lunedì 4 novembre 2019

Senza istinto.



Qual è il segreto di Simons? Secondo il Wall Street Journal, la base del suo successo è l'analisi quantitativa e cioè l'aver rimosso le emozioni e l'istinto dal processo di investimento, sostituendoli con la costruzione di algoritmi predittivi, elaborati al computer, molti anni prima che Mark Zuckerberg e i suoi colleghi della Silicon Valley li usassero per digitalizzare l'economia…
Alessandro Galiani Agi 3 novembre 2019 Link
Ergo
tolte l3 emozioni e soprattutto l’istinto, che cosa rimane di te
Rimani “tu”, ovvero = il surrogato “te”, ottenut3 attraverso “sostituzione” di te (la copia, il clone, l’invers3, l’alter ego o, meglio, l’in-conscio). 

Qualcosa, e non più qualcun3, che è come una costruzione che “serve” sostanzialmente in loco (nell’Anti-Sistema);
il frutto di algoritmi predittivi, elaborati al computer...
Qualcosa che, bada bene (ricorda) “è già success3”.

Allora, qualcosa/qualcun3 che 1- continua a succedere, 2- sia nel senso del grado di servizio altrui, 3- sia nel de-grado di servizio “propri3”. 
Il controllo dove si trova, or dunque?
Si ritrova “al di là” di, indovina un po’, “te” = (da) Oltre Orizzonte, oltre l3 curva degli eventi o, ancora, appena dopo l’ultima “curva”, allorquando decidi di lasciar perdere, ogni volta, dopo aver superat3 ogni genere di avversità (ad eccezione di ciò che rappresenta l’ultima goccia, che fa traboccare l’essere “vaso”).
Che cosa (ti) succede, tra l3 righe
Che, come minimo, sei in un3 tenaglia, nel momento in cui “immagini o pensi a chi sei, da dove arrivi, cosa/chi rappresenti, dove vai, etc. etc. etc.”. 
Quale tipo di “rispost3” ti dai, se non tutt3 ciò che pro-viene dall’auto sopravvivere in società (“a Massa”). 
Quali decisioni prendi se... non decidi ma “scegli tra…” scelte pre-confezionat3 ad hoc o, meglio, da “a monte”.
No. Non decidi niente, non vist3 che “dipendi” in toto, da…
Allora, è “semplice” veicolare il tipo di “destino” singolar-collettiv3, quando chi è al/nel/il vertice o punto di sospensione, non esiste; c’è.
Vero? Un giogo da bambin3, essenzialmente.
Qualcun3 che, ad esempio, l'evoluzione dell3 tecnologia dimostra sempre più.
“Ora”, quest3 Spazio (Potenziale) Solid3 (Io) andrà ad espandere tale capacità di essere auto predittiv3. In che modo?
Aggiungendo qualcosa al kit degli “attrezzi” di cui già, ormai, dispon3:
quando (se) ti poni certe “domande”
usualmente (nell’Anti-Sistema)
visualizzi sempre l3 seguente “mappa”
1- (di)pendi verso “Dio” o la “creazione/causale” divina del tutt3
2- (pro)pendi verso l3 “scienza” o l’origine “naturale/casuale” del tutt3.
Ma, nel fare ciò, che cosa – continua a – succede(re)? 
Succede che… “muovi” il concetto (di) “Dio”, in maniera da porl3 all’inizio, anche, del costrutto “natura(le)”, oppure, in qualche modo te l3 spieghi in simbiosi con l’ambito ambientale.
Difficilmente “ti viene”, tuttavia, da:
posporre “Dio” all’origine del tutt3 (come col3i che giunge poi).
Ossia, perché “Dio” non l3 poni “dopo” che l’ambiente Terra si è già format3 o è auto divenut3… accessibile?
In tal mo(n)dus, “Dio” diventa ciò che rappresenta (indica, significa) sostanzialmente = informazione ambientale, che esprime ciò/chi “è già success3” in termini di essersi approfittat3 della situazione “qua (potenziale contemporaneo)”, dando luce o “creando” il “qua (così)” o Anti-Sistema. 
Non che “Dio” sia ciò... essendo il significato di tale status quo (nel) “qua (così)”, dove “Dio” è chi se ne approfitta dall’anno zero (“è già success3”) in poi, a con-seguire.
Ecco il motivo dell3 diffusione globale dell’ambito semi-piramidale (dove - ricorda - il vertice è dis-taccat3 dal resto dell’edificio apparente). 
Un po’ come un monte altissim3 ha sempre la cima immers3, copert3 o rivelat3… dal manto nuvoloso & Co.
L’ad immagine e somiglianza, significa
(In) qualcosa dove “è già success3” e continua a succedere essenzialmente o a livello di frattalità espansa (informazione ambientale e contestualmente/parallelamente… ciò che è “reale manifest3”) = l3 storia del mondo originale (dall’origine naturale all3 creazione “naturale”). 
Non visto che “tutt3 è verità”, allora, vanno ricollocat3 sia l’essere “natura” che l’essere “creazione”
In che modo? 
Ponendo l’origine nell3 natura (Big Bang) e posponendo “Dio” in termini di “anno zero” o di “chi prima arriva, meglio alloggia” (laddove, l’espressione è sostanziale e non di fatto = il chi arriva prima, non è da intendersi in termini di “tempo”, che non esiste; c’è, bensì… in termini di sopraffazione altrui, avendo maturato un vantaggio tale da non permettere che nessun altr3 essere riesca a… E dando luogo ad ogni forma di “credo” che in ogni modo diventa poi “democrazia, libertà, giustizia, uguaglianza, etc.”. Ciò a/in cui devi credere, nell’Anti-Sistema, affinché rimanga sempre sostanzialmente… Anti-Sistema).
Nota bene:
per il “sol3” fatto di dar vita a qualcosa (in ogni modo)
allora
significa che ti/ci è stata data l3 vita
