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mercoledì 18 aprile 2012

Coerenza con 'chi o cosa'? I 'gradi' e le contraddizioni.




Lingue, parole, termini, costrutti, etc., sono solo 'suoni convenzionali'… trappole, se utilizzate da un Potere che se ne vuole avvantaggiare, 'non avendo dimenticato' e avendo un Piano molto 'chiaro'...
  • chiarezza
  • ricordo
Coerenza:
In logica matematica una teoria formale si dice consistente o coerente se non è contraddittoria…
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Contraddizione:
In logica si parla di contraddizione quando si identifica una proposizione con il suo contrario, ovvero se si considera una proposizione logica attualmente identica al proprio opposto. Ad esempio: ‘il bianco è identico al non-bianco’…
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In queste definizioni vengono utilizzati dei termini che sembrano ‘precisi, ma che non lo sono affatto. Perché?
 
Iv - Il Principio della Polarità.
‘Tutto è duale; tutto è polare: per ogni cosa c’è la sua coppia di opposti. Come simile e dissimile sono uguali, gli opposti sono identici per natura e differiscono solo di grado. Così gli estremi si toccano; tutte le verità non sono che mezze verità e ogni paradosso può essere conciliato'.
Il ‘Kybalion’

Grazie a questo antichissimo assioma ermetico, si può avere una spiegazione per quei paradossi che, per tanto tempo, hanno tenuto in dubbio l’uomo e che possono essere così esplicati: 

'tesi e antitesi hanno uguale natura, ma sono diverse per grado'

O anche: 

'gli opposti sono identici, differendo solo di grado, cosicché possono venire conciliati e gli estremi finiscono col toccarsi. Nello stesso tempo, ogni cosa è e non è; ogni verità non è che mezza verità; tutte le verità sono per metà false, ogni cosa ha due lati', e così via.
 
Sono questi esempi della polarità di tutto ciò che è in natura; del fatto che gli opposti non sono altro che i due estremi della stessa cosa, ma con diverse variazioni di grado, proprio allo stesso modo in cui caldo e freddo, consistendo la loro diversità solo in differenza di grado, sono in realtà identici, sebbene opposti.
 
Potete forse voi, guardando il vostro termometro, scoprire dove termina il caldo e comincia il freddo?
 
Niente esiste di caldo o freddo ‘assoluto’. Sia l’uno, che l’altro termine, stanno per diversi gradi della stessa cosa, che a sua volta, non è che una variante ed un grado di vibrazione; per cui dire ‘caldo’ ‘freddo’ non è altro che il riferirsi, rispettivamente, ai due poli della stessa cosa.
 
Anche nel caso della luce e dell’oscurità vale lo stesso discorso: 

esse sono uguali, consistendo la loro differenza nella diversità di grado manifestantesi tra i due estremi del fenomeno. Chi può dire, infatti, dove termina l’oscurità ed ha inizio la luce? Quale differenza esiste tra il grande e il piccolo, o il duro e il tenero, il bianco e il nero, l’acuto e l’ottuso; il movimento e la quiete, l’alto e il basso, il negativo e il positivo?
 
Ognuno di questi paradossi ha la sua spiegazione nel principio di polarità e solo in esso. Un discorso analogo può esser fatto per il piano mentale.
 
Ad esempio, esaminiamo l’amore e l’odio: 

sono questi stati mentali, a prima vista, del tutto in antitesi. Malgrado ciò, tra i vari gradi di odio e di amore, c’è un punto intermedio in cui diciamo 'piacere o dispiacere', o anche né l’uno né l’altro. Per capire che ognuno di essi si riferisce alla stessa cosa, basta riflettere un attimo. Inoltre, tenetelo bene a mente, perché è questa una regola di capitale importanza per gli ermetisti, si possono cambiare le vibrazioni d’odio in quelle d’amore e viceversa, e non solo nel proprio spirito...
   
Bene e male, abbiamo detto, non sono che i poli della stessa cosa, e nessuno quanto uno studioso ermetico, è a conoscenza dell’arte di trasmutare il male in bene, in base all’applicazione del principio polare.
 
Per concludere, l’arte della polarizzazione, finisce col divenire una fase dell’alchimia mentale, nota e praticata da maestri antichi e attuali. Rendersi padroni di questo principio, significherà per ognuno poter invertire la propria polarità ed anche quella altrui, naturalmente dopo una lunga applicazione ed uno studio adeguato.
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La contraddizione ‘il bianco è identico al non-bianco’ è valida solo nelle 3d e solo nel caso in cui il paradigma in auge corrisponda ad una chiusura pressochè totale del lato spirituale, del punto prospettico sovradimensionale

Altrimenti non v’è nessuna contraddizione…

Per cui è possibile, da qua, comprendere quanto sia ‘minuta’ l’apertura dalla quale osserviamo ciò che ci circonda e che ci riflette: 

la Vita o ‘realtà’ percepita come unica e senza alternativa.

