martedì 7 agosto 2018

Dalla padella alla brace: concorrenza disuguaglianza (1)



È un mondo difficile
è vita intensa
felicità a momenti
e futuro incerto”.
Antonio de la Cuesta
È una rivoluzione copernicana... che mette al centro le persone invece di qualche solita lobby. Quindi, può disorientare i mercati".
Luigi Di Maio 
Sei “disorientat3” nell’AntiSistema, poiché tutt3 ti promette qualcosa a cui tendi (credi), ma (ma) inerzialmente la corrente ti mantiene sempre a distanza di sicurezza (lato status quo), in una rinnovat3 “modernità” che funge da stimolo continuo ad aver “fede”, seppure…
Il “mondo” non è difficile, ma è “complessat3”, ovvero, res3 difficile (all’apparenza, laddove per apparenza si deve intendere a livello significativo = sembra che sia difficile – anche fisicamente – ma trattasi, di più, di una personalizzazione ad immagine e somiglianza della strategia eco/dominante, rifless3 attraverso la “natura”, che è funzionamento ambientale, ancora prima che genericamente energia).
Dunque, il mondo può essere (potenzialmente ed utopicamente) semplice, quando è permesso dalla giurisdizione di chi è grande concentrazione di massa, ad un tale livello. 
Viceversa, quando il mondo langue nella gerarchia di chi è grande concentrazione di massa – avente come strategia il controllo e l’uso e consumo privat3, del mondo e di ogni contenut3 ivi ricompres3 – di conseguenza, “è un mondo difficile” per chi (Massa) ne rimane come invischiat3. 





Nell’immagine “Dio”, dunque, quale tipo di segnale portante va a finire
Dipende, appunto, da come si è andat3 sviluppando la questione “giurisdizione a maggior concentrazione di massa, in Terra”. 
Infatti, a quel “punto”, da quel “momento” in poi, “Dio” acquisirà la medesima configurazione sostanziale, essendone il simulacro o... memoria rifless3 ambientalmente
In tale luogo comune, che è come una fotografia incorniciata, spolverata ogni giorno e trattata come un soprammobile casalingo, si annida e si annoda l’immagine frattale espansa di ciò che “è già success3” e che, dunque, continua a succedere “qua (così)”. 
E… “Dio” si presta a rappresentare di volta in volta e contemporaneamente, ogni livello in gioco/giogo, seppurenon esistendo, ma auto indicando una situazione ben precisa.
Tale compresenza simbolica è, tuttavia, in grado di spingere la Massa - che ha perso la memoria relativamente alla significatività di ogni s-oggetto/evento(situazione) - a compiere opere, mansioni, re-azioni, etc. così, come una mandria abituat3 ad essere governat3. 


In “nome di Dio”, infatti, le singolarità hanno compiuto “cose” indicibili, rinnegando la stessa “natura ideologica di Dio”, non accorgendosi nemmeno che nel divide et impera, non importa in quante parti è già avvenut3 la suddivisione, poiché c’è sempre almeno un “Dio” a costituire il trait d’union, in termini sostanziali che ti indicano la “via”, relativamente all’origine attorno a cui ruota tutt3 “qua (così)”:
la strategia singolare (sottoDomin3)
nonché il funzionamento d’assieme (eco/dominante)
ricordat3 anche attraverso “Dio”…
In tutt3 ciò, esiste – ed è un dato di fatto – nell’AntiSistema, disuguaglianza = “Dio” è caric3 di una simile “sostanza”. 
“Dio” riflette tale situazione.
“Dio” ti ammonisce a ricordare sensibilmente, concretamente, nitidamente, semplicemente, etc. che:
sei in una morsa d’acciaio
tra l’incudine ed il martello
ovvero
tra l’apparenza e la fisicità
che “qua (così)” conduce/auto mantiene immancabilmente solo ed esclusivamente
sempre
nel loop AntiSistemico (incantesimo, interesse eco/dominante, caratterizzazione dell’ambiente, ciclicità da “a monte” ad “a valle” tendendo ad escludere il vertice distaccat3... proprio per non apparire ma rimanere, comunque, nella posizione di “vantaggio strategic3”, incastonat3 nella compresenza immanifest3, coerente e lungimirante).
Quindi, non si tratta di essere all’Inferno e, dunque, di sperare nel Paradiso, ma (ma), semmai… si tratta di auto decodificare ogni simbolismo rappresentativ3 che “qua (così)” è come un vento che non smette mai di “interessarti”, essendo memoria ambientale frattale espansa (significato, verità, immagine).
Ecco il testo (ed il link al video) della pubblicità che, nel Bollettino di ieri, è stat3 citat3 piuttosto fumosamente:

la leale competizione incentiva l'innovazione, crea nuovi posti di lavoro e sviluppa la meritocrazia, ma non sono frutti che nascono spontanei.
Occorre vigilare sul corretto funzionamento del mercato unico europeo, impedire la nascita di nuovi monopoli, tutelare i cittadini.
Un'economia realmente concorrenziale aumenta il benessere della società. Informati sui tuoi diritti e scegli consapevolmente.
La leale concorrenza rende liberi, riduce le diseguaglianze e premia il merito”.
Pubblicità Spot TV 2018 - Italian TV advert 2018 
Tale spot sta passando proprio in questi giorni, in Rai; il che identifica una strategia che va oltre alla speranza di vendita del singolo prodotto
Piuttosto, sostanzia la situazione ambientale (status quo) in cui “sei” nella corrente che decide per “te”, con te che langui attorno alle parole udite senza comprenderne il significato portante:
non sono frutti che nascono spontanei
vs
impedire la nascita di nuovi monopoli…
Che cosa significa = sei in qualcosa che non nasce da sé (dove ti viene colorat3 come “frutto positivo” il lavoro che devi fare per...). 
Se è così... come mai – allora – occorre vigilare perchè non nascano nuovi monopoli?
Dunque, sono i vecchi monopoli a controllare la situazione (gerarchia, interesse), in cui non può esserci  leale concorrenza.
Perché… sei “qua (così)” dove per auto emulazione, ogni sottoDomin3 tende a replicare, in vita, ciò che “è già success3” a livello di grande concentrazione di massa, eco/dominante (segnale portante). 
È proprio la concorrenza leale che non cresce spontaneamente, poiché, la “coltivazione mondiale” è a base di disuguaglianza (ad immagine e somiglianza del Governo sempre attuale “qua, così”). 
Di più, la concorrenza cresce spontaneamente, mentre è la “lealtà (intes3 come atteggiamento ‘formulare’)” a mancare (deficit), essendo la forma sociale, ambientale ed umana… AntiSistemica, ovvero, riflettendo qualcosa che è (era) qualcun3 e che “ora” è riflesso automatic3 ed automatizzante, eco/dominante (i famosi mulini a vento che, dunque, non esistono; ci sono).
Qualcosa che, non a caso, l’immagine “Dio”, narra, ricorda ed incarna alla perfezione.

La leale concorrenza rende liberi, riduce le diseguaglianze e premia il merito… = 1) di “leale” a livello sferico “qua (così)” non c’è nulla (se non la memoria frattale espansa), 2) la “concorrenza” è come la coltivazione industriale, che ha preso il sopravvento su qualsiasi altr3 tipo di “alimentazione”, 3) la  libertà” è qualcosa che devi… guadagnare, dunque, non è a livello di sfericità “formulare”, 4) la “riduzione delle disuguaglianze” indica che l’ambiente è pregn3 di disuguaglianza e che si tratta della sola riduzione e non della completa auto emancipazione sovrana, 5) il “merito” diventa un “premio”, ossia, qualcosa che ricorda il motto pubblicitario piuttosto che la base di partenza originale,  di serie (auto sovran3), autentic3 ed assolutamente Oltre Orizzonte
Vedere un mondo in un granello di sabbia e un paradiso in un fiore selvatico, tenere l'infinito nel palmo della mano e l'eternità in un'ora…”.
William Blake
Sono belle parole. Vero? 
Qualcosa che “colpisce”. Ma… la traduzione più vicina all’originale inglese, indica:
per vedere il mondo in un granello di sabbia e il paradiso in un fiore selvatico, trattieni l'infinito nel palmo della tua mano e l'eternità in un'ora…”.
William Blake
A livello sostanziale, l’indicazione atteggiamento per”... auto contenut3 nei versi, d’assieme, si diluisce nella prima versione, mentre, incarna una migliore “fedeltà” nella seconda versione:
la preposizione sempliceper”, introduce chi legge in una sorta di “istruzioni per l’uso comportamentale”, che promette qualcosa che va potenzialmente al di là (Oltre Orizzonte), rispetto persino all’intenzione del poeta, essendo la caratteristica frattale espansa anche memoria (“Akasha”):
sei in un ambiente globale
auto caratterizzat3 da eco diffusione
che sembra gerarchia ma è giurisdizione (avente la propria strategia)
il che significa... che la riflessione riguarda anche il tuo potenziale
seppure tu sei “tu”, ora, e nutri la sensazione di non “valere” molto
relativamente a chi, diversamente, ti sembra “avere” molto nell’AntiSistema.
Il ricordo di chi continui ad essere (potenziale), non smette mai di narrare di te a “te”, anche se “qua (così)”…
Il che, sostanzia un tipo di funzionamento sopra alle parti e, dunque, fondamentalmente giust3 a livello sferico, da cui puoi ricavare che l’atteggiamento “formulare” è il miglior tramite attraverso cui… “riuscire”.
È troppo, per te/“te”? No. 
Se (se) hai una simile convinzione, accorgiti invece dell’incanto, poichè ti sta “parlando” proprio in questo momento. 
C’è questo interessante “documentario”, in Rete:
Inner Worlds, Outer Worlds - Part 1 – Akasha 
Che, in un certo senso, ti può far “bene” a livello di estrazione del significato portante, che caratterizza nonostante tutt3 l’intera ambientazione “qua” anche se “così”. 











