antisistemiche in chiave ‘parassitaria’ che emergono come frattali dello stato umano:
  • viene preferito il frumento perché manipolabile e perché ha una fase di lavorazione in meno
  • propedeutico allo sviluppo di sostanze artificiali, alias estraneazione da sè
  • atto ad un maggiore raccolto, ossia maggiore attaccamento all’avere e maggiore distacco dalla propria sfera intima.
È proprio perché non si lascia modificare nella propria costituzione originaria che è stato estromesso da molte regioniquesta è una chiave di lettura umana che si è sempre propagata nel tempo deviato

Il ‘diverso’ è sempre stato allontanato, combattuto, annichilito. 

La biodiversità, la ricchezza della Vita, non ne poteva non risentire. Le poche qualità di cereali coltivati oggigiorno lasciano intendere proprio questo impoverimento continuo del flusso d’abbondanza universale. La manipolabilità del frumento è simile a quella dell’intero genere umano, schiavo delle proprie paure che hanno preso il sopravvento generando il regime Antisistemico 3d. 

Un sistema di navigazione ‘artificiale’ che sta cercando di sopravvivere oltre al proprio compito primordiale ed oltre a se stesso ed alla propria ‘scadenza’. Per carità, Blade Runner ha dimostrato che non tutto quello che ‘scade’ è da considerarsi obsoleto e senza anima, ma in realtà il suo accumulo di esperienza costituisce sempre un grande valore aggiunto, dal punto di vista dell’intero movimento evolutivo globale. 

La famosa frase ‘Io ho visto cose che voi umani neanche immaginate…’ lascia proprio una testimonianza del fatto che la prospettiva deve necessariamente ri comprendere ogni ambito della creazione, perché tutto concorre a maturare ricchezza esperienziale ed esistenziale. Un 'grande' Hacker, se arrestato, viene subito assunto presso le Agenzie governative segrete: che cosa vorrà mai dire questa ‘prassi’? 

Che la 'ricchezza' è un vero valore aggiunto di cui non se ne può proprio fare a meno.

La frase dei cartoon ‘Se non li puoi battere, unisciti a loro’, espressa con toni sempre molto vivaci e spiritosi, esprime un punto di vista di opportunità; è logico che una simile espressione a 'più valenze', ovviamente non solo positive, esprima nella sua 'fredda logica' anche una verità superiore molto simile ad un ribaltamento dei piani o dei poli magnetici, nel senso di inversione del paradigma in corso

La massa critica guida questo principio degli assi; quando la massa cambia polarità, tutto cambia di ‘segno’. Terra compresa…


Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

mercoledì 22 giugno 2011

Disinnescare le notizie (2).





Il Sole ci può bruciare oppure congelare. L'evidenza che risalta in queste ultime settimane molto nuvolose, è che senza il Sole tipico della stagione pre estiva, la frutta e la verdura fanno fatica a crescere ed a maturare: ecco la 'verità'

L’unica verità assoluta che ognuno di noi può direttamente misurare e soppesare attraverso la propria esperienza di Vita, senza passare dal ‘parere dell’esperto di turno’.

Ci hanno levato la capacità di osservare direttamente gli eventi, gli effetti… il nostro riflesso ad opera del ‘tutto’.

L’equilibrio è alla base dell’evoluzione. 

Il Sole, per essere 'efficace', deve irraggiare con la dovuta sensibilità. Le nuvole e la pioggia sono una causa ed un effetto di quel meccanismo del ‘potenziale superfluo’ di Zeland

Se il Sole si concentra troppo intervengono delle forze universali che 'pongono rimedio'. È la Natura che è programmata per livellare i disequilibri: è una 'giustizia' innata e preparata per affrontare ogni tipo di situazione. Per questo motivo ogni tentativo di annichilimento di una specie sull’altra è destinato a ‘fallire’ e la successione degli Imperi sulla Terra lo dimostra a pieno, pur se inseriti nell’ambito della storia deviata nel reame del tempo 'perduto' Antisistemico.

