lunedì 7 febbraio 2011

Un mondo nel mondo: la dorsale oceanica.





Osservando il globo in Google Maps  mi sono reso conto di alcune “cose”, il cui sunto generale è che: il nostro punto prospettico fa la differenza tra quello che percepiamo e quello che pensiamo. Perché?

Iniziamo da questa osservazione, usando la visione satellitare offerta da Google. 

Tra la Terra del Fuoco, all’estremità meridionale dell’America del Sud, e l’Antartide appare molto evidente come il fluire dell’oceano Pacifico in quello Atlantico: è chiarissimo l’effetto della massa d’acqua che penetra in quel punto, libero da terre emerse

L’effetto è di trascinamento e di modellazione del fondale, proprio come succede osservando gli effetti dello scorrere di un fiume tra anse, gole, o stretti passaggi. La velocità di scorrimento aumenta perché la pressione della massa che spinge deve incanalarsi in uno spazio più piccolo. Si ha un effetto di erosione sotto e ai lati. Esattamente quello che possiamo osservare nel caso sopracitato. Perché la direzione è quella? Ossia perché proprio in quel senso avviene la miscelatura delle acque oceaniche? Perché la Terra gira in senso antiorario, da ovest verso est. Possiamo osservare come l’intero continente Americano, e non solo, sia proprio messo come di traverso proprio in quel verso.

In realtà tutto dipende da come osserviamo le cose, ossia dal nostro punto prospettico:
  • Per un Osservatore situato al Polo Nord, la Terra girerà guardando in basso in senso antiorario.
  • Per un Osservatore situato al Polo Sud, la Terra girerà guardando in basso in senso orario.
Dal punto in cui “si è” cambiano le prospettive. Tralasciando il discorso magnetico, non è possibile definirsi a nord o a sud di qualcosa senza dare un riferimento specifico. Questo vale anche in ambito di consapevolezza spirituale umana… Leggiamo, a tal proposito, il punto 13.

Possiamo affermare che la materia si comporta come una spugna immersa nell’acqua. Se facciamo qualcosa che disturba la struttura della spugna, come strizzarla, ruotarla o scuoterla, essa rilascerà parte dell’acqua raccolta nell’ambiente circostante. Negli anni, tutti i seguenti processi sono stati scoperti allo scopo di creare in laboratorio un “flusso di tempo” di onde torsionali, dovute allo scompiglio da esse creato nei confronti della materia in queste forme: 
  1. la deformazione di un oggetto fisico;
  2. l’incontro di un ostacolo da parte di un getto d’aria; 
  3. il riempimento con sabbia di una clessidra;
  4. l’assorbimento di luce;
  5. la frizione;
  6. il bruciamento;
  7. l’azione di un osservatore, come il movimento della testa;
  8. il riscaldamento o raffreddamento di un oggetto;
  9. transizioni di fase nelle sostanze (da ghiacciato a liquido, da liquido a vapore ecc.); 
  10. scioglimento e mescolamento di sostanze;
  11. la morte delle piante per appassimento;
  12. radiazioni non-luminose da oggetti astronomici; 
  13. improvvisi cambiamenti di coscienza nell’individuo.
Da www.mednat.org

Osserviamo questa immagine:

Togliendo l’acqua e visionando l’insieme terrestre, tutto cambia. Appare un’altra realtà “solida”.
 
Ci accorgeremo, in breve, di utilizzare una diversa modalità dell’osservazione, proprio come se fossimo dotati di un altro tipo di vista. Cosa vediamo?
Ciò che usualmente definiamo come pianura, montagna, collina, etc. è in realtà una porzione di terra emersa colonizzata dalla Vita di “superficie”, ovviamente rispetto al livello delle acque. Le piccole isole in mezzo agli oceani sono solo l’apice, la vetta, di montagne altissime

Quelle isole “piatte” sono il vertice di montagne. 

Le pianure sono altipiani. Le montagne sono “montagne”, o meglio la prosecuzione di altre montagne che hanno la base oltre l’evidenza. Le acque sono un velo illusorio che appiattisce e che confonde

È evidente che la massa delle acque è enorme e che, mossa dalla rotazione del globo, agisce sulle terre emerse, come una spinta costante e unidirezionale. È un gigante che aziona un meccanismo di forza pura sulle "alture" che trova davanti a sé. Le terre vengono plasmate, nel tempo, da questa titanica opera. L’acqua si infiltra dappertutto e agisce da contenuto per la spugna terrestre, ossia continua a modellare sia all’interno che all’esterno

La rotazione terrestre tiene incollata questa massa alla densità e questa massa elimina le imperfezioni estetiche della ritenuta sfera celeste. Ricordo che Sitchin, traducendo le tavolette Sumere, ha ritrovato la storia della creazione del Sistema Solare e della Terra stessa descritta nell’opera dell’Enuma Elish. La Terra è descritta come l’effetto della spaccatura di un antico pianeta chiamato Tiamat ad opera di un “corpo estraneo”. Una metà del pianeta “madre” avrebbe generato la Terra attuale, la quale non è una sfera ma una sorta di mezza sfera. Con il tempo e la rotazione le masse dense si saranno in parte ricompattate, tuttavia l’azione delle masse d’acqua contribuisce a velare la vera forma del pianeta Terra. L’acqua è un velo capace anche di illudere…

Leggiamo qua:

Tra il 1950 e il 1964, un'équipe di geologi e di geofisici oceanografi portò nuove prove alle argomentazioni di Wegener. Si scoprì che sul fondo degli oceani si estende un'unica, grande e continua catena montuosa lunga circa 64.000 chilometri dall'estremo nord fino a sud dell'Atlantico; essa aggira l'Africa, attraversa l'Oceano Indiano, passa tra l'Australia e Antartide fino alla sponda americana dell'Oceano Pacifico a sud della California.
E' chiamata "Dorsale Oceanica" e, cosa ancora più stupefacente, ai piedi di questa Dorsale è stata rilevata una valle, una spaccatura, una fessura aperta verso l'interno della terra. Vi sono poi delle fratture che si dislocano trasversalmente alla Dorsale e nominate faglie trasformi.
Da www.vialattea.net 

Dunque abbiamo una catena montuosa sottomarina universale, lunga 64000 chilometri; ossia un altro mondo. Ipotizziamo che quegli spazi possano contenere Vita, ossia che siano scavati ed ospitanti la Vita. Chi ci potremmo trovare? Ricordo il mito della Terra Cava, di Agharti:

“Agarthi (detto anche Aghartta o Agartha o Agharti, "l'inaccessibile") è un regno leggendario che si troverebbe all'interno della Terra, descritto nelle opere dello scrittore Willis George Emerson (1856 - 1918). La favolosa Agarthi è legata alla teoria della Terra cava ed è un soggetto popolare nell'esoterismo.
Agarthi è uno dei nomi più comuni usati per definire una civiltà nascosta all'interno dell'Asia centrale. Nel tantra Kalachakra del buddhismo tibetano viene descritto un regno simile, col nome di Shambhala. Nelle interpretazioni moderne, vi è una identificazione tra Shambhala e Agarthi”.
Da Wikipedia 
 
Cosa potrebbe essere stata Atlantide o Mu? Proprio l’estremità affiorante alla superficie di questa immane catena montuosa, come ad esempio le attuali isole Hawaii. Uno sconvolgimento potrebbe avere fatto collassare le terre emerse e cancellato dalla superficie questo antico regno, il quale tuttavia potrebbe ancora esistere sotto il livello delle acqueAll’interno delle montagne sottomarine.

