SPS

venerdì 28 settembre 2012

È ufficiale: gli alieni esistono. Sì, ma… niente di serio.




Di tanto in tanto riporto questa notizia, che ormai data nel ‘lontano’ 2011. Molto probabilmente le persone conosceranno già questa informativa. Allora, perché ci si continua a porre il quesito: gli alieni esistono?
 
Ecco il perché:
  • rivelare, mettere in chiaro, dei documenti un Tempo segreti, equivale a sminuirli, se le verità da loro veicolate non prendono piede a livello di azioni concrete da parte delle Autorità
  • la gente, col Tempo e nell’abitudine di averli a disposizione, semplicemente li riterrà alla pari di articoli di rivista gossip
  • la gente rimarrà come smarrita, di fronte al silenzio degli Organi ufficiali del loro e degli altri Paesi
  • trascorrendo il Tempo, la notizia si diluirà sempre di più nel mare magnum dell’indifferenza
  • molte persone hanno problemi con la traduzione diretta dall’inglese
  • i documenti potrebbero essere non autentici, nonostante appaiano sul sito dell’Fbi.
Oggigiorno non si capisce più se le notizie diffuse dai Media siano vere o false. Diciamo che in esse c’è sempre un buon compromesso fra ‘metà e metà’. Infatti, la Stampa è sotto il controllo d’influenze varie, ad esempio, quelle di Partito, per cui il Giornalismo deve gioco forza adattarsi allo spazio che viene consentito colmare.

Una volta c’era la Censura diretta. Oggi, c’è il Potere Ombra. 

Perché, oggi, il Mondo occidentale è divenuto Democratico e non può permettersi che qualcuno pensi il contrario.

La Massa non dedica ciò che rimane del proprio Tempo, all’approfondimento delle notizie apparse in merito ai lontani fatti di Roswell. Non ne ha il potere. Non gli è permesso farlo. Però, lo farà certamente qualcuno della Massa, ma un simile lavoro non approderà da nessuna parte, perché la Massa non è interessata.

Ora voi state cercando il segreto... ma non lo troverete, perché in realtà non state davvero guardando. Voi non volete saperlo. Voi volete essere ingannati. Ma ancora non applaudite. 

Perché far sparire qualcosa non è sufficiente; bisogna anche farla riapparire
The prestige

Quando la cosa scomparsa, segreta, ricompare… la situazione creatasi non ha più lo stesso effetto precedente. Fateci caso; il lieto finale di un film, dura pochi minuti e viene subito glissato dai titoli di coda. Paradossalmente, non interessa... forse perchè è scontato. In fondo, è il viaggio che conta.

La Massa vuole vivere nella maniera in cui ‘qualcuno’ l’ha costretta a vivere.

Bello: un loop perfetto. Un ring in cui poter soffrire in santa pace. Lontani da ogni forma di interferenza salvifica. È tutto girato al contrario.

Noi abbiamo esattamente quello che vogliamo. Quello che abbiamo voluto, forse (voglio essere positivo). Ora, oggi, probabilmente stiamo capendo che è Tempo di smettere di soffrire. S. Agostino ha avuto ragione per sin troppo tempo

Ma cosa si fa, generalmente? Niente. Che poi è il metodo più efficace, secondo la legge d’attrazione, se solo la Massa si ricordasse di un piccolo particolare:

Essere fermi e non fare niente sono due cose molto diverse’.
The Karate Kid - La Leggenda Continua

Ma a dire il vero, la Massa è tutt’altro che ferma. Le proprie giornate sono come corse nei campi. Eppure sembra ferma, al suo interno. Sembra non fare niente. Quindi:

si muove sempre e sembra non fare niente.

Il 'non fare niente' è interiore, mentre 'il fare molto' è esteriore. Ma, se seguiamo il principio di apparenza di questa dimensione, allora ciò che si rende evidente, ossia che ‘si fa molto’, è sinonimo di ‘non fare nulla’.

Quindi:

si muove sempre mentre non fa nulla.

Cioè, la Massa descrive un movimento molto simile a quello che caratterizza un motore acceso ma in folle:

che non si muove pur avendone le caratteristiche.

Sono certo che l’evoluzione sia sempre in corso e che compia tragitti sottili, seguendo i cicli che, ad esempio, possiamo notare a livello stagionale con il periodo del letargo animale o del tempo di attesa del seme. Questo 'non accadere nulla' è solo apparente. In realtà tutto quello che deve accadere sta accadendo, ossia, il seme sa che prima o poi raggiungerà la luce. Quando? Quando la luce raggiungerà lui.

Se Maometto non va alla Montagna…

A questo link scrissi, Tempo fa, qualcosa che vale la pena di tornare a leggere.

Dunque. Torniamo all’antefatto. Alla notizia dell’esistenza degli alieni confermata dal’Fbi. Il corpo informativo è sempre lo stesso, che riporto puntualmente di tanto in tanto, così… per non dimenticare.

L'FBI rivela: trovati corpi alieni a bordo di dischi volanti precipitati.
'Tre corpi di forma umanoide su ogni disco volante'.

… L'agenzia ha pubblicato sul proprio sito Internet (http://vault.fbi.gov/) alcuni documenti segretissimi, che svelano gli avvistamenti di dischi volanti avvenuti in Messico nel 1950, e nello Utah nel 1949.

Il primo è noto come 'incidente di Roswell'. Nel rapporto pubblicato in Rete, firmato dall'agente dell'Fbi Guy Hottel, e datato 22 marzo 1950, si afferma che nel New Mexico sono stati trovati tre dischi volanti del diametro di circa 16 metri e con una parte sopraelevata al centro. Nel documento si legge che in ogni disco c'erano 'tre corpi di forma umanoide, alti meno di un metro, vestiti con un tessuto metallico a trama molto fitta' e che 'ogni corpo è avvolto in un bendaggio simile alle tute anti gravità usate dai piloti collaudatori'. I dischi sarebbero precipitati a causa delle interferenze elettroniche provocate dai radar militari

L'Fbi pubblica anche un vecchio cablogramma intitolato 'Dischi volanti', in cui si legge: 'Un oggetto volante color argento è giunto sopra le montagne del Sardine Canyon ed è esploso poco dopo creando una palla di fuoco'. Il documento, classificato come 'urgente', è stato inviato il 4 aprile 1949 all'allora direttore dell'Fbi, J. Edgar Hoover, da alcuni agenti federali in servizio a Logan, in Utah. Il messaggio spiega che l'oggetto misterioso è stato visto a chilometri di distanza da un soldato di guardia in una base militare, da un poliziotto e da un agente della stradale. Anche diversi abitanti della cittadina di Trenton avrebbero visto "la doppia esplosione aerea seguita da oggetti cadenti".

Link 
  
Questa notizia risale circa al 12 aprile 2011 ed è la conferma ufficiale, da parte di un organo ufficiale come quello dell’FBI, che gli extraterrestri esistono. Proprio quell’FBI che ha da sempre provveduto a cancellare ogni traccia di accaduto, riconducendo ogni volta le ‘cose’ su percorsi prestabiliti ed accettati dall’opinione pubblica. Capite? 

Gli extraterrestri esistono: lo dice l’FBI.

Link

A distanza di oltre un anno e mezzo, cosa riporta ancora Wikipedia?