Leggiamo questo elenco di ‘cause/effetto’:

10 ragioni per cui sei ingrassato.
Il risultato delle cattive abitudini alimentari, un corpo sovrappeso. Hai messo su tanto, troppo peso? Ci sono almeno 10 ‘cattive’ ragioni per cui è accaduto; queste:
  1. Salti la colazione
  2. Mangi la notte
  3. Dormi poco
  4. Bevi troppi caffè
  5. Esageri con l'alcol
  6. Bevande energetiche e integratori sono la tua passione
  7. Assumi integratori di proteine
  8. Assumi zuccheri in eccesso
  9. Sei stressato
  10. Occhio ai carboidrati
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Questi 10 ‘incantesimi’ sono tutti riferiti a quello principale o Antisistemico. Queste 10 'tendenze' descrivono a pieno la nostra conduzione di Vita, le nostre 'tendenze indotte'. Il modello di Vita 3d a cui abbiamo ‘aderito’ crea ‘tensioni’ di questo tipo.

La cosa da 'strapparsi i capelli' è che queste 10 ‘caratteristiche’ sono perfettamente ‘legali’ e 'autorizzate' o 'caldeggiate' usualmente. 

Corrisponde a 'normalità' vivere in questo modo

Attenzione; non c’è nessun punto relativo a droghe, ritenute dalla Massa come tali, ad esempio la Marjuana, ma solo ‘droghe’ di tipo incantesimale, ossia indotte in profondità, nell'inconscio, proprio attraverso la consuetudine… questa ‘coerenza’ con il 'leit motiv' Antisistemico non è forse contraddittoria? 
 
Lo capiamo dal ‘come ci sentiamo’ e lo vediamo ‘dallo specchio’…

Meditiamoci sopra.

Perché dipende solo da noi ‘capire’. Non siamo ‘soli’ ma siamo ‘Soli’.

Che cosa mai potrà impaurirci o farci del male, ‘veramente’? Niente e nessuno. Il ‘gioco’ è un ‘gioco ad alto valore aggiunto’, ma è tutto così ben mascherato. Nella dimenticanza si rivela il sapore di quello che ‘siamo’.

Un sapore familiare ma non ancora traducibile in ‘ricordi esatti’. 

È un bene. Una protezione del 'Firewall Animico' e di quello 3d, perché altrimenti il ‘gioco’ diverrebbe subito risolvibile, prima del Tempo, prima che ‘tutti’ ne possano beneficiare, entità parassite comprese.

Tendiamo un grande abbraccio alla Vita e a tutto quello che ‘contiene’, perché non c’è nulla di sbagliato in essa né in ognuno di noi o negli ‘altri’.

Fede, fiducia, forza…

Dipende da noi.

La luce comune è non-coerente perché omnidirezionale e le onde luminose non sono in fase tra loro, pertanto manca una struttura che ne moltiplichi l'energia

Il laser, invece, genera una luce intensa perché è costituito da onde di luce coerente, allineate direzionalmente e in fase, a supporto e rinforzo. È per per questo che i laser possono assolvere a funzioni alle quali la luce normale non è in grado di assolvere.
 
Allo stesso modo, le virtù del cuore riescono a produrre risultati straordinari e apparentemente soprannaturali quando sono coerenti in una persona o in un gruppo di persone. Ciò richiede che il livello delle virtù del cuore sottese o implicite (la fonte interiore) e il loro corrispondente esplicito (azione/comportamento) siano coerenti. 

Coerente, in questo caso, significa come un unico nell'autenticità e nella sincerità
Wingmakers - L'Arte dell'Autenticità

Alla fine di un percorso di ricerca, il Dr. Zamperini è arrivato alla conclusione che esistono vari livelli di intonazione ed intelligenza ovvero di coerenza delle energie sottili

Un fascio di energia è tanto più coerente, quanto più è costituito da vibrazioni che viaggiano contemporaneamente tutte sulla stessa frequenza. 

La somiglianza tra una normale energia sottile pura e una coerente è grande, ma con una importante diversità:

esistono livelli crescenti di coerenza sottile

Il livello di coerenza zero corrisponde, per definizione, alla congestione (energia sporca). A mano a mano che il livello di coerenza sale, l’energia assume caratteristiche estremamente utili per la pulizia ed il riequilibrio energetico.

Lo studio degli ordini di coerenza, il rapporto tra questi e la congestione, hanno dato vita al la scoperta del Dr. Zamperini del: 'principio di trasmutazione'.

Sfruttando il comportamento e la natura degli ordini di coerenza infatti è possibile trasformare le energie congeste in energie pure.

Il Cleanergy® è l’unico strumento ad energia sottile, esistente sul mercato mondiale, in grado di trasmutare, ovvero trasformare, le energie 'sporche' in energie 'pure'
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Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

venerdì 13 gennaio 2012

L'attrattore Demoniaco e la forza delle Stelle.




