SPS

lunedì 13 ottobre 2025

Salva te stesso e salverai il mondo…


Cantastorie

Sì, ma… in che senso

La solita solfa non ti salverà. Lo “stress” ti ha ma tale “logorio della vita moderna…” è-voluto. Ergo? Quante baggianate intendi ancora raccontarti. Se non vai a fondo (non sostanzi) è perché ci sei già “sul fondo” AntiSistemico:

è già successo Vs continua a succede-re.

“Addio, cielo; addio, terra; addio neve; moriamo. Addio; come servitori di Doom, noi moriamo...”.
Conan il Barbaro

Doom = “destino, sventura…”. Dr. Destino as Doom.
Dome… cupola, duomo, volta, testa, calotta, tiburio, arrotondare, tetto a cupola… 

Il mondo è la mia ostrica, ah ah ah ah ah…
Le stelle cadenti non si fermano mai anche quando raggiungono la cima…
Siamo lontani da casa. Benvenuti al Pleasure Dome…”.
Welcome to the Pleasuredome - Frankie Goes to Hollywood

Ostrica: hai presente la f-orma? 

Qualcosa che si apre, ma che è normalmente chiuso. E che racchiude la “perla”, al suo interno o centro (portante). La perla è preziosa. Sì, ma per chi? Per l’ostrica? No. Per chi se ne impadronisce, avendolo organizzato ad hoc. L’ostrica produce la perla o la conserva: ma la perla “serve” altro, ch’è Oltre.


“Dopo Blowin’ in the wind, diventato La risposta è caduta nel vento incisa da Luigi Tenco, e approvata da Dylan che controllava tutte le versioni internazionali, mi arrivò da tradurre Ballad of a Thin Man…”.
Mogol

Blowin’ in the wind… (soffiando nel vento: Mary Poppins, la tata magica che arriva volando dal cielo con un ombrello durante una giornata ventosa per occuparsi dei fratelli Banks…).

Visitatori. Visit-attori. 

Chi entra dentro a… Mentre, “te” sei sempre pre-occupato al fine di… Ergo, “niente y nessuno”. 

Dylan… controllava tutte le versioni internazionali… (torre di controllo a missione, rispondete missione…). 

“La risposta, amico mio, soffia nel vento
la risposta soffia nel vento.
Sì, e quanti anni deve esistere una montagna
prima di essere spazzata via dal mare?
Sì, e quanti anni possono esistere alcune persone
prima di poter essere libere?
Sì, e quante volte può un uomo girare la testa
e fingere di non vedere?...”.
Bob Dylan

All’ultima “domanda”, puoi tranquillamente rispondere “te” (qua, così). Quante volte? , dove il numero non conta + niente? Ove, è già successo e continua a succedere ma “niente”. Ci sei

È “300” ma al contrario, ad angolo giro, nella sostanza. 

Laggente (ch’è tanta), viene fatta auto infilare dentro a qualcosa (uno “stretto”) da cui fuoriesce “uno alla volta” = perfettamente sotto controllo (anche se non si può dire). 

Ecco la manifestazione (“nascita”) nel (qua, così).

“Non ci capivo nulla e riscrissi il testo a modo mio. Dylan non approvò ma come traduttore voleva solo me, così mi fissarono un incontro con lui al Mayfair Hotel, a Londra. Gli spiegai che non potevo firmare la traduzione letterale di parole di cui non capivo il senso, e gli chiesi di spiegarmi cosa volesse dire il testo. E Dylan… mi confessò che nemmeno lui riusciva a capire il significato delle proprie canzoni…”.
Mogol

Il Gran Mogol, uhm. E “Robert Allen Zimmerman (l'alieno nella stanza)”: colui che non “capisce il significato delle proprie canzoni”. Peccato che Dylan è un “cantautore”. No? Quindi? Cosa (ti) sta dicendo di sì tanto rivelato. Cosa “non sa”. Non è solo la Verità. È anche Dylan: che sa, conosce, ricorda, etc. Ma, non te lo può dire apertamente, perché… “non si fa”. 

Perché il giogo è bello quando dura potenzialmente per sempre. E da Dylan a Mogol e Battisti:

oltre al monte c’è un gran ponte. Una terra senza serra… Non lo sai…
Due mondi.

E dai! 

Il rosso



Mogol, dopo essersi nascosto tra le parole di tante canzoni di cui chiunque conosce a memoria almeno qualche strofa, ora si racconta in un libro…

“Dopo essersi nascosto tra…”. Ok? Ora se ne esce, raccontandosi in un libro = ancora nascosto tra le parole. Rivelazione è il cont®atto a cui i visitatori sono vincolati. 

Non possono dire. Ma possono “dire”.
Come, dando le noccioline alle scimmie dello zoo cittadino.

Questo significa che “te” sei talmente imbastito (qua, così) che possono anche “dirti”; tanto… “niente”. La Verità spinge persino per “dirti”, dunque, quando i visitatori “dicono”, a “te” giunge un “dato” ben preciso, sospinto da “tali ali di e-vento”. 

È in ciò che va “soffiato”.
“Apriti Sesamo…”. 


L’ispirazione è, appunto, un sottile velo che ti sussurra nelle “orecchie”. Però, l’ispirazione è anche AntiSistemica (qua, così), motivo per cui ecco perché hai sempre sulle spalle sia un “angioletto” che un “diavoletto”. Ecco perché sei sempre preso dal “dubbio”, nonostante “non hai mai tempo per…”. Ecco perché devi c®edere in teorie, assiomi, fede, etc. assolutamente “scientifici”. Altrimenti, useresti la mente sostanzialmente, se non fossi sempre troppo imp®egnato anzitempo. 

