venerdì 27 febbraio 2015

Logica.


Ciò che succede ha una “logicanon propria, perché “ciò che succede” è un’azione relativa ad automatismi meglio (ri)comprensibili attraverso la (com)pressione e (re)distribuzione frattale espansa, nel/del/sul piano di (ri)ferimento Globale (realtà emersa, società).
La “grande concentrazione di massa” (massa critica, compresenza manifesta e/o non manifesta coesa/coerente) (pre)determina le (con)seguenze e le sequenze (fatti, accadimenti, forma, futuro, destino, etc.) che accadono, e continueranno a (ri)ac(cadere), sino a quando gli “equilibri di forza” rimarranno immutati
Fisco: cade il segreto bancario anche con il Liechtenstein
L'accordo tra Italia e Liechtenstein - spiega una nota del ministero dell'Economia - consentirà di sviluppare ulteriormente la cooperazione amministrativa tra i due Paesi e quindi rafforzare il contrasto all'evasione fiscale.
L'Accordo è basato sul modello Ocse di Tax Information Exchange Agreement (Tiea) e consente lo scambio di informazioni su richiesta relativamente a tutte le imposte…
L'Italia, subito dopo l'entrata in vigore dell'Accordo e del Protocollo includerà formalmente il Liechtenstein nelle white list
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(Ri)letta frattalmente (alla ragion della logica imperante), questa notizia ti sta dicendo che:
  • l’un verso (la compresenza polarizzante) sta rafforzandosi sempre di più
  • l’evasione fiscale è una alternativa, che viene sempre meno (alias, il Mondo è sempre più compattato attorno al paradigma, non solo economico, in atto… conosciuto ormai come senza possibilità di scelta)
  • la “white list” è quella sorta di “albo professionale (ri)conosciuto ufficialmente”, di (ri)ferimento pubblico (Statale). Un modo per ingabbiare l’alternativa, (ri)creando l’idea che "questo" sia il giusto (paradigma) e "quello" lo sbagliato (alternativa).
(In)somma: un ricatto bello e buono. He He…
SPS si è, poc'anzi, agganciato ad un concetto di “logica non propria”:
  • qualcosa (la società, il reale emerso) che risponde di (con)seguenza
  • a qualcosa (grande concentrazione di massa) che non (ri)conosce mai completamente
  • ma che si limita a (con)seguire.
Questo dispositivo (ri)corda molto da vicino il concetto “da film romanzato” di “Magia”:
tu (il "Mago") agiti le mani per aria e… ops, succede qualcosa di “magico” (c’è azione).
Proprio come oggi, se – ad esempio:
tu (l'Utente) agiti le mani per aria e… ops, si accende la luce di casa (succede qualcosa di “magico”).
Non c’è differenza. E ciò significa che la Magia è un atto dispositivo, che aziona “qualcosa” (una parte di realtà emersa). Questo (ri)accade perché lo scenario secondario (l’attuale forma di realtà) è implementato e reso possibile dalla Magia/Tecnologia (disponibilità) del circuito primario (origine e fonte di... "forme di realtà").

giovedì 26 febbraio 2015

Spazio piegato, (com)presenze e... "vecchi merletti".


Bce: Draghi, piano acquisti titoli fino a inflazione normale.
Il programma di acquisto di titoli pubblici da parte della Bce, per 60 miliardi al mese a partire da marzo, continuerà "fino a fine settembre 2016", ha ricordato il presidente Mario Draghi.
"In ogni caso - ha aggiunto - durerà fino a quando il consiglio dei governatori vedrà un aggiustamento sostenuto nella traiettoria dell'inflazione che sia consistente con il suo obiettivo di raggiungere un tasso di inflazione inferiore, ma vicino, al 2% a medio termine".
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  • piano acquisti titoli fino a (significa che le risorse disponibili alla/per la Bce sono infinite, ergo, la limitazione dentro alla quale ti muovi/sei è solo una finzione, un artifizio contabile e mentale)
  • inflazione normale (ti stanno convincendo che l’inflazione esiste e che è anche “normale” attorno al due percento. L’inflazione erode il potere di acquisto del tuo “avere” e permette di renderti, dunque, sempre più famelico/a, alla costante ricerca di “utili”, sempre di/in corsa per difenderti dall’erosione di questa realtà simile ad acido muriatico, che ti porta via tutto piano piano, compresa la Vita).
La verità su questa Realtà/Mondo è certa(mente) quanto di più sconvolgente tu possa anche solo osare ad immaginare. Stanne pur certo/a. Per questo eviti accurata(mente) di avvicinarti ad una simile condizione di “vuoto”… 

