venerdì 30 ottobre 2015

La teoria della pace.



Vogliamo una macchina che sappia gestire le tre fasi della guerra:
battaglia, diplomazia e pace…
The Machine
La “fase” della pace è, dunque, una “teoria”:
  • teorizzi, infatti, che non vi sia guerra, solo perché c’è una pace apparente
  • a partire dal tipo di Vita che puoi condurre quotidianamente.
E sela guerra proseguisse in altra maniera?
Quale “guerra”? Quella che è, ormai, passata alla “fase successiva”; quella che deve amministrare e controllare, lasciando lo “scontro in campo aperto, evidente, che distrugge”... accampato al di fuori dalle mura dell’evidenza.
Dopo l’intenzione, il progetto, l’invasione e la conquista – di fatti – cosa “viene”?
Il controllo. La riscrittura della “storia”, dalla prospettiva dei vincitori…
L’educazione. L’insegnamento. La “coltivazione, addestramento, allevamento”.
L’instaurazione del paradigma, dello status quo, del “firmware” AntiSistemico by Dominio.
Che ne dici di ripensare a tutto quello che “sai (perché te lo hanno “insegnato”)”?
Che ne dici di ripensare a tutto quello che risulta evidente, solo perché “non hai più memoria, né occhi… per vedere oltre”?
Che ne dici di ripensare alle “tre fasi della guerra?
Che ne dici di ripensare alla “fase della pace”?
La guerra prosegue nelle maniere previste dal Controllo; anche quando ti sembra che non possa più esistere un “nemico”, il nemico è ogni fazione diversa dalla tua, fosse anche solo il partecipante ad una “gara di scopa d’assi”.
Non sei più in Comunione.
Non sai più nemmeno cosa voglia dire.
   

giovedì 29 ottobre 2015

La "recettività".


 
Funziona tutto alla stessa maniera “indivi-duale”:
  • domanda ed offerta
  • input ed output
  • trasmissione e ricezione.
“Qua… funziona… così (sempre con il terzo incomodo)”:
con Dio che chiede di pregarlo, altrimenti "non esiste più, per te;  nel tempo, infatti, lo dimenticheresti".
Ma, se analizzi frattalmente la situazione di ogni situazione, puoi ritrovare uno schema ricorrente. Quale?
Come un… segnale portante, che obbliga (devia) ogni situazione a comportarsi in una certa predeterminata maniera. Quale?
Se ci pensi, sfugge via.
Se lo cerchi, sfugge via.
Se lo ricerchi, non lo ritrovi mai
Per cui, alla fine, sei portato/a a pensare che… non esista una spiegazione, perché non esiste “la spiegazione”, ossia, che è tutto normale/naturale, così, da che hai memoria.
La “tua” esperienza ti ispira a credere che… sia tutto e che sia anche “tua”.
Ma non è affatto, così. Succede qualcosa “tra le righe (nell'aria)”. Nel Mondo del “sottile”, tu decadi ogni volta ed ogni volta pensi che sia la Vita ad essere “dura”. Pensi che sia corretto, anche se... "uffa!". Pensi che devi sempre fare “fatica”, che devi lottare per tutto e devi lottare contro tutto e tutti.
Ma… quale è (1) lo “schema ricorrente”? E… quale è (2) la “predeterminata maniera” che ti ha?
Ad (1), SPS risponde: la dualità.
A (2), SPS risponde: il “tuo” servizio.
La dualità elimina la “tua” attenzione dall’alternativa sostanziale che, in sintesi, esiste sempre ma risulta come “sfocata via” rispetto al tuo accorgerti, proprio mentre “servi” allo status quo… “servendo il Dominio”.
Dunque, il “terzo stato” è ciò che raccoglie tutto quello che “non serve alla dualità” per auto mantenerti “qua, così”.
   

mercoledì 28 ottobre 2015

Dove il vortice è una conseguenza.


 
Per “farti meglio... sintonizzare”:
intervenendo a una conferenza al Mexican Autonomous Technological Institute a Città del Messico, Coeuré ha spiegato che gli strumenti che la Bce utilizzerà dipenderanno dagli shock che si osserveranno su liquidità o tassi di interesse.
"Abbiamo a disposizione vari strumenti che possiamo utilizzare" ha affermato. "La ragione per cui occorre che si faccia una discussione è che vogliamo essere sicuri di usare gli strumenti giusti...
Se si tratta di una questione di tassi di interesse o di liquidità:
questa è la discussione che stiamo tenendo"…
Link
Questo è il “vortice”:
se si tratta di una questione di tassi di interesse o di liquidità: questa è la discussione che stiamo tenendo
Questa non è la sostanza che alimenta e permette il “vortice”.
Questo è:
  • essere dentro al vortice
  • dove il vortice è una conseguenza
  • ed essendo il vortice scambiato per “tutto”
  • rifletti su quanto tu sia lontano da te stesso/a e dalla “sostanza (ragione) che alimenta e permette il vortice”.