Questa catena montuosa "invisibile" si estende per l’intero globo e collega ogni luogo. Il suo “utilizzo” potrebbe fungere da “mezzo di trasporto” e da sede per una civiltà "ombra", parallela, che potrebbe co esistere con le popolazioni di superficie. Un mondo nel mondo…

La nostra visione come cambia se prendiamo in considerazione questo aspetto? Quando si vocifera di basi aliene sotto i mari o sotto le montagne, in realtà, le potremmo ricollegare a questa antica “versione” del mondo divenuta apparentemente “inaccessibile”. Questa società potrebbe essere talmente evoluta da influenzare l’intera evoluzione della ritenuta società moderna. In pratica una leggenda che cammina ancora sotto le acque e sotto le terre. 

Una società in stretto connubio con forme aliene di Vita: l’anello di congiunzione tra umano e extraterrestre e tra le varie "ere" umane. 

Da questo punto di vista: cosa rappresenterebbe l’uomo “emerso”? Un esperimento alla Dark City?

A parte la più o meno ritenuta “fantasia”, i mezzi di esplorazione più avanzati che potrebbero rivelare “qualcosa” di simile, non sono sotto il diretto controllo del “popolo” ma sotto il controllo ferreo di chi? Il concetto di “popolo” non esiste nemmeno, perché in realtà abbiamo una massa enorme di Human Bit egoici. 

Ci si riunisce per formare organizzazioni diverse ma senza capacità specifica di “osservazione”… Ognuno vedendo il proprio mondo, seppur legati da un filo comune di percezione dettato dalla intensità di sopravvivenza...

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011 

venerdì 4 febbraio 2011

Il controllo dell'energia.






Quanto è importante la nostra energia vitale personale? Questo mondo percepito come reale funziona con l’energia del carbone, del petrolio e dei suoi derivati. Da qualche tempo si è iniziato ad usare le fonti di energie “alternative”. Notiamo ancora come l’utilizzo del linguaggio “esalti la parte e discrimini la controparte”: alternativo a cosa? - chiediamoci.

All’uso delle fonti energetiche di sfruttamento della risorse naturali terrestri. 

Così è stato deciso tramite l’intensificazione della Rivoluzione Industriale

Esiste in internet l’elenco dei brevetti di Tesla che, a partire dalla fine del 1800, aveva trovato il modo di far muovere il mondo con il ritenuto “nulla”, e aveva brevettato negli USA le proprie brillanti invenzioni. Ci sono decine di brevetti intestati a suo nome, inerenti praticamente all’utilizzo dell’energia naturale per liberare gli uomini dalle tenebre dei secoli più bui. 

Il tempo è andato avanti eliminando la memoria di coloro che avevano visto coi propri occhi macchine funzionare come per magia: signori, più di cento anni fa…

Oggi, la scienza non riconosce ancora nulla di quel mondo svelato da Tesla, ad esempio. Perché? Perché non è vero? Perché non esiste? Nossignori. È storia risaputa da chiunque voglia approfondire le proprie ricerche, i propri dubbi, il proprio intuito, che Tesla fu boicottato dal potere bancario già molto presente nel tessuto sociale e raccolto in un "cartello", ad opera principalmente di quel J.P.Morgan, corrispondente all’attuale banca d’affari Morgan Stanley, con sede a New York

Lo sanno anche i sassi che è andata così.

Agli inizi del 1900 il mondo aveva davanti a sé due strade ben distinte e si trovò davanti ad un bivio:
  • da una parte percorrere le vie per la costruzione di un mondo in pace, giustizia ed equilibrio, in cui l’utilizzo delle fonti energetiche naturali avrebbe condotto l’intera umanità a schiudersi come un bellissimo fiore primaverile.
  • dall’altra parte percorrere le vie per la costruzione di un mondo basato sull’abuso del potere, raccolto nelle mani di pochi, con l’ausilio di una parte dell’umanità e la manifestazione di una rinnovata forma di schiavitù basata sul debito economico.
Perché è stato deciso di percorrere la seconda via? È logico che si tratta della strada più difficile e perigliosa. Forse perché l’umanità non era ancora pronta? Potrebbe sembrare da alcune riletture fatte sulla Vita di Tesla...

La rifondazione del mondo passò attraverso le due guerre mondiali, le quali cancellarono ogni traccia delle invenzioni e delle scoperte rivoluzionarie effettuate da persone grandemente illuminate. Le loro ricerche vennero inglobate e secretate da strutture parallele ai governi regolari delle nazioni. Le loro ricerche sfociarono nella costruzione della bomba atomica e del relativo suo utilizzo in terra del Giappone, già peraltro in ginocchio. 

Gli svariati test nucleari condotti nei posti meravigliosi più impensati, portarono "l’uomo" a sostituirsi al Creatore: questa potenza rinchiusa in una bomba ha determinato le politiche imperanti degli ultimi sessant’anni ad opera dei pochi attori proprietari.

Ora, il “bello”, consiste nel fatto che è tutto risaputo.

È questa una tecnica dell’Antisistema. Dire la verità dopo tanta menzogna, in maniera tale che verità e menzogna si confondano. Infatti, leggere una verità e una menzogna, al giorno d’oggi, è quasi la stessa cosa in termini di “risoluzione”. L’azione che segue ad ogni tipo di lettura è sempre la stessa: non si crede più a nulla

Basta che non si tocchi il portafoglio! Anzi, nemmeno quello; diciamo sino a che si ha denaro per sfamare la famiglia. Ciò che sta succedendo in Tunisia, Egitto, Algeria, etc. è proprio dovuto al passo più lungo della gamba ad opera dell’Antisistema: far mancare, o dare parvenza di mancanza, della possibilità di sopravvivere. In questo caso, il prezzo dei beni di prima necessità troppo cari, ossia la parvenza di “non potercela fare”. 

È stato un "errore"? Mah. A questo mondo sembra che, alla fin fine, tutto sia sempre orchestrato alla perfezione dal potere in auge, che corrisponde al potere secolare che si è solo cambiato d’abito ma mai mutato nella sua sostanza.

La crisi finanziaria del 2008-2009 a cosa ha portato? 