Bevi proprio di tutto (in fiducia).
Ma, allo stesso tempo, ne sei sempre attirato/a, incuriosito/a, girandoci attorno senza mai trovare il coraggio di (app)rofondire.
Tesoro vende tutti 7 miliardi Bot a 6 mesi, tasso a minimo record.
Il Tesoro ha fatto il pieno in un'asta di 7 miliardi di euro di Bot a 6 mesi, registrando un tasso al minimo storico dello 0,090%. Nel collocamento dello scorso gennaio il rendimento pagato da via XX Settembre era stato dello 0,16%.
In aumento anche la domanda, che sale a 1,81 volte l'offerta rispetto al rapporto di 1,74 del precedente collocamento.
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Ormai, lo sai... 
A “chi/cosa” il “Tesoro” ha venduto tutti questi Bot a tasso zero?
Chi, di "sano di mente", in una Realtà/Mondo simile, comprerebbe qualcosa che non rende nulla?
Quale attore (com)partecipante può (in)vestire, senza timore alcuno e senza necessità di avere un ritorno diretto sugli utili?
Beh, chi... se non gli stessi attori bancari (e similari) che godono nel/del (man)tenere “così” questa (f)orma di reale (ri)emersa. Certo, perché i dispositivi bancari (istituzioni) vivono nutrendosi e traendo utile, da tutto ciò che è e (rap)presenta l’ambito globale sociale e, non certo, dall’interesse derivante dai finanziamenti alla luce del Sole (ormai a zero o, addirittura, negativi).
Il castello di carte va tenuto in piedi, altrimenti (altra mente) finisce questo (lo) “spettacolo”
Per renderti complice (in)diretto, ti hanno ingabbiato in ogni modo, sfera e contesto:
a livello religioso/spirituale, ad esempio (dove puoi "rifugiarti" per trovare del conforto/placebo), è avvenuta l’invenzione del Paradiso, del Purgatorio e dell’Inferno.
Tutto, pur di auto intrattenerti "qua, così". Tutto pur di renderti passivo, paziente, inerte, inerme, aderente per mancanza di alternativa apparente, etc.
Tutto, pur di controllarti dentro e fuori…
Tutto! È difficile a credersi ma, è così.
Tutto. Anche la cosiddetta spiritualità, che tanto è/va di “moda”.

C’è un sapere antico e filtrato, che di fatto ti ®aggiunge ad hoc, del tutto disinnescato alla base (mantra, discipline olistiche, antiche terapie, forme di cura energetica, etc.). Un sapere che è ancora in questo Mondo ma che, pur(troppo), è diventato “di” questo Mondo, ossia… è divenuto un (ri)piego, un surrogato vuoto, scarno, scarico, senza Vita né portata, né slancio esistenziale, né modalità di visione altra…
E... in questo “tutto”, tu (con)segui semp®e più asfittico e senza possibilità.
Quando tutto è “così” (di un solo "colore", di fatto, essendo la diversità una caratteristica sfruttata solo per la tua “catalogazione unica/univoca), tutto sfugge dalla sua/tua più autentica portata rivelatrice, per via dell’indottrinamento auto indotto che ti viene fatto e che, dunque, impari a farti da solo e, addirittura, a fare anche agli altri. La “cecità” è un virus, che passi ai “tuoi” figli, familiari, amici, conoscenti…).
Comune non significa innocuo”…
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mercoledì 25 febbraio 2015

Dominio sull'intero spettro.



Noi siamo un impero e quando agiamo creiamo la nostra realtà; così, mentre voi studiate quella realtà - con tutto l'equilibrio di cui siete capaci - noi agiamo di nuovo, creando altre nuove realtà che voi potete anche studiare, ed è così che le cose si gestiscono:
noi siamo i protagonisti della storia... e a voi, a tutti voi, sarà solamente consentito di studiare ciò che noi facciamo”.
Karl Rove
Una "sorpresa" per Rove:
tutto ciò che dici è vero, ma anche gli Usa (ri)entrano in una simile prospettiva, di sempre più chiara (de)rivazione 'Made in Nucleo Primo'. Ok?. Se ti basta anche così... allora va tutto bene".

Questa espressione, (ri)trovata solo oggi, illumina e testimonia a pieno la “prospettiva SPS”:
  • sei nella Caverna
e
  • nella Caverna puoi sapere tutto della Caverna (come funziona, studiando le leggi e sviluppando le scienze deviate dalla Caverna)
ma
  • se non ti accorgi di essere nella Caverna
  • tutto quello che sai, corrisponde al nulla, o meglio, alla continuazione senza alternativa apparente dell'esistenza seg(reg)ata nell'inter(n)o della Caverna.
La frattalità espansa è la legge strumento per terra (ri)formare una (di)versa realtà (ri)emersa:
essa è, molto modestamente, l’equivalente frattale, ad esempio, della (ri)cerca che Einstein si è (s)forzato di portare avanti, in termini di “equazione unica”...
Tutto l'universo è spiegabile in un'unica equazione…
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Einstein non l'ha mai (ri)trovata, perchè ha continuato a (ri)cercare (pertanto è girato in tondo al "cercare sempre").
L’equazione unica non è una “equ(azione), bensì è la frattalità espansa (ri)utilizzata (strumento) dal Nucleo Primo.
Nulla di divino, ma solo un “dispositivo”, come del resto è qualsiasi legge umana, che fissa dei termini e li (man)tiene sino a quando gli è possibile. Chiamala, se vuoi, “effetto della programmazione originale”.

Uno strumento "mezzo vettore", (in)somma…

"La sua importanza presso gli ermetisti era tale, da essere considerata uno dei mezzi mentali più efficaci per l’eliminazione degli ostacoli che impedivano al nostro sguardo di infrangere i muri del mistero...".

martedì 24 febbraio 2015

Andare alla causa.



