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giovedì 28 settembre 2017

Una opinione che fa la differenza: il “credo”.



La matematica non è una opinione…” è il manifesto del dogma scientifico (deviato) “qua, così”; attraverso questo imprimatur, non ti resta che democraticamente arrenderti, poiché, ogni tuo ragionamento altro, “non è permesso”.
Da cosa (chi)? Dal “credo”.
Ma (ma) potenzialmente – rimanendo alla espressione precedente – sono possibili due scenari (accorgendoti che il contesto “gira tutto attorno” alla porta logica del cardine lessicale “non”):
la matematica non è una opinione
la matematica... è una opinione.
La particella della negazione esprime uno stato specifico dell’intero contesto, semplicemente ribaltando il rilievo “positivo”, assunto – in questo “caso” – come anormale
Infatti “qua, così”:
la matematica non è una opinione…
Ora, l’essere umano è dotato di capacità d’ogni tipo, per cui è in possesso anche della facoltà di trascendere ogni ambito, contesto, luogo comune, etc. Che cosa significa:
significa che cosa sei – già – in grado di “fare”, anche e sopra a tutto, “ora”

lunedì 18 settembre 2017

Lo splendido paesaggio richiede la splendida prospettiva.



Fai la ninna, fai la… nanna… piccolin3 della mamma…”.
Nel sito archeologico di Ur spiccano le rovine di una imponente ziqqurat (alta 21 metri) ed ancora in gran parte intatto un tempio dedicato a Nanna, la divinità della luna nella mitologia sumera
Link 
Come la “barriera corallina” anche il tuo sapere è un accumulo di informazioni, memorie e deviazioni; una costruzione sulla quale conti per la... ricostruzione di quello che “è già successo”. 
Di ciò che ha, perlomeno, due “facce”:
la versione di comodo (deviata) “qua, così” e quella originale (parallela) “qua, altresì”.
Ora, sino a quando tale parallelismo significherà mantenere la versione originale all’ombra della deviazione, l’informazione risultante sarà complessivamente una sorta di “mosaico”, format3 dalla deviazione + l’origine
Questo, poiché “qua” vige la caratteristica frattale espansa “memoria”:
qualcosa che non può essere mai del tutto “mess3 a tacere”. 
Al limite, può essere confus3 attraverso la deviazione stessa, interagente sulla/nella Massa a livello in-conscio (nel conscio). 
Una parte della “tua” mente, auto ricavata in leva – ad esempio – mediante la generazione di un “segreto”, motivo per il quale – nella mente – si crea la “necessità” di un’area idonea all’auto mantenimento di tale “motivo indiretto”. 

mercoledì 23 novembre 2016

La forma centrale stellare.



“Qua, così” è una “formuletta di rito”, un mettere insieme due termini già esistenti, in maniera tale da formare una espressione (senso) creativa:
un neologismo (nuovo costrutto).
In SPS, “qua, così” significa:
lo status quo auto affermatosi
in una precisa, esatta, sostanziale
“forma” AntiSistemica by dominante.
AntiSistemica, poiché tutto è polarizzato (inclinato) secondo una certa gradazione della prospettiva, in maniera tale che sia completamente capovolto il significato di “giustizia ad angolo giro ‘lato tuo/umanità, centrale’, In Comunione”.
Ovvio, il "ribaltone" ha una ragione fondamentaleanch'essa, esatta, precisa, univoca, “a monte”:
la compresenza immanifesta dominante.
Ergo, tutto “qua, così” (non) risulta giusto, da una ed una solo prospettiva:
quella che ricava il massimo vantaggio dalla situazione globale stessa.
Ora, chi/cosa “qua, così” estrae, in continuazione, questo “vantaggio”?
Non lo sai.
Perché lo hai dimenticato, non visto che “è già successo” e, dunque, la parte che ha vinto ha già provveduto a cancellare ogni riferimento, in termini di memoria, singolo ricordo, evidenze, etc.
Così, tutto quello che è rimasto “in piedi” è solamente qualcosa che sopravvive, comunque in te, grazie al simbolismo frattale espanso (quello che ogni “fatto” lascia come traccia di sé, nonostante ogni accorgimento messo a punto al fine di cancellarlo per sempre dalla vista e dalla memoria).
Questo simbolismo è la derivazione della caratteristica frattale espansa ambientale, governata dal sistema operativo frattale espanso (il Genio, la App), controllato in leva per delegazione frattale espansa, dalla grande concentrazione di massa, dominante.

venerdì 18 novembre 2016

Il sistema operativo hackerato.