Incidente di Roswell.
L'incidente di Roswell è un evento verificatosi a Roswell (Nuovo Messico, Stati Uniti) nel luglio del 1947, nel quale si schiantò un pallone sonda appartenente ad un'operazione della United States Air Force

La vicenda divenne famosa però per le prime notizie divulgate dai giornali e tuttora sostenute da ufologi e appassionati dell'ufologia, secondo cui si sarebbe invece verificato lo schianto di un UFO e il presunto recupero di materiali extraterrestri, tra cui cadaveri alieni, da parte dei militari statunitensi. Il primo comunicato stampa pubblicato dalla base aerea di Roswell l'8 luglio 1947 parlava infatti proprio di un 'disco volante', tuttavia la prima dichiarazione ufficiale delle autorità statunitensi fu che si trattava di un semplice pallone sonda. La teoria della caduta di un'astronave aliena è divenuta popolare presso i media e tra gli ufologi, secondo i quali tra il 2 giugno e il 3 luglio 1947 sarebbero accaduti dei fenomeni di carattere ufologico in questa città e nella vicina Corona (Nuovo Messico), culminati il 2 luglio con lo schianto nel deserto di un velivolo spaziale di ipotetica provenienza aliena…
Link 
 
Wikipedia Italia recita un nulla di fatto, come se l’FBI nemmeno esistesse. Mentre Wikipedia in lingua inglese è aggiornata. Ad un certo punto possiamo, infatti, trovare:

UFO FBI document release, 2011
Flying saucer memorandum.

Link

Ma c'è ancora dell'altro.


Prova ufficiale per Roswell.
Quello che vi mostriamo è la prova ufficiale che a Roswell (era Luglio 1947), New Mexico, cadde davvero un velivolo non identificato. E stavolta il documento non è dell'FBI (Federal Bureau of Investigation) ma bensi del CIG (Central Intelligence Group). Fu istituito nel Gennaio 1946 dal Presidente statunitense Harry Truman allo scopo di centralizzare le funzioni di 'intelligence' che dovevano essere adattate all'era atomica ed alla guerra fredda.

Posto sotto la direzione della National Intelligence Authority, composta da rappresentanti del Presidente, del segretario di Stato, dell'Esercito e della Marina, coordinò i vari dipartimenti di informazioni statunitensi, completando, ma non soppiantando, le loro funzioni. Fu una soluzione provvisoria in attesa di elaborare il National Security Act, che, nel 1947, smantellò il CIG per istituire la CIA (Central Intelligence Agency). E prima della sua scomparsa, il CIG in un documento datato 19 Settembre 1947 afferma (paragrafo 2) in maniera inequivocabile che 'il recupero di un velivolo adatto al volo non identificato, nello Stato del New Mexico, il 6 Luglio 1947, 10 miglia a nord/ovest di Oscura Peak e relativi frammenti a circa 75 miglia a nord/ovest dell'Army 509° Atomic Bomb Group, Roswell Army Air Field, è confermato.

Ma non finisce qui, oltre a confermare il mitico 'sinistro', il documento in questione ufficializza che il giorno prima c'è stato un altro incidente similare. Ecco come prosegue il documento (paragrafo 2): 

'la conseguente cattura di un altro velivolo similare, a 30 miglia ad est dell'Army Alamogordo Army Air Field il 5 Luglio 1947, ha convinto l'Army Air Force S-2, Army G-2 e Navy ONI, che il velivolo e relativi rottami non sono di costruzione USA'.

Abbiamo una prova ufficiale, documentale, notevole. 

Anche se non si parla di corpi 'alieni', si conferma che il 6 Luglio 1947, a Roswell, cadde davvero dal cielo un qualcosa di 'non identificato', stessa caduta accaduto il giorno prima nella stessa area militare. Un documento eccezionale che smonta finalmente la tesi dei Palloni Mogul o manichini utilizzati per 'Crash Test'. Era ora.
Link al documento

Interrogando il sito dell’Fbi possiamo leggere, in inglese, informazioni su Roswell, sull’agente Hottel Guy e sugli Ufo, a questi link:
 
Ad un altro link possiamo leggere queste poche righe d’informazione:

Roswell UFO.
Roswell UFO On July 8, 1947, the FBI Dallas Field Office sent a teletype regarding a 'flying disc' that resembled a high altitude weather balloon found near Roswell, New Mexico. This single page is a serial from the larger UFO release found at http://vault.fbi.gov/UFO.
 
Roswell UFO.
Roswell UFO L'8 luglio 1947, l'FBI Dallas Field Office ha inviato una telescrivente per quanto riguarda un ‘disco volante’, che sembrava un pallone meteorologico ad alta quota trovato nei pressi di Roswell, New Mexico. Questa pagina singola è un serial dal rilascio più grande UFO trovato su http://vault.fbi.gov/UFO.

Link 
 
Leggiamo bene:

un ‘disco volante’, che sembrava un pallone meteorologico ad alta quota.

Non c’è scritto:

un pallone meteorologico ad alta quota, che sembrava un ‘disco volante’. Ma l’esatto contrario
.

Era un disco volante che sembrava 'qualcosa'. Non 'qualcosa' che sembrava un disco volante. Lo devo riscrivere ancora? 

Bene. Scritto questo, che si fa? Che danno alla Tv questa sera? Ci sono partite di calcio? Avremo pagato la bolletta del gas?

Per completare l’opera parodistica e piuttosto angosciante, riporto questo 'scherzo di Natura'...

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Link 
 
Wow. Davvero meraviglioso, non trovate? È come assistere alla proiezione di un film, solo che il film in questione è quello in cui ci siamo anche noi, in qualità di attori protagonisti, registi e pubblico, allo stesso Tempo.

L’Fbi ci informerà prontamente e gratuitamente, cosa da non sottovalutare, in merito agli ultimi accadimenti globali. Saremo sempre aggiornati e chiamati in causa.

Tra un Tweet, una Chat, un frizzo e un lazzo, ci sta anche una news nientepopodimenoche proveniente dall’Fbi…

Ecco cosa dice Monica Bellucci a proposito del rapporto col marito, Vincent Cassel

Nessuno dei due ha bisogno dell'altro in senso pratico, né contiamo da quanto stiamo insieme… Credo che due persone stiano insieme quando non si scelgono. Vincent e io siamo due persone completamente indipendenti. Probabilmente senza dirci nulla, ci scegliamo ogni giorno’…
Link

Che meravigliosa donna. Ha perfettamente fotografato il rapporto, ‘non scritto’, che lega la Massa al Potere che la amministra (Antisistema):

probabilmente senza dirci nulla, ci scegliamo ogni giorno’.

Dio mio. Non sarei riuscito a trovare una metafora migliore, per indicare lo status quo che ‘ci ha’.

Ancora una volta il ‘Metodo Indiretto’ colpisce nel segno. Lo voglio incidere anche qua, nel mio diario personale in SPS. Dal mio punto di osservazione in cui vedo me stesso riflesso dal tutto:

mentre osservo
personalizzo
e il personalizzato
riflette me
mentre lo personalizzo
e lui personalizza me.

Gioco di specchi tra Hubble, Venere e la Luna.
Tra il 5 e il 6 giugno, anche il telescopio della Nasa osserverà il transito di Venere davanti al Sole. Ammirandone la luce riflessa sulla superficie lunare.

Link 

Un esatto gioco di specchi che termina quando ci togliamo dal primo specchio

Dipende da noi.
 27092012 S 23,5 + 271 S. Vincenzo de' Paoli (Un convincente vittorioso) ++

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 27 settembre 2012

L’ambiente ci riflette mentre noi lo personalizziamo.




Ognuno di noi ‘è’ quello che ‘fa’. Insieme, ‘siamo’ quello che ‘facciamo’. Allo stesso Tempo, ognuno di noi ‘è’ anche il proprio potenziale inespresso, ossia ‘è’ anche quello che ‘non fa’.