La "Caverna" è piena di "sostanza".
Anche se analizzi tutto del vortice, ne sei sempre all’interno, ergo, non arrivi mai a nessuna conclusione in grado di… “farti alzare la testa”. Tutto, nel vortice, è vortice
Tutto alimenta il vortice, anche se “tutta la parzialità” non è né il vortice ne tantomeno la “sua” ragione.
È la guerra dei poveri, il vortice.
E la guerra è energia per il vortice.
Nel loop, il loop.
Che cosa alimenti? Di cosa ti alimenti?
  

martedì 27 ottobre 2015

Quanto conta l’interesse?



L'interesse è... inconscio.
- Per due soldi venderebbe anche sua madre!
- La tua è una proposta?
L'era glaciale

Cosa fai e perché lo fai?
Expo, Coldiretti: quasi 3 ore in fila ma l'88% è contento
Link
In quali altre circostanze saresti contento per un simile mix di fattori?
3 ore di fila e… “non sentirle”.
Quale incanto “ti ha”? Quanto il fattore “moda” ti riempie di “sedativi”?
Cosa fai? Non ti accorgi che esiste sempre, in ogni circostanza, un “pifferaio magico”? Un motivo di richiamo, che “non esiste, ma c’è”.
L’Expo è un gigantesco “spot pubblicitario”, nel quale non manca nulla di quello che c'è (tutto il resto è, non a caso, off limits).
Qualcosa al quale “non puoi mancare”. Vero?
Come le “attrazioni”, che non mancano di certo e fanno tutte capo alle “tue” terminazioni sensorie, alias, costituenti i recettori che attraggono/ricevono gli “stimoli dopanti”, in grado di auto mantenerti sempre “qua, così”.
L’alimentazione è il canale privilegiato, perché “sempre chiamato in causa per più volte al giorno, ogni giorno… affinché passino tutte quelle sostanze che “non esistono ma ci sono”. Qualcosa che ricorda, come conseguenza frattale, la compresenza non manifesta del principio del Dominio.
Attraverso l’alimentazione in toto, tu sei convinto/a.
È una “necessità”, no? Per cui, te la fai anche andare bene… perché il cibo è “meglio” se corrisponde a determinate caratteristiche, ormai, “tradizionali”.
Che cosa si tramanda? Come esegui l’operazione logica:
  • individuo che vive “ancora seguendo i ritmi di una volta” (ad esempio, il classico contadino)
= (uguale) a
  • "sanità di corpo e di mente"…
 Ma dove la “vedi” una simile concorrenza fattoriale?
Te l’hanno solo inculcata dentro, in profondità… visto che le antenne dell’inconscio ricevono sempre il segnale importante dell’AntiSistema by Dominio.
Persino il fattore “saggezza”, che molto spesso viene riconosciuto nelle persone che vivono ancora agganciate ai ritmi “naturali”, di/in dimensioni rimaste “inalterate” rispetto ai ritmi della città... è qualcosa di fantasmagorico (ovvio, dal punto prospettico di SPS, che si accorge che nemmeno queste persone si sono "accorte". Di chi/che cosa? Di essere… in una prigione a cielo aperto).
  

lunedì 26 ottobre 2015

“Lo sapete meglio di chiunque altro” (Sergio Mattarella).


Il "pressapochismo" (anche i "soli" errori di battitura e grammaticali) contenuto nell’informazione presente sul/nel Web, relativamente ad una gran mole di notizie “riportate”, significa solo una cosa: 
che si tratta quasi sempre di (1) copia e incolla da “originali”, (2) che esiste una “corsa” alla pubblicazione, che (3) mette in secondo piano la “correttezza” di quello che viene proposto alla Massa, la quale (4) viene “alimentata” con qualcosa di (a) scadente, (b) differito, (c) pieno di “errori” e (d) frattalmente… “pieno di falsità” (verità di parte).
SPS porta “luce”, laddove esiste una mancanza di consapevolezza e di coerenza, da parte di “chi legge”, che rasenta o, meglio, “è, perfettamente”… un incanto:
l’unica “risposta in linea con il senso sottile ed intimo di quello che è già successo, continua a succedere e succederà per sempre, se… 'qua, così'”.

L’aspetto più diabolico, perché ormai consolidato – nonostante tutto – è che “tu sai esattamente leggere le ‘cose’”, ossia, “sei in grado di comprendere anche sottilmente ‘come funziona/cosa succede’”, ma… per qualche motivo (che SPS ha da tempo descritto) è come se “non importasse”. Come se non fosse necessario. Come se tu non fossi tu e quello che “intuisci… non fosse così centrale”.
Ogni volta riaccade. Ogni volta lo status quo rimane identico nella sostanza.
Qualcosa che “non è mai casuale”.
Qualcosa che ha una motivazione di fondo.
Il Dominio e la “delegazione” legge, strumento e memoria…frattale espansa.
Qualcosa che, in automatico… controlla e amministra il reale manifesto.
Qualcosa che non è “settoriale”, bensì, Globale.
Infatti, non esistono – di fatto – le Nazioni e qualsiasi grado, ordine, livello di separazione. Esiste solo il Pianeta (nella sua necessità di supporto per le “operazioni” d’insieme), “Tu” ed il Dominio.
Dove “Tu” sei una funzione preordinata alla generazione (x):
un potenziale infinito di possibilità che s’intrecciano, dando luogo all’idea di “umanità”.
   

venerdì 23 ottobre 2015

Una torta che non finisce mai.