So che nelle scorse settimane molte persone si sono chieste se l'America è il Paese che pensavamo che fosse…”.
Hillary Clinton
Dura sempre meno, il periodo di consapevolezza.
Tutto è “informazione”, però, codificata.
Qualcosa che dipende dalla prospettiva, attraverso la quale “osservi”.
Anche se questa osservazione rimane, comunque, qualcosa di multiplo sensoriale/percettivo. Una “inclinazione”.
Una gradazione nella sfumatura.
La capacitò o incapacità di…
Dipende dal giogo. Dipende dalla ragione fondamentale.
Dipende, quindi, dalla dominante che “guarda” non caso, è immanifesta seppure sempre compresente…
Infatti: tu sei al corrente della dominante?
No. Vero? 
Per cui, non la immagini nemmeno.
Ma, a livello simbolico frattale espanso, la memoria frattale espansa ti raggiunge sempre, ricordandoti della "dominante" esistenza, anche se “prima” la dominante raggiunge te (è già in te) deviando il Tuo campo auto esistente di consapevolezza e trasformandoti “qua, così” in un ricevitore Human Bit, dimentico di sé e di quello che “è già successo”, dominante – ovvio – ricompresa.
Il simbolo del loop e/o del labirinto, emergono proprio per questo motivo fondamentale:
tu
che (non) risulti disperso
in te stess3.

La ciclicità ("inflazione") stessa, ancora prima che per cause planetarie, astronomiche, leggi universali, etc. dipende proprio da questa “tua” inclinazione a ritornare sempre, ogni volta, immancabilmente, “punto e a capo”, senza mai riuscire a risolvere la situazione che, nemmeno più, sembra “la situazione”. 
È, infatti, normale che
Che cosa c’è da “capire”? Che cos'è che non “capisci”?

giovedì 17 novembre 2016

Attraverso tutto, ricarica l’ambiente.



Fermati, dunque, tu sei così bello! La traccia dei miei giorni terreni non potrà svanire in eterno”.
Faust – Goethe
Attraverso la memoria, si forma l’esperienza.
Allo stesso tempo:
attraverso la “tua” memoria, si forma la “tua” esperienza…
Sei nel “qua, così”. Sei nell’AntiSistema. Sei alla rovescia, rispetto a… Te.
Sei, dunque, solamente “te”.
Il tuo “diritto” non è qualcosa di concesso, bensì, di auto esistente (e se mai dovesse essere una “acquisizione”, ossia, una “concessione”… allora, lo sarebbe solamente al di là del “qua, così”. Ossia:
in ogni “caso”, Tu – ora – sei “uno stato di diritto, che viene prima di tutto quello che ti caratterizza in questo reale manifesto by dominante).
E, nel tuo diritto sta tutta una serie di attributi “di serie”, che ti sembrano ormai inimmaginabili
Cioè:
che non ti sembrano affatto possibili, poiché nemmeno riesci a ricavare il minimo fondamento in termini di alveolo ideale.
Come se ti venisse a mancare persino l’ispirazione
Come se… tutto fosse controllato, goccia a goccia, a monte di te.

lunedì 14 novembre 2016

Il virale che non ti aspetti.