Le carte di credito fanno recuperare 3 punti di Pil di sommerso?
Lo studio analizza anzitutto l’andamento della diffusione e dell’uso della moneta elettronica tra il 1993 e il 2008: in questo periodo le famiglie italiane provviste di carta di debito o di credito sono aumentate passando, rispettivamente, dal 41,8% al 63,6% e dal 13,2% al 31,6%. Anche l’uso di questi strumenti ha subito una significativa accelerazione: basti pensare che nel 1993 solo il 9,3% degli italiani in possesso di un Bancomat lo utilizzava per pagare almeno una volta l’anno, mentre nel 2008 il 73,8% l’ha preferito al contante almeno una volta al mese.

Complessivamente, i pagamenti con le carte in Italia sono passati dal 15% nel 1998 al 40% nel 2008. E tuttavia, le operazioni fatte col denaro di plastica risultano ancora molto contenute nel confronto internazionale: nel 2008 ogni italiano ne ha fatte solo 24,5 contro le 57 dell’Area euro e le 191,1 degli Stati Uniti.
Da Yahoo 
 
Frattalmente cosa si può dedurre da questa notizia? Che il grado di appartenenza all’illusione di questa versione dell’Impero è sempre più ‘popolare’.

Globalmente l’umanità sta aderendo al castello virtuale imposto da un certo tipo di energia; un costrutto basato sulla diseguaglianza e sul debito. Debito che fa chiaramente immaginare che ‘dobbiamo qualcosa a qualcuno’. 

Non importa chi sia quel ‘qualcuno’, perché subliminalmente è ‘quel qualcosa che dobbiamo’ a giocare la carta più pesante: un senso di colpa che ci portiamo dietro per qualcosa che abbiamo fatto o pensiamo di avere fatto. Ora, se la religione cattolica credesse nella reincarnazione e nel Karma, potrei pensare che è perlomeno coerente con  questo stato di ‘debito’, come lo posso pensare per altre religioni, ma dato che per evidenti motivi lo stato delle cose attuali è volutamente stato allontanato dal concetto di ‘ritorno’, come è possibile instillare un senso di ‘debito’ spirituale senza affermare che ciò che è stato fatto è sempre inerente a noi stessi, ossia: perché un credente cattolico cristiano si sente in ‘debito’?

Il peccato originale è stato compiuto da altri, no? 

Perché dobbiamo rispondere noi se è la prima volta che ‘viviamo’ su questa Terra? Noi esuliamo da ciò che altri, si pensa, abbiano fatto in tempi tanto lontani e diversi. Eppure il ‘credente’ crede di essere colpevole e di dover ‘pagare’ e di porre rimedio; solo che il ‘ritmo’ sociale non lo permette perché tra ‘dovere’ e ‘tentazione’ l’individuo viene spazzolato ad ogni istante ciclico della propria Vita.

Per cui 'rosola' in uno stato perenne di pena, giudizio, tormento, fuga da sé, auto svilimento, separazione, paura, etc.

Il debito economico è il frattale di un debito spirituale che è stato installato nel nostro 'sistema operativo'. Ma qualcosa inizia a mal funzionare dal punto di vista Antisistemico:

Usa: computer in tilt, a terra tutti i voli della United Airlines.
Un blocco informatico ha impedito di imbarcare i passeggeri.
Milano - Tutti i voli della compagnia aerea americana United Airlines sono stati fermati venerdì sera a causa di un blocco informatico che impediva di imbarcare i passeggeri. Lo ha reso noto un portavoce della compagnia. 'I nostri tecnici sono al lavoro per risolvere il problema in tempi rapidi', ha aggiunto. Soltanto dopo oltre cinque ore il manifestarsi del problema, i tecnici della compagnia sono riusciti a risolverlo e la situazione ha iniziato ad avviarsi lentamente alla normaltà.
 