SPS non è la pettegola del paese, la suocera, la… perpetua del prete. SPS non è il burbero senza speranza, il brontolone, lo… scemo del villaggio.
Naa, nulla di tutto ciò. C’è "epicità" che (tra)sale e che s’emana da “qua”
Era così micidiale che i suoi nemici venivano accecati dall'abbaglio di tanta miticità...
Kung Fu Panda

Ogni costume, ogni parte, ogni ruolo, ogni (ri)vestimento… è carta da parati già tolta e gettata sul pavimento a bruciare, in SPS.
Tutto “viene giù” e… passa a miglior Vita o impiego.
Tutto è (ri)composto da materiale, da sostanze, da risorse, ed il suo (ri)utilizzo deve sempre essere (re)inquadrato da una prospettiva all’altezza dell’intelligenza, che ha progettato/immaginato lo scenario del circuito primario, sul/nel quale può essere (im)piantato qualsiasi forma di circuito secondario (tipologie di realtà riemerse).
L’essere umano ha il dovere di essere coerente con una simile “realtà d’insieme”.
Qualcosa di (in)finitamente “ricco”, che attualmente (da molte migliaia di anni, perlomeno) viene nascosto per mezzo di una (in)versione del segnale (im)portante:
  • dall’abbondanza (origine)
  • alla scarsità (per effetto del controllo in leva frattale espanso).
Dalla infinita capacità di radicamento di qualsiasi tipo di realtà anche inimmaginabile.
Alla fin(i)ta (de)limitazione di questa forma di realtà, basata sullo sfruttamento continuo e sul “saccheggio” delle risorse.
SPS si è accorto, di ciò… dopo cinque anni di “stasi sul pezzo”; una stasi centrale (fermezza) che ha (per)messo di mettere meglio a fuoco, non i dettagli, bensì i cardini sui quali si regge il castello di carte (Anti)Sistemico:
(al)la causa primaria di questo paradigma, che ha (ri)coperto tutto di (con)seguenza
come una spessa cortina di smog o di cenere vulcanica (frutto di una eruzione).
È già (av)venuto. Che cosa?
 

lunedì 23 febbraio 2015

Frattalità espansa (3).




La terza immagine della serie.
Diciamo che, in essa, “c’è molto da leggere”. È una immagine, comunque.

La “molla” che (di)scende, (pre)determina la “larghezza del solco d’aratro”, nel quale sei... perché (con)segui.
Il “tuo” libero arbitrio, la “tua” libertà, ogni (ri)forma di democrazia (ma anche dei modelli di governo diversi), tutto… (ri)entra in questa ottica superiore (superiore non perché divina ma, semplicemente, perché giunta prima di te e inarrivabile, ora, per consapevolezza… visto che hai dimenticato tutto il pregresso).
Tu puoi “liberamente muoverti”, in "larghezza", ma non puoi (fuori)uscire dal “seminato”.
Il cane ha una catena, che lo (man)tiene fisso al “chiodo centrale” (perno). Esso descrive un cerchio, nella sua possibilità di movimento attorno alla propria cuccia (casa), ricavata dal suo “padrone” all’interno del giardino dove vive.
Se il cane si libera e (ri)esce anche a scappare, dove va esatta(mente)?
Al di fuori è ancora e sempre (d)entro, perché il modello sociale è solo un prolungamento del giardino di casa e, dunque, della “propria” cuccia con relativo piano di auto contenimento.
Al di fuori il cane diventa un pericolo per gli altri o, meglio, per la tipologia di conduzione esistenziale che gli altri sono abituati a (per/con)seguire.
Al di fuori (inter)viene l’accalappiacani… e tutto quello che (com)porta un simile intervento.

Il "cane" deve sempre (s)fuggire; scappa da tutt(i/o)… ha paura, (rim)piange addirittura lo status quo (pre)cedente.
 

venerdì 20 febbraio 2015

Frattalità espansa (2).




Il debito = qualcosa che “non esiste” (ingegneria finanziaria permessa per legge e credo), che si manifesta attraverso di te.
Nota la “curiosa analogia” (frattale = frattalità):
  • le banche centrali aprono e chiudono i “rubinetti” del denaro, causando le “crisi economiche (inter)nazionali” (e, volendo, l’estinzione del debito – così, come lo “contrai”)
  • il Sole (centro dell/nell’omonimo “sistema”) espande e riduce la propria attività, causando le ere glaciali (e, volendo, l’estinzione della Vita – così, come la “contrai”).
Contrai => contrarre
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Contrarre…
  1. ridurre in uno spazio minore; restringere, raggrinzire...
  2. prendere, assumere, far proprio: contrarre una malattia, un’abitudine; contrarre un obbligo, un debito
  3. stabilire, stipulare, concludere con un accordo: contrarre un patto, un’alleanza... una relazione...
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L’etimologia (la radice) di un termine non è mai casuale.
Essa (af)fonda nel significato origina(rio/le). Per cui, nelle fondamenta di ogni espressione (formata dai singoli termini, formati dalle singole lettere) c’è una verità di fondo (base) cementata su “dati di fatto temporalmente accettati e pressofusi insieme, mediante (ri)utilizzo nel/del sociale”.
Ora, il termine “contrarre”, porta alla mente l’esistenza di un “contratto”, ossia, la terminologia (ri)sente di una "pratica commerciale" posta agli albori dei termini.

