venerdì 11 luglio 2014

La filosofia dell'amaro in bocca.


La disfatta del Brasile ai Mondiali spinge la Borsa di San Paolo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato l'1,8% a 54.592,75 punti…
Gli investitori scommettono che la disfatta del Brasile ai Campionati Mondiali di Calcio abbia ridotto le possibilità di rielezione della presidente Dilma Rousseff…
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Un "investitore scommette"? Ad un certo livello... va sempre sul sicuro!
Secondo quale “filosofia”, una qualsiasi notizia viene (ri)assunta, in maniera tale da… muovere il Mercato? E… in tutti quei casi in cui il Mercato è la società stessa, chi, cosa, come,  perché… influenza il vivere cittadino, dal più grande ambito al più infinitesimo anfratto individuale?
I “legami” obbligano in solido al pagamento di un vincolo energetico, che non si ferma all’ovvio, all’emerso, così come – d’altronde – lo è la natura stessa del legame – sempre e mai del tutto precisata ed imprecisabile.
Del resto, chi può dire con assoluta certezza da dove derivi ciò che “oggi è alla moda”? 
"Moda" che non sempre corrisponde ad un “godimento”, bensì, piuttosto e sempre più frequentemente ad un moto vettore immanifesto e non/relativo (estraneo) ad una propria intenzione.
Insomma, ciò che viene (ri)versato e (ri)servato alla società... in qualità di “libero cittadino”… il cittadino prende “liberamente” e direttamente in carico.
La tassa è, a tal esempio, il miglior frattale grazie al quale poter dipanare la matassa, altrimenti non meglio precisabile, del “carico, legame, vincolo, obbligo” fatto passare per “altro” (evoluzione, sacrificio, onere e diritto, prezzo per il proprio agio, salute, lavoro, benessere, etc.).

Chi si augura un inasprimento fiscale, seppure derivante dalla “promessa chimerica del progresso”? Anche tra coloro che hanno grandi quantità di denaro, il pagamento delle tasse non è mai visto come “giusto/gradito” e quasi mai il balzello è onorato con senso di responsabilità e di… "gioia".

Naa. Questo avviene in un altro Mondo. Non in questo!

Forse, qualcosa lo si può respirare leggendo pagine epiche di una certa storia lontana e, probabilmente, “falsa”.
Nel mito esiste qualcosa di depurato da tutto? Nell’attuale realtà 3d, nemmeno il mito è esente da infiltrazioni del medesimo tipo di potere che “filosofeggia amaramente indisturbato da sempre”.

giovedì 10 luglio 2014

L’insospettabile pusher ambientale.


Disegno di Daniela Dal Cin per il costume di Giocasta
"Questo giorno ti darà la vita e ti distruggerà"
Edipo Re
Mhm… vediamo un po’; almeno sino ai 24/25 anni non ho mai personalmente nemmeno assaggiato una birra, del vino o un caffè (forse qualche particolare mi sfugge ma nell’insieme è così). Nemmeno durante l’anno del militare. 

Che dire delle sigarette? Beh… ne ho provata una all’età di circa 8 anni, ovviamente di nascosto, e sono stato subito male. I super alcoolici sono entrati in gioco dopo i 19 anni, dopo la patente e la frequentazione delle discoteche e la relativa “rivoluzione sessuale”, poi, dopo qualche rituale sbornia, sono stati regolarmente allontanati dal personale raggio d’azione.
Che altro? Bah. C’è stato qualche tentativo “estremo”, ma nulla di che (ri)cordare con troppa enfasi; qualcosa di legato al (ri)trovarsi “grandi” improvvisamente… in un insieme corpo/mente ancora troppo “piccolo”.
La cosa che (ri)cordo ancora oggi, perché ancora oggi valida a tutti gli effetti (coerenza = verità personale/esperienza... memoria = consapevolezza) è che (1) non ho mai sentito l’autentica necessità di quegli “ingredienti” (in-dipendenza) (2) il mio “sistema” non li ha mai cercati né (ri)chiesti, anche quando li ho fatti entrare nella sfera della (ri)conoscenza (segno, questo, che essi non servono e non sono utili in nessun caso) (3) non ho mai sentito la necessità di aggiungerli alla mia routine (4) mi hanno sempre disgustato per via del “gusto/sapore” che possiedono (il più grande dissuasore, insieme allo "stare male").