Per ora a "nulla". Si discute. Si chiacchiera attorno al Basilea 3, ma non è cambiato nulla. Il Dow Jones è a 12000 punti, mentre prima della crisi era al record di 14000 punti. Le ipotesi sono che, entro la fine del primo mandato del Presidente Obama, il Dow possa raggiungere almeno i massimi storici. Dunque? È stato solo uno scherzo?
 
Chi ha guadagnato da quel grande ribasso?

I soldi non si bruciano in Borsa, come dicono al Telegiornale: passano di saccoccia.

Chi ha perso in quel grande ribasso?

Sempre i soliti…

Pensiamo alla nostra energia vitale individuale. Quello  è il fulcro... A come poterla controllare e aumentare. A come non farcela estorcere ad ogni istante dall’Antisistema. Storie? Se lo pensate, sì.
Occorre osservarsi. Comprendere le ciclicità, le fasi, il ritmo…

C’è un tenero filo d’erba in uno dei vasi nella mia cucina. È nato per “caso” ed è sbucato fuori dal vaso e, oggi, vive a mezza altezza vicino alla finestra. È un trifoglio a "tre cuori". Ebbene, si apre e si chiude in funzione della luce naturale del giorno e non in funzione della luce artificiale. 

Si apre e si chiude.

Da ieri è entrato in una fase diversa, però: è rimasto quasi sempre mezzo chiuso di giorno e chiuso di notte, come se, ieri, fosse successo qualcosa. La mia domanda è: è successo qualcosa a lui o nel mondo?
 
Cosa lo "spinge" a non seguire il corso  della luce del giorno? Ieri c’era Luna “nuova”. Da oggi, il banner presente nel Blog e raffigurante le fasi lunari, riporta “1% off full” – Luna crescente. Vedrò come si muove il mio nuovo amico e a cosa è, dunque, “agganciato” nella conduzione della propria esistenza meditativa.

Riporto un link, molto interessante e persino molto utile, nel quale è possibile attingere a quella modalità “scoperta” da Yogananda Paramahansa nel 1916, in relazione alla ricarica energetica del proprio corpo. Ecco il suo pensiero:

“Nel 1916 ho scoperto i principi su cui si basano gli Esercizi di ricarica. Ho inserito la serie completa degli Esercizi, la cui esecuzione favorisce il benessere completo dell'organismo, nel programma della mia scuola Yogoda Satsanga Society di Ranci, in India. Tutti gli allievi della Self-Realization Fellowship dovrebbero eseguire regolarmente gli Esercizi mattina e sera, quale parte della loro regolare routine spirituale. Lo scopo principale degli Esercizi consiste nel ricaricare la batteria corporea con l'energia cosmica per vivificare il corpo, rafforzare i muscoli e purificare il sangue. Non si tratta di comuni esercizi fisici, ma di una tecnica spirituale, una forma di Pranayama o controllo dell'energia vitale”.
 
È tutto demandato ad ognuno di noi…

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011 

giovedì 3 febbraio 2011

Nel labirinto per trovare il "centro".





Mi è congeniale, ormai, cercare di osservare le abitudini. Anche quella più scontata che ci sia. Quella più generalizzata, automatizzata, somatizzata. 

Il perché è presto detto: è tutto alla rovescia

Pur non negando il senso profondo dell’evoluzione, queste “abitudini” riportano frattalmente ogni nostra pena individuale e collettiva. "Noi" abbiamo costruito questo mondo. È inutile assegnare colpe ad altri… Anche se ci sono:

“Il plurale maiestatis o plurale maiestatico (dal latino pluralis maiestatis, plurale di maestà) si ha, nella lingua parlata o scritta, quando chi scrive si riferisce a se stesso usando la prima persona plurale anziché singolare.
Quest'uso, già diffuso nell'antica Roma… È rimasto nella tradizione di molti paesi come modo d'espressione formale soprattutto di sovrani e papi (da cui il nome "maiestatico"), in quanto adatto all'immagine istituzionale, e quindi anche astratta e corale, associata a questi ruoli”.
Da Wikipedia 

Questa è una chiave di verità: permette di comprendere frattalmente le leggi celesti che regolano il tutto. La particella “noi”, usata rappresentativamente dal potere imperante, testimonia sempre e comunque una volontà comune, globale

È logico che gli effetti della politica manifesta siano diversi tra le parti, ma è pur sempre una scelta d’una intera società. Una “scelta” può essere anche il rinunciare all’espressione della propria “importanza” o l’essere indotti a farlo da “altro”

La realtà manifesta è sempre e comunque la migliore delle immagini che possa ritrarre la media sociale in un determinato periodo di tempo.

In una sola massima: abbiamo quello che meritiamo.

A che serve lamentarsi? Incolpare gli altri. Sentirsi vittime. Sminuirsi di fronte ad un ritenuto potere manifestatosi all’esterno di noi. Giudicare…
Il senso intimo delle “cose”, come noi lo possiamo osservare in questo scenario 3D, è invertito. Pezzo dopo pezzo SacroProfanoSacro affronta ogni possibilità dell’inversione, ogni capovolgimento dello stato originale o utopico. Certo. 

Perché credere all’utopia, nel senso illusivo ed impossibile del termine, è screditare il “luogo di arrivo e di partenza” della nostra Anima.  

È screditare il Paradiso il non credere di poterlo “realizzare”. 

Sappiamo molto bene che se non crediamo ad una “cosa”, questa, non si realizzerà. Per cui automaticamente terremo il Paradiso lontano da noi. Il Paradiso non è un “luogo” religioso ma una Dimensione a-religiosa: una vibrazione dell’Essere, una frequenza di oscillazione dell’Energia

Perché in questo caso, non credendo, non accade?
Perché in molti altri casi, non volendo, invece accade? 

Abbiamo che:
  • Positivo attira Positivo – Negativo attira Negativo
Ma anche:
  • Positivo attira Negativo – Negativo attira Positivo
Il primo caso è, superficialmente, lo stato d’animo, mentre il secondo caso è, concretamente, la polarità magnetica

Una polarità magnetica + e – è utile al fine di “creare un movimento”. Una polarità d’animo è inutile ai fini dell’equilibrio, ma forse fa "crescere" ciò che ancora deve crescere, seppur tra alti e bassi.

Entrambe coesistono in noi, a diversi “livelli”. Ogni livello funziona, per ora, in maniera diversa e con priorità diverse. Se non allineiamo la polarità conscia a quella inconscia non otterremo nulla di più di quello che è scritto nell’inconscio, alias, la volontà non può avere la meglio sull’immaginazione

Altra verità ribaltata.

Per cui, il detto "volere è potere" è perlomeno incompleto; forse "tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare" rende meglio l'idea. Cosa sarà mai questo "mare"?
  