Bene… che cosa ce ne facciamo di questa logica deduzione? In che modo ci può servire per riempire il nostro campo energetico, le nostre giornate, il nostro 'senso'?

Diciamo che, ci servirebbe se ci fermassimo a riflettere sulle ‘cose’ che viviamo. Sul valore aggiunto attribuito loro, da chi? Sempre da noi stessi. Ma, non solo. Anche dagli ‘altri’ e dai feedback
‘firmati’, che la Vita, in toto, ci restituisce. Quella ‘firma’ è ancora e sempre la nostra impronta sul/nel Mondo. È come lanciare un boomerang ogni volta. È come agganciare con piena consapevolezza (ricordare) che quando nasce un figlio, nove mesi prima è accaduto qualcosa di propedeutico a quella nascita…

Se nel Mondo appare la droga, c’è un motivo:
  • un motivo esterno a noi
  • un motivo interno a noi.
Ricordiamoci sempre dell’esistenza del loop di auto contenimento. È come muoversi con i getti energetici di Iron Man nelle mani e nei piedi. È una questione di pratica, esercizio ed equilibrio. 

In ogni atto occorre mettere equilibrio e ogni atto conferisce equilibrio.

Quando facciamo esperienza nelle 3d, evidenziamo sempre un cammino simile a quello dell’equilibrista sulla fune con l’asta tra le mani, in direzione ortogonale rispetto all’obiettivo da raggiungere (bastone tra le ruote). L’oscillazione controllata di questa asta permette di compensare i vuoti proporzionali alle mancanze dimostrate, mentre si procede. Se un equilibrista si ferma, sulla fune, non è più facile rimanere in quiete. È apparente, dunque, non fare cose nella Vita per questioni legate ad una presunta sicurezza, figlia evidentemente di una paura inconscia e respirata in infiniti modi.

Il posto fisso ormai è una rarità, frattalmente. Ciò dimostra non come noi tutti si sia diventati dei ‘precari’ della Vita, quanto piuttosto quanto occorra non ristagnare troppo in certe situazioni, per quanto sicure esse sembrino, perché il ritmo dell’esistenza sprona ciclicamente a muoversi, trasformarsi, evolversi in un qualcosa di costantemente diverso, pur rimanendo 'fissa' l’essenza. È esattamente come un pilota d’aereo. Egli si muove con l’apparecchio ma rimane se stesso. Muta la forma, anche intesa come contenuti, ma non la forma dell’essenza che anima il pilota. L’esperienza aumenta. La memoria amplia il proprio bagaglio. 

La consapevolezza del ‘chi si è’, tuttavia, potrebbe risultare assolutamente ferma, se l’esperienza ultradecennale del pilota lo veicolasse a ‘rimanere fermo dentro di sé’.

La dimostrazione è rappresentata da una certa classe nobiliare, che tramanda se stessa in se stessa, avvizzendosi come il volto di Giovanni Agnelli; lo ricordate? Se l’individuo non si 'muove', avvizzisce. L’Avatar umano non è fatto per rimanere fermo troppo a lungo nel Tempo. Con la meditazione ci si arresta per trovare un centro in altra direzione; l’arresto fisico se protratto nel Tempo conduce alla propria sedimentazione

Lo dimostrano coloro che rimangono sospesi in uno stato di coma; al loro risveglio il corpo è completamente rattrappito. Si accorcia e perde flessibilità, come se avesse smarrito quel raggio traente, che lo collegava alla superficie mobile dell’esistenza, esattamente come nel processo della Morte. Ma, per qualcosa che 'se ne va', qualcosa d'altro subentra, allorquando intervengono le forze di decomposizione, ravvivando ‘quello che rimane, come non mai’.

Questa notte ho (sognato?) percepito un’immagine molto chiara di quello che avrei dovuto scrivere questa mattina. Nella mia modalità consueta di sogno/veglia, verso l’ora del risveglio, ho osservato il cammino dell’individuo come costituito da passate di fasci esistenziali che lo vanno a definire sempre più nitidamente. Come una Tac computerizzata, che esegue più passaggi sull’intero corpo per visualizzarne la relativa mappa sul monitor. Una mappa che si definisce progressivamente, passata dopo passata.

Ecco, allo stesso modo, ciò che facciamo coincide con questa visualizzazione artificiale di noi stessi, per mezzo di una macchina nata da noi stessi. Ma, allo stesso Tempo, non nata da noi stessi quanto da esperti che l’hanno concepita e costruita.

È deduttiva la presenza di almeno due concetti di ‘noi stessi’ sovrapposti e contemporaneamente presenti. È deduttiva la nostra multidimensionalità...

Il frattale è, analogamente, che la Vita sia percorsa in quanto ‘soluzione’ prevista da ‘esperti’, che l’hanno progettata allo scopo di permettere la sua vastità. Gli aggiornamenti della mappa del suo territorio, dipendono da quello che noi tutti, gli Human Bit, contribuiamo a rilevare ed a rivelare.

È come recarsi in un luogo per riposare e allo stesso Tempo svolgere un’attività. L’attività in questione è relativa al fare esperienza nei modi direttamente più accessibili e nelle proprie ‘corde’. In questa fase subentra l’ampia distorsione ad opera del giudizio proprio ed altrui.

Nel gioco di riflessi che ne deriva, tutto confonde e puntualizza, allo stesso modo dell’alternarsi alla guida del veicolo umano dei due emisferi del cervello. Il ritmo è la base della Vita. La ciclicità è il sale dell’esistenza. È solo col movimento dei pistoni del motore di un autoveicolo che lo si mette in moto. Certamente esistono ed esisteranno altri tipi diversi di motore, tuttavia il senso del ritmo rimarrà per sempre inalterato, che si tratti della Mer-Ka-Ba o della bicicletta…

Fare una cosa dipende da noi. Il come facciamo quella cosa ci identifica. Il rifare quella cosa ci permette di migliorare ogni processo, come se avessimo la possibilità della ‘moviola in campo’ e del fermo immagine, se proprio serve

La ripetitività contiene il potenziale ancora inespresso. La ripetitività permette di essere anche controllati. La biodiversità autoesiste proprio allo scopo di diversificare la routine, come per rendere non troppo prevedibile il processo di stasi, che si installa nel Tempo attraverso l’abitudine. Il genere umano, in questo senso, è inafferrabile e quanto mai sfuggevole. 

Il raggio traente che ci veicola, nel fare una cosa per la prima volta, al raffinare il processo nel corso del Tempo, è l’opera di un progetto previsto all’origine. Come ce lo potremmo raffigurare altrimenti? L’esperienza deriva dal ricordare e dal fare. Perché tendiamo a ripetere le cose, giorno dopo giorno? Facciamoci caso. È solo quando quella ‘cosa’ l’abbiamo pienamente circumnavigata, che si scosta dal nostro cammino, permettendoci di andare oltre, di avanzare, di accedere ad un qualcosa di diverso.

Fare e disfare, come Penelope? Se serve, sì.

Il senso del verbo ‘servire’, in questo caso è inerente ad una causa ‘non scritta’, mentre è molto evidente il suo significato nell’ambito egoico. La nostra prevedibilità, al cospetto di forze che si oppongono per interesse proprio e per interesse, non scritto, superiore,  è uno dei perni sul quale il motore esistenziale si fonda.