Solitamente, le branche ufficiali del sapere affrontano questo st®ato solido di verità, (inter)posto alle radici del sapere stesso, in maniera “datata”, ossia, secondo una prassi consolidata del (ri)scrivere la storia attraverso un filtro conveniente allo status quo (che finanzia le attività di ricerca, gli studi e, dunque, l’orientamento di ciò che deve emergere e, soprattutto, nella forma che deve emergere, relegando tutto il resto nell’ambito della sconvenienza che riduce/contrae a mito, leggenda, storiella, bufala, insabbiamento, etc.).
C’è, sì, una "pratica commerciale" (interesse) dietro a tutto ma, questa, non è quello che ti hanno fatto c®edere.
Non è la storia umana che emerge dal vuoto con la civiltà sumera, già pienamente sviluppata.
Non è la storia umana che (af)fonda nella necessità commerciale (utile), che parte dal “naturale” baratto e passa all’odierna industria del debito usuraio e del controllo relativo alla capacità di “battere moneta”.
È… un contratto che l’umanità ha “accettato di firmare (in)direttamente” con il Nucleo Primo, mediante adattamento senza alternativa apparente alcuna, di essere ospitata sul Pianeta (in “affitto”) pagando per poterne “godere i frutti” (ciò che si ricorda ancora nel mito religioso e non solo, come “Eden”).

giovedì 19 febbraio 2015

Frattalità espansa (1).



È sempre al livello frattale che occorre (ri)volgere la propria (ri)flessione, il proprio “sentire”.
È ad un simile livello che ogni “cosa/fatto/situazione” (p)rende Vita, in maniera (di)versa rispetto alla sua interpretazione diretta ed abitudinaria (credo).
È a quel livello che ogni “dettaglio” diventa il “tutto”, ossia, diventa una chiave per la (de)codifica del “tutto” (di ogni cosa/fatto/situazione e, al contempo, delle cause - e della causa - dalle quali derivano gli accadimenti e le “cose”).
Che cosa significa “frattalità”? E come ci si (ri)parametra?
Per esempio, se immagini una forma che si ripete all’infinito… che cosa “ti viene da pensare”?
Beh, se conosci l’opera di Mandelbrot, immediata(mente) (ri)correrai alla “dima frattale” che aveva (s)coperto. E, fluendo in questa maniera, non aggancerai af(fatto) ciò che SPS ti sta sussurrando da parecchio tempo, ormai.
Perché la “dima frattale”, se respirata a livello di immagine statica e (de)contestualizzata da quel grado di reale, che è... tutto ciò che tendi ad escludere (per via del paradigma in corso d’opera), ossia, se tendi ad applicarla/capirla solo attraverso la funzione generica di “forma che si ripete in natura”, senza però espander(n)e il concetto/significato a qualsiasi “(ri)forma” del Mondo al quale “appar(tieni)”, allora a nulla di autentica(mente) alternativo ti condurrà un simile (ri)pensare alla frattalità.
(Al limite potrai (ri)cavarne del "business", ossia, altro carburante per intrattenerti "qua, così"... rafforzando la "tua" funzione di simbologia di esempio per coloro che conseguono).
Perché… sapere che la forma delle coste si ripete, come quella delle radici, delle costellazioni, dei neuroni, delle città, etc. non (com)porta per nulla (al)la (de)codifica (comprensione) del “perché il Mondo reale emerso ha una forma così, come supponi ormai di conoscere”.
  

mercoledì 18 febbraio 2015

Il Tutto che è una Parte, quando ne (ri)Esci.


Effetto Nutella…
Se il tuo sguardo si posa/viene attratto da una scritta, per la quale è stato utilizzato il font della Nutella (o pseudo similare), che cosa ti accade?
Mediamente, che… “ti si muovono i succhi gastrici”.
He He… (provare per credere).
Quale profondità ha raggiunto la capacità dello “slogan”, di pene(n)trare il/nel tuo insieme (complesso)?
Nel 1963, Michele Ferrero, figlio di Pietro, decise di rinnovare la Supercrema, con l'intenzione di commercializzarla in tutta Europa.
La composizione venne modificata, così come l'etichetta e il nome:
la parola "Nutella" (basata sull'inglese "nut", "nocciola"), e il logo vennero registrati verso la fine dello stesso anno, restando immutati fino ad oggi.
Il primo vaso di Nutella uscì dalla fabbrica di Alba il 29 aprile del 1964. Il prodotto ebbe successo istantaneo, rimane a tutt'oggi estremamente popolare e viene spesso citato in romanzi, canzoni e opere cinematografiche…
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La parola "Nutella"… e il logo vennero registrati verso la fine dello stesso anno, restando immutati fino ad oggi.
È, dunque, almeno da cinquant’anni che questo “vettore” è nella società e che, evidente(mente), colpisce tutto e tutti da svariate generazioni.
Per carità, non stiamo alludendo ad “uranio impoverito”, bensì… a qualcosa di meno pericoloso sul breve termine ma, di egual(mente) influenzante sul lungo termine. Il livello di obesità nei “bimbi”, esplode dopo circa dieci anni di “(rod/ancor)aggio” (dieta), ad esempio. Mentre, nel precedente balcanico delle munizioni all’uranio impoverito, gli effetti si sono fatti sentire molto prima, su coloro che in qualche modo erano entrati a “contatto” con simili manufatti…
Un grande esercizio di “forza propria” che, benintesi non vale per tutti ma per una significativa maggioranza, è di resistere davanti ad un invitante vasetto di Nutella, perfettamente disponibile sulla tavola imbandita, con tanto di pane già tagliato e pronto ad accogliere la “supercrema”.

Marchio ®egistrato.