Un soldato ha il grande vantaggio di poter guardare il suo nemico negli occhi.
Il Gladiatore

Non è più matematico questo accadimento. Vero? Per almeno tre motivi, il primo dei quali è 'perchè costituiva un vantaggio'. Ecco gli atri due:
  1. non sappiamo di essere ‘soldati’
  2. non sappiamo di essere in ‘guerra’.
Siamo ‘soldati’, seguendo la terminologia Antisistemica, ossia siamo ‘pagati per…’. È fuori da ogni dubbio che siamo pagati per fare qualcosa. No? E la guerra? Dov’è? Non intendo quella che conduciamo per ‘sopravvivere’ o che vediamo al telegiornale o nei film, ma quella che deriva la propria funzione dal Mondo sottile dell'apparentemente ‘non manifesto’

Preciso che devo utilizzare i termini conosciuti, al fine di cercare di essere comprensibile, anche se l’utilizzo di una simile terminologia confonde l’orientamento della mente sia di chi ‘dorme’, sia di chi è ‘risvegliato’ ma non ancora ‘radicato’ nella consapevolezza.

Che cos’è la guerra? È ‘agitazione. Molto simile al ribollire del mondo subatomico. Molto simile a reazioni chimiche, pressione, entropia, vento, movimento… Vita.

Ciò che è vivo si ‘muove’, magari in modi diversi e in tempi diversi. Però, statene certi, quello che è vivo si muove perché è in ‘cambiamento’, per cui ‘tutto scorre’ veicola questa verità

È vivo un albero immobile? Certo. È vivo anche un essere umano in coma. È vivo. Lo ‘è’ in una maniera diversa dall’usuale, secondo cicli, sottocicli, ritmi, loop, circostanze, che lo portano ad ‘agitarsi’ sottilmente provocando ‘uragani’ da altre parti della manifestazione fisica 3d. Che cos'è, ad esempio, un terremoto?

Tutto è collegato perché ‘legge’. 

Faremmo bene a prenderne finalmente atto e ‘registrarlo’ nei nostri 'archivi di superficie', ossia quei registri di memoria sempre disponibile, on-line, a cui i nostri sistemi ‘automatici’ fanno riferimento nel durante della ‘navigazione’ quotidiana.

Le ‘leggi’ Cosmiche e Planetarie sono innumerevoli a questa vibrazione dell’energia. Tutte insieme ‘confondono’ l’osservatore, ma hanno sempre un senso, una ‘direzione’, uno scopo, un perché:

In questo abisso selvaggio,
il grembo della natura e forse la sua tomba,
né di mare, né terra, né aria, né fuoco,
ma tutti questi al concepimento mischiati
confusamente, e quindi sempre in conflitto,
finché il Creatore onnipotente ordini loro
da queste oscure materie di creare altri Mondi.
 
In questo abisso selvaggio il cauto Demonio
sta ai margini dell'Inferno e intanto osserva, 
ponderando la sua traversata...
Paradiso perduto di John Milton 

Cosa succede nei 'piani' non percepiti sensorialmente? Accadono ‘cose’, o meglio, accadono le ragioni delle cose, ossia di quello che si scatenerà in Terra 3d, alla luce del Sole.

- Guerra? Non ho sentito voci di una Guerra.
- Le sentirà. È anche la sua guerra, che lei lo sappia o no.
- E su che sarà la contesa?
- Nient’altro che il libero arbitrio. Il Magisterium non solo mira a controllare tutti in questo Mondo,  ma tutti i Mondi in tutti gli Universi. Sono stati incapaci di estendere il loro potere, sino ad ora. Ma se Asriel trova il modo di viaggiare tra un Mondo e l’altro, nulla li fermerà dal tentare di dominare tutti. Nulla tranne noi…
La Bussola d’oro.

Se cercate, se interessati, in SPS le parole ‘Bussola d’oro’, troverete vari articoli nei quali ho cercato di cogliere le varie sfumature provenienti da questo film e dal relativo libro. La trilogia, in ambito cinematografico è rimasta, sino ad ora, incompiuta. Il motivo? Ufficialmente perché ha incassato ‘poco’ negli Stati Uniti, mentre nel resto del Mondo è andato molto meglio, poi c’è stato anche un passaggio nella proprietà della casa produttrice. Che altro? Beh… ‘solo’ un veto del Vaticano dalla ‘coda di paglia’

Il nocciolo della faccenda è che il sequel della Bussola d’oro è ‘mancante’. 

È molto strano un comportamento tanto ‘evidente’, in un epoca caratterizzata dall’effetto ‘saponetta’, dalle pillole indorate che mettono tutti d’accordo per il ‘bene comune’. 

