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lunedì 30 gennaio 2017

Al di là di tutto, attraverso tutto: il significato di tutto (il segnale che si dà al mondo).



Privo di dogmi, il mister campione d'Italia ha voluto stupire tutti. Svolta rock con il 4-2-3-1, inimmaginabile per certi versi, splendida realtà destinata a dominare
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Se (se) analizzi (decodifichi), a livello di simbolismo sostanziale frattale espanso, la “situazione”, reale manifesta, poco sopra citata, probabilmente ti accorgerai delle “chiavi (di potenziale)” celate nell'espressione stessa:
privo di dogmi (al di là della convenzione, con coraggio, senza paura)
il mister campione d’Italia (una personalità già abituata a “vincere”, manifestando il proprio intento, avvezz3 a…)
inimmaginabile per certi versi (quali “versi”? Quelli che decantano le “cose” alla maniera prevedibile, poiché prevista “qua, così”, lasciando l’epica della sostanza oltre all'epica scolastica)
splendida realtà destinata a dominareil “premio” per un certo tipo di atteggiamento, coerente con l’intento).
In questo “caso”, sei alle prese con il “lato tuo, centrale (omettendo dalla ‘formula’, il resto dell’umanità)”, alias:
una forma di Ego, che sfocia nell'interesse di parte, proprio, o meglio… “lato tuo, dominato”.
Il simbolismo viaggia su livelli paralleli, che progressivamente all'erosione/diluizione della consapevolezza espansa, comporta il dimenticare ciò che “sta sopra/prima”, a scapito – proprio – di “ciò che sta sotto/dopo”
Quando, l’espressione – citata anzitempo – si completa “lato tuo/umanità, centrale”?


Quando la situazione inerente, “è” giustizia ad angolo giro:
da qualsiasi gradazione sferica
l’osservi e giudichi “ciò che fai”
coincide con
l’osservano e giudicano “ciò che fai”
rimanendo sempre e “solo”
giustizia
venendo sempre dopo alla risoluzione di ogni “malessere umano (causale) ‘qua così’”.

giovedì 26 gennaio 2017

La triangolazione: memoria corta, Te, memoria lunga.




Vorreste dirmi per favore, se Dio non è mai esistito, chi è che ha governato gli uomini e governato il mondo e continua a governarlo?
L’uomo.
L’uomo è mortale… Di questo passo non esiste niente…”.
Il Maestro e la Margherita
Donald Trump ha difeso ieri la sua intenzione di bloccare l'ingresso di cittadini di paesi musulmani negli Stati uniti, dicendosi costretto ad agire in un mondo che è diventato "un disastro completo".
"Questo non è un divieto contro i musulmani, si tratta di paesi che hanno un sacco di terrorismo", ha detto il nuovo presidente degli Stati Uniti in un'intervista alla Abc…
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Una qualsiasi “trama”, narrata attraverso l’impianto “delle arti e dei mestieri”, risente sempre del momento storico passato (credo, abitudine) e compresente
se guardi un film di trent’anni fa, ci ritroverai dentro tutta una serie di “luoghi comuni” che, a quel tempo, costituivano (ed erano) la “moda”.
Nessun cellulare, ad esempio…
Niente era accennabile, rispetto a tutto quello che è “venuto dopo”.
La trama risentiva, dunque, rispetto all'ora, di una “minore ampiezza di dettaglio e di pieghe raccontabili (a partire da “una storia vera”).
Ogni livello della rappresentazione scenica, risente sempre di questa caratteristica temporale. Sia chi scrive, che chi dirige e recita; tutt3 quant3 sono sottoposti a questa ferrea regola, che domina interamente la scena.
Il tempo. Ciò che viene dopo. Il futuro… Tutto questo non è conoscibile, prima e quindi… impoverisce la “trama” stessa, raccontata nel dominio del tempo.
Ciò che puoi “dire” oggi, risente della limitazione di quello che potrai “dire” domani. E quando arriva il domani, è – ancora, nuovamente – l’oggi
Per cui, qualcosa tende sempre a sfuggirti. Con te, sullo sfondo centrale, perennemente in ritardo, in differita, previst3.
Il tempo è governabile. In che modo?

giovedì 19 gennaio 2017

Formula “Che cosa significa”?