Ciò che traspare è la portanza della “ripetizione” frattale espansa, della Rete che unisce tutt3, della realtà “interiore” che significa… funzionamento d’assieme, di/in cui ti sfugge anche lo “scopo”.
Documenti di questo tipo ti aprono verso l’Oltre Orizzonte, salvo poi lasciarti in braghe di tela, quando finiscono e ti ritrovi con qualche nozione che perde immediatamente di “valore”, poiché “tu” riprendi a sopravvivere secondo l’influsso AntiSistemico (status quo, paradigma). 
Hai colto qualche briciola del significato, ma non te ne fai nulla. Quindi, tutt3 il discorso relativo alla frattalità ed al “tenere l'infinito nel palmo della mano e l'eternità in un'ora…”, che fine fa?
L'atteggiamento recondito fa la differenza... ed è (in) una questione di atteggiamento, dunque, il farti perdere la tramontana.
Ti renderai, forse, conto che... diversa mente, ci sono dei “dettagli” che sono in grado realmente di fare la differenza
Ad esempio:
trattieni l'infinito nel palmo della tua mano e l'eternità in un'ora…
è sostanza (verbo, fare) diametralmente differente rispetto al “caso” precedente.
Infatti:
quando leggi ma non auto decodifichi sostanzialmente
“traduci” deviando da tale tracciato
dando luogo all’ennesimo “auto decadimento” nel loop AntiSistemico.
L’atteggiamento, da passivo (vedere…)”, diventa proattivo (per vedere); e tu ritorni potenzialmente, tu… lasciando la “tua” maschera indietro rispetto a te.
Cosa sono adesso non lo so
sono solo, solo il suono del mio passo...”.
Impressioni di settembre - Pfm
Quante gocce di rugiada intorno a me,
cerco il sole ma non c'è...
Ma intanto il sole tra la nebbia filtra già:
il giorno come sempre sarà…”.
Impressioni di settembre - Pfm
Il “suono del mio passo” è un passato che non passa mai, poiché memoria che ti ricorda incessantemente il “è già success3”, il “continua a succedere” e, di più, “ciò che già sei” sin da prima del momento di “è già success3”, ovvero, il tuo potenziale singolare auto sovran3.


Ergo:
nel durante, deve per forza essere accadut3 come una sorta di ingiustizia a livello sostanziale, poiché se “senti” di essere tale e “senti” che è così, allora (allora) significa che hai subito un “trauma” che in qualche modo ti ha derubat3 di tale Re-altà.
Ecco, dunque, significativamente, in cosa consiste tale “momento” che si è interpost3 tra te e “te”, andando a deviarti su una linea parallela ed apparentemente “ragionata” come unica, cammin facendo (laddove il “tempo” è l’ennesimo ritrovato auto incatenante ed auto depotenziante/disinnescante, “qua, così”)...
Da cui, la giustizia di/in parte (proprietà privata, che non è né di destra né di sinistra ma centrale in termini di portanza e realtà manifesta ad hoc, causalmente) e la costante disuguaglianza, che la concorrenza continua ad auto rifornire in gran quantità, come se non ci fosse un domani.