Quando, per cause contingenti (lavorative/abitudinarie) mi sono (ri)trovato a “dover” bere caffè (ad esempio ad ogni “pausa pranzo sul lavoro”), ogni volta mi (ri)petevo interiormente “che schifo che fa questo caffè! Perché lo bevo, allora?”, oppure, quando capitava di “dover” bere una birra con amici “com’è amara! Come diavolo fanno a berla a garganella e a sostenere che è buona?”.
 

mercoledì 9 luglio 2014

Recuperare la memoria non è fare tutto a memoria.


L'uomo è ancora il più straordinario dei computer.
John Fitzgerald Kennedy
Parte della disumanità del computer sta nel fatto che, una volta programmato e messo in funzione, si comporta in maniera perfettamente onesta.
Isaac Asimov
I computer danno esattamente quello che gli è stato immesso; se futilità immettiamo, futilità otterremo, ma gli uomini non sono molto diversi.
Richard Bandler
Giudicare l’operato di un computer è come mettersi allo specchio per vedere che immagine (ri)flette
Il principio che sottintende (umano, computer, specchio) deriva dall’intenzione, sotto forma di programma, che amministra da “lontano” (senza fili, non localmente). Dio stesso, nella “sostanza” che gli si attribuisce, rassomiglia alla bio presenza di un computer diluito nel tutto (vedi, a tal esempio, “Transcendence”).
Allo stesso modo, puoi inquadrare la forma programmatica di una “legge”; che cos’è una legge? È un insieme di istruzioni che vengono diffuse sulla/nella Massa, individuo per individuo. Va, semplicemente, a colpire tutti, anche se “qualcuno” non ne vuole minimamente sapere (in quel caso si ricorre allo strumento della sanzione ed infine del carcere, anche se esiste una piccola percentuale di individui che s'annidano al di là dell'imposizione convenzionale " a norma di legge").
Una legge è un programma immesso in un computer che è ormai dappertutto, il quale elabora le istruzioni ricevute e obbliga/piega la realtà che, conseguentemente, ne deriva.
La famosa espressione “ad immagine e somiglianza” è relativa a qualcosa che si propaga nel Tempo e che trova sempre il modo di clonare/copiare se stessa in nuove “forme di se stessa”… Questo ambito sfugge, ai più, perché lo si affronta sempre dall’interno di un loop che auto ingabbia e che non permette di vedere altro, oltre alle pareti mantenute dalla presenza del loop stesso.
Hai mai sentito di un carcere che si mantiene, anzi, che si… auto mantiene grazie all’opera inconscia (abitudinaria) del carcerato?
Beh… ci sei praticamente dentro da “sempre” (in fondo, il carcere esiste a tutti gli effetti grazie all'esistenza dei "futuri carcerati", ossia, dei "carcerabili"), dall'ora della tua (ri)nascita, che avviene ogni giorno nel momento in cui ti “desti dal sonno”, ossia, dal momento in cui la tua “macchina” subisce un reset ed il relativo restart.

martedì 8 luglio 2014

Vertebro, Neymar e Tempo Ciclico Giornaliero.


Star Wars “conquista” l'aeroporto di Francoforte.
Mentre cresce l'attesa per il primo film della nuova trilogia di 'Guerre Stellari', un internauta ha realizzato un incredibile fake ambientato nell'aeroscalo della città tedesca.

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Fake è un termine inglese, che sta a significare falso, contraffatto, alterato…
Link
A cosa credi? Che cosa sai? Persino Internet e tutto il proprio "carico teorico/pratico" impallidisce a fronte di un suo simile utilizzo

Da parte di chi? Da parte degli utenti. Non si sta, in questo caso, annuendo a nessun artifizio di nessuna natura, causato da chissà quale potere sotterraneo; si sta “solo” focalizzando sul fatto che sono gli stessi “internauti” a rendere un simile ambiente il più sospettoso possibile