Se l’individuo vive qualsiasi esperienza come una diretta privazione, ossia se l’accadimento è direttamente comprensibile, l’individuo stesso si desta, si arrabbia… perché percepisce l’atto in questione come una ‘prepotenza’, una ingiustizia palese. La strategia Antisistemica è divenuta, infatti, quella di confondere le idee, portando a compimento i propri desideri ma in maniera illusoria, che faccia capire all’individuo l’esatto opposto. Come? 

Anche solo utilizzando opportunamente le ‘parole’, agendo sull’effetto ambiguo del loro significato, sapendo che ognuno di noi ‘vede, sente, capisce, etc.’ in maniera ‘propria’, ma attraverso la funzione indottrinante della forma abitudinaria sociale è possibile veicolare il messaggio in maniera opportuna – smarrendo l’orientamento nativo della massa.

Come si può ‘decidere al meglio’ se si ignora che è in corso un preciso ‘atto premeditato’ dalla Natura ritenuta impossibile? Anzi, nemmeno impossibile, ma… nemmeno percepita. Siamo al di là dell'impossibile!

Capite? Una volta le 'oche del Campidoglio' potevano avvertire la popolazione che ‘dormiva’, ma oggi non è possibile nemmeno questa possibilità. Perché il piano naturale è il riflesso dello stato in cui versa l’umanità attuale in perfetta ‘stasi’, per cui anche le ‘oche’ sono divenute ormai la nostra ‘immagine’.

L’esempio lo vediamo nel secondo episodio delle 'Cronache di Narnia - Il principe Caspian', allorquando la piccola Lucy comprende, a sue spese, che la Natura è ‘cambiata’ dal  tempo che ricordava. Gli animali hanno paura e attaccano per difendersi, gli alberi non parlano più, etc. Che cosa è successo, nel frat-tempo – nel corso del ‘fratello tempo’? 

Il Paradiso perduto, pubblicato nel 1667, è il poema epico in versi sciolti di John Milton che racconta l'episodio biblico della caduta dell'uomo: la tentazione di Adamo e Eva a opera di Satana e la loro cacciata dal giardino dell'Eden...
 
La storia è innovativa nei suoi tentativi di riconciliare la tradizione pagana e quella cristiana: così come Shakespeare, Milton trovava la teologia cristiana insufficiente; prova a conglobare nella storia paganesimo, cristianità e classici greci: egli ammirava molto i classici, ma intendeva, con la sua opera, andar oltre essi.
 
Il poema affronta e ‘lotta’ con molte ardue questioni teologiche, tra cui il fato, la predestinazione e la Trinità. Milton, in quanto seguace dell'arianesimo, non credeva nella Trinità, bensì solo nei distinti Padre e Figlio. Ci presenta un Padre che è buono, ma anche irascibile e sarcastico, ed un Figlio generoso e ottimista. Il Figlio riveste il ruolo di lato buono del Padre.
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  • Milton trovava la teologia cristiana insufficiente
  • intendeva, con la sua opera, andar oltre
  • riconciliare la tradizione pagana e quella cristiana.
Che cosa significa ‘il Figlio riveste il ruolo di lato buono del Padre’?
  • evoluzione
  • comunione
  • consapevolezza.
Indica la ‘direzione’ che ‘stiamo’ perseguendo. Un vettore che è comprensibile solo ‘facendo chiarezza della confusione’:

confusamente, e quindi sempre in conflitto (guerra).
Paradiso perduto di John Milton

Perché? Perché ‘da queste oscure materie… creare altri Mondi’.
Paradiso perduto di John Milton 

In questo abisso selvaggio il cauto Demonio
sta ai margini dell'inferno e intanto osserva,
ponderando la sua traversata...
Paradiso perduto di John Milton 

Traversata = movimento/cambiamento.

Inizialmente conosciuto come Lucifero, egli era un orgoglioso Angelo che non riusciva a pensare a se stesso uguale agli altri Angeli. Il giorno in cui Dio nominò il Figlio suo successore al potere, Lucifero si ribella a causa della propria invidia, prendendo con sé un terzo dell'intera popolazione di Angeli del Paradiso
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Quel ‘terzo’ siamo ‘noi’: Angeli. E la ribellione di Lucifero rappresenta la legge della biodiversità.

Ecco perchè abbiamo una strana ‘familiarità’ storica, un certo magnetismo atavico, verso quella polarizzazione dell’energia. Ecco la ‘discesa’ del genere umano. La separazione. La perdita del ‘ricordo’. Tutto è accaduto per nostra spontanea scelta? Sì e no. 'Sì' all'apparenza. 'No', dal punto di vista della 'vittima' e 'No' dal punto prospettico del Creatore. Questi sono i tre livelli della percezione.

Ricordiamo sempre che l’onda massima è quella del Creatore, per cui la sua sete di auto conoscenza è impressa per default in noi, dunque in realtà siamo ‘obbligati’ a cercare l’auto conoscenza. Non possiamo esimerci dal farlo. La confusione deriva per mezzo dei reami temporali cresciuti come radici di alberi ‘immortali’

Le ‘strade’ si sono divise e, ad ogni bivio, le possibilità di scelta si sono moltiplicate. Anche se tutte conducono verso la ‘realizzazione’, in realtà la dispersione temporale ‘stacca’ dalla consapevole condotta di colui che ‘è’, a prescindere.