Ecco il loop, a livello di frattalità espansa (analogia, memoria, eco, riflessione, sostanza, etc.).
Fisco, Mef: entrate da giochi +7,3% nel I semestre a 7,35 mld.
Le entrate dal settore dei giochi nei primi sei mesi del 2018 sono aumentate del 7,3% rispetto allo stesso periodo di un anno a quota 7,35 miliardi di euro.
Lo rende noto il Ministero dell'economia e delle Finanze che ha diffuso i dati sulle entrate tributarie del primo semestre.
Si tratta di una variazione positiva di 501 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Link 
I “giochi”, così come le droghe autorizzate a norma di legge (alcol, tabacco, denaro/debito, lavoro, energia, etc.), garantiscono sicurezza relativamente alla forma AntiSistemica dello Stato (status quo). 
Quella somma è pari al “sangue (sofferenza)” che milioni di persone hanno “giocato (sperdut3)” in una struttura concepita solamente per far vincere il Banco, in quel giogo di prestidigitazione che è il “qua (così)”, dove tu sei anche lo Stato, ma (ma) lo Stato non è te, bensì, “è”… per cui, tali “entrate” sono interne alla forma del loop (incanto) da cui nella sostanza non riesci mai (mai). 
Di fatto, tale riflesso sostanziale è garantit3 anche dall’esempio del Casinò, dove la proprietà privata vince regolarmente, tanto più le singolarità (clientela) vi ristagnano dentro;
in qualcosa dove fai sempre più fatica ad “imbracciare” l’dea di ri-uscire dall’edificio che, in qualche modo, promette di auto intrattenerti magneticamente, così come l’ammiccare di una situazione che intriga, illude, seduce, ammalia, etc. per qualche motivo che ti risuona dentro, a grande profondità, nell’inconscio che automaticamente ti controlla, (lo sai) piuttosto che 3l contrario. 
La concorrenza (tra la clientela) riduce forse la disuguaglianza “Casinò”?
No. Anzi. 
Quindi, essendo la Massa (pluralità singolare) già dentro al/nel “qua (così)”, non ricorda più esattamente come mai è finit3 “lì”, allo stesso modo di un tremendo post-sbornia, che lascia il segno in termini di effetti collaterali. 
Qualcosa che ricorda una sorta di... rapimento, insomma.
O, di più, il momento di “è già success3”:
lo shock che s’annida dentro allo status quo…
In matematica, la disuguaglianza triangolare afferma che, in un triangolo, la somma delle lunghezze di due lati è maggiore della lunghezza del terzo
Una sua conseguenza, la disuguaglianza triangolare inversa, afferma invece che la differenza tra le lunghezze dei due lati è minore della lunghezza del rimanente.
Nel contesto della geometria euclidea, la disuguaglianza triangolare è un teorema
Essa può essere usata per dimostrare che il percorso più breve tra due punti è il segmento rettilineo che li congiunge…
Link 
I lemmi “in matematica” e nella geometria euclidea” rappresentano la localizzazione, identificazione e chiusura nel tal ambito. 
Il problema di Monge consiste perciò nel trovare il trasporto ammissibile che possiede il costo minore.
La prima grande intuizione del saggio, semplice e bella, oggi la chiameremmo un lemma:
le traiettorie seguite da due punti qualunque non possono incontrarsi tra le loro estremità”.
La prova risiede nel fatto che la linea retta è il cammino più corto tra due punti.
Se un trasporto invia il punto A su a e B su b e se i segmenti Aa e Bb si intersecano, si può modificare il trasporto decidendo di inviare la molecola A sulla molecola b e B su a;
il prezzo del trasporto sarà minore perché la somma delle distanze Ab + Ba è minore di Aa + Bb.
Si tratta di un’idea feconda…
Link 
La globalizzazione, dunque, non ottimizza i costi (il tentativo è semmai nella delocalizzazione/delegazione o produzione in loco, ma con il problema del trasporto che rimane sostanzialmente identico. Mentre, con la Blockchain, si distribuisce il prodotto non localmente/localmente, come una sorta di teletrasporto). 
Infatti, le linee guida di trasporto dei prodotti s’incrociano, essendo - le aziende - delle proprietà private facenti capo a proprietari diversi e, dunque, non collaboranti tra loro (escludendo quelle aziende il cui business è un servizio per un’altra azienda).
In ciò - è evidente - rientra la “logica (AntiSistemica)” e, quindi, i parametri di calcolo del Pil, che - non importa cosa succede - contabilizza tutt3 ciò che succede (guerra, prostituzione, traffici illeciti, incidenti, ambulanza, etc.).
Una “strategia ambientale” che a livello inconscio, autorizza la Massa a comportarsi analogamente, al fine di “svoltare” e sopravvivere un po’ meglio rispetto all3 similitudine umana “qua (così)”.