Quando qualcuno vive costantemente affermando sempre le stesse “cose”, solitamente, che cosa gli si “prognostica”? Che è “in fissa”, ossia, che soffre di qualche forma di “arteriosclerosi”.
Insomma, che questo individuo è… “ammalato”. Che non è “normale”.
Ora, da questa prospettiva “dominante (di moda)”, SPS – quindi – s’esprime da una condizione di “anormalità”, vista la sostanziale “coerenza” che lo muove con fare sempre intenso e quotidiano.
SPS annuncia nel Mondo (visto che le informazioni sono condivise in Internet) ciò che “vede” e (ciò che) necessita di espandersi nell’aria, fissandosi nella società, inconscio dopo inconscio.
Affinché questo possa accadere e manifestarsi, SPS deve essere un “martello”, ossia:
  • insistere
  • con la propria prospettiva
  • sino al punto di “non ritorno”.
Per incarnare questo, SPS deve evidenziare/sottolineare con grande incisività – ogni giorno – gli stessi concetti. Per questo, allora, SPS è… arteriosclerotico?
Ti rendi conto di come giudichi, di come vivi e di “cosa sai/sei”?
Confondi una “strategia lungimirante”, per l’insistenza ammalata e depressa di… (ciò che sei portato/a a pensare di capire e “vedere”).
Confondi il generatore, l’amplificatore, l’impianto di emissione, etc. per una invenzione strampalata, “messa lì alla bell’e meglio”.
   

giovedì 22 ottobre 2015

Che cosa “ti dicono”?



Dove memorizzi i tuoi “ricordi”? Dove li “metti, depositi, registri, inserisci”? Su/in quale “supporto”? Utilizzando/ricorrendo a quale “servizio/dispositivo”? Mettendoli nelle “mani” di chi/cosa? Fidandoti di chi/cosa?
Per comprendere ciò, ritrova lo stesso “meccanismo (destino)” ad un livello che puoi meglio ricomprendere.
In questo caso, sleghi il “ricordare cosa accade ai tuoi ricordi (cosa che… "non sai" perché ignori e, dunque, non capisci)” e sedimenti il processo attorno a qualcosa di “fisico”, che riguarda un altro genere di tuoi ricordi, ossia:
  • i tuoi dati (documenti, foto, musica, video, film, etc.)
  • che memorizzi in qualche maniera, mediante l’utilizzo sempre più "pesante" di ogni strumento che la tecnologia, soprattutto, ti mette sempre più a disposizione.
Ebbene, fare attenzione a quello che destini in riferimento ai tuoi dati “mediatici”, significa porre l’attenzione, a livello frattale espanso, anche al trattamento che ricevono i tuoi “ricordi (tutto ciò che hai, ora… “qua, così”, dimenticato)”.
 

mercoledì 21 ottobre 2015

La radice celata dalla tua attenzione alla tua attenzione.




Il Governo ti spia? Facebook ti avverte.
Gli utenti che potrebbero aver subito attacchi informatici riconducibili ai governi nazionali, saranno immediatamente avvertiti dal social network di Zuckerberg…
Link
Di chi ti fidi? Di chi ti puoi fidare? Di chi “urla” più forte?
  
In un reale manifesto, nel quale tutto è “pubblicità”, chi urla più forte?
Chi è sempre presente. Chi ti raggiunge sempre. Chi ti sembra essere normale, perché è divenuto “normale per abitudine”… perché è sempre “on line/di moda”.
Perché “c’è sempre”. Perché ti è entrato nella testa, dentro. Perché è stato “ricevuto” a livello inconscio, in quella enclave che comanda da “minoranza dominante” su tutto il resto. Non è difficile accorgersi di ciò
Tutto è frattale e basta anche solo osservare la stessa situazione, che avviene a livello territoriale geografico emerso (ossia, che puoi "vedere e capire").
A qualunque livello rimani, la situazione è sempre la stessa.
La grande concentrazione di massa è, allo stesso tempo:
  • il tanto che comanda il tutto
  • il poco che comanda il tutto.
Non è, infatti, “tanto o poco (apparenza)” che devi pesare/misurare, quanto:
  • la intensità/coerenza (consapevolezza, centro)
  • del potere che, così, domina.
Ciò che “comanda il tutto” è il Dominio. Esso è ovunque e “qua, così”… ha una forma precisa, nella propria origine e onda di propagazione per espansione frattale espansa. Quale “forma”?
La forma dell’inizio, della nascita, dell’intenzione:
  • la tua stessa “forma”
  • essendo un tuo “simile”
o, meglio
  • essendo, tu, un suo simile.
   

martedì 20 ottobre 2015

Le previsioni dimenticate per incanto.