Il ‘gioco’ diventa serio e si giunge anche a confondere la Morte ciclica per la Morte definitiva.

Siamo stati ‘tagliati fuori da ’… cosa? Un cammino facile, comodo? Lo abbiamo ‘preferito’ seguendo certi ‘Principi’, alla luce dell’attraversata di noi stessi.

Non confondiamo la polarità per l’intero. È ora che i Giganti si ridestino… noi tutti.

Abbiamo delegato, confondendo per abitudine riflessi e cause, eppure senza sbagliare, perché non è possibile ‘sbagliare’ ma, semmai, il prendere la strada più opportuna per la propria auto conoscenza, può condurre verso ‘luoghi’ più ambigui. Mai sbagliati però.

È tutto in un ordine perfetto. 

La polvere descritta nella Bussola d’oro è la consapevolezza co creativa. In lei sono racchiuse tutte le forze. Le ‘ombre’ sono davvero negative, essendo una porzione del ‘Tutto’? Olograficamente non è possibile, in quanto è presente in loro il Principio Creativo. Per cui?
 
Tutto ha senso. Astenendosi dal giudizio…

E YHVH Elohim creò un uomo polvere della terra'.
Ciò che insegnano i commentari della tradizione, è che Elohim corrisponde alle ‘forze e leggi della natura’, poiché la ghematria di questo nome è la stessa della parola ha-tevà: la natura, appunto.
 
Hatevà: he-tet-bet-ayin
5 + 9 + 2 + 70 = 86
 
Elohim: aleph-lamed-he-yod-mem
1 + 30 + 5 + 10 + 40 = 86
  
Infatti il testo della Torah in Genesi 2:7 va considerato come una seconda creazione dell'uomo, a seguito della prima, in Genesi 1:26, che l'ha creato semplicemente creatura fra le creature, oggetto fra gli oggetti, così com'è precisato in Genesi 2:5, con la formula ‘Veadam ayin’, ossia:

‘Adam niente’, nella frase che di regola viene tradotta con ‘l'uomo non c'era ancora’ (per coltivare la terra).
 
Dunque il creatore della natura si limita a dar vita a un ‘uomo naturale’, o pre-istorico, mentre è solamente YHVH - e nel momento della sua prima apparizione - a creare l'uomo storico, ossia quell'uomo che si interroga sul senso dell'esistenza.
 
Il primo Adam è uomo o donna? 

I commentari dicono che l'Adam primordiale, Adam Qadmon, era ‘uomo e donna’ insieme, o ‘al di là’ della divisione in due esseri distinti, per contrapposti o coincidenti si voglia immaginarli. Ciò deriva, però, da Genesi 1:27, dove si legge, verso la conclusione del sesto giorno: 

‘Dio Elohim creò Adam a sua immagine; lo creò a immagine di Dio Elohim; lo creò maschio e femmina’, ossia: ‘...Et haAdam be-tzelmò be-tzelem Elohim barà...’. C'è tuttavia, nella parola ‘tzelem’, che traduciamo con ‘immagine’, l'idea dello specchio, o della specularità, così come la stessa impressione è generata dall'idea di un Adamo primordiale ‘bifronte’ o androgino, quando viene ‘segato’ (proprio come un albero...) in due esseri dalla volontà divina di YHVH Elohim che da lui estrae una ‘costola’, in ebraico: ‘tzelà’ (Gen. 2:21):
 
La radice della parola ‘tzelà’ è Tzade-Lamed-He:
 
che significa ‘ombra’, e che forma anche la parola Tzelà (Tzade-Lamed-Ayn), col doppio significato di: costola (di Adam, o di qualsiasi vertebrato) o lato (del Tabernacolo, o di qualsiasi oggetto fisico o metafisico). 
 