In quale “mani” sei, in questo reale manifesto “qua, così”? Perché continui a farti trattare in questo modo? Lo sai? Fanno continuamente “esperimenti” su di te:
ma non te ne accorgi, proprio.
Ogni presidente non si separa mai della “Nuclear football” che contiene i codici nucleari. A parte Bill Clinton che dopo un vertice Nato la dimenticò al Centro Ronald Reagan di Washington dove si teneva il vertice.
Per venti minuti la valigetta più esplosiva del mondo è stata alla portata di tutti. È solitamente scortata da un ufficiale scelto tra le tre armi…
Link 
Cerca cetrioli di mare e trova una bomba atomica.
L’incredibile scoperta è di un pescatore canadese, che ha forse risolto un mistero cominciato 65 anni fa.
Si è immerso nelle acque occidentali del Canada per andare in cerca di cetrioli di mare, e ha trovato una bomba atomica. Inesplosa, immersa nell'Oceano Pacifico da oltre 65 anni
Link 
Tutto fa “spettacolo”, ormai. 
Quello spettacolo che “deve andare avanti (comunque ed in ogni “caso”). Qualcosa che “ti lavora ai fianchi (dentro e fuori, allo stesso tempo)”.
Il motivo fondamentale per il quale tutto è alla rovescia, rispetto ad una prospettiva “lato tuo/umanità, centrale” con la giustizia ad angolo giro, In Comunione. 
Tutta la questione è (in) una prospettiva, orientata secondo l’interesse dominante.
Una prospettiva che è, quindi, una tendenza; idee chiare, progetto, ispirazione, segnale portante, scienza e religione deviate, cultura e sviluppo, evoluzione e morale, educazione, tradizione, valore e proprietà pubblica privata (della libertà sostanziale)… una infinita serie di “piccoli accorgimenti”, che rendono persino l’ovvio come non più evidente.
Quale tipo di “ovvio”?
L’ovvio è l’esistenza di una (ed una sola) ragione fondamentale, divenuta “qua, così” come… trasparente, invisibile, sfuggevole, poiché… immanifesta strategicamente:
la dominante (della quale, Dio incarna e rappresenta la simbologia).

giovedì 27 ottobre 2016

La tua vera vita.



Ombre divergenti. Uniformità d'intesa (apparenza)...
Chi diavolo è, lei?
Qualcuno che non vi aspettavate…”.
Jack Reacher
Qualcuno che non vi aspettavate”. Uhm… in un mondo, reale manifesto “qua, così”, ecco uno dei punti cardine:
prevenire una simile eventualità, sempre possibile, poiché potenziale (più che immaginabile).
Ovvio, al fine di ritenere un simile pensiero, in maniera altrettanto possibile, occorre che tu possa prendere in considerazione un livello del controllo assoluto
Ma, usualmente, sino a “dove (chi/cosa)” arrivi?
Non riesci proprio ad immaginare la dominante, poiché essa è “solamente” compresente ma immanifesta (alias, scomparsa dalla “tua” memoria), strategicamente.
Ergo:
non puoi immaginare che la “prevenzione” possa essere, anche (e soprattutto), 1) assoluta, 2) costante, 3) coerente, 4) totalmente di parte, 5) prevedibile, etc.
Così, la funzione (espressione) “qualcuno che non vi aspettavate”, risulta sempre più distante dal caratterizzare l’aspettativa dominante, non visto che… la dominante ha il controllo, ormai, per il 99% del totale.
Una centralità giurisdizionale che abbraccia ed interessa l’intera Terra.
E se (se) ci fai “caso (ti accorgi)”, l’onda lunga che caratterizza – proprio a livello planetario – il sopravvivere “qua, così” è, appunto, qualcosa dalla caratteristica riunificante, ma sotto ad una sola “bandiera (una simbologia molto significativa, a livello frattale espanso)”.
Qualcosa che è, ad esempio, la globalizzazione, le multinazionali, i blocchi di nazioni continentali, gli organismi sovranazionali, i grandi business, le mode, la Rete Internet, il “sapere”, la prospettiva, etc.

martedì 25 ottobre 2016

In proiezione.



Era convinta di salvare il mondo.
Lo erano tutti…”.
Inferno
Io non voglio essere come loro. Loro vogliono essere me”.
The neon demon
Ti “nutri” di prospettive, credendo alla biodiversità.
Nel mondo, gli umani sono miliardi, per cui – ti sembra – che ci siano altrettante prospettive, ma… è così solo a livello teorico (potenziale). 
Nella sostanza, del reale manifesto “qua, così”, funziona tutto diversamente.
La prospettiva è unica (una): quella dominante.
Quella della ragione fondamentale, “a monte” di te e di quello che puoi definire “tutto”.
Questo significa che è già intercorso, del disinnesco… dato che percepisci, ugualmente, il potenziale (apparente) ma non riesci a mettere ordine tra i piani diversi della/nella gerarchia (che ignori).
Ciò di cui hai necessità, portante, centrale “lato tuo/umanità, centrale”, è la possibilità (esistenza) di percorrere mentalmente (logicamente) una certa sostenibilità di/in alternativa sostanziale:
nuovi processi analitici (logici, auto sostenibili)
risultanti come reali, concreti, ragionevoli, accettabili, etc. – anche – per quella parte di “te”, che non corrisponde del tutto a... te.

giovedì 18 agosto 2016

Prendi solo il “buono” dell’informazione ambientale.