Ciò che (1) "leggi", poiché (2) cerchi (attrai) e non... trovi, ma (3) ritrovi di conseguenza (4) perché “ti viene dato”… quanto “vale”?
Quanto incide sulla “tua” Vita?
E… per quanto tempo lo ricordi?
Se lasci perdere “tutto il fumo”, (5) la Vita non è “tua”, (6) perché è una incisione altrui e (7) ciò che ti succede “vale sempre (perchè... contratto), anche se, poi, tu non ricordi affatto che è successo e c’è ancora”.

Prendi atto di certe “previsioni” e di come (8) sia successo solo quello che doveva succedere, alias, (9) quello che era nelle corde del Dominio, mentre tutto il resto – col quale “pensi di nutrirti” – (10) vale nella misura in cui “sei a teatro, in un teatro Globale, mentre assisti ed allo stesso tempo… interpreti la ‘tua’ parte, che ti è stata assegnata secondo modalità del tutto insospettabili e dimenticate per asfissia abitudinaria e programmazione inconscia ‘respirata con l’aria’”.
Per cui “quanto vale”? Vale per sempre, anche al di là della “tua” capacità di ricordare... come qualsiasi “cosa” sia potuta succedere, iniziare, perpetrarsi e perpetuarsi “senza di te”.
   

lunedì 19 ottobre 2015

Senza alternativa per ragioni storiche di convenienza.


 
Ti sei abituato/a a “leggere e vedere (vivere)” in modalità “osservazione (intrattenimento)”. Come se (come se…) tutto fosse “spettacolo, finzione (fantascienza), gossip, civetteria (politica e diplomazia)”. Come se (come se…) tutto fosse estraneo rispetto alla realtà manifesta, che “hai tutto attorno a te” e che “ti ruota attorno (dentro e fuori)”.

Che cosa reputi, allora, “finto” e che cosa, altresì, “vero”?
Sono vere le tasse che “devi pagare”. È vero il canone Rai. È vero il “tuo” lavoro. Sono vere le “tue” incombenze quotidiane, fatte di corse “casa, chiesa e lavoro”. È vero il risultato della “tua” squadra di calcio del cuore. È vero Renzi e Draghi. È vero che “devi andare al lavoro”. È vera la “tua” casa e tutto quello che la riguarda. È vera la “tua” famiglia, i “tuoi” figli, “tua” moglie. Sono vere le “tue” responsabilità sociali.
È vero il “tuo” divertimento, gli amici del bar, la gita fuoriporta la domenica, le feste comandate, le note sul diario, il sesso, etc.
È “finto” tutto il resto. Ma che cosa è “tutto il resto”?
E cosa significa “finto”?
  • tutto il resto = ciò che non ti sembra incidere più di tanto sulla “tua” Vita
  • finto = ciò che ti sembra “futile, inutile, fuori luogo, distaccato da te”.
Una trama di un film è “finta”, un romanzo è finto, la poesia, la storia di chi ha “perso”, coloro che sono caduti nella dimenticanza della storia, etc.
Per cui, anche SPS ti sembra “finto”. Perché SPS racconta una versione delle “cose”… che è più fantascienza, romanzo, “gossip/telenovela” piuttosto che “realtà/verità”.
Poi c’è la dimensione paura e scaramanzia; il “toccare ferro” al fine di non attirare su di sé ciò che si è appena letto o visto. Ciò che accende la speranza che “non sia vero, ciò che viene raccontato”.
C’è una logica e una viva intelligenza nel “tuo” modo di fare. Qualcosa che è un mix gerarchico tra “vero e falso”, interpretato secondo una tabella di convenienza, convenzione… basata sulla constatazione di quelli che sembrano i “fatti”. Ossia, su una versione della storia e dell’auto osservazione  che è sempre sotto all’egida di un modello esistenziale volto alla sopravvivenza.
Carpe diem/cogli l’attimo. Sì. Ma per far ché?
   

venerdì 16 ottobre 2015

Tu sei anche il manuale.



I bimbi africani non piangono, qual è il segreto?...
Una mamma africana, che vive da anni in Inghilterra, racconta la sua esperienza dei primi 6 mesi di vita di sua figlia, alla riscoperta della saggezza dell’intuito nelle sue radici.
Una lettura che fa riflettere e che ci lascia con una regola:
il bimbo è il manuale di cui disponiamo per essere genitori
Leggi il tuo bambino, non i libri.
L'allattamento al seno non è lineare - va su e giù o è circolare. E ricorda:
sei tu l'esperta dei bisogni di tua figlia(nonna africana).
Link
  • la riscoperta della saggezza dell’intuito nelle sue radici
  • il bimbo è il manuale di cui disponiamo per essere genitori
  • leggi il tuo bambino, non i libri.
Gli africani sanno tradizionalmente “cosa fare” (comportandosi di conseguenza? Non proprio o, perlomeno, non tutti). Non lo fanno, d’insieme, perché lo hanno complessivamente dimenticato, immersi come sono… nello status quo asfissiante, che li caratterizza “come gas di scarico dei motori occidentali”.  
C’è un comportamento, che puoi “mettere in moto/incarnare”; qualcosa di molto simile al modulare la frequenza della tua radio, ricercando la stazione preferita o ricercando “musica per le tue orecchie”.
La tecnologia ti ha, anche, messo a disposizione la funzione di (guarda non caso) “memoria”, per non dimenticare mai “dove si trova la frequenza della tua stazione preferita”.
Ma, in questo comodo automatismo, che cosa hai tuttavia dimenticato?
Il comportamento di coloro che sanno “cosa vogliono, perché sanno dove ritrovarlo sempre”. Ossia?
L’automatismo ha memorizzato la tua prima azione (quella che ha trovato la stazione preferita e l’ha resa fissa all’interno del tuo dispositivo). Ma… nel tempo, che cosa succede? Che tendi a dimenticare proprio il dato principale, relativo all’indirizzo frequenziale della stazione radio del tuo cuore.
Dimentichi perché c’è qualcosa che lo fa per te
La comodità la paghi in termini di:
oblio.
   