Arrivi in un posto. Ti abitui. Qualcuno ti guarda dall’ultimo piano del grattacielo più alto, in loco. Metti radici e ti fermi nel loop delle abitudini. Quel qualcuno studia il modo per sfruttare la tua presenza nel tuo centro nel suo centro e, nel corso del Tempo, quel qualcuno ti trasforma in una ruota dentata per la sua esistenza, per il suo business. Ora, tu che cosa puoi fare per smuovere le acque? Accorgerti di quel qualcuno mediante il riflesso di quello che sei diventato. Il riflesso è descritto a pieno nell’utilizzo dell’Analogia Frattale’

Ma, l’accorgerti comporta il provare anche paura. Paura che ti bloccherà ancora maggiormente, sino al giorno in cui sarai pronto per ‘andare oltre’. Allora salterai il fossato come se l’avessi sempre fatto. Ciò equivale allo scaricamento di un software aggiuntivo o migliorato del nostro sistema operativo.

Sistema operativo che non abbiamo scritto noi.

Sistema operativo che, tuttavia, riserva infiniti modi di utilizzo
.

La nostra prevedibilità, disegnando loop, permette di attirare quelle forze necessarie per completare processi in stand by o necessitanti di aggiornamento.

Spagna, Rajoy: chiederemo aiuti se tassi alti per troppo tempo.
Se i tassi di interesse sul debito della Spagna rimanessero ‘troppo alti per troppo tempo’, tali da danneggiare l'economia del Paese, ‘posso assicurare al 100 per cento che chiederei un piano di salvataggio’. Lo ha detto il primo ministro spagnolo, Mariano Rajoy, in un'intervista al Wall Street Journal…

Link 
 
Ecco perché i tassi sono alti e lo rimarranno nella regione del Tempo. Perché qualcuno ci guadagna, perché ciò inasprirà il cappio al collo, permettendo alla lunga di comprendere dove ci si sia fermati, perché nella ripetizione ci saranno più occasioni per capirsi mentre ci si vede allo specchio

Nessuna demonizzazione di qualsiasi situazione sarà mai in grado di fermare l’avanzata di una genie, che non può fermarsi oltre ad un certo Tempo in un certo luogo.

Stiamo complessivamente consolidando un cammino pregresso e dimenticato all’apparenza, come semi interrati in attesa di dare alla luce delle nuove piantine ‘geneticamente modificate’: 

altri noi stessi per mezzo del meccanismo della nascita.

Nascita fisica, che rispecchia la nascita di un intento, di una idea, di una ispirazione, di una forma energetica alla base di ogni costrutto, di un progetto, etc.

L’iPhone 5 non piace ai designer.
Il design influenza ogni cosa, anche se la gente non lo vuole accettare’.

Denys Mishunov, il noto sviluppatore e designer russo che propone un approccio scientifico al design, ha sostenuto davanti alla platea di 'Fom the front', che fra tutti i rapporti degli schermi in circolazione il migliore sia quello scelto da Apple per tutti gli iPhone precedenti al 5, perché rispetta la regola dei terzi.

Che significa? ‘Oggi il design va approcciato in modo scientifico, dal punto di visto della geometria, della psicologia e della neuroscienza’, spiega Mishunov. 

La regola dei terzi è una specie di formula magica basata sul concetto di sezione aurea e che si traduce in un rapporto di 2 a 3 ed è usata da secoli nella pittura, nella fotografia e nella musica. Fra tutti gli schermi con cui siamo abituati a confrontarci, quello dell'iPhone e di alcuni altri smartphone che usano questo rapporto è quello con maggior appeal’…

Un telefono che è quello che la gente voleva, non quello che vorrà... 

Il design si basa su un rapporto di sofferenza e valore: bisogna sempre rifiutarsi di aggiungere qualcosa che introduce più sofferenza che valore.

Magari le mie foto e i miei video si vedranno meglio sulla tv, ma temo che farò più fatica a usare il nuovo iPhone con una sola mano’. Aral Balkan.

Mishunov sottolinea l'importanza delle forme e della percezione di queste da parte dell'utente: 

'La geometria detta le regole e indirizza l'analisi, creando aspettative per la psicologia e la neuroscienza. Che a sua volta è responsabile delle reazioni del cervello. La geometria è responsabile per l'estetica e le proporzioni, detta la user experience, ma è la psicologia che analizza tutto l'insieme. La geometria è ovunque, tutto quello che percepiamo è collegato alla neuroscienza e basato sulla psicologia'.

Gli ho chiesto, allora, se il design sia connesso con l'innovazione e mi ha risposto così: 

'Sì, perché gli sviluppatori sono artigiani che creano cose utilizzando il design, che non è una forma di arte, ma ha a che fare con il funzionamento delle cose. Che esse siano un iPhone, un sito web o un'auto".
Link

Il design… non è una forma di arte, ma ha a che fare con il funzionamento delle cose.

Ecco, se applichiamo questa formula al design del corpo umano, tutto potrà essere inquadrato in maniera diversa. Siamo funzionali. Per questo abbiamo assunto questa forma. Quando ci fermiamo per troppo Tempo, la nostra funzionalità viene meno. Perché? Perché abbiamo da compiere un altro progetto, invece che tendere a scappare via.

Questo aspetto lo sto comprendendo sempre di più. Io sono sempre stato colui che avrebbe preferito smaterializzarsi immediatamente (per andare dove?) piuttosto che approfondire le vie di una dimensione molto dura ed apparentemente ostica, che richiede fatica, impegno ed autentica comprensione delle vicende che scatena fuori e dentro di noi.

La missione è approfondire la propria conoscenza mediante saturazione del luogo che accoglie. Quando ci accorgeremo di essere tutto e dappertutto, saremo probabilmente pronti per il balzo successivo. 

In Prometheus, il prequel di Alien, nel finale si rimane sbalorditi dall’apertura di scenario a cui si assist. Il prequel di un qualcosa che abbiamo già visto, apre una nuova direzione, allorquando la donna sopravvissuta e vittima sacrificale del loop, parte per il Pianeta degli Ingegneri

In quel momento, il Tempo si divide. In quell’attimo è possibile ancorarsi al passato/loop del già visto ma, comunque, opportuno al fine di maturare in se stessi, oppure prendere la via delle Stelle.

La scelta è nostra, anche se in realtà è una 'non scelta', in quanto l’espansione della propria energia tende ad utilizzare il passato saturato come propellente di spinta per allontanarsene, proprio come si utilizza la presenza di un Pianeta per sfruttare il proprio campo gravitazionale, in maniera tale da non esserne attratti ma, bensì, per ricavarne una spinta necessaria per procedere lungo il cammino.

Coloro che atterrano su un Pianeta è come se fossero bisognosi di quell’esperienza. 

È una scelta, ma anche una necessità. È una 'non scelta', proprio perché una necessità

Alcune osservazioni, compiute in passato su criceti siberiani allevati in laboratorio, hanno mostrato come i roditori facessero ben poco per combattere piccole infezioni se le luci della loro gabbia erano tenute fioche, in una condizione che simula l'illuminazione invernale. Cambiando il pattern luminoso per simulare la luce estiva, si è registrato subito un incremento della risposta immunitaria. 

In modo analogo, chi assume un placebo convinto che si tratti di un farmaco reale può avere una risposta immunitaria due volte maggiore di chi non prende alcuna pillola...

Sia nei criceti che nell'uomo è quindi un intervento esterno a innescare quella serie di reazioni che permettono di ritornare in salute

Accendere o spegnere le proprie difese a seconda delle condizioni ambientali sembrerebbe comportare notevoli benefici in termini evolutivi…

Link

Questa citazione permette una visione molto alta, nella sua conclusione:

un mosaico di possibilità. Difficile che tutto possa essere ricondotto ad un'unica spiegazione.
Link 

Il potere dell'aspettativa.
Più crediamo che una pillola abbia effetto, più ne avrà...’. Jon Kar Zubieta, professore di Psichiatria all'University of Michigan.