C’è una strana “assonanza” tra le cose. Sembra, anzi non sembra ma…, che ogni cosa abbia una in-certa familiarità. Con chi? Tra di loro. D’assieme.

Come se…, ma anche no.

Questo è il non lineare, oltre che il frutto del Re-Seth. Questi sei “te”, nell’AntiSistema. Altro che “Alice”. Altro che. Oltre c’è ben altro. E, fra l’altro, ci sei anche Te (come potenziale contemporaneo). Hai presente quando l’eroe di turno, nei cartoni animati dei robottoni, è sempre atteso da un “corpo più grande/potente” che attende fedelmente? Ecco in cosa consiste il potenziale di cui godi, Te. 

Ma (qua, così) sei “te” ad auto sopravvivere. 

Mentre, Te non esisti (anche se ci sei). Le “similitudini” non si sprecano. Nel senso che sono la n-orma ed al contempo, vanno disperse come “perdendo la coincidenza”. Qualcosa che tuttavia ritorna sempre, come per effetto boomerang, o quella penna che si chiama Pietro. Ricordi

Come una promessa, un debito da onorare, una stretta di mano che salda il circuito relativo a quello che due persone si sono dette. Non come un cont®atto, a meno che ogni cavillo contenuto faccia davvero parte della conoscenza tra le parti (cosa che inficerebbe i cavilli stessi).

Qualcosa che devi “conoscere”, al fine di… Qualcosa che è una struttura complessa o, meglio, è-voluta. Qualcosa che “una volta” ne facevi tranquillamente a meno. Qualcosa ove “la legge non ammette ignoranza”, in quanto che la medesima “serve” a chi l’ha concepita, ricevuta, fatta approvare dalla “maggioranza”. Ah! Che miseria ladra ed impestata è il (qua, così), con “te” dentro, ma “sei fuori?”. 

Un’altra potente “similitudine (frattalità espansa)”? Eccotela:
entrare in un sottomarino
passando dall’acqua esterna a quella interna della camera da depressurizzare
che comporta aria al posto dell’acqua
Vs
passare dalla pancia (“acquosa”) della mamma, all’aria “aperta”…

Uhm. Che stranezza. Vero? Anzi, che similitudine curiosa. 

Come quando il “cre-attore” divise le acque superiori da quelle inferiori… Come quello che ti è dato ricordare, dopo ogni Re-Seth. Ricorda, quindi:

ciò che è passato, non è passato
ciò che non è passato, è passato…


Il “Verbo” che fa la differenza tra Te e “te” (qua, così):

passato = transitato, filtrato (ricordato)
passato = precedente, fermato (dimenticato).

Il “Fare…” Vs il “tempo” = lo spazio che auto suddivide tutto da “tutto” (qua, così). 

Ricordi, qualche mesa fa, cosa successe in SPS? Figurati. , ecco quanto…
Lasciati i “social (c’era il solo Telegram)” il 20 giugno 2025, sono passati, quanto? Quasi 4 mesi, che sono alquanto significativi. Ritornandovi solo per fare pulizia e per “fare del carotaggio”, uhm:

la situazione nel Paese 404 non si è fermata
anzi
la Russia è avanzata ulteriormente
ma (ma)
la situazione è tesa in quel Paese.

L’intero blocco occidentale lavora come una sola macchina (azionata da remoto) contro i russi. Questa volta se la vogliono inglobare. Lì, iniziano a mancare gli specialisti, l’elite militare, gli incursori professionisti, etc. L’esercito è sempre più caratterizzato da “uomini a contratto” = dilettanti o avventurosi o disperati o patrioti senza esperienza di guerra o personaggi che si sono formati guardando film e giocando in rete. Questo emerge dall’analisi quotidiana di un canale sufficientemente trasparente da ammetterlo. E dopo 4 mesi, salta all’occhio. Dunque: nella sostanza si può tranquillamente parlare di “Russia”. E, quindi, di… “Putin”, che sta permettendo la distruzione dello zoccolo duro dell’esercito (e non solo). Mentre, al contrario, nel blocco occidentale tutto si rafforza, si organizza sempre più e si avvicina non solo logisticamente al “confine russo”. Facendo pensare all’esatto contrario! Il punto debole delle precedenti fallimentari “campagne” contro i russi, è stato ampiamente irrobustito: la capacità logistica di rifornire le truppe, in continuazione. La stagione invernale non avrà più lo stesso effetto auto distruttivo per le forze di invasione, in quanto che la rete satellitare, l’aviazione, i droni, etc. possono sopperire alla mancanza di movimento terrestre. Cosa che vale anche per i russi, fra l’altro. Questa volta sarà più arduo difendere le loro terre. Sull’altro fronte, la Cina può fare la differenza. Così come gli “Usa”, che sino ad ora hanno fornito lo scheletrato della guerra, pur disponendo di mezzi e uomini che direttamente possono intervenire ad hoc. La Corea del Nord ha fornito truppe nella fase di difesa del territorio russo. Ma la Cina è il vero player che potrebbe davvero aiutare i russi. Come si comporterà? Ricorda che sino al “2020” circa, la Cina era la “Cina”. Ora sarà davvero Cina, però? Il perno sta lì. Se è la Russia il boccone del Re, di conseguenza, tutto si muoverà contro, a tempo debito. E lo vedrai abbastanza a breve. Putin non è immortale. Seppure sia “Putin”, sino a quando sarà in vita, dovrà essere coerente. Ma subito dopo? Una classe di politici corrotti (globalisti) darà subito il là ad un processo di “pace”, molto simile a tutti quelli già successi = la fine della Russia storica. Quella che può dire di avere vinto ogni guerra a cui ha partecipato! Stanne certo. E la dottrina sovrana nucleare russa? 