Per questo c’è un bombardamento mediatico basato sulle immagini

È interessante osservare la figura del labirinto

“Il labirinto è una struttura, solitamente di vaste dimensioni, costruita in modo tale che risulti difficile per chi vi entra trovare l'uscita.
Anticamente per lo più univiario (o unicursale), ovvero costituito da un unico, involuto percorso che conduceva inesorabilmente al suo centro, il labirinto è oggi sinonimo di tracciato multiviario (o multicursale).  

Nel linguaggio comune è pertanto divenuto sinonimo di rompicapo. 

Il termine "labirinto" indicava sempre soltanto un labirinto unicursale, con una sola entrata e un unico vicolo cieco in fondo al percorso, di forma quadrata o più spesso circolare; questo tipo di labirinto è conosciuto come labirinto classico. 
 
“Giunti all'arte di regnare ed esaminandola a fondo, per vedere se fosse quella a offrire e a produrre la felicità, caduti allora come in un labirinto, mentre credevamo di essere ormai alla fine risultò che eravamo ritornati come all'inizio della ricerca, e avevamo bisogno della stessa cosa che ci occorreva quando avevamo incominciato a cercare”.
   
Risulta evidente da queste righe come Platone parli di un labirinto unicursale, in cui le uniche due possibilità sono di giungere alla meta o di ritrovarsi al punto di partenza, cioè all'entrata.

Durante il dodicesimo e il tredicesimo secolo, un tracciato a forma di labirinto (sempre unicursale) iniziò a essere raffigurato nella pavimentazione interna delle cattedrali gotiche, come nel caso del duomo di Siena e delle cattedrali di Chartres, Reims e Amiens in Francia. Questi labirinti rappresentano il cammino simbolico dell'uomo verso Dio, e spesso il centro del labirinto rappresentava la "città di Dio"... Con il passare del tempo, questa originale funzione andò perduta, e il labirinto sulla pavimentazione iniziò a essere visto sempre più spesso come "un gioco senza senso, una perdita di tempo", e molti di essi vennero distrutti.

"Tutte le parti della casa si ripetono, qualunque luogo di essa è un altro luogo. Non ci sono una cisterna, un cortile, una fontana, una stalla; sono infinite le stalle, le fontane, i cortili, le cisterne. La casa è grande come il mondo".
J.L.Borges, La casa di Asterione

In un labirinto unicursale sarebbe stato impossibile perdersi; i primi labirinti multicursali nacquero infatti intorno alla metà del sedicesimo secolo, disegnati dall'architetto italiano Francesco Segala.
Da Wikipedia
 
Riporto: In un labirinto unicursale sarebbe stato impossibile perdersi.

Ecco la vera funzione del labirinto originale: non perdersi praticando un percorso anche ostico ed imperscrutabile, con fiducia nel senso ultimo di quel “viaggio” che non conduceva all'esterno ma al centro.
 
Ossia una verità diametralmente opposta alla simbologia moderna, all’immagine moderna del labirinto. L’effetto unidirezionale è sfruttato per fini commerciali e di indottrinamento sottile. Ecco a cosa siamo giunti, oggi, ribaltando i piani ma non l’intima funzione di ogni “cosa”:

In negozi-labirinto tipo Ikea si compra più del necessario.
A funzionare è “l'effetto labirinto”: una volta entrati in un centro commerciale è difficile trovare la via d'uscita e, bombardati di cose da comprare, si finisce per mettere mano al portafoglio anche per oggetti di cui non si ha bisogno.
È quanto emerge da uno studio realizzato dai ricercatori dell'University College di Londra - e riportato dal DailyMail - che si sono concentrati, in particolare, sulle strategie di marketing dei magazzini Ikea: simili a quelli dei grandi centri commerciali, il fine è quello di mantenere i clienti tra corridoi ed espositori il più a lungo possibile, mettendo in evidenza le diverse modalità in cui i loro mobili minimalisti, perlopiù componibili e a buon prezzo, possono essere abbinati tra loro. 
 
I corridoi realizzati tipo labirinto unidirezionale, dall'entrata all'uscita, rendono difficile tornare indietro: "L'organizzazione del negozio è così confusa che il cliente non sa se sarà in grado di tornare indietro. Così mette l'oggetto nel carrello e tira avanti", spiega Alan Penn, che ha guidato la ricerca. "I nostri negozi sono progettati per dare ai clienti diverse idee su come arredare la propria casa, dalla cucina alla stanza da letto - ribatte Carole Reddish, vice direttore delegato di Ikea per Gran Bretagna e Irlanda -. Mentre molti clienti vengono in negozio per ispirarsi, molti altri arrivano con una precisa lista degli acquisti realizzata dopo aver consultato i nostri cataloghi cartacei e online".
Da Yahoo
 
Una questione di prospettive tra chi ci lavora e chi compra...
Iniziamo a fare lavorare anche l’emisfero destro del nostro cervello: ragioniamo con la fantasia. Eleviamo il nostro punto prospettico e osserviamo in maniera diversa il piano del labirinto, magari dall’alto.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011  

mercoledì 2 febbraio 2011

Il pensiero viene dopo.






Ho due immagini oniriche da raccontare, ricevute in due diverse sessioni del sonno, a distanza di circa tre settimane.
La prima:
  • un flusso gentile, colorato a tinte pastello rosa su bianco, orientato a nordest, più stretto nel mezzo che progressivamente si allarga raggiungendo le sue estremità aperte. È chiara la distinzione polare delle estremità e il punto neutro comune al centro.
La seconda:
  • un flusso perfettamente verticale, costituito da due fasce elicoidali, in movimento antiorario, colorate in maniera diversa, di un giallo e di un blu nitidi e lucidi. Non ho avuto nessuna percezione di polarità.
Mentre, nel primo caso, l’immagine porta subito all’evidenza di un campo magnetico, nel secondo caso abbiamo a che fare con una struttura elicoidale molto simile al Dna umano. Da cosa posso essere stato influenzato? Devo riflettere per forza qualcosa, che la visione di due film con Di Caprio, mi può avere trasmesso:
  • Shatter Island e Inception.
Questa mattina contavo i secondi, in attesa del suono della sveglia, perché il sogno non era un sogno ma un elaborato visivo con una portanza più profonda di implicazioni a livello del pensiero. Era lì, giunto per me, in attesa di essere elaborato alla frequenza della luce diurna. Questo è un resoconto breve di tutto ciò che mi ha sollevato dentro…

La manifestazione fisica di un pensiero come nasce? Il pensiero è come il punto neutro di un campo magnetico; è nel mezzo di due polarità che spingono, in realtà, nella stessa direzione, evidenziando solo una diversa distinzione di "segno", la quale serve per creare una differenza di potenziale capace di creare movimento, proprio come l’acqua scorre verso la più invisibile delle depressioni a livello del suolo e del sottosuolo. 