giovedì 15 ottobre 2015

Il sogno avverato è, nello status quo, una concessione.



L’arco della storia è lungo, ma tende verso la giustizia”.
Martin Luther King
Che “illuso… sognatore”.
I “neri” si sono emancipati e hanno conquistato la “libertà”?
Certo. Dai tempi della schiavitù diretta, sì. Ma, “ora”, dove sono approdati? Alla schiavitù indiretta. In quello status quo nel quale sono anche i “bianchi” (ed ogni umano, a prescindere dal colore della pelle).
Quindi, Martin Luther King  aveva ragione?
28 agosto 1963
"Io ho un sogno, che i miei quattro figli piccoli vivranno un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per le qualità del loro carattere. Ho un sogno, oggi…".
Martin Luther King
Sì… aveva ragione (per quanto riguarda i suoi figli).

E tutti gli altri? Il “popolo nero” ha compiuto passi da gigante, così come sembrano averlo compiuto le “donne”, vedendo riconosciuti dal Mondo maschile (neri compresi) il loro “diritto (parità)”.

E tutti gli altri? Chi sono “gli altri”? “Chi sono” non lo sai. Al limite, sai “cosa sono”. Cosa sono?
Sono la “tua occasione per farcela (qua, così)”. Cioè? Sono quella “cosa” che ti permette di mettere a fuoco, sfruttare... qualsiasi sia il tuo lavoro, mansione, arte, business, affare, etc.
I tuoi simili sono delle “cose” anche per te, che vieni trattato da “cosa”, anche, dal “tuo” Stato. E, lo Stato “cosa è”? Anzi, “non, cosa è” ma, all’opposto in questo caso, “chi è”?

Chi è? È… un insieme di individui che hanno illuso tutti “gli altri”. Che hanno intessuto qualcosa per mezzo delle “cose umane”, che hanno ritrovato sempre disponibili lungo il proprio intraprendere intenzionale.
 
Lo Stato è, al pari del denaro, una pura invenzione. Lo Stato potrebbe (dovrebbe, deve) essere molto diverso da quello che è… diventato. E che cosa è diventato? Tu che ne dici?
Puoi non rispondere ma, comunque, fartene una idea… osservandoti ed osservando la Vita che conduci e che conducono “gli altri”. Che ne pensi?
Lascia perdere le classiche definizioni “da bar”. Il “tuo” pensiero è lineare e dai sempre a vedere quello che pensi di pensare (motivo per il quale consegui e sei sempre preceduto/a)…
   

mercoledì 14 ottobre 2015

Una diversa manipolazione del reale manifesto, a partire da te.


Come riassumi ciò che ti dicono esistere in una certa forma?
Tre “cose”:
  1. se vivi sotto ad un “effetto cupola”, il reale manifesto sembra funzionare secondo determinate leggi “naturali” che, in realtà, sono gli effetti collaterali di quello che è – lungi dall’apparire – un “impianto di condizionamento” (causa a monte, sorgente di radioattività, carico influenzante dell’imprinting). Qualcosa che, a sua volta, è un fenomeno reale fisico e, dunque, esistente tanto quanto te, che sei a “sua immagine e somiglianza
  2. SPS utilizza intenzionalmente le “notizie di giornata”, che i Media contribuiscono a diffondere anche nel Web. Ciò non significa che, allora, SPS è controllabile indirettamente ma, significa soprattutto che… SPS ha la proprietà di estrarre valore aggiunto, anche dal “tentativo altrui di controllare tutto ciò che consegue alla propria compresenza dominante; a questo punto… quasi per intero, tutto ciò che accade a valle”
  3. in quanti modi puoi ritrovarti sempre dalla “parte opposta”, relativamente alla “migliore prospettiva, dalla quale puoi godere dell’autentico messaggio frattale espanso, corrispondente allo strato/stato di verità, sottaciuto dal potere dominante? In quanti modi? Immagina una normale etichetta, apposta all’interno di una t-shirt. Questa ha due versi di lettura, ossia, due possibili stati (1) dritto e (2) rovescio. Quindi, tu puoi leggerla tenendola al rovescio e decidendo secondo quale orientamento (alto/basso) posizionarla. Cioè, esistono altri due stati di (3) dritto/alto e (4) rovescio/basso”. Non solo. Infatti, se decidi di tenerla voltata dall’altra parte (quella “giusta”, quella dove le scritte ti appaiono correttamente leggibili) sei ancora alle prese con altre due possibilità di (5) dritto/sopra e (6) rovescio/sotto. Addirittura, se l’etichetta in questione ha la possibilità spaziale di riportare scritte anche in verticale, allora i versi di lettura si moltiplicano per due. E se la stessa etichetta ha uno spessore, allora le facce scrivibili si moltiplicano ancora per due o, addirittura, per quattro. Che cosa significa tutto ciò, a livello frattale espanso? Che sei confuso/a, smarrito/a, nel dubbio e costantemente alle prese con "manufatti lavorati ad arte" perché concepiti ad arte. Che necessiti di un orientamento specifico per “leggere, capire, acquisire stati di verità”. Che la verità superiore “qua, così” è dispersa nel calcolo probabilistico e combinatorio. Che tu consegui. Che necessiti di un orientamento “tuo, interiore” che, invece, sei convinto/a di ottenere orientando “da confuso/a” tutto ciò che puoi manipolare (secondo un codice di credo, che sin dalla sua origine “puzza di bruciato”).
Questi tre punti, così brevemente riassunti sull’onda dell’ispirazione mattutina (che è conseguenza del “riposo notturno” e, dunque, un ritardo rispetto al più autentico tempo auto ispirante), permettono di agganciare le tre facce della stessa medaglia; sì… le facce sono tre e non due. Dovresti, ormai, sapere che in un ottica dominante, gli aspetti sostanziali sembrano rovesciati e quello che si cela, lo fa per apparire diversamente rispetto a ciò che incarna/”è”.