Link 

Non esiste una verità ma solo mezze verità. Kybalion

Biodiversità, Libero Arbitrio, Tempo, Karma… tutto è riscontrabile nella differenza sostanziale che esiste da una impronta digitale umana all’altra.

Impronte che non contengono una traccia apparente del potenziale dell’essere che le ha lasciate né il suo gradiente di aspettativa. Le impronte digitali permettono d’identificare il veicolo fisico ma non di comprenderlo, se non per deduzione, attraverso ciò che è accaduto nel luogo ove sono state rilevate.


Sulla scena di un omicidio o sull’impugnatura di un pistola o sulla carta utilizzata per una lettera d’Amore: 

l’ambiente ci riflette mentre noi lo personalizziamo.

Dipende da noi.
 
26092012 V 23,8 – 270 Santi Cosma e Damiano (Una fiaba per ogni Medico) ++
 
Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

mercoledì 26 settembre 2012

Sacheen Littlefeather.




Osservando una fotografia come quella riportata appena sotto, cosa vediamo? Il Sole? O piuttosto un effetto ottico inneggiante al Sole?


Se si la si osserva con convinzione nel suo centro, si avrà l’impressione tangibile che occorrano gli occhiali da Sole per reggere all’impatto della luce. È logico che tutto ciò sia apparente. Infatti, la zona centrale di luce è composta da colore bianco, originario del fondo bianco della pagina Web. Se osservate il bianco, in un qualsiasi punto della pagina di SPS, non avrete e non riceverete la stessa sensazione di bagliore

Cosa si evince per 'Analogia Frattale'?
  • che siamo regolarmente impressionabili, attraverso meccanismi anche studiati a tavolino
  • che la concentrazione di luce, bagliore, può essere ottenuta anche con effetti di composizione grafica e, magari, anche sfruttati come se fossero veramente fonti luminose
  • che la nostra mente partecipa attivamente e sensorialmente al processo visivo, che pertanto è illusorio.
Ossia:
  • prevedibilità della reazione umana
  • possibilità di manipolazione umana attraverso la sua conoscenza
  • apparenza del luogo dimensionale 3d, che ospita
  • utilizzo della mente adattato al tipo di luce che la colpisce.
È il consueto loop, da bypassare attraverso la conoscenza di se stessi.

Analogamente, la manipolazione umana premeditata e derivante dalla conoscenza, la ritroviamo in ogni ambito sociale, ad esempio nella veicolazione di notizie ad opera dei Media:

Sbarca in Italia l'Huffington Post.
Sbarca in Italia l'Huffington Post, celebre sito di informazione politica ed economica americano, ed è subito un successo in rete. Complice l'intervista esclusiva a Silvio Berlusconi, dopo 94 giorni di silenzio, alle 18 il sito italiano aveva avuto 250mila visitatori e oltre 1 milione di accessi su una singola pagina.  

Risultati che fanno piacere al direttore Lucia Annunziata ma che non rendono meno difficile l'obiettivo di un milione e mezzo di visitatori al mese da raggiungere entro l'anno

Accanto a lei, alla serata di presentazione del nuovo sito, la fondatrice Arianna Huffington, che spiega come la versione italiana sarà curata interamente da giornalisti del nostro paese e cercherà di raccontare, anche attraverso i blog, ‘il vero volto dell'Italia’.

Il sito potrà contare su 200 blogger ‘che saranno la voce dell'Italia’ ma non saranno retribuiti. ‘È una scelta aziendale che io condivido pienamente - ha detto Lucia Annunziata - i blogger non sono giornalisti, non fanno inchieste, non cercano notizie, che tra l'altro ci costringerebbero anche a una azione di verifica, controllo e responsabilità; si narrano, scrivono delle cose e si confrontano’

Mi ha convinto l'intelligenza di Arianna Huffinghton’, ha detto Carlo De Benedetti, patron del gruppo L'Espresso, spiegando perché ha deciso di lanciare in Italia il celebre sito d'informazione politica ed economica americano

‘L'Huffington Post - ha aggiunto l'editore nel corso della serata di presentazione a Milano - è l'unica idea veramente innovativa nel modo del giornalismo degli ultimi 20 anni, tanto che l'ha spuntata perfino sul sito del New York Times’. La seconda ragione per cui il gruppo L'Espresso è diventato partner del sito americano è che ‘volevamo imparare - spiega De Benedetti - e questa piattaforma editoriale è veramente all'avanguardia’. ‘Il terzo motivo - conclude l'editore - è che questa iniziativa desse lustro al nostro gruppo’.
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Allora:

raccontare, anche attraverso i blog (200 blogger), ‘il vero volto dell'Italia’
i blogger non sono giornalisti, non fanno inchieste, non cercano notizie, che tra l'altro ci costringerebbero anche a una azione di verifica, controllo e responsabilità
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Perché L'Huffington Post?
  • mi ha convinto l'intelligenza di Arianna Huffinghton
  • volevamo imparare
  • questa iniziativa desse lustro al nostro gruppo.
Quello che scrivono i giornalisti è differente per ‘qualità/verifica/controllo e responsabilità’, rispetto a quello che ‘riportano’ i Blogger? See… e io sono Biancaneve.

Personalmente mi firmo, per cui mi prendo le mie responsabilità. Inoltre, le fonti alle quali si attengono i giornalisti sono le stesse a cui devono sottintendere. È ancora il solito loop, a cui i Blogger, in parte, si sottraggono.

Il ‘vero volto dell’Italia’? Nella scelta dei nomi di quei 200 blogger, noto la stessa matrice che seleziona ‘mirate comparse’ nei giochi a quiz televisivi e al Grande Fratello. Non è cosa per tutti, a quanto pare. 

Il giornalista scrive notizie 'errabonde', in quanto le sue fonti sono di parte, come il vedere la stessa cosa e definirla bianca o nera in funzione del tipo di occhi che ci hanno fornito.

Anche i Blogger, nella loro gran parte, fanno così. Solo che lo fanno senza nemmeno rendersene conto. Manovrati alla perfezione dallo stesso tipo di potere e di influsso. È ormai molto diffusa la modalità di copia e incolla delle notizie, che vengono diramate dalle Agenzie di Stampa. Un modo veloce per essere al passo coi tempi e magari attirare anche un migliaio di persone sul proprio sito/blog, senza aggiungere nulla di più alla notizia nuda, cruda e preconfezionata... come dei pappagalli o degli apparati di trasmissione del pensiero altrui.

Una questione di interesse personale, dunque.

Anche il Web è stato plasmato dalla medesima forma pensiero, che aleggia per ogni dove nelle 3d. Quando scrivo che ‘dipende da noi’, a cosa diamine mi riferisco, secondo voi?

Ma a chi porgo la domanda? A chi?

Ecco la dimostrazione che tutto è uniformato alle forme pensiero, paradigma, abitudini, in corso:

Behman è un crociato del XIII secolo che, assieme al suo compagno d'armi Felson, abbandona le crociate a causa del suo rimorso per aver ucciso anche donne ed innocenti per volontà della Chiesa e decide di tornare a casa: per questo atto i due verranno considerati dei disertori
L'ultimo dei Templari 
 
Ecco il cambiamento innescato dai nuovi Tempi:

abbandona le crociate a causa del suo rimorso per aver ucciso anche donne ed innocenti per volontà della Chiesa.
 