Se tale azienda non conosce crisi, significa che vende molto bene i suoi prodotti, ergo, che tu ne sei "succube", ormai.
Se a te non piace particolarmente la Nutella, hai comunque poco da gongolare, perché certamente (ri)cadi (d)entro al bacino giurisdizionale d’utenza, di qualche altro prodotto analogo nella “sostanza dell’effetto incantesimale” (drogaggio).
L’intera filiera dell’alimentazione è un modo strategico per (in)filtrare in te, sostanza atte a (man)tenerti “qua, così”.
(Sor)ridere a/di questa espressione è “infantile”, visto il grado tecnologico al quale un certo tipo di “industria” è ormai giunto.
Particelle infinitesimali sono (pre)programmate per incidere in te, nella maniera meno invasiva possibile, al fine di by passare ogni difesa dell’organismo.
L’organismo umano si difende? E da chi/cosa?
  

martedì 17 febbraio 2015

(Auto)Combustione.


Corsi: "A volte sembra di stare ad un banchetto dove non siamo invitati".
Il Presidente dell'Empoli:
"Devono contare i valori sportivi, non quelli economici"…
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La battuta/(ri)flessione è non certo casualmente molto profonda.
Al “banchetto” si è invitati, ma non in qualità di commensali, bensì, in quantità di pietanza servita ai commensali.
Nella “lista della spesa” c’è il genere umano massivo (il “parco buoi” o i “pupazzi”, per dirla alla Goldman Sachs).
Utilizzando il “pazientese” di Gabriella Mereu… la frase di Corsi (ri)suona di una grande verità che, a livello di frattalità espansa, puoi (ri)trovare (re)distribuita dapper(tutto) attorno a te.
Sono medico, laureata in medicina e chirurgia, odontoiatra, omeopata e anche grafologa ed ho fatto una ricerca per 20 anni che mi ha portato a capire che il paziente semplicemente si cura da solo.
Benissimo, abbiamo capito che siamo davanti ad un medico ufficiale, anche se ufficiale non è il termine più appropriato, omeopata nonché grafologa.
So che hai scritto un libro, che ho trovato molto interessante, la “terapia verbale” ovvero la medicina della consapevolezza, ci puoi spiegare cos’è la terapia verbale?
La terapia verbale è una terapia omeopatica, verbale, che cura il male con lo stesso male:
cioè il paziente quando esprime la sua malattia usa inconsciamente un linguaggio poetico e metaforico collettivo che io chiamo ‘pazientese” che si compone di proverbi, modi di dire, filastrocche etc.
Una volta che ho capito cosa mi vuol dire, rispondo con una battuta che abbia un alto contenuto emozionale, in cui spiego il motivo della sua malattia e il paziente ha una reazione:
se ride, piange, entra in trance o si arrabbia significa che è quasi sempre guarito dal sintomo…
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(In)somma, Yahoo (ri)porta due frasi di Corsi, al link dove c’è il suo video da vedere. Ossia, quelle sopra citate. Ebbene, se la prima espressione è foriera di una verità sottile… la seconda raf(figura) una verità da “cineteca”, cioè… “vuota, vacua, da discorso elettorale”:
"Devono contare i valori sportivi, non quelli economici".
Leggi, a (con)seguire, come anche il gergo sportivo usuale “serve” per giustificare comportamenti in altri ambiti (che, per inciso, risentono tutti quanti dell’orma matrice, non manifesta, della compresenza dominante Planetaria del Nucleo Primo):
Renzi: alla Camera brutte scene ma si è portato a casa risultato.
Durante queste notti in Parlamento "ci sono state delle brutte scene, di deputati che si sono picchiati… urlavano e insultavano, di quelli che impedivano di prendere la parola. Ma queste brutte scene non cancellano un Parlamento che sta fino alle 4 di notte e porta a casa il risultato". Lo dice Matteo Renzi al Tg1.
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Il dogma "l’importante è vincere" (interesse), che il calcio – ad esempio (in)carna alla perfezione, sembra avere ormai eclissato del tutto il famoso motto “l’importante è partecipare”. Ed, invece, per nulla af(fatto). Perché?
Beh… perché:
  • "A volte sembra di stare ad un banchetto dove non siamo invitati" (si è invitati in quantità di pietanza)
  • "Devono contare i valori sportivi, non quelli economici" (quindi contano solo i valori economici).
Se metti insieme le due (ri)letture frattali delle espressioni di Corsi, ottieni:
  • tu ci devi essere perché, altrimenti, come fa “lo spettacolo (banchetto) ad aver luogo ed a continuare?”
  • tu ci sei (sei invitato) perché contano i “valori economici”, che la tua presenza permette di generare (utile).
Nella dualità auto imperante (se non alimenti tutto, tu, dal tuo terzo stato), le condizioni di base affinché avvenga un innesco (scintilla), un avvio ed un “moto” (combustione)… sono sempre e solo due, che (pre)vedono la (com)presenza di:
  • combustibile o carburante (“tu”)
  • comburente (ossigeno dell’aria).

lunedì 16 febbraio 2015

Transizione nella preservazione (qui, così).