È proprio quando credete di sapere qualcosa, che dovete guardarla da un'altra prospettiva”.
 John Keating
Il nostro miglior sapere è quello della scienza, di gran lunga il nostro miglior sapere; e tuttavia anche il sapere scientifico è solo sapere congetturale”.
Karl Popper
Il “guardare da un’altra prospettiva” permette di accorgerti che “anche il sapere scientifico è solo sapere congetturale, basato sulla convenzione derivante dalla convinzione.
Non sono tanto gli “esperti”, che fissano un certo tipo di sapere, quanto – non paradossalmente, al centro di una ben precisa strategia di conoscenza del funzionamento della Massa – la Massa stessa, che permette ad una certa “versione del sapere” di condensarsi nella società umana.
È fuori da ogni dubbio che, ad esempio, “qua, così” esista la gravità. 
Basta lanciare per aria un sasso, per averne la riprova.
Ma, la gravità è osservabileanchesecondo altra prospettiva, avendo un significato frattale espanso, (ossia) a partire dalla ragione fondamentale, che si “frantuma” in una infinità di echi gerarchizzati.

 
La gravità indica chiaramente la compresenza, non manifesta, della dominante… che “attrae” a sé, e possiede tutto a livello giurisdizionale, sul/nel pianeta Terra (e che ha scelto la non manifestazione, in maniera tale da essere maggiormente al sicuro, da qualsiasi tuo tentativo di "infiltrazione (tentazione, copertura, coibentazione, fortezza, Olimpo, etc.)".
  

mercoledì 10 agosto 2016

Correggi il tiro.


La prospettiva che "vede tutto". Anche gli aerei in volo...
In SPS (attraverso SPS/Me), ormai, si è ”fatta largo (aperta)” una prospettiva centrale (con a cuore la “giustizia naturale per chiunque, chiunque inclus3”.
Quel tipo di giustizia che ti aspetteresti di ritrovare, osservando il mondo con occhi giusti, ossia, attraverso l’idonea prospettiva/aspettativa, sterilizzata da ogni e qualsiasi forma di “interesse personale”) “lato tuo/umanità, centrale”.
Qualcosa che rileva e decodifica, attentamente, tutto quello che succede… ponendolo alla luce di una realtà manifesta sostanzialmente “preda di un ordine di potere compresente e non manifesto”.
La ragione fondamentale a/per tutto quello che “qua, così”, accade, continuando a succedere dal “momento di ‘è già successo’”.
 
Questa “discendenza” è il frutto, derivante dunque dal “seme”:
  • frutto che rigenera in continuazione, “nuovo seme”
  • sempre lo stesso che, solamente, si auto rinnova attraverso il conseguire della Massa, resa come inerte, inerme, sotto ad incanto.
SPS denuncia le motivazioni alle fondamenta dell’ingiustizia “qua, così”.
Di quello “stato di cose (realtà manifesta)” che abitudinariamente, ormai, hai riassunto ed elevato (indirettamente) a “stato di normalità”, mandando giù quello che era un “boccone troppo amaro, per essere vero”.
Tu preferisci “far finta di niente”, poiché la schermatura AntiSistemica è troppo spessa, per essere trapassata (anche se non lo sai). Ergo:
  • il “tuo” preferire
è, di più
  • un lasciarti andare nella/alla corrente dello/nello status quo.
   

giovedì 28 luglio 2016

Dove inizia la gerarchia?