Ritardi - L'avaria ha causato ritardi negli aeroporti (in particolare Chicago e Denver) con molti passeggeri lasciati ai terminal o bloccati sugli aerei fermi sulle piste. La United ha fatto sapere che i problemi hanno avuto inizio alle 20,16 ora di New York (le 2,16 di sabato in Italia) e ha riguardato le partenze dei voli, l'elaborazione dei dati e il sistema di prenotazioni.
Link 
 
Tutto ci riflette. Gli Antichi veggenti leggevano la realtà manifesta in questo modo… Il famoso ‘volo di uccelli’ osservato o la posizione dei Pianeti: tutto è inerente ad una modalità dell’osservazione e tutto è riferibile, riportabile ad un evento ancora solo immaginato, ad una intenzione che è già riflessa nel Mondo

Quando arriveremo a sostenere che ‘oggi è un buon giorno per morire’, ebbene quel giorno avremo condotto la pace nei nostri cuori, accettando di ribaltare il piano della percezione ed, in questo, riallineandoci positivamente con il flusso dell’Energia Celeste.

Perché ci danno così tante notizie negative? Per farci credere di vivere all’Inferno e di essere ‘sporchi’. Ma nella realtà di tutti i giorni, la nostra realtà direttamente osservata, è proprio così? Ogni giorno ci imbattiamo in cadaveri per strada, viviamo la guerra in prima persona, assistiamo ad incidenti d’ogni tipo, ad uccisioni di gente d’ogni età, etc.? Sinceramente a me, al massimo, succede di poter vedere qualcuno che sta male e si accascia al suolo, ma subito viene assistito, curato  e portato al Pronto Soccorso.

Dove sta veramente tutto questo ‘male’ che ci dipingono addosso?

Sta al di fuori di noi e non ci ‘appartiene’ così come noi non gli ‘apparteniamo’. Esiste da qualche parte ma non dove siamo noi.

Il diffonderlo tramite opera ‘pubblicitaria’ intende espanderlo come se fosse un virus anche in coloro che semplicemente assistono alla trasmissione. Nulla è per caso, per cui probabilmente un nesso c’è sempre. Ma l’ultima parola deve essere sempre la nostra e non quella di un volere che trapassa la scatola televisiva.

Ricordiamo sempre la trama di ‘V for Vendetta’: i Media ed il Potere sono caratterizzati da un intreccio totale, plasmante, velenoso. Un film è solo un film? 

Abbiamo di che meditare...

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

martedì 21 giugno 2011

Disinnescare le notizie (1).




Nella mia evoluzione, rispecchiata negli scritti ‘senzainchiostro’ di SPS degli ultimi 21 mesi, ho notato le diverse fasi/modalità di proposizione dei contenuti, riassumibili velocemente in questa maniera:
  • fase della conoscenza
  • fase della denuncia
  • fase della consapevolezza.
Questi tre ampi movimenti, che ancora oggi coesistono fondendosi l’uno nell’altro, hanno mutato in termini percentuali la loro ‘volumetria’ all’interno del mio campo relativo alla ‘presenza’. 

Ossia, più è cresciuta la percezione della mia prospettiva, da cui s’emanano le ‘cose’ e in cui giungono i riflessi esterni, e più è cresciuta in maniera esponenziale l’atto naturale dell’osservazione ponderata, in equilibrio, senza più cadere nelle trappole tese dal giudizio, dalla separazione e dalla paura

Cosa voglio dire? 

Che in questo Blog sempre più difficilmente si potranno leggere articoli-denuncia 'fini a se stessi', come sassi gettati nello stagno senza la minima riflessione. Annunciare che la tal multinazionale ha adottato politiche perlomeno dubbie in termini di etica e moralità ha senso, ma non nel proporre l’ambito della notizia al solo scopo di ‘fare notizia’, questo no

L’informazione deve girare ma opportunamente filtrata dalla componente distruttiva del potenziale stesso veicolato: occorre una sua ri lettura in ambito spirituale evolutivo, secondo una logica di analisi frattale, parametrata allo sviluppo del Piano Divino.

La ‘news denuncia’ che sbatte il ‘mostro’ in prima pagina, per passare, subito dopo, ad un altro argomento da triturare, lascia secondo me un bacino energetico pericolosamente vorticante attorno alla negatività che si sviluppa attraverso questo potenziale incautamente innescato. È, per intenderci, la modalità imperante ormai nei telegiornali, diffusisi come funghi all’interno delle infrastrutture Antisistemiche.