Siamo polvere preziosa...
Link 
  • Elohim corrisponde alle ‘forze e leggi della natura’
  • una seconda creazione dell'uomo, a seguito della prima
  • il creatore della natura si limita a dar vita a un ‘uomo naturale’, o pre-istorico, mentre è solamente YHVH - e nel momento della sua prima apparizione - a creare l'uomo storico, ossia quell'uomo che si interroga sul senso dell'esistenza
  • l'Adam primordiale, Adam Qadmon, era ‘uomo e donna’ insieme, o ‘al di là’ della divisione in due esseri distinti
  • ‘tzelem’, che traduciamo con ‘immagine’, l'idea dello specchio, o della specularità
  • da lui estrae una ‘costola’, in ebraico: ‘tzelà’ (Gen. 2:21). La radice della parola ‘tzelà’ è Tzade-Lamed-He che significa ‘ombra’
Ecco il ‘Tutto’, perfettamente spiegato:
  • la prima creazione è ‘naturale’, ossia segue il processo diretto innescato dal Piano Divino, nella funzione di auto conoscenza del Creatore ed è inerente all’Anima umana
  • la seconda creazione, ad opera di ‘Entità', riprende ciò che 'trova' e lo modifica a propria immagine e somiglianza, imprimendogli le proprie caratteristiche, ben ‘sapendo’ che i ‘figli’ sarebbero stati ‘migliori’ dei padri… ‘Il Figlio riveste il ruolo di lato buono del PadreLink
  • la prima creazione aveva dato luogo ad esseri asessuati, come ci ricorda anche Steiner nelle ‘Cronache dell’Akasha’. Ma la ‘divisione’ originale del Creatore doveva manifestarsi frattalmente, a cascata, anche nella separazione del ‘Tutto’.
  • La ‘costola’ estratta è un pezzo di Dna delle Entità-Padre/Madre. Vedasi a tal proposito questo breve video. Ringrazio l’amico Cosmos per la segnalazione.
  • Con la ‘costola’ passa anche l’ombra, ossia quel principio non-risolto, che i ‘figli’ dovranno portare alla trasmutazione, nel corso della propria esistenza trascendentale ripetuta in loop sino alla conclusione consapevole dell’opera.
Rabbi Shimeon ben Laqish dice: l'uomo è ‘ultimo’ in quanto (il suo corpo è) opera dell'ultimo giorno, e ‘primo’ in quanto (la sua anima è) opera del ‘primo giorno’...
Link 
 
Questo mondo fu creato con la lettera 'He': ciò allude al fatto che tutti gli esseri di questo mondo devono discendere in basso, per vedere la corruzione. Infatti questo mondo è come la lettera 'He', la quale è chiusa da tutti i lati, ma è aperta in basso, così indicando la via per la quale tutti devono discendere...
Link 
 
Ecco la ‘caduta’ impressa a ‘fuoco’ nelle  forme delle lettere utilizzate per scrivere. La verità è frattale e si ripete sempre ‘ad immagine e somiglianza’.

Cittagazze è un luogo strano e deserto. Gli abitanti sono fuggiti, perché la città è infestata dagli Spettri, esseri invisibili che si nutrono della consapevolezza, la coscienza di sé degli adulti, lasciandoli simili a zombi, vuoti e spenti. I bambini sono immuni agli Spettri, perché non hanno ancora sviluppato del tutto la consapevolezza.

I due ragazzi tornano nella Oxford di Will, sperando di trovare qui le risposte ai loro interrogativi. Will indaga sulla spedizione a cui ha partecipato il padre e scopre che includeva una ricerca sulle particelle atmosferiche, mentre Lyra, alla ricerca di uno studioso che le possa spiegare qualcosa in più sulla Polvere, incontra Mary Malone, una scienziata che ha scoperto l'esistenza delle Ombre (Shadows), la stessa identica misteriosa entità conosciuta da Lyra come Polvere

Ma ciò che Lyra non sa è che Mary ha scoperto che tale entità è conscia di sé, è consapevole di esistere. È la consapevolezza della Polvere che fa funzionare l'aletiometro ed è sempre la Polvere a circondare il pensiero umano e la materia.
 
L'obiettivo di Mary Malone è quello di trovare un modo per comunicare con queste particelle di Polvere. E dopo aver conosciuto Lyra, e grazie a lei, Mary riesce effettivamente a mettersi in contatto con le Ombre, cioè la Polvere, attraverso un dispositivo tecnologico da lei costruito. Parlando con le Ombre, scopre il ruolo che dovrà giocare nella profezia...
La lama sottile 
 
La funzione di un ‘luogo’ vibrazionale è la prima cosa da capire. Che senso ha questa Terra 3d? Chi la abita, oltre a noi? 
 
In questo abisso selvaggio il cauto Demonio
sta ai margini dell'Inferno e intanto osserva,
ponderando la sua traversata...
Paradiso perduto di John Milton
 
La polarità ‘negativa’ della possibilità ha una funzione:

evidenziare quello che mai… mai… si sarebbe manifestato di propria volontà, perché ‘perfettamente al sicuro, dove si annidava, ossia nella tenebra'

Come si può ‘convincere’ una simile forza a ‘venire alla luce’?

Attirandola attraverso un principio attrattore simile: il Demonio

Il polo negativo dell’Intero. Un magnete che attira forza simile. Un potente attrattore che ha iniziato ad estrarre negatività nascosta dal nostro mare interiore

Ecco il ‘senso’ e lo smarrimento derivante dall’opera del giudizio umano. La Paura è 'fuori', adesso. La possiamo vedere all’opera. Abbiamo attirato ogni genere di ‘parassiti’ attorno a noi. 

Quando giungerà il momento ci ‘attiveremo’ bruciando come Stelle.