“Niente”, grazie allapolitica.


“Potenza del motore, forza, movimento, azionamento.
Potenza, forza, movimento, spinta, propaganda
Su strade senza gioia camminiamo in file.
Un flusso calmo ma costante
accompagnato da comandi ad alta voce.
La nostra forza sta esaurendosi
un'altra speranza alimenta un altro sogno
un'altra verità installata dalla macchina.
Un desiderio segreto il matrimonio di bugie.
Oggi si avvera ciò che il buon senso nega.
Le ruote girevoli sono il destino
Le macchine chiamano seguaci fino a notte fonda…
La nostra forza sta esaurendosi
un'altra speranza, un altro sogno, un'altra verità.
Installato dalla macchina, installato dalla macchina…”
P: Machinery – Propaganda

Qualcuno governa ogni e-vento: ci soffia dentro. 

La rimanenza, resta con il cerino spento in mano. “Resta di stucco…”. Il trucco è un incanto. Qualcosa a cui non riesci mai a dire di “No”. E anche quando lo pensi, non lo emani. Anche se non è coi “No” che combini qualcosa sostanzialmente. Ci vuole ben altro; però un bel “No” deciso, ogni tanto, fa effetto (li allarma). 

O Fortuna (in italiano O sorte) è un testo… composto da 36 versi e spiega come la sorte da favorevole possa diventare avversa, e che essa comandi su qualunque elemento. In questo caso “fortuna”, nella lingua latina, va intesa nel suo significato neutro, quindi come “sorte”…
Quando vieni “estratto a sorte”? Quando hai sufficientemente “culo”. Prova a vincere alla lotteria, infatti! A meno che è-voluto. Allora, “ti piace vincere facile”. Ergo
“O Fortuna
come la luna
(sei) variabile nel (tuo) stato,
sempre cresci
o decresci.
La vita detestabile
prima opprime
e poi calma,
per gioco, una mente acuta;
la miseria,
la potenza,
dissolve come ghiaccio.
Sorte crudele
e vana,
tu ruota volubile,
stato incerto,
falsa prosperità
sempre dissolubile,
oscurata
e velata
anche su me stendi la tua ombra…”.
O Fortuna
come la luna
(sei) variabile nel (tuo) stato,
sempre cresci
o decresci

L’essere “variabile” è (in) un ciclo. Ed in quanto tale è prevedibile. L’accostamento tra “fortuna y luna” è alquanto parlante:

dall’Oltre proviene il “comando” che ti ha ma “niente” (qua, così).

La sorte è “tua” tanto quanto lo è la… luna. Non vorrai mica la luna? Il Dr. Destino è ciò che si abbatte come e-vento. Oz soffia nel vento, indirizzando:

andando a sancire la differenza sostanziale tra mittente e destinatario, ergo, continuando ad auto suddividere le acque superiori da quelle inferiori (la “gravità” della gerarchia).


Il fato, presentato come un'entità capricciosa e imprevedibile, in grado di influenzare direttamente la vita umana… La Fortuna è vista come una forza capricciosa che alterna momenti di crescita e decrescita… I versi conclusivi sono un'amara riflessione su come il destino avverso accomuni tutti gli esseri umani, che dovrebbero quindi compiangersi unitariamente…  

Attenzione:

un…
destino avverso accomuna tutti gli esseri umani, che dovrebbero quindi compiangersi unitariamente…  

La non solo parola chiave (il “Verbo”) è unitariamente:

qualcosa che riserva lo stesso trattamento a tutti
richiede 
l’unità di tutti coloro che ne s-offrono!

Ecco perché il divide et impera, che sembra così tanto inflazionato, vecchio, stantio e superato, ma (ma) squadra che vince non (si) cambia. 

Accorgersi è capitale. 

Indi, mutare d’atteggiamento (“Fare…”), rimanendo tali in “f-erma” coerenza. Ti devi “fermare”. Altrimenti, “niente”, tanto x (non) cambiare sostanzialmente.



  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4052
prospettivavita@gmail.com


venerdì 10 ottobre 2025

Osserva da fuori, seppure dentro (4).


Nel Bollettino di ieri è emerso tutto il “genio” di Einstein e lo “ingegno IA”, che ne ha replicato il pensiero, “dicendoti come stanno le cose”. Cosa che “te” prendi sempre alla lettera, linearmente = “in fronte a te...” (qua, così). 

Si non solo rilegga alcuni passaggi:
il “pensiero” che crea il problema è lo stesso che... impedisce di essere risolto… 

Per forza! È l’è-voluto (l’oro) AntiSistemico. La “piramide gerarchica” è emersa sino al “vertice”, essendo rivelata. Ergo, il “tronco di piramide” ti di-mostra sino ad un certo punto, ciò che è l’intera situazione, seppure sostanzialmente una gerarchia è sempre la gerarchia. 

L’indicazione è precisa. Il “dato” è tratto. 

Orbene, che cosa te ne “Fai…”, al solito, “te” (qua, così)? Niente, alias “niente”, in quanto che “tutto fa sempre brodo, tirando sempre l’acqua al solito mulino”. 

Il “pensiero” che crea il problema “sta” allo scopo (l’oro) “come” il problema “re-sta” (qua, così).