L'espressione inglese copyleft (talvolta indicato in italiano con permesso d'autore) è un gioco di parole sul termine copyright nel quale la parola "right", che significa "diritto" (in senso legale), viene invertita con "left", che vuol dire "ceduto"; giocando sul secondo significato delle parole, si può notare come "right" (ovvero "destra") viene scambiata con "left" ("sinistra").
In particolare Copyleft individua un modello di gestione dei diritti d'autore basato su un sistema di licenze attraverso le quali l'autore (in quanto detentore originario dei diritti sull'opera) indica ai fruitori dell'opera che essa può essere utilizzata, diffusa e spesso anche modificata liberamente, pur nel rispetto di alcune condizioni essenziali.
Nella versione pura e originaria del copyleft (cioè quella riferita all'ambito informatico) la condizione principale obbliga i fruitori dell'opera, nel caso vogliano distribuire l'opera modificata, a farlo sotto lo stesso regime giuridico (e generalmente sotto la stessa licenza). In questo modo, il regime di copyleft e tutto l'insieme di libertà da esso derivanti sono sempre garantiti.
L'espressione copyleft, in un senso non strettamente tecnico-giuridico, può anche indicare generalmente il movimento culturale che si è sviluppato sull'onda di questa nuova prassi in risposta all'irrigidirsi del modello tradizionale di copyright
Link
Copyleft e Copyright.

Nel (ri)portare, venerdì scorso, i “grafismi” relativi alle tipologie di “proprietà intellettuale” esistenti in questa (ri)forma di reale, è stato omesso il simbolo del copyleft, ossia, il simbolo speculare del copyright:
 
 due pagine contigue, a libro aperto.
 
Questa è l’alternativa nella quale ti “muovi”:
  1. destra (centro destra)
  2. sinistra (centro sinistra).
Una prospettiva duale (questo o quello), al limite mitigata dalla “logica fuzzy” cioè dalle (in)finite “sfumature di mezzo”.
Questo ambito designa/disegna qualcosa che (ri)sente di un controllo a monte della scelta (per)messa, visto che tutto passa dal grado “ispirante” il tutto. L’ispirazione è presa come uno stato individuale/mentale, non ben definito, che trasmette “(com/in)put/azione”.
La mente (con)segue, ricevendo “ordini” in questa maniera giudicata come del tutto “naturale”.

Natura è:
quello che non (ri)esci ancora a (s)piegar(e/ti) o, meglio, che “non ti spiegano”. Chi? Gli “esperti”, visto che tutto quello che sai (di)pende da quello che ti dicono. Anche la “tua” esperienza (ri)entra in questi cardini, visto che tu (s)copri... vivendo in una realtà (pre)vista.

venerdì 13 febbraio 2015

Proprietà privata "da chi/cosa"?


 

Termini come:
Trademark
Registered Design
Copyright
Patent…
Che cosa ti indicano (quale "origine" hanno) e fanno pensare?
In italiano (ri)porti “meglio”, il tutto, sotto alla grande famiglia generica del “marchio registrato” e della “proprietà (intellettuale)”.
Gli esempi grafici (ri)conoscibili sviluppati ad hoc, nel frattempo, sono ad esempio:
® © ™
Se cammini lungo pendii, valli, campi, boschi, etc. segui normalmente le strade che incontri e che, dunque, ti guidano necessariamente evitando di farti entrare nelle “proprietà private”, che comunque risultano inaccessibili per via di recinzioni d’ogni tipo.
Da "chi/cosa" è, dunque... privata la tua libertà?

Nel tuo cammino… sei obbligato a seguire una rete viaria, di ogni tipologia, che ti “ordina secondo l’ordine (pre)stabilito nella realtà unica e senza alternativa apparente, emersa nel corso della storia”. Il tuo (per)corso è deviato e non rispetta le scelte intime, che avresti condotto autonomamente se… tu fossi stato libero di poter (intra)prendere la direzione desiderata in funzione del “sentire proprio”…
Ergo, anche la “storia è deviata”, ossia, ella ti passa ciò che è, ad ogni effetto, un (de)corso comunemente accettato per “mancanza di riferimenti altri” (educazione).
Te ne accorgi, di questo “impedimento”, quando osservi meglio le abitudini/tradizioni di persone che (pro)vengono da altri Paesi rispetto al “tuo”:
costoro - nonostante la globalizzazione virale - ti sanno ancora (sor)prendere, perché nei tratti comuni puoi scorgere anche dell’altro.
Conv(i/e)nzioni che ti lasciano perplesso/a ma che, comunque, "devi prendere atto che esistono".

giovedì 12 febbraio 2015

C®edere.


"Governare è far credere".
Niccolò Machiavelli
(Ri)flessione:
le religioni (tutte) ti passano una versione della realtà, ognuna diversa dalle altre, a cui i relativi “fedeli” sono chiamati a “c®edere” (nota: 1- il marchio registrato, 2- il “credere” che è, anche, 3- il “cedere”. Quale finezza frattale è contenuta nei termini riutilizzati, così… inconsapevolmente).
Domanda:
ogni altra “teoria” perché vale meno, rispetto a queste (che si auto annullano logicamente, di conseguenza)?
Constatazione (amichevole):
ad ogni altra teoria, i “fedeli e la cupola”, (ri)chiedono le “prove” di quanto viene asserito, come se (come se…) le religioni e, dunque, "la teoria in auge", fossero basate sulla relativa (com)provata realtà... della teoria stessa.
Ok?