È un flusso in movimento che si genera, nel quale il punto in comune evidenzia uno scambio di polarità, passando da una zona neutra. 

Io penso che il pensiero nasca proprio lì, nella neutralità dell’incontro dell’idea e della ispirazione dell’idea, con ciò che deriva dal pensiero stesso. 

Non siamo nel reame del tempo. 

L’incontro è tra la fonte e il risultato, come se il pensiero venisse dopo, si auto adattasse per autorizzare una conseguenza in virtù di una causa. L’incontro è tra passato e futuro riferito a due dimensioni diverse. L’incontro è tra il dentro che determina il fuori, con il fuori che determina il dentro: come in alto così è in basso e viceversa. 

La nostra funzione di “ponte” frattale è sempre più intuibile. È per questo motivo che il pensiero “viene dopo”; a volte è molto chiaro che abbiamo già formata nelle mente l’immagine di quello che penseremo fra qualche istante. Questo pre pensiero è un elaborato quantico che fuoriesce da una “circuiteria” legata alla famiglia dell’istinto. Mentre il cervello viene dopo, avendo funzioni molto più “pratiche”. 

La legge d’attrazione esprime proprio la nostra capacità di immaginare con immedesimazione tale da provocare la forzatura dell’evidenza concreta percepita come unica realtà. In un certo senso è come se il pensiero venisse bypassato in questa fase di costruzione della realtà che, prima, deve essere vissuta ad un altro livello della percezione umana.

Il pensiero viene dopo.

I due film sopra citati esprimono proprio questa evidenza: cosa è reale e cosa non lo è? Quando si parla di “illusione” e “realtà” si tende a commettere perlomeno un errore nell’approccio alla questione: si affronta questo castello di carte con la strumentazione non idonea fornita dall’Ego. L’Ego che ci portava a credere che tutto ruotasse attorno alla Terra in senso fisico, mentre è chiaro che tutto ruota attorno alla Terra, ma in senso metafisico. 

Non ci sono menzogne ma solo verità ed è il nostro punto prospettico ad autorizzare un polo piuttosto che l’altro, miscelandoli in un sunto estremo definito “realtà”. 

I cosiddetti “pazzi”, costituiscono solo ed esclusivamente una minoranza del modo di intendere e vedere il mondo. Sono semplicemente risonanti con altre frequenze e non riescono a demodulare come fa la massa. Sono pericolosi? Per questo li si rinchiude e li si trattiene, evidenziando quella condizione come “diversa”. La società dell’uomo tende a classificare tutto, a dividere il diverso dal comune: è logico che sia solo la prima tappa di un percorso di consapevolezza.

Ecco lo "schema" che ho portato con me dal mondo dei sogni, miscelato con il mondo della percezione diurna, in ottica di manifestazione dell’essere:
  • abbiamo una mente “vuota”, bianca, inerte, che corrisponde allo stagno senza nessuna increspatura
  • appena iniziamo a desiderare, accendiamo un “puntino” nella mente, che corrisponde al gettare un piccolo sassolino nello stagno
  • ma il desiderio nasce nei piani più alti della Coscienza, parte da una ispirazione. Il “puntino” nella mente è l’arrivo di una idea che spinge a pensare. Quando iniziamo a pensare è già chiaro a cosa dobbiamo pensare perché leggiamo l’immagine del desiderio. Il pensiero arriva dopo. Ciò corrisponde alla mano che sta per lanciare il sasso nello stagno per verificare che si creino i cerchi concentrici d’acqua dopo il “contatto” esplosivo tra corpi differenti e che, in un certo senso, già li vede.
Ciò che viene dopo è la manifestazione fisica di quella ispirazione. Quella manifestazione fisica ha, tuttavia, la capacità di influenzare la sorgente. In che modo?   

Sorprendendola attraverso un fenomeno diverso dal previsto o aggiungendo qualcosa di nuovo, di diverso, di inconsueto. È in questo punto che si crea l’interattività tra le dimensioni. Ciò che evidenzia un meccanismo perfetto di evoluzione e crescita, può divenire anche il baricentro, il punto di leva per “sollevare i mondi”. In questo modo l’Antisistema ha iniziato ad interrompere il flusso informativo tra Anima e Corpo: sorprendendo tramite risultati, evidenze, moti diversi dalle "risposte attese". 

Questo scollamento è progressivamente divenuto un taglio netto, tanto da separarci dalla nostra condizione multidimensionale originale. Questo “taglio” è molto ben espresso, ad esempio nella Bussola d’oro, dove l’Anima/Daimon cammina a fianco dell’uomo ed è connessa all’uomo stesso, costituendo un unico connubio esistenziale.

Dunque:
  • abbiamo un punto, un potenziale
  • che diventa una linea, una tendenza
  • che diventa una superficie, una affermazione
  • che diventa un solido, una concretizzazione
  • che diventa rotazione, una immedesimazione
  • che assume le leggi del luogo dove fuoriesce, un adattamento
Penso che le due immagini sognate fanno parte dello stesso “meccanismo” Celeste inerente la Vita:
  • la prima è vista da "lontano", nei reami multidimensionali
  • la seconda è vista da molto più "vicino" ed è inerente alla preparazione che conduce alla manifestazione e percezione di una realtà “solida” nelle tre dimensioni.
Ci sono alcuni film, ad esempio, che riportano questa colonna di luce che unisce il Cielo alla Terra:
  • L’ultimo dominatore dell’aria
  • Ghostbusters
  • Teenage Mutant Ninja Turtles
  • Iron man
  • Star Trek – Il futuro ha inizio
La colonna è una identificazione ben precisa sul territorio: una evidenza.
 
Ciò che riporta alla mente è la colonna vertebrale, nella quale scorre la divina Kundalini, il Serpente d’energia che scava” l’unione con il Cielo. 

Dna è Kundalini sembrano frattali della Colonna Divina

Il movimento torsionale, a cui tutto sulla Terra è sottoposto, “scombina” le eliche attorcigliandole: è questo il simbolo della dualità, dalla quale non è possibile prescindere in un reame solido come quello che ci ospita nella terza dimensione. Nulla è per caso…
 
Realtà e illusione. Uno, nessuno e centomila. Vero e falso. Punti di vista. Biodiversità.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
 
 

martedì 1 febbraio 2011

L'Amore è dappertutto.





Il tempo deviato procede lungo direzioni prestabilite dall’Antisistema e dalle politiche frattali di “separa et impera”. Lungo questa linea temporale è già previsto tutto dal potere imperante e, se a noi tutti starà bene, nulla di ordinario potrà intervenire per modificare il “piano nel piano”. Nulla di “ordinario”, ben intesi.

Una via c’è sempre per noi, come per il figlio mai dimenticato...