Persino Striscia la Notizia, nel proprio modo impetuoso di ‘fare’, contribuisce a questo mix esplosivo di ‘rabbia non disinnescata’; perché? Perché se per mantenere il ‘ritmo’ occorre triturare la sensibilità dei videoascoltatori, allora è meglio cambiare formula, ma si sa che ‘squadra che vince non si cambia’

Quello che passa inosservato è lo stato in cui si lascia il proprio pubblico: uno stato di totale contrizione e senso di soffocamento scambiato per uno stretto giro di ilarità liberatoria.

Denunciare un fatto ‘pesante’ nel giro di pochi minuti per poi riprendere la linea in studio e passare immediatamente ad un fatto diametralmente opposto, lascia lo spettatore in preda a se stesso mentre una parte sepolta del Sé tenta di ‘capirci qualcosa’. L’effetto graffiante, trasparente, sensuale e ridanciano del programma contribuisce solo in superficie a fare informazione ‘sensata’, in realtà l’effetto è identico a quello che si genera in noi assistendo, come vittime pre destinate, ai telegiornali nazionali. 

Anche in radio la ‘musica’ non cambia. 

Siamo raggiunti dall’eco delle news incalzanti anche se non lo desideriamo e sarebbe opportuno ormai, adottare un filtro ‘anti Tg’, proprio come si fa per lo Spam.

Le fonti giornalistiche sono le grandi ‘catene’ della sorgente informativa come l’Ansa, Reuters, etc. Ma queste ‘fonti’ da dove/come prendono a loro volta l’ispirazione, i tempi, le modalità, le decisioni?

Abbiamo visto molto bene come stiano le cose quando ‘qualcuno’ diventa un pericolo per il mantenimento dello status quo, lo abbiamo recentemente visto per il caso Assange/Wikileaks, il quale è stato sfrattato addirittura dalla Rete, quando è giunto l’imperativo, al punto che nessuna società operante nell’ambito delle infrastrutture Internet era più disposta a concedere ‘spazio’ all’uomo improvvisamente accusato di violenza carnale in Svezia

Voci, illazioni che si sono sprigionate secondo occorrenza e che hanno sortito l’effetto desiderato dall’Antisistema: bloccare la fuga di notizie

Non importa se a sua volta Assange era parte dell’Antisistema perché noi tutti abbiamo anche questo ruolo, essendo l’Antisistema una nostra creatura. Non riteniamoci estranei a nessuna dinamica che sembra avvolgerci, perché queste ‘serpi filanti’ ci rappresentano agli occhi degli eventuali ‘osservatori’ cosmici, per i quali la verità ha un’evidenza sempre ben manifesta, dal momento in cui il loro punto prospettico è omnicomprensivo, come quello Animico. Il frattale è dato dal punto d’osservazione esterno ad una situazione, inerente un punto specifico della Terra, come una nazione in cui scoppi una guerra civile: vi ricorda qualcosa di attuale questo esempio? 

La situazione dell’Africa del nord o dei paesi arabi coinvolti dal recente malcontento popolare, viene vivisezionata dal punto di vista ‘occidentale’, supervisionando dinamiche e modalità di scoppio della crisi; possibilità esclusa al singolo cittadino coinvolto negli scontri, a cui manca la sufficiente dose di ‘campo percettivo’ per allargare i proprio orizzonti cognitivi

Quel singolo cittadino che, tuttavia, ha la diretta sensazione di ciò che accade e che, per questo, impara qualcosa di tangibile di sé, invece che assistere passivamente dalle comodità del proprio salotto in preda a se stesso mentre suppone di capire gli altri, ossia ancora se stesso riflesso negli altri.

Tutto è opportuno.

È utile osservare che, ormai, le news quotidiane sono decise da un potente ‘radiofaro’ che sfrutta l’effetto eco diffuso da tutto il carrozzone multimediale in circolazione. Anche Internet non si comporta diversamente ed i grandi player internazionali del PageRank operano su vasta scala seguendo ancora il medesimo schema ‘sputa sentenze fini a se stesse’. 