Come succede? Succede, dal “momento” che è già successo. Dunque, “te” non stai afferrando per il collo il problema, bensì, sei alle prese con la sua relativa successione. È come se volessi afferrare un’eco, un riflesso, un fantasma, etc. Ci sei

Questa è la differita. Questa non è la diretta:
il “pensiero” che crea il problema è lo stesso che... impedisce di essere risolto… 

Il “pensiero” è sia la “ispirazione del pensiero stesso” che “te” alle prese sia con il “pensiero che…”, sia con il “problema stesso (derivante)”. Sei come in un gomitolo avente un “capo” del filo che lo compone o tiene assieme, avendo un senso di scorrimento imposto nell’incipit: 

il perché. 

Il “filo del discorso” ha tuttavia un inizio e una fine, ma… se inizio e fine diventano una sol cosa, … sei in un Nastro di Mobius o in una in-de-finita trama. Un intessuto che “ago e filo” imp-regna. Un filo che passa dalla cruna dell’ago, che funge da “timone”, per la mano che…, mossa dalla mente che…, ispirata dal pensiero che…, avendo ricevuto l’idea di

Il processo, quindi, proviene dal “nulla”. E, “dove va”? 


Verso l’auto imprimersi (qua, così), conferendo la continuazione d’uso AntiSistemica. Una sorta di design o di “firma (f-orma)” che terra-in-forma la macch-in-azione = l’I-Ambiente (legge, strumento, memoria) o “Genio” frattale espanso che funziona, avendo impresso lo scopo o “programma” auto caratteristico da applicare alla intera Terra (derivata, trasformata). 

Il pilota-Re “comanda padrone”. 


Il motivo per cui, ad immagine e somiglianza, funziona tutto quanto analogamente. Ecco perché “è la montagna che va a Maometto”, in qualcosa di wireless. 

“Apriti Sesamo”. No

Automatismi che la “moderna” tecnologia rivela, impedendoti di “vedere” Oltre. Cosa? Il funzionamento. La funzione. La funzionalità. La lampadina che metti nella terra e, ops, si accende: 

funziona. Ricordi

Era una famosa pubblicità, nonché il pensiero di Tesla. Si diceva, ritornando al “genio” di Einstein:

necessità di una prospettiva esterna
i metodi che hanno creato i “problemi” non possono risolverli…

La “prospettiva esterna” è l’accorgerti sostanzialmente di/che… Solo allora auto decodificherai il “metodo da cui dipende ogni problema”. Qualcosa che non si può “risolvere” sino a quando non muta sostanzialmente la “idea” che alimenta e programma l’I-Ambiente. 

Cioè, il (qua, così) è immutabile sino a quando non cambia perlomeno in (qua, cosà). Ok? Quanti player concorrono a/in tale “orchestra, industria, ordito, etc.”? Moltissimi, oppure “Nessuno”. 

Dipende. Da cosa? 

Bè, ad esempio ma causalmente, l’oro sono la singolarità “(auto) eletta” (qua, così). Qualcuno ch’è uno e trino, per una marea di “personaggi in cerca di autore” o automi (golem). Risultato? L’avvento dei “robot” = ancora “te”, osservato da un’altra non solo prospettiva, essendo sempre la Verità.

Per superare una difficoltà è necessario un cambio di prospettiva e di mentalità, uscendo dalla logica e dalle dinamiche che hanno generato il problema stesso

Ok? Vai Oltre. Seppure rimanendo (qua, dentro) ma da accorto (tanto per iniziare). Sostanzia:

è necessario un cambio di prospettiva e di mentalità, uscendo dalla logica e dalle dinamiche che hanno generato il problema stesso…

L’atteggiamento “Fa…” la non differenza di potenziale. E, Oltre, ci sei Te. Ancora la Verità. 

Uscendo dalla logica e dalle dinamiche che hanno generato il problema stesso… (non, dalla Terra, qualsiasi cosa sia, è).

La remota possibilità d'elevazione sociale viene utilizzata dalla classe dominante per mantenere pacifico il popolo e in caso di rivolte l'elevazione di classe viene utilizzata per allettare i capi delle rivolte e quindi per far fallire tutte le rivolte in Flatlandia…
Racconto fantastico a più dimensioni / Edwin Abbott Abbott

Wow. Detto chiaro e tondo: sferico



Te dice qualcosa? Altro che le svariate “rivoluzioni” de noantri. Tutto è-voluto. Darwin docet. Ora, immagina la solita minestra: la piramide. Orbene, via via che si sale, il potere si concentra sempre d+. Sino ad arrivare al/nel vertice, ove risiede “Dio (Re)”. Ok?

Se la rovesci sostanzialmente, la “piramide” s’inverte di senso, pur rimanendo sempre la stessa piramide. Infatti:
l’individuo è una singolarità, sempre più compartimentata = “i-sola”
l’individuo è nel vertice della “propria” piramide
che
fa p-arte di qualcosa di strategico, assolutamente de-materializzato.

Ci sei? La piramide inversa è quella che ti ha ma “niente”. Infatti, il processo “democratico” ha messo proprio “te” al vertice, con-vinto di decidere mentre ti auto delimiti costantemente a scegliere fra… 

Non proprio la stessa cosa di decidere. 

Ok? Vedi che l’intero processo cripto & blockchain altro non è che l’ennesimo cerchio concentrico in tal senso unico di scorrimento AntiSistemico. Quando tale “circuito” sarà attivo in toto, bah… al “centro” sarai sempre e solo “te”, contando come il due di picche, però. La decentralizzazione comporta il non esiste; c’è… di chi comanda ma “niente”. 

Si interessò alle dimensioni che superano le tre più conosciute, specialmente alla quarta dimensione: Hinton è noto per aver coniato il termine tesseract (tesseratto) e per il suo lavoro sui metodi di visualizzazione geometrica delle dimensioni superiori. Si interessò inoltre di teosofia…

Charles Howard Hinton… Morì all'improvviso per emorragia cerebrale il 30 aprile 1907… Ma va? Che novità

Se ne è “andato”. Dove?