Queste parole ti invitano a capire attraverso tutte le tue azioni”.
Domanda: dopo avere perseverato come possiamo trascendere e andare oltre il proposito dell’onda?
Risposta: Catalizzando Energie di Trasformazione.
“Impariamo dalla Tempesta a rimanere nel nostro centro, comportiamoci come se fossimo nel cuore del ciclone, tutto attorno a noi allora cambia, apparentemente senza che noi facciamo nulla”.
Archetipo della Mano Blu tratto dal V° volume delle “Cronache della Storia Cosmica” di Valum Votan/Jose Arguelles e Red Queen/Stephanie South.

Solo per questo anno 2011 avremo una festività nazionale in più:

17 marzo 2011, festa nazionale: per chi lavora è un ponte in più.
Il 2011 ha una nuova festa nazionale, il 17 marzo: è giovedì, i lavoratori possono prepararsi a un “ponte” tutto nuovo.
Il 17 marzo è la data in cui Vittorio Emanuele proclama nel 1861 il Regno d'Italia

Sarà celebrato solo quest'anno, poi tornerà una data normale, ricordata nei libri di storia, ma non celebrata ufficialmente. 

Era infatti il 17 marzo 1861 quando a Palazzo Carignano, allora nuova sede del parlamento italiano a Torino, venne proclamato il Regno d'Italia. Con la prima convocazione del Parlamento italiano del 18 febbraio 1861 e la successiva proclamazione del 17 marzo, Vittorio Emanuele II è il primo re d'Italia nel periodo 1861-1878
Da Yahoo 

Che altro c’è da ricordare? Questa news è rilevante, perché sembra obbligare il potere imperante bancario a restituire, anche se in minima parte, del denaro assorbito impropriamente ai cittadini:

Banche: rimborsi per 3,5 mln cittadini.
Adusbef, dopo Cassazione su anatocismo (interessi su prestiti).
Roma, 31 Gen - Dopo l'ultima sentenza della Cassazione in materia di anatocismo bancario, almeno 3,5 milioni di cittadini che hanno avuto prestiti e fidi dalle banche negli ultimi 50 anni potranno rivalersi in Tribunale o dal Giudice di pace.  

Secondo l'Adusbef sarà sufficiente aver conservato l'estratto conto per ottenere 'la certezza matematica di riavere indietro il maltolto'

Con l'anatocismo la banca capitalizza gli interessi sui prestiti, facendoli diventare a loro volta produttivi di altri interessi.
Da www.ansa.it 

È possibile visionare e comprendere meglio la situazione a questo link  e scaricare la lettera da inviare ai vari “attori”, al fine di richiedere gli interessi pagati per anatocismo, dal sito dell'Adusbef,  a questo link.  A questo link è possibile scaricare un video da "Striscia la notizia" dell’8 gennaio 2011, inerente una intervista al presidente Lannutti sulla sentenza della Cassazione in materia di anatocismo.

Poi, una news che cambia leggermente il nostro punto prospettico su Google, azienda che non è solo “motore di ricerca”, ma anche lo sviluppatore del più popolare sistema operativo per smartphone, superando addirittura Nokia

Tlc: Google Re Degli Smartphone Con Android, Supera Nokia.
Android di Google è il re degli smartphone. Il sistema operativo open source disegnato e distribuito dal colosso della ricerca sul Web è ora il più popolare e diffuso sistema nel mondo degli smartphone, superando per la prima volta nelle vendite globali il sistema di Nokia, Symbian, seconda uno studio diffuso oggi. Per la società di ricerche Canalys, le spedizioni di telefoni basati su Android hanno raggiunto i 32,9 mln nel quarto trimestre 2010, battendo il totale di Symbian, 31 mln.
È la prima volta in dieci anni che Symbian viene scalzato dalla vetta e la sua quota di mercato è caduta al 30,6% dal 44,4% di un anno prima.
Per contro, la quota di mercato di Android è salita dall'8,4% al 32,5%, con le vendite che quest'anno hanno compiuto un balzo del 615%. La quota di mercato della Apple è rimasta invariata intorno al 16%, anche se le vendite sono quasi raddoppiate, da 8,7 mln a 16,2 mln di iPhone.
Da Yahoo 
 
E poi, cosa abbiamo ancora? Addirittura un quotidiano a pagamento  dedicato ai sempre più numerosi usufruitori di tablet come l’iPad. È un nuovo mondo che si tenta nuovamente di conquistare attraverso la diffusione di notizie, sempre provenienti dalla stessa fonte, copiate ed incollate solo in un altro formato grafico:

Lancio del "The Daily" il 2 febbraio.
The Daily, il nuovo quotidiano di Rupert Murdoch, esclusivamente dedicato ai tablet come l'iPad, sarà presentato il 2 febbraio al Guggenheim di New York. Secondo l'invito elettronico che ha iniziato a circolare sul web, sarà lo stesso Murdoch, presidente e Ceo della News Corporation, a presiedere l'evento, insieme con Eddy Cue, vicepresidente della Apple incaricato dei servizi internet.
Da Yahoo 
 
"L'abbonamento al quotidiano digitale dovrebbe costare 0,99 dollari a settimana. Probabilmente, dopo i primi mesi di esclusiva per iPad, sarà reso disponibile anche per gli altri tablet attualmente in commercio".
Da www.pianetacellulare.it 

Il mondo cambia grazie alla spinta di innumerevoli fattori, anche imprevedibili, come il battito d’ali di una farfalla o l’esplosione di una Supernova in un’altra Galassia, o una nostra decisione, o un sogno, o un desiderio profondo di un bimbo, o un abbraccio di cuore fra persone che si vogliono bene.
A tal proposito intendo segnalare l’inizio e la fine del film “Love actually”, perché penso che sia davvero meritevole di visione, visto il "valore aggiunto" che addiziona al nostro punto d’ascolto

Queste sono le parole dell’inizio, mentre la fine è solo da vedere ed ascoltare. Fatelo. Fa bene al cuore…

“Ogni volta che sono depresso per come vanno le cose al mondo, penso all’area degli arrivi dell’aeroporto di Heathrow . È opinione generale che ormai viviamo in un mondo fatto di odio e di avidità, ma io non sono d’accordo. Per me l’amore è dappertutto. Spesso non è particolarmente nobile o degno di nota, ma comunque c’è. Padri e figli, madri e figli, mariti e mogli, fidanzati, fidanzate, amici. Quando sono state colpite le Torri Gemelle, per quanto ne so, nessuna delle persone che stava per morire ha telefonato per parlare di odio o vendetta. Erano tutti messaggi d’amore. Io ho la strana sensazione che, se lo cerchi, scoprirai che l’amore davvero è… Dappertutto”.
Da “Love actually”.




Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011 

lunedì 31 gennaio 2011

Fermi facendo qualcosa, dunque in "movimento".