   
 
Quando intendi (credi) far della “profondità”, ossia, apparire “intelligente, migliore, ‘di più’”… utilizzi il linguaggio e la logica, secondo funzioni astratte, ossia estratte da quella canonizzazione della “lingua”, utilizzata nella sua forma più tradizionale, alla moda di/in superficie.
Tentando, così, di darti un tono; di formare ancora lo stesso puzzle ma utilizzando i tasselli in maniera diversa (tanto che, stando così le cose, allora potresti anche gettarli per aria, al vento, rimanendo certo3 che nulla cambierà nella composizione d’assieme. Qualcosa che getterebbe, però, luce/ombra… sulle tue autentiche possibilità “qua, così” di scelta, interazione, sovranità, destino, libertà, etc.).
Unautomatismo che 1) ti illude di avere una scelta sostanziale e 2) si preoccupa di agire al posto tuo, 3) non di certo casualmente, ma 4) secondo una programmazione che, ovviamente, “non esiste, ma c’è”, 5) dal momento in cui “non esiste nemmeno questo automatismo”.
Ok? No. Vero?
Che cosa ha composto SPS (Io), utilizzando questi “pensieri”, in una modalità “curiosa”? Confusione. Nulla di fatto, se… tu giudichi dall’alto di schemi mentali, che giudicano per te... ma “al posto tuo”.
Viceversa, se… concedi a “quello che hai appena letto, di… dare luogo ad una reazione tipica del principio attivo, ingurgitato assieme alla più classica ‘pastiglia’”.
Qualcosa che dipende da te ma, allo stesso, non dipende da te. Alias:
  • qualcosa che dipende da come tu fai “focus”
ovverosia
  • che dipende da un’altra serie di “cose (condizionamenti)”.
Sino al “punto (momento)” di… “lato tuo, centrale”, come per “sfogliare una cipolla, sino ad arrivare non tanto al cuore/mente, quanto ad arrivare al relativo/assoluto centro/centrale pulsante.
Necessiti, pertanto, di una rivisitazione completa del “luogo fisico (osservatorio)” di… prospettiva.
  

mercoledì 13 luglio 2016

Dalla giusta prospettiva, tutto si apre auto rivelandosi.


Questa è Manhattan, il "centro del mondo". Qualcosa che ha distrutto il territorio precedente (in ogni senso). Qualcosa di non naturale, se per te con "natura" intendi "rispetto per quello che credi essere la Terra". La Terra soffre per questo scempio di cemento ed acciaio, ma non può fare nulla nell'immediato, se non limitarsi a "sperare" che questa copertura di/in "ghisa" prima o poi... si levi di mezzo.
Io e la guerra ce la intendevamo. Credevo che avesse uno scopo. Facevo quello che mi sembrava giusto. Ma non era così. La gente può pensarla come vuole, ma alla fine un uomo deve decidere se quello che fa è giusto”.
Jonah Hex
Giustosecondo quale punto di vista?
Forse da quello: “facevo quello che mi sembrava giusto…”?
Forse, no. Meglio.
Forse, ignorando gran parte della “verità (la ragione fondamentale)”.
E... ignorando (non ricordando), che cosa succede?
Lo status quo…
SPS (Io) ha “saltato il fosso”. La prospettiva SPS (Mia) “è”. Ed “è”, anche, la chiave per l’interpretazione corretta “da una prospettiva ‘lato umano, centrale’” di ogni singolo dettaglio – sino alla relativa/assoluta sostanza – componente, partecipante, aggregante, costituente, realizzante, creativo e creatore… di questa realtà manifesta “qua, così”.
Ogni “tua” altra convinzione è una convenzione di tipo dominante e/o sottodominante, con la semplice e basilare differenza che:
  • la dominante non sei tu (nel “qua, così”)
mentre
  • la sottodominante puoi anche esserlo (allo stesso tempo, mentre rimani – comunque – dominato/a).
In una sola parola, “servi”.
  

venerdì 24 giugno 2016

Una realtà dove cambia quello che "serve".