Che cosa fanno le stelle? Brillano...
Stardust

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

mercoledì 26 ottobre 2011

La luce sugli anziani.




 

Uno dei punti caldi della ‘socialità italica’ è il nodo delle pensioni. Il tormentone è continuo come un tam tam nella foresta:

La maggioranza avrebbe trovato un accordo soft sulle pensioni… L’accordo è stato svelato ieri sera dal ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, nel corso della trasmissione Ballarò: ‘L’accordo prevede 67 anni per donne e uomini del settore pubblico e di quello privato, gradualmente aumentando l’età pensionabile dal 2012 al 2025’. Lasciate praticamente intatte le pensioni di anzianità.
Link 
 
Alla domanda ‘che cos’è la vecchiaia?’, cosa rispondereste? Ecco la definizione ‘tipica’ che si può leggere e pensare al giorno d’oggi:

Vecchiaia. Periodo della vita caratterizzato dal progressivo decadimento dell'organismo.
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Dunque ‘diventare vecchi’ significa letteralmente ‘andare a pezzi’? E basta? Osserviamo come se fossimo dei ‘visitatori esterni’, non abituati alla convergenza ideale dettata dai luoghi comuni. Cosa vedremmo e cosa penseremmo? 

Che perlomeno questa società ghettizza gli anziani, li discrimina, tende a sminuirli e a farli sentire come dei pesi per il resto della collettività. In che modo accade e si perpetua questo segnale globale di annichilimento dell’anziano? 

Anche in questo caso accade in infiniti modi, però tutti riconducibili ad una doppia causa sovrapposta:
  • paura di morire
  • controllo dell'energia.
Questa società dell’immagine tende a valorizzare il corpo giovane, bello e tendente alla perfezione stilistica e visiva, sul modello del 'Discobolo' immortalato nella flessuosa arte scultorea che è giunta sino a noi. La televisione manda in onda visioni da capogiro legate all’avvenenza ed alla presenza, non importa se ‘vuota’, di corpi senza imperfezioni apparenti.

Il mondo dello sport rigetta, dal proprio contesto, atleti che a 30/35 anni sono definiti ‘vecchi’. Il mondo del lavoro discrimina gli individui che hanno oltrepassato i 35/40 anni e che non sono in possesso di una esperienza significativa in qualche ambito particolare della mansione lavorativa.

Questa società è concorrenziale, per cui la diminuita ‘forza fisica’ diventa un evidente handicap, che ‘taglia fuori’ inesorabilmente le persone che si apprestano, in realtà, a vivere una nuova ed importante fase della propria Vita.

A livello inconscio si genera un senso di auto svalutazione di sé, che si compara ogni giorno con quello che i media e la società intera generano come segnale di riferimento.

Il metro del giudizio è inerente all’apparenza. 

Infatti gli appartenenti al 'jet set' curano particolarmente la loro immagine perché è con quella che riescono a lavorare, a prosperare, a sopravvivere. In quell’ambiente si riesce a rimandare l’invecchiamento più che nel resto della socialità e la differenza la fa la disponibilità economica, ancora una volta.

Si mette una ‘pezza’ alla ruga. 

In quell’ambiente, poi, invecchiare è molto spesso anche sinonimo di ‘cambiare bene’. Sean Connery è divenuto ancora più attraente con il passare degli anni.

Ecco che quello che si può definire ‘affascinante grazie alla maturità’ vale in un certo contesto, magari nell’ambito dello ‘spettacolo’ o in quello della Vita sentimentale, ma non vale invece nel settore lavorativo nel quale si affaccia la massa

È un po' il concetto di quel 'vedere e non toccare' che è inerente al popolo, all'assenza di privilegi.
 
In quell’ambito lavorativo si viene scartati anche se assomigliamo a George Clooney, ma abbiamo 45 anni e non possiamo vantare un valore aggiunto esperienziale/pratico che ci renda appetibili. Ma, pensiamo u nattimo, appetibili per cosa? Per 'onorare' le logiche affaristiche ed 'imprenditoriali' legate all’Antisistema.

La necessità di avere un lavoro ci rende ‘deboli’. 

Il lavoro sfrutta energeticamente gli individui in cambio di denaro che serve per sopravvivere. Denaro che successivamente ‘torna’ con gli interessi nelle pieghe Antisistemiche in altri svariati modi. Quindi noi alimentiamo il Mondo in cui viviamo in cambio della ‘spremitura’ della nostra esistenza fisica, che dopo quattro decenni circa inizia a trasformarsi ancora in un qualcosa di 'diverso'.

La trasformazione è legata all’esperienza di Vita e fa parte delle regole del ‘gioco’.

È l’inizio di una nuova partenza, di una nuova tappa del viaggio, propedeutica ad avanzare con maggior coesione lungo un percorso diverso da quello conosciuto in precedenza. Questa nuova spinta è propedeutica a raggiungere un altro ‘picco’, ossia un nuovo cambio nella struttura complessiva del complesso corpo-mente-anima: l’età dell’anzianità.