Di più, le singolarità rispondono inversamente quando l’autorità (qualsiasi) impone un divieto (legge). 
Ergo; il “no” diventa “sì”. 
Di conseguenza, il divieto “incita (eccita)” proprio ad infrangere la legge, così come l’onda di forma del calcolo del Pil.
Qua, nessuno è fesso”. No? 
E… “se non puoi batterli, allora unisciti a loro”. 
Bum. 
È semplicemente un ragionamento logic3. 
Non… fantascienza o “eresia”. 
Le condizioni ambientali, che si respirano nella/in società e, poi, nella mente di ogni persona “qua (così)”, sono il riassunto, la quintessenza, che la psiche “calcola” relativamente alla priorità abitudinaria. 
Dopo svariate volte (“tempo”, giri di/nel loop) che un certo accadimento si ripete (non importa quale tipo di vicissitudine si tratti), le persone risultano come auto imbevut3 dentro, impregnate ed inevitabilmente compromess3
Quindi, certi “slogan (non solo pubblicitari)” funzionano egregiamente proprio in tale accezione.
La pubblicità non è solamente… pubblicità, relativ3 al tal prodotto, servizio, dispositivo, etc. 
Ess3, sostanzialmente, è il riflesso frattale espanso a maggiore evidenza, che tuttavia funge da “dima” al fine di accorgerti di cosa significativamente continua a succedere più sottilmente (ossia, a livello di concretezza fisica reale manifest3 nello status quo). 
La pubblicità è un tipo di memoria, che porta all’evidenza contemporaneamente 1) ciò che guardi e ascolti e 2) ciò che dovresti “sentire”.
Il significato sferico è ovviamente nel punto 2) e dipende dal tipo di atteggiamento che incarni, in coerenza.
Mentre, nel punto 1) c’è tutt3 ciò che si scatena in quanto a reazione a catena controllat3 da “a monte”, che non coincide “qua (così)” con te ma semmai con “te”, ovvero, con la “tua” parte deviat3 a livello AntiSistemico. 
La traiettoria più “breve (significativa)” tra due punti, di conseguenza, non è più quella ottimale, rappresentata dalla comunicazione aperta e condivisa (in comunione) derivante dall’atteggiamento “formulare”, bensì, nell’AntiSistema tale traiettoria diventa ciò che l’abbaglio della speculazione autorizza a credere essere la cieca globalizzazione, dove ognun3 pensa alla propria realtà aziendale, ignorando che le traiettorie meno costose e più veloci rientrano nell’ambito della comunione “formulare”, dove non esiste più nemmeno il concetto di economia.
Qualcosa che nell’attuale paradigma, non esiste.
Se non assumendo la logica dei “cartelli” che sono giudicat3 come comportamenti punibili a livello legislativo, poiché nuocciono alla libera concorrenza e costituiscono posizioni dominanti all’interno del Mercato
Per altri versi, esiste qualcosa di simile all’interno di organizzazioni (collaborazione) tra aziende in termini di servizi, in cui esiste chi produce e chi si preoccupa della logistica, del trasporto e dell’ottimizzazione dei costi (seppure le traiettorie continuano ad intersecarsi, perseguendo un business di tipo secondario, rispetto al beneficio primario).
Insomma, tra due punti A e B (che devono spedire merce incrociando le traiettorie, considerando distanze similari), non esiste alcun trasporto ottimale “formulare”, dal momento in cui il paradigma “legge della giungla (Far West)” impone di “muoversi” differentemente
Di più, non esiste nemmeno in termini sociali, interpersonali, umanitari e persino a livello interno rispetto alla singolarità
Ciò dimostra come mai la società è una sorta di matassa senza capo né coda, eppure… continua a funzionare (poiché strategia previst3 da un livello che non immagini nemmeno) dal momento in cui “è già success3” e l’eco/dominante continua ad auto alimentare la “tua” capacità di comportamento.
1) il percorso più breve tra due punti è il segmento rettilineo che li congiunge…
Ma (ma), contemporaneamente:
2) le traiettorie seguite da due punti qualunque non possono incontrarsi tra le loro estremità…
Ergo:
il percorso più breve tra due punti 
quando esistono più coppie di punti
è rispettare 1) e 2) d’assieme
ovvero
collaborare e condividere l’informazione
tra la partenza del punto A con la partenza del punto B
di modo che
il punto B si occupi del punto a
e
il punto A si occupi del punto b…
Una sorta di atteggiamento che puoi osservare nel... comportamento mafioso, compresente ma immanifest3.
In qualcosa dove esiste grande concentrazione di massa che delega ogni attività, come spedendo i propri prodotti attraverso un dispositivo per il teletrasporto.