Perchè continuano ad edificare "piramidi"?

martedì 13 ottobre 2015

Il problema ed il suo peggioramento.



Il mio limite? La tua fantasia…”.
Pubblicità auto 2015
Cosa è "fantasia"?
È fantasia il... "come non ricordare lo sguardo 'ebete' di Bush Junior,  l’11 settembre 2001"?
Il presidente George W. Bush venne informato degli attacchi durante una visita alla scuola elementare “Emma E. Booker” a Sarasota, Florida, da Andy Card capo dello staff presidenziale, senza però suscitare grandi reazioni nel presidente in carica da solo 8 mesi.
Una scena, quella di Card che sussurra all'orecchio di Bush, che venne subito ripresa dai media di mezzo mondo sia per il ritardo con il quale il presidente venne informato, sia per l'assenza di una reazione del primo cittadino americano che solo in seguito spiegò che “... decisi di non saltare in piedi immediatamente e lasciare l’aula. Non volevo scuotere i bambini. Volevo trasmettere un senso di calma. Sono stato in abbastanza situazioni di crisi per sapere che la prima cosa da fare, per un leader, è di trasmettere calma”…
Link
Qual'è la reazione di un individuo che conosce già, quello che gli stanno per "sussurrare all'orecchio"?
Come distingui (a) un comportamento perfettamente sotto al proprio controllo, (b) un comportamento ebete, (c) un comportamento robotico/programmato, (d) un comportamento irresponsabile, etc. se tutti questi comportamenti ricadono sotto alla perfetta arte della recitazione?
Ossia, se qualsiasi “parte recitata” prevede la copertura della pubblica relazione by amministrazione?
Chi governa e prende le decisioni? Negli Usa, “sai” che il Presidente condensa il massimo potere nella propria persona. È la loro “tradizione/intenzione”, per cui… la legge è stata descritta così (e non il contrario).
Quando il potere è nelle mani “decisive” di una singolarità, significa che il controllo della singolarità stessa, garantisce anche il controllo della “situazione controllata dal Presidente (l’intero Paese e, per estensione, le politiche Usa applicate al Mondo intero, vista la loro più ampia portata e prospettiva auto inglobata)”.
Bennett Marco è un soldato veterano il quale, dopo la sua esperienza nell'operazione militare denominata "Desert Storm", continua a essere tormentato da allucinazioni e strani incubi, che scopre essere ricorrenti anche ad alcuni suoi ex commilitoni. Fra essi c'è anche il sergente Raymond Prantiss Shaw, figlio della potentissima senatrice Eleanor Shaw, che si è candidato per il ruolo di Vice Presidente degli Stati Uniti:
la donna è una politica manipolatrice e oltremodo influente, legata da un rapporto morboso al figlio, al punto d'essere stata la causa principale della fine della sua relazione giovanile con Jocelyne, figlia del senatore Tom Jordan, suo acerrimo rivale in politica. 

lunedì 12 ottobre 2015

Una realtà a guida automatica.


