mercoledì 21 luglio 2010

Oltre il possesso.




Esistono libri che per il solo fatto di tenerli rispettosamente riposti, o custoditi, in casa emanano una sorta di energia benefica di protezione. È il caso ad esempio dello Zohar ebraico:

“Riuscite a immaginare una sorgente miracolosa di potere così profondo, così forte, da essere in grado di trasformare non solo te stesso ma anche il mondo?
Benvenuti nello Zohar, il testo sacro e spina dorsale della Kabbalah.
Lo Zohar non è semplicemente inchiostro e carta. E’ la verità, viva e dotata di energia divina ed è lo strumento definitivo per generare miracoli. Un incredibile numero di persone  ha tratto giovamento con la sola presenza dello Zohar nelle proprie case. Grazie al solo possesso dei libri, potere, protezione e soddisfazione si presenteranno nelle vostre vite. Tutto questo ti può sembrare difficile da credere, ma solo prima di possedere il set dello Zohar”.
Fonte: www.kabbalahcentre.it 

Fantasie? Fanatismo assoluto che crea dipendenza o scatena facoltà autoconclusive a mo’ di placebo? Debolezza? Non so. Credo che anche per i Testimoni di Geova, la Bibbia abbia caratteristiche simili, ma probabilmente non tanto nel solo possesso ma nell’emanazione del “contenuto” riposto anticamente, custodito e tramandato. È come l’azione del pregare in un luogo preposto a tale scopo; con il tempo quel luogo si “carica” di intenzioni e, dunque, di energia. Siamo sempre lì. È l’energia in ogni sua forma che può muovere le montagne, perché le montagne sono fatte esse stesse della stessa energia, solo sotto altro aspetto e consistenza.

Il filtro o programma che costruisce il mondo percepito è un software biologico autorizzato e veicolato dalla nostra mente logica; coloro che non sono soggetti a questo “appiattimento” della linea d’orizzonte delle possibilità (pochissimi), riescono ad esempio a passare attraverso i muri, perché per la loro mente quel muro semplicemente non esiste o è penetrabile come una esile barriera d’acqua. Allo stesso modo fece Gesù allorquando dovette camminare sulle acque; meditò, si concentrò, intese che la superficie fosse sufficientemente forte da sostenerlo, allo stesso tempo alleggerì la propria presenza fisica divenendo come una piuma. Dialogò con sorella acqua.

La superficie dell’acqua è come un pavimento lucido sul quale si gettano secchiate di altra acqua; c’è acqua che scorre su altra acqua con densità diverse e con velocità diverse per un certo tempo e “costanza”. Osservate bene questo moto in un fiume, una rongia, un canale artificiale, un torrente, in ogni caso l’acqua sia in movimento anche leggero, ossia il suo percorso abbia una minima differenza di altezza tale da imprimere una direzione veicolando la massa.

Gettando una copia dello Zohar in un fiume cosa succederebbe? Cosa succederebbe all’energia dell’acqua? E bevendo poi quell’acqua, più a valle, cosa succederebbe agli uomini? Nulla o tutto, a seconda di come noi stessi ci poniamo nei confronti dell’accaduto.

Siamo noi a fare la differenza in ogni caso. Ciò che funziona per me non è detto che funzioni per gli altri. È questa una delle chiavi utilizzate dall’Antisistema per confondere e mantenere schiavi, nell’illusione di “non potere”.

Tornando al discorso del possesso di un libro al fine di evocare protezione ed energia positiva, posso dire la mia esperienza personale; attraverso la lettura ed il possesso del primo volume della “Storia Cosmica”, ho ricevuto uno stato di grazia. Questo stato agisce non mantenendo il volume classificato nella libreria, ma tenendoselo vicino e accettando il “dialogo” che, esso stesso, richiede; un po' come prendersi amorevolmente cura di un Bonsai.

Siamo in un ambito quantistico o nella “tana del bianconiglio”, dove tutto è possibile se solo lo si ritiene possibile. È il nostro lato creativo divino.

Per questo non leghiamoci “pigramente” al solo fatto di possedere, ma agiamo in simbiosi, in comunione, in intima connessione superiore spirituale con il "tutto"; e soprattuto sentiamoci liberi di vivere la Vita che meglio ci descrive e "colora".

  

L'ubiquo e-Sprit (10).



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martedì 20 luglio 2010

Sempre.




Il vento della trasformazione spira molto forte di questi tempi. Non siete d’accordo? So che posso sembrare quantomeno un illuso, eppure è così: consentitemi di affermarlo con fiducia mai tanto forte. La trasformazione, il cambiamento, ciò che cambia di fronte al nostro cammino, come una nave che procede in mare aperto, è uno spostamento di energia

Ciò che muoviamo individualmente alimenta persino le tempeste planetarie. Ogni “cosa” è collegata e collegabile. Per trasformazione intendo che la Vita percepita è soggetta al cambiamento, sull’onda dei movimenti di ogni altra individualità che muove energia attorno a sé. L’etere, nel quale navighiamo, non esiste per la scienza ufficiale dell’Antisistema, per cui i movimenti energetici non si capisce bene come si possano trasmettere senza un “veicolo” ultrasensibile ed ultraveloce quale è proprio la Natura eterica.  

Da qua si capisce come non possano essere presi in considerazione i veri fattori trainanti dell’evoluzione, dal punto di vista dell’energia di “spostamento”. La vibrazione o frequenza spirituale che si trasmette è out dal punto prospettico della scienza ufficiale, eppure l’energia elettrica è stata “accettata”, anche se ancora oggi spingere un interruttore elettrico e vedere la lampadina accendersi all’istante è, secondo me, un fattore “esoterico” alla pari di tanti altri insabbiati in questa denominazione misterica. Quando usiamo un telecomando per accendere un apparecchio elettrico, usiamo la magia: qualcuno può dare una spiegazione scientifica, allora si può tentare di spiegare anche altri fenomeni naturali non riconosciuti.

Quando il genio di Tesla, aprì le porte dell’elettrificazione globale, attingendo idee e possibilità dal vasto bacino dell’Universo, le sorti del cammino dell’umanità vennero deviate dal potere bancario già "adolescente", dietro al quale si celava l’energia di controllo dell’Antisistema. Tesla tentò di distribuire armi potentissime, armando ogni fronte, per così scoraggiare una guerra tra nazioni troppo potenti, ma nulla fu in grado di fare per fermare le ombre dello scontro che avrebbero forgiato le due guerre mondiali. Allora segnò il passo, pensando che l’umanità non fosse ancora pronta per destreggiarsi sulla scorta della sua grande apertura sul futuro, e si defilò sparendo con le proprie idee, disegni, intenti di dare l’energia libera ad ogni cittadino del mondo in maniera gratuita e facilmente accessibile. Il mondo deviò le proprie sorti perdendosi nelle anse del dolore e dell’ingiustizia.

Oggi siamo tornati a quel punto di svolta; ci siamo accorti degli errori e siamo "maturati". Siamo pronti ad accogliere il “nuovo” che è “vecchio” perché è sempre stato tra di noi, ma non eravamo in grado di vederlo.

Il cambiamento e la trasformazione sono sempre all’opera…

Questo articolo è nato sulle ali della colonna sonora di Avatar.