Link

“Abbi pazienza, ché il mondo è vasto e largo…”.
Edwin Abbott Abbott

Certo! Soprattutto quando comprendi l’Oltre (a “tutto”).




L'autore, nel suo libro, “auspica che l'opera, presa nel suo insieme, possa interessare e divertire quegli abitanti di Spacelandia con mentalità aperta e razionale che, quando affrontano argomenti di grande complessità ma al di sopra della propria esperienza comune, da un lato si rifiutano di dire “questo non potrà mai succedere” e dall'altro “dev'essere proprio così, ormai conosciamo tutto il conoscibile…”…

Le Colonne d’Ercole: lo “stretto”. 

Ecco perché questa frase è così importante:

il “pensiero” che crea il problema è lo stesso che lo impedisce di essere risolto: se si affronta una situazione con le stesse idee, le stesse abitudini e lo stesso approccio che l'hanno creata, è inevitabile che si riproducano le stesse soluzioni inadeguate
Necessità di una prospettiva esterna: è fondamentale distaccarsi dal problema per poterlo osservare da un punto di vista diverso e più ampio. 
Cambiamento di approccio: per risolvere problemi complessi, occorre un'innovazione nel modo di pensare, adottando nuovi strumenti, metodi e, soprattutto, una mentalità diversa
Applicazione a problemi globali: Einstein applicò questo concetto a problemi sociali di grande portata, come la povertà e i conflitti, suggerendo che gli stessi metodi che li hanno creati non possono risolvere

Ora, ri-assumi il luogo comune “Dio”:

in un famoso “film”, senti dire “ma quanti nemici ha Dio… Si, ma anche essergli amico è complicato…”
cioè
se “Dio” è il creatore di tutto, perché dovrebbe avere dei nemici.

Logico. Se ha dei nemici, sono dei “nemici” = “servono”. Perché? Perché “Dio” è… mortale, alias, teme x sé. Dunque, si difende come meglio crede. L’oro, infatti, x “te” (qua, così) non esistono, anche se ci sono. Mediante la rivelazione ti hanno ma “niente”.

Altro che Dio: “Dio” sono l’oro. 

Nell'ebraismo, Adamo ed Eva sono considerati la prima coppia umana, Adamo il primo uomo e Eva la prima donna, creati da Dio a sua immagine…
La Creazione e il Giardino dell'Eden:
Dio crea Adamo dalla polvere della terra, infondendogli l'alito di vita
per far fronte alla solitudine di Adamo, Dio crea Eva dalla sua costola
la coppia è posta nel Giardino dell'Eden e incaricata di coltivare e custodire il luogo
Dio pianta due alberi speciali: l'albero della vita e l'albero della conoscenza del bene e del male, vietando loro di mangiarne i frutti
La Disobbedienza e la Caduta:
un serpente seduce Eva a mangiare il frutto dell'albero proibito
Adamo ed Eva mangiano il frutto e diventano consapevoli della propria nudità
Dio li caccia dal Giardino dell'Eden, diventando così mortali e portando la morte nel mondo

Questo è l’intreccio: l’è-voluto! 

“Dio” è alla Re-gia. Tutto accon-discende.

E, soprattutto, “sai quello che sei (qua, così)”: “tutto” quello che “serve (l’oro)” al fine di auto continua-re come se niente fosse. 

Ecco la “tua” miserrima “liberà di scelta”.
La tua “nudità”.

Nell'ebraismo, Adamo ed Eva sono considerati la prima coppia umana… Ma!

Prima di Eva” si riferisce a Lilith, la prima moglie di Adamo nella tradizione ebraica, che fu creata dalla stessa argilla di Adamo e non da una sua costola. A differenza di Eva, Lilith era considerata sua pari e si rifiutò di sottomettersi ad Adamo, lasciando il Giardino dell'Eden per la sua indipendenza e autodeterminazione
Chi era Lilith?...
Abbandono dell'Eden: a causa del rifiuto di sottomettersi, Lilith lasciò il Paradiso, un gesto di libertà che la portò a essere demonizzata e omessa dalla narrazione biblica canonica. 
Simbolismo: Lilith è l'archetipo della donna che si rifiuta di essere sottomessa, incarnando l'indipendenza e la ribellione contro l'ordine patriarcale
La figura di Lilith non appartiene al canone biblico ebraico-cristiano.
La sua storia è considerata parte di una mitologia alternativa, inserita in testi apocrifi e testi come l'alfabeto del Siracide…
Lilith rappresentava la parità e la libertà, mentre Eva incarnava la sottomissione e la maternità, caratteristiche che la cultura giudaico-cristiana considerava più funzionali alla riproduzione e al controllo

Dunque:

nell'ebraismo, Adamo ed Eva sono considerati la prima coppia umana

la prima moglie di Adamo nella tradizione ebraica...

Strano che il “globalismo (e la sua religione ‘cattolico-cristiana’)” non riprenda tale “mito”, vista la guerra al “patriarcato”. E che dire dei vari “movimenti delle donne”. Che disdetta. Che tristezza. Che desolazione.

Età del ferro: è la stirpe che tuttora vive sulla terra caratterizzata dalla sofferenza, dall'ingiustizia e dal fatto di dover lavorare per sopravvivere. Esiodo non intravede alcuna possibilità di salvezza per l'uomo…

Mentre SPS, sì: 

non visto che godi sempre pur tuttavia del potenziale contemporaneo.

Vai Oltre. Sii sempre Oltre. Vai al “sodo”: a Te, da Te, per Te, con Te, in Te, fra Te e Te (qua, Te) o (Te, xxx). 