Chi sta... "guidando chi/cosa"?
La "guida automatica" è, ovvio... a trazione frattale espansa. E la realtà manifesta, perchè conseguente... è un "giogo delle parti".
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Con l’introduzione della nuova legge, i siti/blog Internet hanno dovuto adeguarsi, introducendo la soprastante “etichetta esplicativa, in home page”:
  • qualcosa di già visto
  • qualcosa di nuovamente desueto
  • qualcosa che non cambia nulla
  • qualcosa che “toglie le castagne dal fuoco” ai fornitori degli spazi blog ad ai gestori dei siti Web; nella fattispecie, la raccolta dei dati personali degli utenti, alias, la questione apparente della “privacy”, nonchè, ciò che riguarda la "guida automatica del navigante".
Un "giro di fumo" che cela l’interesse che le aziende nutrono per coloro che vengono attirati nelle ragnatele digitali/virtuali, predisposte proprio per “far lavorare l’utente, come un ape pungolata dal colore dei fiori”.
Un’attività sempre più “robotica” (per tacito assenso o “con senso unico”).
Dopo le “dichiarazioni di consenso al trattamento dei propri dati”, che non chiedono ma obbligano, altrimenti la navigazione non prosegue, arriva il trattamento della privacy in maniera indiretta:
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy…”.
È un ulteriore passo “in avanti” verso l’automazione decisionale dell' attore/attrice Web.
  

venerdì 9 ottobre 2015

Non importa che tu sia un leone o una gazzella: fermati.


Sei fatto d'ambiente. Tutto concorre perchè è questa l'ambientazione (status quo).
C’è come un certo “profumo di rassegnazione, nell’aria” (ma non è "puzza d'estinzione").
Come se… tutto è compiuto”.
Come se… “non ci puoi più fare niente”.
Come se… non ti rimane che “aderire, trovando il modo di essere, al contempo, anche tristemente coerente con ciò che percepisci di te, in te”.
Un’opera titanica, in pratica. Quale? Quella che ti prevede “qua, così”… nonostante tutto quello che sei.
L’opera titanica è da entrambe le parti. È dalla parte del Dominio, che agisce affinché il proprio impero “anti convenzionale” continui “pacificamente” a prosperare e, dunque, ad esistere (nonostante quello che non ti sembra).
L’opera titanica è anche per parte “tua”; tu che ti dimeni con fare esatto/stralunato, in un reale manifesto del quale intuisci (sai) tutte le “deformazioni (ingiustizie)” e nonostante tutto, “vai avanti ugualmente, sempre ‘qua, così’”.
Le persone “sanno” cosa succede.
Lo sanno perché lo “sentono”, lo vivono ogni istante sulla propria pelle, perché gli cade addosso ad ogni momento e la loro esperienza è, ormai, tale da renderle edotte, “istruite, relativamente a quello che è un simile sopravvivere”.
Gli individui si trasmettono questo “sapere”, fatto più di “sensazione che di… cultura”. E non basta neppure il reset “morte/rinascita”, non basta quello notturno e non basta nemmeno l’essere inseriti in una ciclicità convenzionale, che lascia aperta ogni via, “fac similmente naturale”, predisposta per – ogni volta – cancellare tutto ciò che risulta scomodo in termini di accumulo di esperienza/ricordo.

Ma, allo stesso tempo, la Massa "conosce" e non riconosce.
   

giovedì 8 ottobre 2015

L'Arte dell'auto determinazione.



 
Cosa è... “Arte”?
Di solito “riassumi, come da definizione” (quando e se ci pensi, perché – usualmente – non ti soffermi nemmeno a “pensarla, nel senso di… che cosa sia/è”).
L’arte, nel suo significato più ampio, comprende ogni attività umana – svolta singolarmente o collettivamente – che porta a forme di creatività e di espressione estetica, poggiando su accorgimenti tecnici, abilità innate o acquisite e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall'esperienza.
Nella sua accezione odierna, l'arte è strettamente connessa alla capacità di trasmettere emozioni e "messaggi" soggettivi. Tuttavia non esiste un unico linguaggio artistico e neppure un unico codice inequivocabile di interpretazione.
Nel suo significato più sublime, l'arte è l'espressione estetica dell'interiorità umana. Rispecchia le opinioni dell'artista nell'ambito sociale, morale, culturale, etico o religioso del suo periodo storico.
Alcuni filosofi e studiosi di semantica, invece, sostengono che esista un linguaggio oggettivo che, a prescindere dalle epoche e dagli stili, dovrebbe essere codificato per poter essere compreso da tutti, tuttavia gli sforzi per dimostrare questa affermazione sono stati finora infruttuosi.
L'arte può essere considerata anche una professione di antica tradizione svolta nell'osservanza di alcuni canoni codificati nel tempo.
In questo senso, le professioni artigianali – quelle cioè che afferiscono all'artigianato – discendono spesso dal Medioevo, quando si svilupparono attività specializzate e gli esercenti arti e mestieri vennero riuniti nelle corporazioni.
Ogni arte aveva una propria tradizione, i cui concetti fondamentali venivano racchiusi nella regola dell'arte, cui ogni artiere doveva conformarsi
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Una definizione che, in pratica, “ti dice tutto, il contrario di tutto e, quindi, niente”.
SPS è in grado di agganciare questo “concetto astratto” e di riportarlo nel “qua, così”, alla luce della propria consapevolezza relativa all’esistenza del Fattore di Dominio.
Un simile “calcolo fattoriale”, ti permette di rimanere stabile, mentre tutto il resto ruota attorno/dentro allo status quo.
Ossia:
  • tu rimani al centro
  • così come, per molto tempo,
  • gli umani hanno disegnato/sostenuto la Terra al centro dell’Universo (una “metafora” che cela del valore aggiunto: l'individuo al centro di sè. Una vicenda “esterna”, che ora risulta come insabbiata nella struttura portante ed auto suggestionante, temporale). 
  