Infatti non è più possibile credere a nulla, visto che i cosiddetti “fake” impazzano per motivi inerenti al “farsi una immagine di fronte al grande pubblico”. L’emergere è un desiderio che anima silenziosamente la gran parte degli individui che, nelle proprie altezze interiori, si credono speciali perché si sentono speciali… ma, non hanno quasi mai la possibilità di “dimostrarlo”. 
L’emersione, in ogni ambito, è impedita da una seria di ostacoli mutevoli, che limitano il campo d’azione delle persone (avremo modo, domani, di approfondire cosa sia veramente il "talento", nell'ottica TCG del Tempo Ciclico Giornaliero)...
Per cui, pur di edificare/fondare un simile movimento, le stesse non lesinano i propri sforzi al fine di aderire all’offerta, che scorre libera al di là della propria identità. Offerta che, ovviamente, (ri)guarda molto da vicino la sfera energetica degli individui (la “domanda”), mediante un “prezzo" e un "prezzo da pagare”... in termini di contrattualistica del proprio fare e, molto spesso, del proprio essere (patto scritto e non scritto, allo stesso Tempo).
Ognuno ha il proprio “prezzo”, che rappresenta il limite convenzionalmente accettato a livello sociale, al di là del quale si estendono versioni di sé tutte da… scoprire.


lunedì 7 luglio 2014

Il Tempo ciclico di una giornata e Dio.


Sono una ribelle. Non faccio foto. Racconto storie…
Mademoiselle C
Pazzia, ribellione, rivoluzione, etc. Tutto perfettamente nella… norma. Sì, hai capito bene. 
È normale dichiararsi “fuori”. Sei più interessante. Ovvio, l’allusione è all’essere “fuori dagli schemi”, stravagante, bizzarro, strano… in quella maniera che piace e che attira l’attenzione.
Farsi notare, insomma; indice, questo, di una chiara situazione generale di piatta insoddisfazione. Ognuno si sente un “Re”, in profondità… e non accetta tanto facilmente di “essere uno dei tanti”

Tuttavia, dopo una più o meno lunga “giovinezza”, attraverso le infinite facce del cosiddetto “destino”… la pressoché totalità si “adatta” e si lascia andare, adagiandosi sul fondo del proprio mare che coincide con il mare di qualcun altro. Di quel "qualcuno" che, come avrai certamente intuito, è più semplice scambiare per Dio... piuttosto che per un “controllo senza fine di continuità”:
l’invisibile portato alla massima densità.
(Ri)comincia quest’oggi la stesura scritta dell’esperienza SPS:
ciò che eviti di approfondire per timore di farti troppo "male"…
Il diario online personale di “colui che (ri)trova la propria via, (ri)flessa dal/nel tutto 3d”.
Ben (ri)tornato, dunque, al più o meno solidale cardine della porta. La mia porta, il tuo cardine. Qualcosa che occorre solo consultare leggermente, senza dipendenza né attaccamento alcuno. Conscio che qualsiasi “dettaglio” porta con sé qualcosa di informativo, se opportunamente interfacciato alla luce dell’Analogia Frattale

È di moda "dichiararsi pazzi" (crazy)… Fa “auto figo” (come affermare di preferire una giornata di Sole ad una di pioggia)...
Fa sentire… più “liberi e interessanti”. Ma, in definitiva, che cosa si cerca?
(1) per mille motivi, di attirare l’attenzione di altri simili (2) per un paio di motivi, di porsi nella modalità di guadagnare fama/denaro (3) per tutti i motivi conosciuti, di sopravvivere


In tutto ciò, dove si (ri)collocano le presunte spinte giovanili inerenti al sentirsi “liberi”?

venerdì 27 giugno 2014

La frequenza armonica Cuore.