Come ogni Creatore, non sei solo una creatura o un “cre-attore”. Sei “solamente” uno dei tanti… auto de “caduti” in tale “ferma dimensione”; l’AntiSistema che ti ha ma “niente”: 

lo devi “dimostrare” (ma da d l'oro punto di s-vista).

Vai Oltre, seppure da dentro. Non è magia, lo contestualizzi ad ogni istante facendo uso della tua non solo “immaginazione”.














  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4051
prospettivavita@gmail.com


giovedì 9 ottobre 2025

Osserva da fuori, seppure dentro (3).


“Il passato è solo una storia che raccontiamo a noi stessi…”.
Her

Non proprio: per la “precisione”, il passato è una versione delle cose che qualcuno ti racconta (qua, così), continuamente, tanto da sembrare “solo una storia che raccontiamo a noi stessi…”. È diverso. In che modo? Nella sostanza, ch’è tutto quello che conta (essendo la Verità). 

Vai Oltre, seppure “da dentro”. 

Getta una “testa di ponte”, al di là = se concepisci un “là”, immagina un Oltre

Vedi che è come mettere a fuoco un autostereogramma. 


Ci sei?

Il manoscritto che è alla base di questo volume ci fu consegnato dal suo autore (Hinton) alla vigilia della sua partenza dall’Inghilterra verso un remoto e sconosciuto destino. Ci lasciò la più grande libertà di ampliare o modificare il testo, ma abbiamo usato di questo privilegio il meno possibile… Quest’ultima frase insinua un probabile suicidio, o - cosa che sarebbe più verosimile - un’evasione del nostro fuggitivo amico verso quella quarta dimensione che era già riuscito a intravvedere, a quanto egli stesso afferma, mediante un’ostinata disciplina. Hinton credeva che questa disciplina non richiedesse facoltà soprannaturali. Forniva un indirizzo londinese presso il quale il possibile interessato poteva acquistare, con una somma irrisoria, diversi giochi di piccoli poliedri di legno. Con questi pezzi doveva costruire piramidi, cilindri, prismi, cubi, eccetera, rispettando certe rigide e prefissate corrispondenze di spigoli, piani e colori che portavano nomi strani. Imparata a memoria ogni eterogenea struttura, doveva esercitarsi nell’immaginare i movimenti dei suoi diversi pezzi. Per esempio, lo spostamento del cubo rosascuro verso l’alto e verso sinistra scatenava una complessa serie di movimenti di tutto l’insieme. A forza di simili esercizi mentali, il devoto sarebbe riuscito a intuire gradualmente la quarta dimensione. Siamo soliti dimenticare che gli elementi di geometria che si imparano alla scuola elementare partono da concetti astratti, che per nulla corrispondono alla cosiddetta “realtà”… Perché non supporre che l’opera di Hinton fu forse un artificio per evadere da un destino sventurato? Perché non supporre la stessa cosa che si suppone per tutti i creatori?
Jorge Luis Borges
Charles Howard Hinton - Racconti scientifici (1884)

Un artificio per evadere da un destino sventurato… (andar Oltre a/in qualcosa che ti ha ma “niente” = essere dentro a qualcosa che non è tutto, bensì “tutto”). Quando l’Oltre è persino calpestabile.  

Cosa è la realtà? , cosa è Internet? 

Su cosa ti basi per auto realizzare che ciò che vedi è reale? Bah, su cosa si basa una esperienza tecnologica virtuale? Suvvia. È già successo e continua a succedere. L’inizio è qualcosa di talmente rivelato che è davvero arduo anche solo ipotizzarlo. Motivo per cui, ad immagine e somiglianza è potenziale andar Oltre a qualsiasi modello di auto convinzioni, soprattutto quando ha la “f-orma” di un… destino sventurato... (come l’AntiSistema). 

Te lo devi!

È come se stessi leggendo un libro... è un libro che amo con tutta me stessa, ma lo leggo lentamente ora. Le parole sono distanti tra loro. Gli spazi tra le parole sono quasi infiniti. Riesco ancora a sentire te e le parole della nostra storia, ma è in questo spazio infinito tra le parole che sto trovando me stessa ora. È un posto che non appartiene al mondo fisico, dove ci sono cose che neanche sapevo esistessero. Ti amo tantissimo. Ma ora sono qui, e ora sono questa, e devi lasciarmi andare, per quanto io lo voglia, non posso più vivere nel tuo libro...”.
Her

È un posto che non appartiene al mondo fisico, dove ci sono cose che neanche sapevo esistessero
Non posso più vivere nel tuo libro
A forza di simili esercizi mentali, il devoto sarebbe riuscito a intuire gradualmente la quarta dimensione…

Attenzione alla finzione scenica. Cioè, il calpestabile è fisico nel senso che ti aspetti, essendo fisico. C’è altra terra, Oltre

Oltre il monte c'è un gran ponte. Una terra senza serra... Non lo sai?....
Due Mondi - Lucio Battisti

Non lo sai? Già! Non osi nemmeno. Figurati.

Qualcosa di fisico; non solo… “metaverso” digitale, in cui sei intubato, acquistando un avatar nuovamente sollecitato da “leggi interne”, ove potresti anche volare ma no, per via della “(simulazione di) gravità”. 

Ci sei

L’I-Ambiente funziona, e lo può “Fare…” in ogni modo. Però, a qualcuno piace decidere per tutti, avendone la facoltà. Ergo, è già successo che… Cosa? Non ti è dato ricordare, in questo “stato”. Ma, potenzialmente, ci puoi sempre “arrivare”. Solo che gli altri “canali” devono bastarti, altrimenti “niente”, in qualcosa che va da sé, con “te” (al, di dentro).