Ma, nella logica del profitto (speculazione) che il calcolo del Pil, ad esempio, incoraggia tra le righe, tale atteggiamento “formulare” non può radicarsi, poiché esiste il divide et impera
E... quando hai l’impressione che, altresì, sia già stat3 realizzat3, accorgiti che non è a livello sostanziale/sferic3
Nella realtà di una multinazionale probabilmente è più sviluppat3 un atteggiamento pseudo “formulare”, che tuttavia rientra sempre nell’ambito gerarchico della forma sociale AntiSistemica. 
Anche in uno Stato o in una confederazione di Stati, come negli Usa, ad esempio, sembra che tale forma di comunione esista, ma non è assolutamente pur3, sincer3, autentic3. 
Il collante è sempre altr3.
Così come in ambito militare.
Esistono “isole felici” che sorgono e scompaiono in realtà lavorative e d’amicizia, allorquando uno stimolo superiore smuove gli animi per poi scemare nel momento in cui tutt3 ritorna ad essere competizione e logica, che rientra nella retribuzione, nell’interesse individuale, nella carriera e nelle mancate aspettative sotto a qualsiasi aspetto, circostanza, coinvolgimento, effetto collaterale, etc. non escludendo nemmeno l’impatto della sfera sessuale.
Come possono, A e B, condividere tutt3, al fine di raggiungere il “trasporto ottimale”
Quando A e B sono aziende di servizi complementari, si sviluppa collaborazione (ma mai atteggiamento “formulare”, In Comunione). 
Quando A e B sono aziende che competono fra ess3, il “trasporto” segue vie assurde in termini di sostenibilità; il che permette a chi si comporta da intermediari3 di introdursi nella disputa, auto ricavando la propria fetta di guadagno
Tra i due litiganti... (un significativo riflesso frattale espanso).
Qualcosa che alimenta il parassitismo e che alfine si riversa sulla/nella Massa, in quanto ad ultima ruota del carro e, dunque, luogo comune in cui sguinzagliare il flagello dell’inflazione (rientrante a pieno titolo nel paradigma AntiSistemico che, ad esempio, ogni banca centrale persegue a prescindere dalla località), che è aumento del costo della vita a causa della mancanza di atteggiamento “formulare” e/o di “trasporto ottimale”…
A e B “collaborano” quando fanno parte di una organizzazione malavitosa, di una Rete, di qualcosa che non risulta ma c’è
Anche se nemmeno in quel “caso” si tratta di atteggiamento “formulare”, poiché la gerarchia impone un interesse che discende da “a monte”, qualsiasi sia la “causa”.
Per cui, persino le organizzazioni “illegali” non raggiungono il livello ottimale del loro funzionamento, mentre – d’assieme – nella realtà AntiSistemica, ogni parte persegue due tipi d’interesse sovrapposti o meglio “paralleli (proprio come le linee d’azione del lemma di Monge)”:
l’interesse personale (riflesso)
l’interesse eco/dominante (che è l’autentic3 interesse “qua, così”, nonché il segnale portante dell’interesse personale, ad immagine e somiglianza).
L’AntiSistema funziona perfettamente, insomma.
Tante che continua a funzionare.
Tanto quanto potresti funzionare anche tu, potenzialmente
Da ciò ti puoi accorgere del perché sostanzialmente la storia umana è sempre identic3, e i “problemi” non vengono mai autenticamente risolt3.
L’evoluzione è... un concetto che per quanto riguarda te, è rimast3 ferm3 a prima del momento di “è già success3”.
Mentre, all’opposto e conseguentemente, nel continua a succedere si è potut3 evolvere solamente la componente eco/dominante + sottoDomin3 (status quo by paradigma).
Poi, oltre al danno, la beffa.