L’associazione Crociate, soprusi, ingiustizia, Chiesa, è cosa notevole. Ormai è così, ma non per tutti, come è anche giusto che sia, per carità. Ciò dimostra che un certo paradigma si è dissolto e che una verità di diverso stampo è potuta emergere ed, ora, è possibile anche scegliere.

Ma, poi, ecco il turbamento e la critica all’attuale società perversata ancora dal ‘vecchio, che non molla tanto facilmente’:

per questo atto i due verranno considerati dei disertori.
 
Ecco la componente del giudizio in azione. E ognuno di noi è potenzialmente un Agente Smith…

Dipende anche da noi.

Osserviamo questa dinamica, ad esempio, osservando la trasformazione del filone film western:

per gli uomini e le donne in cerca di realizzazione, raggiungere la meta significava anche un nuovo modello di vita:  

diventare pionieri, vincere difficoltà e imprevisti di ogni genere e organizzare una società a partire dal nulla

Tutto ciò in una  lotta personale per affermarsi, molto dura con le poche  leggi che si riusciva a far rispettare. Si può trovare una fitta serie di esempi di questa mentalità in molti film western dove di solito gruppi di agricoltori della frontiera lottano per affermarsi contro gli indiani o contro altri coloni allevatori oppure debbono difendersi da avventurieri di ogni genere. 

Questo modello filmografico è rimasto immutato fino agli anni '70 del secolo scorso, quando le profonde trasformazioni sociali in atto in tutta l'Europa e negli stessi Usa hanno finito per mettere in discussione anche modelli culturali - quali quelli proposti con i film - che parevano indistruttibili.
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Le opere western sono solitamente ambientate nell'ovest americano del XIX secolo, tra la guerra di secessione che insanguinò quel paese (1861-1865) e la fine del secolo. Spesso le vicende sono inserite proprio nell'ambito della guerra di secessione o hanno la guerra di secessione sullo sfondo, sebbene storicamente in quelle terre non sia mai stata combattuta...

Gran parte degli western trattano di cavalieri erranti che vagano di città in città con tutti i loro beni: il vestito che indossano, un revolver ed un cavallo. Innovazioni quali il telegrafo, la stampa e la ferrovia sono spesso presentate come invenzioni recenti per sottolineare che l'azione si svolge sulla frontiera con il progresso che incombe

Canoni del western.
I film di genere western solitamente propongono vicende che portano alla conquista di ambienti selvaggi ed alla sottomissione della natura in nome della civiltà, oppure alla confisca dei diritti territoriali degli indiani, gli abitanti originali del luogo

La società western è regolata, inoltre, da codici di onore piuttosto che dalla legge, tanto che i personaggi solitamente non hanno un ordine sociale più largo della comunità in cui vivono, della famiglia o di sé stessi. In questi ambiti piuttosto ristretti la reputazione dei singoli si fonda o sulla violenza o sulla generosità, perché la generosità crea una relazione di dipendenza nella gerarchia sociale. Da questo punto di vista le vicende western sono accomunabili a quelle del genere gangster o di vendetta. In particolare, il genere western pone questi temi in primo piano descrivendo, spesso, il sopraggiungere della legge e del progresso come ineluttabile e negativo

Origini del mito del West.
La visione mitica del Selvaggio West può essere fatta risalire almeno a ‘Wild West and Congress of Rough Riders of the World’ (Il Selvaggio West ed il convegno dei cavalieri più duri al mondo), lo spettacolo che Buffalo Bill portò in giro per il mondo a partire dal 1883

Revisionismo del genere western.
Anche grazie agli Spaghetti-western, e a seguito del clima sociale di contestazione instauratosi dopo il 1968, a cominciare dai tardi anni sessanta del secolo scorso si è iniziato a mettere in discussione alcuni dei temi tradizionali del genere

dalla proposizione dei Nativi Americani come selvaggi al dualismo buono-cattivo all'uso della violenza come metro per misurare la forza di carattere o per affermare di essere nel giusto… 

In molti di tali film i Nativi Americani cominciano ad essere visti non più come spietati e pericolosi selvaggi, ma come vittime di un vero e proprio genocidio operato dai bianchi durante i decenni della conquista delle terre nordamericane dell'ovest

Gli stessi eroi della storia americana, lungamente mitizzati e celebrati nei decenni precedenti, vengono ora rivisti in modo critico, come Buffalo Bill nel film 'Buffalo Bill e gli indiani', se non addirittura sbeffeggiati come ad esempio il generale Custer in 'Piccolo grande uomo'. In alcuni dei western più moderni, inoltre, le donne assumono ruoli preminenti: 'Terra di confine - Open Range', 'The Quick and the Dead - Pronti a morire' e 'The Missing'…

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Il Mondo cambia con noi. Non c’è dubbio. Ma questo cambiamento è anche sfruttato di volta in volta, da quel potere che cerca di trarne un proprio beneficio. Esso rappresenta la resistenza che, paradossalmente, permette al cambiamento di accadere. È il loop che conosciamo molto bene

Dagli anni 70 del secolo scorso, la forma pensiero dominante è cambiata diametralmente su molti aspetti del sociale, come diretta emanazione dell’accresciuta sensibilità degli individui. Non ci sono stati Media o poteri che abbiano tenuto. La trasformazione è avvenuta e, gioco forza, è stata ancora manipolata di conseguenza

Il 'benessere' è stato un’arma davvero micidiale. Col 'benessere' è subentrato l’oblio, la noia, la superficialità, quel falso ‘volemose bene’, che oggi ci fa dubitare di tutti e di tutto, che ci tiene lontani gli uni dagli altri, che ci vincola e ci amministra.

Seguiamo la vicenda dello ‘strano caso della statuetta Oscar, non voluta’ da Marlon Brando nel 1973. È indicativa dello stato di leggerezza, non a cui siamo sottoposti, ma a cui siamo chiamati. Tutto parte da un passo di un intervista recente a Roger Moore, che nel 1973 presenziò alla famosa ‘Notte degli Oscar’:

-  Una volta prese in prestito anche un Oscar, vero?
- Dovevo consegnare, insieme a Liv Ullmann, l'Oscar a Marlon Brando. Lui non venne e mandò una tizia vestita da pellerossa che fece un discorso sugli Indiani d'America. Nella confusione generale, l'Oscar rimase in mano mia e io non sapevo a chi darlo. Me lo tenni.