Dubita che le stelle siano ardore,
che il sole ruoti intorno alla sua sfera,
 

dubita che la verità sia vera,
ma dubbio non avere del mio amore.
Mia cara Ofelia, io non so rimare,
mi manca l'arte di dir verseggiando
i miei sospiri; ma ch'io t'ami tanto,
eccelsa, tu non devi dubitare.
Addio, carissima, sempre più tuo,
fino all'ultimo dì che sarà suo
questo mortale suo congegno”.
Amleto
Atto II Scena I
William Shakespeare (citato in "Letters to Juliet").

"Io ho lottato per anni con me stesso e con Ighina, prima di accettare che la Terra è ferma, che il Sole è fermo, che la Luna è ferma e che gli apparenti movimenti che avvengono nel cielo, sono una semplice conseguenza dell’effetto stroboscopio generato dal ritmico moto della luce solare e delle riflessioni planetarie che si intersecano in esso".
Lettera aperta di Alberto Tavanti       
Da www.liberamenteservo.it 
   
Per quanto tempo  l’uomo aveva avuta chiara la mappa planetaria del Sistema Solare? Sin dai tempi dei Sumeri perlomeno. Forse anche prima, perché il “prima” è indefinito ed indefinibile senza aprire gli occhi della Coscienza superiore, senza consultare l’Akasha, senza passare attraverso i veli, i reset, delle ere glaciali.

Poi, per quanto tempo l’uomo aveva creduto che il Sole ruotasse attorno alla Terra? Ossia che il proprio Ego avesse un ruolo centrale nell’economia Celeste.

In realtà l’unica cosa che ruotava era il proprio punto prospettico.

Eppure è vero anche che “tutto scorre”. L’illusione è figlia dell’intento di credere. Credendo Vides.

Per quale motivo viene impartita la disciplina della Fede, ad esempio, nelle religioni? Per quale motivo l’umanità è stata indottrinata con una serie infinita di leggi e codici scritti?
Cosa c’è di “fisso” e di “mobile” in una legge scritta dall’uomo? Tutto e nulla, perché dipende dal punto prospettico da cui l’umanità osserva se stessa mentre crede di vivere in un’unica realtà manifesta.

Il denaro è oramai virtuale. È finto. Un numero digitato in pochi byte di memoria artificiale. Esso è vivo e morto allo stesso tempo. Si muove, circola, ed è stagnante nella misura in cui lo crede la massa critica che permette la sua veicolazione oppure il suo tramonto. 

La legge vettoriale dello spostamento abbisogna di due vettori e di una risultante. Il Tao ed il terzo stato quantico, ossia la risultante della contrapposizione duale delle forze o delle verità.  

Il nostro “punto di vista” è tutto. Tutto è relativo? Certo. Relativo alla nostra polarizzazione interna. “Come è in alto, così è in basso”. Ma, appresa e consapevolizzata questa verità frattale, si rischia lo smarrimento cosmico. La deriva esistenziale. L’inerzia. L’oblio. Il Limbo. La caduta…

Il ritenersi soli ed abbandonati.

Cosa c’è, allora, che ci tiene ancorati alla “salvezza”? Forse, il ricordo. Una immagine. Una foto…

Le foto sono bagni di dolci e amare memorie. Non importa se il ricordare è anche amaro. Questo, infatti, è proprio un esempio che dimostra che tutto è relativo. È un certo tipo di memoria che va lasciato andare, come il celebrare i morti della guerra, il mantenere quelle energie bloccate in quella “posizione” attraverso il ricordo ed un certo tipo di preghiera.
Ma il ricordo di sé è un’altra cosa: è poesia. Quando è tanto delicato vale "oro". Non intendo alludere ad ansie mal digerite, ma ad evanescenze che non se ne sono andate perché “ancora devono dare qualcosa”, devono aiutare, magari, una ferita inconscia che non si vuole rimarginare. E magari, tramite il ricordo, noi siamo la carezza che può fare molto…

“Riflessioni notturne che ti lasciano al canto della notte”.

Quanto vale esistenzialmente il "giorno della memoria"? Molto o nulla, perchè dipende da noi, dal nostro grado evolutivo spirituale. Ha senso ricordare ad un adulto di lavarsi i denti tutti i giorni? Lo ha ancora solo se quell'adulto non è ancora consapevole nè responsabile di se stesso.

Anche Colui che versa in Croce è da "dimenticare", è da togliere da quella posizione di sofferenza. Se ci si ostina a tenerlo lì, è perchè non abbiamo ancora smesso di soffrire e non siamo ancora consapevoli che, in quel modo, la sofferenza rimarrà agganciata al nostro punto prospettico, alla nostra frequenza di Vita manifesta e non. In quel modo continuiamo a farlo soffrire non capendo il vero messaggio che si cela in quella sofferenza oscurante.

È vero anche questa polarità:

"Non è più tempo di ricordare chi siamo. È tempo di conoscere chi siamo. Il ricordo porta tristezza nel vostro mondo, sofferenza, malinconia. Conoscere se stessi porta felicità e gioia. Allora non serve ricordare, ma conoscere, conoscere".
La  Luce  è  Ordine” – Messaggio di Amrir 

Il binomio Davide Russo Diesi/Amrir mi colpisce spesso con delle precise e puntuali iniezioni di “prospettiva” capaci di ricondurre, o ricordare, ad un diverso punto di visione, di ascolto, delle cose. Le “cantine” del Creatore  sono state aperte proprio per questo motivo: portare Luce dove non c’è, polarizzare o ordinare il caos dell’incomprensione, divenire Hu-Bit - umani diversi, nuovi.

"La Luce separa ciò che non è Luce. Nel momento in cui si separa si mette Ordine. La Luce separa e mette Ordine.
In una cantina dove vi è ombra e oscurità, per mettere ordine occorre la luce. Attraverso la Luce si pone l’ordine nei mondi della creazione. E questo è il compito di una Essenza Suprema che attraversa ogni luogo e ogni tempo. Solo con la Luce si pone ordine. Al contrario nel buio e nell’oscurità, vive il disordine.

L’umano desidera mettere ordine ma non accende la propria Luce. Prima occorre accendere la Luce che vive dentro a ognuno di noi. Accesa la Luce, l’occhio sacro osserva una seconda realtà che non era quella che si  pensava di osservare. Accendendo questa Luce l’uomo osserverà ciò che è davanti a sé con un occhio a lui sconosciuto. E osservando ciò che non vedeva prima, imparerà dal nuovo mondo. Osservando qualcosa di mai visto, l’uomo imparerà nuove cose. Osservando nuove cose, l’uomo diverrà nuova cosa".
La  Luce  è  Ordine” – Messaggio di Amrir 

Da questa consapevolezza - cosa si muove e cosa è fermo? Se una distanza è solo una differenza strutturale, vibrazionale, quanto siamo lontani dal nostro obiettivo, dal nostro desiderio solidificato? Tanto e nulla allo stesso istante. È sufficiente sintonizzarsi su di esso per “trovarlo” subito.