        

mercoledì 7 ottobre 2015

Il loop è aperto, visto che "non ci sei".




(Infatti, manca sempre “l’anello di congiunzione”, che sei tu. Tu manchi e lasci, dunque, aperto sottilmente il loop ed ogni loop “qua, così”).
Che cosa è un "simbolo"? Che cosa è l'arte? Che cosa rappresenta? Che cosa era, quando è stata colta e ritradotta in qualcosa per "collezionisti"? Che cosa era, prima di quello che è diventata, poi? Lo vedremo domani.
Intanto...
Carter: "profondamente rammaricati" per vittime attacco Kunduz.
Il segretario alla Difesa americano Ashton Carter ha detto che il Pentagono è "profondamente rammaricato" per le vittime dell'attacco aereo Usa sull'ospedale di Medici senza Frontiere a Kunduz, nel Nord-est dell'Afghanistan.
"Il Dipartimento della Difesa è profondamente dispiaciuto per la perdita di vite innocenti causato da questo tragico evento", ha detto Carter, giunto a Roma nel quadro del suo tour europeo di cinque giorni.
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È successo ancora una volta e continuerà a succedere “qua, così”. Questa volta non si tratta di un matrimonio, di un funerale o di una festa, bensì… si tratta di un ospedale.
Almeno 19 morti, tre sono bambini. Ci sono anche 30 dispersi. La denuncia:
bombardamento proseguito anche dopo che abbiamo avvisato…
Il governo di Kabul sostiene che dentro a quella struttura sanitaria si nascondevano terroristi. Secondo la versione dei militari Usa, l'attacco è stato sferrato in risposta a un assalto a colpi d'arma da fuoco sferrato da talebani contro forze afgane assistite dagli americani
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E, tutto questo, mentre in Tv passano film, fiction, serial, format, spot & sport e “cultura Usa”, data in pasto alla Massa di gran parte del Mondo:
qualcosa che fissa un certo modo di “fare/essere” e che va a “fare la morale” per tutti coloro che conseguono senza idee, divertiti da quello che vedono e che li intrattiene.
Le due sfere Usa sono incompatibili? L’esercito non c’entra nulla con la Tv?
Ma… è solo dopo che “è passato l’esercito”, che le Tv diventano – di fatto – “ad immagine e somiglianza” Usa.
Non è, forse, così che è successo anche in Europa? Dalla fine dell’invasione, 70 anni or sono, le truppe Usa non se ne sono mai andate via, cambiando il modello di riferimento (bussola) del/nel Vecchio continente.
Così come in India, non è cambiato nulla dopo Gandhi, anche in Europa è successa la stessa cosa. Non farti trarre in inganno dalla nascita e dalla presenza della Ue, perché nella realtà non cambia nulla.
   

martedì 6 ottobre 2015

Tu che sei l’unica variabile che può impazzire.



 
Scagli la prima pietra chi è senza peccato…”.
Famose “parole grosse”. Una vera e propria sentenza contro il giudizio di parte, frutto dell’interesse e dell’Ego.
Qualcosa che non era una novità nemmeno ai tempi che furono, visto che la storia (deviata) umana è un racconto fiume, costituito da un flusso continuo di violenza, prepotenza, sopruso, ingiustizia, immoralità, etc.
Da "sempre".
Non c’è che dire: veramente un bel “quadretto”.
Una situazione d’insieme che “non salva nessuno”. Una morale che, costantemente, “manca”. Qualcosa che è, via via, diventato sempre più influente – nel tempo – ha preso il sopravvento su tutto il resto, che ha continuato, all’opposto, ad arrancare sempre di più… e non solo per vie “naturali/casuali”.
Stai attento quando combatti un mostro. Potresti diventarlo a tua volta”.
L’attacco dei giganti
C’è un “essenza muta forma… qua, così”, che se la combatti... ti assorbe sempre di più. Che cos’è?
È… la frattalità espansa, quando viene comandata da una grande concentrazione di massa che, così, lo intende.
Io credo semplicemente che quello che non ti uccide, ti rende... più strano.
Joker
Perché esiste la “metafora”:
più combatti qualcosa e più lo rafforzi?

Perché se alleni la “muscolatura”, questa diventa sempre più forte. A maggior ragione se tu diventi l’allenatore di una forza aliena rispetto a te.
Essere contro la guerra, significa “rinforzare il potenziale dal quale rinvigorisce la guerra”.
Quando “è il pesce a puzzare dalla testa”, allora tutto il corpo progressivamente “puzzerà”. Ciò indica che c’è un inizio per qualsiasi comportamento mascherato a valle. Che c’è una ragione non vista mascherata a monte. Che c’è un senso che regola ogni “cosa, comportamento”.
Ciò che, guarda non caso, sfugge in continuazione nel “qua, così”.
Perché certe situazioni non cambiano sostanzialmente, mai?