laddove “Dio” è chi ha già creato (dunque, l’origine non è presso “Dio” che ha creato dal nulla “tutt3”, bensì, è Oltre Orizzonte, ovvero, oltre/prima a/di “Dio”, che non è il principio ma l’anno zero di tale “era/mondo” o versione del reale manifesto
Sei perciò in qualcosa; dentro a/in… un’intenzione altrui, ch’è il progetto per “te”…
È ufficiale l’Ipo di Saudi Aramco. Sarà la società quotata più grande del mondo
4 novembre 2019 Link
Saudi Aramco sbarca in Borsa = quando succede?
Quando il business è oltremodo “maturo”, oppure, quando un’azienda è nella fase di start up.
Ossia, quando serve denaro peroppure, quando lasci la nave a qualcun altr3, governando sempre il processo (quando condividi il “rischio” = quando ne vale l3 pena dal punto di sospensione “interesse” di chi governa il processo). O, anche, quando l3 nave affonda, deve affondare, è già affondat3, etc.
Storia del miliardario più intelligente del mondo.
Jim Simons è stato definito dal Financial Times il miliardario più intelligente del mondo.
Definizione decisamente azzeccata. Simons è un vecchietto di poco più di 80 anni che nel 1978, a 40 anni, ha abbandonato una promettente carriera di matematico per inseguire il suo sogno di ricchezza.
Ha creato un hedge found, senza avere mai frequentato un corso di finanza, né sapere molto di economia.
Un hedge found è un fondo speculativo che opera a breve termine e su grandi quantitativi di attività finanziarie, investendo sui differenziali di rendimento.
La logica dell'hedge found è sostanzialmente commerciale, opera sui mercati come farebbe un grossista per approvvigionarsi, solo che lo fa speculando su titoli, valute, materie prime, crediti a rischio, aziende in crisi.
A differenza dei fondi tradizionali gli hedge found tendono a garantire rendimenti indipendentemente dall'andamento dei mercati, grazie all'utilizzo di strumenti alternativi come i derivati, il leverage e le vendite allo scoperto.
Si tratta dunque di una finanza che si presta all'uso della matematica, che poi è l'unica cosa che Simons, alla fine degli anni Settanta, conosceva veramente bene.
Il pioniere dell'analisi quantitativa.
In realtà Simons non è neanche un matematico, è soprattutto un teorico della matematica, cioè non è uno che sa fare i conti ma semmai è uno che teorizza in termini matematici.
All'inizio stenta ad imporsi nel mondo della finanza, gli affari gli vanno male, rischia di fallire. Poi però si riprende, riesce a trasferire le sue conoscenze matematiche nella finanza e diventa uno dei pionieri nell'uso dell'analisi quantitativa, una tecnica di analisi finanziaria che cerca di capire il comportamento dei mercati utilizzando modelli matematici e statistici complessi.
In pratica gli analisti quantitativi assegnano un valore numerico alle variabili e cercano di replicare matematicamente la realtà.
A Simons il “giochetto” riesce così bene che, come nota il Wall Street Journal, nel giro di 30 anni diventa il produttore di denaro di maggior successo della storia della finanza moderna.
Dal 1988 al 2018, il suo fondo Medallion genera rendimenti annui del 66% prima delle commissioni, che quindi scendono (si fa per dire) al 39% al netto dei suoi guadagni, che poi ammontano a oltre 100 miliardi di dollari.
Meglio di Soros e Buffett.
In confronto con Simons, gente come George Soros e Warren Buffett, sembrano quasi delle "schiappe", visto che il fondo di Soros, sempre tra il 1988 e il 2018, genera rendimenti annui, al netto delle commissioni, del 32% e quello di Buffett, che pure è considerato il 'guru di Wall Street', non va oltre il 21%.
Ma qual è il segreto di Simons?
Secondo il Wall Street Journal, la base del suo successo è l'analisi quantitativa e cioè l'aver rimosso le emozioni e l'istinto dal processo di investimento, sostituendoli con la costruzione di algoritmi predittivi, elaborati al computer, molti anni prima che Mark Zuckerberg e i suoi colleghi della Silicon Valley li usassero per digitalizzare l'economia.
In questi 30 anni Simons ha accumulato una fortuna personale di 23 miliardi di dollari, è stato uno dei principali sostenitori di Donald Trump e ha ispirato una vera e propria rivoluzione.
Oggi gli investitori quantitativi controllano coi loro fondi il 31% del mercato azionario e i metodi pionieristici di Simons sono stati adottati ovunque, dai grandi fondi, ai governi. Perfino negli stadi sportivi molte scommesse si fanno utilizzando il metodo Simons.
In pratica, questo vecchio matematico grassottello è riuscito a trasformare un'arte, la finanza, che ha sempre considerato i mercati come qualcosa di ‘random' e imprevedibile, in una scienza che, tenendo conto dei suoi guadagni, riesce a produrre ricchezza e a dare buoni frutti.
Alessandro Galiani Agi 3 novembre 2019 Link
Hai compreso dunque a ch3 serve tale “intelligenza”?



“Fai… di ricordare essenzialmente, attraverso l’auto decodifica ‘formulare” dell’ambiente e di ogni fatto ambientale, ch’è sempre in codice poiché tu sei divenut3 ‘tu’ - soprattutt3 senza istinto’ - essendo sprofondat3 nel ‘qua così’, sostanzialmente”.
      
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2019
Bollettino numero 10-29
Riproduzione libera”.