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Leggiamo bene con quale termine ha liquidato quello che accadde:
  • una tizia vestita da pellerossa
  • fece un discorso sugli Indiani d’America.
Se non è leggerezza questa. Va bene che Moore è oggi ultraottantenne, però quella non dovrebbe essere l’età della saggezza? Mi sono chiesto: 

che cosa è successo in quella serata, su quel palcoscenico così importante e diffuso in tutto il Mondo? Allora, il buon Blogger non giornalista, si è messo all’opera, e, cosa ha trovato? Ecco come leggerezza e confusione si siano combinate, ma ancora una volta, solo in apparenza:

la vittoria di Marlon Brando nel 1973 nella categoria Oscar al miglior attore protagonista. Brando preferì rinunciare alla statuetta: l'attore, che in quegli anni si era avvicinato alla causa degli Amerindi, inviò alla cerimonia una giovane squaw indiana, che tenne in sua vece un discorso di denuncia e di protesta contro l'ambiente Hollywoodiano; anni dopo si seppe che in realtà la ragazza non era una vera nativa, ma un'attrice
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Marlon Brando rifiutò il suo Oscar e non si presentò alla cerimonia di premiazione, in disaccordo sui maltrattamenti degli Indiani Nativi d'America da parte degli Stati Uniti e di Hollywood. Al suo posto inviò alla premiazione una squaw di nome ‘Sacheen Littlefeather’ per leggere il suo discorso di protesta. Brando fu il secondo attore della storia del cinema che aveva rifiutato tale premio…
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Per la sua interpretazione nel film 'Il padrino', Brando vinse il suo secondo Oscar ma, unico caso nella storia del cinema insieme a quello dell'attore George C. Scott, preferì rinunciare alla statuetta: l'attore, che in quegli anni si era avvicinato alla causa degli amerindi, inviò alla cerimonia una giovane squaw indiana, che tenne in sua vece un discorso di denuncia e di protesta contro l'ambiente Hollywoodiano; il nome della donna era Maria Cruz, un'attivista per i diritti civili di sangue per metà Amerindo e per metà Europeo
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Il grande Marlon Brando è sempre stato un po’ fuori dal coro, e anche in occasione dell’Oscar ricevuto come miglior attore per 'Il Padrino', nel 1973, ha voluto distinguersi. Si perché l’attore non solo rifiutò il premio ma non si presentò nemmeno alla cerimonia, inviando in sua vece una squaw. Brando con questo gesto mostrò il suo disaccordo sui maltrattamenti ricevuti dagli indiani d’America da parte di Hollywood e degli Stati Uniti.  La giovane, di nome Sacheen Littlefeather, che poi si scoprì essere un’attrice di origini indiane, salì sul palco e lesse alcuni stralci del discorso di protesta scritto da Brando, ringraziandolo per il suo supporto…
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Nel 1973, per protestare contro il trattamento riservato da Hollywood agli Indiani d’America, Marlon Brando delegò a 'Sacheen Piccola Piuma' l’incarico di ritirare l’Oscar da lui vinto come migliore attore nel film ‘Il Padrino’. Risultò in seguito che Sacheen Piccola Piuma non era affatto una nativa americana, bensì un’attrice californiana
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la ‘squaw’ Maria Cruz, detta Sacheen Littlefeather, che pronuncia un discorso di denuncia contro Hollywood, facendo le veci di Marlon Brando, Oscar nel 1973 per Il Padrino, assente per protesta contro i maltrattamenti agli indiani nativi d’America…
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È solo leggendo tutte le fonti trovate, che si può triangolare al meglio le informazioni e derivare il giusto punto prospettico. Ho, pertanto, utilizzato le infinite risorse della Rete, al fine di 'far quadrare i conti'. Le informazioni sotto riportate sembrano opera di traduzione posticcia ed automatica, ma sono molto significative. Ho cercato di sistemare leggermente il testo (sigh):

Sacheen Littlefeather è un attivista nativa americana, che indossò il vestito apache e presentò un discorso a nome dell'attore Marlon Brando, per la sua interpretazione ne' 'Il Padrino', quando boicottò la 45esima cerimonia di Premi d'Accademia il 27 marzo 1973, per protesta del trattamento di nativi americani dall'industria cinematografica

Marlon Brando fu coinvolto nell’American Indian Movement (AIM) negli anni 1970. Nel 1973, decise di fare un'affermazione sull'incidente del Ginocchio Ferito… Sacheen Littlefeather ha rappresentato Brando e il suo boicottaggio del Miglior Attore Oscar per 'Il Padrino' (1972), come un modo di protestare e portare all’evidenza l'assedio in corso al ‘Ginocchio Ferito’ e l'esposizione travisata di Hollywood e della televisione. 

Brando aveva scritto un discorso di 15 pagine per Littlefeather da leggere durante la cerimonia, ma quando il produttore la incontrò nel retroscena minacciò di... farla arrestare se avesse parlato in diretta per più di 60 secondi. I suoi commenti in diretta sono stati perciò improvvisati. Allora andò dietro le quinte e lesse il discorso intero alla stampa…
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L’incidente del ‘Ginocchio Ferito’, per chi volesse approfondire, è leggibile in italiano maccheronico a questo link . È il consueto modo d’agire del più forte. Che dire? 

Se Littlefeather ha letto l’intero discorso alla stampa, possibile che non ne sia rimasta nessuna memoria storica? Ma certo che è rimasta. Basta saper cercare

Ovviamente nei siti d’informazione Usa, fonte di paradossale presenza/assenza di valori. Ecco il video originale dell’intervento di Littlefeather, permesso per soli 60 secondi, con tanto di finti o veri applausi del pubblico e del relativo pathos. Era il 1973:

 

Non solo… ho trovato anche il discorso 'abbreviato', sul sito del New York Times. Non conoscendo la lingua inglese, ho preso il testo e l’ho fatto tradurre a Google. Riporto sia il testo originale, perché in questa maniera rimarrà registrato in SPS, sia il testo tradotto automaticamente seppur con molti limiti. Sarebbe bello che qualcuno lo traducesse in un italiano corretto, se non altro per rendere onore ed omaggio ad un gesto coraggioso da parte di un uomo da ricordare:

March 30, 1973
'The Godfather'
That Unfinished Oscar Speech
By Marlon Brando

Beverly Hills, Calif. -- For 200 years we have said to the Indian people who are fighting for their land, their life, their families and their right to be free: ''Lay down your arms, my friends, and then we will remain together. Only if you lay down your arms, my friends, can we then talk of peace and come to an agreement which will be good for you.''
When they laid down their arms, we murdered them. We lied to them. We cheated them out of their lands. We starved them into signing fraudulent agreements that we called treaties which we never kept. We turned them into beggars on a continent that gave life for as long as life can remember. And by any interpretation of history, however twisted, we did not do right. We were not lawful nor were we just in what we did. For them, we do not have to restore these people, we do not have to live up to some agreements, because it is given to us by virtue of our power to attack the rights of others, to take their property, to take their lives when they are trying to defend their land and liberty, and to make their virtues a crime and our own vices virtues.
But there is one thing which is beyond the reach of this perversity and that is the tremendous verdict of history. And history will surely judge us. But do we care? What kind of moral schizophrenia is it that allows us to shout at the top of our national voice for all the world to hear that we live up to our commitment when every page of history and when all the thirsty, starving, humiliating days and nights of the last 100 years in the lives of the American Indian contradict that voice?
It would seem that the respect for principle and the love of one's neighbor have become dysfunctional in this country of ours, and that all we have done, all that we have succeeded in accomplishing with our power is simply annihilating the hopes of the newborn countries in this world, as well as friends and enemies alike, that we're not humane, and that we do not live up to our agreements.
Perhaps at this moment you are saying to yourself what the hell has all this got to do with the Academy Awards? Why is this woman standing up here, ruining our evening, invading our lives with things that don't concern us, and that we don't care about? Wasting our time and money and intruding in our homes.
I think the answer to those unspoken questions is that the motion picture community has been as responsible as any for degrading the Indian and making a mockery of his character, describing his as savage, hostile and evil. It's hard enough for children to grow up in this world. When Indian children watch television, and they watch films, and when they see their race depicted as they are in films, their minds become injured in ways we can never know.
Recently there have been a few faltering steps to correct this situation, but too faltering and too few, so I, as a member in this profession, do not feel that I can as a citizen of the United States accept an award here tonight. I think awards in this country at this time are inappropriate to be received or given until the condition of the American Indian is drastically altered. If we are not our brother's keeper, at least let us not be his executioner.
I would have been here tonight to speak to you directly, but I felt that perhaps I could be of better use if I went to Wounded Knee to help forestall in whatever way I can the establishment of a peace which would be dishonorable as long as the rivers shall run and the grass shall grow.
I would hope that those who are listening would not look upon this as a rude intrusion, but as an earnest effort to focus attention on an issue that might very well determine whether or not this country has the right to say from this point forward we believe in the inalienable rights of all people to remain free and independent on lands that have supported their life beyond living memory.
Thank you for your kindness and your courtesy to Miss Littlefeather. Thank you and good night.
This statement was written by Marlon Brando for delivery at the Academy Awards ceremony where Mr. Brando refused an Oscar. The speaker, who read only a part of it, was Shasheen Littlefeather.