L'Analogia Frattale conferisce una "impronta" ad ogni ambito...
Hai mai pensato a cosa si (ri)duce l’equazione che ti (ri)guarda (la realtà 3d, il Mondo) e che ti governa (il “potere”), se (ri)duci ulteriormente di ottava il “Filtro di Semplificazione”?
Dal Nucleo Primo cosa discende?
Beh… improvvisamente, inizi a scorgere al “suo posto”, per “riduzione frattale omeopatica, senza perdita alcuna di informazioni, sostanza e contenuti”… quei “poteri ombra” che vanno al di là del cosiddetto complottismo, ossia, quei poteri meglio (ri)conosciuti per la loro facciata “solare”, che celano dietro ad un comportamento istituzionale e storicamente comprovato, un altro comportamento - diametralmente opposto - per valenza, significato e portanza;
SPS si (ri)ferisce a (1) il potere religioso d’insieme globale (2) il potere degli Stati e delle loro (ri)unioni in blocchi continentali (3) il potere delle lobby (4) il potere militare (5) il potere industriale delle multinazionali (6) il potere delle “grandi famiglie/dinastie” (7) il potere dei servizi segreti (8) il potere politico (9) il potere delle associazioni segrete e… (10) il potere delle “persone non fisiche” (a livello di “figura giuridica”).
Ok? SPS quest’oggi (ri)porta il proprio filtro esattamente appena sopra al tuo livello, in quella cerchia di controllo che meglio puoi (ri)conoscere attraverso lettura di articoli e di notizie (realtà), alla tua diretta portata.

Ora, esercizio successivo, pensa a… come va il Mondo, a quello che rappresenti tu e a quello che rappresentano questi “sistemi di potere” che, realmente, esistono attorno a te; pensa a come, alcuni di questi poteri, ti hanno convinto concretamente che... "ti rappresentano, tutelano, proteggono"...

giovedì 26 giugno 2014

Lo spazio dell’eredità.

 
Sydney: aereo Malaysia precipitato volava con pilota automatico.
Il volo MH370 della Malaysia Airlines aveva inserito "molto probabilmente" il pilota automatico nel momento in cui si è schiantato l'8 marzo scorso:
è quanto ha detto oggi un ministro australiano.
Link
Oppure, era soggetto a “controllo remoto wireless da lunga distanza”
"Vi sarà libertà e dignità solo fuori dal dominio dei gruppi di potere globale"…
Carlo Corbucci
La particella “molto probabilmente”, inneggiante ad un moto di pensiero perlomeno dubbio/teorico, "dove va a finire" allorquando il corpo della notizia viene riassunto a livello di titolo accattivante?
Sparisce, lasciando la propria "orma" in coloro (spazio) che "la ereditano" leggendo (seguono)...
L’individuo, che si nutre soprattutto dell’evidenza (ri)portata dal/nel titolo, che cosa ne desume e dunque “che cosa capisce”? Che cosa racconterà all’amico? Cosa riferirà ai colleghi o in famiglia? Che idea si farà?
Un simile modo di essere/fare (operare) sostiene ancora la teoria, anche presente in SPS, che la mente è in realtà un computer, un insieme di programmi?


mercoledì 25 giugno 2014

L'ignoranza dell'uno misura la scienza dell'altro, in "sistemi diversi sovrapposti".


La ignoranza dell'uno è la misura della scienza dell'altro.
Francesco Algarotti
Focus sull’anno 5772.
Da settembre 2011 a settembre 2012, ecco i protagonisti e gli eventi di un anno ricco di novità e di sorprese anche per il mondo ebraico...

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Quando ero piccola e vivevo in Arabia Saudita, i miei genitori che erano originari del Sudan spesso mi ricordavano che quella terra dove vivevamo non era la nostra casa. Solo dopo anni, ho capito le implicazioni di quello che mi dicevano:
per me è impossibile “appartenere” a qualsiasi cultura, non c'è nessun posto dove ho vissuto che ho potuto chiamare casa…
Bilo Hussein.
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"Non è l’ignoranza, la misura, la datazione, né… il Sudan, la tua Casa”, semmai, questi argomenti costituiscono un “cambio di dimensione”… 

Qualcosa che avviene a dimostrazione che realtà diverse convivono, sin d’ora e da sempre, al tuo fianco e che entrare in una piuttosto che nell’altra è solo una questione vibrazionale (frequenza).  
Il tuo atteggiamento, dunque, fa la differenza in termini di frequentazione della tal dimensione.
Come ti puoi accorgere che sei “a cavallo o nella zona di sovrapposizione (confine)” di/tra due dimensioni diverse?
SPS ha citato ieri il caso di Snowden, il quale è stato insignito in Germania di un importante (ri)conoscimento – per il proprio comportamento altruista nei confronti della società globale, spiata a propria insaputa dai servizi segreti della Nsa – ed allo stesso Tempo (ri)sulta (ri)cercato dagli Stati Uniti in quanto tacciato di “alto tradimento”.
La Germania, in quanto “partner strategico Usa”, non si può esimere dal (ri)tenere, anch’essa, Snowden un “pericoloso criminale”, eppure in una delle sue città ed alla luce del Sole, lo premia pubblicamente proprio “per ciò che ha compiuto”.


martedì 24 giugno 2014

La logica insita nel tutto.