Ma se nella Rete, il navigante può decidere di trovare l’approfondimento, e lo trova se lo intende veramente, nell’ambito televisivo e radiofonico è quasi impossibile riuscire ad andare oltre allo sterile assorbimento della carica negativa della notizia appena sentita e giunta dentro di noi

Come scariche negative, certe news imperversano nei nostri strati sottili, minando situazioni già di per sé poco ‘chiare’. L’Antisistema ci conosce molto bene, più di quanto ognuno di noi conosca se stesso

Quanto pensiamo di conoscerci? 

Sappiamo come comportarci di fronte all’ingiustizia percepita, ma di fronte all’influsso subliminale che ‘ci ha’, come agiamo? Se un fatto viene dipinto in una certa maniera dalla Tv, riuscendo a ‘bucarci’ lo stomaco per lo stato emotivo che instaura in noi, come possiamo adottare delle contromisure efficaci se il ritmo del palinsesto ci trasporta come legnetti nella corrente? 

Quello stato indotto è simile ad un virus introdotto in un personal computer. La differenza è che il computer lo forniamo di un buon anti virus, mentre noi rimaniamo in uno stato di completa apertura verso il potenziale minaccioso che ci assale più e più volte al giorno, giorno dopo giorno.

Non riconosciamo il pericolo perché siamo stati ‘raggirati’, convinti della bontà del ‘mezzo’ pubblico.

Sarebbe sufficiente osservarci, essere presenti in noi stessi, stazionare nell’adesso, nell’ora, nel qua…

Riportavo settimana scorsa un paio di news inerenti allo stato del Sole, in grado anche secondo la Nasa di poter investire la Terra con grandi ‘fiammate’ di potenziale dannoso per tutti i sistemi elettronici e per le telecomunicazioni, e oggi leggo, sempre riportato nello stesso contenitore, la notizia esattamente opposta:

Il Sole andrà in 'ibernazione': stop a tempeste e macchie solari.
Il sole va a riposo. Secondo uno studio, la nostra stella va verso un periodo di ‘ibernazione’: stop alle tempeste solari. Cosa significa per la Terra? 
 
I cicli solari - La nostra stella è normalmente interessata da cicli di attività che si esprimono con le cosiddette ‘tempeste solari’. Dette anche tempeste geomagnetiche, esse fanno parte della vita di una stella. Ma c'è una cosa che è importante sapere: l'attività del sole si misura non in base all'energia da esso irradiata nello spazio, ma dal numero di macchie solari.

Quando sul Sole si osservano parecchie di queste macchie, vuol dire che la stella attraversa uno dei periodi di maggior attività e quindi è in grado di lanciare nello spazio il maggior livello di energia.
 
Sole in vacanza - Tre recenti studi scientifici annunciano che il sole sta per andare in vacanza. ‘Ibernazione solare’, la chiamano. Oppure ‘sonno solare’. E già si accendono gli allarmismi. In realtà il fatto che i cicli solari subiscano dei periodi di inattività è una cosa normale che avviene di tanto in tanto. Questo verso cui ci stiamo avvicinando, però, è considerato uno dei più lunghi di sempre, paragonabile solo a quel minimo che si registrò tra il 1645 e il 1715. Ai tempi, quel periodo che venne poi definito ‘Piccola era glaciale’ causò una forte estensione dei ghiacciai alpini che arrivarono a includere anche villaggi montani e rese di ghiaccio diversi fiumi.
 
Effetti sul clima - Dunque un rallentamento dei cicli solari dovrebbe già portare a un abbassamento del riscaldamento globale. Ma non tutti sono d’accordo. Andrew Weaver, dell'Università di Victoria, ha infatti dichiarato che la Terra ha avuto il suo anno più caldo in più di un secolo nel 2010, quando l'attività solare fu praticamente assente.

Il ‘global warming’, dice, non dipende nel modo più assoluto dal Sole
Da Yahoo 
 
Bene. Passiamo dalla padella alla brace, allora? Ecco lo spirito delle notizie proposte senza responsabilità alcuna alla platea globale: terrorizzare.


Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011