La manifestazione concreta dell’energia è la nostra realtà percepita: una mutevole e fissa risultante delle forze che ci spingono ad osservare, ad ascoltare, a fare.

E… Nulla è per caso ma tutto è opportuno.

"Il kung fu vive in tutto quello che facciamo,vive nel modo in cui ci mettiamo la giacca, nel modo in cui ci togliamo la giacca e nel modo in cui trattiamo le persone. Tutto è Kung Fu".

"Tu ragioni solo con i tuoi occhi, per questo sei facile da ingannare".

"Essere fermi e non fare niente sono due cose molto diverse".
Il Signor Han (Jackie Chan) in The Karate Kid - La Leggenda Continua   

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
 

venerdì 28 gennaio 2011

Dal senso biologico della caduta del dentino ad Hamer e la sua Università.




Oggi è giorno di caduta di… Dentini. Mio figlio ha perso il suo primo “pezzettino” ed, in attesa che giunga il topino con il soldino, ho pensato a cosa significhi questo “avvenimento”, a cosa ci indichi nella sua più evidente, ma non compresa, manifestazione:

il senso biologico di quello che ci accade, ossia la vera causa che si cela oltre all’apparenza ed alla strumentalizzazione. Nel caso del dentino di mio figlio è chiara ed approvata la causa che spinge a farlo cadere: la nascita di un secondo dente avente scopi diversi, che vanno oltre alla propria fisicità ma che dipendono anche da quella fisicità. Nella maggioranza dei casi, ad esempio nella comparsa della malattia, non si assume come verità che è in corso ancora il medesimo principio...

Dunque? Il passo successivo, per me, è stato agganciare il ricordo delle rivelazioni relative al Dr. Hamer: alla Nuova Medicina Germanica (NMG). 

A parte la scelta del nome, che non ha contribuito a fargli una buona “pubblicità”, punto debole immediatamente sfruttato dall’Antisistema, ciò che  Hamer ha compreso, scoperto e divulgato, ha davvero del portentoso. Le intuizioni alla base della NMG sono frutto di una modalità diversa dell’apprendere

Hamer è uno studioso serio e ampiamente “patentato”, cioè con tanto di “pezzi di carta” rilasciati dalla “società globale  universitaria” ufficialmente riconosciuta. Solo che questo uomo ha una cultura che esonda dal paradigma a compartimenti stagni che viene impartito ad ogni laureando, prima, e praticante, poi.

Le intuizioni alla base delle sue scoperte sono di ordine “superiore”, un ordine non ancora ufficialmente riconosciuto.

Ma, mi chiedo, chi è l’incaricato che deve “ufficialmente riconoscere” il nuovo? Ricordo la Santa Inquisizione ed il suo potere ufficiale di riconoscere il bene dal male. 

A proposito, che fine ha fatto questa Santa Istituzione?

Si è sciolta, smagrita, diluita tra le pieghe ombrose che l’avevano generata… Ed esiste ancora. Davvero? E dov’è? Ancora al suo posto, anzi, ancora più diffusa a macchia d’olio. Altrimenti uomini come il Dr. Hamer non dovrebbero scappare ed avere timore della “giustizia” umana. 

L’Antisistema “ci ha” perché gli abbiamo delegato il compito di proteggerci da quello che non riusciamo ancora a capire. È dunque per Paura che abbiamo voltato la testa da un’altra parte. Ora, tuttavia, questo Gigante, questo  Mostro che abbiamo creato, ci obbliga a guardarla direttamente perché è dappertutto e non possiamo fare finta di niente. È solo una questione di tempo…

Per cui occorre pazienza, lungimiranza, positività.

Infatti c’è una buona notizia:

Finalmente l’Università per la Nuova Medicina Germanica.
Negli ultimi giorni del 2009 comincia un sogno: a Sandefjord, Norvegia, dove il Dr. Hamer vive e lotta per il riconoscimento della Germanica e per la salvezza di tutti i pazienti del mondo, nasce l’Università per la Nuova Medicina Germanica, l’Arte e lo stile di vita naturali.
Non è che l’inizio di una grande avventura scientifica, culturale e sociale, artistica ed umana; abbiamo ricavato lo spazio forse appena necessario all’innesto di un seme: quello del buon senso biologico, del rispetto per la Natura e per le sue Leggi. Ma siamo certi che presto vedremo sbocciare fiori rigogliosi, che raccoglieremo cornucopie di crocus, gioioso annuncio della tanto sperata primavera. L’eterno buio dei dogmi lascerà il posto all’equilibrio della Natura, al quieto avvicendarsi dei tramonti e delle albe, delle luci e delle ombre alternate nell’armonia della bifasicità, che regola la nostra stessa Vita in accordo con il Cosmo e non con la follia di questo preteso “sistema”.
Giovanna Conti (Direttrice del Dipartimento di Musica)

Università di Sandefjord per la Nuova Medicina Germanica,  l’Arte e lo Stile di Vita naturali.
Voglio anticipare che noi, che non abbiamo ipotesi da tutelare, vogliamo essere migliori di tutte le precedenti facoltà di Medicina. Adesso potremo fare le nostre verifiche, e tutti le potranno seguire “live” attraverso Internet... Inoltre a Sandefjord c’è un ospedale vuoto, che sarebbe perfetto come clinica universitaria, e se noi potessimo avere anche solo 4 stanze…
Dottor R.G. HamerDa Stampa Libera

Evidenzio: la follia di questo preteso “sistema”.
Leggasi: Antisistema. Suona meglio!

È davvero pazzesco come manchino risorse per chi si mette “contro” al preteso “sistema”.

Non mi dilungherò oltre.

Le sue scoperte.            
Le 5 Leggi Biologiche scoperte dal dr. Hamer e da lui chiamate "Nuova Medicina Germanica" sono le premesse della medicina scientifica del 3° Millennio: una metodologia clinica, scientifica e centrata sulla persona.
 
In effetti permettono:
  • Una precisa diagnosi scientifica, rigorosamente comprovabile.
  • Una prognosi specifica inerentealprogramma speciale in atto.
  • Una terapia causale, finalizzata alle reali necessità cliniche ed emotive del paziente.
Come pure la prevenzione dal panico e dall’angoscia, provocate da diagnosi nefaste, che sono la maggiore causa di malattie iatrogene.
 
Il dr. Hamer ha scoperto (scoprire nel senso di riportare alla luce) quello che esiste da sempre: 5 Leggi Biologiche che regolano i meccanismi di salute e malattia (leggi scientifiche, come è una legge la forza di gravità). Una legge è un evento verificabile sempre, da chiunque, per qualsiasi evento, in qualsiasi luogo per qualsiasi persona scelta a caso.
Da www.nuovamedicina.com  

Per chi ne volesse sapere di più:

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011