Da “qua” non ci si (dis)costa, perché le “teorie sono tutte teorie”, sino a quando una non viene "provata". Il provare significa dimostrare ed avere dimostrazione diretta, dell’assunto che (pre)tende di governare la “logica” di una intera platea di individui (Massa, società, umani).
Dimostrare significa:
(com)provare dalla “a alla z”, l’intero excursus sul quale si basa la teoria che, solo in seguito, diventa “qualcosa di totalmente fondato/a”.
Ora… tutte le religioni su cosa si basano e cosa ti (ri)chiedono?
  • uno o più “libri sacri”
  • la necessità della “Fede”.
Dunque, si tratta di un “Credo”… di una logica (af)fondata sulla (ri)conoscenza a fondo perduto, o meglio, sul “pagherò”, da parte dell’ente religioso interposto al Dio di turno, che garantisce – un “domani” – qualcosa per il quale, ora ed in futuro, tu dovrai iniziare da subito a “pagare”.
Sì, perché ti viene (ri)chiesto di aderire ad una forma di reale, che (cor)risponde ad una “forzatura”, rispetto a quello che faresti se… una simile “(com)pressione” non esistesse.
Ossia, tu vieni “(s)piegato/(in)curvato” da una (com)presenza, che non ti dimostra realmente nulla, sino al momento in cui “non ci sarai più” (sarai morto) e solo allora “capirai”.
 

mercoledì 11 febbraio 2015

Una realtà che ti (pre)digerisce e trasforma, per (ri)partire sempre uguale.


Borse Asia, mercati preoccupati da confusione Grecia…
Link
Di che cosa si (pre)occupano i, cosiddetti, “Mercati”?
Di poter continuare ad “andare avanti”, così… Essi (pre)servano e puntano (al)lo status quo. E in tutto ciò… “tu che parte hai”?
Tu cerchi di (com)partecipare alla Vita dei Mercati, ma guarda caso “perdi sempre”. Non rendendoti conto che “questa è la tua (p)arte (pre)vista dal copione”.
(Ri)fletti su quale è la tua unica vera alternativa, anche per il 2015, in tema di investimento dei tuoi risparmi:
le sole "Azioni", ossia, ciò che sino ad ora non ti ha mai "risparmiato".

In questa “tua” forma, fai già parte della Vita del Mercato, ma in un’ottica di “agnello sacrificale” e di "concime/alimentazione".

Questa è la “tua” realtà di (ri)ferimento, (d)entro (al)la quale (pro)segui a vorticare ed a “continuare a ferirti”.
Ergo, quale tipo di "cambiamento" puoi aspettarti se… “i Mercati sono preoccupati esclusivamente di poter continuare a funzionare nell’unico modo in cui credono”?
Tutto è (ri)volto all’auto mantenimento dell’attuale paradigma.

Nulla escluso. Persino SPS. Perché? Perché SPS (ri)entra nei parametri di calcolo lasciati “liberi” di auto esistere (sopportati), per via del controllo sostanziale di tutto quello che (ri)accade (d)entro alla realtà, caos, probabilità e diversità (ri)comprese.
È uno spiraglio controllato, che il Nucleo Primo ti lascia (intrav)vedere, al fine di garantirti quel po’ di “luce/aria/speranza” in grado di auto mantenerti “qua così”.
Nel calcolo delle probabilità (ossia, di quello che ti puoi aspettare di vedere, prima o poi) (ri)entra tutto in una maniera disinnescata all’origine, perché (per)messa dall’origine (Anti)Sistemica del Nucleo Primo.
(Ri)fletti su ciò che giunge sino a te. Le espressioni, (ri)utilizzate anche come solo “titolo di notizia”, (ri)sentono di quella frattalità espansa che (ri)produce nel tutto l’imprinting nativo, livello per livello.

martedì 10 febbraio 2015

Recita ad (p)Arte(m) et abisso.



Schemi radionici. Le (p)arti non sono diverse, ma "servono alla recita".
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(Ri)fletti:
è un loop
lo “vedi”?
L’intrattenimento (servizio) ti attira come il miele per gli orsi (non le api, che lo producono). Tu sei “sedotto/a” da ciò che ti stuzzica, in (in)finiti modi, per cui… “cadi nella Rete” (Internet). Entrando nelle pagine Web, usi dei servizi che ti mappano più o meno esplicitamente. “Utilizzando tali servizi”… accetti che tu venga “spiato”, di modo che i tuoi dati… “ci aiutano a fornire i nostri servizi”.
  • senti che rumore che c'è!
  • non sento, perchè c'è troppo rumore!
I servizi “servono”, allora, per ottenere i tuoi dati di navigazione (rotta, coordinate, preferenze), come non li diresti mai a nessuno sotto ad interrogatorio. 
Se, invece, devi dichiararti per ottenere una “tessera fedeltà”, non c’è problema. Anzi, fai pure la fila…
Mentre vortichi nel loop, ottieni il tuo auto intrattenimento
È come camminare tutto il giorno in un enorme centro commerciale, (d)ove (ri)trovi tutto quello che (non) "vuoi", tranne che l’uscita (sul modello dei casinò).
I “cookie” (spie) li accetti (in)direttamente, ossia, navigando.
La frattalità espansa (ri)porta tutto ciò che “è”, (re)distribuendolo nello scenario di (ri)ferimento reale (circuito primario o natura), proporzionalmente al proprio "campo gravitazionale" (potere, presenza, centro, intento, obiettivo, peso specifico, intensità, controllo, etc.).
Ora, se la “natura” (tutto) è in un certo modo (anche la società umana)… non è un caso. In realtà, (ri)sente dell’insieme di (com)presenze che la auto regolano di (con)seguenza. L’insieme, però, è un’aberrazione del pensiero, per come supponi di conoscere la “tua” esistenza (fram)mista alle altre. 
L’insieme è un’area d’influenza. L’insieme è regolato dai pesi specifici maggiori, ad alta intensità di (com)presenza.
Un esempio?

lunedì 9 febbraio 2015

Quando “basterà”?