Senti sempre “in giro” (ti raggiunge) parlare di “migliorare il mondo”, di cambiamento, di riforme per la tutela dell’equità, della giustizia, della redistribuzione del reddito, del rispetto dei diritti umani, etc.
Un bel ritornello che parte dalla “notte dei tempi” e continua senza fine di continuità, nella “notte più imperscrutabile del ‘tuo’ destino ‘qua, così’”.
Qualcosa che “inneggia” ad una sorta di eco antic3; di “età dell’oro” – leggendariamente – “già vissuta e, purtroppo per te, già sorpassata”.
Ora, chiediti:
se questa “era” è stata attraversata e lasciata indietro (da parte) e, così, dimenticata
allora, di conseguenza
perché (come mai) dovrebbe ritornare?
Perché "tutto è ciclico"?
Ma... può tornare in auge qualcosa che è stat3, causalmente, fatto precipitare (decadere)?
No.
Oppure, sì, ma... sempre all’interno di una linea di tendenza, che ti “serve in tavola” dei surrogati di ciò che “è già stato”, in luogo di ciò che “è (sempre, nel potenziale)”.
Con la "cucina molecolare", ti spruzzano nel piatto dell’aroma “al tal ingrediente naturale”, che – nel tempo – perdi assolutamente di “vista”, in termini di forma reale manifesta. 
Così come la “legalizzazione della Stevia (una pianta naturale)” è rientrata solamente nell’ambito del fornirti dei prodotti “agli estratti di Stevia”, come un riferimento teorico “alla memoria” e non più alla consistenza sostanziale del tal “corpo naturale”.
E non è proprio la stessa cosa.
Allo stesso modo, gli esperimenti di raccolto di Cannabis di Statomodificata geneticamente (resa ‘sicura’, ossia, orfana del proprio principio altro)”, che impoveriscono ciò che la natura ha previsto in sede originale:
una dimensione caratterizzata dall'assoluta assenza del principio casuale.

lunedì 16 gennaio 2017

Equity.



La motivazione essenziale alla letteratura fu per Fowles la sensazione che il mondo era sostanzialmente assurdo
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Le “parole” – mentre ne disponi il “senso”, secondo la tua logica interiore (quello che intendi comunicare) – servono per imbottigliare (collo di bottiglia) e catturare l’animo umano. 
Come una fotografia, intrappolano i “comunicanti” all’interno di un dialogo inaridito e, perlomeno, di secondo livello (se per primo livello ci si riferisce alla comunicazione originale, del tutto intatta e perfettamente identica al pensiero emanato, inteso e rimasto tale anche dopo avere proferito parola).
La convenzione riduce tutto a qualcosa di misurabile (valutabile, soppesabile, commerciabile) che viene, di conseguenza… misurat3. Il che non deve portare a credere che l’ordine sia proprio questo, bensì, che – prima (dal momento di “è già successo”) – si annidi una ragione fondamentale che ha progettato tutto ciò, alla luce della relativa (propria) assoluta viva compresenza (ovviamente, immanifesta, giacché dominante).
Ora, tutto quello che riassumi come vero (perché sei senza alternativa sostanziale manifesta ed immaginabile)” è, nella sostanza, il punto di vista, la prospettiva, l’ingegneria, l’interesse, la lungimiranza, il piano, la strategia, l’intenzione, etc. – appunto – del vertice distaccato, dominante:
qualcosa che se (se) hai il coraggio anche solo di “ipotizzare (come reale, già manifesto ‘qua così’)”
allora
la realtà manifesta “qua, così”
diventa subito (subito)
non “sostanzialmente assurda…” ma, “con senso sostanziale”…

martedì 10 gennaio 2017

L’auto pilota massivo.