Stress e danni alla salute: scoperta una possibile base genetica.
Un nuovo studio, coordinato dalla Sapienza, ha individuato in topi sottoposti a stress emotivo prolungato l'attivazione di sequenze di Dna mobili in specifiche regioni del cervello.
Questi elementi sono in grado di alterare le funzioni del genoma con possibili effetti nocivi sull'organismo
Link 
Lo “stress” è come inquinamento, che deriva da attività (interesse) industriale.
Dunque, tu sei come al solito la vittima “qua (così)”. Non a caso, è un mondo res3 difficile.
Se (sesottoposti a stress emotivo prolungato...
si scatena
l'attivazione di sequenze di Dna mobili in specifiche regioni del cervello...
Alias:
ti ammali, e...
Ora, sostenere che la “base genetica” possa essere la causa e non il riflesso (potenziale), significa non avere la minima intenzione di autenticamente “evolvere” dalla situazione ambientale globale “qua (così)”.
Cioè, fra non molto potranno proporti una “cura” che preveda di introdurre in te, delle sostanze chimiche in grado di “rilassarti”, facendoti “meglio” continuare a lavorare alla ruota AntiSistemica mondiale.
Qualcosa dove l’obsolescenza programmata ti “induce a riflettere” - anche - relativamente all’autenticità del programma “morte” ed al significato, dunque, del “sopravvivere”.
Uno step alla volta:
l’esistenza è l’assieme
che trascende ogni separazione
e che il funzionamento frattale espanso
ti permette di “intuire (sentire)”…
“Fai di te l’esempio ‘formulare’. Di modo che scompaia ogni traccia di concorrenza più o meno leale, dal momento in cui è sempre AntiSistema”.
Cosa/chi decide anche e soprattutt3 per te?
Attori altr3, che non riesci più ad auto decodificare sostanzialmente per ciò che rappresentano “qua”.
L'Fmi boccia Flat Tax e reddito di cittadinanza e raccomanda l'estensione del Jobs Act a tutti i contratti stabili
Per l'Italia è prioritario varare riforme per "l'incremento della concorrenza sui mercati di prodotti e servizi, l'aumento dell'efficienza del settore pubblico, la riforma del mercato del lavoro e della giustizia civile…", si legge ancora nel rapporto articolo IV sull'Eurozona pubblicato dal Fondo Monetario Internazionale, in cui il Fmi raccomanda all'Italia di "assicurare un processo annuale di adozione di leggi a favore della concorrenza, con emendamenti anche su servizi pubblici locali, trasporti e servizi professionali e legali…"…
Link 
Nel divide et impera, l’homo homini lupus:
la “concorrenza (strategia)” che sbrana ed, alfine, rende sbranabili
non appena scema la “forza”
nello scenario in cui la forza eco/dominante
è compresenza immanifesta e, dunque, costantemente in grande “vantaggio”
rispetto alla differita che respiri “qua (così)”
che tende a farti sopravvivere in luogo di potenzialmente… essere (ciò che già sei), in barba a qualsiasi concetto di “evoluzione”.
     
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2018
Bollettino numero 2360

2 commenti:

  1. ...comprendere,non vuol dire decidere.....ma sens'altro è come aprire una "finestra" sul mondo,che viviamo ,ma non sempre percepiamo la sua "condizione".....la nostra condizione...di infinite gocce di rugiada,che si rispecchiano,al suono dei propri passi-dolore,mancanza di vita-verità.....il sole tra la nebbia s'alza già,il giorno come sempre sarà.......

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Carlo, "meglio piuttosto, che niente". E allora apriamola sta "finestra" :)
      Da qua, io fornisco il diapason.
      Ti ringrazio ed abbraccio.
      Sincerità

      Elimina

"Fai..." un po' Te.