 
Il tennis… è un riassunto della vita, e nella vita c’è chi gioca sporco. La vita è una giungla e devi essere pronto a tutto...”.
Sergio Giorgi
"Vogliamo dire chiaramente a tutti che non negoziamo la nostra sovranità nazionale, non negoziamo il mandato (ricevuto) dal popolo", ha aggiunto Tsipras…
Link
O tu, viandante che t’imbatti in SPS, e che leggi con fare diverso... che cosa pensi e quale "colore ti fai", allorquando superi le prime righe dell’articolo quotidiano e percepisci in te, la forte "istigazione al… lasciar perdere la continuazione di una simile (ri)flessione"?
Sai, non sei davvero tu a prendere tale decisione, bensì… è qualcosa in “parallelo” a te, che (ri)esce sempre ad avere la meglio sulle “tue” parti in rotazione costante. È “noia”? Naa
È un effetto delle “droghe” che assumi da tutta la Vita, stazionando nell’attuale forma di realtà emersa (status quo). Tutto è… droga, nel senso che:
le conv(i/e)nzioni drogano il tuo più autentico modo di essere/vedere/percepire.
Quando “ti fissi” su una modalità del vivere, questa è per effetto della “droga/credo”, che ti ha convinto ad eliminare tutto il resto, dimenticandolo, a favore di una direzione tra le infinite che (co)esistono ed alle quali dai o togli “spazio e luce”.
La possibilità è un potenziale che, da qualche parte, rimane sempre attuale/viva (speranza).
Isolare questo potenziale è:
farti vivere una solida forma di realtà (paradigma), mantenendoti vivo mediante l’assunzione di questa forma di speranza, isolata in se stessa ed assolutamente e costantemente fuori dalla tua (porta)ta.
È come annunciare il Paradiso, che (av)verrà dopo la tua morte, intanto… vivendo l’intera Vita nel modo (pre)impostato per “meritare il Paradiso” (una sorta di… pagherò).
Tutto è sotto al controllo, visto che ogni infrastruttura è centrale rispetto a te e a quello che puoi/devi fare.
Cosa auto esiste al di sotto di ogni istituto/istituzione?
 

venerdì 6 febbraio 2015

Cosa è la “sensibilità”?


Auto isolamento indotto...
Battuta Schaeuble a Varoufakis:
abbiamo concordato un disaccordo”.
"Ci siamo trovati d'accordo nel dissentire tra noi
Nel colloquio col ministro greco non ho potuto negare il mio scetticismo su alcune misure annunciate dal nuovo governo di Atene che non vanno nella giusta direzione"…
Wolfgang Schaeuble (ministro delle finanze tedesco)

"Come ha affermato Schauble, non abbiamo trovato un accordo ma non era previsto in questa occasione”…
Yanis Varoufakis (ministro delle finanze greco)

Link
La (questa forma emersa/conosciuta di) sensibilità è una “(re)cita”
una re-cit(a)-(a)zione.
È, ora, molto difficile renderti conto di qualcosa che è, nel frattempo, (di)venuto “normale”. Il vantaggio accumulato da “coloro che hanno potuto pianificare tutta la normalità”, è enorme rispetto a te, che (con)segui.
Chi prima arriva, meglio alloggia” (anche "chi rimane o ricorda")...
Renditi conto che tu non hai nemmeno (più) la pallida idea, di molti fatti che si sono succeduti in un tempo “mai esistito”, sia per la “tua” memoria che per il “tuo” status quo.
Il fatto cardinale è, tuttavia, che il “controllo” esiste anche se tu non (ri)tieni affatto. E, questa verità, rende completamente innocua la tua capacità di ignorare qualcosa, affinchè questa non esista/(ri)accada.
Se tu non “vedi”, non significa nulla relativamente a quello che, semplicemente, non vedi ma “è” ugualmente.
"La legge non ammette... ignoranza".
Qualcosa che, anzi, si avvantaggia da questa “tua” cecità, perché tale “difetto” (di)scende da una delle strategie del principio che non intende essere portato ad emersione, nella realtà di (ri)ferimento (mascheramento, camaleontismo, mimetismo).

In natura esistono simili forme di Vita “emersa”, per motivi che hanno a che fare con la (re)distribuzione frattale espansa (come, suppongo, tu abbia iniziato a ricomprendere).
Se questa è la tua “(in)sensibilità alla luce” (visione), questa è anche la tua (in)sensibilità al suono, alla profondità di campo, alla prospettiva, alla conoscenza, alla lungimiranza, etc.

(In)somma, per pareggiare il conto, hai – guarda caso – una elevata capacità di tutto quello che “serve” per renderti dubbioso (intuito, istinto, percezione, etc.) e per (man)tenerti “qua, così”, ossia:
(ri)colmo di paure, di incubi, di pesi e zavorre d’ogni tipo, di dolori e di (bi)sogni costantemente da alimentare (sfuggevoli quanto l’aria che respiri), di dipendenze, di ansie da prestazione, di (rin)corse verso qualcosa che tende ad essere sempre scarno/(sc)arso, etc.
La “tua” sensibilità è (in)dubbia. E tutto ha più di un significato sovrapposto e sovraesposto alla luce di una “curvatura del tutto”, che costantemente “obbliga” (inerzia, piano inclinato, abitudine, legge, paradigma, credo, tendenza, moda, educazione, seguito, etc.).