In questo spazio (potenziale) si sta preparando la quintessenza, il “concentrato”, di ciò che è - nell'immaginario collettivo - il concetto, evanescente ed inafferrabile, di “dimensione parallela”. 
O, se vuoi, di quello che è l’astrazione del “sogno”, l’anticamera del desiderio, dell’intendere e volere, etc.
Qualcosa che assomiglia ad un reale manifestabile “progetto”.
Ma, allo stesso tempo, qualcosa che – rispetto al progetto convenzionale – non necessita di alcuna dipendenza dal denaro, al fine di potersi auto realizzare.
Più semplicemente, questo spazio (potenziale) è il punto d’inizio (Big Bang) di una possibilità, in alternativa sostanziale “altra”, di riuscire ad auto manifestare l’esistenza in vita, umana d’assieme, a partire dall'idea stessa di “esistenza in vitasovrana, secondo le caratteristiche più fondamentali che possano già essere concepite e, così, strutturate fisicamente”:
lato mio/tuo/umanità, centrale
con la giustizia ad angolo giro
In Comunione.
Che altro? Che altro… desideri? Non trovi che tutto questo sia il “massimo”, in termini di… equilibrio?
No, che non lo pensi. Nevvero?
Non lo pensi perché, forse, lo percepisci e non ti soddisfa mai a pieno, poiché ti sembra che sia un modello manchevole di qualcosa. Qualcosa che non sai perfettamente mettere a fuoco, tuttavia, qualcosa che ti erode alle fondamenta che, nel frattempo, non sono più le tue fondamenta, bensì, la “cantina svuotata e riempita d’altro”.
Allora, te lo qualifica e quantifica SPS (Io), di che cosa si tratta. Ci sono due fulcri principali attorno al quale “gira tutto”. Una stratificazione di tutto “qua, così”, poiché, ricordalo sempre:
stai facendo “analisi logica”
da/in una situazione di “è già successo”
ergo
ne risenti
quindi
non sei a pieno, mai, te stess3.

lunedì 9 gennaio 2017

Il benchmark.



Dio costituisce un punto di riferimento per milioni di persone; il che non è poco per un essere che neppure esiste”.
Giovanni Soriano
Trova il modo (perché “è tempo”) di andare oltre alla convenzione (persino quando la convenzione, pensi essere, ribellione, rivoluzione, evoluzione, etc.).
“Dio non esiste”? Ok.
Tuttavia, l’immagine di Dio è un simbolo, ossia:
non esiste “Dio”
ma
esisteciò che Dio rappresenta (“incarna”)
essendo simbolo della compresenza immanifesta dominante (la ragione fondamentale).
Tutto questo lo ricordi attraverso la caratteristica ambientale del simbolismo sostanziale frattale espanso (memoria). 
Vai Oltre Orizzonte…
Innamorarsi veramente significa entrare in una dimensione del tutto differente, cambiare pianeta. Significa spostare il baricentro della propria vita e orbitare intorno a un nuovo punto di riferimento”.
Piero Angela
Perché devi sempre “orbitare (ruotare) intorno a un nuovo... punto di riferimento”?
Perché, viceversa, non immagini di essere, ad esempio, un Sole?
Perché non ti ricordi come punto di riferimento per te stess3?
Perché non brilli e, così facendo, eviti di “respirare dentro informazione esterna”?
Il Sole espira. Il Buco Nero inspira.
Essi sono i “fine corsa” della respirazione:
la dinamica
il senso
la funzione
il potenziale
il… benchmark (riferimento)
qualcosa, attraverso cui puoi ambire di ritornare ad essere, ricordando la capacità di grande concentrazione di massa (leva).
Le leggi della fisica devono essere di natura tale da valere rispetto a un sistema di riferimento in moto arbitrario”.
Albert Einstein, I fondamenti della teoria della relatività generale, 1916

giovedì 5 gennaio 2017

Giustizia ad angolo giro.