Fino a pochi decenni fa, nelle nostre culture l’anziano era considerato il latore della saggezza, della tradizione e della stirpe. Gli anziani erano i garanti dell’identità sociale. Oggi le tradizioni sono ampiamente infrante, la ‘stirpe’ è stata singolarizzata. L’anziano ha da lungo tempo perso la sua importanza in quanto sostenitore della società e creatore della sua identità

Non solo, la vecchiaia ‘non deve esistere’, gli anziani vengono tutti valutati sulle categorie esteriori della gioventù; ciò che conta è la ‘fitness’, essere in forma, il concetto della ‘saggezza’ è stato degradato a vocabolo straniero
Da ‘Una nuova cultura dell’invecchiamento’ di Dietrich Kumrow

Un anziano non è misurabile attraverso il suo peso sociale in termini di 'mantenimento', ossia attraverso la sua trasformazione in un numero pubblico a cui viene legata una pensione e un senso di appesantimento per la collettività ancora giovane. 

La Vita è una ruota che gira. Prima  o poi tocca a tutti di passare per quelle ‘latitudini’. Solitamente la nostra 'leggerezza' cambia non appena passiamo dall’altra parte della barricata. Perché? Perché ci apprestiamo a vivere quello che mai avremmo volutamente vissuto.

Anche in questo la dualità è necessaria.

Di fronte all’avanzamento dell’età siamo tutti uguali, esattamente come è scritto a sproposito, 'della legge e della totalità', nelle aule dei tribunali italiani. Questa saggezza del processo biologico è basilare per maturare valore aggiunto, il quale non si materializzerebbe mai se rimanessimo per sempre nello stato di guerrieri che basano tutto sulla forza fisica e sull’intelligenza della guerra concorrenziale.

Tutto scorre e tutto si trasforma.

Gli anziani sono un dono per l’intera collettività. La loro memoria storica è un patrimonio dell’umanità da tutelare e salvaguardare. Solo adesso comprendo perché sono stato sempre attirato dalle biografie e dalle autobiografie. Perché le storie personali raccontate in quelle occasioni costituiscono un ambito meraviglioso nel quale riflettersi per meditare e assaporare la preziosità di tutti quegli anni trascorsi a trasformarsi in un qualcosa che è molto simile al frutto che contiene il seme della nuova Vita, che inizia a plasmarsi già in quella attuale.

È tutto collegato e tutto sensato. Non abbiamo nulla da ‘gettare via’ di noi. Tutto serve per lo scopo della Vita…

Molto presto proporrò un 'servizio' dedicato a questa particolare e profonda ‘tappa’ dello scorrimento esistenziale.

La mia personale dedica alla dimensione degli anziani, i quali, evadendo dall’etichetta negativa del linguaggio, costituiscono la quintessenza di un percorso da onorare e ricordare come una preziosità superiore. Molto spesso anche nella loro solitudine trovano il modo di trasmutare se stessi in se stessi. Ancora se stessi ma diversi...

Vorrei far sì che si sentissero meno soli, più valorizzati e ricchi di amor proprio. Vorrei che tornassero ad essere i pilastri portanti delle loro famiglie allargate e sfilacciate.

Vorrei che lasciassero un ricordo di sé degno di un'intera Vita trascorsa a 'sgomitolare se stessi'…

La via della liberazione di quell’infelice spirito della vecchiaia non passa dal rifiuto delle tradizionali immagini della vecchiaia, ma dalla comprensione del proprio compito biografico originario che consiste nel fare il bilancio, elaborare e perfezionare la propria Vita e nel volgere lo sguardo sul nucleo essenziale interiore

Ogni persona anziana fa un bilancio, in consapevolezza o in confusione, volente o nolente… 

Agli anziani si propone la meravigliosa sfida di lavorare alla propria metamorfosi personale, e quindi dell’intera società, attraverso l’evoluzione di sé, del proprio Sé superiore… E questo del tutto senza costrizioni, grazie alla scoperta fatta in libertà di ciò che è essenziale.
Da ‘Una nuova cultura dell’invecchiamento’ di Dietrich Kumrow

Questa frase di Rudolf Steiner, presente nel sito
www.artemedica.it , è molto significativa:

un passo nella coscienza richiede tre passi nello sviluppo morale.

In essa c’è ‘tutto’, persino la logica frattale, il ‘riflesso’ di quello che ‘si è’ attraverso quello che ‘si fa’.

Un discepolo una volta si lamentava con il maestro: 'Ci racconti delle storie, ma non ci sveli mai il loro significato'.
Il maestro disse: 'Che ne diresti se qualcuno ti offrisse un frutto e lo masticasse prima di dartelo?'.
 
Nessuno può sostituirsi a te per trovare il tuo significato. Neppure il maestro.
Da ‘Il Canto degli Uccelli’ di Anthony De Mello

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com