L'America è il più gigantesco esperimento che il mondo abbia mai visto…
Sigmund Freud
La vita umana è un esperimento di esito incerto.
Carl Gustav Jung
- È un film di Garpelli, neorealista. Non lo proiettano da trent'anni!
- Ci sarà il suo motivo, dai!

Tre uomini e una gamba
Analogia Frattale Sincronico Istintiva
quella modalità interiore per la quale “smetto di preoccuparmi di tutto, mi tranquillizzo, faccio una sorta di vuoto interiore ed inizio a magnetizzarmi secondo il mio intento, secondo la mia immaginazione con al centro la domanda cardinale, alla quale l’energia dovrà trovare la risposta polarizzata al mio campo d’azione individuale, sovrano, centrale e consapevole”.
Divento, insomma, un “principio ordinatore della mia realtà, per mezzo della realtà comune”, fonte di evidenza informazionale… come una lavagna, un monitor, un generico output, etc.
Per questo motivo due "piloni centrali", come Freud e Jung, inneggiano entrambi all’esperimento, citando la realtà americana e, addirittura, la Vita stessa. Perché?
 

lunedì 23 giugno 2014

Apri gli occhi: attorno a te è tutto naturalmente tecnologico.


Vittorio ha fatto il ghostwriter per l’ultima enciclica del Papa…
Smetto quando voglio
Iniziamo con una delle migliori battute (non certo senza senso) del millennio…
Pregate per me, pregate per me. E arrivederci.
Papa Francesco
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Beh… anche questa non è male!

Ne viene fuori un’atmosfera alla “Vota Antonio. Vota Antonio” oppure qualcosa che (ri)corda le trascorse epopee di dei e le relative “(ri)chieste di attenzione”, attraverso l’industria della preghiera

Preghiera che, usualmente, è sempre stata elevata per mezzo di spinte (in)dirette, nell’insufflare paure, tensioni, dubbi, relativi a quell’inossidabile buco nero che, come una sempreverdespada di Damocle”, pende da sempre sul futuro degli umani. Una preghiera si eleva sempre per bisogno, necessità, mancanza, per augurarsi la buona fortuna o ingraziarsi la divinità di turno (giurisdizione e competenza)...
qualcosa di molto simile al “moderno palazzo del potere politico/religioso” che non inventa nulla di nuovo, sotto alla luce del Sole dell’abitudine e della ripetizione... di ciò che non viene (ri)compreso e disinnescato (principio radioattivo non locale, che s’emana ovunque).
Lo so che non si deve spiegare una battuta perché, altrimenti, non fa più ridere, tuttavia… la battuta in questione serve per introdurre un frattale dell’esistenza del Nucleo Primo, ossia di quella cerchia di umani (a Filtro di Semplificazione attivo) che (ri)produce se stessa all’interno del relativo “creato”, ossia, all’interno delle attuali 3d dominate dal paradigma della “mancanza collettiva” (legge del minimo).
Un ghostwriter (letteralmente scrittore fantasma), in italiano scrittore ombra, è un autore professionista, pagato per scrivere libri, articoli, storie, pubblicazioni scientifiche o, in campo musicale, composizioni, che sono ufficialmente attribuiti ad un'altra persona.
Celebrità e leader politici assumono spesso ghostwriters per scrivere o sistemare autobiografie, articoli, discorsi, o altro materiale. Nella musica, i ghostwriter sono usati nella musica classica, nella musica pop, come il country e l'hip-hop o nelle colonne sonore dei film…
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Ecco come fanno taluni personaggi “vulcanici” ad essere sempre presenti sul Mercato. No?
Il pubblico non si accorge della differenza, perché tutto è preparato in maniera professionale.