All'interno del “voto sostanziale di protesta” esiste uno “spazio vergine (potenziale)”, ricavabile allorquando una grande concentrazione di massa (un3, nessun3, centomila) non si riconosce più, fondamentalmente, in nulla (relativamente alla realtà manifesta “qua, così”). 
Tale spazio (potenziale) deve essere uno.
Altrimenti, decade la sostanza del drenaggio di "preferenza" dall’AntiSistema.
E per “essere uno”, significa che – al di fuori della convenzione reale manifestanon ci deve essere auto separazione, ancora basata sulla convenzione stessa
Questa caratteristica è, allo stesso tempo, la “sua” forza e la “sua” debolezza:
forza, in quanto costituisce autenticamente qualcosa di nuovo, diverso, alternativo sostanziale, coerente e lungimirante rispetto a “quello che 'perde' e a quello che, soprattutto, ricorda”
debolezza, in quanto costituisce il più classico tallone di Achille, dato che l’AntiSistema by dominante può disinnescare tutto, preventivamente, favorendo – attraverso il “divide et impera” – la formazione illusoria di più spazi potenziali, al fine di confondere la Massa, auto proveniente già da una situazione di estrema confusione (organizzata by dominante).
Al fine di porre un rimedio definitivo, a tutto questo, in SPS (Me) sono sorte le basi per costruire un fondamento sempre riconoscibile, anche nel momento in cui le persone si ritroveranno in balia dei “quattro venti”.
Uno di questi baluardi è, ad esempio, il centro morale di “giustizia ad angolo giro”. Ossia, il porti sempre la seguente domanda:
al "centro" chi (che cosa = situazione) metti?

lunedì 2 gennaio 2017

Manchi solo Tu.



Si è aperto il nuovo “spazio”, che viene comunemente catalogato e riconosciuto da tutt3, come 2017 (un'altra "pagina del libro").
In pratica, non è cambiato nulla… se non l’impressione che “ci sia qualcosa di nuovo”.
Nella sostanza, la realtà manifesta è il consueto “blocco navale” per la tua memoria. Eppure, ogni volta, ad ogni “nuovo” anno… cogli l’occasione per far affiorare “nuovi” propositi.
Così come a Natale, ti viene da pensare che, “tutt3 sono più buoni”.
Dunque? Nulla di nuovo all'orizzonte? No. O, meglio, sì. 
Insomma:
allo stesso tempo, c’è o non c’è… qualcosa.
Dipende. Da cosa? Da chi?
Dipende sia da qualcosa/qualcun3, che da te.
Quante “cose” vorresti fare, ma… non puoi, non riesci, etc. e lasci perdere? Tante. Troppe
Perché?
Il denaro non cresce mica sugli alberi…”. No?
Già…
Anche il “nuovo” anno si apre, come si era chiuso quello precedente:
con ampia, costante, coerente… causale, “a monte”… giustizia di parte o, meglio, ingiustizia “lato tuo/umanità, centrale”.

venerdì 18 novembre 2016

Il sistema operativo hackerato.



So che nelle scorse settimane molte persone si sono chieste se l'America è il Paese che pensavamo che fosse…”.
Hillary Clinton
Dura sempre meno, il periodo di consapevolezza.
Tutto è “informazione”, però, codificata.
Qualcosa che dipende dalla prospettiva, attraverso la quale “osservi”.
Anche se questa osservazione rimane, comunque, qualcosa di multiplo sensoriale/percettivo. Una “inclinazione”.
Una gradazione nella sfumatura.
La capacitò o incapacità di…
Dipende dal giogo. Dipende dalla ragione fondamentale.
Dipende, quindi, dalla dominante che “guarda” non caso, è immanifesta seppure sempre compresente…
Infatti: tu sei al corrente della dominante?
No. Vero? 
Per cui, non la immagini nemmeno.
Ma, a livello simbolico frattale espanso, la memoria frattale espansa ti raggiunge sempre, ricordandoti della "dominante" esistenza, anche se “prima” la dominante raggiunge te (è già in te) deviando il Tuo campo auto esistente di consapevolezza e trasformandoti “qua, così” in un ricevitore Human Bit, dimentico di sé e di quello che “è già successo”, dominante – ovvio – ricompresa.
Il simbolo del loop e/o del labirinto, emergono proprio per questo motivo fondamentale:
tu
che (non) risulti disperso
in te stess3.

La ciclicità ("inflazione") stessa, ancora prima che per cause planetarie, astronomiche, leggi universali, etc. dipende proprio da questa “tua” inclinazione a ritornare sempre, ogni volta, immancabilmente, “punto e a capo”, senza mai riuscire a risolvere la situazione che, nemmeno più, sembra “la situazione”. 
È, infatti, normale che
Che cosa c’è da “capire”? Che cos'è che non “capisci”?

venerdì 11 novembre 2016

Tutto è possibile, poiché sempre potenziale (The free State of Umanità).