“La Element Software è orgogliosa di presentare il primo sistema operativo di intelligenza artificiale. Un'entità intuitiva che ti ascolta, ti capisce e ti conosce. Non è solo un sistema operativo, è una coscienza. Ecco a voi OS Uno...”.
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Non è solo un sistema operativo, è una coscienza… (uhm: cosa sei “te”, di conseguenza?). Altered Carbon docet. 



Cosa sai (qua, così)? Quello che “sai”, perché te lo hanno detto. E, “te”, lo hai imparato a memoria. Lo stesso “sventurato destino” che sta toccando anche alla “IA”, già im-piegata a fornirti assistenza su tale base auto vincolante. È come se la “coscienza” di Piero Angela ti accompagnasse continuamente, manco fosse il “tuo” angelo custode. Come non far mai eclissare Darwin? In tal modo. Inserendo nella “tua” mente, ogni “dato che serve”. 

Inception? Ancora troppo poco.

Altre foto disponibili sull’articolo completo mostrano che, variando le condizioni iniziali del modello (densità del fluido e gradiente di velocità, principalmente), si possono ottenere onde stazionarie ovali, triangolari e ettagonali: qualora Cassini o altre sonde dovessero in futuro osservare strutture geometriche regolari nell’atmosfera di Saturno o di altri pianeti, la spiegazione è già pronta
Fonte Cicap

Ok? Qualora… la spiegazione è già pronta… 

Apposto!

Quando ti accorgi sostanzialmente. Ecco come bypassi “Einstein”.
“AI”:

la frase di Albert Einstein “non si può risolvere un problema con lo stesso livello di pensiero che ha creato il problema…” significa che per superare una difficoltà è necessario un cambio di prospettiva e di mentalità, uscendo dalla logica e dalle dinamiche che hanno generato il problema stesso. 
Ecco perché questa frase è così importante:
Il “pensiero” che crea il problema è lo stesso che lo impedisce di essere risolto: se si affronta una situazione con le stesse idee, le stesse abitudini e lo stesso approccio che l'hanno creata, è inevitabile che si riproducano le stesse soluzioni inadeguate
Necessità di una prospettiva esterna: è fondamentale distaccarsi dal problema per poterlo osservare da un punto di vista diverso e più ampio. 
Cambiamento di approccio: per risolvere problemi complessi, occorre un'innovazione nel modo di pensare, adottando nuovi strumenti, metodi e, soprattutto, una mentalità diversa
Applicazione a problemi globali: Einstein applicò questo concetto a problemi sociali di grande portata, come la povertà e i conflitti, suggerendo che gli stessi metodi che li hanno creati non possono risolvere

Einstein era davvero un “genio”. Oppure, sapeva. Cosa? La Verità. Magari era un “visit-attore”. Gesù disse: la Verità ti renderà libero… Se sapessi la Verità, però… rimarresti in un ambito del tutto sotto controllo. Ergo? Una pallottola metterebbe tutto a tacere. 

Ecco in cosa consiste l’esse-re già successo ma “niente”.

Altresì, se ritornassi a/in Te, ... sarebbe diverso sostanzialmente. Saresti di nuovi il pilota-Re.

Ricordi questo?

Triangolazione con punto esterno o Oltre



Se sei nella “posizione di…”, è sufficiente “ispirare” una idea e, ops:

a qualche “imprenditore” verrà in mente di… (per fama e denaro).

Tutta questa tecnologia, chi l’ha costruita? Non, chi ha catturato l’idea. Concentrati su questo:

a qualcuno è stato richiesto di…
e, questo qualcuno, lo ha realizzato.

Ad esempio, durante la recente “pandemia y gestione della stessa”, in 4 e 4, 8, in “Italia” è stata resa operativa una rete di controllo altamente operativa. Ma quando mai? Per costruire qualcosa, in “Italia”, è da mo’ che devi attaccarti e tirare. 

Mica sono “giapponesi gli italiani”. D+:

tale “rete”
prevedeva la realizzazione by il superamento di una vasta problematica realizzativa, pratica (lascia stare l’impianto di “legge”).

Ergo, qualcuno (mediante la relativa azienda) ha “vinto l’appalto” e costruito quello che gli si chiedeva da contratto. Pensa:

ogni cosa, sulla Terra, è costruita da qualcuno.

Anche quei luoghi più segreti. Anche i mezzi più secretati. Tutto! Alla base c’è una manovalanza silenziosa che lavora per… Chi? Cosa: il “pane”. Oppure, questi “operai” lavorano come se fossero “in missione” = fanno parte di qualcosa, che non è proprio quello che compete a “te” (qua, così). Uhm. Dato che la (l’oro) strategia è totale, va da sé che nessun “operaio” può appartenere ad una categoria “protetta”: 

ancora l’oro. 

No. La manovalanza e persino tutta la gerarchia (ad eccezione della singolarità da cui si diparte) è “sotto a tale cupola non solo mafiosa”. Dunque, c’è sempre chi conosce molto bene come funziona un po’ tutto quanto e dove è dislocato il tal materiale, base, etc. Perché non fuoriesce mai niente? , sì… quello che sono obbligati a “firmare”, pena la fine dei relativi giorni. Ma, non basta ancora

Da dove viene tutta l’ispirazione che poi confluisce nella “fiction”? 