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30 mar 1973
'Il Padrino'
Quel discorso d'Oscar non finito
Di Marlon Brando
Beverly Hills, California - Per 200 anni abbiamo detto al popolo indiano, che si batteva per la loro terra, la loro vita, le loro famiglie e il loro diritto di essere liberi: ‘Deponete le armi, amici, e potremo vivere insieme. Solo se deporrete le armi, amici, si potrà quindi parlare di pace e giungere ad un accordo che sarà positivo per voi’.

Quando hanno deposto le armi, li abbiamo uccisi. Abbiamo mentito loro. Li abbiamo truffati delle loro terre. Li abbiamo costretti a firmare accordi fraudolenti, che abbiamo chiamato’ i trattati’, che non abbiamo mai mantenuto. Li abbiamo trasformati in mendicanti in un continente che ha dato loro la vita… 

E da qualsiasi interpretazione della storia, abbiamo avuto torto, non abbiamo fatto bene (qua c’è una parte per me incomprensibile della traduzione automatica, che preferisco saltare)

Ma c'è una cosa che è al di là della portata di questa perversità. È il verdetto tremendo della storia. E la storia sicuramente ci giudicherà. Ma ce ne importa? Che tipo di schizofrenia morale è (omissis, per lo stesso motivo di cui sopra)

Sembrerebbe che il rispetto per il principio e l'amore del prossimo, siano diventati disfunzionali in questo nostro paese, e che tutto quello che abbiamo fatto, tutto ciò che siamo riusciti a realizzare con il nostro potere è semplicemente annientare le speranze altrui… di quelli che non tengono fede ai nostri accordi.

Forse in questo momento stai dicendo a te stesso: ‘cosa diavolo c'entra tutto questo, che cos’ha a che fare con gli Academy Awards? Perché questa donna è in piedi qui, rovinando la nostra serata, invadendo la nostra vita con le cose che non ci riguardano e che non ci preoccupano? Sprecando il nostro tempo e denaro con questa intrusione nelle nostre case.

Penso che la risposta a queste domande inespresse è che la comunità cinematografica è responsabile della denigrazione del Nativo Indiano, facendosi beffa del suo carattere, che descrive come selvaggio, ostile e malefico. È abbastanza difficile per i bambini crescere in questo mondo. Quando i bambini Indiani guardano la televisione, e guardano i film, e quando vedono la loro razza raffigurata come è nei film, le loro menti si feriscono in modi che non si può mai sapere.

Recentemente ci sono stati alcuni passi incerti per correggere questa situazione, ma troppo incerti e troppo pochi, così io, in qualità di membro di questa professione, non mi sento di poter, come cittadino degli Stati Uniti, accettare un premio qui, stasera. Penso che i premi in questo paese in questo momento non siano adatti per essere ricevuti o consegnati, fino a quando la condizione degli Indiani d'America sarà drasticamente alterata. 

Se non siamo custodi del nostro fratello, almeno cerchiamo di non essere almeno il suo carnefice.

Sarei stato qui stasera per parlare direttamente a voi, ma ho sentito che forse avrei fatto cosa migliore, se fossi andato a Wounded Knee per contribuire a prevenire in qualsiasi modo possibile l'instaurazione di una pace, che sarebbe disonorevole fino a quando i fiumi correranno e l'erba crescerà.

Mi auguro che coloro che sono in ascolto non considerino, questa, come un’intrusione maleducata, ma come un serio sforzo per focalizzare l'attenzione su una questione che potrebbe benissimo determinare se questo paese ha il diritto di affermare di credere nei diritti inalienabili di tutte le persone a rimanere libere ed indipendenti su territori che hanno sostenuto la loro vita al di là di ogni memoria d'uomo.

Grazie per la vostra gentilezza e la cortesia a Miss Littlefeather. Grazie e buona notte.

Questa dichiarazione è stata scritta da Marlon Brando per la consegna durante la cerimonia degli Academy Awards, dove il signor Brando rifiutò l'Oscar. L'oratore, che ha letto solo una parte di esso, era Shasheen Littlefeather.
Traduzione automatico di Google Translator.

Sarebbe bello trovare l’intero discorso, scritto da Brando, e quasi interamente censurato per… motivi di tempo?

Brando aveva scritto un discorso di 15 pagine per Littlefeather…

Termino, per oggi, con una importante constatazione, derivante dall’incrocio tra due fonti diametralmente diverse:
  • per mantenere lo strumento umano in stabile interazione con questo Mondo, i Progettisti dello strumento umano lo hanno dotato di certe costrizioni sensorie. Poiché queste non erano sufficienti, fu anche progettata nella Mente Genetica delle specie umane, una paura istintiva di essere distolta dalla sua realtà dominanteWingmakers 
  • le piante sono farmaci eccezionali come del resto i batteri intestinali probiotici che stiamo studiando intensissimamente. Paragono i probiotici al campo magnetico rotante di Tesla. I probiotici possiedono potenziali terapeutici enormi, volutamente occultati dall'industria farmaceutica. Come si può' accettare da parte dei brevettatori di molecole chimiche, che un banale microrganismo intestinale produca Dna polimerasi e che influenzi sintesi proteiche fondamentali? Una mia idea (sono sempre stato un piccolo Archimede) è divenuta scienza e ricerca dei probiotici. È divenuta test salivare e fecale sui probiotici e sui neurotrasmettitori cerebrali. Vedrai che bomba uscirà tra pochi giorni. C'è una medicina occultata rivoluzionaria che sta emergendo e si chiama cura con i microrganismi intestinali umani, con gli acidi grassi con la nutrigenomica e naturalmente con l'ipnosi regressiva che è una porta di accesso al condizionamento epigenetico del nostro Dna. Non è fantascienza, le nostre forme pensiero sono proteine, molecole che inducono epigeneticamente i geni del Dna alla lettura o alla non lettura di determinate sequenze di basi. Noi siamo in grado di non subire la dittatura del Dna. Il Dna è al nostro servizio e l'ipnosi induce un orientamento di sintesi proteica del Dna. Le nostre forme pensiero sono proteine, enzimi, neurotrasmettitori e noi attraverso l'ipnosi e l'autoipnosi possiamo scegliere quale fenotipo costruire, cioè quale forma avere e quale personalità ed emozioni generare. Angelo Bona

Accidenti. Possiamo osservare i due lati della ‘barricata’ in azione. Che stiano effettivamente per abbattersi le porte limitanti preposte dai Progettisti? O tutto ciò è solo un fuoco fatuo? Un esperimento controllato all’origine? Ma, attenzione… quale origine?
  1. livello tridimensionale
  2. livello sovradimensionale
  3. livello Divino.
Anche i Progettisti fanno parte dell’Opera… non confondiamo un singolo bagliore apparente per l'intera struttura della luce.

Dipende anche da noi una simile sinfonia.

25092012 V 23,8 – 269 S. Sergio di Radonez (Il peso della celebrità) +-

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com