Attraverso la sensibilità “touch”, uno smartphone si apre ad una funzionalità multi dimensionale.
Osservando lo schermo, sempre più piatto, è quasi insospettabile che possa avere dei comandi integrati, basati sul tocco, sullo sfiorare, sulla pressione digitata, etc. 
Non solo, imprimendo anche una direzione, intenzionale, al “tocco”… si aprono altri “menu”.
Viene subito alla mente la “storia” di Giuseppe Calligaris, il quale scoprì che l’intera pelle umana è come una mappa (memoria) che ricopre interamente il corpo ed, analogamente - prosegue SPS (Io) - lo è ogni singolo organo o componente organica (sangue, cellule, energia, etc.).
Calligaris, inoltre, venne a capo anche di una questione assai “promettente (potenziale)”, ossia, la capacità intrinseca, implementata nel dispositivo umano, di determinate "zone sensibili", che possono essere unite, azionate, relazionate… in maniera tale da “creare/aprire/autorizzare/usare  altre possibilità dello straordinario stato funzionale in dotazione all'essere umano.
Qualcosa che, ad esempio, a sua volta ricorda i “mudra” ed il movimento particolare (“figure, forme”) - auto rigenerante una particolare “energia (o stato interiore)”  -di determinate “arti” orientali…
Insomma, qualcosa di “insospettabile” sembra (“è”) integrato nel funzionamento d’assieme.

mercoledì 9 novembre 2016

Logicamente ma da altra prospettiva.



Oggi, tutto il testo del Bollettino sarà solo ed esclusivamente in "blu", citazioni comprese. Come ti sembra la "leggibilità istantanea"? Grazie per l'attenzione...
Complessivamente le misure per le imprese "interessano il 57% e ne lasciano fuori il 43%".
È quanto ha sostenuto il presidente dell'Istat, Giorgio Alleva, durante l'audizione sulla manovra in Parlamento…
Link 
Il 57% vs il 43% è un tipo di differenza, divers3 (ma, ancora, facente parte) dal famoso rapporto “naturale” 80/20 (che, detto in parole povere, è la prova provata dell’esistenza della frattalità espansa, by grande concentrazione di massa, dominante).
Qualcosa che è necessitat3 ingegnerizzare, al fine di permettere che un “regime, come quello democratico”, potesse dare l’impressione di poter sussistere, nonostante – di fondo – la percentuale di possesso fosse sempre e solo di tipo dominante (99/1) “qua, così”. Ok?
Se la Massa fosse "raccolta" in votazioni da esito finale vicino a percentuali, tipo 80/20 (o 10/90 o peggio), infatti, non potrebbe essere auto indotta a pensare di essere “in democrazia”
Sarebbe, infatti, una sorta di auto dittatura (delegazione), a quel punto, la forma governativa del Paese.
Allora, la dominante ha ispirato un modello politico, organizzativo ed amministrativo che potesse “dare libero sfogo agli ideali, personali” e (di più) allo stesso tempo, che riuscisse sostanzialmente ad auto sostenere l’unica forma di governo ammessa, per default, dal “momento di è già successo (avvento della dominante)”.
Se ci fai “caso”, in ogni giurisdizione amministrata democraticamente, la Massa è divisa in due parti, essenzialmente sempre circoscrivibili ed identificabili come attorno alla “parità (50%)”. 


Alla fine, il “la mia libertà finisce dove inizia la tua” e il “siamo tutti diversi, unici” e “ognun3 è libero di fare/credere, etc. quello che meglio crede”… si codifica e coincide con qualcosa che “non è né carne né pesce (dalla prospettiva d’assieme singolare/massiva)”. 
Qualcosa che, invece (all’opposto), riunisce tutto assieme  - ma - sotto a quella “mancanza di vessillo, bandiera, identificazione (apparenza)”, che “fa sempre di tutta l’erba, un fascio”:
la “condizione” dominante “qua, così”.