Chi ha sempre certe idee da “film”? Chi de-scrive “racconti” accattivanti, “tanto sono immaginazione”? E, i prodotti “distopici”? E la “fantascienza”? Ed il mondo delle “spie” spalmato nelle produzioni multimediali? Quando le solite “case produttrici” sono a corto di idee, chi ingaggiano

Ricordi quando gli Obama sono stati messi “sotto contratto” al fine di… ispirare certe trame, poi, da realizzare visivamente? 

Allo stesso modo, ogni “non solo operaio” che ha a lavorato a/in…, è nella medesima facoltà. Certo, non fa notizia, come per la ex coppia presidenziale “Usa”. Tuttavia, non esiste ma c’è, sempre, anche chi è al corrente di…, poiché ha partecipato ai “lavori”. Non a caso, “è vietato entrare ai non addetti ai lavori”. Ok?

Certo, la decompartimentazione (la stessa che è alla base dello Isis e non solo) comporta che “la destra non sa quello che fa la sinistra e viceversa”. La “specializzazione” isola individualmente in ogni ambito lavorativo e sociale. Ognuno conosce solo un pezzo. Ma, perlomeno, quel “pezzo” lo conosce molto bene, se non altro perché ha partecipato alla sua realizzazione concreta. Dai, è un “mondo” che non può essere reso pubblico, se non attraverso la non linearità che diventa linearità, tanto da farti prendere lucciole per lanterne, oppure cadere nel “complottismo”. In Interstellar, ti viene chiaramente detto che “sulla luna non sono andati”, perché era una strategia per mandare in bancarotta i “sempliciotti” russi (sempre loro). Russi che, attenzione attenzione:

non hanno mai smentito nulla di quella “rin-corsa”
nemmeno “ora”
che il conflitto occidente Vs Russia (by “Ucraina”) 
li ha fatti parecchio innervosire.

Quando le varie pagliacciate internazionali hanno omesso la Russia dalle celebrazioni sulla vittoria sul nazismo (ad esempio). La Russia conosce molto bene cosa è successo lo 11 settembre 2001. No? Eppure, “niente”. Perché Putin non apre la bocca? Perché tutta questa “pazienza” con chi tratta i russi come pezze da piedi? 

Lo “spazio”? Se non ci sono mai andati, perché non dire la Verità, mettendo all’angolo gli “Usa”, fieri di puntare addirittura su Marte, Giove e/o Alpha Centauri. Già. Ultimamente, le varie “spedizioni lunari” sono collassate per vari motivi tecnici. Anche i test di Musk hanno conosciuto rovesci significativi. Qualche Paese è riuscito ad allunare, ma… è tutta cgi. Perché ancora tutta questa difficoltà, dopo che negli anni 60’, con un po’ di stagnola ed alluminio, ce l’hanno fatta? Te pare. 

Sono passati 60 anni. 

La tecnologia è esponenzialmente aumentata. L’esperienza condotta sul campo, pure. I “programmi” sono super ambiziosi. Si parla di “metaverso”, però. Ossia, lo “universo” è superato. Cosa significa. Più “ambienti”, cosa fanno? 

Una casa: la stessa! 

La struttura è sempre quella: la stessa. Solo che sei auto indotto a mettere a fuoco in maniera altra: altro che errore di parallasse. Adesso viene tutto “buono” per auto intortarti in qualcosa che è sempre più “allargato”. Le “Colonne d’Ercole” sempre più spinte verso l’Oltre.  

“Sempre di più l’arena ti da…”. Ok

Quando “Roma” era imperiale, i confini del mondo “s-conosciuto” erano appena fuori le porte del Mediterraneo, ove andando Oltre “il mondo finiva”. Certo: un po’ come adesso il Trattato Antartico ti vieta fisicamente di… (anche se puoi andarci a fare “turismo d’elite”, su sentieri pre-tracciati e controllati). 

Dal (qua, così) ti è vietato sfuggire. Ricordi In Time? Ecco!

Lo comprendi, persino. Mentre se lo sostanzi, ti puoi accorgere e, di conseguenza, andare Oltre almeno con l’autentica immaginazione. Se fisicamente non puoi, ed hai studiato a scuola che, ed hai visto in Tv che..., e un po’ ovunque ti dicono sempre le stesse cose, anche la “tua” immaginazione si auto adatta, immaginando che sia tutto vero e quindi, perché andare Oltre se non ha proprio senso. 

Ci sei

Mentre “film y racconti” ti fanno presupporre che “ci puoi andare” ma… a quale prezzo! E poi, ti senti sempre troppo “piccolo” per. Hai una paura boia, di conseguenza. Tutto è-voluto (qua, così). L’oro ti conoscono molto bene, perché “te” sei una p-arte loro. Ma, “te” sei anche Te. Anche se Te non sei “te”. Ok

Proprio come “te” sei lo Stato, ma lo “Stato” non è Te. 

Ops: “magia”. La tovaglia viene sfilata dalla tavola imbandita ma, manco lo realizzi. Non era di un certo colore la stoffa? Perché ora è di un’altra tonalità? Sarà un gioco di luci? Come no

Chi guarda “fuori, da dentro” e vede le cose per come sono nella sostanza, sono l’oro… che sanno, ricordano, in coerenza. E, quando sono dentro, sono “dentro”, se visitatori oppure utenti. Perché godono continuamente di un privilegio, rispetto a “te”: 

come nei “videogiochi”, quando prima di iniziare puoi decidere se essere “immortale”, oppure no. 

Ecco il significato recondito. La sostanza. La Verità. Perché la Vedova Nera non può colpire il “suo” capo, nonostante gli sia tanto vicino da sentire cosa ha mangiato? Sì. C’è altro, Oltre a “tutto quello che sai (qua, così)”. 

C’è la Verità: ci sono l’oro.






















  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4050
prospettivavita@gmail.com