Cambiare
Avvicendare operando una sostituzione, sostituire
Rendere diverso, trasformare
Subire mutamenti, modificarsi, trasformarsi…
Mutare relativamente a qualcosa
Assumere aspetto o natura diversa…
Link
Dovresti intenderti con gli altri “tuoi” simili, in maniera tale da comunicare tra voi, più linearmente
Ossia, capendovi
Ma… utilizzando il linguaggio, nella sua forma convenzionale “lato umano, dominato”, l’esito non può essere diverso da ciò che prevede la (è previsto nella) convenzione stessa:
  • qualcosa che dipende da qualcosa, che dipende da qualcosa
  • con qualcosa che non dipende da quel qualcosa
bensì
  • è qualcosa d’altro.
Chiaro?
Ora, questo qualcosa d’altro”… non è mai preso in considerazione, come quella “mano” che apre una botola nel tetto, di una stanza perfettamente isolata dall’esterno, ed introduce qualcosa, in maniera tale da condizionare l’esistenza di coloro che sopravvivono all’interno... ritirandosi immantinente (mano), con l’intenzione di non essere manifesta e, così, di non rientrare nell’economia e nella congettura (tradizione, religione, scienza, spiritualità, credo, etc.) del “mondo di sotto (il ‘qua così’)”.
E, questo qualcosa d’altro”… esprime, a livello frattale espanso, la dominante (la ragione fondamentale, per la “forma” del reale manifesto, conseguente).
Ergo:
tutto quello che succede in un “dominio”, è dipendente dalla condizione dominante, stessa.
  

martedì 26 aprile 2016

Il “sogno” dominante.


Patrick Hughes
SPS inizia, oggi, con una serie di Bollettini, che ruotano attorno alla questione “vibrazionale” della vita planetaria.
Ogni “elemento” presente e/o compresente, in Terra, infatti, emette una vibrazione caratteristica, secondo una scala di classificazione ricorsiva, che molto spesso assume la “forma” di una vera e propria appartenenza. Tutto è classificabile e, dunque, gerarchizzabileda una certa prospettiva che si serve di simili “strategie”.
La visione di una piramide, esprime anche da sola, proprio un simile concetto:
  • il vertice è, di fatto, “troppo piccolo” per ospitare fisicamente più di qualche elemento
  • ma, la stessa forma piramidale se, invece di essere inerente a singolarità, è riferita a “gruppi”, allora ecco che, improvvisamente, il vertice diventa “grande”
  • la prospettiva, attraverso la quale, poi, inquadri tutto, è centrale nel grado di “accortezza”, necessario al fine del ricordare o meno.

Prospettiva e forma.
Sì, perché, alla fine tutto si concentra attorno alla capacità di memoria di un “elemento”.
 
E, va da sé, che... se la forma imperante è piramidale, allora, la memoria relativa ai gradi “inferiori”, sarà ad “immagine e somiglianza” della strategia portante del vertice (il “governo di pochi”).
La forma piramidale non è solo una nozione geometrica o da libro di testo scolastico. Essa è la traduzione simbolico/grafica, di un concetto e di una realtà sostanzialmente ordinata piramidalmente, essendo un tale ordinamento – prima ancora di essere una “forma” – una frequenza tipica, applicata alla Massa/Terra, da una "onda dominante/portante".
  

martedì 19 aprile 2016

Cogli l’attimo.



SPS ha un progetto.
Battere al proprio ritmo, alla propria frequenza, in coerenza ed In Comunione”. L’unione e la fusione della polarità. Il ricordare…
È così “è”, a ritornare prima del “è già successo”, prima della deviazione dominante.
SPS riunisce tutte le credenze, le diverse prospettive… sotto ad una sola “visione d’insieme” (alla luce, sull’esempio, nella direzione più che simbolica... rappresentata ed incarnata dalla frattalità espansa).
A questo progetto ogni umano può contribuire.
E tu, personalmente, sei sinceramente invitato/a, a partecipare, qualsiasi sia il tuo insieme di credenze, qualsiasi sia la tua “polarità”. SPS ambisce a riunire assieme, ogni prospettiva “diversa”, a riportare “in fase, tutto”, rispetto alla prospettiva propria.
Qualcosa che permette di ricomprendere le tre "fasi", che la suddivisione temporale convenzionale, ricorda anche “qua, così”:
  1. futuro (ritorna)
  2. presente (momento di distacco dall’AntiSistema – una volta al minuto, per la durata di 400 millisecondi. La “porta che si apre, ad/in ogni minuto”. Una opportunità per accorgersi, infiltrandosi in quel breve istante “tra gli spazi” e, così, prendere a dilatarlo “lato proprio, centrale”)
  3. passato (è già successo).
Il "passato è un singolo avvenimento (punto)".
Il “prima (del passato)” è al di là del ciclo/loop.